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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2006/2007 - QUARTA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2006/2007

QUARTA GIORNATA (22/10/2006)

 

RISULTATI

SPALDING TORRE DE´ PASSERI

G.S. ANTONIANA PESCARA

48 68

L´AQUILA BASKET

ZULLI CERAMICHE FOGGIA

83 75

AZZARITO BASKET CEGLIE

PHLOGAS CAMPOBASSO

86 71

CARICHIETI PALLACANESTRO

ALBERGO PETROLI BARI

53 57

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE

GIPLAST ALBA ADRIATICA

68 70

SIDIS BARLETTA

CISA BASKET MASSAFRA

70 89

RIPOSANO: GEOTEC CAMPOBASSO, FANTINISCIANATICO LUCERA

 

 

Nulla da fare a Ceglie per la Phlogas Campobasso che, al rientro dopo la giornata di riposo e con De Gregorio e Morelli in campo dopo l'assenza nell'ultima vittoriosa trasferta di Barletta, non riesce a centrare il colpaccio e viene superata dalla squadra dell'ex Palazzo con quindici punti di scarto. Un match in cui i campobassani sono sotto fin dalle prime battute, con il margine a favore di De Leonardis e compagni che scollina anche sopra le venti lunghezze prima del tentativo di rimonta che però porta gli uomini di Paternoster solo a -12. Nulla di grave, una sconfitta che alla vigilia ci poteva stare e che fa da preludio all'appuntamento casalingo di domenica prossima, quando a Vazzieri arriverà il Chieti. A proposito del Ceglie, notiamo come secondo lo strampalato calendario di questa stagione la squadra di Coco Romano (naturalmente non per colpe proprie) giocherà la prima partita in trasferta soltanto alla settima giornata (!!!). Tanti complimenti alle "menti" geniali che hanno partorito un'oscenità di tale portata... Va all'Alba Adriatica il big-match della quarta giornata, turno che ha visto riposare Geotec Campobasso e Lucera e che lascia il comando solitario della classifica proprio alla squadra di coach Alessandrini, che vince in volata a Bisceglie. Battuto per la prima volta quest'anno anche il Foggia, che concede i primi due punti a L'Aquila e resta in seconda posizione insieme, oltre che al Bisceglie, a Ceglie, Bari e Pescara, che avanzano dopo le rispettive vittorie su Phlogas, Torre de' Passeri e Chieti. Sorprende la sconfitta casalinga dei teatini e sorprendono anche i soli 48 punti messi a segno dai torresi. Importante, infine, il primo successo stagionale del Massafra, successo che scongiura la crisi per Delli Carri e compagni.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 GIPLAST ALBA ADRIATICA8435229854209159501431394
 AZZARITO BASKET CEGLIE632442063824420638000
 AMBROSIA BASKET BISCEGLIE6432829929168145231601546
 ZULLI CERAMICHE FOGGIA6432129625164140241571561
 ALBERGO PETROLI BARI6427325815145135101281235
 G.S. ANTONIANA PESCARA642882751314512718143148-5
 CARICHIETI PALLACANESTRO2320619115130113177678-2
 CISA BASKET MASSAFRA23221225-47678-2145147-2
 FANTINISCIANATICO LUCERA23196204-87173-2125131-6
 PHLOGAS CAMPOBASSO23214231-177882-4136149-13
 L´AQUILA BASKET23231268-3783758148193-45
 GEOTEC CAMPOBASSO03208230-227071-1138159-21
 SPALDING TORRE DE´ PASSERI03180230-50121150-295980-21
 SIDIS BARLETTA04283334-51133154-21150180-30

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

SPALDING TORRE DE´ PASSERI - G.S. ANTONIANA PESCARA 48-68   (10-15, 18-32, 32-49)

Di Marino0Blengini8Scavongelli2Rubino3
Borromeo2Maroscia2Peretti4Capone26
Santarelli8Perricci2Febo8Mirrione7
Brandimarte15Lombardo6Di Carlo0Peruzzo9
LungaroneDel Principio5Ramoni0Comignani9
--------
All. PizziraniAll. Di Bonaventura

 Arbitri: Tarpani (Corciano - PG) e Posti (Marsciano - PG)

 Note: Fallo tecnico a Blengini al 29'.

Seconda sconfitta casalinga consecutiva per la Spalding Torre, ferma ancora a quota zero in classifica. Davanti ad oltre 300 tifosi, con larga rappresentanza ospite, la squadra di coach Stefano Pizzirani ha una buona partenza riuscendo a portarsi sull’8 a 3 grazie ad alcuni buoni canestri di Santarelli, Brandimarte e Lombardo. Dopo questo minibreak ai torresi si spegneva la luce, anche perché i 212 cm di Peruzzo che stazionavano dentro l’area intimidivano i lunghi torresi, che erano costretti ad alzare le parabole dei tiri; i piccoli aumentavano la pressione sulle guardie e in men che non si dica, grazie ad uno stratosferico Capone (risulterà determinante per la propria squadra perché in due frangenti riuscirà a rigettare indietro le velleità della Spalding) autore di 8 punti in tre minuti e propiziatore del controbreak pescarese che ha portato il punteggio da 8-3 a 10-15.

I successivi dieci minuti sono stati un vero e proprio incubo per i torresi, ancora una volta sofferenti contro l'asfissiante difesa - c’era il cambio uomo sistematico - dei ragazzi di coach Di Bonaventura, che ha tolto risorse ed idee ai rossoblu e concesso solo otto punti, contro i 17 segnati dall'Antoniana. Nonostante il maggior numero di rimbalzi presi – 19 a 25 a fine primo tempo – la Spalding è arrivata al riposo lungo sul 18-32, confermando il trend anche nei restanti 20'.

Pizzirani nell’intervallo striglia a dovere i suoi ragazzi, che all’inizio del terzo quarto hanno provato a rientrare nel match, arrivando anche sul -8 (25-33) dopo 4' di gioco, ma la scarsa precisione al tiro, unita ad una difesa molle, ad un'inesistente circolazione di palla - non abbiamo visto un penetra e scarica - hanno permesso ai biancazzurri pescaresi di lasciare per oltre 3' il proprio canestro inviolato. Dopo questo “fuoco di paglia” dei padroni di casa, Mirrione e compagni si sono riaffidati alle sapienti mani di Capone (autore in questo frangente di 14 punti consecutivi), allungando sul +17 (32-49) a fine terzo quarto e costringendo, nell'ultima frazione, l'allenatore avversario a sperimentare la triangolo e due mandando Del Principio sul bomber teatino e l’altra guardia Blengini o Brandimarte sulla guardia avversaria, con esiti che non sono stati quelli sperati. Pescara non si è più guardata indietro ed ha amministrato i minuti finali di partita, buoni per fissare il punteggio sul definitivo 48 a 68. Il quarto quarto mostra tutto il gioco confusionario dei torresi, che riescono a segnare solo su iniziative personali. A tre minuti dalla fine il giusto tributo al match winner dell’incontro, il 41enne Claudio Capone, salutato da un’autentica ovazione dello sportivo pubblico presente.

Facciamo una rapida carrellata sulle prestazioni dei singoli in casa Spalding: Blengini: il coach pescarese lo conosce come le sue tasche, sa i suoi pregi e soprattutto i suoi difetti, rientrato dall’Argentina dove è stato 12 giorni per la nascita del figlio Matteo. A corto di fiato, deve in questo girone prendere più responsabilità al tiro e cercare, lui che forse è l’unico, il penetra e scarica. Brandimarte: oggi non protesta con gli arbitri, ma si vede che ha paura delle stoppate; una volta faceva della difesa una delle sue prerogative, adesso è in involuzione. Perricci: per lui vale lo stesso discorso di Blengini (è un ex dell’allenatore anche lui come Maroscia e Santarelli), non riesce mai a tirare o a penetrare, segna i suoi unici 2 punti al 38' minuto. I guai fisici che non gli permettono di allenarsi costantemente ne condizionano il rendimento e la resistenza allo sforzo. Maroscia: doveva fare sfracelli, ma sta sbagliando anche i canestri più semplici; è una questione di testa, deve ritrovarsi se vuole dare il suo grande contributo. Santarelli: si batte e si sbatte come un degno capitano deve fare, arpiona 11 rimbalzi, ma soffre troppo le lunghe leve di Peruzzo sbagliando oltre il lecito, deve ampliare la sua gamma di movimenti d’attacco. Lombardo: prova a lottare e a far sentire il fisico ai lunghi avversari, è migliorato rispetto alle uscite precedenti forse perché Pizzirani lo fa partire in quintetto, ha buoni movimenti in attacco, forza il tiro da tre punti in più di un'occasione. Del Principio: il migliore dei giovani, porta il suo contributo in termini di punti, riesce ed è l’unico a contenere Capone. Borromeo: 10 minuti in campo, forse ne avrebbe meritati di più, deve ritrovare la fiducia al tiro, lui che è uno dei pochi ad avere questa caratteristica, il coach deve usarlo di più come tiratore puro. Di Marino: è piccolino per la categoria, soffre la fisicità degli avversari, ma forse è l’unico che si sbatte in campo ed in panchina. Pizzirani e DeAngelis: non sono riusciti ancora a dare un'identità di gioco alla squadra, è sicuramente la colpa non è solo la loro; l’impegno e la competenza non mancano, forse la "cattiveria" indispensabile in questa categoria. Bisogna ridare, perché sicuramente è stato dato ad ognuno il suo giusto compito, qui tutti si sentono in dovere di fare le prime donne e nessuno vuole fare il gregario portaborse. La situazione è abbastanza grave, ma non irrisolvibile, non era contro Pescara sicuramente la partita da vincere, ma almeno bisognava lottare, sbucciarsi le ginocchia ed i gomiti sul parquet, cose che nessuno ha visto.

La C1 ora giocherà due gare in 3 giorni – 29 ottobre e 1 novembre – e la Splalding Torre è attesa da due difficili incontri con lo squadrone di Massafra in terra pugliese, che ha sconfitto Barletta, e, nel turno infrasettimanale, dalla partita casalinga contro l’Olimpia Campobasso. Partita quasi da ultima spiaggia anche in vista dei prossimi due impegni che ci vedranno affrontare altre due corazzate quali Bisceglie e Chieti.

dal sito ufficiale del G.S. Torre Spes

Davanti ad oltre cento tifosi pescaresi, l'Antoniana firma la vittoria numero 3 in campionato, la seconda consecutiva, la decima in dodici gare dall'inizio della Coppa Italia. La squadra biancazzurra ha ottimizzato al meglio i propri meccanismi, soprattutto difensivi, allontanando perentoriamente la sconfitta di Bisceglie e agganciando i pugliesi e Foggia a quota 6 punti in classifica, due in meno della capolista Alba Adriatica, sola in vetta al girone.

In campo all'inizio senza capitan Mirrione – coach Di Bonaventura ha infatti scelto d'inserire in quintetto Peppe Febo, ex di giornata – Pescara ha controllato l'andamento del derby fin dalla palla a due e, fatta eccezione per un parziale di 6-0 nel primo quarto, ha mantenuto l'inerzia dalla propria parte. Torre de' Passeri, dal canto suo, ha cercato di sviluppare il proprio gioco, scegliendo conclusioni ravvicinate ad alta percentuale, ma ha dovuto fare i conti con i 212 cm di Peruzzo, abile a cancellare o sporcare i tiri dei padroni di casa – a fine partita saranno 5 le stoppate rifilate agli avversari.

Con l'area pitturata trasformata in zona interdetta al tiro, la Spalding ha iniziato a subire anche sui restanti 14 metri di campo, finendo vittima di Capone, autore di 8 punti in 3 minuti e propiziatore del controbreak pescarese che ha portato il punteggio da 6-3 a 10-15. I successivi dieci minuti sono stati un vero e proprio incubo per i torresi, ancora una volta sofferenti conto l'asfissiante difesa dei ragazzi del presidente Di Fabio, che ha tolto risorse ed idee ai rossoblu e concesso solo otto punti, contro i 17 segnati dall'Antoniana. "Abbiamo offerto l'ennesima prova di compattezza e coesione di squadra – ha dichiarato a fine gara Di Bonaventura – e sapevamo che non sarebbe stata una partita semplice. In primis perché loro erano molto motivati essendo ancora a zero punti, secondo perché era un derby ed infine perché noi eravamo ancora senza Liberatori e loro hanno dei lunghi di grande spessore, da Maroscia a Santarelli per finire a Lombardo. Siamo riusciti a giocare una partita improntata sulla tenuta difensiva e siamo riusciti a metabolizzare l'assenza di Fabio e con essa i quintetti inediti che ne derivano e le ovvie difficoltà offensive".

Nonostante il minor numero di rimbalzi presi – 19 a 25 a fine primo tempo – Pescara è arrivata al riposo lungo sul 32-18, confermando il trend anche nei restanti 20'. Gli uomini di Pizzirani hanno provato a rientrare nel match, arrivando anche sul -8 (25-33) dopo 4' di gioco, ma la difesa biancazzurra ha girato nuovamente un paio di viti lasciando per oltre 3' il proprio canestro inviolato. Tolto l'abbrivio ai padroni di casa, Mirrione e compagni si sono riaffidati alle sapienti mani di Capone, allungando sul +17 (32-49) a fine terzo quarto e costringendo, nell'ultima frazione, l'allenatore avversario a sperimentare la box-&-one sul bomber teatino, con esiti che non sono stati quelli sperati. Pescara non si è più guardata indietro ed ha amministrato i minuti finali di partita, buoni per fissare il punteggio sul definitivo 48 a 68, e per tributare a Capone, ma anche a Peruzzo e Peretti, l'ovazione dei tifosi pescaresi, giunti numerosi a Torre de' Passeri e che sembrano aver ritrovato l'entusiasmo dei bei giorni andati.

La C1 ora giocherà due gare in tre giorni – 29 ottobre e 1 novembre – e l'Antoniana è attesa da due difficili incontri con L'Aquila, che ha sconfitto Foggia, e, nel turno infrasettimanale, dalla trasferta proprio conto i dauni. Di Bonaventura ha sottolineato proprio l'importanza dell'incontro con gli abruzzesi. Alle prossime due sfide seguiranno altri due impegni casalinghi molto importanti: contro il Cus Bari – vittorioso a Chieti nell'ultima di campionato – e contro la capolista Alba Adriatica. Questi quattordici giorni saranno un ulteriore banco di prova per saggiare le potenzialità e le velleità di questo fantastico gruppo, in attesa di poter rivedere sul parquet anche Fabio Liberatori.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

 

L´AQUILA BASKET - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 83-75   (26-16, 48-36, 62-58)

G. BranciarolineNero12Albana13Gallo2
A. Branciaroli0Varrasso17Vigilante14Xillo3
Wu19Rivera11Padalino20Salvatore8
Sbroglia1Farnetani17MilanineM. Ferramoscane
EspositoneSanti6Passante15A. Ferramoscane
--------
All. NardecchiaAll. Marra

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e D'Arielli (Francavilla al Mare - CH)

 Note: 

Perde l’imbattibilità la Promoservice Foggia sul parquet di L’Aquila. Dopo tre vittorie consecutive, Padalino e soci conoscono la prima battuta d’arresto, maturata al cospetto di una formazione, come quella abruzzese, che ha chiarito sin dall’avvio del match le sue intenzioni di incamerare il primo successo stagionale nella gara d’esordio davanti al proprio pubblico.

La chiave di lettura della partita è da ricercare nel tiro dalla lunga distanza: 14/32 rappresenta una percentuale di tutto rispetto tale da consentire alla compagine di casa di realizzare il 50% dei propri punti (42 su 83 complessivi) dalla linea dei 6.25. Farnetani, Wu, Varrasso, Nero e Santi hanno bucato la retina con "bombe" determinanti nell’esito di una contesa che, avviatasi nei primi due quarti con una chiara supremazia locale (massimo vantaggio +17 sul 43-24 a metà della seconda frazione), è stata rimessa in discussione dalla reazione dei foggiani, capaci di annullare il gap e operare il sorpasso (51-52 a 3 minuti dalla conclusione della terza frazione). La lucidità nel tiro da tre non è venuta meno ai locali nel concitato finale, che ha permesso loro di muovere i primi passi in classifica. Sulla sponda dauna in evidenza capitan Padalino, coadiuvato da un mai domo Passante. Positive anche le prestazioni di Vigilante e Albana.

L’apertura del primo quarto faceva registrare il primo break in favore degli abruzzesi (11-2 al 3’) con l’esperto play Farnetani in cattedra a dettare i ritmi. Nella rifinitura pre-gara il play italo-argentino della Promoservice, Gallo, superava il test dopo una settimana caratterizzata da un infortunio in allenamento e veniva così schierato in partita anche se non al meglio delle condizioni fisiche. Dopo i primi dieci minuti, chiusi sul 26-16, la musica non cambiava nella seconda frazione, con Farnetani e Wu sugli scudi. Dal meno 17 i foggiani iniziavano la risalita, guidati da Nicola Padalino, e andavano all’intervallo a meno 12 (48-36).

Al rientro dagli spogliatoi si presentava Simone Albana, la guardia siciliana che con due "bombe" dimezzava lo svantaggio (48-42). La Promoservice raggiungeva i padroni di casa sul 48-48, per poi mettere la freccia con Luca Vigilante (51-52). Ma la precisione nei tiri dalla lunga distanza di Wu e del neoacquisto Santi riportavano L’Aquila avanti nel punteggio (62-58 in chiusura di terzo quarto). La gara proseguiva sui binari dell’equilibrio sino a 5 minuti dal termine (67-65 con un tiro da 3 del foggiano Xillo), ma due canestri consecutivi dalla lunga distanza di Nero chiudevano il discorso (76-67 ad 1’30” dalla conclusione). Gli ultimi istanti servivano per fissare in 83-75 il risultato finale.

Il coach Marra sottolineava al termine del match l’impegno profuso dai suoi per risalire da -17 a +1. I programmi in casa foggiana comunque non cambiano dovendo "fare più punti possibile" per raggiungere quanto prima la salvezza. Nel prossimo turno, seconda trasferta consecutiva per il Foggia sul terreno del Cus Bari.

Paolo La Rotonda

 

AZZARITO BASKET CEGLIE - PHLOGAS CAMPOBASSO 86-71   (24-15, 46-25, 62-44)

Serazzi6De Leonardis25De Gregorio9N. Pilla0
Vozza7Mummolo0Lopomo13Antonelli12
D´Amicis10Zizza12Morelli5Cannavina8
Paggi12MuyangoneRomano0Arisci12
Palazzo14Lamberti0Domenicucci12Cordiscone
--------
All. C. RomanoAll. Paternoster

 Arbitri: Ramondini e Scarfò (Reggio Calabria)

 Note: 

Tutto secondo i pronostici. Nella quarta giornata di andata, l’Azzarito Ceglie regala la sua terza vittoria al suo caloroso pubblico superando in scioltezza i molisani della Phlogas. Una gara mai messa in discussione, con i padroni di casa sempre in vantaggio sin dalla partenza trascinati da un super De Leonardis, mach winner della serata, e da uno straordinario Rocco Palazzo, che nonostante la sua generosità ha finito per infilare anche 14 retine ai suoi ex compagni di squadra.

Una serata negativa per i molisani, troppo sbandati nelle retrovie e con Cannavina, Domenicucci e De Gregorio che non riuscivano ad essere precisi nelle numerose occasioni offensive. Tra gli ospiti, in evidenza il potentino Carmine Lopomo, che dopo aver digerito i rimproveri iniziali del coach Paternoster, è stato alla fine il migliore realizzatore; buone anche le prestazioni di Antonelli e Arisci.

Dopo l’ennesimo successo casalingo, Palazzo e compagni inseguono con il gruppone la capolista Alba Adriatica, uscita vittoriosa dal difficile parquet di Bisceglie. Intanto, domenica prossima i brindisini usufruiranno della sosta forzata, mentre i molisani ritorneranno a giocare tra le mura di casa ospitando il Chieti, fermato in casa dal sorprendente Cus Bari.

Gianluigi Laguardia

 

CARICHIETI PALLACANESTRO - ALBERGO PETROLI BARI 53-57   (9-8; 21-25, 39-41)

Ciampaglia3TatascioreneCipulli12Marrocco0
Gialloreto6Macaro2P. De Feo3Maselline
Angelucci8Mariani3Ciocca0Serrano2
Gori10CinallineGuerrieri6A. De Feo11
Vasile10Rhodes11Siniscalco6Conti17
--------
All. V. RomanoAll. Bray

 Arbitri: Marino (Civitavecchia - RM) e Comito (Roma)

 Note: Spettatori 700 circa. Cinque falli: Gori, Cipulli.

Sconfitta tanto inaspettata quanto meritata quella subita oggi dalla CariChieti. Prestazione negativa dell'intero collettivo biancorosso fatta eccezione per Gori, Angelucci e, in parte, Rhodes. Pessimo l'arbitraggio: l'apice della mediocrità è stato raggiunto in occasione della clamorosa infrazione di campo fischiata a Ciampaglia, non sulla linea del campo da basket ma su quella del calcio a 5 che, è bene sottolinearlo, è almeno un paio di metri all'interno della metà campo difensiva. Una svista gravissima che va ad aggiungersi ad una serie di fischi che hanno penalizzato principalmente i lunghi biancorossi. Sia ben chiaro: arbitri o no, la CariChieti ha fatto di tutto per perdere questa partita tirando con il 13% da tre punti e mettendo in scena la più brutta prestazione della stagione. Un passo falso che, se ben assorbito, potrebbe diventare anche salutare a patto che la squadra ritrovi al più presto la concentrazione delle prime due partite.

Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti

Non si può mai star tranquilli con questo Albergo Petroli Cus Bari. Ma, se non altro, il risultato raggiunto in terra abruzzese ripaga dell’ennesima gara "strappacuore" (e qualcuno potrebbe pensare di metterci la firma se finisse sempre così). Il 53-57 finale è l’immagine abbastanza fedele di una contesa molto tirata, vissuta sempre sul filo dell’equilibrio e nella quale tatticismi e difese l’hanno fatta da padroni.

Cominciano bene gli ospiti, bravi ad infilare un perentorio 6-0 (Antonio De Feo e Siniscalco gli autori), al quale però fanno seguito errori importanti, che permettono ai chietini di entrare in partita, in virtù di un controbreak utile a raggiungere la prima sirena sul 9-8. Al rientro, l’inerzia resta favorevole a Rhodes e compagni, sino al 17-14 del 15’, ma Conti e Cipulli salgono in cattedra a riequilibrare la situazione, facendo segnare il massimo vantaggio (21-25) al 20’.

Esaurito l’intervallo lungo, ancora Cipulli infila subito il +7 (21-28), ma gli "universitari", pur sorretti da una buona tenuta difensiva (31 rimbalzi conquistati sotto le proprie plance: 6 a testa per i due De Feo e Cipulli), sprecano diverse occasioni per allargare il divario, subendo il ritorno degli avversari. Rhodes e Angelucci firmano così il ritorno in partita, riuscendo anche a mettere la testa avanti per il loro massimo vantaggio (31-29). Nonostante l’infortunio occorso a Siniscalco (out per una distorsione alla caviglia) e l’uscita anticipata di Cipulli (cinque falli), però, il Cus Bari continua a tenere bene il campo con gli under Guerrieri e Serrano (rispettivamente classe ’85 e ’87) e al 30’ è ancora avanti (39-41). L’ultima frazione è una continua girandola di emozioni con Chieti che prova ad accentuare la pressione difensiva, alternando difese a zona pari (2-3) e dispari (1-3-1). Guerrieri, però, si dimostra molto lucido in cabina di regia (trovando due volte il canestro in penetrazione) e Conti (memorabile una sua schiacciata in contropiede nelle battute finali) e Antonio De Feo infilano i punti decisivi per respingere ogni assalto avversario sino al 53-57 finale.

da Bari

 

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE - GIPLAST ALBA ADRIATICA 68-70   (13-16, 34-29, 50-48)

LogolusoneGramajo12Iagrosso9Casasola4
Mennitti5Tommasini7Palantrani5Sacripante2
De BartoloneRaffaelli27Luzi9De Luca8
Varisco11Di LeoneGrossineStama13
Rossi Pose6Auricchio0Travaglini10Petrucci10
--------
All. RanuzziAll. Alessandrini

 Arbitri: Negri e Aprea (Napoli)

 Note: Spettatori 1300. Cinque falli: Palantrani, Iagrosso.

L’Ambrosia conosce il sapore amaro della prima sconfitta in campionato, cedendo la posta in palio a una meritevole Alba Adriatica, al termine di un confronto del quale gli uomini guidati dal coach Stefano Ranuzzi non sono riusciti a prendere in mano saldamente le redini, finendo beffati allo scadere. Malgrado le buone credenziali degli abruzzesi, che hanno disputato la partita della vita, tirando con percentuali stratosferiche, le ragioni della battuta d’arresto sono riconducibili a una certa leggerezza con la quale tutta la squadra ha gestito i passaggi chiave della partita, complicandosi la vita e pagando caro un approccio mentale del tutto differente rispetto a quello di Massafra.

I nerazzurri non sembrano al top dell’efficienza offensiva già nei primi minuti: costruiscono il gioco a una velocità sensibilmente ridotta rispetto ai loro standard abituali, finalizzano le azioni con meno efficacia e percentuali più basse del solito. I teramani, invece, entrano subito nel ritmo del match (13-19 all’11’), sanno incassare i sussulti d’orgoglio di un ispirato Lucas Raffaelli (40-33 al 24’), rilanciandosi con la transizione e una clamorosa performance collettiva nel tiro da lontano (9/18). Bisceglie ha poco dai lunghi, pochissimo da un Rossi Pose in serata no, un apporto altalenante da Varisco e può recriminare per l’assenza dell’infortunato Stefano Marino.

Spinta dall’incitamento del PalaDolmen, l’Ambrosia ricuce lo strappo dal 57-62 del 36’, fino a impattare a quota 68. Nell’ultimo attacco, Rossi Pose non trova il canestro da fuori, Raffaelli conquista il rimbalzo offensivo ma il pallone gli sfugge incredibilmente in penetrazione. Con sei secondi da giocare e la rimessa da metà campo, Alba Adriatica costruisce il tiro della vittoria, mandato a bersaglio dal capitano De Luca. I teramani festeggiano il primato solitario in classifica fra gli applausi sportivi del pubblico biscegliese; i nerazzurri, sconsolati, non si danno pace per un’occasione sfruttata davvero male. La strada, però, è ancora lunga: il prossimo incrocio è il derby di Barletta.

Vito Troilo

 

SIDIS BARLETTA - CISA BASKET MASSAFRA 70-89   (15-32, 28-59, 53-72)

PiazzollaneN. Degni10Helale11Salamina3
Chiandetti2Rosito19Delli Carri19Vulekovicne
Romito0Arbore8L. Mauti26Lorusso13
Prandi11Leone9Valentini12Cecchetti5
Nesti11VitobelloneAnglani0Franciosone
--------
All. L. DegniAll. Ciracì

 Arbitri: Palladino (Salerno) e Chirico (Scafati - SA)

 Note: Cinque falli: Lorusso.

Finalmente la Cisa Massafra sblocca la classifica conquistando la prima vittoria in campionato. Non era facile cercare la reazione su un campo difficile come quello di Barletta, contro una delle rivali storiche degli ultimi anni, sempre agguerrita quando di fronte c’è la compagine massafrese. Il punteggio finale è la chiara lettura di una partita passata per intero in testa, tentennando solo nella seconda parte, quando forse la squadra di Ciracì ha avuto quasi paura di vincere.

Leo Mauti è consacrato migliore in campo e miglior marcatore del confronto con ben 26 punti realizzati ed una percentuale altissima al tiro, compresa quella dalla linea dei tre punti, posizione dalla quale l’argentino ha messo a segno un buon 7/12. Lo seguono a ruota Delli Carri, un ritrovato Lorusso, che ha mostrato di essere in crescita rispetto alle prime due gare di campionato, Valentini ed Helale, che forse avrebbe potuto osare di più. Dall’altra parte regge il peso della squadra Rosito, l’unico ad impressionare dei padroni di casa.

Quasi perfetti i primi venti minuti, con la Cisa subito in auge grazie ad un parziale che porta i massafresi direttamente a +17 nel giro di 10 minuti. Un andazzo confermato anche nel secondo quarto, con la Sidis del tutto incapace di reagire di fronte allo strapotere ionico. Basta guardare il punteggio all’ingresso negli spogliatoi per il riposo lungo per capire quanto sia partita spedita la formazione tarantina: +31 sul 28-59.

Il divario, davvero enorme, porta i massafresi a cedere quel tanto che basta, dal punto di vista mentale, per consentire ai barlettani di recuperare parte del gap, riuscendo a raggiungere il -19 e rosicchiando 12 punti dal 20’ al 30’. Al 53-72 su cui viene fissato il terzo parziale segue un avvio di quarto periodo ancora a favore della squadra allenata da Degni. La paura è quella che nei massafresi possa verificarsi il solito black out finale. Invece questa volta ci pensa Mauti a riprendere per mano la squadra e a ridargli quel ritmo micidiale che aveva contraddistinto i primi due quarti. A quel punto per la Sidis è finita. 70-89 il risultato al suono della sirena finale. L’ambiente ritrova morale e punti, recuperando anche due lunghezze alle dirette concorrenti Bisceglie e Chieti. Martedì riprenderanno gli allenamenti per cercare la replica domenica prossima.

Graziano Fonsino

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CAPONE G.S. ANTONIANA PESCARA22,75491
2 DE LEONARDIS AZZARITO BASKET CEGLIE19,33358
3 ROSSI POSE AMBROSIA BASKET BISCEGLIE19476
4 RAFFAELLI AMBROSIA BASKET BISCEGLIE18,5474
5 L. MAUTI CISA BASKET MASSAFRA17351
6 FARNETANI L´AQUILA BASKET16,67350
7 SANTORI GEOTEC CAMPOBASSO16,5233
8 ANTONELLI PHLOGAS CAMPOBASSO16,33349
9 TRENTINI FANTINISCIANATICO LUCERA16,33349
10 VIGILANTE ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,75463
11 PETRUCCI GIPLAST ALBA ADRIATICA15,75463
12 GRAMAJO AMBROSIA BASKET BISCEGLIE15,5462
13 ALBANA ZULLI CERAMICHE FOGGIA15,5462
14 TRAVAGLINI GIPLAST ALBA ADRIATICA15,25461
15 CIPULLI ALBERGO PETROLI BARI15,25461
16 A. DE FEO ALBERGO PETROLI BARI15460
17 DELLI CARRI CISA BASKET MASSAFRA15345
18 WU L´AQUILA BASKET14,33343
19 SISTO FANTINISCIANATICO LUCERA14,33343
20 NERO L´AQUILA BASKET14342
21 CANNAVINA PHLOGAS CAMPOBASSO13,67341
22 STAMA GIPLAST ALBA ADRIATICA13,5454
23 MASCOLO GEOTEC CAMPOBASSO13,33340
24 BRANDIMARTE SPALDING TORRE DE´ PASSERI13,33340
25 GORI CARICHIETI PALLACANESTRO13,33340

Sono compresi i giocatori con almeno 2 partite giocate