ALTER MASSAFRA - FIAT MILLENIA BARI 88-81   (20-22, 43-40, 65-61)

 Arbitri: Ielo e Ramondini (Reggio Calabria)

 Note: Spettatori 600 circa. Cinque falli: Serroni, Cipulli.

Una partita giocata come al solito sino alla fine. I baresi, nonostante siano ultimi in classifica, non fanno sconti, e provano sino ai secondi finali a portare a casa l’intera posta in palio. Massafra non riesce invece a scrollarsi di dosso gli ospiti, pur tentando ripetutamente di dare alla squadra barese il break decisivo. La Fiat Millenia Bari conclude addirittura in vantaggio il primo quarto, 22-20, grazie ad una buona prova corale e ad un Marrocco incisivo dalla linea del tiro da tre. Per lui i primi 10 minuti significheranno 9 punti. La squadra di Ciracì non è lucidissima, lo si nota dai tanti errori e da un atteggiamento che non permette ai massafresi di giocare a proprio piacimento. Ciracì cerca di svegliare i suoi, ma i baresi riescono, in apertura di secondo quarto, ad imprimere addirittura un ritmo maggiore alla gara, portandosi al massimo vantaggio di +5, 24-29, a 7’ dal termine del periodo. Massafra rimonta grazie a Richotti prima e a De Feo poi, che riportano per due volte in vantaggio gli ionici, l’ultima definitivamente sino alla fine del secondo quarto. Ma sul 43-38 l’Area Banca subisce nel finale il canestro del 43-40.

L’inizio di terzo quarto farebbe pensare ad un’Area Banca più tonica e attenta. I massafresi siglano subito 4 punti, ma i baresi reagiscono ancora e si rialzano di nuovo, fino ad impattare con Cipulli sul 50-50 a metà periodo. La squadra di Romano riuscirà poi a passare in testa nuovamente, sul 52-54, sovrastata poi da D’Andrea che prima su tiro libero e poi su azione riporta i suoi a +3, sul 57-54. I padroni di casa resteranno in testa a lungo, portandosi però sempre dietro gli avversari, attaccati alla coda degli ionici. Sul 65-59 per i massafresi arriva il canestro di Profeti sulla sirena della fine del terzo periodo, con un tiro da tre che riporta sotto i baresi. Quel che è peggio è che la Fiat Millenia pareggerà alla prima occasione, ad inizio di ultimo periodo, impattando sul 65-65 con una bomba di Serroni. Sarà questo il momento in cui Richotti salirà in cattedra, prendendo la propria squadra nel momento forse peggiore della gara. I baresi riescono a tenere testa sino alla fine, arrivando a 2 minuti e mezzo dalla fine addirittura a +6. L’argentino a questo punto innesta la marcia e comincia a rubare palla e a segnare a ripetizione. Opera sua la rimonta che riporta Massafra avanti, anche grazie al contributo di un quintetto che capisce di dover approfittare del momentaccio dei baresi, che non riusciranno più a venirne fuori. Finisce 88-81 per i padroni di casa, con Richotti che sigla ben 32 punti personali.

Graziano Fonsino

BIO SYSTEM S.M. A VICO - PUNTO SNAI CASERTA 99-66   (21-15, 39-35, 70-50)

 Arbitri: Borrelli (Cercola - NA) e Aprea (Napoli)

 Note: 

La Bio System S. Maria a Vico ritorna alla vittoria asfaltando nel derby di terra di Lavoro i cugini dell’Acquaviva 99-66. Eppure la gara è molto tirata, con Di Marzo che dà ai locali il primo vantaggio (5-2) e Scala che domina sotto le plance. I casertani, con il rientrate Tammaro in quintetto, imbrigliano Frascolla in avvio, ma poi la Fiamma allunga fino al 16-6 al 4’, trascinata da Simioli (10 punti nel quarto). Poi le solite amnesie vicane unite alla reazione degli ospiti che rientrano con Baroncini e Scatola che confezionano un 8-0 che riapre i giochi. Ci vuole la seconda tripla di Simioli per rimettere a distanza i biancazzurri. Nel periodo seguente un gioco da tre unti di D’Orta riduce il gap e la 3-2 dei viaggianti limita l’attacco di casa, che soffre senza Frascolla. L’ingresso di Del Vecchio (8 punti in 5’) per l’infortunato Baroncini cambia volto ai pinguini che trascinati proprio dal lungo aversano arrivano prima al -1 (23-22) e poi impattano a quota 26 con 2 liberi di Farina. La gara prosegue punto a punto e la Fiamma allunga nel finale con Frascolla e Aragosa andando all’intervallo avanti 39-35.

Un stoppone di Del Vecchio su Simioli apre al ripresa ma poi la Bio System scappa via grazie prima ad una bomba di Aragosa e poi a 19 punti filati di un Frascolla on fire. La Punto Snai s’innervosisce rimediando tre tecnici, francamente eccessivi, complice anche qualche fallo non sanzionato ai vicani in vernice. In un amen la Q8 crolla fino al 60-41. 5 punti di fila di D’Orta provano a riaccendere il match. Ma a fine terzo periodo si è sul 70-50 Fiamma. Nell’ultimo quarto Aragosa e Varriale fanno dilagare i vicani e a nulla servono i canestri di Tammaro. la gara si chiude con qualche minuto d’anticipo, con i baby in campo nel finale. D’Orta jr. e Fucci segnano i primi punti stagionali.

Michele Falco

SIMER BATTIPAGLIA - PHLOGAS CAMPOBASSO 57-67   (15-12, 29-30, 41-43)

 Arbitri: Sanchini (Frosinone) e Zaccarelli (Latina)

 Note: 

Una partita dai due volti quella giocata ieri sul parquet del Palazzetto dello Sport Bruno Zauli di Battipaglia: equilibrio nel primo tempo, tensione e nervosismo sul finale, come testimoniano anche i parziali dell’incontro. La Simer Battipaglia, che passa subito in vantaggio con la prima realizzazione da 2 punti di Bertini, supportato da Mazza e compagni, si aggiudica il primo quarto della gara sul parziale di 15-12. Nel secondo e nel terzo quarto, nonostante il calo di concentrazione, il quintetto battipagliese riesce a contenere e limitare le invasioni sottocanestro e i contropiede del Campobasso. Il gioco cambia nell’ultima parte della gara: tensione al massimo e nervosismo evidente per tutte e due le squadre. In questa fase la Simer Battipaglia appare poco concentrata e si lascia andare a molteplici errori di cui sa approfittare il Campobasso, aggiudicandosi un match pur non mostrando un grande gioco, come testimonia l’alta percentuale di tiri liberi falliti dal roster del Molise.

Per la Simer Battipaglia ancora una volta pesano sul risultato finale i cali di concentrazione, le assenze di Bizzarri e Pesce, ancora infortunati, le non perfette condizioni fisiche del capitano Gasparro ed il nervosismo. Tutti elementi che impediscono al roster battipagliese di trovare la strada della vittoria. Alla fine della gara il Presidente della Simer Battipaglia, Giancarlo Rossini, esprime parole dure: “E’ un momento difficile, dopo tutte queste sconfitte adesso mi aspetto una reazione di orgoglio da tutta la squadra. Fino a questo momento la società ha avuto un atteggiamento comprensivo, cercando di stare vicino ad ogni atleta per superare questa fase negativa, adesso vuol dire che seguiremo una strada diversa. Ora mi aspetto da questa squadra dei risultati, non si può continuare in questa direzione. Mi confronterò con il nostro allenatore, Marco Ramondino, a cui rinnovo la mia stima e la massima fiducia, per decidere quali saranno le azioni da intraprendere nei prossimi giorni”. Da segnalare per la Simer Battipaglia la buona prestazione del giovane play Vicinanza che ha dato un ritmo accelerato alla gara. Top scorer per la Simer Alesse con 17 punti. Sarà una settimana difficile per la Simer Battipaglia che dovrà trovare nuove energie per superare questo momento delicato e prepararsi ad affrontare sabato 19 Novembre 2005, alle ore 19:30, la Getea Napoli nella quarta trasferta stagionale.

Marcella Piegari

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE - GETEA PARTENOPE NAPOLI 100-62   (23-17, 46-32, 68-46)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Daminato (Torre de' Passeri - PE)

 Note: Spettatori 900. Cinque falli: Fevola.

Aria di fiducia e di riscossa al PalaDolmen. L’Ambrosia travolge tutto e tutti, si sblocca una volta per tutte in attacco e si sbatte in una difesa forsennata su tutti i palloni, dal primo all’ultimo secondo dell’azione. Con una prestazione collettiva maiuscola e un ritmo di gioco costante, il team dell’ispirato coach Slavko Djukic supera il volenteroso cast campano, al completo per il rientro della guardia Di Lauro e del lungo Di Raimo. Malgrado gli sforzi e un incoraggiante vantaggio iniziale (8-9 al 4’), i gialloblù di coach Walter Cecere cominciano presto a soffrire la determinazione e l’agonismo dei giocatori biscegliesi. Danilo Lorusso, con 13 punti nel primo quarto, domina in avvicinamento a canestro, imboccato dalle continue invenzioni di un superlativo Ciampaglia, capace di 15 assist. Djukic cura i particolari, e con 3" da giocare sulla sirena del primo periodo, inserisce Bosco, che segna da tre allo scadere...

Il secondo parziale è contrassegnato dalla difesa di capitan Rinaldi; un francobollo per Mennitti. Ottimo anche l’apporto di Stefano Di Lauro, partito in quintetto base, come di Marco Sisto, irrefrenabile fronte e spalle a canestro (30-19 al 12’). La corsa biancoverde prosegue in solitario, fra un’ordinata box-and-one su Carmine Marino, qualche passaggio di zona pura e moltissima difesa individuale, che produce raffiche di recuperi (Butini e Barbato indomabili), tiri Partenope al limite con rimbalzi facili e aperture per il contropiede, e tre schiacciate (due di Bosco e una di Sisto). I padroni di casa, sospinti dallo scatenato pubblico del PalaDolmen, tengono molto alta l’intensità nell’ultima frazione (88-55 al 38’), con uno stratosferico Luzzi, ritrovato e applauditissimo padrone dei rimbalzi, che segna, a tempo scaduto, dopo aver subito un fallo dal tagliafuori napoletano, il 2/2 dalla lunetta che consente all’Ambrosia di raggiungere quota 100, in una serata di festa per tutti in cui esordisce anche il decimo atleta del roster, il 17enne Giuseppe Monopoli. La musica è completamente cambiata.

Vito Troilo - dal sito ufficiale del Basket Bisceglie

A.S. MARIGLIANO BASKET - CARICHIETI PALLACANESTRO 94-67   (22-15, 45-31, 66-44)

 Arbitri: Longobucco e Verolino (Ciampino - RM)

 Note: Fallo tecnico a Belli.

Il Marigliano Basket continua la sua marcia solitaria in vetta alla classifica. I ragazzi del presidente Tommaso Barbato hanno letteralmente stracciato il Carichieti, sconfitto con un netto 94-67. Troppo netto il divario tra le due compagini per far sì che ci potesse essere una parvenza di partita. Dopo Vitiello (Barletta) e Frascolla (S. Maria A Vico) un altro grande ex giocatore di serie A scende in campo da avversario: si tratta di Claudio Capone, vice-campione d'Italia con la Juve Caserta allora Mobilgirgi e autore dello storico canestro in quel di Jesi che permise ad Avellino di salire in serie A1. Ma l'attuale capocannoniere del campioanto di C1 quando vede Marigliano vede nero e, ancora una volta, è praticamente non pervenuto, anche grazie all'asfissiante e splendida difesa di Enrico Fioretti.

La partenza del Chieti è buona (0-4) ma resterà praticamente solo quella: Confessore dà il primo vantaggio al Marigliano (6-5) e, dopo un po' di equilibrio, Iaselli firma il primo importante allungo al primo intervallo (22-15). Ed è ancora il cecchino casertano, coadiuvato da Di Napoli, a rincarare la dose ed a spingere i suoi al +12 (29-17). Un bel 3/3 del giovane Gialloreto tiene in partita il Chieti ma i locali gestiscono la gara senza troppi problemi e grazie ad una bella difesa e a ficcanti contropiede raggiungono il massimo vantaggio al 16' (41-25). Bucossi prova a smuovere un Chieti in rottura prolungata ma all'intervallo lungo il punteggio è 45-31.

Una tripla di un ottimo Fioretti, incisivo anche in attacco nonostante il gran lavoro difensivo, riapre i giochi prima che i ragazzi di coach Sepe si rilassino un attimo e consentano un mini-break ai teatini. Il Marigliano di questi tempi però ha subito la forza e la capacità di reagire prontamente e con un parziale di 12-0 chiude virtualmente la gara. Gli ospiti sbagliano anche i canestri più elementari ed al 29' le due squadre sono separate da un abisso (66-42). L'ultimo periodo si gioca praticamente solo per le statistiche, con il coach locale che dà spazio a tutti i suoi effettivi e viene ripagato da ben sei uomini in doppia cifra, mentre Rolando nel Chieti prova a rendere la sconfotta più onorevole possibile. Dopo aver sfiorato anche le 30 lunghezze di margine, capitan Corvo e compagni chiudono la gara sul 94-67. Massimo La Torre top-scorer dell'incontro con 18 punti. E domenica prossima importante trasferta a Molfetta.

Giovanni Caruso

Marigliano solitario in vetta e CariChieti costretta a leccarsi le ferite dopo la pesante lezione subita al PalaAliperti. Fisicamente superiore la squadra di coach Sepe rispetto al quintetto teatino nel quale, per la prima volta quest’anno, è mancato l’apporto prezioso di Claudio Capone, arginato ottimamente dal muscolare Fioretti. Dominante sotto i tabelloni il pivot La Torre: rimbalzi, mole intimidatoria (214 cm) e molti punti nelle immediate vicinanze del canestro. Nella CariChieti (che ha tirato con un allarmante 12% da 3 punti) buona prestazione di Fabrizio Gialloreto e discreti minuti in campo per la coppia di lunghi Rolando (problemi di falli)-De Lutiis. Nel prossimo turno i biancorossi ospiteranno la Stamplast Ceglie (domenica PalaCus2 ore 18) con la ferma intenzione di riscattare immediatamente la batosta subita.

Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti

DIVEAL MONTE DI PROCIDA - CAPPAVERDE ANAGNI 66-81   (17-16, 34-30, 44-51)

 Arbitri: Petraroli (Lecce) e Fasulo (Potenza)

 Note: 

Anagni passa anche a Monte di Procida, confermando il secondo posto in classifica seppur in coabitazione con numerose altre squadre. Dopo un terzo di campionato giocato, si può quindi affermare che la ripescata squadra del presidente Di Palma, dopo aver pagato nelle primissime battute lo scotto del noviziato, sta dimostrando di essere in grado di disputare un campionato ricco di soddisfazioni e che i timori della vigilia possono diradarsi.

Contro una squadra che partita invece per un campionato di vertice che si ritrova invischiata nelle zone basse, l'Anagni disputa una partita quasi scientifica. Subisce la naturale sfuriata iniziale della squadra di casa, ma riesce a mantenersi in contatto. Quando si entra nel vivo, dopo l'intervallo, mette in campo le qualità migliori. E' sopratutto la difesa a fare la differenza. Gabriele ordina la zona, con una 1-3-1 che spesso si trasforma in una 2-1-2. I campani vanno in difficoltà e provano ad attaccarla quasi esclusivamente con il tiro da tre punti, ottenendo però delle cattive percentuali. In attacco l'Anagni si affida molto a Iacoangeli che parte da pivot basso per portare poi fuori il lungo avversario e batterlo nell'uno contro uno, oltre a sfrutare diverse occasioni in contropiede. Il parziale del quarto (10-21) decide di fatto la partita. Anagni riesce infatti a controllare sino alla fine, avendo l'opportunità di allungare nel finale quando Monte di Procida prova il tutto per tutto, ma paga anche la scarsa condizione atletica di qualche elemento al rientro.

"Una prestazione importante da parte di tutta la squadra<(i> - dichiara Gabriele - Siamo partiti maluccio, un po' molli, ma siamo stati bravi a riprenderci. Voglio sottolineare una cosa. Queste trasferte campane mi preoccupavano molto per il fattore ambientale, invece devo dire che anche oggi abbiamo trovato un bel pubblico. Caloroso, ma educato".

da Basketincontro

SIDIS BARLETTA - CENTRO FORD MOLFETTA 58-77   (10-27, 29-39, 37-60)

 Arbitri: Urso (Ceglie Messapica - BR) e Malerba (Brindisi)

 Note: Spettatori 600 circa, con nutrita rappresentanza ospite. Tiri liberi: Barletta 4/12 (33%), Molfetta 22/29 (76%). Cinque falli: Rosito, Zecchino. Fallo tecnico alla panchina del Barletta.

Il Centro Ford Molfetta passa con autorità sul parquet della Sidis Barletta, apparsa irriconoscibile rispetto alle ultime due uscite, pur di fronte ad una compagine forte e ben organizzata come quella molfettese. Il team di coach Carolillo, dal canto suo, non ha avuto grossi problemi ad amministrare una gara che si era incanalata subito in favore degli ospiti: Molfetta partiva con un eloquente 2-9, con Teofilo e Leo su tutti, concedendo il primo canestro ai padroni di casa solo dopo 3’. La difesa Sidis era con la mente altrove, ed era facile preda delle iniziative di Maggi (dominante in questo frangente) e soci: il solo Vitiello (8 dei 10 punti barlettani del primo quarto portano la sua firma) poteva poco, e il Centro Ford dilagava; al 10’ il punteggio era 10-27. Nel secondo parziale coach Degni provava a mischiare le carte, togliendo i titolari (Rosito, Zecchino e Focardi, molto deludenti) inserendo alcuni elementi della panchina: Barletta iniziava a giocare un po’ meglio, difendendo con più intensità e gestendo meglio i possessi. Molfetta non riusciva a segnare più dal campo (un solo canestro realizzato, nel secondo periodo) e la Sidis recuperava qualcosa: due canestri di Totaro e la tripla di Piazzolla portavano i biancorossi sul -7 (27-34), dando l’impressione di poter riaprire la gara. Molfetta non si scomponeva, gestendo bene gli ultimi possessi del primo tempo e andando al riposo avanti di 10 (29-39).

Chi sperava che Barletta, al rientro dagli spogliatoi, potesse dare una svolta alla gara, restava deluso: Varisco, Leo e Tommasini confezionavano un parziale di 0-10, in avvio di terzo periodo, che portava Molfetta sul +20 (29-49) mettendo praticamente la parola fine sul match: i problemi di falli di Rosito, la scarsa mira di Zecchino e un Focardi impalpabile sotto canestro impedivano alla Sidis di impostare una minima reazione; gli ospiti volavano al massimo vantaggio (35-60) con due triple di Teofilo e Maggi, chiudendo la terza frazione sul 37-60. L’ultimo periodo era solo per la cronaca: coach Carolillo, che già aveva fatto esordire il nuovo acquisto Rotolo, dava spazio a tutti: si segnalava anche Boniauto, con un paio di pregevoli iniziative. Finiva così con Molfetta che usciva tra gli applausi dei tanti appassionati che l’avevano seguita in trasferta, mentre per Barletta c’erano solo fischi e contestazioni da parte della tifoseria locale. Per Barletta, effettivamente, si tratta di un brusco passo indietro rispetto alle ultime uscite: contro Molfetta non si è vista traccia di quella grinta che aveva portato la Sidis al successo contro Ceglie e ad una quasi-vittoria a Sarno; al di là dell’obiettiva forza degli avversari, Barletta avrebbe potuto esprimere qualcosa di più, in una serata in cui i titolari hanno davvero reso poco.

Giuseppe Minafra

NUOVA PALLACANESTRO SARNO - STAMPLAST CEGLIE 87-79   (23-19, 42-31, 65-53)

 Arbitri: Foresti (L'Aquila) e De Panfilis (Pescara)

 Note: 

Bella affermazione della Nuova Pallacanestro Sarno che ottiene la sua terza vittoria consecutiva battendo l'ottimo Ceglie con il punteggio di 87-79. Gara divertente tra due ottime squadre che se la giocheranno con tutti fino alla fine della stagione. Il quintetto di casa appare sin dalle prime battute concentratissimo e fa capire subito all'avversario che non regalerà nulla. Vero dominatore della partita Piero Leoncavallo, che con 22 punti e 20 rimbalzi ha fatto davvero la differenza; il ragazzo pugliese dopo un avvio difficile sta dimostrando le sue doti con una prestazione maiuscola. La vena realizzativa di Mario Ciervo e di Daniele Sabatucci fa il resto consentendo al roster sarnese di dominare per tutta la gara. All'intervallo lungo siamo sul punteggio di 42-31 per i padroni di casa.

Nel terzo quarto gli ospiti cercano di rientrare in partita affidatosi alla guardia italo-ruandese Charles Muyango, alla fine della partita autore di 33 punti, ma i ragazzi di coach Dello Iacono rispondono colpo su colpo trovando ottimi canestri con Forino e Cupito, reduce dall'influenza e recuperato in extremis. Nell'ultimo quarto gli avversari rosicchiano qualche punto arrivando fino al -7 con Della Corte e Muyango a guidare la rimonta ma i biancorossi di casa mantengono i nervi saldi e con i canestri nel finale di Ginefra, Ciervo e Sabatucci, quest'ultimo con percentuali al tiro straordinarie, portano la vittoria a casa, la terza vittoria consecutiva che fa esplodere l'entusiasmo in casa sarnese.

da Tuttobasket