FIAT MILLENIA BARI - NUOVA PALLACANESTRO SARNO 55-59   (18-20, 31-36, 37-47)

 Arbitri: Buonfrate e Mastroberardino (Taranto)

 Note: Tiri da due: Bari 17/36 (47%), Sarno 18/44 (41%). Tiri da tre: Bari 3/23 (13%), Sarno 2/15 (13%). Tiri liberi: Bari 12/19 (63%), Sarno 17/24 (71%).

SIMER BATTIPAGLIA - STAMPLAST CEGLIE 70-78   (23-18, 40-39, 59-49)

 Arbitri: Porcino e Ramondini (Reggio Calabria)

 Note: 

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE - SIDIS BARLETTA 77-64   (11-9, 31-20, 60-37)

 Arbitri: Mongelli (Martina Franca - TA) e Portaluri (Taranto)

 Note: Spettatori 900. Cinque falli: Rinaldi.

L’inedito derby della Sesta Provincia consacra il primato solitario, a punteggio pieno, dell’Ambrosia Technologies Bisceglie. Il team biancoverde ha agevolmente superato i cugini della Sidis Barletta, accelerando nella fase centrale del confronto. L’approccio al match dei padroni di casa è di giusta intensità nell’individuale e buona circolazione di palla in attacco (8-0 al 2’). Malgrado una notevole efficienza difensiva e lo strapotere a rimbalzo, la capolista (priva dell’influenzato Di Lauro) fatica a prendere il largo, frenata dalle basse percentuali da sotto e in lunetta (4/14 ai liberi nel primo tempo). Il generoso cast ospite (out Cerri), sospinto dal preciso Rosito e dall’orgoglioso Vitiello, resta in contatto finché il quarto fallo del centro Focardi spunta l’arma della zona fronte pari di coach Degni, facilmente attaccabile in avvicinamento da esterni e lunghi biscegliesi.

Nella terza frazione fioccano i tiri puliti per Butini, abilmente messo in moto dal penetra e scarica biancoverde sulle penetrazioni fronte a canestro (40-23 al 23’). Masciulli resiste con enorme grinta, Zecchino e un nervoso Degni sparano a salve, Totaro perde spesso le tracce di Lorusso. In apertura di quarto periodo, Sisto e Butini (7/7 da tre) infieriscono fino al massimo vantaggio (75-47 al 36’), dimezzato soltanto negli spiccioli finali dalla serie di Chiandetti al tiro.

Freccia su per l’Ambrosia, team con ulteriori e ampi margini di perfezionamento nel gioco e, soprattutto, nelle percentuali. Non era forse quella di Bisceglie l’occasione propizia di far punti per la Sidis Barletta, comunque una formazione di tutto rispetto che darà parecchio filo da torcere a tutti sul campo di casa.

Vito Troilo - dal sito ufficiale del Basket Bisceglie

A.S. MARIGLIANO BASKET - BIO SYSTEM S.M. A VICO 70-64   (13-14, 37-34, 52-49)

 Arbitri: Pais (Porto Torres - SS) e Cuccu (Sassari)

 Note: Cinque falli: Confessore.

L'A.S. Marigliano Basket batte tra le mura amiche la Fiamma Santa Maria a Vico nel primo dei tanti derby stagionali e conquista così la sua seconda vittoria stagionale. Partita non bellissima ma sempre combattuta che la compagine cara al presidente tommaso Barbato ha comunque conquistato con merito. Coach Sepe sorprende tutti e schiera Antonello Fornaro, all'esordio stagionale, in quintetto base per tentare di contenere Frascolla.

L'inizio è molto nervoso, al 3' si è sul 2-3. Il Santa Maria sembra un po' più in partita dei suoi avversari e allunga al 5' (2-7). Al 6' arriva il primo canestro su azione del Marigliano, realizzato dal suo migliore uomo, Massimo La Torre. Gli errori si susseguono da ambo le parti e Confessore e Di Marzo sono quelli che ne commettono di più. Una tripla di Aragosa dà il massimo vantaggio ai viaggianti (8-14); La Torre e uno schiaccione di Confessore riportano sotto i locali. Nella seconda frazione partono meglio ancora gli ospiti grazie a Frascolla ma i ragazzi di coach Sepe rispondono subito e prima impattano con Confessore a quota 20 e poi mettono per la prima volta il naso avanti al 14' con Fioretti (24-22). Poco dopo accade una scena che dovrebbe essere da esempio per molti giovani giocatori (o presunti tali): La Torre e Frascolla, entrambi ex giocatori di A1 e quasi 80 anni in 2, si avventano insieme sul pallone, se lo contendono senza mollarlo lottando come leoni, fino a cadere per terra, applausi. Ora le belle giocate sono molto più frequenti e si segna con buon ritmo da ambo le parti: al 18' è 31-32. A fine quarto però è il Marigliano ad allungare con Di Napoli che fissa il punteggio sul 37-34 a metà gara.

Partono ancora meglio i casertani al rientro in campo (39-41 al 23'), ma un bel parziale del Marigliano sembra far girare definitivamente l'inerzia della gara; è il momento migliore per capitan Corvo e i suoi che con una bella difesa e un paio di spettacolari contropiede volano al massimo vantaggio al 26' (52-44). Il msgic-moment dura però poco, tornano infatti protagonisti gli errori su tutti e due i fronti ed il rammarico maggiore è proprio per i padroni di casa che non diciamo che potevano chiudere la partita ma quantomeno ipotecarla. Ed invece sono 5 punti consecutivi del "vecchio" Frascolla a chiudere la frazione sul 52-49. La Fiamma non si ferma e al rientro in campo continua a tenere sotto pressione gli avversari: al 34' Scala firma il nuovo sorpasso (57-58). A 5' dal termine però Fabio Di Napoli con un gioco da 3 punti riporta avanti i suoi. E' l'azione che dà nuova linfa al Marigliano che allunga con Iaselli, impeccabile nel finale in difesa su Frascolla. I casertani hanno l'ultima possibilità per rientrare ma Varriale spreca un facile contropiede e la partita finisce lì. E domenica prossima big-match in quel di Sarno.

Giovanni Caruso

Seconda sconfitta lontano dalle mura amiche per la Bio System S. Maria a Vico, che si arrende 70-64 al Marigliano. La gara dei bianconeri rispecchia grosso modo quella di quindici giorni fa a Battipaglia, naturalmente con eguale esito. Coach Sepe schiera Fornaro in quintetto, tenendo l’ex di turno Fioretti in panca per 15’ e la Fiamma ne approfitta. Nella prima frazione la difesa regge bene il confronto e in attacco ci pensano gli esterni. Una tripla di Aragosa dà il massimo vantaggio alla Fiamma (8-14) ai suessolani che chiudono 14-13 la prima frazione. Corvo e soci cercano spesso le lunghe leve di La Torre, ma Scala e Corbo, quest’ultimo in campo quasi da subito vista la critica situazione falli di Simioli, tengono benissimo l’ex pivot del Maddaloni. Frascolla contiene bene Iaselli e in attacco regala ai suoi la testa del match. Sul finale del secondo quarto i locali risalgono la china anche grazie a Fioretti, che sigla il primo vantaggio (24-22) e Di Napoli. Per i sammaritani ci pensa Simioli che piazza tre triple a cavallo dei due periodo centrali e all’intervallo si va sul 37-34.

Nella ripresa la gara non esce dai binari dell’equilibrio e i padroni di casa mantengono un vantaggio minimo chiudendo 52-49 il terzo quarto. Nei dieci minuti conclusivi la Bio System rientra con Frascolla e supera i biancorossi (57-58 al 35’) con una tripla di Di Marzo e uno Scala incontenibile e strepitoso a rimbalzo (21 catturati). Poi in attacco si spegne la luce: Iaselli blocca Frascolla e Di Napoli trascina il Marigliano. Poi Varriale spreca in contropiede l’ultima chance.

Michele Falco

DIVEAL MONTE DI PROCIDA - PHLOGAS CAMPOBASSO 67-78   (14-20, 31-36, 49-57)

 Arbitri: Santoro (Casagiove - CE) e Sgueglia (Caserta)

 Note: Cinque falli: Cristiano.

Seconda sconfitta consecutiva per la Diveal Ip Service Monte di Procida superata, in questo turno casalingo, dalla Phlogas Olimpia Campobasso. 67–78 il risultato favorevole ai molisani, maturato al termine di una partita maschia in cui ne hanno fatto le spese Bonanno e Scotto di Perta, che hanno dovuto lasciare il campo anzitempo a causa di due diversi infortuni, la cui entità sarà valutata nella prossima settimana (per il primo sospetta lesione al legamento crociato, per il secondo distorsione alla caviglia).

Una vittoria meritata per i ragazzi di Fabio Ladomorzi, autori di una buona prova. L’Olimpia è scesa in campo molto determinata, motivata ed aggressiva concedendo poco agli avversari che, al contrario, hanno giocato al di sotto delle loro possibilità. Padroni di casa che, inoltre, non sono mai stati in vantaggio. Hanno sempre dovuto rincorrere gli ospiti che dopo soli 6’ erano già sul +9 (7-16). Uno svantaggio che, nonostante i time out chiamati da coach Mimmo Maddaluno, in questa fase dell’incontro, non è mai sceso al di sotto delle tre lunghezze (24–27 al 16°).

Poi, in avvio di terzo quarto, i montesi si portano a -1 (37–38 al 23°), ma è solo un’illusione perché i molisani subito dopo infilano un 14–4 con cui si riportano a +11 (41-52 al 37°) a cui rispondono i flegrei con un 9-4 (49–57 al 30°). L’ultimo mini intervallo carica gli ospiti che al rientro infilano un 7–2 con cui raggiungono il massimo vantaggio: +14 (53–67 al 35°). Un passivo che non ammazza i padroni di casa che si riportano sotto (62–68 al 37°), ma poi nei minuti conclusivi e decisivi del match non hanno la lucidità necessaria per tentare il sorpasso che avrebbe avuto il sapore di una beffa per la Phlogas.

Una partita che dovrà far riflettere tutto lo staff della Diveal Ip Service Monte di Procida che, dopo la buona Coppa Italia e il positivo esordio in campionato contro il Sarno, sembra aver smarrito la strada e si sta infilando in un tunnel negativo molto simile a quello della passata stagione: tre partite, una sola vittoria (in casa).

Andrea Di Natale

GETEA PARTENOPE NAPOLI - CENTRO FORD MOLFETTA 83-81   (16-21, 42-37, 63-61)

 Arbitri: Perrone (Catania) e Caffo (Mascalucia - CT)

 Note: 

Una Getea indomita porta a casa una partita giocata con il cuore e la tecnica contro una squadra potenzialmente più forte che però viene domata dal "gruppo" che Walter Cecere sta forgiando giorno dopo giorno. La partita viene decisa da due tiri liberi di Daniele Mennitti. Ma tutto sembrava definito sul +10 a 4 minuti dalla fine, quando il Molfetta cercava la carta disperata della zona, i gialloblu con una serie di palle perse riportavano in partita i pugliesi ed un fischio folle a 9" dalla fine, che concedeva due tiri liberi sulla penetrazione di Teofilo ed altri due per un fallo lontano dalla palla, riportava il punteggio in parità con 4 tiri liberi consecutivi per gli ospiti. Ma Daniele Mennitti partiva in palleggio a tutto campo e veniva fermato fallosamente, i suoi tiri liberi chiudevano la gara.

L'inizio era stato per i pugliesi che sembravano imporre la maggiore esperienza ed il peso fisico chiudendo il primo quarto in vantaggio. Nella seconda frazione c'era la reazione dei ragazzi di Cecere che, con un quintetto tutto under (Variale e Mennitti del 1984, Maddaloni 1985, Di lauro del 1986 e Ferrara del 1986,) ribaltavano la situazione.

Al rientro dagli spogliatoi sembrava confermarsi il trend positivo per la Partenope, ma Ferrara ricadeva male sulla caviglia ed usciva definitivamente. Di Raimo rientrava con tre falli ma in breve chiudeva la partita con il 4° ed il 5° fallo, seguito da un tecnico che riportava a -1 il Molfetta. Nell'ultimo quarto la Getea riprendeva il comando della partita e sembrava chiudere la gara con un fallo subito da Varriale sul tiro da tre punti cui seguiva un fallo tecnico, Salvio realizzava 5 tiri liberi di seguito e portava la squadra sull'80-70. A questo punto si spegneva la luce per i ragazzi di casa e di nuovo gli ospiti si facevano sotto con la zona ed un fallo antisportivo della Partenope che riportava il punteggio sul 81-79.

Il finale ve lo abbiamo già descritto, onore ai ragazzi di Carolillo che orfani di Gesmundo hanno lottato fino in fondo conducendo una gara energica ben supportati da Maggi, Teofilo (straordinario a tratti) e Varisco, Tommasini ha fatto valere solo in parete la sua statura ed esperienza. Per la Partenope Attianese è l'mvp, superlativo tra difesa ed attacco, Mennitti ha giocato una partita delle sue, Varriale è sempre più sulla strada del recupero giocando con grande energia, Di Lauro ha realizzato buoni canestri ma ancora deve integrarsi al meglio con i compagni, Ferrara ha giocato alla grande fino all'infortunio, Fevola è il collante della squadra, coadiuvato da un ottimo Maddaloni e da un positivo Marino, Di Raimo ha mostrato segni di ripresa, pur con i normali problemi di un giocatore che ha pochi minuti di gioco nella gambe: in definitiva una Partenope in crescita, che seguendo le indicazioni di Cecere potrà ottenere risultati positivi.

dal sito ufficiale della Polisportiva Partenope

Seconda sconfitta consecutiva per la Virtus Molfetta che dopo una vera e propria battaglia esce da Napoli con l’amaro in bocca per una sconfitta certamente evitabile; causata dalla troppa leggerezza difensiva e la poca lucidità offensiva, specie nei primi venti minuti. Molfetta parte col quintetto titolare composto da Maggi, Varisco, Teofilo, Leo e Tommasini. Avvio equilibrato in cui la compagine molfettese fatica a trovare il canestro e subisce le penetrazioni di Menniti. La formazione di Carolillo si tiene a contatto grazie ai tiri liberi di Varisco e Tommasini fino al break di 6-0 sulle triple dello stesso Varisco e di Bonaiuto che sanciscono il finale del primo quarto 16-21. In avvio di secondo quarto Molfetta raggiunge il massimo vantaggio sul +6 16-22 ma subisce un inaspettato parziale dei partenopei di 16-3 che capovolge il match 32-25. L’attacco di Molfetta continua a stentare e dall’altra parte Menniti e Attianese infilano triple una dopo l’altra. Ancora una volta Molfetta riesce a tenere minimo lo scarto grazie ai tiri liberi e la prima frazione si chiude sul 42-37.

Il terzo quarto si apre con le due squadre particolarmente precise in attacco. Maggi dirige perfettamente l’attacco e Molfetta raggiunge per due volte il pareggio sul 44 e 46 e trova anche il sorpasso sul 49-50 grazie a un canestro del ragno Teofilo. Tuttavia nell’altra metà campo Napoli raccoglie punti in ogni possesso, grazie a soprattutto a una sorprendente precisione dalla linea dei 6,25. La terza frazione si chiude con il punteggio sul 63-61. Il quarto periodo si trasforma ben presto in una battaglia. La compagine partenopea, nettamente sopra i suoi standard, continua a tener testa ai pugliesi e si arriva a 6’ dalla fine sul punteggio perfettamente in parità sul 70-70. Allora Napoli piazza un parziale di 11-0 con 6 punti consecutivi di Attienese e un 5/5 ai liberi di Variale (fallo sul tiro da tre di Teofilo e conseguente fallo tecnico) che porta il punteggio sull'81-70. La situazione diviene disperata quando Teofilo, Varisco, Tommasini e Leo finiscono fuori per falli e Molfetta è costretta a schierare un quintetto d’emergenza con Maggi, Abet, Filianoti, Bonaiuto e il giovanissimo Altamura. I giovanissimi mettono il cuore e incredibilmente Molfetta piazza un 13-3 in due minuti che porta il punteggio ancora in parità sull’83-83. Ma il sogno si spegne sul fallo (discutibile) a 4" dalla sirena di Bonaiuto su Menniti, che realizza entrambi i liberi; inutile la preghiera finale di Maggi che si ferma sul ferro. Molfetta esce sconfitta e ora dovrà recuperare sicurezze in vista della prossima gara interna contro Battipaglia.

Savio Sciancalepore

PUNTO SNAI CASERTA - CAPPAVERDE ANAGNI 76-74   (20-14, 32-32, 51-50, 65-65)

 Arbitri: Natale e Castaldo (Napoli)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

La Punto Snai Caserta ama complicarsi a vita, ma anche stavolta riesce a strappare all’overtime due punti preziosissimi per la classifica. Priva dell’infortunato Tammaro, che ne avrà per un bel po’, i biancazzurri di coach Pappacena partono in maniera discreta e, a parte il 4-7 firmato da una tripla di Alessando Simeone, riescono subito a prendere la testa del match grazie ad un ottimo Baroncini, presente a rimbalzo e in attacco, e ai contropiede nati da una buona difesa. Tessitore firma 8 punti (con due triple) che permettono ai padroni di casa di chiudere il primo quarto avanti 20-14. L’Anagni riduce il gap in apertura del secondo periodo grazie a 5 punti di fila del baby Marco Fiorini (22-21) ma nessuna delle due contendenti riesce a scappare. Del Vecchio e Santoro danno nuova linfa all’attaco dei pinguini ma i laziali si tengono a galla a suon di triple riuscendo anche a sorpassare con il lungo Crescenzi (30-32), prima dell’intervallo (32-32 al 20’).

Nella ripresa i ciociari partono meglio, con Rocchi, ma Tessitore ricuce lo strappo e la gara si trascina punto a punto. Bisaccia sotto le plance non sfigura e firma il 51-50 di fine terzo periodo. nei quarto tempo l’Acquaviva stringe le maglie in difesa e a suon di contropiede vola sul 61-50 al 34’. L’Anagni però ci crede e riesce a raggiungere a 7” dalla sirena i casertani, trascinata dai Simeone. Tessitore perde la maniglia sulla rimessa ma gli ospiti non sfruttano la chance. Nel prolungamento D’Orta e Baroncini la fanno da padroni ma incide non poco il tecnico fischiato a alla panchina frusinate a 2’ dal termine. Dalla lunetta i locali si portano sul 72-67, ma si complicano di nuovo la vita, prima del libero del 76-72 di Scatola. L’ultimo canestro è della Cappaverde, poi Tessitore fallisce due liberi allo scadere.

Michele Falco

A sorpresa c'è un recupero per parte. Pappacena ritrova Santoro e Gabriele Alessandro Simeone, che sarà addirittura il top scorer della partita. Ancora sconfitta però per Anagni su campo esterno ed ancora tanto rammarico per la squadra di Gabriele che tranne una parte nella prima frazione è sempre in partita. Un punto a punto che si trascina dall'inizio del secondo quarto sino al termine del supplementare, con Anagni che sbaglia la palla della vittoria nei tempi regolamentari e non riesce a tirare negli ultimi 4" del supplementare. Lamentele sul comportamento degli arbitri e del più anziano in particolare, che tiene nei confronti di tutti i protagonisti un atteggiamento che sfiora l'arroganza. L'aria di superiorità e quasi dittatoriale sfocia nel ridicolo quando sta per comminare un tecnico all'accompagnatore dell'Anagni che sta al tavolo. Il d.s. ospite viene accusato di parlare con gli ufficiali di campo. Ci vogliono diversi secondi prima che si accorga che il d.s. Fiorletta era invece intento a parlare al cellulare utilizzando l'auricolare!

da Basketincontro

ALTER MASSAFRA - CARICHIETI PALLACANESTRO 102-99   (16-25, 37-45, 58-66, 80-80, 95-95)

 Arbitri: Conti e Meduri (Reggio Calabria)

 Note: Dopo due tempi supplementari. Cinque falli: De Feo, moliterni, D’Alessandro, Rolando, Mariani.

Ci sono voluti 50 minuti di gioco per decidere quali delle due squadre dovesse aggiungere i due punti in classifica. Alla fine ha avuto la meglio l’Area Banca dopo due tempi supplementari. Massafra sempre sotto sino al 38’, quando Richotti a -1’34" porta la squadra ad impattare sul 75-75 con due tiri liberi dalla lunetta. La squadra di Ciracì ha mostrato un’ottima reattività. Mai doma, mai battuta, neanche quando Capone (46 punti e una prova straordinaria) porta la propria squadra al +16 del terzo quarto. I massfresi rosicchiano punto dopo punto, con tanta pazienza, contro un avversario che a lungo andare comincia a logorarsi con le proprie mani.

Una partita che sembrava persa alla fine ha sorriso alla squadra che meno ci si aspettava di veder vincere. L’ultimo quarto, dopo i primi tre passati a rincorrere senza tanti risultati, è stato quello della carica. Un buon Richotti, un superbo De Feo e una squadra unita e che ci ha creduto sino alla fine, sono riusciti nella rimonta disperata, non vincendo subito per un niente, grazie a Capone, che sul 80-77 ha messo a segno una tripla che ha portato all’overtime. Il primo supplementare vede le due squadre lottare caparbiamente, sino alla nuova sirena, che porta ad un secondo supplementare questa volta grazie a due tiri liberi concessi all’Area Banca, sfruttati a dovere con Salvatore, apparso un po’ imbarazzato nei primi tre periodi e invece poi venuto fuori alla grande nei momenti più importanti. Negli ultimi cinque minuti i falli si susseguono, portando ancora le squadre ad un punto a punto estenuante. È Richotti a siglare il 102-99 in contropiede. Poi la partita potrebbe finire subito, perché nell’azione di rimessa la Carichieti prima sbaglia e poi commette fallo su Luisi, che invece sbaglia entrambi i tiri liberi. Il tiro sulla sirena è per Capone, ma questa volta sbaglia. L’Area Banca vince con fatica, ma vince, raggiungendo quota quattro in classifica. Tra una settimana un’altra battaglia contro la Cappaverde Anagni.

Graziano Fonsino

La CariChieti non coglie l’occasione di conquistare due importantissimi punti in trasferta. Vittoria per Massafra dopo due tempi supplementari, davanti ad un caldissimo pubblico (circa 500 spettatori). La formazione di Agresti ha condotto il match per tre quarti, facendosi raggiungere nel finale. Ancora una volta, come a Caserta, non è bastato un grande Claudio Capone. Il prossimo turno vedrà i biancorossi ospitare al PalaS.Filomena il Cus Bari (domenica ore 18).

Luca Colella - dal sito ufficiale della Pallacanestro Chieti