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Serie C1 girone G 2007/2008 - VENTICINQUESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2007/2008
VENTICINQUESIMA GIORNATA (15-16/3/2008)
RISULTATI |
FANTINI SCIANATICO LUCERA | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 63 | 69 | BASKET CEGLIE | MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO | 63 | 75 | OFFICE GROUP TARANTO | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 79 | 93 | CETEAS PESCARA | L´AQUILA BASKET | 76 | 84 | GEOTEC CAMPOBASSO | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 73 | 63 | DUE ESSE MARTINA FRANCA | MONOPOLI CITTÀ TURISTICA | 70 | 61 | GAUDIANELLO MELFI | GLOBO GIULIANOVA | 70 | 64 | EDILTECNICA PENNE | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 71 | 78 |
Torna alla vittoria la Geotec Campobasso e lo fa giocando un'ottima partita contro un'avversaria di rango. Un successo che vale moltissimo e consente alla squadra di Anzini di restare in piena corsa per la conquista della nona posizione. La gara, dal punto di vista del punteggio, non è mai veramente in bilico, con i campobassani che vanno avanti fin dall'inizio e restano al comando delle operazioni fino alla sirena finale. L'Alba Adriatica accusa le pesanti assenze di Casasola e Travaglini e non gioca una buona partita, probabilmente avendo già la testa alla finale di Coppa Italia. La Geotec, al contrario, sale di colpi rispetto alle ultime prestazioni casalinghe, presentando nel roster - e in quintetto base - il nuovo arrivo Pierre Diedhiou e giocando ottimamente di squadra, con quattro uomini in doppia cifra al termine del match e Attianese che si ferma poco al di sotto. L'unico momento in cui gli albensi fanno pensare di poter restare a stretto contatto con i molisani è alla fine del secondo periodo, quando gli ospiti rimontano fino a -3. Ma la pausa permette ai campobassani di riordinare le idee e, dalla rimessa iniziale del terzo periodo in poi, Pellegrini e compagni riprendono in mano le redini della partita arrivando a toccare anche le 15 lunghezze di vantaggio e conquistando una meritata vittoria. La sconfitta dell'Alba fa il paio con quella casalinga del Ceglie con il San Severo nell'incontro clou della giornata. Così i dauni raggiungono la vetta insieme al Martina Franca, vincitore col Monopoli davanti al proprio pubblico, e al Foggia, che va ad espugnare il campo del Penne. Le cinque di testa (!) precedono di quattro lunghezze il Melfi, che regola il Giulianova e mantiene inalterato il distacco sul Torre de' Passeri, che conferma di essere in un gran momento di forma andando a vincere la difficila gara di Taranto. Bari passa a Lucera ed è ottava da sola, precedendo il terzetto composto da Monopoli, L'Aquila e Pescara, con la formazione di Nardecchia che supera molto bene quella di Di Tommaso nel derby abruzzese della giornata. La Geotec torna ad avere due punti di vantaggio sul Taranto, che precede Lucera, Giulianova e l'ormai condannato, anche matematicamente, Penne.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
GIPLAST ALBA ADRIATICA | 34 | 25 | 1818 | 1651 | 167 | 873 | 724 | 149 | 945 | 927 | 18 | MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO | 34 | 25 | 1933 | 1774 | 159 | 961 | 818 | 143 | 972 | 956 | 16 | DUE ESSE MARTINA FRANCA | 34 | 25 | 1916 | 1760 | 156 | 996 | 875 | 121 | 920 | 885 | 35 | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 34 | 25 | 1989 | 1836 | 153 | 989 | 849 | 140 | 1000 | 987 | 13 | BASKET CEGLIE | 34 | 25 | 1834 | 1736 | 98 | 994 | 875 | 119 | 840 | 861 | -21 | GAUDIANELLO MELFI | 30 | 25 | 1984 | 1993 | -9 | 1134 | 1083 | 51 | 850 | 910 | -60 | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 28 | 25 | 1868 | 1875 | -7 | 941 | 865 | 76 | 927 | 1010 | -83 | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 26 | 25 | 1852 | 1832 | 20 | 919 | 869 | 50 | 933 | 963 | -30 | MONOPOLI CITTÀ TURISTICA | 24 | 25 | 1722 | 1726 | -4 | 819 | 793 | 26 | 903 | 933 | -30 | L´AQUILA BASKET | 24 | 25 | 1898 | 1913 | -15 | 945 | 866 | 79 | 953 | 1047 | -94 | CETEAS PESCARA | 24 | 25 | 2000 | 2033 | -33 | 1039 | 1012 | 27 | 961 | 1021 | -60 | GEOTEC CAMPOBASSO | 22 | 25 | 1790 | 1865 | -75 | 997 | 1003 | -6 | 793 | 862 | -69 | OFFICE GROUP TARANTO | 20 | 25 | 1841 | 1900 | -59 | 963 | 960 | 3 | 878 | 940 | -62 | FANTINI SCIANATICO LUCERA | 16 | 25 | 1740 | 1845 | -105 | 868 | 899 | -31 | 872 | 946 | -74 | GLOBO GIULIANOVA | 14 | 25 | 1735 | 1841 | -106 | 892 | 915 | -23 | 843 | 926 | -83 | EDILTECNICA PENNE | 2 | 25 | 1592 | 1932 | -340 | 821 | 955 | -134 | 771 | 977 | -206 |
TABELLINI E COMMENTI
FANTINI SCIANATICO LUCERA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 63-69 (15-15, 25-32, 44-47) | Veneri | 19 | Arcini | 0 | Perrucci | 6 | Grimaldi | 5 | D´Arrissi | 14 | Perrelli | 4 | Ciocca | 8 | Calia | ne | Leoncavallo | 7 | Coppi | 6 | Dragojevic | 5 | Scoccimarro | 5 | Silvestri | 0 | Ramoni | 2 | Bruni | 6 | Cancellieri | 18 | Serazzi | 11 | Barilà | 0 | Sardano | 16 | Antonicelli | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Marra | All. Bray | Arbitri: Zorzutti e Suriani (Roma) | Note: | La Fantini Scianatico Lucera regala ancora una volta due punti a una squadra, il Bari, che non è stata affatto superiore al team svevo, in una partita giocata quasi sempre in equilibrio. I soliti problemi nella fase offensiva di gioco e alcuni episodi finali hanno sancito l’ennesima sconfitta per gli uomini del presidente Ferosi. Il Bari apre la sua partita con una tripla di Ciocca, il Lucera segna un parziale di 6-0 con Veneri, D’Arrissi e Perrelli e si porta sul +3 dopo i primi 4’ di gioco. Il quarto si gioca punto a punto con Veneri, che coadiuvato da Serazzi, riesce a mantenere il fiato sul collo degli avversari, facendo chiudere la frazione in perfetta parità 15-15. Il secondo quarto vede il Bari subito grintoso Perrucci realizza la sua prima tripla, Coppi segna il -1 e Veneri con una tripla regala, anche se di un punto, il vantaggio ai compagni (20-19). Il Lucera riesce a tenere poco l’esiguo vantaggio e il Bari con Grimaldi e Cancellieri si porta avanti di 7 a 2’ dalla fine del periodo. Coppi ai liberi realizza il -5, ma ancora una volta Cancellieri sempre dalla linea della carità, avendo segnato ben 7 punti nel quarto ai liberi, riporta la sua squadra sul +7 chiudendo così la frazione 25-32.
Il terzo quarto comincia in maniera brillante per la squadra sveva con D’Arrissi che piazza il break del -2 (30-32), poi però è buio, il Lucera prende un break di 10-0. Il presidente Ferosi chiama minuto, i ragazzi si riorganizzano e finalmente in campo si vede una squadra più combattiva che sporca ogni pallone, che si compatta in difesa e che riesce a trovare con più facilità il canestro, firmando un parziale di 10-0 con Serazzi, Leoncavallo e Veneri, a 2’ dalla fine il Lucera è sul risultato di 40-40. Gli ultimi minuti si giocano in parità, ma a 20” Sardano segna una tripla impossibile e il periodo si chiude 44-47 per il Bari. Nell’ultimo quarto il Lucera, ha problemi di falli nel reparto dei lunghi, con Coppi e Leoncavallo. La squadra sveva non riesce a colmare l’esiguo vantaggio del Bari a 1’11” D’Arrissi realizza il -3, Bari attacca, ma la squadra sveva ruba palla e torna in fase offensiva, a questo punto Ciocca regala una gomitata a Barilà, senza che questi avesse la palla in mano, e il giocatore cade a terra, un po’ di nervosismo in campo e viene sanzionato un fallo tecnico alla panchina del Lucera. A 44” Sardano va in lunetta, ma sbaglia entrambi i tiri, con il possesso ancora per il Bari, Cancellieri realizza il +5. La partita si chiude con i tiri liberi e il Bari porta a casa questa vittoria, un po’ rocambolesca nel finale per 63-69.
Annaclaudia Bonghi
Prosegue il buon momento della Chimica D’Agostino Cus Bari che, a Lucera, infila la quarta vittoria in serie (le altre con San Severo, Penne e Martina), la sesta negli ultimi otto match (i ko con Taranto, dopo tre supplementari e Giulianova: in entrambi i casi, con incredibili canestri sulla sirena). Il 63-69 finale è piuttosto identificativo di una gara molto combattuta, con le contendenti protagoniste di frequenti break e controbreak. Coach Bray, ancora privo di Conti (quarta assenza per lui), si affida allo starting five composto da Sardano, Grimaldi, Ciocca, Scoccimarro, Dragojevic; dall’altra parte i dauni, senza Livio (per scelta tecnica), cominciano con Serazzi, D’Arrissi, Perrelli, Veneri, Leoncavallo. Prima frazione piuttosto interlocutoria. I baresi bucano subito con Ciocca dalla lunga distanza, poi Serazzi e Leoncavallo portano in vantaggio Lucera sul 6-3; salvo incassare il ritorno barese, sino al 15-15 della prima sirena. Al rientro, ancora equilibrio sovrano sino al 15’ (22-21). A seguire, primo tentativo di fuga ‘cussino’ con il 3-11 che manda le squadre all’intervallo lungo sul 25-32. Al ritorno dagli spogliatoi, tuttavia, si segnala un immediato cambio d’inerzia, che da inizio ad una serie di tentativi di allungo e conseguenti rimonte.
Ad aprire le danze è Lucera con un rapido 5-0 (30-32), ma Sardano e Cancellieri suonano la carica per i biancorossi rispondendo con un 8-0 che determina il massimo vantaggio barese (30-40). Un allungo che dura poco, tuttavia, subito ricucito dal 10-0 dauno (40-40), in virtù delle buone conclusioni di Veneri e Serazzi. Così, si arriva al 30’ sul punteggio di 44-47 Cus: preludio di un finale di gara molto teso. E l’emozioni non mancano di certo. Dopo un inizio piuttosto contratto (al 35’ distacco invariato: 51-54), gli ospiti riescono a produrre uno scarto di sicurezza portandosi sul +6. Ma Lucera non molla, con un D’Arrisi in serata di grazia. A poco meno di un minuto dalla fine, le due formazioni sono distanziate da appena tre punti, quando si produce uno scontro di gioco, tra Ciocca e Barilà, che accende gli animi. La coppia arbitrale romana fatica a riportare la calma, poi decide per il tecnico alla panchina lucerina rea – a loro dire – di aver invaso il parquet. Il Cus, tuttavia, non sfrutta l’occasione, fallendo entrambi i liberi con Sardano e sprecando il possesso successivo. Ma anche Lucera non segna e sull’azione successiva, Cancellieri in slalom mette una seria ipoteca per la vittoria finale.
Mirko Cafaro |
BASKET CEGLIE - MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO 63-75 (25-15, 41-39, 50-55) | Rossi Pose | 24 | Di Santo | 2 | Magnani | 7 | Bianchi | 23 | Albana | 14 | Vozza | 8 | Ambruoso | 21 | Dell´Aquila | 9 | Curri | ne | Cipulli | 5 | Marinelli | 1 | Bosco | 9 | Mancini | 0 | Zizza | 10 | Peruzzo | 5 | Cota | ne | Barletta | ne | Torrieri | 0 | De Gregorio | 0 | Bartoletti | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Romano | All. Magnifico | Arbitri: Bellucci e Conti (Livorno) | Note: | Importantissima vittoria per la Mazzeo Giocattoli Cestistica San Severo sul campo della capolista Ceglie, dopo un match vibrante e denso di emozioni, disputato in un Pala2006 trasformato in bolgia dantesca e gremito in ogni ordine di posti, al cospetto di oltre 600 spettatori, un centinaio dei quali provenienti da San Severo. Imponente il servizio d'ordine per una gara che si preannunciava calda fin dalla vigilia, ma che poi invece è scivolata via senza particolari problemi, a parte qualche scaramuccia di troppo poco prima dell'inizio del match, peraltro prontamente sedata dalle Forze dell'Ordine. Tra i Neri è assente Conti, infortunatosi alla caviglia nell'ultimo allenamento settimanale, mentre il Ceglie deve fare a meno di Bosi, squalificato. I Neri schierano dunque Bianchi in cabina di regia, Ambruoso e Peruzzo sotto le plance e come esterni Bosco e Dell'Aquila, quest'ultimo dolorante per un leggero affaticamento al collo avvertito durante il riscaldamento, ma prontamente rimesso in sesto dalle sapienti mani del massaggiatore giallonero. Il Ceglie risponde con lo starting five composto da Albana, Cipulli, Di Santo e Zizza e con l'argentino Rossi Pose a dirigere i giochi.
Partono bene i locali, con due canestri in sequenza di Albana e Rossi Pose, che infiammano ulteriormente gli spalti roventi. Peruzzo commette quasi subito il suo primo fallo in attacco e coach Magnifico lo richiama immediatamente in panca, dando spazio a capitan Marinelli. Poi è Ambruoso a iniziare il suo show, portando il risultato sul 4-5 al 3'. La gara prosegue in un sostanziale equilibrio, mentre i cegliesi iniziano a caricarsi di falli: dopo una bomba di Bianchi, la prima di una lunga serie, che porta il risultato sul 15 a 12, i messapici spingono il piede sull'acceleratore e allungano, grazie a due triple di Zizza, che consentono al Ceglie di chiudere il primo quarto sul +10.
Ma il vantaggio accumulato dai locali appare più frutto di una fiammata estemporanea che di una reale supremazia sul parquet, infatti nel secondo periodo i Neri di Magnifico rientrano in campo scatenati e piazzano un super break di 17 a 0 (25-32 al 14'), grazie alle triple di Magnani, Bosco e soprattutto di Bianchi, che prende per mano la sua squadra e comincia a dettare legge sul campo. Ma i cegliesi non ci stanno e piazzano a loro volta un bel parziale di 11 a 0, che consente loro di riportarsi in partita. La gara prosegue come un incontro di boxe tra due ottimi incassatori: forti scariche di colpi da una parte e dall'altra, ma nessuno riesce davvero a prevalere. Si va, dunque, all'intervallo lungo con i locali in vantaggio di soli due punti, mentre il pubblico è in visibilio, felice di assistere a una gara così bella, primo vero anticipo di quello che sarà il clima playoff.
Al ritorno in campo, è subito una tripla di Rossi Pose a dare la carica ai suoi, ma rispondono prontamente i Neri, con Ambruoso che realizza 6 punti di seguito e riporta la Cestistica in vantaggio (44-45 al 24'). Continua il punto a punto con i canestri di Vozza e di Dell'Aquila, ma è ancora lo scatenato Ambruoso con una bella tripla a riportare i Neri sul +4. Coach Romano chiama timeout, ma al rientro in campo la Cestistica continua ad allungare, portandosi sul +7 con Bosco. Dell'Aquila, mastino implacabile in difesa su Rossi Pose, commette il suo quarto fallo e il play argentino si dimostra glaciale come al solito dalla lunetta: è il 2 su 2 che mette fine al terzo quarto, ma la Cestistica in vantaggio ancora di 5 punti.
Nell'ultima frazione di gioco, i Neri finalmente riescono a piazzare l'allungo decisivo, non solo grazie alla grave situazione falli degli avversari, ma anche per merito di uno strepitoso Bianchi, che piazza due bombe siderali che stendono gli avversari e spengono ogni speranza di vittoria nei tifosi locali. A 2' e 50'' dal termine Romano tenta una tardiva zone press, ma ormai non c'è più nulla da fare per i messapici. I numerosi tifosi sanseveresi possono iniziare a festeggiare, mentre per i gialloblu cegliesi inizia un lento calvario. La gara termina di fatto con una bella schiacciata di Ambruoso, lasciato da solo sotto canestro, e il Palazzetto cegliese diventa una sola onda giallonera, che invade tutto in un'esplosione di giubilo. Gli ultimi secondi di gioco non regalano ulteriori emozioni al match: le squadre smettono di giocare e il Ceglie si inchina alla supremazia dei Neri.
Subito dopo il fischio finale, però, Rossi Pose si fionda nello spogliatoio dei Neri e attacca verbalmente coach Magnifico, contestandogli la chiamata dell'ultimo timeout della Cestistica a 41 secondi dal termine, ritenendolo poco rispettoso, dato che il risultato era ormai acquisito per i Neri. Bosco tenta di fare da paciere tra i due, ma poi è lo stesso Magnifico a spiegare le sue ragioni al talentuoso play argentino del Ceglie. Poco dopo, ai nostri taccuini, Magnifico specifica meglio il suo pensiero: "Non è mia abitudine avere un atteggiamento del genere. Mi rendo conto che l'ultimo timeout può aver infastidito i cegliesi, ma ci tengo a precisare che non voleva assolutamente essere una mancanza di rispetto per gli avversari. A volte capita di farsi trascinare dalla trance agonistica, e non mi sono reso conto in quel momento del mio gesto. Avendo giocato per tanti anni, posso capire come si possano sentire i nostri avversari in questo momento dopo aver perso una gara del genere, ma ribadisco che non c'è stata assolutamente malafede; chiedo comunque scusa a tutti, sia a Rossi Pose che a coach Romano". Parole che fanno onore al tecnico giallonero, e che dimostrano ancora una volta di più il suo grande senso di lealtà sportiva, che non dovrebbe mai essere messo in dubbio da nessuno.
Vittoria, dunque, fondamentale per i Neri nel difficile cammino di questo torneo, ma in casa giallonera si continua a tenere i piedi per terra, consapevoli tutti che, in un campionato imprevedibile come questo, le sorprese sono sempre dietro l'angolo e regna incontrastata l'incertezza. Prova ne è il fatto che ora in testa alla classifica c'è un gruppone di 5 squadre: a far compagnia ai Neri, c'è ancora il Foggia di De Florio, reduce dalla scontata vittoria di Penne, l'Alba Adriatica di Alessandrini, tornato sconfitto da Campobasso, ma probabilmente distratto dall'imminente finale di Coppa Italia del 19 Marzo contro il Budrio al Palalido di Milano, il Martina, che ha avuto ragione del Monopoli, e lo stesso Ceglie. Quindi, è ancora tutto da decidere per le posizioni finali: dopo la sosta pasquale, la Cestistica ospiterà al PalaFalcone&Borsellino un Lucera ormai in caduta libera da diverse settimane dopo l'esonero di Marra, ma guai a considerare già vinta la partita. In questo strano campionato, bisogna sempre tenere alta la guardia.
Michele Sacco |
OFFICE GROUP TARANTO - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 79-93 (25-33, 47-56, 65-75) | Rotolo | 0 | Travaglini | ne | Zec | 7 | Di Girolamo | 0 | Fanelli | 26 | De Pasquale | 5 | Blengini | 12 | Lombardo | 15 | Ausiello | 17 | Piroddu | 6 | Mirrione | 18 | Pezzella | ne | Ferrante | ne | La Torre | 10 | Brandimarte | 19 | P. De Feo | 6 | Massari | 10 | Ravioli | 5 | Santarelli | 16 | Consolati | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Guerriero | All. Di Stefano | Arbitri: Sgueglia (Caserta) e Belfiore (Napoli) | Note: | Non riesce la cinquina all'Office Group Taranto nell'anticipo della 25a giornata del campionato di serie C1 girone G. Al PalaMazzola nel turno prima della sosta pasquale la Libertas si fa sorprendere dall'esuberanza e dalla precisione della Spalding Torre de' Passeri fermando così a quattro la striscia di successi consecutivi. Una sconfitta che è figlia anche di una cattiva presenza a rimbalzo degli ionici, che nulla hanno potuto contro i maggiori chili di cui disponevano i giocatori abruzzesi e di un po' di stanchezza fisica e mentale emersa nel finale di ogni quarto, con la forbice del punteggio che puntualmente si allargava a favore degli ospiti.
Coach Guerriero mette in campo Rotolo, Fanelli, De Pasquale, Ausiello e La Torre mentre Di Stefano dall'altra parte risponde con Blengini, Lombardo, Santarelli, Mirrione e Brandimarte. La partenza di Torre de' Passeri è spaventosa soprattutto per quel che riguarda il tiro da fuori; Lombardo, Santarelli e Mirrione praticano il tiro a bersaglio da tre e fanno centro in maniera disarmante; 6/8 da tre nel primo quarto chiuso avanti 33-25, con una punta di +11 ridimensionata da un paio di triple di Massari e qualche penetrazione di Fanelli. Il secondo quarto inizia con la riscossa della Libertas; la precisione chirurgica degli abruzzesi si inceppa mentre sale quella tarantina. Fanelli e Piroddu costruiscono il -4, poi La Torre stoppa l'attacco ospite e nel capovolgimento di fronte ancora Piroddu firma il sorpasso Office Group, 40-39. Taranto sbaglia i liberi del possibile +3 e Zec dall'altra parte punisce oltremodo l'errore. Il n. 4 della Spalding segna 7 punti in tre azioni, De Pasquale cerca di arginare l'emorrargia ma niente da fare, Di Feo realizza una tripla e Blengini capitalizza un tecnico fischiato a La Torre per proteste. Si va al riposo sul 47-56.
Dopo l'intervallo Torre de' Passeri sembra quella del primo quarto, Mirrione e Di Feo realizzano dalla linea dei 6,25 riportando la propria squadra con il vantaggio in doppia cifra. Fanelli non ci sta e come spesso succede si carica la squadra. La guardia classe '84 con le sue penetrazioni porta a casa un sacco di punti e carica di falli gli avversari . Nonostante molti errori arbitrali a sfavore, come un dubbio tecnico fischiato alla panchina tarantina ancora per proteste, i padoni di casa si riportano in contatto con i canestri di La Torre, Ravioli e Fanelli. De Pasquale sbaglia quello del pari e nuovamente nel finale di quarto l'Office Group perde di mano la partita con qualche soluzione forzata punita regolarmente da Mirrione, Santarelli e Brandimarte. Il terzo periodo si chiude 65-75. Gli ultimi dieci minuti si aprono con la bomba di Ausiello che sembra far presagire la rimonta della Libertas ma non è così. Torre de' Passeri rimane con la testa ben in partita e non lascia spazio ai tarantini che invece si incaponiscono un po' troppo nel tiro dalla lunga distanza; neanche il ricorso al fallo sistematico negli ultimissimi minuti cambia l'inerzia della gara che finisce 79-93. Uno stop che nulla toglia a quanto di buono i ragazzi di coach Guerriero hanno fatto finora con l'obiettivo della salvezza ancora alla portata e nelle corde di questa squadra.
Luca Fusco
Nello splendido impianto del PalaMazzola di Taranto si affrontano due delle squadre più in forma del campionato: la squadra di casa reduce da quattro vittorie consecutive, la Spalding Torre Spes da tre. Ha la meglio la squadra abruzzese che si impone grazie ad una grande prova corale: ben 5 gli uomini in doppia cifra. I quintetti in campo: Rotolo, Fanelli, De Pasquale, Ausiello e il colosso La Torre (2,15 metri) per coach Guerriero. Risponde Coach Di Stefano col solito quintetto Blengini, Brandimarte, Mirrione, Lombardo e Santarelli. Inizio di partita devastante di Lombardo (chiuderà con 15 punti, 10 rimbalzi e 24 di valutazione) che firma i primi 9 punti (2 bombe, canestro e fallo subito con conversione del tiro libero supplementare) della squadra torrese. Latorre battezza i nostri lunghi, Santarelli ne approfitta per mettere la bomba del 12-6. Palla rubata di Lombardo che lancia Mara Blengini, assist per Brandimarte ed è +8. Time out per Taranto. Fanelli segna da 3, Mirione fa altrettanto. Canestro Di Brandimarte e splendido pick and roll Blengini-Santarelli e +12 firmato dal capitano. Il mago Blengini serve dalla rimessa Brandimarte. A 3´30" dal primo intervallo è 12-26. Massari da 3 prova ad accorciare ben coadiuvato da Fanelli. Ma da una palla rubata di Lombardo, Blengini serve il secondo assist a Santarelli per il +13. Ravioli, Massari e Blengini bombardano da 3, 25-33 il finale del primo quarto. Primo quarto dominato dagli attacchi (25 - 33) con la Torre Spes che crea il divario grazie a percentuali mostruose al tiro (75% nei tiri da 3 punti e complessivo 76% dal campo). Dopo il canestro di Brandimarte che firma il + 10, Taranto guidata da Fanelli (18 punti nei primi 13 minuti d gara) va in vantaggio, per la prima volta nell´incontro, di 1 (40-39 a 5 minuti dall´intervallo lungo). Canestro di Brandimarte ed è subito controsorpasso. Terzo fallo di Lombardo, entra il totem De Feo che al primo tentativo segna da 3 (chiuderà con 6 punti, 3 rimbalzi, 5 falli e una grande intensità difensiva). Canestri di Mirrione, Zec e Santarelli, nel finale di quarto fischiato fallo tecnico a La Torre, Blengini converte i liberi del +9 (47-56).
Mirrione con 5 punti consecutivi (80% dall´arco dei 6,25, 18 punti) porta il vantaggio alla doppia cifra (+10). Ma De Pasquale, Ausiello e Fanelli (26 punti per lui) ricuciono di nuovo lo strappo riportando Taranto a -2 a 4'01" dalla fine del terzo periodo. 6 punti di Brandimarte (19 per lui con 9 rimbalzi e 22 di valutazione) e una penetrazione di capitan Santarelli, ed è di nuovo +10 alla fine del terzo quarto (nonostante il quinto fallo del totem De Feo). Taranto prova a rifarsi sotto ad inizio dell´ultimo periodo ma le maglie torresi si stringono in difesa e si susseguono palle perse (recuperi di Santarelli, Blengini e Lombardo) e errori offensivi in serie della squadra di casa. Lombardo e Santarelli segnano i canestri della staffa (+12 a 4 dalla fine dell´incontro). Fallo tecnico a Latorre che viene espulso (fallo intenzionale anche a Mirrione). Mirrione dalla lunetta porta la Torre Spes a +14. Finale di partita contraddistinto dal ricorso al fallo sistematico della Libertas che prova a rientrare in partita ma un glaciale Blengini (9 su 10 dalla lunetta) regala la vittoria ai suoi. Bella prestazione della squadra torrese che arriva alla quarta vittoria di fila e consolida la settima posizione in classifica con 4 punti di vantaggio sulla nona. Per Taranto un brutto stop che rende più difficile la rincorsa ai playoff. Prossimo impegno: la Spalding Torre Spes affronta in casa il Martina Franca (una delle cinque squadre in testa alla classifica).
Luca Di Lorenzo |
CETEAS PESCARA - L´AQUILA BASKET 76-84 (17-26, 39-44, 59-65) | Scavongelli | 9 | Peretti | 6 | Branciaroli | 11 | Pasquinelli | 4 | Capone | 23 | Febo | 16 | Wu | 14 | Schiavoni | 6 | Profeti | 7 | Marchegiano | ne | Di Carmine | 17 | Marinelli | 15 | Salvatore | 8 | Di Fabio | 6 | Lo Giacco | 4 | Sbroglia | 7 | Bellaspiga | ne | Bonaiuto | 1 | Alfano | ne | Varrasso | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Di Tommaso | All. Nardecchia | Arbitri: De Meo (Formia - LT) e Zaccarelli (Latina) | Note: | Il derby fra Pescara e L'Aquila se l'aggiudicano gli ospiti per 76 a 84, infliggendo alla Ceteas la sconfitta interna numero quattro, la terza ad opera di una abruzzese, e interrompondo la serie di vittorie al PalaElettra inaugurate con il successo su Ceglie. Fatali per l'esito della gara dei biancorossi i finali dei quarti, tutti ad appannaggio degli aquilani cinici e spietati nel collezionare break con colpi di coda. "Perdere non piace a nessuno – ha detto a fine partita il presidente D'Onofrio – e dispiace ancora di più quando questo accade difronte ad un pubblico come quello che ci ha supportato oggi, numeroso e partecipe. L'Aquila ha disputato un'ottima prova, impeccabile, e noi abbiamo pagato delle pause che in un girone come questo non si possono concedere, con nessuna squadra".
A Pescara non è bastato neanche il rientro di Capone, che ne ha scritti 23, perchè la squadra non ha saputo esprime il proprio basket e, paradossalmente, questo risulta essere un aspetto positivo su cui riflettere. Sul proprio parquet la Ceteas ha abituato a ben altre prestazioni i suoi tifosi e questo fa sperare che quella contro L'Aquila sia stata solo una parentesi negativa. L'inizio dell'incontro è stato all'insegna del botta e risposta con un primo avvio di marca pescarese (8 punti e 6 rimbalzi di Salvatore in 9') e una successiva reazione aquilana che ha portato il punteggio in parità (17-17 al 6'). Poi l'attacco Ceteas si è fermato e la formazione di Nardecchia ne ha subito approfittato piazzando un parziale di 0-9 con cui ha chiuso il primo quarto. Nel secondo Pescara è riuscita a chiudere la propria area facendo abbassare le percentuali ospiti e limitando i punti nel pitturato (4 contro i 14 dei primi 10') e contemporaneamente ha cavalcato l'onda emotiva dei canestri di Capone (13 in 10') che l'hanno fatta tornare avanti (39-36 a 2' dall'intervallo). Come nel primo periodo il livello di guardia dei ragazzi di coach Di Tommaso si è abbassato nel finale e 6 punti di Varrasso e 2 di Di Carmine, hanno fissato il punteggio dell'intervallo sul 39-44.
Tornata in campo dal riposo lungo la Ceteas si è rimessa a lavorare per ricucire il gap attraverso la regia di Peretti e i canestri di Febo e Scavongelli, ma ancora una volta si è ripetuto quanto accaduto negli ultimi minuti dei primi due quarti e due bombe di Branciaroli hanno ridato il +6 (59-65) a L'Aquila. Nella quarta frazione c'è sta l'ennesima reazione pescarese che ha riportato la gara sul binario della parità dopo poco più di 4' (70-68 con canestro di Capone) ma gli ospiti hanno nuovamente spostato l'abbrivio del match a proprio favore sfruttando, oltre che due canestri da fuori di Wu, molti tiri liberi concessi (9/12 nel quarto). I biancorossi in attacco hanno anche pagato le scarse percentuali al tiro pesante (1/7 da 3) e sono scivolati in un amen sul -10 (72-82 a 2'), vedendo la partita sfuggirgli via. Sfumata la possibilità di rimonta, Pescara ha provato a mantenere almeno la differenza canestri a proprio favore, ma la sconfitta di 8 punti la pone in svantaggio negli scontri diretti per via del coefficiente canestri.
È tuttavia ancora presto per fare considerazioni di questo tipo perché la vittoria de L'Aquila ha contribuito a complicare ulteriormente la seconda parte di classifica, quella che decreterà chi arriverà ai playoff e chi sarà costretto alla lotteria dei playout, dove ora sono stipate sei squadre in altrettanti punti. Dopo il weekend pasquale nel quale il torneo osserverà un turno di riposo, Pescara riprenderà con due impegni dall'alto coefficiente di difficoltà: prima a Bari, contro un avversario in netta ripresa che cerca punti importanti per consolidare l'obiettivo playoff, e poi il 6 aprile in casa con Foggia che mira ai posti nobili del torneo.
Fabio Carusi
Arriva dalla difficile trasferta di Pescara la quarta vittoria consecutiva de L’Aquila Basket di coach Nardecchia. L’incontro inizia in salita per gli aquilani, l’ex di turno Davide Salvatore in un amen segna gli 8 punti di tutta la sua partita con due triple e due liberi, ma al quinto minuto di gioco arriva il pareggio per i bianco-blù con una tripla di Roberto Lo Giacco(12-12), Simone Sbroglia dà il primo vantaggio con un tiro da fuori (14-17) ma Scavongelli pareggia subito scaldando il folto e corretto pubblico di casa. Il finale di quarto è tutto aquilano, un canestro in penetrazione di Fabrizio Pasquinelli, due tiri da sotto dei lunghi Marinelli e Di Carmine ed una tripla di un caricatissimo Pasquinelli che portano L’Aquila al primo riposo in vantaggio (17-26). L’inizio del secondo periodo è tutto dei padroni di casa che con Febo, Peretti ed un Capone a mezzo servizio si portano sul 26-28, Wu segna da 3, ma Di Fabio, Bonaiuto e Capone portano Pescara in vantaggio 32-31. L’Aquila non accusa il colpo, Nardecchia mette in campo Varrasso che confeziona un bel parziale di 6-0 che con due liberi dell’ispiratissimo Di Carmine portano L’Aquila al riposo lungo in vantaggio 39-44.
Nel terzo periodo gli adriatici tornano in campo decisi a ricucire lo strappo, un parziale di 9-0 li porta in vantaggio 48-44, ma le facce dei giocatori aquilani sono quelle giuste ed allora Marinelli e Di Carmine con Branciaroli riportano i ragazzi del capoluogo avanti 48-50.
A tre minuti dalla fine del terzo periodo arriva un bel break firmato da Marinelli e da due splendide triple di Branciaroli con dedica alla sua panchina, il terzo quarto si chiude con gli aquilani in vantaggio 59-65. I numerosi sostenitori aquilani presenti sulle gradinate del PalaElettra iniziano a crederci e sostengono a gran voce i propri ragazzi. Inizia l’ultimo periodo e come nei precedenti Pescara ricuce lo svantaggio sostenuta da un immenso Capone che a 6 minuti dal termine porta i bianco-rossi in vantaggio 70-68. L’Aquila, come nelle precedenti frazioni sembra non deconcentrarsi e con un devastante parziale di 12-0 fatto di grande difesa ed un eccellente attacco chiude di fatto l’incontro. Gli ultimi minuti dell’incontro servono ai due coach per amministrare il punteggio negli scontri diretti visto che all’andata i Pescaresi espugnarono il PalaCencioni 69-77. La partita si chiude con la vittoria de L’Aquila Basket, la quarta di fila, con il punteggio di 76-84. I ragazzi del Presidente Bizzini si portano ora a pari punti con il Pescara e si godono meritatamente il turno di riposo delle festività Pasquali. Dopo la sosta L’Aquila ospiterà il Ceglie, primo in classifica assieme ad altre quattro squadre.
Comunicato stampa L´Aquila Basket |
GEOTEC CAMPOBASSO - GIPLAST ALBA ADRIATICA 73-63 (26-16, 35-30, 53-44) | Abet | 19 | Di Viesto | 10 | Iagrosso | 11 | Palantrani | 15 | Pellegrini | 14 | Bazzan | 6 | Sacripante | 2 | Luzi | 2 | Vullo | 0 | Martini | 13 | Salamina | 9 | Grossi | 10 | Jablonski | 0 | Attianese | 8 | Mosconi | 8 | Stama | 6 | Libertucci | 0 | Diedhiou | 3 | Travaglini | ne | Di Silvestro | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. U. Anzini | All. Alessandrini | Arbitri: Ascenzi (Caserta) e Santoro (Casagiove - CE) | Note: Spettatori 200 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Geotec 20/34 (59%), Alba Adriatica 19/39 (49%). Tiri da tre: Geotec 4/18 (22%), Alba Adriatica 4/19 (21%). Tiri liberi: Geotec 21/28 (75%), Alba Adriatica 13/23 (57%). Rimbalzi: Geotec 30 (Bazzan 10, Pellegrini 7), Alba Adriatica 30 (Iagrosso 9). Cinque falli: Luzi, Salamina. Fallo tecnico a Stama al 12'. | E' un successo che non fa una grinza quello che la Geotec Campobasso conquista contro un'Alba Adriatica che appare un po' sotto tono, senza due giocatori importanti ma che era reduce dalla squillante vittoria di Foggia, conquistata con un roster ugualmente incompleto. L'impresa dei campobassani, dunque, non è certamente da considerare frutto dei problemi della formazione abruzzese, che - anche se probabilmente a Ferrazzano non lo dimostra pienamente - da molti è considerata la squadra che gioca la migliore pallacanestro nel girone G. Una squadra che anche contro la Geotec dimostra, seppure soltanto a sprazzi, di meritarsi i tanti giudizi positivi, con la circolazione di palla e il gioco di squadra in entrambe le metà campo che sono il marchio di fabbrica del team di coach Alessandrini. Dall'altra parte una Geotec che tiene bene il campo, risponde con l'ottima difesa al gioco dell'avversaria e comanda la partita dall'inizio alla fine, con un'unica flessione al termine del secondo periodo che permette agli ospiti di riavvicinarsi nel punteggio.
Assenze importanti, come detto, per gli ospiti, con Casasola in borghese e Travaglini in panca per tutta la partita; esordio in maglia Geotec, invece, per Pierre Diedhiou, l'ultimo arrivato, che nel roster campobassano, almeno in questa occasione, prende il posto di Sabatucci. Si comincia con la Geotec che scatta subito in avanti: il 5-0 iniziale firmato Abet e da una tripla di Diedhiou costringe il coach abruzzese a chiamare un immediato time out, all'uscita del quale Alba si scuote un attimo, anche se a metà della prima frazione i campobassani sono già sopra di 10 (14-4), margine subito dimezzato da cinque punti consecutivi di Salamina, che nel frattempo è subentrato a "nonno" Stama in posizione di play. La Geotec passa a zona, Alba Adriatica prova a ricucire del tutto lo strappo ma sono i molisani a restare al comando delle operazioni (21-13 a 2' dalla prima sirena). Un gioco da tre punti di Martini chiude il primo periodo e nel secondo la Geotec porta il suo vantaggio in doppia cifra reggiungendo tre volte il +12, prima con Di Viesto (28-16) e poi, nella altre due occasioni, con Martini (33-21 nell'ultima). Pellegrini ha anche l'occasione di fare +14, ma commette due errori dalla lunetta, dopo i quali arriva il momento di crisi dei campobassani, che permettono agli ospiti di risalire fino al -3 (33-30), prima che un canestro di Abet mandi le due squadre negli spogliatoi con la Geotec a +5.
Si pensa che la gara possa proseguire in equilibrio, e in effetti Iagrosso segna il primo canestro della ripresa riportando Alba a -3. Ma la Geotec è tornata in campo con maggiore grinta rispetto alla seconda metà della frazione precedente e riprende in mano le redini del match: Di Viesto, Pellegrini e Bazzan fanno 6-0, Luzi e Salamina confermano la cattiva serata degli ospiti dalla lunetta già evidenziata nel primo tempo facendo due volte 1/2, Pellegrini segna altri quattro punti consecutivi e i molisani tornano a +9 (45-36). Palantrani, fino a quel momento un po' in ombra, segna da tre, mette due liberi e infila un canestro da due, ma Attianes, Di Viesto e Abet non consentono agli ospiti di riavvicinarsi. Al trentesimo i molisani comandano di nove lunghezze e nella quarta frazione danno lo strappo decisivo alla partita, con un 7-0 firmato Abet-Bazzan-Martini che fa +14 (62-48) e la Geotec che nel prosieguo del match arriva anche a +17 (70-53) prima di tirare i remi in barca e permettere agli abruzzesi il recupero finale.
La palma dell'mvp va senz'altro a Marco Pellegrini, i cui lampi di classe illuminano fin dall'inizio del campionato le serate della Geotec. Citazioni anche per i canestri di Abet e la difesa di squadra degli uomini di Anzini, davvero bravi a bloccare quello che - come detto - è uno dei migliori quintetti di questo campionato. Dall'altra parte si segnala Iagrosso per la presenza a rimbalzo e gli ottimi movimenti in post basso. Ora c'è la sosta per le vacanze di Pasqua, poi ci sarà da preparare la trasferta di Foggia: l'ennesima capolista sulla strada della Geotec.
Vittorio Salvatorelli |
DUE ESSE MARTINA FRANCA - MONOPOLI CITTÀ TURISTICA 70-61 (22-19, 38-32, 50-44) | De Leonardis | 10 | Rollo | 12 | D´Andrea | 5 | Ferilli | 5 | Parisi | 14 | Raffaelli | 3 | Simone | 2 | Barbati | 21 | Marino | 5 | Valentini | 11 | Manchisi | 3 | Luisi | 13 | Albanese | 10 | Calianno | ne | Romito | 0 | Persichella | 5 | Mastrovito | ne | Tourn | 5 | Calabretto | ne | Damasco | 7 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Terrulli | All. Lezzi | Arbitri: Foresti e Persia (L'Aquila) | Note: | La Due Esse archivia definitivamente la mini crisi di risultati, vincendo il derby di ritorno contro il Monopoli col punteggio di 70-61. Due punti fondamentali targati Rollo – Albanese, per riprendere la marcia verso i play-off. Quintetti iniziali composti da Parisi, Albanese, De Leonardis, Marino e Valentini per la Due Esse; D’Andrea, Luisi, Simone, Damasco e Barbati per i verdi monopolitani. Direzione arbitrale affidata a Foresti e Persia di L’Aquila.
In una buona cornice di pubblico con discreta rappresentanza ospite è il Monopoli ad impattare meglio sulla palla a due, spaventando la Due Esse con un parziale di 7-12 dopo i primi 5 minuti. E non è tutto, dato che Marino, autore di 3 falli in sequenza, priva Terruli di un importante variante tattica già dopo 5 minuti del primo parziale. Fuori Marino dentro Rollo, cambia la partita. L’ala monopolitana infatti ha un impatto devastante sulla gara realizzando al primo pallone giocabile una tripla che rimette in moto la due Esse. Da li in avanti tanta difesa, rimbalzi e movimento che danno il là alla rimonta biancazzurra a cui partecipano attivamente anche De Leonardis (10), capitan Parisi (regia strepitosa), Valentini decisivo in difesa e prolifico in attacco ed anche Raffaelli che realizza una tripla da distanza proibitiva. Primo quarto chiuso sul 22-19. Sul fronte ospite buona gara di Barbati e Luisi. Nel secondo quarto coach Terruli richiama in panca Valentini e getta nella mischia Tourn che offre un contributo sostanziale sotto le plance chiudendo i corridoi agli inserimenti ospiti che si affidano al tiro da fuori per scardinare la difesa di casa. 30-23 al giro di boa, 38-32 al riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi la Due Esse interpreta una gara saggia facendo circolare molto la palla , peccando però in fase realizzativa. Il Monopoli d’altro canto spende tanto nel tentativo di recuperare la palla anche in termini di falli. In attacco entrambe le squadre sbagliando molto abbassando di molto le percentuali al tiro che fino a quel momento erano state altissime. In evidenza nel terzo quarto Francesco Albanese, praticamente perfetto in difesa – 2 rimbalzi e 5 palle recuperate – e spietato in contropiede con 3 azioni personali finalizzate in sottomano. 12 punti per entrambe con distacco invariato. In ombra D’Andrea. Nel quarto periodo il Monopoli prova la carta del tiro dai 6.25 mentre la due Esse si affida ai suoi lunghi. Le percentuali rimangono basse, però ed a questo punto che capitan Parisi si carica la squadra sulle spalle realizzando due triple e finalizzando due azioni dalla media. Punti pesantissimi quelli messi a segno dal capitano in un momento davvero delicato, in cui il Monopoli era riuscito a rosicchiare punti su punti sino al -3. Nel finale contributo prezioso anche da Marino che in pochi minuti ha realizzato 5 punti. Nel finale fuori per falli Persichella e Simone per il Monopoli con la Due Esse che ha chiuso sul velluto, conquistando due punti pesanti alla luce anche delle sconfitte di Alba Adriatica (a Campobasso) e Ceglie (in casa col San Severo).
Giuseppe Ruggieri
La Due Esse Martina Franca si aggiudica l’atteso derby con la Fortitudo Monopoli, al termine di un match bello ed emozionante, giocato al cospetto di un pubblico delle grandi occasioni. Tanti i tifosi di fede monopolitana, giunti nello splendido scenario del PalaWojtyla di Martina, gremito quasi in ogni ordine di posto. La partita ha visto un ottimo avvio dei biancoverdi, che si portavano sul 7-12 dopo 5’ di gioco, trascinati dalle triple di Damasco e Luisi. I padroni di casa, dopo essersi fatti trovare impreparati dall’avvio sprint del Monopoli, hanno iniziato a prendere in mano le redini del gioco, trovando il pareggio sul 17-17, e portandosi per la prima volta in vantaggio a 40’’ dal termine del primo quarto, grazie ad un canestro di Valentini (ottima la sua prova soprattutto in fase difensiva). La prima frazione, si chiudeva poi con tre punti di Rollo (canestro + fallo) e due di Damasco (22-19).
Nel secondo e terzo periodo, la gara scivola via sempre con il Martina costantemente in vantaggio di 5-6 lunghezze (38-32 all’intervallo lungo e 50-44 al trentesimo minuto). Da segnalare, le ottime prestazioni di Roberto Rollo (monopolitano in forza al Martina) e del capitano biancoverde Matteo Barbati. Negli ultimi dieci minuti di gara, dopo essere arrivata sino al -9 (55-46), la Fortitudo riusciva a tornare sino al -3, grazie a due triple consecutive di Barbati e Luisi (58-55 a 5’ dal termine). Purtroppo, gli uomini di coach Lezzi sprecavano successivamente tre possessi palla consecutivi (palle perse di D’Andrea e Barbati, e infrazione di passi di Luisi), subendo poi il ritorno dei padroni di casa, trascinati dal capitano Parisi.
Il match, si è poi chiuso sul punteggio finale di 70-61, con la Fortitudo incapace di tentare una nuova rimonta. Con questa sconfitta, il Monopoli esce nuovamente dalla zona play off, perdendo l’ottava posizione in classifica occupata ora in solitaria dal Bari, tornato vittorioso dalla trasferta di Lucera.
Antonello D´Alessandro |
GAUDIANELLO MELFI - GLOBO GIULIANOVA 70-64 (13-21, 32-35, 54-46) | Esposito | 9 | Castellitto | 15 | Pinzari | 2 | Ciervo | 0 | Crovace | 2 | Marchese | 14 | Simonella | 21 | Paganucci | 19 | Palazzo | 10 | Femminini | 8 | La Selva | 0 | Errico | 14 | Paggi | 12 | Fui | 0 | Cianella | 0 | Velocci | 2 | Dimitriu | 0 | - | - | Gaglioti | ne | Vasile | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Russo | All. Binetti | Arbitri: Saggese (Valenzano - BA) e Lo Bascio (Ruvo di Puglia - BA) | Note: |
EDILTECNICA PENNE - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 71-78 (22-20, 35-40, 53-64) | Marzoli | 13 | D´Alessandro | 18 | Chirico | 25 | Padalino | 10 | Mancini | 2 | De Sanctis | 1 | Sisto | 21 | Liberatori | 0 | Verzì | 16 | Tini | 4 | Acito | 1 | L. Vigilante | 12 | Ambrosini | 2 | Di Federico | ne | Sammartino | 0 | D´Atri | ne | Cisneros | 15 | Montaguti | ne | M. Ferramosca | 0 | Ciampaglia | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Di Paolo | All. Rubino | Arbitri: Amitrano (Ischia - NA) e Russo (Napoli) | Note: |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CAPONE | CETEAS PESCARA | 22,91 | 22 | 504 | 2 | LIVIO | FANTINI SCIANATICO LUCERA | 20,75 | 20 | 415 | 3 | DE LEONARDIS | DUE ESSE MARTINA FRANCA | 18,3 | 23 | 421 | 4 | SISTO | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 18,12 | 25 | 453 | 5 | DI VIESTO | GEOTEC CAMPOBASSO | 17,76 | 25 | 444 | 6 | PAGGI | GAUDIANELLO MELFI | 17,75 | 24 | 426 | 7 | CASTELLITTO | GAUDIANELLO MELFI | 17,4 | 25 | 435 | 8 | ESPOSITO | GAUDIANELLO MELFI | 16,96 | 25 | 424 | 9 | PELLEGRINI | GEOTEC CAMPOBASSO | 16,46 | 24 | 395 | 10 | ROSSI POSE | BASKET CEGLIE | 16,46 | 24 | 395 | 11 | CHIRICO | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 16,32 | 25 | 408 | 12 | MARINELLI | L´AQUILA BASKET | 16,24 | 25 | 406 | 13 | BIANCHI | MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO | 16,24 | 21 | 341 | 14 | CIERVO | GLOBO GIULIANOVA | 15,88 | 25 | 397 | 15 | FANELLI | OFFICE GROUP TARANTO | 15,8 | 25 | 395 | 16 | PADALINO | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 15,8 | 25 | 395 | 17 | MARZOLI | EDILTECNICA PENNE | 15,28 | 25 | 382 | 18 | CASASOLA | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 15,24 | 21 | 320 | 19 | CONTI | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 14,67 | 21 | 308 | 20 | RAFFAELLI | DUE ESSE MARTINA FRANCA | 14,65 | 23 | 337 | 21 | AMBRUOSO | MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO | 14,48 | 25 | 362 | 22 | CISNEROS | EDILTECNICA PENNE | 14,27 | 15 | 214 | 23 | BOSCO | MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO | 14,22 | 23 | 327 | 24 | PAGANUCCI | GLOBO GIULIANOVA | 14,2 | 25 | 355 | 25 | SIMONELLA | GLOBO GIULIANOVA | 13,8 | 25 | 345 |
Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate
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