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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2006/2007 - VENTIQUATTRESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2006/2007

VENTIQUATTRESIMA GIORNATA (4/3/2007)

 

RISULTATI

AZZARITO BASKET CEGLIE

FANTINISCIANATICO LUCERA

78 84

ZULLI CERAMICHE FOGGIA

GIPLAST ALBA ADRIATICA

63 82

SPALDING TORRE DE´ PASSERI

CARICHIETI PALLACANESTRO

69 81

ALBERGO PETROLI BARI

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE

80 76

GEOTEC CAMPOBASSO

SIDIS BARLETTA

87 85

G.S. ANTONIANA PESCARA

CISA BASKET MASSAFRA

107 96*

RIPOSANO: PHLOGAS CAMPOBASSO, L´AQUILA BASKET

* dopo due tempi supplementari

 

 

Con parecchia sofferenza, giocando dopo una settimana travagliata a causa dell'influenza che ha colpito più di un giocatore, la Geotec Campobasso ottiene contro il Barletta due punti importantissimi per il prosieguo della sua stagione e porta, approfittando del turno di riposo riservato a L'Aquila, a quota cinque il vantaggio in classifica sulla squadra di Nardecchia. A Ferrazzano, i primi due periodi sono favorevoli alla formazione pugliese, nel terzo arriva il perentorio break della squadra di casa, che in dieci minuti passa da -8 a +15. Poi la rimonta dei barlettani e la tripla di Arbore che prende il ferro e non consente alla squadra ospite di sorpassare a due secondi dalla fine. Brivido finale, dunque, per i tifosi della Geotec ma successo, come si diceva, fondamentale per affrontare la prossima trasferta di Chieti con la giusta tranquillità. Ferma anche la Phlogas Campobasso per il turno di riposo, è scoppiettante il big-match di Pescara, dove la squadra abruzzese supera la capolista Massafra dopo due tempi supplementari al termine di una gara equilibratissima e molto bella. E così, con la vittoria in trasferta a Torre de' Passeri, il Chieti agguanta Lorusso e compagni in cima alla classifica, con Pescara che è subito dietro alla coppia di testa e Bari che avanza dopo la vittoria casalinga sul Bisceglie nell'altro incontro clou della giornata. Quinto è lo stesso Bisceglie, mentre in sesta posizione l'Alba agguanta il Ceglie dopo il successo di Casasola e compagni a Foggia e la nuova sconfitta della squadra di Romano davanti al suo pubblico contro un Lucera che torna in campo alla grande dopo le vicissitudini del dopo derby contro il Foggia e raggiunge la stessa formazione di Marra in ottava posizione. In zona playout, come detto, passo avanti della Geotec, ferme tutte le altre.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 CISA BASKET MASSAFRA32211720153618495579715876573926
 CARICHIETI PALLACANESTRO32211573141515870460410086981158
 G.S. ANTONIANA PESCARA3022175615851718606981628968879
 ALBERGO PETROLI BARI2821143613815581471995622662-40
 AMBROSIA BASKET BISCEGLIE262218201652168103087315779077911
 GIPLAST ALBA ADRIATICA24201518142395805696109713727-14
 AZZARITO BASKET CEGLIE24201466142343756722347107019
 FANTINISCIANATICO LUCERA2220156315273681974970744778-34
 ZULLI CERAMICHE FOGGIA222115791630-5192186457658766-108
 GEOTEC CAMPOBASSO172115451640-9579376330752877-125
 L´AQUILA BASKET122015651680-115757768-11808912-104
 PHLOGAS CAMPOBASSO102014451645-200708790-82737855-118
 SIDIS BARLETTA62114751687-212696736-40779951-172
 SPALDING TORRE DE´ PASSERI42013701607-237688746-58682861-179

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

AZZARITO BASKET CEGLIE - FANTINISCIANATICO LUCERA 78-84   (18-26, 32-41, 49-56)

Serazzi2Vozza0MarrazzoneV. D´Arrissi10
MummoloneD´Amicis4Sisto22Trentini15
Zizza8Paggi14Bizzarri4Silvestrine
Muyango34Palazzo13F. D´Arrissi0Enodeh6
Monaco0Lamonica3Gasparotto4Di Monte23
--------
All. C. RomanoAll. Russo

 Arbitri: Petrone (Fisciano - SA) e Tammaro (Giffoni Sei Casali - SA)

 Note: Cinque falli: D'Amicis, Sisto. Fallo tecnico alla panchina del Ceglie. Espulsi Gasparotto e Serazzi.

Lo sguardo "attapirato" di Coco Romano fa pendant con l'umore dell'Azzarito Ceglie, che deve ancora incassare un duro colpo davanti alle mure amiche dopo quello di quattordici giorni fa con il Bisceglie. La vittoria di Barletta sembrava aver ridato fiato e speranza al Ceglie, ed invece arriva un altro ko, immeritato, che deve indurre alla più profonda riflessione per una condotta di gara che ha visto i ragazzi di Coco Romano sempre costretti a inseguire e a rincorrere un avversario, il Lucera, ben messo in campo da coach Russo (oggi squalificato) con Di Monte e Sisto terminali offensivi che hanno messo in ginocchio i brindisini, ora più che mai sull'orlo di una crisi di nervi. Il traghetto dei playoff non può essere perduto, ma continuando di questo passo si ha l'impressione che questa squadra manchi di carattere e una volta messa sotto pressione non riesca più a tirare fuori la testa e cade nella trappola degli avversari. Tutti aspettano Max Di Santo, alla sua prima con la casacca cegliese, ma il suo debutto è rinviato causa influenza. La coperta è corta e Romano s'arrangia come può.

Il coach cegliese capisce che il Lucera può creare grosse insidie e schiera dall'inizio un quintetto aggressivo che possa mettere alle corde i dauni. Due piccoli e tre lunghi, Serazzi in cabina di regia, Paggi, e Muyango al centro, Zizza esterno e D'Amicis sotto il tabellone. Pronti, via e dopo appena tre minuti l'inizio è shock: 10-2 per i dauni con uno scatenato Di Monte che fa ammattire Serazzi. Solo nel primo quarto l'ala lucerina firma 11 punti con tre bombe e tanti palloni recuperati. Il Ceglie va in confusione, è lento e sciupone e perde palloni con una facilità impressionante.

Muyango è il solito fenomeno che prende in mano la squadra, corre, tira, crea gli spazi tenta gli affondi in area ma non basta ad una squadra confusa e priva di idee. Il Lucera non corre grossi rischi e ne approfitta, ancora con Di Monte, con Enodeh, giovane interessante, e con l'efficacia di Sisto. All'8' gli ospiti si portano sul +11 (15-26). Si capisce subito l'andazzo della partita. Nel secondo quarto Muyango e Palazzo riportano il Ceglie a meno due (25-27), entra Lamonica per un abulico Zizza, e Vozza per D'Amicis. Al 15' è -1 (30-29), il pick'n roll dei dauni dà gli effetti desiderati. D'Amicis non fa il D'Amicis e Paggi commette molti errori. Dalla lunetta i foggiani sono pressocchè perfetti, l'intesa Sisto-Di Monte c'è e si vede, al contrario di quella Muyango-Zizza che non si capiscono e regalano il più facile dei canestri a Sisto per il colpo della strega cegliese (37-29).

Al Ceglie mancano i punti di D'Amicis, ben tenuto a bada dalla retroguardia del Lucera. Il Sisto-show regala il massimo vantaggio (48-34). Ma qui scatta l'orgoglio del Ceglie, che in meno di due minuti piazza un break di 13-0 con Palazzo e Paggi su tutti e si riporta sul -1 tra l'entusiasmo del suo popolo (47-48). Le esecuzioni iniziali di Muyango sono sinfonia pura: alla fine firma 34 punti, procurando giri di testa a chiunque provi a marcarlo. Paggi sbaglia il canestro del +1 ed è Di Monte a piazzare un break di 6-0 nel +7 (56-49).

Ultimo quarto da urlo, dove succede di tutto. D'Amicis esce per falli, e l'arbitro fischia un tecnico alla panchina. Marseglia espulso per proteste, la partita s'incattivisce e nel palazzetto succede il finimondo, con un accenno di rissa tra i giocatori delle due squadre. Si fa fatica a sedare gli animi, la partita vive attimi di tensione quando il pubblico inferocito contesta aspramente il duo arbitrale. Sei tiri liberi fanno volare la squadra del presidente Ferosi (68-54). Ma ancora una volta il Ceglie mette il cuore oltre l'ostacolo, e tenta una disperata rimonta. Gli ultimi due minuti sono all'ultima goccia, Lamonica centra da tre (73-78) poi Zizza fa 2/3 dalla lunetta (75-79) a 1'06" con conseguente tiro da tre di Muyango non a segno. Altri tre tiri liberi di Muyango per il -1 a 40" (78-79). Attimi concitati, Ceglie tenta il canestro della vittoria ma ancora Di Monte gela il palasport con la sua bomba che regala la vittoria alla sua squadra. E l'eco del Requiem risuona nelle orecchie dei giocatori cegliesi.

Francesco Zizzi

Dopo tutto quello che è successo in queste due ultime settimane la squadra lucerina risponde con i fatti sul campo, e vincendo a Ceglie lancia un forte segnale e fa capire che i giochi non sono per niente chiusi e che l’obbiettivo playoff è ben vivo in ogni singolo elemento della compagine sveva. Due settimane intense, dove la società ha cercato in tutti i modi di ovattare i suoi giocatori per permettere a coach Russo di lavorare bene con la sua squadra e i risultati si sono visti. Il presidente Ferosi aveva annunciato che la sua squadra avrebbe dimostrato sul campo il proprio valore e così è stato. Nelle vesti di presidente e di coach temporaneo (costretto in panchina per la squalifica del tecnico Russo), Ferosi, coadiuvato da un grande spirito di squadra, ha ottenuto una vittoria su un campo difficilissimo. Il Lucera vince una partita dove ha fatto da padrona restando sempre avanti per tutta la gara e, cosa importantissima, ribaltando il risultato dell’andata dove il Ceglie fu corsara in casa sveva vincendo di 4.

Il Lucera parte bene con Gasparotto, Enodeh, Di Monte, Trentini e Sisto, imponendo subito un parziale di 10-2, dove Di Monte realizza 6 dei 10 punti. Il Ceglie cerca di darsi una scossa e lo fa con Muyango e Paggi, ma Enodeh mantiene le distanze. Zizza infila la prima tripla per la sua squadra, ma Di Monte è pronto a rispondere a dovere. Muyango va in lunetta e segna il -3, ma il Lucera infligge un altro parziale di 8-0 firmato da Trentini, Sisto e Di Monte ed è +11. A -20” è Paggi a infilare una tripla e chiudere -8 la prima frazione di gioco (18-26). Il secondo quarto si apre con un punto di Sisto ai liberi e subito dopo il Lucera si blocca per quasi 2’ subendo un parziale di 7-0 grazie ad un Muyango che trascina sulle spalle la propria squadra, Sisto rompe il silenzio e riporta i suoi a respirare, ma dura poco ed è ancora Muyango a infliggere con una tripla il -1 (28-29). A questo punto il Lucera riordina le idee e si unisce, così che con un buon gioco di squadra si riporta avanti segnando un break di 7-0 scolpito da Trentini, V. D’arrissi e Sisto (29-37). Il secondo periodo si chiude ancora in vantaggio per la squadra sveva grazie a V. D’Arrissi e Enodeh (32-41).

L’inizio del terzo periodo vede il Lucera più che mai protagonista con il trio Gasparotto-Sisto-Trentini che segna il parziale del massimo vantaggio, +14, con penetrazioni, recuperi di palla e triple, firmando sul tabellone 34-48. A questo punto il Lucera si rilassa e siccome di fronte ha una buonissima squadra, il Ceglie non perde tempo e infligge un pesantissimo 13-0, dove la squadra ospite mette il cuore e il Lucera trova difficoltà nel fermare la rimonta. E’ di nuovo Sisto a dare la sveglia ai compagni coadiuvato da Bizzarri e Di Monte, il Lucera riesce a respirare e chiudere ancora in vantaggio il penultimo periodo per 49-56.

All’inizio dell’ultimo quarto sono Sisto e Trentini a tenere avanti la squadra e volare al +10. Dopo 3’56” di gioco viene fischiato fallo e tecnico a D’Amicis che lascia il campo per il raggiungimento di cinque falli e anche l’espulsione ad un dirigente del Ceglie per proteste. Così il Lucera si trova a dover tirare sei liberi realizzati tutti da Bizzarri e Di Monte e la squadra sveva è sul +14. Dopo 10” vengono espulsi Gasporotto per il Lucera e Serazzi per il Ceglie per una forte discussione che gli arbitri hanno voluto sedare mandandoli via negli spogliatoi. Ma vogliamo sottolineare che tutto si è risolto fra i due con una stretta di mano. Ormai il Ceglie viene tenuto su solo da un eccezionale Muyango (solo nell’ultimo quarto autore di 16 punti). A 1’ dalla fine La Monica infila la tripla che porta la sua squadra a -5, V. D’Arrissi va in lunetta e mette dentro 1 su 2 ed è +6, Sisto commette il quinto fallo su Zizza che realizza 2 su 3 ed è -4 a -45”. Entra il giovane F. D’Arrissi, che in ritardo sulla difesa fa fallo su Muyango che infila 3 su 3 ai liberi e si porta sul -1 a -40”, ma ancora una volta l’uomo partita del Lucera è Di Monte che segna a -16” una tripla da 9 metri: gioia sui volti dei giocatori lucerini, Trentini va in lunetta e sigilla la partita infilando entrambi liberi e capovolgendo anche il risultato dell'andata. Si chiude così per 78-84, una grande partita contro una squadra forte, che gioca in un campo che ha una splendida cornice, invidiabile, grazie ad un tifo organizzato da parte dei giovani ultras cegliesi, che a fine gara sportivamente applaudivano la squadra vincitrice, cosa difficile da trovare in altri campi.

Annaclaudia Bonghi

 

ZULLI CERAMICHE FOGGIA - GIPLAST ALBA ADRIATICA 63-82   (12-21, 29-41, 48-63)

Albana2Gallo10Iagrosso10Casasola8
Vigilante20Padalino9Palantrani23Sacripante0
Salvatore6Milani0Luzi13De Luca0
M. FerramoscanePassante10Grossi0Stama17
A. Ferramosca2Trimarchi4Travaglini11Petrucci0
--------
All. MarraAll. Alessandrini

 Arbitri: Loscalzo e Fasulo (Potenza)

 Note: 

 

SPALDING TORRE DE´ PASSERI - CARICHIETI PALLACANESTRO 69-81   (17-16, 35-37, 57-59)

Di Marino3Blengini17Ciampaglia0Gialloreto11
BorromeoneSantarelli14Macaro18Angelucci6
Brandimarte10Lombardo7Gori8Cinalline
Del PrincipioneBaldoni10Rhodes18Mancinine
Del Ponte2Zec6LeombronineMontuori20
--------
All. De AngelisAll. V. Romano

 Arbitri: Natale (Napoli) e Russo (Venafro - IS)

 Note: Spettatori 350 circa, con notevole rappresentanza ospite. Cinque falli: Lombardo, Baldoni, Rhodes.

Vince ancora la CariChieti, questa volta sul parquet del fanalino di coda Torre de' Passeri, formazione che ha comunque dato del filo da torcere ai ragazzi di coach Enzo Romano. Superata anche in questa occasione l'emergenza infortuni (da martedì dovrebbe rientrare Mariani, da verificare Vasile), i biancorossi hanno riconquistato la vetta della classifica (per la differenza canestri negli scontri diretti) approfittando della vittoria di Pescara nel big-match con Massafra. Davanti ad oltre 200 tifosi accorsi da Chieti, la CariChieti ha dato vita ad un incontro in crescendo contro un avversario che ha tentato fino all'ultimo di rimanere in partita. Ottima gara per William Rhodes, che ha chiuso l'incontro, insieme ad uno splendido Max Macaro, con un eloquente +27 di valutazione complessiva; ha confermato tutte le sue qualità il play Giovanni Montuori, supportato da un buon Fabrizio Gialloreto. I teatini hanno, fatta eccezione per il primo quarto, sempre condotto l'incontro, operando il break decisivo nell'ultima frazione. Ora la CariChieti è attesa dal match casalingo contro la Molisana Campobasso (domenica ore 18.00 PalaSantaFilomena).

Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti

 

ALBERGO PETROLI BARI - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 80-76   (17-15, 40-25, 56-47)

Cipulli21Marrocco5LogolusoneGramajo17
MasellineCiocca0Tommasini11De Bartolone
SerranoneGuerrieri0Marino6Raffaelli14
Siniscalco21Conti15Varisco2Rossi Pose26
Verzì2Tenerini16Dell´Aquila0Luponene
--------
All. BrayAll. Djukic

 Arbitri: Pansecchi (Pavia) e Somensini (Brescia)

 Note: Cinque falli Tenerini, Marino, Varisco. Fallo tecnico alla panchina del Bisceglie. Espulso un dirigente del Bisceglie.

I tifosi cussini li riconosci a prima vista: a fine partita, si vinca o si perda, mostrano sempre un sorriso un po’ tirato, impegnati come sono a sciogliere la tensione, tenendo a bada pulsazioni e pressione alta. Boutade a parte, si sarà intuito che, anche con l’Ambrosia Bisceglie, è andata in scena la solita gara tesa, estremamente tirata e nervosa sino alle battute conclusive. Ma, del resto, si tratta pur sempre di un derby. E fa parte del gioco. Alla fine, ha prevalso l’Albergo Petroli Cus Bari, con il risultato di 80-76. I quattro punti di margine, però, nascondono un andamento sempre favorevole ai padroni di casa (capaci anche di un massimo vantaggio di 20 punti) che solo nell’ultima parte di gara hanno rischiato di mettere in discussione la vittoria (sorpasso Bisceglie, sul 70-71, a 1’ dalla fine).

Sin dalla palla a due, infatti, lo starting five cussino (Siniscalco, Cipulli, Conti, Marrocco, Tenerini), reduce dal "cappotto" di Massafra, mette subito le cose in chiaro. Gioco veloce, difesa attenta e rapidi contropiede. Al 5’ così il parziale è di 11-2 con Cipulli e Tenerini in bella evidenza. La riscossa ospite (schierati con Dell’Aquila, Rossi Pose, Varisco, Gramajo e Marino), tuttavia, non si fa attendere. Nonostante qualche difficoltà iniziale nel comprendere l’inflessibile metro arbitrale, Rossi Pose e soci provano a rifarsi sotto, chiudendo la prima frazione sul 17-15. Gli animi sono tesi, i biscegliesi, oltremodo nervosi si vedono fischiare un tecnico alla panchina (per proteste), perdono Dell’Aquila e Marino, gravati subito di tre falli (il secondo autore di un gesto altamente antisportivo – come definire altrimenti uno sputo – all’indirizzo di Marrocco) e incassano un primo break di 13-2 (30-17), al rientro dall’intervallo corto. Siniscalco (21 punti per lui, massimo stagionale), da vero maestro d’orchestra, serra le fila in difesa e arma le mani di Conti e Cipulli per un +15 (40-25) che sancisce la fine del primo tempo.

L’intervallo lungo capita a proposito, anche per placare gli animi sugli spalti. Al rientro, ancora i baresi non si lasciano sfuggire l’occasione per allargare il divario (subito 5-0 e massimo vantaggio: +20), il buon innesto di Guerrieri permette a Siniscalco di tirare il fiato, ma gli avversari non si perdono d’animo, trovando un po’ di linfa vitale da una maggiore pressione difensiva e dal solito Rossi Pose (top scorer del match: 26). Divario ridotto al 30’ (56-47) e partita ufficialmente riaperta nell’ultima frazione. Dopo l’ottimo 10-0 iniziale (66-47), infatti, la difesa biancorossa sbanda pericolosamente, concedendo a Gramajo e Rossi Pose di riaprire i conti, con un contro-parziale di 11-0. Siniscalco e Cipulli provano a rispondere per le rime, ma ad un minuto dalla fine arriva il sorpasso (70-71). Bravi, a questo punto, i cussini a non perdere la testa, trovando con Marrocco una tripla spacca partita e rubando due palloni d’oro che spengono definitivamente le ambizioni di vittoria degli avversari.

da Bari

 

GEOTEC CAMPOBASSO - SIDIS BARLETTA 87-85   (21-24, 40-48, 73-62)

Mascolo2Credendino26Piazzolla5N. Degni12
Attianese30Bazzan3M. FalconeneChiandetti3
De Nunzio0Carlozzi1GambarotaneRosito8
Santori23Sabatucci2Romito6Arbore19
Fanelli0--Zecchino9Nesti23
--------
All. U. AnziniAll. L. Degni

 Arbitri: Cagliostro (Reggio Calabria) e Ferraro (Palmi - RC)

 Note: Spettatori 150 circa. Tiri da due: Geotec 26/45 (58%), Barletta 15/33 (45%). Tir da tre: Geotec 6/15 (40%), Barletta 11/27 (41%). Tiri liberi: Geotec 17/25 (68%), Barletta 22/31 (71%). Timbalzi: Geotec 27 (Bazzan e Attianese 7), Barletta 17 (Romito 9). Cinque falli: Zecchino. Fallo tecnico a Zecchino al 23'.

Sofferta ma fondamentale vittoria per la Geotec Campobasso, che supera il Barletta e conquista due punti che, approfittando del turno di riposo per L'Aquila, le consentono di ipotecare il decimo posto in classifica, importantissimo perché garantisce la bella in casa in ogni turno dei playout. Una gara che i molisani vincono giocando un grande terzo periodo, l'unico in cui la squadra di Anzini sovrasta l'avversaria con un parziale di 33-14 che la dice lunga sul dominio totale della Geotec in questa fase di un match che per il resto è comandato dai pugliesi, che però non riescono negli ultimi secondi a piazzare la "zampata" che avrebbe consegnato loro i due punti. I campobassani fanno molto meglio dell'avversaria ne4lle conclusioni da due e tirano da tre con una percentuale molto simile realizzando però ben cinque triple in meno. La chiave della vittoria, allora, sta nella differenza a rimbalzo: la Geotec stravince la battaglia sotto le plance pur con Bazzan a lungo in panchina perché gravato di falli, approfittando di un Barletta che ha in Romito il suo miglior "carambolista", che prende un rimbalzo in più del totale dei suoi compagni ma si ferma appena a quota nove: dato che evidenzia in tutta la sua drammaticità le gravi carenze che la squadra di Degni mostra, almeno in questa gara, in uno degli aspetti più importanti in una partita di pallacanestro.

Parte male la formazione di Anzini, che ad inizio gara va sotto 7-0 entrando in partita lentamente anche a causa dei problemi di influenza che l'hanno assillata in settimana, con molti giocatori che sono in campo non al meglio della condizione. Fra questi dovrebbe esserci anche Credendino, che invece parte a spron battuto mettendone 9 nella prima frazione e contribuendo in maniera decisiva al -3 con il quale i campobassani vanno al primo riposo. Dall'altra parte è già cominciato il "bombardamento" dall'arco, con due triple per Degni e una a testa per Rosito ed Arbore. La difesa molisana si chiude troppo in area lasciando liberi sul perimetro i tiratori ospiti, che sfruttano bene gli scarichi dei lunghi e la mettono dall'arco col 50%. Dopo il 9-12 di metà primo periodo, Barletta torna a +7 con la seconda delle citate triple di Degni (13-20), subito però "annullata" da un analogo canestro di Bazzan. Quattro punti consecutivi di Zecchino fanno 18-24, un gioco da tre punti di Santori chiude la prima frazione.

Ancora problemi per la Geotec nel secondo periodo, con Barletta che continua a segnare ripetutamente da tre e tiene le distanze, approfittando ancora di una difesa della Geotec che non "punge" come al solito nonostante l'ennesima ottima prestazione di Mascolo su Rosito, il quale - tuttavia - dall'altra parte del campo rende pan per focaccia al numero sette campobassano, con i due che finiscono col limitarsi a vicenda giocando comunque entrambi una buona gara. E' Nesti ad essere un rebus per i molisani: il numero sette barlettano ne mette 9 e guida la sua squadra, per coach Anzini è sempre l'asse Credendino-Santori-Attianese a menare le danze, con Bazzan che commette un prematuro terzo fallo ed è costretto ad accomodarsi in panchina. De Nunzio entra in campo e si dedica al lavoro oscuro dando due stoppate, Attianese sorpassa sul 30-29 ma è solo un attimo: il Barletta si riporta in vantaggio ed incrementa il margine con due triple consecutive di un Arbore che proprio nel suo momento migliore viene sostituito dal suo allenatore. Barletta arriva a +9 (37-46) con il secondo canestro da tre del numero 14, si va all'intervallo lungo con la Geotec che ha otto punti da recuperare.

Nella terza frazione, la partita cambia: la Geotec comincia a difendere come sa e il Barletta si blocca in attacco, non segnando per lunghi minuti. Tanti recuperi permettono alla squadra di Anzini di volare in contropiede e pareggiare subito a 48, Zecchino si innervosisce e prende un tecnico per proteste, Attianese fa 0/2 ma poi va altre due volte in lunetta in rapida successione e per due volte li mette entrambi firmando il sorpasso di una Goetec che in questa fase fila come un treno e approfitta di una squadra pugliese che perde un po' la testa prendendosela più di una volta con gli arbitri. E' qui che il già citato trio Santori-Attianese-Credendino scava il solco decisivo, con il play argentino che ne fa 13 con tre triple su quattro tentativi, l'ala napoletana che ne segna 12 e la guardia sannita che contribuisce con 8: il Barletta vacilla pericolosamente e sul finire della frazione cade anche a -15 (73-58), riuscendo comunque a mettere quattro punti consecutivi "ossigenanti" che consentono alla formazione di Degni di arrivare al trentesimo soltanto a -11.

L'ultimo periodo vede all'inizio la Geotec tenere il margine in doppia cifra grazie alla terza stoppata di De Nunzio (questa volta su Romito, più alto di lui di una buona ventina di centimetri) e ad un ingenuo antisportivo (il secondo) commesso da Degni, che cintura un avversario che gli va via in palleggio e consente alla squadra di casa di tornare a +14 (83-69). Qui Barletta passa a zona e la squadra di casa va in netta difficoltà, forzando parecchi tiri e perdendo palloni, ocn i pugliesi che ci credono: Nesti ne mette cinque in fila facendo 83-74, Arbore segna da tre per l'83-79 a 2'36" dal termine. I pugliesi pressano a tutto campo e recuperano palla, Arbore fallisce la tripla del -1, dall'altra parte Santori forza allo scadere dei 24" e mette dentro un canestro fondamentale ma Nesti segna da tre a 56" dalla fine facendo -3 (85-82). Attianese risponde molto bane dall'altra parte a -41", Rosito mette l'ennesima tripla e fa -2 (87-85). Santori aspetta il cronometro e va dentro scaricando per Bazzan che subisace fallo ma fa 0/2 dalla linea a 13" dalla sirena, Arbore ha l'occasione di sorpassare ma il suo tiro da tre si infrange sul ferro, con Bazzan che aripona il rimbalzo e a 2" dal termine subisce un nuovo fallo: ancora 0/2 del pivot, ma per Barletta non c'è più tempo e la vittoria va alla Geotec.

Diamo la palma dell'mvp a pari merito ai "tre moschettieri" Attianese, Santori e Credendino, veri trascinatori della propria squadra in attacco, con l'ala napoletana che si distingue come sempre anche a rimbalzo. Dall'altra parte, come detto, grosso rammarico per l'occasione mancata e qualche "mugugno" sulla direzione arbitrale. Difficile trasferta a Chieti fra una settimana per la squadra di Umberto Anzini, che dovrà tenere l'orecchio teso proprio verso Barletta, dove arriverà L'Aquila.

Vittorio Salvatorelli

 

G.S. ANTONIANA PESCARA - CISA BASKET MASSAFRA 107-96   (23-30, 42-47, 62-64, 80-80, 90-90)

Scavongelli2Peretti18Helale10Salamina6
Capone22Febo5Delli Carri20L. Mauti15
Mirrione25Di CarloneLorusso14Valentini8
Peruzzo10RamonineCecchetti14Franciosone
Liberatori15Comignani10Luisi9--
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All. Di BonaventuraAll. Ciracì

 Arbitri: Perrone (Napoli) e Santoro (Casagiove - CE)

 Note: Dopo due tempi supplementari. Spettatori 700 circa, con buona rappresentanza ospite. Tiri Liberi Pescara 20/21 (95%), Massafra 11/20 (55%). Cinque falli: Peruzzo. Falli tecnici a Mauti al 23' e alla panchina del Massafra al 48'.

Ci sono voluti due tempi supplementari, ma alla fine Pescara Basket–Cisa Massafra ha avuto un padrone. Sono stati i ragazzi del presidente Di Fabio ad imporsi per 107 a 96, mantenendo inviolato il proprio paquet – decima volta in altrettante gare di campionato – e interrompendo la striscia di vittorie consecutive degli ospiti che durava da undici partite. Incontro bello e godibile, giocato a viso aperto da ambedue le squadre e, finalmente, davanti ad un pubblico numeroso e partecipe.

Massafra è partita forte, collezionando un discreto margine di punti mercé la straordinaria percentuale al tiro pesante e i varchi lasciati nel pitturato dalla difesa pescarese. Dopo aver subito 30 punti nei primi dieci minuti ed essere rimasta a contatto grazie ad un Capone in serata di vena – 18 punti in 17' nel primo tempo – l'Antoniana ha definitivamente ricucito lo strappo grazie all'utilizzo della zona 2-3. Massafra ha iniziato ad avere parecchie difficoltà a fare canestro contro la difesa tattica dei biancazzurri, ritrovandosi ben presto con solo due punti di margine (34-36 al 15'). Pescara però non è riuscita nella scoccata decisiva e gli ospiti sono così rimasti avanti fino al riposo lungo, chiudendo i primi 20' sul punteggio di 42-47. "Massafra al di là della sconfitta ha messo in mostra tutta la bontà della sua squadra e della sua struttura – ha dichiarato coach Di Bonaventura – giocando un primo quarto perfetto. Nella seconda parte di gara siamo cresciuti in maniera evidente, ma abbiamo sciupato tutto ciò che di buono avevamo fatto con alcune scelte difensive ed offensive sbagliate, che si sono unite alla bravura del Massafra nel riuscire ad agguantare il supplementare quando ormai tutto sembrava essere già deciso".

Nel secondo tempo, infatti, l'Antoniana ha letteralmente ribaltato la situazione ed all'inizio del quarto quarto si è portata avanti di 10 punti (74-64 al 33') grazie ad un parziale di 12 punti, propiziato in particolare dai canestri di Mirrione – doppia-doppia da 25 punti e 10 rimbalzi, con 34 di valutazione. Quando ormai sembrava che i padroni di casa fossero riusciti a domare la capolista, la Cisa si è rifatta sotto, costringendo a posticipare il verdetto finale ben oltre i tempi regolamentari. Se negli ultimi secondi di partita era stata Pescara ad aver avuto la palla per vincere con un tiro di Peretti finito sul ferro, nel primo overtime dopo aver sciupato 6 punti di vantaggio – da 90-84 a 90 pari – i biancazzurri hanno visto il tiro della vittoria di Cecchetti passare pericolosamente vicino al canestro, prima del suono della sirena. Nel secondo tempo supplementare coach Di Bonaventura ha proposto in quintetto Liberatori, rimasto seduto per 16' ma con la mano ancora calda. E proprio il capitano ha infilato nei primi due possessi due triple che assieme ad un gioco da tre punti di Peretti – autore di una prova da 30 di valutazione, con 18 punti e 10 assist – hanno scavato un solco tra le squadre, divario che Massafra non ha avuto la forza di colmare nuovamente. In poco più di due minuti e mezzo Pescara è volata a +9 (99-90), chiudendo definitivamente la partita e portando a casa due punti importantissimi.

"Questa vittoria – ha dichiarato l'allenatore pescarese – suggella a mio avviso quello che è il concetto di vittoria di squadra. Abbiamo portato sei uomini in doppia cifra contro una delle migliori difese del campionato e dato fondo a tutte le nostre possibilità e qualità. Abbiamo Ancora una volta il lavoro atletico griffato dal professor Falasca è stato un componente incisivo per la vittoria che, è importante ricordarlo, gli addetti ai lavori seri pronosticavano giustamente a favore di Massafra. Questa vittoria indubbiamente accresce l'autostima del gruppo, ma dobbiamo essere bravi a non creare aspettative che questa squadra non può mantenere altrimenti lo sport insegna che le illusioni possono tramutarsi in delusioni. L'Antoniana ora è attesa da un turno di riposo, preludio ad un'altra serie di gare molto impegnative. Dopo le due sfide con altrettante squadre impegnate nella seconda parte di classifica, l'Olimpia Campobasso in casa e la Sidis Barletta in trasferta, a Pescara arriverà il Ceglie, quindi sarà la volta della finale di coppa di Lega contro Bassano del Grappa che i pescaresi andranno a giocarsi il 4 aprile, per finire col derby contro il Chieti.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

Si ferma dopo undici vittorie la serie positiva della Cisa Massafra, che dopo una gara equilibratissima deve arrendersi all’Antoniana Pescara, capace di infliggere ai massafresi la quinta sconfitta stagionale in campionato. Inizio trionfante della Cisa, che parte con il vento a favore: dopo pochi minuti è già +8, con i padroni di casa costretti a rincorrere da subito. La difesa massafrese riesce a tenere a bada gli uomini più pericolosi della squadra pescarese, ma con il passare dei minuti il vantaggio si assottiglia, dando la possibilità ai ragazzi allenati da Di Bonaventura, di rientrare in partita insidiando il vantaggio ionico. Il primo quarto finisce 23-30, con Cecchetti che alla fine del primo periodo è sfortunatissimo e sbaglia un canestro con la palla che dopo aver preso il giro attorno al cerchio rosso ritorna irriverentemente in campo. Due punti che i massafresi piangeranno al termine della gara. Il secondo periodo vede accorciarsi il vantaggio della Cisa, anche se l’Antoniana riesce a rosicchiare in dieci minuti solo due punti ad un attento Massafra, capace di tenere a bada i padroni di casa e di limitare la rimonta biancazzurra, arginando l’offensiva abruzzese.

Il peggiore dei sei periodi, oltre all’ultimo supplementare, è sicuramente il terzo. Tra il 20’ e il 30’ i massafresi danno a Pescara la possibilità di tornare in partita, mollando un po’ le redini in difesa e permettendo qualche giocata di troppo all’Antoniana, che ne approfitta per concludere il a -2 il penultimo parziale (62-64). Importante, in questo caso, l’azione di Mirrione, che al termine della gara potrà vantarsi del fregio di top scorer con 23 punti, ma soprattutto sarà indicato come il migliore in campo e il vero trascinatore del team di coach Di Bonaventura. Il quarto periodo è favorevole ai pescaresi, che rimontano e passano in vantaggio dopo aver passato l’intera gara ad inseguire la Cisa Massafra, che evita la beffa negli ultimi secondi prima della sirena finale. Sotto di tre punti (80-77), Cecchetti va in lunetta, siglando il primo dei due tiri liberi e sbagliando il secondo (80-78). A rimbalzo l’Antoniana pasticcia e perde il possesso palla, che finisce tra le mani di Delli Carri. Il capitano biancorosso subisce fallo e va in lunetta: 2/2 e 80-80.

Nel primo tempo supplementare l’equilibrio permane. Lo può rompere Cecchetti a tre secondi dal termine sul 90-90, ma da sotto sbaglia la palla della vittoria. Il secondo tempo supplementare darà invece i due punti all’Antoniana Pescara, che approfitta del calo fisico dei massafresi e, sull’onda dell’entusiasmo, acquisisce in cinque minuti 11 punti di vantaggio. Finisce 107-96, con la Cisa che ora dovrà ritornare presto a vincere e sperare in un passo falso della Carichieti, che da questa sera torna a fare compagnia agli ionici in vetta alla classifica, a quota 32.

Graziano Fonsino

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CAPONE G.S. ANTONIANA PESCARA23,1822510
2 ROSSI POSE AMBROSIA BASKET BISCEGLIE19,9122438
3 DELLI CARRI CISA BASKET MASSAFRA19,121401
4 ANTONELLI PHLOGAS CAMPOBASSO18,6319354
5 SISTO FANTINISCIANATICO LUCERA18,120362
6 TRENTINI FANTINISCIANATICO LUCERA17,120342
7 CONTI ALBERGO PETROLI BARI16,8520337
8 SANTORI GEOTEC CAMPOBASSO16,7520335
9 CIPULLI ALBERGO PETROLI BARI16,5721348
10 RIVERA L´AQUILA BASKET15,820316
11 GORI CARICHIETI PALLACANESTRO15,4821325
12 FARNETANI L´AQUILA BASKET15,320306
13 PADALINO ZULLI CERAMICHE FOGGIA14,9417254
14 GRAMAJO AMBROSIA BASKET BISCEGLIE14,6822323
15 L. MAUTI CISA BASKET MASSAFRA14,5721306
16 MUYANGO AZZARITO BASKET CEGLIE14,5315218
17 DE LEONARDIS AZZARITO BASKET CEGLIE14,4418260
18 WU L´AQUILA BASKET14,420288
19 ALBANA ZULLI CERAMICHE FOGGIA13,9521293
20 VIGILANTE ZULLI CERAMICHE FOGGIA13,8121290
21 CREDENDINO GEOTEC CAMPOBASSO13,4321282
22 DOMENICUCCI PHLOGAS CAMPOBASSO13,3719254
23 MASCOLO GEOTEC CAMPOBASSO13,3321280
24 SANTARELLI SPALDING TORRE DE´ PASSERI13,0617222
25 STAMA GIPLAST ALBA ADRIATICA1319247

Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate