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Serie C1 girone G 2006/2007 - VENTOTTESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2006/2007
VENTOTTESIMA GIORNATA (1/4/2007)
RISULTATI |
GEOTEC CAMPOBASSO | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 73 | 85 | GIPLAST ALBA ADRIATICA | CISA BASKET MASSAFRA | 79 | 70 | G.S. ANTONIANA PESCARA | AZZARITO BASKET CEGLIE | 99 | 87 | FANTINISCIANATICO LUCERA | PHLOGAS CAMPOBASSO | 92 | 79 | L´AQUILA BASKET | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 101 | 88 | ALBERGO PETROLI BARI | SIDIS BARLETTA | 77 | 67 |
RIPOSANO: ZULLI CERAMICHE FOGGIA, CARICHIETI PALLACANESTRO
Va in archivio quella che probabilmente è la più brutta giornata della stagione per le due formazioni campobassane, non tanto perché entrambe ne escono sconfitte, cosa che purtroppo non è accaduta raramente quest'anno, quanto per le implicazioni di classifica che i due ko hanno per i quintetti di Anzini e Paternoster. La frittata la fa la Getoec, che perde in casa contro il Torre de' Passeri e non solo lascia via libera a L'Aquila (addirittura vittoria "di centello" con il Bisceglie) per il sorpasso in classifica, ma complica anche la strada della Phlogas, che esce battuta dal campo a porte chiuse del Lucera e, nonostante il ko del Barletta a Bari, non può ancora dirsi matematicamente sicura della dodicesima posizione: se gli scontri diretti con il Barletta favoriscono Antonelli e compagni, non si può dire lo stesso per il doppio confronto con Torre, per cui le quattro lunghezze di margine che ora l'Olimpia ha sulla squadra di Di Stefano non sono ancora sufficienti a due giornate dalla fine della regular season. Meritato il successo dei torresi a Ferrazzano, con la Geotec che ha un bruttissimo approccio alla partita, sottovalutando l'avversaria e prendendo dopo la metà della seconda frazione il break decisivo di una squadra abruzzese che ha preparato la partita e gioca in maniera ordinata prendendo le contromisure giuste ad ogni schema d'attacco dei campobassani. Per quanto riguarda la Phlogas, non basta agli uomini di Paternoster, ancora con Domenicucci ai box, resistere per metà partita: un 12-0 per i dauni spezza in due la gara e dà il successo ad un Lucera che, approfittando del turno di riposo del Foggia, è di nuovo ottavo in una lotta per l'ultimo posto nei playoff che prevedibilmente si concluderà solo all'ultima giornata. Il risultato più importante del terzultimo turno viene da Alba Adriatica, dove il Massafra è sconfitto e raggiunto, insieme al Chieti (anch'esso fermo per il riposo), dal Pescara, che ne segna quasi cento e vince con il Ceglie nell'altro incontro clou. Con i due punti presi sul Barletta, il Bari è ora da solo al quarto posto insieme al Bisceglie, quinto insieme alla stessa Alba Adriatica. Il Ceglie precede al settimo posto le due daune, della coda della classifica - purtroppo - abbiamo già detto tutto.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
CISA BASKET MASSAFRA | 36 | 24 | 1980 | 1748 | 232 | 1036 | 855 | 181 | 944 | 893 | 51 | G.S. ANTONIANA PESCARA | 36 | 25 | 2024 | 1831 | 193 | 1049 | 869 | 180 | 975 | 962 | 13 | CARICHIETI PALLACANESTRO | 36 | 24 | 1795 | 1630 | 165 | 841 | 730 | 111 | 954 | 900 | 54 | ALBERGO PETROLI BARI | 32 | 24 | 1646 | 1581 | 65 | 891 | 786 | 105 | 755 | 795 | -40 | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 30 | 25 | 2104 | 1918 | 186 | 1115 | 933 | 182 | 989 | 985 | 4 | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 30 | 24 | 1809 | 1699 | 110 | 956 | 832 | 124 | 853 | 867 | -14 | AZZARITO BASKET CEGLIE | 28 | 24 | 1767 | 1727 | 40 | 904 | 855 | 49 | 863 | 872 | -9 | FANTINISCIANATICO LUCERA | 26 | 24 | 1877 | 1865 | 12 | 986 | 937 | 49 | 891 | 928 | -37 | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 26 | 24 | 1810 | 1873 | -63 | 1010 | 949 | 61 | 800 | 924 | -124 | L´AQUILA BASKET | 18 | 24 | 1906 | 1999 | -93 | 942 | 934 | 8 | 964 | 1065 | -101 | GEOTEC CAMPOBASSO | 17 | 24 | 1790 | 1904 | -114 | 971 | 959 | 12 | 819 | 945 | -126 | PHLOGAS CAMPOBASSO | 10 | 24 | 1756 | 1992 | -236 | 856 | 955 | -99 | 900 | 1037 | -137 | SIDIS BARLETTA | 6 | 24 | 1689 | 1927 | -238 | 843 | 899 | -56 | 846 | 1028 | -182 | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 6 | 24 | 1664 | 1923 | -259 | 819 | 905 | -86 | 845 | 1018 | -173 |
TABELLINI E COMMENTI
GEOTEC CAMPOBASSO - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 73-85 (21-19, 38-46, 54-62) | Mascolo | 24 | Credendino | 13 | Di Marino | 0 | Blengini | 6 | Attianese | 15 | Bazzan | 2 | Borromeo | 2 | Santarelli | 20 | De Nunzio | 0 | Carlozzi | 0 | Perricci | 8 | Brandimarte | 7 | A. Anzini | 0 | Santori | 15 | Lombardo | 13 | Lungaro | 2 | Sabatucci | 2 | Fanelli | 2 | Baldoni | 24 | Zec | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. U. Anzini | All. Di Stefano | Arbitri: Pepe (Adelfia - BA) e Rizzi (Barletta - BA) | Note: Spettatori 150 circa, con piccola rappresentanza ospite. Tiri da due: Geotec 22/45 (49%), Torre 24/47 (51%). Tiri da tre: Geotec 3/20 (15%), Torre 6/18 (33%). Tiri liberi: Geotec 20/28 (71%), Torre 19/26 (73%). Rimbalzi: Geotec 27 (Bazzan 11, Mascolo 6), Torre 25 (Santarelli 10). Cinque falli: Baldoni. Falli tecnici a Zec al 3', alla panchina della Geotec al 12', a Fanelli al 14' e a Bazzan al 17'. | La più brutta Geotec dell'anno perde la partita casalinga contro l'ultima della classe e, con il successo di L'Aquila su Bisceglie, subisce il sorpasso in classifica della squadra abruzzese compromettendo non di poco la corsa verso una decima posizione che solo qualche settimana fa sembrava pressoché certa e che ora verrà messa in palio nello scontro diretto da giocarsi a L'Aquila dopo la sosta per le festività pasquali. Imprecisa al tiro e senza la "fame" di vittoria mostrata in tante altre occasioni, la squadra di Anzini tira malissimo da tre punti (solo tre triple messe a segno, di cui due nel primo quarto e una nel secondo) e spesso e volentieri protesta troppo con gli arbitri, i quali - pur in una serata totalmente negativa - non incidono più di tanto sul risultato finale, con i due punti che alla fine vanno alla squadra che li ha meritati, giocando con la testa e con la freddezza necessaria dall'inizio alla fine del match.
Nonostante un buon avvio, si vede subito che la Geotec che scende sul parquet non è quella di altre occasioni: l'approccio alla partita da parte della formazione di Umberto Anzini è sbagliato, con l'avversaria che è nettamente sottovalutata. Un'avversaria che, invece, durante la settimana ha preparato la partita in maniera egregia, conoscendo gli schemi della Geotec e prendendo adeguate contromisure non appena questi vengono chiamati. Torre ripresenta Perricci dopo lunghissimo tempo e, come detto, subisce il buon inizio della squadra di casa, circostanza che deve aver indotto nelle menti dei campobassani l'ulteriore errata convinzione che i due punti sarebbero arrivati in maniera pressoché "automatica". Nonostante qualche problema a rimbalzo, con Bazzan che pur prendendo tante carambole non è adeguatamente supportato dai compagni, nella prima frazione e per buona parte della seconda i campobassani restano davanti nel punteggio con i canestri di Attianese e Mascolo. Gli abruzzesi danno continuamente la palla sotto, con la coppia Baldoni-Santarelli (tutti i punti del Torre nella prima frazione arrivano da questi due giocatori, 11 per il primo e 8 per il secondo) a fare da "mattatrice" per il break che dopo la metà del secondo periodo porta avanti gli ospiti.
Nel frattempo gli arbitri hanno già cominciato il loro personalissimo show fatto di falli tecnici a go-go - a tre minuti dalla fine della seconda frazione siamo già a quota quattro (!!!!) - ed errori tecnici marchiani dall'una e dall'altra parte, con Torre che nel secondo periodo va ben diciassette volte in lunetta contro le sole due della Geotec e la tendenza che si inverte completamente nel quarto successivo, quando è la squadra di casa a tirare 12 liberi contro nessuno del quintetto ospite: una maggiore uniformità di giudizio sarebbe certamente auspicabile, così come sarebbe auspicabile - ma siamo ben coscienti che qui è come parlare ad un sordo (paragone neanche troppo calzante perché il non udente in questione certamente si impegnerebbe a leggere il labiale...) - guardare la classifica delle varie squadre prima di mandare gli arbitri da una parte piuttosto che da un'altra: cosa sarebbe successo se il Torre fosse stato sconfitto con un arbitraggio magari casalingo ed uno dei due direttori di gara proveniente da Barletta? E' così difficile ragionare un attimo ed evitare certe designazioni? Boh...
Ma dicevamo del break del Torre: gli ospiti vanno per la prima volta in vantaggio sul 34-35 con i liberi di Blengini successivi al fallo tecnico fischiato a Bazzan, Credendino recupera la palla sulla rimessa e va a depositare il layup del 36-35, ma è già entrato in campo Perricci, che segna la tripla del sorpasso definitivo, nel senso che da questo momento in poi la Geotec non riuscirà più a portarsi in vantaggio. Santarelli fa 36-40 con due liberi, Santori gli risponde in entrata, ma un libero su due di Baldoni (già 17 punti per lui), un'altra tripla di Perricci e un canestro di Santarelli chiudono il secondo quarto con gli ospiti meritatamente in vantaggio di otto lunghezze e l'intervallo lungo che arriva al momento giusto per una Molisana che ha bisogno di una pausa per riordinare le idee.
Ma al rientro in campo la musica - purtroppo per la Geotec - non cambia: Brandimarte porta i suoi a +10 col primo canestro della frazione, Santori tira allo scadere dei 24" non toccando il ferro, tutti aspettano un fischio arbitrale che non arriva, con lo stesso Santori che è il più lesto a recuperare il pallone e a metterlo dentro. Mascolo fa -6 e Attianese -5 con un libero su due (43-48), Ma Baldoni risponde con un canestro dall'arco che riporta la sua squadra a +8. Lo stesso Baldoni fa anche +9 (44-53), Credendino e Mascolo riducono il gap di nuovo a -5 e Santori mette i liberi del -4 (51-55). Gli abruzzesi non si scompongono e mantengono i nervi saldi approfittando anche della pessima serata dei campobassani al tiro da tre. E' proprio una tripla di Lombardo a fissare il 54-62 con il quale le due squadre arrivano al trentesimo minuto.
Nel quarto periodo, la Geotec prova a mischiare le carte in difesa, ma Torre ha ottima mira dall'arco dei tre punti e tiene bene contro i vari tentativi dei padroni di casa di raddrizzare il match. All'inizio della frazione, anzi, il quintetto di Di Stefano prende anche 14 punti di vantaggio approfittando di un fallo antisportivo fischiato a Santori (altra "genialata" dei direttori di gara: il fallo è evidente ma il play della Geotec lo commette andando a cercare il pallone dopo un rimbalzo offensivo di un avversario), con Lombardo che fa 2/2 dalla linea e Borromeo che segna il 56-70. La Geotec cerca di reagire, con Santori e Mascolo che riducono il margine a -10 (62-72) e Credendino che va ancora in contropiede mettendo il canestro del -6 (69-75). Siamo a poco più di due minuti dalla fine e la gara è ancora in bilico, ma passano pochi secondi e Brandimarte la chiude definitivamente con la tripla che riporta i suoi a +9. Il colpo di grazia è inferto da Zec, che infila un'altro tiro da tre scagliando il pallone da otto metri allo scadere dei 24", tagliando le gambe alla Geotec e mettendo la parola fine una serata davvero da dimenticare completamente.
Vittorio Salvatorelli |
GIPLAST ALBA ADRIATICA - CISA BASKET MASSAFRA 79-70 (16-19, 31-36, 51-46) | Iagrosso | 0 | Casasola | 18 | Helale | 22 | Salamina | 2 | Palantrani | 12 | Sacripante | 6 | Delli Carri | 20 | L. Mauti | 5 | Luzi | 5 | De Luca | 3 | Lorusso | 15 | Cecchetti | 6 | Stama | 19 | Travaglini | 15 | Anglani | ne | Francioso | ne | Petrucci | 1 | Kabunda | 0 | Luisi | 0 | Castellitto | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Alessandrini | All. Ciracì | Arbitri: Napolitano (Acerra - NA) e Belfiore (Napoli) | Note: Cinque falli: Mauti. | Si complica il cammino della Cisa Massafra verso la prima posizione in classifica alla fine della regular season. La sconfitta di Alba Adriatica permette alla Carichieti di tornare in testa, a braccetto con i massafresi e a parità di gare giocate. Questo significa migliore differenza canestri per i teatini. A questo, poi, va aggiunta anche la rimonta dell’Antoniana Pescara, che completa così il terzetto di testa. Ora Cisa, Carichieti ed Antoniana sono prime, con l’ultima costretta ancora ad un turno di riposo e i massafresi fiduciosi sul fatto che le due dovranno incontrarsi, al Palaelettra di Pescara, nell’ultimo turno di stagione regolare.
Una gara totalmente da cancellare quella della Cisa in casa della Giplast. I massafresi non riescono ad imporre il proprio gioco e, quel che è peggio, nemmeno ad abbozzarlo. Bene solo i primi due quarti, in cui gli ionici riescono a tenere a bada i padroni di casa e a tenerli dietro nel punteggio. C’è da dire, però, che Ciracì ha dovuto fare a meno di Valentini, costretto a rinunciare alla trasferta solo all’ultimo minuto a causa di uno stato febbricitante che lo ha tenuto bloccato. Il primo parziale si conclude 16-19 in favore dei massafresi, che non eccellono nel gioco ma che riescono comunque a destreggiarsi in una gara apparsa da subito difficoltosa. Alla squadra, alla lunga, mancheranno i punti dell’assente Valentini, come anche i suoi rimbalzi, ma anche i punti di Leo Mauti, capace di realizzarne solo 5 in tutta la gara, e concludendo con l’uscita per falli una prestazione da cancellare.
È comunque tutta la squadra a non giocare bene. Nno si vede quell’unità che la Cisa aveva mostrato sino a due settimane fa, e a tenere alta la bandiera sono solo Helale e Delli Carri, supportati da Lorusso. Sono gli unici tre uomini ad andare in doppia cifra, ma i canestri dei biancorossi arrivano più per episodi che per una manovra di gioco ben organizzata. In difesa, poi, Massafra sparisce spesso, consentendo agli adriatici di perforare più volte il canestro. A pesare maggiormente sarà uno sciagurato terzo periodo, in cui la Cisa non va oltre i dieci punti segnati, subendone invece il doppio. Al 30’ l’Alba è avanti 51-46, e la rimonta diventerà difficile nel quarto periodo. La squadra di Alessandrini non molla la presa, capisce che l’impresa è possibile e allunga sino al +9 finale (79-70). Ora non resta che sperare che sia Pescara a fermare Chieti all’ultima giornata. Alla Cisa, però, il compito di vincere le prossime due gare.
Graziano Fonsino |
G.S. ANTONIANA PESCARA - AZZARITO BASKET CEGLIE 99-87 (29-25, 53-47, 76-73) | Scavongelli | 0 | Capone | 42 | Serazzi | 6 | Mummolo | ne | Febo | 7 | Mirrione | 15 | D´Amicis | 7 | Zizza | 19 | Peruzzo | 4 | Ramoni | 0 | Paggi | 22 | Palazzo | 23 | Liberatori | 2 | Comignani | 13 | Lamonica | 8 | Missere | ne | Terrana | 2 | Savini | 14 | Di Santo | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Di Bonaventura | All. C. Romano | Arbitri: Chirico (Scafati - SA) e Rinaldi (Salerno) | Note: Spettatori 500 circa. Tiri Liberi: Pescara 17/18 (94%), Ceglie 13/22 (59%). | Forse qualcuno leggendo il tabellino penserà ad un pesce d'aprile in ritardo, magari coloro che non conoscono bene Claduio Capone e con sanno di cosa è capace, ma non si tratta di uno scherzo, anzi. Questo eterno ragazzo di 42 anni ha firmato l'ennesima prestazione da alieno dei parquet, una gara da 47 di valutazione, con 12 triple su 15 andate a segno, ovvero l'80% (!!!), e con 42 punti messi a referto. All'andata la guardia teatina ne griffò 30 che sommati a quelli di domenica fanno 72 in due partite, un feeling che non deve far molto piacere a coach Romano ed ai tifosi di Ceglie. “Per quanto un allenatore si sforzi di parlare del collettivo, non posso non citare Claudio Capone – ha detto a fine gara coach Di Bonaventura – perché segnare così tanti punti contro una squadra che ha cercato di difendere e di limitarlo in tutte le maniere, è quanto mai clamoroso. Lui riesce ad essere individualista e giocatore di squadra assieme, trasmettendo il suo entusiasmo a tutti i suoi compagni, ed è proprio questo, più di tante altre cose, il nostro valore aggiunto alla chimica di squadra. È giusto però ricordare che oltre ai grandissimi meriti di Claudio, ci sono da sottolineare anche quelli della squadra che riesce con il gioco e con i blocchi a metterlo in condizione di far bene”.
Il 7/8 da tre e i 22 punti del primo quarto devono aver acceso il primo campanello d'allarme agli ospiti, che hanno cercato di porre rimedio alla vena realizzativa del bomber dell'Antoniana. Purtroppo per loro e per fortuna dei tifosi pescaresi l'impresa è tutt'altro che riuscita, però in compenso l'Azzarito, arrivata in Abruzzo priva di due pedine rilevanti come Muyango e Vozza, è riuscita a far male ai pescaresi sfruttando le penetrazioni di Palazzo e Paggi, e togliendo il gioco in post ai padroni di casa. I primi dieci minuti sono così andati in archivio sul punteggio di 29 a 25, ma c'è stato tempo anche per vedere all'opera il nuovo play pescarese Savini. Il regista atriano ha iniziato lentamente a prendere confidenza con la squadra, sfoderando però nel secondo quarto un 4/5 da tre che ha chiuso il primo tempo e tenuto in vantaggio di nove punti (53-47) i padroni di casa. “In una giornata come questa, in cui due giocatori solitamente produttivi come Liberatori e Peruzzo non sono riusciti a trovare la via del canestro, sono state fondamentali le prestazioni degli altri giocatori che sono andati in doppia cifra, ovvero Mirrione, Savini e Comignani – ha spiegato l'allenatore del Pescara – Da rimarcare sono stati anche le prove di Febo, che come al solito ha messo in campo tantissima e preziosissima energia in un momento cruciale come il secondo quarto, e di Terrana che ha dimostrato ancora una volta che pur avendo solo 18 anni e pur essendo alla sua seconda partita dopo l'infortunio, sa tenere il campo con personalità”.
Alla ripresa del gioco i biancazzurri hanno continuato a fare la propria partita cercando d'imbeccare l'ispirato Capone, ma anche affidandosi a nuovi finalizzatori, su tutti Comignani e Mirrione (11 rimbalzi e 15 punti, di cui 13 nel secondo tempo, con 27 di valutazione). Per tutto il terzo quarto Ceglie è rimasta in partita pur priva Di Santo, messosi fuori dai giochi per problemi di falli e rientrato scarico dal riposo lungo, ma ha perso definitivamente contatto all'inizio dell'ultima frazione. Nei primi quattro minuti di gioco Pescara è scappata avanti sul +11 (84-73) sfruttando un break di 8 a 0 e da lì in poi ha iniziato ad amministrare il proprio vantaggio, arrivando sino al +12 (91-79 al 37') conservato sino al definitivo 99 a 87. “Questa vittoria – ha concluso Di Bonaventura – ci permette di raggiungere matematicamente il terzo posto, il che di perse è un risultato per noi molto importante, e ci consentirà anche di giocarci nel derby del 22 aprile con Chieti il secondo posto del girone. Ora ci godremo questo successo ma già da martedì ci inizieremo a proiettare sulla finale che fra quattro giorni (il 5 aprile, inizio alle ore 16,30, ndr) disputeremo al PalaLido contro Bassano. Impiegheremo tutte le nostre forze per portare a casa un trofeo di caratura nazionale che sarebbe storico per Pescara, che noi vogliamo fortemente e che i nostri dirigenti e i nostri tifosi meritano”.
Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket
Difficilmente a Ceglie ci si dimenticherà di una roccia granitica come Claudio Capone: all'andata fu decisivo e scottò i cegliesi, si è ripetuto anche questa volta regalando la vittoria alla sua squadra proiettata verso il gradino più alto della classifica. Il biglietto da visita di Capone è da brividi: 42 punti (media di 24.6), ottima media al tiro, 12/15 da 3, quasi a voler imitare McIntyre nel 10/10 contro la Virtus Bologna l'anno scorso. Grande forza fisica, catturatore di palloni e ispiratore della manovra abruzzese, e quando c'è da fare il gioco sporco, dalla linea della carità c'è sempre. Un incubo per i cegliesi, a tutto si è aggrappato Romano per bloccarlo, anche tre in regia per fermarlo, potendo limitare il suo ampio raggio d'azione ma non c'è stato nulla da fare. "Capone è stato fenomenale - dice Marseglia - l'anima del Pescara con una media incredibile, è davvero un grandissimo giocatore che ci ha punito, uno dei migliori del torneo".
A Pescara, il Ceglie ha dato vita a una gara spettacolare, molto yankee, tanta velocità, tanto agonismo e lampi di tecnica che hanno condito quaranta minuti di partita. Ai canarini messapici è mancato l'apporto di Muyango, (tornerà dopo Pasqua), il gioco di rottura di Vozza, e il miglior D'Amicis, sceso in campo con un'infiltrazione; ma a fare il Muyango ci pensa Josè Paggi, un piccolo atipico, tanto caro a Romano, che si è rivelato la chiave offensiva di questa squadra. La furia argentina prende in mano la squadra, ne diventa il maggior terminale offensivo, bravo nell'uno contro uno, seguito da un ritrovato Rocco Palazzo e dai graffi di Giancarlo Zizza: "La mia è stata una buona gara - dice Palazzo - sto ritrovando la forma fisica ideale sono contento anche se avrei preferito tenere testa a questo Pescara che si è confermato squadra validissima, ieri era impossibile fermare Capone, una autentica furia, uno dei migliori della C1. Ma anche Mirrione, ha dominato a rimbalzo, noi senza uomini fondamentali e con qualcuno non al meglio abbiamo tenuto testa sino alla fine, con Paggi e Zizza molto ispirati, ma usciamo a testa alta Questa pausa pasquale cade bene perchè ritroveremo qualcuno al meglio della condizione fisica".
Serata sorta per Max Di Santo, subito in debito con i falli e tenuto a riposo da Romano e quando rientrato in campo non più incisivo. "I falli lo hanno penalizzato parecchio - dice il team manager Nicola Missere - Non c'è nulla da rimporverare ai ragazzi, grandissimi Paggi, Palazzo e Zizza, ci hanno messo cuore e grinta, hanno giocato davvero bene, ma quando una squadra domina in penetrazione, trova gli spazi in area e fa un 7/8 da tre all'inizio, non puoi farci niente. Sono fiducioso comunque, la squadra ha carattere e vende cara la pelle, ora con la pausa cerchiamo di recuperare qualche infortunato e presentarci in migliori condizioni per i playoff".
Francesco Zizzi |
FANTINISCIANATICO LUCERA - PHLOGAS CAMPOBASSO 92-79 (20-21, 40-37, 68-59) | Di Lauro | 2 | V. D´Arrissi | 2 | De Gregorio | 6 | N. Pilla | 9 | Sisto | 23 | Trentini | 19 | Lopomo | 9 | Antonelli | 21 | Bizzarri | 6 | F. D´Arrissi | 0 | Cannavina | 13 | Romano | 2 | C. Vigilante | ne | Enodeh | 6 | Domenicucci | ne | Cordisco | ne | Gasparotto | 7 | Di Monte | 27 | Ungaro | 2 | Belelli | 17 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Russo | All. Paternoster | Arbitri: De Molfetta (Sesto Fiorentino - FI) e D'Aprile (Laterza - TA) | Note: Cinque falli: Lopomo, Trentini. | Il ritorno alla vittoria della Fantiniscianatico Lucera contro il Campobasso è solo il primo tassello per continuare a guardare ai playoff, ma le difficoltà non sono ancora finite, ci sono altre due battaglie da vincere. La partita contro il Campobasso, giocata in casa, ancora a porte chiuse e senza coach Russo in panchina, comincia punto a punto con la squadra sveva che schiera in campo Gasparotto, V. D’Arrissi, Di Monte, Trentini e Sisto. A metà periodo il Lucera prova l’allungo con Trentini, Gasparotto e Sisto e si porta +6 (13-7). Il Campobasso non si lascia sorprendere e raggiunge subito la parità con due bombe di Pilla e Cannavina. Momento di confusione per il Lucera, che dopo un canestro di Sisto, prende un break di 0-6 e la squadra ospite si porta per la prima volta in vantaggio di 2; ci pensa Di Monte con la sua prima tripla a riportare la testa avanti, ma l’ultimo canestro è per il Campobasso che chiude +1 la prima frazione di gioco (20-21). Nel secondo periodo il Lucera gioca senza Trentini, in panchina per problemi di falli, ma la squadra sveva, trainata da Sisto, Enodeh e Bizzarri, riesce a tenere il vantaggio per tutto il periodo, non riuscendo però mai a dare un allungo significativo (40-37).
Il terzo quarto riprende con lo stesso quintetto iniziale, ma con una marcia in più: i due tiratori del Lucera, Trentini e Di Monte, scaldano le mani e così sono autori di sei triple (tre per uno) e riescono a staccare il Campobasso, sempre pronto a reagire grazie alla buona vena realizzativa di Antonelli (68-59). L’ultimo quarto comincia ancora meglio, con un break per il Lucera di 7-0 che porta così la squadra sveva al massimo vantaggio di +16 (75-59). I ragazzi di coach Russo riescono a gestire bene il vantaggio con un generoso Di Monte e un buon Bizzarri, così la partita si chiude a favore del Lucera per 92-79. Si ritornerà in campo il 15 aprile, la domenica subito dopo Pasqua, in trasferta contro il Cheti che ora è primo in classifica insieme con il Massafra e il Pescara. Ci saranno due settimane intense per prepararsi ad una partita difficile, ma non impossibile.
Annaclaudia Bonghi |
L´AQUILA BASKET - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 101-88 (27-15, 47-49, 69-64) | G. Branciaroli | 0 | A. Branciaroli | 6 | Gramajo | 13 | Tommasini | 10 | Varrasso | 12 | Wu | 23 | De Bartolo | ne | Marino | 20 | Rivera | 12 | Sbroglia | 8 | Raffaelli | 14 | Varisco | 10 | Farnetani | 34 | Vulekovic | 3 | Rossi Pose | 17 | Dell´Aquila | 2 | Esposito | ne | Santi | 3 | Lupone | ne | Benvenuto | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Nardecchia | All. Djukic | Arbitri: Zavatta (Cervia - RA) e Quadrini (Torre San Patrizio - AP) | Note: |
ALBERGO PETROLI BARI - SIDIS BARLETTA 77-67 (14-23, 33-38, 54-53) | Cipulli | 14 | Marrocco | 5 | Piazzolla | 11 | N. Degni | 14 | Maselli | ne | Ciocca | 6 | M. Falcone | 2 | Chiandetti | 0 | Serrano | 6 | Guerrieri | 2 | Rosito | 10 | Romito | 7 | Siniscalco | 11 | Conti | 15 | Arbore | 8 | Zecchino | 11 | Verzì | 4 | Tenerini | 14 | Nesti | 4 | Di Corato | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Bray | All. L. Degni | Arbitri: Petraroli (Matera) e Marangi (Massafra - TA) | Note: Due falli tecnici a Zecchino. Cinque falli: Zecchino, Romito. | L’Albergo Petroli Cus Bari soffre, rischia, ma alla fine conquista ugualmente i due punti, nel derby contro il Barletta. Sono serviti evidentemente a poco i moniti della vigilia di coach Tonino Bray, che aveva invitato i suoi a non sottovalutare l’impegno. Complici le precarie condizioni di forma di alcuni (Siniscalco, Maselli e Tenerini, in settimana, sono stati bloccati da un fastidioso attacco influenzale), infatti, i padroni di casa (starting five: Siniscalco, Cipulli, Conti, Marrocco, Verzì) mancano l’approccio al match, lasciando ampio spazio alle sortite avversarie (Falcone, Degni, Nesti, Zecchino, Romito). Dopo 5’ così il parziale è di 7-9, con il barlettano Degni in bella evidenza dalla lunga distanza; mentre, tra i biancorossi, Marrocco è costretto in panchina anzitempo (già gravato di due falli) e sotto il proprio canestro, la squadra fatica tremendamente a trovare la giusta quadratura del cerchio. La sirena del primo quarto, pertanto, registra il primo exploit degli ospiti (14-23), praticamente infallibili dai 6.25 m con Piazzolla e Zecchino. La ripresa è in linea con i primi 10’. Barletta continua ad essere sorretta da ottime percentuali (8/16 da tre) e Bari subisce un altro break (8-11 al 15’: 22-34) che complica ulteriormente le cose. Coach Bray deve correre ai ripari. Subito un time out e nuove soluzioni tattiche, nel tentativo di arginare il passivo. Gli innesti di Serrano e Tenerini, in particolare, offrono nuova linfa all’attacco, con buone ripercussioni anche sul piano difensivo. In 3’ così arriva un break di 10-0 (32-34) con Siniscalco che orchestra la rimonta, ben coadiuvato proprio dai due neo-entrati. Degni e Romito, però, non mollano e, con una tripla e un libero, permettono di chiudere sul +5 (33-38).
Al rientro dall’intervallo lungo, s’inverte l’inerzia della gara che passa a favore dei ‘cussini’. La tenuta difensiva si fa molto più salda e, contro la zona pari di Rosito e soci, i baresi riescono ugualmente a farsi valere con buone azioni in velocità e conclusioni ‘costruite’ con lucide circolazioni. Al 25’ il primo riavvicinamento, sul 43-45, fa da preludio al sorpasso di cinque minuti dopo (54-53). E anche la quarta frazione si apre con un ottimo break di 6-0 (60-53), che sembra incanalare l’esito su binari favorevoli ai padroni di casa. Ancora una volta, però, gli uomini di Bray si dimostrano capaci di tutto e del contrario, al punto da far rientrare gli avversari in partita sino al -2 (64-62). Riavvicinamento che dura poco. A questo punto, infatti, nonostante l’indisponibilità di Siniscalco (gravato anzitempo di 4 falli), Conti e Ciocca infilano canestri importanti, ben coadiuvati dalla lucidità di Cipulli, molto presente anche sul piano difensivo (14 punti e 8 rimbalzi). L’uno contro uno di Guerrieri, a -1’ dalla fine, con canestro del +12 manda così i titoli di coda.
da Bari |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CAPONE | G.S. ANTONIANA PESCARA | 24,4 | 25 | 610 | 2 | DI MONTE | FANTINISCIANATICO LUCERA | 22 | 10 | 220 | 3 | ROSSI POSE | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 19,68 | 25 | 492 | 4 | DELLI CARRI | CISA BASKET MASSAFRA | 19,46 | 24 | 467 | 5 | ANTONELLI | PHLOGAS CAMPOBASSO | 18,74 | 23 | 431 | 6 | SISTO | FANTINISCIANATICO LUCERA | 18,17 | 24 | 436 | 7 | TRENTINI | FANTINISCIANATICO LUCERA | 16,75 | 24 | 402 | 8 | SANTORI | GEOTEC CAMPOBASSO | 16,74 | 23 | 385 | 9 | CONTI | ALBERGO PETROLI BARI | 16,74 | 23 | 385 | 10 | CIPULLI | ALBERGO PETROLI BARI | 16,54 | 24 | 397 | 11 | FARNETANI | L´AQUILA BASKET | 16,33 | 24 | 392 | 12 | RIVERA | L´AQUILA BASKET | 16,08 | 24 | 386 | 13 | GRAMAJO | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 15,76 | 25 | 394 | 14 | GORI | CARICHIETI PALLACANESTRO | 15,12 | 24 | 363 | 15 | PADALINO | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 14,85 | 20 | 297 | 16 | WU | L´AQUILA BASKET | 14,62 | 24 | 351 | 17 | DE LEONARDIS | AZZARITO BASKET CEGLIE | 14,44 | 18 | 260 | 18 | MUYANGO | AZZARITO BASKET CEGLIE | 14,33 | 18 | 258 | 19 | MASCOLO | GEOTEC CAMPOBASSO | 14,17 | 24 | 340 | 20 | VIGILANTE | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 13,92 | 24 | 334 | 21 | L. MAUTI | CISA BASKET MASSAFRA | 13,79 | 24 | 331 | 22 | SANTARELLI | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 13,71 | 21 | 288 | 23 | CREDENDINO | GEOTEC CAMPOBASSO | 13,62 | 24 | 327 | 24 | STAMA | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 13,61 | 23 | 313 | 25 | ALBANA | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 13,5 | 24 | 324 |
Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate
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