STAMPLAST CEGLIE - FIAT MILLENIA BARI 79-86   (-)

 Arbitri: Mongelli (Martina Franca - TA) e Marangi (Massafra - TA)

 Note: 

CARICHIETI PALLACANESTRO - CAPPAVERDE ANAGNI 89-68   (31-14, 54-33, 69-55)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano - CB) e Russo (Venafro - IS)

 Note: Spettatori oltre 400. Cinque falli: Rolando, Bucossi, G. Fiorini, Simeone.

La CariChieti supera agevolmente l’Anagni e si porta ad un passo dall’accesso ai play-off promozione: una vittoria in trasferta contro il fanalino di coda Battipaglia e almeno un risultato favorevole dagli altri campi, permetterebbero ai biancorossi di prendere parte agli spareggi promozione. Teatini sempre agevolmente in vantaggio, trascinati da un incontenibile Claudio Capone (50% al tiro), dalla prova gagliarda di Gialloreto e soprattutto del lungo Bucossi, costretto agli straordinari visti i problemi di falli del totem Rolando. Fra gli ospiti, migliori in campo Simeone e Iacoangeli. Domenica 23 la CariChieti sarà impegnata in trasferta a Battipaglia, formazione già matematicamente retrocessa. Partita da non prendere comunque sotto gamba, considerata l’importanza della posta in palio.

Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti

CENTRO FORD MOLFETTA - ALTER MASSAFRA 74-76   (18-19, 45-39, 61-61)

 Arbitri: Ielo e Cagliostro (Reggio Calabria)

 Note: Spettatori 800 circa. Cinque falli: Salvatore.

Dopo Barletta crolla anche il fortino del Molfetta, che dall’Alter subisce la sua prima sconfitta interna stagionale. Bellissima la gara, in una buona cornice di pubblico, un po’ penalizzata dal turno infrasettimanale e soprattutto dall’orario fissato per l’inizio della partita. Confronto equilibrato dall’inizio alla fine, che ha messo in evidenza, se ancora ce n’era bisogno, che al vertice della classifica gli scontri diventano incerti al di là del fattore campo.

L’Alter parte bene con Delli Carri che, in avvio, sigla subito 4 punti portando sul 4-0 i massafresi. Il campione ionico, però, si spegnerà via via che la gara andrà avanti. I primissimi minuti mostrano un Molfetta impacciato, che spreca tanto sotto canestro e non riesce a mettere la palla dentro. A sbloccarlo ci pensa Bonaiuto, che sigla la prima tripla. Sarà questa la trama di gioco dei molfettesi, che sorpassano sul 6-5 e tengono il vantaggio sino al 13-10 mettendo a segno 4 triple su 5 canestri fatti (il quinto su tiro libero). Si va punto a punto sino alla prima sirena che decreta il minimo vantaggio degli ospiti (18-19). Il secondo parziale porta invece la firma del Centro Auto Ford, capace di allungare il passo anche grazie all’apporto di Teofilo, acciaccato ma sempre pericoloso. Il martellatore però porta un altro nome, quello di Leo, capace di non segnare neanche un punto nel primo quarto e di fare a fette la difesa massafrese nel secondo, siglando ben 16 punti e prendendo per mano da solo la propria squadra. Dall’altra parte Delli Carri si ferma, D’Andrea e Luisi si improvvisano tiratori dalla lunga distanza e De Feo punzecchia dove può. Al riposo lungo si va sul 45-39.

Targato Alter il terzo parziale. Importanti i canestri di De Feo e di Richotti, con quest’ultimo che mette a segno un 4/4 dalla lunetta. Dall’altra parte sarà Teofilo a prendere il testimone dalle mani di Leo, che invece tornerà alla grande nell’ultimo periodo, riaccompagnando la squadra al punto a punto con i tarantini sino alla fine della gara. Gli ultimi dieci minuti cominciano con le due squadre a dover fare tutto da capo e il punteggio fermo sul 61-61. Punto a punto emozionantissimo, con ora davanti Molfetta, ora Massafra. A cinque minuti dal termine Lombardi sigla il 70-70. Massafra sprecona sotto canestro, non riesce ad approfittare dei tantissimi errori da parte di un Molfetta incapace, ad un certo punto, di gestire la palla. A 1’ 30" dal termine si è sul 74-74, Delli Carri sbaglia la palla del vantaggio a 46 secondi dalla sirena, poi Molfetta perde di nuovo palla. A 5 secondi dalla fine Delli Carri viene stoppato, la palla finisce tra le mani di De Feo che firma il +2 decisivo. Nei 4 secondi che seguono ci prova Teofilo, la palla non tocca neanche il ferro e si ferma sotto le plance, imbrigliata tra le mani dei giocatori delle due squadre. Suona la sirena. Massafra può esultare e, soprattutto, continuare a sperare in una posizione migliore del quarto posto.

Graziano Fonsino

PHLOGAS CAMPOBASSO - BIO SYSTEM S.M. A VICO 76-63   (11-19, 34-35, 57-51)

 Arbitri: Sanchini (Frosinone) e Noce (Latina)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Phlogas 20/39 (51%), Santa Maria a Vico 19/45 (42%). Tiri da tre: Phlogas 7/20 (35%), Santa Maria a Vico 3/15 (20%). Tiri liberi: Phlogas 15/17 (88%), Santa Maria a Vico 16/22 (73%). Rimbalzi: Phlogas 22 (Cefaratti 6, Morelli 5), Santa Maria a Vico 25 (Scala 12). Cinque falli: Marchese. Fallo tecnico a Morelli al 10'.

Con l'ennesima gara dai due volti la Phlogas Campobasso conquista i due punti che le mancavano per essere matematicamente in sesta posizione contro un Santa Maria a Vico che non è capace di sfruttare il brutto primo tempo degli uomini di Fabio Ladomorzi e con questa sconfitta abbandona definitivamente ogni velleità di entrare nei playoff, anche se non pregiudica le possibilità di conquistare una comunque difficile nona posizione. Sono i verdetti che vengono fuori da una gara nella quale anche le cifre danno ragione al quintetto campobassano, che va sotto solo a rimbalzo contro la squadra del miglior "carambolista" del campionato, quello Scala che però, nonostante i problemi di falli di Morelli, offre una prestazione solo "normale" con 12 rimbalzi invece dei 20 e oltre catturati spesso e volentieri nella stagione. Merito di un Michele Cefaratti che non segna dal campo ma si fa valere alla grande sotto le plance, contrastando al meglio la prepotenza fisica del lungo ospite e contribuendo in maniera decisiva al successo della sua squadra. Per il resto, la Phlogas ha percentuali superiori in tutte e tre le voci statistiche, tirando con oltre il 50% da due, con un buon 35% da tre e con un eccellente 88% dalla lunetta.

Alla palla a due iniziale comincia una gara equilibrata ma costellata da errori al tiro, soprattutto dalla parte molisana, e da un po' di nervosismo dei campobassani verso il duo arbitrale, che nei primi tre minuti di primo quarto ha già sanzionato quattro falli alla Phlogas contro uno solo ai danni dei campani. A metà della prima frazione il tabellone dice 8-8, poi Antonelli dimostra di aver pienamente recuperato dall'infortunio infilando una tripla che non muove nemmeno la retina per il primo vataggio dell'Olimpia. La quota 11 qui raggiunta, però, resterà tale fino al decimo minuto: i vicani prima pareggiano e poi vanno decisamente avanti grazie all'ottima prova di Di Marzo (9 nel primo quarto) e, come detto, ai rimbalzi di Scala. Dall'altra parte il nervosismo verso gli arbitri condiziona la prestazione della squadra campobassana e raggiunge il suo apice quando il terzo fallo fischiato fa perdere le staffe a Morelli, che fa rimbalzare violentemente a terra il pallone e si prende un tecnico che porta a quattro il numero di penalità a suo carico costringendo coach Ladomorzi a farlo sedere in panchina. La prima frazione si chiude, fra le proteste dei campobassani, con il Santa Maria a Vico a +8.

Continua il black-out molisano anche nel secondo quarto, ma la squadra ospite ne approfitta solo in parte. Una tripla di Servidei porta il Santa Maria a Vico a +11 (13-24 a 7'16" dal riposo lungo), i campani hanno la chiara possibilità di scappare via ma non la sfruttano a dovere (19-28 a -5'), anche perché Marchese si erge a protagonista per la sua squadra tenendola a galla con ben 11 punti nella seconda frazione. Ladomorzi ci prova chiamando la difesa a zona, ma i suoi la applicano piuttosto male consentendo spesso e volentieri agli avversari di tirare completamente liberi, con i numerosi errori che non permettono, come si diceva, al Santa Maria a Vico di piazzare il parziale ammazzapartita. L'Olimpia, allora, ringrazia e comincia a giocare come sa: tre triple, due di Palazzo e una di Marchese, e un bel passo e tiro di Alberto Gatti firmano la rimonta che consente ai molisani di chiudere soltanto a -1 un secondo quarto cominciato molto male ma che alla fine fa ben sperare per il prosieguo della partita.

Ed è ancora Marchese a firmare il sorpasso con un gioco da tre punti in avvio di terza frazione, con la Phlogas che passa in testa e non si volta più indietro. La squadra campobassana approfitta dell'intervallo per recuperare il controllo dei nervi, messi a dura prova dalla scadente (da entrambe le parti) prestazione arbitrale, mette in campo la consueta grinta in difesa e gioca con raziocinio e pazienza i possessi di palla, centrando due volte il canestro allo scadere dei 24", una con Pilla e l'altra con una tripla di Ungaro che fa +9 (48-39). Varriale reagisce con un 5-0 (48-44), Pilla commette il quarto fallo e manda in lunetta lo stesso Varriale, che firma il -3 con l'1/2 ai liberi. Adamo ha nelle mani la tripla del pareggio ma la fallisce e nell'azione successiva è Palazzo a segnare da tre rimettendo le cose a posto. Si arriva al trentesimo con i campobassani meritatamente a +6.

Il Santa Maria a Vico non si arrende e parte forte nell'ultima frazione, arrivando di nuovo a -2 sul 61-59 ed avendo ancora una volta a disposizione la palla del pareggio, sbagliata però da sotto da Scala. Si va dall'altra parte e Morelli, rientrato in campo, mette dentro il 63-59: è l'inizio del break decisivo, un 15-0 che chiude la gara a favore dei campobassani portando il punteggio sul 76-59 e regalando la sesta posizione a Sabatelli e compagni. E' proprio il play molisano che con sette bei punti dà il via al parziale, con la difesa di casa che sale ulteriormente di colpi e recupera tanti palloni, trasformati in punti da altrettanti contropiede di Antonelli. Il match finisce qui, fra gli applausi del poco pubblico presente con la consapevolezza da parte dell'Olimpia di poter recitare un ruolo importante nei playoff, qualunque sarà l'avversaria da affrontare.

Diamo la palma dell'mvp ad Antonio Marchese, che gioca due quarti centrali davvero notevoli, tenendo a galla i suoi nel secondo e risultando decisivo nel terzo per il sorpasso, per un totale di 20 punti nelle due frazioni, ennesima dimostrazione della sua grande continuità di rendimento. Citazioni doverose anche per Rocco "Steve Nash" Palazzo, per Mimmo Sabatelli e per la solidità sotto i tabelloni di Michele Cefaratti, nonché per un Luca Antonelli tornato su ottimi livelli dopo lo stop per infortunio. Dall'altra parte Varriale è il più combattivo ma incide solo a tratti sulla gara, per il resto da segnalare l'ottimo primo quarto di Di Marzo e il buon inizio di secondo da parte di Servidei. Il prossimo appuntamento, ininfluente sulla classifica, è per la Phlogas la trasferta di Bisceglie. Poi il via ai playoff, che, stando ai risultati maturati sugli altri campi, potrebbero riservare ai molisani come avversaria... il Bisceglie.

Vittorio Salvatorelli

PUNTO SNAI CASERTA - SIMER BATTIPAGLIA 79-69   (22-16, 42-30, 58-45)

 Arbitri: Capozziello e D'Accico (Brindisi)

 Note: 

L’Acquaviva Caserta batte sul legno del PalaSaintGobain la Simer Battipaglia ma vede vanificare il successo dall’affermazione del Cus Bari a Ceglie. Il 79-69 finale condanna i bluarancio di coach Marco Ramondino al ritorno in serie C2 dopo appena una stagione, ma per i biancazzurri non è stata ordinaria amministrazione. nella prima parte del match ci pensano Filippi e Mazza a mettere i bastoni tra le ruote ai pinguini, a tratti imprecisi, specie a rimbalzo. Tammaro e soprattutto D’Orta mantengono però in vantaggio i locali, che chiudono avanti la prima frazione 22-16. L’ingresso di Lettieri e Santoro vivacizza la manovra dei padroni di casa nel secondo periodo e sono proprio gli esterni a firmare in tandem il 35-25 al 17’. Battipaglia non riesce ad opporre una resistenza efficace e all’intervallo lungo si va sul 42-30.

Nella ripresa gli ospiti partono forte e Mininanni e Bertini griffano il 42-36. I casertani sbagliano qualcosa di troppo da sotto, ma prontamente risalgono, mandando a bersaglio tutti gli elementi in campo. La Simer segna invece solo dalla lunetta e D’Orta è una spina nel fianco (58-45 al 30’). Nel periodo conclusivo la Punto Snai vola al +15 (62-47) con 4 punti di fila di Scatola, ma le triple di Mininanni e Bertini riducono il gap. Ci pensa poi Tammaro a trascinare i suoi con 8 punti di seguito e a poco serve lo show finale di Bizzarri che fissa il punteggio sul 79-69 di fine partita.

Michele Falco

NUOVA PALLACANESTRO SARNO - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 97-75   (23-19, 55-35, 78-54)

 Arbitri: De Meo e Matino (Formia)

 Note: Spettatori 100. Cinque falli: Menduto. Falli tecnici a Manzo all'8’ e a Sisto al 23’. Espulso Sisto al 23’.

Un’imprevista ma decisamente meritata batosta per l’Ambrosia nella gara in cui i biancoverdi di coach Stefano Ranuzzi, vincendo, avrebbero potuto consolidare il secondo posto in classifica. Tutto rinviato, perciò, all’ultima giornata. I salernitani scendono sul parquet di casa consapevoli che la gara della verità, per loro, sarà quella di domenica prossima a Massafra. Nonostante ciò, Di Roberto e compagni dimostrano grinta da vendere e una presenza collettiva che incide sulla partita.

L’approccio di Bisceglie non è malvagio, tanto che il primo periodo è davvero divertente, illuminato di belle giocate e di una pallacanestro molto veloce e concreta. Un ingenuo fallo di Bosco su tiro da tre a un secondo dallo scadere della prima frazione innescano la serie micidiale di Pippo Frascolla, colpevolmente abbandonato ai suoi comodi nel secondo quarto da una zona biancoverde molto pigra e scollegata, che Sarno comincia a battere anche con un solo passaggio dentro. Cesare Forino fa le fotocopie dei suoi canestri nell’area verniciata, segnando da pochi passi con percentuali bulgare, senza incontrare il minimo contraddittorio dei lunghi Ambrosia.

Nel terzo periodo, a spegnere qualsiasi velleità del team pugliese ci pensa Marco Sisto, protagonista di un futile battibecco con i due arbitri le cui responsabilità sono equamente divisibili ma le cui conseguenze le paga, a caro prezzo, il centro molisano. A quel punto, l’incontro finisce, anche perché non è sufficiente un tardivo risveglio offensivo di Pasquale Barbato, comprensibilmente in affanno in un ruolo che non è il suo contro il pulito Manzo e il sempre generoso Ginefra. Finisce con una sconfitta inopinabile nelle proporzioni, aggravata da un agghiacciante 37% nei tiri liberi dell’Ambrosia. Ci vorrà ben altro atteggiamento e nessun calo di tensione per superare Campobasso e prepararsi alla seconda fase, quella in cui le motivazioni, l’adrenalina e le aspettative dei tifosi, salgono a dismisura.

Vito Troilo - dal sito ufficiale del Basket Bisceglie

A.S. MARIGLIANO BASKET - DIVEAL MONTE DI PROCIDA 94-71   (21-14, 46-34, 78-60)

 Arbitri: Loscalzo (Potenza) e Macellaro (Vietri di Potenza - PZ)

 Note: 

SIDIS BARLETTA - GETEA PARTENOPE NAPOLI 94-61   (25-21, 46-37, 70-52)

 Arbitri: Caroli (Milano) e Carrieri (Pisa)

 Note: