FANTINISCIANATICO LUCERA - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 94-80   (12-18, 33-39, 53-55)

 Arbitri: Mastroberardino e Buonfrate (Taranto)

 Note: Falli tecnici alla panchina del Lucera al 14’, a Vigilante al 22’ e a Rossi Pose al 30’. Espulso Vigilante al 22'.

Il generale Ferosi voleva un attacco consistente contro il fortino di Bisceglie, il comandante Russo e la sua armata hanno obbedito, restituendo alla città una palestra infuocata, che non si vedeva da un po’ di tempo. Si sono incontrate due società con immenso rispetto nel campo e fuori. Il Lucera è stato sorretto da un incredibile pubblico che ha incitato la propria squadra anche quando era sotto di 14, diventando il sesto uomo in campo.

La squadra sveva non parte bene e il Bisceglie infligge un parziale di 11-0 (2-13) dopo 6’ di gioco firmato dal trio Rossi Pose, Raffaelli, Gramajo. Coach Russo chiama il time out e Zecchino rientra in campo rompendo il silenzio con Sisto, diminuendo lo svantaggio e portandosi a -5 (8-13). Gramajo e Tommassini riprendono l’allungo, ma il Lucera risponde con Gasparotto e V. D’Arrissi, a 3” dalla fine Rossi Pose va in lunetta e mette 1 su 2 e chiude il periodo in vantaggio per 12-18. Il secondo quarto si apre con Gramajo e Marino che portano i propri compagni a +10 (12-22), la squadra sveva risponde subito con Di Lauro che infila la prima bomba per il Lucera e dà la sveglia ai compagni che si animano. Zecchino, Trentini e Sisto sulla scia positiva portano il Lucera a -3 (21-24). Dopo 3’24” viene fischiato un tecnico alla panchina del Lucera per delle proteste su alcune decisioni arbitrali, Rossi Pose sfrutta a meglio i due liberi e insieme a Marino riporta Bisceglie avanti di 9. Sisto, Zecchino, Vigilante ed Enodeh riducono nuovamente lo svantaggio portandosi questa volta sul -2 (33-35) a 43”. Ma il Bisceglie non ci sta a chiudere con il fiato sul collo il periodo, così Marino e Mennitti fanno respirare la propria squadra chiudendo per 33-39.

Nel terzo quarto il Bisceglie parte convinto e si porta subito a +11 dopo 2’30” di gioco, a questo punto viene fischiato fallo tecnico a Vigilante e quasi in contemporanea per un malinteso lo stesso viene anche espulso, occasione ghiotta per Rossi Pose che realizza 3 su 4 portandosi al massimo vantaggio di +14 (35-49). A questo punto scatta l’orgoglio degli uomini di coach Russo, Enodeh comincia a diventare l’incubo di Rossi Pose (che da questo momento in poi non segnerà più se non dalla lunetta nell’ultimo quarto). Zecchino e Sisto decidono di mettersi la squadra sulle spalle e cominciare la rimonta portandosi sul 48-53 ad 1’30” dalla fine del periodo. Di Lauro brucia la retina mettendo la sua seconda tripla e arrivando a -1, risponde Gramajo, ma questa volta la squadra sveva chiude in svantaggio di soli 2 punti grazie al canestro finale di V. D’Arrissi (53-55).

L’ultimo quarto si apre con un fallo tecnico di Rossi Pose, Trentini realizza entrambi i liberi e porta la sua squadra prima in parità e poi per la prima volta in vantaggio di due. Da qui è un continuo cresce della squadra sveva che ritrova in Zecchino e Trentini i suoi tiratori, e con un gioco di squadra insieme a Enodeh e Sisto il Lucera si ritrova a +12 a metà periodo. Il Bisceglie prova reagire con Gramajo, ma ormai la squadra sveva vede già la vittoria nelle sue mani. Il quarto si chiuderà con un parziale di 41-25 per gli uomini di coach Russo, che hanno dimostrato di avere carattere e non arrendersi più nel finale, realizzando finalmente una buona percentuale al tiro e soprattutto ai tiri liberi. Il punteggio finale a favore della Fantiniscianatico Lucera brilla sul tabellone per 94-80. Purtroppo non c’è tanto tempo per gioire, perché domenica si torna in campo, in trasferta a Campobasso, non bisogna dimenticare che questo è solo il primo tassello della richiesta del presidente Ferosi quindi niente cali di concentrazione, ma soprattutto non spegnere la grinta.

Annaclaudia Bonghi

L´AQUILA BASKET - AZZARITO BASKET CEGLIE 65-66   (25-19, 38-34, 55-52)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Russo (Venafro - IS)

 Note: 

Non è bastata una gagliarda prova del quintetto di Paolo Nardecchia per superare la prima della classe, l’Azzarito Basket Ceglie. Dopo aver condotto per tutto il match raggiungendo anche le 12 lunghezze di vantaggio, Farnetani e company si sono dovuti arrendere nel finale ad una squadra con ben altri obiettivi in questo campionato. Come contro Barletta, gli aquilani hanno avuto il tiro dell’insperata vittoria, ma stavolta il ferro ha risputato la palla che avrebbe portato ai ragazzi del capoluogo la quinta vittoria stagionale. Nella prossima giornata L’Aquila andrà nel difficile campo di Bisceglie.

Fabio Angelini

GIPLAST ALBA ADRIATICA - CARICHIETI PALLACANESTRO 68-63   (17-16, 28-28, 46-50)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Foresti (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: Luzi.

ZULLI CERAMICHE FOGGIA - PHLOGAS CAMPOBASSO 96-78   (26-22, 54-38, 76-59)

 Arbitri: De Panfilis e Pantera (Pescara)

 Note: 

Due punti importanti per la classifica e il morale. La Promoservice Foggia archivia lo stop di Chieti e conserva l’imbattibilità interna superando l’Olimpia Campobasso. Nonostante la differenza di tasso tecnico tra le due formazioni, i foggiani non hanno sottovalutato gli ospiti mantenendo alta la concentrazione durante l’incontro. Bene l’intero collettivo dei dauni con quattro uomini in doppia cifra e una positiva prestazione del pivot Davide Salvatore dopo qualche problema di condizione fisica nelle ultime settimane. Sull’opposto versante da evidenziare i 33 punti di Antonelli, presenza ormai stabile nella top ten dei realizzatori del girone.

Il match prendeva avvio con un parziale di 6-2 che chiariva le intenzioni dei padroni di casa, determinati nel riscattare il passo falso di Chieti. Davide Salvatore e Guillermo Gallo bucavano la retina dalla lunga distanza (12-7) ma i molisani non ci stavano e con 7 punti consecutivi di Antonelli, conditi da una tripla, passavano a condurre (15-18). Ci pensava capitan Padalino a scuotere i suoi (20-18) e a condurre in porto la prima frazione a +4 (26-22). Dal secondo quarto, inaugurato da una bomba di Albana, in poi la Promoservice Foggia distanziava progressivamente gli avversari. I volenterosi molisani, fanalino di coda della classifica assieme ad altre due compagini, hanno tentato di arginare le velleità dei foggiani ma l’onere non poteva ricadere solo sulle spalle di Antonelli, Ungaro e Domenicucci. Olimpia sfortunata anche a causa dell’infortunio del play Lopomo. Le due squadre arrivavano così all’intervallo lungo sul punteggio di 54-38.

Nel terzo quarto la Promoservice, con tre realizzazioni consecutive di Luca Vigilante, raggiungeva il massimo vantaggio (+22) sul 74-52 mentre nelle file degli ospiti continuava a macinare canestri Antonelli. La gara si avviava così verso la conclusione (96-78) senza particolari sussulti. Due punti, quelli ottenuti dagli uomini di Marra, che consentono di consolidare la zona playoff insediandosi sul quinto gradino della classifica in attesa di osservare un turno di riposo. Per l’Olimpia Campobasso, invece, non era certo questa la migliore occasione per tentare di schiodarsi dal fondo della graduatoria. Domenica i molisani attendono il Lucera.

Paolo La Rotonda

ALBERGO PETROLI BARI - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 69-55   (19-15, 37-26, 49-32)

 Arbitri: Capozziello e Malerba (Brindisi)

 Note: Cinque falli: Maroscia, Lombardo.

L’Albergo Petroli Cus Bari rientra dal turno di riposo (secondo e ultimo del girone di andata), senza avvertire grossi contraccolpi o distrazioni. Contro il Torre de' Passeri (senza Perricci e Santarelli) finisce 69-55, al termine di una contesa combattuta solo nelle battute iniziali. Coach Bray, privo di Scoccimarro (la settimana prossima si sottoporrà ad intervento chirurgico al ginocchio infortunato), opta per uno starting five con quattro piccoli: Siniscalco, Cipulli, Conti, Marrocco e A. De Feo contrapposti agli abruzzesi Blengini, Brandimarte, Borromeo, Maroscia e Lombardo.

L’inizio è favorevole ai baresi che, nonostante alcune imprecisioni al tiro, riescono a portarsi sull’11-6, in virtù di una buona tenuta difensiva (in evidenza Siniscalco con ben sei palle recuperate). Nella seconda metà di quarto, però, il meccanismo si inceppa. Antonio De Feo e Conti cercano con insistenza il canestro dalla lunga distanza, ma non è serata; dall’altra parte, invece, gli abruzzesi sono bravi a ripartire rapidamente in contropiede, riuscendo ad impensierire i padroni di casa sino al 19-15 del 10’. Al rientro dall’intervallo corto, Siniscalco e compagni ritrovano il bandolo della matassa. Considerata la perdurante difficoltà dall’arco, dunque, si opta per conclusioni a più alta percentuale e con Cipulli e Serrano arriva il primo strappo a fine frazione (37-26).

Alla ripresa, sono ancora le imprecisioni a farla da padrone. I cussini continuano a farsi valere sotto il proprio canestro, ma è in attacco che faticano a bucare la retina. Emblematico il parziale del 25’, con le due squadre ancora ferme sul 4-0 (41-26). E non va poi così meglio al 30’, con la sirena che decreta il parziale di 49-32. Nel finale, Torre de Passeri tenta una reazione d’orgoglio. Di Marino infila cinque punti consecutivi (49-37) e al 35’ si registra il primo break favorevole agli ospiti (7-11: 56-43). A seguire, Antonio De Feo esce per infortunio (botta al ginocchio), presto seguito da Blengini (spalla fuori sede). E questi sono gli ultimi sussulti del match, con i cussini che riprendono a giocare come sanno sino al 69-55 finale. Nuovo appuntamento per domenica prossima a Barletta, per il 13° turno del girone G di C1.

da Bari

G.S. ANTONIANA PESCARA - SIDIS BARLETTA 96-61   (24-13, 54-34, 78-42)

 Arbitri: Posti (Marsciano - PG) e D'Arielli (Francavilla al Mare - CH)

 Note: Cinque falli: Peruzzo.

Per il Pescara Basket la sfida con la Sidis Barletta è durata poco meno di tre quarti, giusto il tempo di stabilire le gerarchie sul parquet. L'Antoniana ha regolato i pugliesi senza troppi problemi, giustificando l'ampio divario di classifica che c'è fra le due squadre. Gli abruzzesi non hanno sottovalutato l'avversario, anzi, hanno giocato fin dall'inizio con l'ardore e la determinazione giusta per portare a casa l'incontro, per poi lasciarsi trasportare dall'entusiasmo derivante dall'iniziale vantaggio. "Barletta ci aveva favorevolmente impressionato nella gara con L'Aquila – spiega coach Di Bonaventura – ed avevamo grande rispetto della formazione di coach Degni. I pugliesi sono un ottima squadra e probabilmente in un altro girone non sarebbero ultimi in classifica, il che rende ancora più evidente l'alto grado di difficoltà di questo campionato. Noi – prosegue – abbiamo interpretato fin da subito la partita in modo corretto, mantenendo alta la concentrazione e sfruttando la nostra ottima condizione fisica, derivante dal lavoro del nostro preparatore fisico, il professor Falasca. Inoltre il lavoro di scouting settimanale dell'assistente Luca Di Censo ci ha permesso di prepararci al meglio alle loro offensive e predisporre gli adeguamenti necessari".

Chiuso il primo parziale sul +11 (24-13), Pescara ha continuato a martellare la palla nell'area verniciata, ottenendo risposte dai suoi lunghi, in particolare da Peruzzo, autore di 18 punti, con 6 rimbalzi e 7 falli subiti. Il disavanzo è andato diminuendo nel corso della prima parte del secondo quarto (32-27), per poi lievitare ancora negli ultimi 5' del primo tempo, fino ad arrivare al 54-34 con cui si è andati a riposo. Le due squadre hanno utilizzato molta zona sia per diversificare la tipologia di difesa, sia per togliere ritmo agli avversari, ma con fortune alterne. Se da una parte Barletta cercava di limitare i danni, dall'altra Pescara riusciva a trarre vantaggio dalle situazioni tattiche, soprattutto nella terza frazione.

Rientrati dallo spogliatoio più carichi che mai, i pescaresi sono riusciti a scavare il solco necessario per archiviare anzitempo la partita e dare spazio nell'ultimo quarto ad alcuni giocatori con meno minuti nelle gambe. Il 96 a 61 con cui si è concluso l'incontro fotografa solo in parte l'andamento del match, sempre in controllo degli abruzzesi che, giova ricordarlo, sono scesi in campo senza il loro playmaker titolare, Edo Peretti, e con in cabina di regia due ragazzi del 1988, di cui uno, Terrana, all'esordio assoluto, e l'altro, Scavongelli, utilizzato da play pur essendo una guardia. Questo aspetto aggiunge ulteriore valore alla vittoria e lascia ben sperare per il futuro, soprattutto in vista del mese di fuoco che attende l'Antoniana. Pescara è ora attesa da quattro sfide di primissimo ordine. Si inizia domenica con la trasferta di Ceglie, per poi proseguire il 23 dicembre col derby con Chieti e, ad anno nuovo, con la prima del girone di ritorno contro Lucera, sempre lontano da casa. I biancazzurri ritroveranno il parquet amico solo il 14 gennaio per la gara con la corazzata Bisceglie e dopo la sosta natalizia, periodo nel quale saranno impegnati nel concentramento di Coppa Italia previsto per i giorni 27 e 28 dicembre. Dopo di allora inizieranno a dipanarsi i primi nodi di questo intricato torneo che vede, al momento, ben quattro formazioni al comando della classifica ed otto squadre separate dall'esile margine di due vittorie.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket