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Serie C1 girone G 2006/2007 - DICIANNOVESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2006/2007
DICIANNOVESIMA GIORNATA (28/1/2007)
RISULTATI |
G.S. ANTONIANA PESCARA | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 101 | 72 | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | L´AQUILA BASKET | 95 | 82 | PHLOGAS CAMPOBASSO | AZZARITO BASKET CEGLIE | 92 | 89 | ALBERGO PETROLI BARI | CARICHIETI PALLACANESTRO | 68 | 70 | CISA BASKET MASSAFRA | SIDIS BARLETTA | 91 | 69 | GIPLAST ALBA ADRIATICA | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 85 | 83* |
RIPOSANO: GEOTEC CAMPOBASSO, FANTINISCIANATICO LUCERA * dopo un tempo supplementare
Una super Phlogas Campobasso piazza il colpo grosso della diciannovesima giornata battendo con merito il Ceglie al Palavazzieri e facendo un enorme passo avanti in classifica. Grazie alle sconfitte di Torre de' Passeri e Barletta e al 2-0 negli scontri diretti con lo stesso Barletta, infatti, la squadra di Paternoster recupera in un colpo solo due posizioni e finalmente lascia l'ultimo posto in graduatoria. Dopo una gara sempre equilibrata, la maggiore freddezza di Cannavina e compagni nei momenti decisivi (cosa che raramente si era vista quest'anno) consente di festeggiare e di ottenere la seconda vittoria consecutiva dopo che nelle prime 16 partite i due punti erano stati conquistati una sola volta. Quattro liberi di Antonelli e Domenicucci sono decisivi per il successo e danno un'importantissima iniezione di fiducia alla squadra in vista del prosieguo della stagione. Con Geotec Campobasso e Lucera, avversarie nella prossima giornata, ferme per il turno di riposo, la vetta della classifica si dimezza grazie per l'appunto al successo della Phlogas sul Ceglie e ai due punti conquistati dal Chieti nel big-match di Bari. Il Massafra fa compagnia ai teatini dopo la facile vittoria sul Barletta, mentre il Pescara - con l'altrettanto agevole successo sul Torre de' Passeri - agguanta Bari e Ceglie in terza posizione. Alba Adriatica e Foggia si dividono il sesto posto dopo le rispettive vittorie all'overtime contro il Bisceglie e su L'Aquila, ottavi restano lo stesso Bisceglie e il Lucera. In zona playout, tutti fermi ad eccezione della Phlogas, che - come detto - fa un balzo in avanti non indifferente e si avvantaggia parecchio sulle ultime due della classifica.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
CISA BASKET MASSAFRA | 24 | 16 | 1303 | 1166 | 137 | 787 | 673 | 114 | 516 | 493 | 23 | CARICHIETI PALLACANESTRO | 24 | 16 | 1192 | 1075 | 117 | 469 | 407 | 62 | 723 | 668 | 55 | G.S. ANTONIANA PESCARA | 22 | 17 | 1349 | 1210 | 139 | 674 | 541 | 133 | 675 | 669 | 6 | AZZARITO BASKET CEGLIE | 22 | 16 | 1184 | 1113 | 71 | 609 | 558 | 51 | 575 | 555 | 20 | ALBERGO PETROLI BARI | 22 | 17 | 1134 | 1063 | 71 | 653 | 570 | 83 | 481 | 493 | -12 | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 20 | 17 | 1300 | 1223 | 77 | 669 | 559 | 110 | 631 | 664 | -33 | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 20 | 17 | 1285 | 1298 | -13 | 688 | 611 | 77 | 597 | 687 | -90 | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 18 | 17 | 1400 | 1293 | 107 | 766 | 663 | 103 | 634 | 630 | 4 | FANTINISCIANATICO LUCERA | 18 | 16 | 1203 | 1182 | 21 | 718 | 670 | 48 | 485 | 512 | -27 | L´AQUILA BASKET | 12 | 16 | 1272 | 1336 | -64 | 614 | 608 | 6 | 658 | 728 | -70 | GEOTEC CAMPOBASSO | 11 | 16 | 1161 | 1277 | -116 | 538 | 517 | 21 | 623 | 760 | -137 | PHLOGAS CAMPOBASSO | 6 | 16 | 1184 | 1367 | -183 | 589 | 664 | -75 | 595 | 703 | -108 | SIDIS BARLETTA | 6 | 17 | 1184 | 1370 | -186 | 626 | 664 | -38 | 558 | 706 | -148 | SPALDING TORRE DE´ PASSERI | 4 | 16 | 1096 | 1274 | -178 | 553 | 589 | -36 | 543 | 685 | -142 |
TABELLINI E COMMENTI
G.S. ANTONIANA PESCARA - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 101-72 (20-15, 40-37, 68-54) | Scavongelli | 2 | Peretti | 14 | Di Marino | 3 | Blengini | 2 | Capone | 30 | Febo | 14 | Borromeo | 5 | Santarelli | 18 | Mirrione | 5 | Peruzzo | 0 | Perricci | 5 | Brandimarte | 12 | Ramoni | 2 | Liberatori | 9 | Lombardo | 20 | Del Principio | ne | Comignani | 19 | Terrana | 6 | Baldoni | 7 | Del Ponte | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Di Bonaventura | All. De Angelis | Arbitri: Fasulo e Conte (Potenza) | Note: Spettatori 500 circa. Tiri liberi: Pescara 18/21 (88%), Torre de' Passeri 22/25 (88%). | Pescara si è aggiudicata il derby con Torre de' Passeri per 101 a 72, mantenendo così la propria imbattibilità casalinga. Partita dai due volti: quello del primo tempo, con le squadre che si sono praticamente equivalse e quello dei secondi dieci minuti, quando l'Antoniana è uscita prepotentemente fuori, travolgendo la Spalding con un parziale da 61 punti a 35. "Questo incontro non era facile per noi – ha spiegato coach Di Bonaventura a fine gara – sia perchè eravamo reduci dalla sconfitta di Campobasso, sia perchè, giocando con i favori del pronostico, avevamo l'assillo di dover vincere a tutti i costi. I primi due quarti hanno tradito un po' questo nostro nervosismo, sapevamo che statisticamente Torre gioca sempre molto bene i primi due quarti e ci eravamo preparati a questo. Abbiamo inizialmente sofferto Santarelli, il cui gioco in post basso è stato per noi un vero e proprio cubo di Rubik, e la loro leggerezza mentale, inoltre non siamo riusciti a trovare con continuità Peruzzo in area e questo ci ha tolto fluidità in attacco e lo ha lentamente tagliato fuori dal gioco, complici anche i problemi di falli".
Pescara ha chiuso comunque avanti i primi due parziali (20-15 e 40-37) affidandosi alla classe di Capone – trentello e 29 di valutazione in 33' – e di Liberatori, oltre che all'energia di Febo – 14 punti e 9 rimbalzi – Mirrione e Comignani – 19 punti e 7/7 da due punti. Nella secondo metà di partita i biancazzurri hanno cominciato ad attaccare meglio, sciogliendosi offensivamente, costruendo punti in transizione e ritrovando la dimensione di gioco interna fino ad allora quasi del tutto assente. Lanciata dai canestri e dalla vitalità di Peretti – 14 punti in 12' nel secondo tempo e 7 assistenze complessive – Pescara ha spaccato in due il match, portando il proprio vantaggio sul +14 (68-54), costringendo gli ospiti ad inseguire ed aumentando le proprie rotazioni e concedendo anche spazio ai giocatori che fin ora hanno visto meno il campo. Negli ultimi dieci minuti di gioco Torre non è riuscita a trovare la forza necessaria per rientrare in gara, neanche dopo l'uscita per infortunio di Liberatori prima, e Mirrione poi, arrendendosi e finendo sopraffatta dall'ennesimo parziale pescarese (33-18 nella quarta frazione).
"Il vantaggio che abbiamo ottenuto da metà del terzo quarto – ha proseguito l'allenatore pescarese – ha ribaltato le posizioni in campo, ci ha concesso di giocare più rilassati e di dare spazio ai nostri under. Però la partita di oggi ha dimostrato che la Spalding sta lavorando bene e credo che De Angelis abbia individuato la strada giusta per uscire da una situazione che di sicuro non le compete e che certamente non era preventivata ad inizio anno". Le ultime due sconfitte esterne però bruciano ancora e la società non vuole allentare minimamente la tensione: "La vittoria e la prestazione di oggi – ha dichiarato il presidente Di Fabio – non fa che aumentare in noi dirigenti la rabbia e la delusione per la vergognosa sconfitta patita in quel di Campobasso. C'è massima stima e fiducia per il lavoro fin qui svolto dallo staff tecnico, a cominciare da coach Di Bonaventura, passando per il professor Falasca, fino ad arrivare al vice Di Censo e al fisioterapista Bossone. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e quindi i giocatori sanno che se in futuro si dovessero ripetere sconcertanti prestazioni come quella di domenica scorsa verranno adottati pesanti provvedimenti. Ripeto e sottolineo che ulteriori prove di quel tenore non solo non verranno più accettate, ma non saranno neanche più perdonate".
A far da eco alle dichiarazioni del massimo dirigente biancazzurro sono arrivate anche le parole di coach Di Bonaventura che ha chiosato: "abbiamo fatto una specie di patto nello spogliatoio a fine partita decidendo di non gioire per questa vittoria, perchè, eventualmente, lo faremo in maniera doppia dopo la trasferta con L'Aquila, gara che per noi si preannuncia molto ostica perchè loro giocano molto bene, in particolare in casa. In settimana abbiamo il dovere di preparare al meglio questa partita sia per ritrovare la vittoria lontano dalle mura amiche, sia per rimanere a contatto con le battistrada del girone".
Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket |
ZULLI CERAMICHE FOGGIA - L´AQUILA BASKET 95-82 (19-15, 45-39, 70-59) | Albana | 21 | Gallo | 22 | G. Branciaroli | ne | Nero | 24 | Vigilante | 27 | Salvatore | 10 | A. Branciaroli | ne | Varrasso | 13 | Aliberti | 0 | Milani | 0 | Wu | 2 | Rivera | 26 | Passante | 7 | A. Ferramosca | 4 | Sbroglia | 4 | Farnetani | 5 | Alvisi | 0 | Trimarchi | 4 | Santi | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Marra | All. Nardecchia | Arbitri: Marangi (Massafra - TA) e D'Errico (Pulsano - TA) | Note: | Terza vittoria consecutiva per la Zulli Ceramiche Foggia, che tra le mura amiche del palazzetto Russo supera L’Aquila con il risultato di 95-82. Gara amministrata senza eccessivi patemi dai foggiani, che quando premevano l’acceleratore raggiungevano anche quindici punti di vantaggio ma quando calava l’intensità i coriacei abruzzesi tornavano a ridosso degli uomini di Marra. Ad eccezione di alcune fasi del primo quarto che hanno fatto registrare lievi break abruzzesi (7-11), i dauni dalla seconda frazione in poi hanno tenuto ben salde le redini dell’incontro raggiungendo un massimo vantaggio di 17 punti (93-76) poco prima dello scadere.
Qualche brivido è stato avvertito dai padroni di casa al 25’ quando una tripla di Salvo Nero riduceva ad una soltanto (51-50) le lunghezze di scarto tra le due compagini. Ma se la Zulli Ceramiche Foggia è in grado di annoverare nella stessa serata tre uomini sopra i 20 punti a testa, allora neanche un buon complesso come quello aquilano può uscire indenne dal Russo. Una citazione di merito va doverosamente spesa in favore di Luca Vigilante: in assenza di capitan Padalino (da due settimane fermo a causa di malanni fisici), la proverbiale grinta che ha contraddistinto le sue gesta sembra essere ricaduta proprio sulle spalle di Luca Vigilante, giovane enfant-prodige della pallacanestro foggiana. Vederlo lottare su molti palloni e strappare rimbalzi sotto i tabelloni ha fatto tornare nella mente di molti spettatori le prodezze del capitano di lungo corso, Nicola Padalino, il cui recupero pare problematico anche in vista del prossimo incontro con il Cus Bari.
Il match tra Zulli Ceramiche Foggia e L’Aquila si apriva con un avvio contratto dei dauni, che riuscivano a rimettere la situazione in equilibrio in chiusura di primo quarto (19-19). Coach Marra partiva con Gallo in cabina di regia, Albana e Vigilante esterni, Passante e Salvatore sotto. Rispondeva Nardecchia con Farnetani play, Nero e Sbroglia guardie, Varrasso e Rivera. Proprio quest’ultimo, con 26 punti all’attivo, si rivela il migliore dei suoi, una autentica spina nel fianco nella difesa foggiana. Punge anche Salvo Nero (24 punti). In avvio di secondo quarto un parziale di 19-7 portava Albana e soci a condurre 38-26. Si rianimavano gli ospiti, sospinti da Rivera, che riducevano il gap (45-39) all’intervallo lungo.
Brivido nella terza frazione con il -1 degli abruzzesi (51-50), ricacciati indietro da due triple di Luca Vigilante (54-50 e 61-54) che spianavano il sentiero verso la conclusione del terzo quarto (70-56, +14). In apertura di ultimo quarto nuovo tentativo di rimonta ospite (74-69, +5), ma a questo punto ci pensava il baby Antonio Ferramosca a ristabilire le debite distanze con due realizzazioni importanti (78-69). Il divario oscillante intorno alle dieci lunghezze non si sarebbe poi più attenuato fino al termine dell’incontro, facendo anzi registrare il picco del +17 (93-76) poco prima dell’epilogo del match (95-82).
Paolo La Rotonda |
PHLOGAS CAMPOBASSO - AZZARITO BASKET CEGLIE 92-89 (28-26, 46-46, 73-72) | De Gregorio | 2 | N. Pilla | 18 | Serazzi | 24 | De Leonardis | 20 | Lopomo | 8 | Antonelli | 22 | Vozza | 7 | Mummolo | ne | Cannavina | 6 | Romano | ne | Zizza | 7 | Paggi | 7 | Domenicucci | 17 | Cordisco | ne | Muyango | 10 | Palazzo | 12 | Ungaro | 11 | Belelli | 8 | Lamonica | 2 | Missere | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Paternoster | All. C. Romano | Arbitri: Moro (Teramo) e Daminato (Torre de' Passeri - PE) | Note: Spettatori 300 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Phlogas 19/35 (54%), Ceglie 19/34 (56%). Tiri da tre: Phlogas 11/27 (41%), Ceglie 6/22 (27%). Tiri liberi: Phlogas 21/23 (91%), Ceglie 33/36 (92%). Rimbalzi: Phlogas 26 (Pilla 7), Ceglie 24 (Vozza 6). Cinque falli: De Gregorio, Pilla, Paggi, Palazzo. Falli tecnici a De Leonardis al 9' e a Cannavina al 28'. | Se non fosse per il fatto che Rocco Palazzo veste la maglia della squadra avversaria, sembra di rivedere la Phlogas tutto cuore e determinazione della passata stagione. Grande vittoria della squadra di Antonio Paternoster, che batte la capolista Ceglie e conquista due punti che eufemisticamente possiamo definire fondamentali per il prosieguo della stagione. Brava a stare sopra nel punteggio per quasi tutta la prima metà di partita, ancor di più a non scoraggiarsi quando la formazione pugliese sembra prendere in mano le redini del match e fredda come il ghiaccio quando c'è da incrementare dalla lunetta il piccolo margine accumulato col veemente finale di partita e da difendere sull'azione d'attacco ospite che avrebbe potuto mandare il tutto all'overtime, l'Olimpia fa un notevolissimo balzo in avanti in classifica ed ora può guardare con più fiducia ad un girone di ritorno che già da domenica prossima mette di frante ai campobassani un'altra prima della classe, il Chieti, per di più in trasferta. Per quanto riguarda le cifre, la differenza fra le due squadre la fa completamente il tiro da tre punti: cinque triple in più messe dai molisani, con una percentuale di gran lunga migliore rispetto a quella dell'avversaria, cui non bastano i dodici punti in più conquistati dalla lunetta, con Serazzi che è quasi una macchina nel terzo quarto (11/12) ma, unitamente a Vozza, sbaglia nell'ultimo una conclusione decisiva.
L'assenza di Maurizio D'Amicis per gli ospiti fa il paio con quella di Marco Morelli fra i padroni di casa, togliendo ad ambedue le squadre peso sotto i tabelloni e facendo presagire una gara impostata da entrambe sul gioco degli esterni. Ed in effetti l'inizio della partita è scoppiettante, col tabellone elettronico che incrementa rapidamente i punti segnati dall'uno e dall'altro quintetto e la coppia Antonelli-Pilla che bilancia molto bene i canestri di un De Leonardis che ne mette 13 nella prima frazione. Proprio una tripla del numero sei ospite porta la situazione sul 16-13 dopo quasi sei minuti di partita, ma Domenicucci risponde col canestro che dà ai suoi il +5. Ancora De Leonardis segna due punti, De Gregorio commette il secondo fallo e lascia il posto a Lopomo, De Leonardis è una furia e firma il 18-17, cui risponde Belelli con una tripla. Quattro liberi portano il Ceglie in parità, lo stesso De Leonardis ha qualcosa da dire a coach Paternoster e prende un tecnico, la Phlogas torna a +3, Paggi pareggia con un canestro dall'arco, Ungero segna gli ultimi due punti di un primo quarto davvero bello da vedere.
Campobassani davanti di poco nel punteggio anche nel secondo periodo nonostante qualche ingenuità, come un contropiede quattro contro uno clamorosamente fallito, che permette al Ceglie di ricucire il ministrappo che in apertura aveva visto i molisani andare anche a +7 (33-26). Sono cinque punti consecutivi di Palazzo e altri due di Vozza a riportare i pugliesi in parità, ma la Phlogas, pur con Lopomo autore di un repentino terzo fallo e costratto alla panchina con De Gregorio di nuovo sul parquet, tenta un altro allungo quando Antonelli mette dentro i tre punti del 40-35. Lamonica e Palazzo da tre pareggiano la situazione, Domenicucci e Serazzi dalla lunetta fanno 42-42, le due squadre rispondono l'una alle giocate dell'altra, si va all'intervallo lungo in perfetta parità con Ungaro che fallisce di pochissimo sulla sirena un tiro dalla sua metà campo facendo venire i brividi ai tifosi cegliesi, memori della gara della passata stagione in cui l'ex Ostuni fece un canestro da distanza molto simile.
Ceglie rientra dagli spogliatoi determinata a fare sua la gara e prende qualche punto di margine, ma la partita resta nel complesso equilibrata. Le due squadre esauriscono rapidamente il bonus e così si assiste ad uno stillicidio di tiri liberi, con Serazzi che penetra nel cuore dell'area molisana e prende un fallo dopo l'altro andando, come detto, ben dodici volte in lunetta con un solo errore. Belelli commette terzo e quarto fallo in rapida successione e fa posto a un Cannavina che dimostra di essere sulla via del pieno recupero dopo l'infortunio che lo ha fermato prima di Natale. La grinta dell'ala ripese è fra le chiavi della piccola rimonta dei padroni di casa, che hanno il miglior Nicola Pilla della stagione, chirurgico nel punire dall'arco (3/4 la sua percentuale complessiva) i raddoppi di una difesa cegliese che dimostra pecche non proprie di un quintetto che lotta nelle primissime posizioni di classifica. Proprio due triple consecutive di Pilla e Cannavina permettono alla Phlogas di passare da -3 a +3 (71-68), l'immancabile doppio centro di Serazzi dalla lunetta riporta i suoi a -1, due liberi di Ungaro e un canestro da due dello stesso Serazzi chiudono la terza frazione rimandando ogni decisione al quarto periodo.
Un quarto periodo che vede inizialmente i pugliesi davanti, grazie anche ad un gioco da quattro punti di un Serazzi "indemoniato" e ad un successivo canestro e fallo di Zizza che consente agli ospiti di portarsi sull'88-84 a poco più di 1'30" dalla sirena. Sembra finita quando Antonelli commette infrazione di passi e riconsegna la palla alla capolista, ma lo stesso numero nove campobassano la soffia molto bene a De Leonardis rimediando al suo errore ed andando a depositare il layup del -2. Serazzi va per l'ennesima volta in lunetta, ma anche lui dimostra di essere "umano" e ne sbaglia uno facendo solo 86-89, Lopomo in entrata segna il canestro del -1. Sempre Serazzi cerca di rispondere ma fallisce la penetrazione, Antonelli va in contropiede e subisce fallo per il 2/2 del sorpasso a -30". Palla al Ceglie, si gioca al limite dei 24", De Leonardis cerca la penetrazione sulla linea di fondo ma mette un piede sulla stessa e fra l'esultanza del pubblico di fede campobassana riconsegna il possesso ad una Phlogas che ha la partita in pugno. Time out Ceglie, i padroni di casa riescono a far passare quattro secondi dopo la rimessa prima di subire il fallo tattico degli avversari. E' Domenicucci ad andare in lunetta e a segnare i liberi del 92-89. Otto secondi alla sirena, il Ceglie forse si aspetta il fallo immediato per impedire la conclusione da tre, ma Paternoster sceglie di rischiare contando sulla difesa dei suoi sui tiratori da tre. Mai scelta fu più azzeccata: campobassani incollati al proprio uomo, Ceglie può cercare solo l'azione personale: palla a Muyango, che marcatissimo tira da tre fuori equilibrio centrando il ferro. La Phlogas può esultare per l'impresa compiuta.
Quattro uomini in doppia cifra più Belelli e Lopomo a poca distanza sono il segno della grande prestazione di squadra di una Phlogas che ha comunque l'mvp della partita in Nicola Pilla, cui la prematura uscita per falli non impedisce di essere il miglior rimbalzista dei suoi. Note di merito per il solito Antonelli e per Domenicucci, glaciali dalla lunetta con i quattro liberi nel finale di partita. Dall'altra parte il migliore è certamente Serazzi, mentre De Leonardis parte a razzo ma poi si ferma quasi completamente. Un'ultima nota sugli arbitri: per sgombrare il campo da equivoci, diciamo che la loro direzione, pur non essendo immune da pecche e in certi frangenti forse troppo fiscale, è più che sufficiente. Quello che vogliamo mettere in evidenza è la serietà di chi ritiene opportuno fare certe designazioni, mettendo tra l'altro in difficoltà gli stessi direttori di gara prima ancora di scendere in campo: prima di assegnare un arbitro ad una certa partita, i "fenomeni" che in Federazione si occupano di questo dovrebbero almeno dare un'occhiata alla classifica...
Vittorio Salvatorelli |
ALBERGO PETROLI BARI - CARICHIETI PALLACANESTRO 68-70 (18-23, 39-36, 55-51) | Cipulli | 8 | Marrocco | 5 | Gialloreto | 2 | Macaro | 8 | Maselli | ne | Ciocca | 5 | Angelucci | 2 | Mariani | 12 | Serrano | 3 | Guerrieri | ne | Gori | 16 | Vasile | 16 | Siniscalco | 14 | Conti | 15 | Rhodes | 0 | Mancini | 0 | Verzì | 8 | Tenerini | 10 | Leombroni | 0 | Montuori | 14 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Bray | All. V. Romano | Arbitri: Aprea e Silvestro (Napoli) | Note: Spettatori 400 circa. Cinque falli: Rhodes, Cipulli. | L’Albergo Petroli Cus Bari incassa la seconda sconfitta di fila, cedendo il passo alla rivale diretta Chieti. Un ko che fa masticare amaro i padroni di casa. E non potrebbe essere diversamente, guardando al risultato (68-70), alla luce dei cinque tiri liberi falliti negli ultimi 2’. Per l’ennesima volta, dunque, i cussini pagano a caro prezzo gli errori commessi, riuscendo solo a preservare – magra consolazione – il vantaggio degli scontri diretti con gli abruzzesi (all’andata era finita col +4 dei baresi: 53-57).
E che non fosse una gran giornata, è parso subito evidente nelle battute iniziali. Sono i teatini, infatti, ad entrare prima in partita, infilando, in meno di 4’, un parziale di 11-0, in virtù delle realizzazioni di Vasile, Macaro e Gialloreto. La reazione dei baresi, però, non si fa attendere e, mostrando maggiore aggressività difensiva, riescono a rientrare in gara, sino al 18-23 che chiude il primo parziale. Al rientro in campo, coach Romano inserisce il neo-acquisto Montuori: una scelta subito ripagata da dieci punti consecutivi che favoriscono un nuovo allungo degli ospiti (26-34 al 15’). Stavolta, però, il ritorno di Siniscalco e compagni è impetuoso. Coach Bray inserisce forze fresche dalla panchina (Ciocca e Verzì), l’atteggiamento difensivo si fa molto più incisivo e, nel giro di 5’, un break di 13-2 permette di raggiungere l’intervallo lungo sul 39-36.
Il terzo parziale è piuttosto interlocutorio. Bari, privo di Cipulli e Tenerini (in panchina, perché gravati di tre falli), riesce comunque ad allungare con le realizzazioni di Siniscalco, Conti e Serrano; Chieti risponde colpo su colpo, ma resta sotto nel punteggio (46-43 al 25’), sino alla terza sirena che sigla il 55-51. Il rientro in campo, per gli ultimi 10’, è ancora favorevole ai pugliesi che trovano la prima tripla di Conti (giornata di magra per lui al tiro: 1/9 da tre) e, a seguire, un paio di canestri importanti di Tenerini e Cipulli. Al 35’ così si è ancora sul 64-58, ma improvvisamente, per i baresi, diventa notte fonda. Troppi errori in fase realizzativa, mentre, dall’altra parte, Vasile e Gori cominciano a farsi sentire. A 2’ dalla fine, così, arriva il sorpasso di Gori (66-67). Tenerini sbaglia due liberi importanti e il risultato non riesce a schiodarsi neanche dopo l’attacco teatino. A seguire è il turno di Ciocca dalla lunetta: anche per lui 0/2. A questo punto arriva il canestro di Vasile e dopo il 2/2 dalla lunetta di Siniscalco, Montuori fa 1/2 con 8" da giocare. I cussini recuperano il rimbalzo, ma, allo scadere, falliscono l’ultimo tiro.
da Bari
La CariChieti fa suo il big-match di giornata andando ad espugnare il parquet di Bari. Partenza a razzo degli uomini di Romano che dopo 4 minuti sono sull'11 a 0. Da qui in avanti il match torna equilibrato e il Bari a 6 minuti dalla fine si porta sul +7. La partita, complice una direzione arbitrale alquanto casalinga, sembra ormai segnata e invece i teatini reagiscono con i canestri di Montuori, Vasile, Macaro, Mariani e Gori, strappando un successo molto importante. Ottimo esordio per l'ultimo arrivato Giovanni Montuori: il piccolo play casertano, nonostante i problemi di falli e gli oltre due mesi di inattività agonistica, ha mostrato un ottimo repertorio confermando quanto di buono si è detto fin qui sul suo conto. E pensare che è stata solo la sua prima partita, un atleta che ha ancora bisogno di giocare, "capire" i compagni e metabolizzare al meglio i giochi di coach Romano: se il buongiorno si vede dal mattino... Ora i biancorossi guidano la classifica in compagnia del Massafra (Chieti è in vantaggio nella differenza canestri) ed hanno approfittato dell'inattesa sconfitta del Ceglie sul parquet di Campobasso. Nel prossimo turno la CariChieti ospiterà proprio la formazione molisana dell'ex Armando De Gregorio (sabato ore 20.30).
Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti |
CISA BASKET MASSAFRA - SIDIS BARLETTA 91-69 (26-20, 44-29, 69-52) | Salamina | 8 | Delli Carri | 16 | Piazzolla | 6 | N. Degni | 11 | Vulekovic | 6 | L. Mauti | 26 | M. Falcone | ne | Chiandetti | 12 | J. Mauti | ne | Lorusso | 5 | Gambarota | ne | Romito | 8 | Valentini | 9 | Cecchetti | 8 | Arbore | 20 | Nesti | 12 | Luisi | 8 | Castellitto | 5 | Di Corato | 0 | Marinacci | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Ciracì | All. L. Degni | Arbitri: Malerba e Scivales (Brindisi) | Note: | La Cisa Massafra batte agevolmente la Sidis e mantiene la testa della classifica, dove al momento restano appaiate solo due formazioni approfittando dei passi falsi di Bari e Ceglie. Oltre ai massafresi adesso in vetta c’è solo la Carichieti. Partita non bellissima, come di solito accade tra due squadre separate da un divario tecnico importante. Tra i massafresi non c’è Helale, costretto in tribuna dal turnover che lascia invece spazio al rientro di Valentini, che ritorna dopo quasi due mesi di assenza per una frattura alla mano ormai riassorbita completamente.
Pronti via e la Cisa vola subito a +8 con un parziale di 12-2 che porta i massafresi dallo 0-2 iniziale al 12-4 firmato al 5’, grazie anche a due bombe di Leo Mauti e Delli Carri. Il Barletta non dermorde, e grazie all’impostazione data al gioco da Chiandetti e alle sortite offensive di Nesti riesce a tenere botta. Tra gli ospiti, però, a distinguersi, alla lunga, sarà Arbore, che mostra eccellenti doti di tiratore, soprattutto nei minuti iniziali, quando Barletta riesce a riportarsi a -3 sul 15-12. La terza tripla di Leo Mauti nell’arco dei primi dieci minuti, però, mette la situazione sul 21-12, che segna il momentaneo massimo vantaggio dei massafresi, che dimostrano di poter essere devastanti ogni volta che la squadra decide di accelerare il ritmo, che però resta blando e consente ai barlettani di rimanere incollati agli ionici. La squadra di coach Degni recupera alla Cisa 5 punti nel finale e chiude il primo parziale 26-20. I primi minuti del secondo quarto saranno equilibrati. I padroni di casa provano a scrollarsi di dosso la Sidis, cercando di mettere a segno un break che però tarda ad arrivare. Così Barletta resta a lungo a -4, sino a quando l’attacco ionico non riparte, portando in pochi minuti la situazione sul +15 firmato da una tripla di Delli Carri e da un 1/2 dalla linea del tiro libero di Lorusso (44-29).
Il terzo periodo si apre male per la Cisa, costretta a subire il ritorno della Sidis, che appare subito rinvigorita dal riposo lungo. Dall’altra parte la squadra massafrese soffre e subisce in pochi secondi un parziale di 6-0 che riporta Barletta a -9 (44-35). Il tentativo di rientrare in partita da parte della squadra ospite, però, si ferma non appena la Cisa decide di riaccelerare. Il cambio di ritmo stronca le velleità barlettane e porta in men che non si dica Massafra ad un tranquillo +20 (69-49) accorciato dalla tripla di Degni che firma il 69-52 con cui si conclude il terzo quarto. La forbice si riallarga in avvio di ultimo quarto, sul 72-52 sigillato da un 2+1 di Valentini. La Cisa si rilassa e la Sidis ne approfitta. Dopo i 3 punti di Valentini, nei primi cinque minuti la squadra padrona di casa sarà capace di segnare solo altri 4 punti, consentendo agli uomini di Degni di tornare a -11 (76-65), vicinissimi a riaprire la partita dopo aver recuperato 9 punti. La paura fa novanta, come la Cisa che, spinta nel finale dalla voglia di chiudere definitivamente la partita, tocca quota 91 sulla sirena, con un terzo tempo di Valentini che mette il lucchetto al 91-69 definitivo.
Graziano Fonsino |
GIPLAST ALBA ADRIATICA - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 85-83 (20-20, 42-34, 58-51, 71-71) | Iagrosso | 18 | Casasola | 2 | Logoluso | 0 | Gramajo | 14 | Palantrani | 11 | Sacripante | 3 | Tommasini | 13 | De Bartolo | 0 | Luzi | 2 | De Luca | 2 | Marino | 15 | Raffaelli | 13 | Grossi | 7 | Stama | 28 | Varisco | 9 | Di Leo | 0 | Travaglini | 8 | Petrucci | 4 | Rossi Pose | 19 | Dell´Aquila | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Alessandrini | All. Djukic | Arbitri: Perrone e Natali (Napoli) | Note: Dopo un tempo supplementare. |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CAPONE | G.S. ANTONIANA PESCARA | 22,82 | 17 | 388 | 2 | ROSSI POSE | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 20,12 | 17 | 342 | 3 | DELLI CARRI | CISA BASKET MASSAFRA | 19,19 | 16 | 307 | 4 | ANTONELLI | PHLOGAS CAMPOBASSO | 18,56 | 16 | 297 | 5 | SISTO | FANTINISCIANATICO LUCERA | 18,12 | 16 | 290 | 6 | CIPULLI | ALBERGO PETROLI BARI | 17,24 | 17 | 293 | 7 | TRENTINI | FANTINISCIANATICO LUCERA | 16,69 | 16 | 267 | 8 | CONTI | ALBERGO PETROLI BARI | 16,56 | 16 | 265 | 9 | SANTORI | GEOTEC CAMPOBASSO | 16,2 | 15 | 243 | 10 | RIVERA | L´AQUILA BASKET | 16 | 16 | 256 | 11 | FARNETANI | L´AQUILA BASKET | 15,81 | 16 | 253 | 12 | DE LEONARDIS | AZZARITO BASKET CEGLIE | 15,69 | 16 | 251 | 13 | L. MAUTI | CISA BASKET MASSAFRA | 15,62 | 16 | 250 | 14 | PADALINO | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 15,27 | 15 | 229 | 15 | GORI | CARICHIETI PALLACANESTRO | 14,38 | 16 | 230 | 16 | ALBANA | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 13,94 | 17 | 237 | 17 | VASILE | CARICHIETI PALLACANESTRO | 13,88 | 16 | 222 | 18 | DOMENICUCCI | PHLOGAS CAMPOBASSO | 13,8 | 15 | 207 | 19 | GRAMAJO | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 13,76 | 17 | 234 | 20 | WU | L´AQUILA BASKET | 13,75 | 16 | 220 | 21 | RAFFAELLI | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 13,62 | 16 | 218 | 22 | VIGILANTE | ZULLI CERAMICHE FOGGIA | 13,29 | 17 | 226 | 23 | MASCOLO | GEOTEC CAMPOBASSO | 13,19 | 16 | 211 | 24 | STAMA | GIPLAST ALBA ADRIATICA | 13,06 | 16 | 209 | 25 | CREDENDINO | GEOTEC CAMPOBASSO | 13 | 16 | 208 |
Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate
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