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Il sito ha lo scopo di diffondere e promuovere il basket del Molise, dalle sue massime espressioni fino ai campionati giovanili. Compatibilmente col tempo a disposizione, cercherò di aggiornarlo costantemente, con le ultime notizie e, per quanto possibile, con i tabellini di tutte le partite dei campionati a cui partecipano squadre molisane.

Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2004/2005 - QUATTORDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2004/2005

QUATTORDICESIMA GIORNATA (11-12/12/2004)

 

RISULTATI

POL. CAVA DE´ TIRRENI

CENTRO FORD MOLFETTA

73 61

PHLOGAS CAMPOBASSO

AMBROSIA BASKET BISCEGLIE

79 78

PASTA GRANORO CORATO

BIO SYSTEM S.MARIA A VICO

0 20

FLORA NAPOLI MARIGLIANO

C. ACQUAVIVA CASAGIOVE

84 77

EUROSERVICE CASTELLANETA

TOUCHDOWN BERNALDA

65 70

COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO

TELCOM OSTUNI

69 76

STAMPLAST CEGLIE

GETEA PARTENOPE NAPOLI

81 78

DIVEAL MONTE DI PROCIDA

IT STORE CAMPOBASSO

80 61

 

 

Si allunga la classifica del girone G della serie C1. Ad una giornata dal termine del girone di andata, sono sempre Corato ed Ostuni - che si scontreranno domenica prossima nella città bianca - a darsi battaglia per la prima posizione. De Leonardis e compagni superano bene il Santa Maria a Vico, la squadra di Putignano vince a San Giorgio del Sannio forse con più fatica del previsto. Dietro di loro, staccate di quattro lunghezze dall'Ostuni, troviamo Bernalda e Ceglie, con i lucani vincitori in trasferta del "derby" con il Castellaneta e i brindisini che superano solo di tre punti la Partenope Napoli e dimostrano di essere in un momento di appannamento, cosa che già si era intravista a Caserta nel ko contro il Casagiove. Avanza il Marigliano, che fa sua la gara casalinga con lo stesso Casagiove e si lascia dietro di due lunghezze il Molfetta, sorprendentemente battuto a Cava de' Tirreni. Al settimo posto in classifica troviamo appaiate Phlogas Campobasso e Bisceglie, con la squadra di Fabio Ladomorzi che raggiunge quella di Roberto De Florio dopo la vittoria in uno scontro diretto giocato dalle due formazioni sempre sul filo del "punto in più-punto in meno" e vinto dai campobassani con lo sprint finale nel quarto periodo dopo che l'Ambrosia era andata a +7 inducendo negli spettatori del Palavazzieri foschi presagi di sconfitta casalinga. Nono è il Santa Maria a Vico, al decimo posto ci sono quattro squadre, fra cui l'It Store Outlet Campobasso, che si fa sorprendere ed agguantare in graduatoria dal Monte di Procida non entrando mai in una partita segnata fin dalle sue prime battute, col primo periodo terminato 26-8 e i sogni di riscossa tramontati in un terzo quarto il cui parziale a favore dei campani è... 9-5. Il quintetto di Anzini ha certamente tutte le possibilità di evitare i playout, ma è alla terza battuta d'arresto consecutiva e deve obbligatoriamente tornare a fare punti al più presto. Con il successo sul Molfetta, infine, il Cava de' Tirreni si stacca dal terzetto delle ultime in graduatoria, lasciando a chiudere la classifica le battute Sant'Agnese e Castellaneta e tornando a sperare in una posizione migliore nell'ipotetica griglia playout.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 TELCOM OSTUNI2414114195019160445514953749542
 PASTA GRANORO CORATO241410949671275174467157752156
 TOUCHDOWN BERNALDA201411441044100609507102535537-2
 STAMPLAST CEGLIE201411181039795675274055151239
 FLORA NAPOLI MARIGLIANO1814116211035959853365564570-6
 CENTRO FORD MOLFETTA16141005999652548837480511-31
 PHLOGAS CAMPOBASSO1414106010491151751435435358
 AMBROSIA BASKET BISCEGLIE1414109310831056153625532547-15
 BIO SYSTEM S.MARIA A VICO141410261017958152556445492-47
 GETEA PARTENOPE NAPOLI101410961135-3957053238526603-77
 IT STORE CAMPOBASSO101410271068-4152651412501554-53
 DIVEAL MONTE DI PROCIDA101410691121-5254452618525595-70
 C. ACQUAVIVA CASAGIOVE101410291106-7745043713579669-90
 POL. CAVA DE´ TIRRENI8149661076-110501537-36465539-74
 COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO61410191121-102529558-29490563-73
 EUROSERVICE CASTELLANETA61410161187-171596635-39420552-132

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

POL. CAVA DE´ TIRRENI - CENTRO FORD MOLFETTA 73-61   (15-14, 35-34, 50-42)

De Masi7Santangelo6Gramajo24Gesmundo6
TufanoneOrazzo9De Gennaro0Colucci0
Avallone10C. BuononatoneTeofilo2Rosito19
De Pisapia2L. Buononato4Biasi3Iannone2
Grassitelli15Postiglione20Cozzolino5Ostunine
--------
All. PintoAll. Carolillo

 Arbitri: D'Arielli (Francavilla al Mare (CH) e Acronzio (Teramo)

 Note: 

Il Cava regala ai propri sostenitori una vittoria nell’ultima gara del 2004 al Pala Sanpietro facendo suo il match contro una più quotata avversaria come il Molfetta. Al via per i biancoblu si presentano sul parquet De Masi, Postiglione, Grassitelli, Santangelo e Avallone mentre i pugliesi schierano Colucci, Rosito, Teofilo, Gramajo e Iannone.

Il primo quarto si chiude in sostanziale equilibrio con un ottimo Santangelo che si prende cura dell’avversario più pericoloso, Gramajo, concedendogli soltanto 4 punti di cui 2 su tiri liberi ed Avallone che non ha rivali a rimbalzo. Nella seconda frazione di gioco i cavesi riescono a prendere le misure agli avversari e colpiscono dalla distanza con Grassitelli e Postiglione e potrebbero rientrare negli spogliatoi con un discreto margine di vantaggio se gli arbitri all’improvviso non avessero deciso di diventare i protagonisti fischiando un tecnico a Grassitelli a soli 10 secondi dalla sirena, decisione che costava ai metelliani ben 5 punti grazie ai tiri liberi di Gramajo ed alla tripla piazzata allo scadere da Rosito.

Al rientro dagli spogliatoi l’inerzia della partita resta sempre nelle mani dei cavesi con Orazzo, Buononato e De Pisapia che danno il loro contributo, a metà quarto Carolillo decide di piazzare i suoi a zona approfittando anche dell’uscita di Grassitelli, ancora in fase di recupero. Anche i padroni di casa, su indicazione di Pinto, optano per una zona 3-2 e la scelta fatta dai due allenatori si rileva vincente per i padroni di casa infatti Postiglione e De Masi colpiscono dalla distanza mentre lo stesso non fanno i cecchini avversari e, con un parziale di 15 a 8, si va al riposo con il punteggio di 50 a 42. Nell’ultima frazione di gioco, anche grazie al continuo incitamento dei propri sostenitori, i cavesi mantengono un vantaggio che non scende mai al di sotto dei 10-15 punti ed è inutile il ricorso al fallo sistematico da parte del Molfetta che grazie soltanto ad un tiro da oltre metà campo sulla sirena riesce a limitare i danni. Ottima, per i Cavesi, la prestazione del collettivo, con il neo acquisto Postiglione su tutti e Grassitelli e Avallone in doppia cifra, mentre il Molfetta ha basato il suo gioco principalmente su Gramajo e Rosito ricevendo ben poco dagli altri giocatori.

Marco Medolla

La più brutta Virtus della stagione regala i due punti ad un coriaceo Delta Cava, che ha il merito di fare la sua onesta e regolare partita, di fronte ad un avversario spento, molle, con la testa altrove. Carolillo ha Biasi acciaccato e lancia in quintetto l’under Luca Iannone, che nel primo quarto contiene bene il bomber avversario Grassitelli. È proprio l’esterno del Molfetta a lanciare i suoi sul 2-4, uno dei pochissimi vantaggi ospiti dell’intero match. L’11-0 con cui rispondono i campani è micidiale: segnano praticamente tutti, due triple di Grassitelli e del neo acquisto Postiglione, poi Avallone e Sant’Angelo, danno il 13-4 al Cava. Iannone dà la scossa ai suoi prima con una rubata che lancia Gramajo in contropiede, poi con un’altra palla recuperata che favorisce Rosito. Quest’ultimo è l’unico virtussino a lottare fino al termine, nel primo quarto ci mette anche un a tripla per complessivi 8 punti, compresi i due dell’ultimo vantaggio esterno (13-14).

Nel secondo quarto la musica non cambia, il Molfetta è solo Rosito e Gramajo (saranno 30 in due su 34 complessivi a metà gara!) e il Delta Cava si tiene in testa senza fare cose fenomenali, ma tenendo alta la concentrazione. Cozzolino subisce uno sfondamento e recupera un pallone importante ma il Molfetta non vede mai il canestro. Postiglione ci mette un paio di triple, Grassitelli ne mette una da centrocampo e i padroni di casa, ultimi in classifica, volano fino al +9 (33-24). Gramajo reagisce con canestro più libero aggiuntivo, prima del tecnico fischiato a Grassitelli negli ultimi secondi del quarto, che il Centro Ford sfrutta con un 2/2 ai liberi di Gramajo e la tripla di Rosito sul possesso seguente, che chiude il tempo. Il Delta Cava trova punti importanti sotto canestro con Avallone e Orazzo, oltre agli spunti degli esterni Postiglione e Grassitelli; Molfetta ha quattro giocatori a segno, di cui la metà con appena due punti a referto. Teofilo presenta un’imbarazzante virgola con 0/5 al tiro.

Se possibile, i secondi venti minuti del Molfetta sono ancora peggiori: otto punti segnati nel terzo quarto con percentuali da oratorio, zero nei primi cinque minuti dell’ultimo tempo, ventiquattro nel secondo tempo se escludiamo la tripla ininfluente da centrocampo sulla sirena di Cozzolino. Con numeri del genere sperare di ben figurare o addirittura di vincere è impossibile, e puntuale giunge la sconfitta, risultato che non fa una piega. Il Molfetta non dà mai segni di vita, sbaglia tiri ridicoli da sotto, si intestardisce col tiro da fuori, è sempre in ritardo a rimbalzo, così la ripresa è un monologo dei cavesi, il cui vantaggio aumenta sempre di più, dal 42-36 firmato De Masi al 48-40 con la tripla di Postiglione, fino al 60-44, siglato dall’ennesima tripla del neo-acquisto del Delta Cava, massimo vantaggio dell’incontro.

Finisce 73-61, con la squadra di Grassitelli a festeggiare il Natale con i propri sostenitori e il Molfetta a testa bassa, dopo un match in cui non c’è nulla da salvare. I 24 punti di Gramajo e i 19 di Rosito servono solo alle statistiche: la realtà è la terza sconfitta consecutiva, un momento in cui c’è da stringere i denti e lavorare, perché ora anche il Castellaneta, di scena domenica al PalaPoli, può essere temibile.

Michele Bruno

 

PHLOGAS CAMPOBASSO - AMBROSIA BASKET BISCEGLIE 79-78   (23-27, 44-44, 62-61)

N. Pilla8Sabatucci15Ciampaglia14Marinelli8
Guida16Siervo13Piroddu18Leoncavallone
Antonelli13BiasoneneRinaldi0Colangelone
G. Pilla1Gatti2CasamassimaneBarbato15
Bernabei11BriganteneRomito2Della Felba19
--------
All. LadomorziAll. De Florio

 Arbitri: Placanica e Dondi (Bologna)

 Note: Spettatori 400 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Phlogas 22/37 (59%), Bisceglie 25/54 (46%). Tiri da tre: Phlogas 6/16 (38%), Bisceglie 7/13 (54%). Tiri liberi: Phlogas 17/23 (74%), Bisceglie 7/10 (70%). Rimbalzi: Phlogas 31 (Guida e Siervo 10), Bisceglie 17 (Della Felba 5).

La Phlogas Campobasso vince l'importantissima partita casalinga contro il Bisceglie e raggiunge al settimo posto in classifica proprio la squadra pugliese. Una gara combattuta fra il quintetto di Fabio Ladomorzi, con gli acciaccati Sabatucci e N. Pilla stoicamente in campo, e quello di Roberto De Florio, ben più squadra di due settimane fa, quando i biscegliesi persero contro l'It Store facendo una brutta figura, quasi di più del Comune di Campobasso che non rimette a posto l'impianto elettrico del Palavazzieri. Le due squadre si giocano la gara l'una, quella campobassana, facendo affidamento come sempre sul gioco dei lunghi (si vedano le buonissime percentuali al tiro da due) e l'altra, quella biscegliese, tirando da tre con oltre il 50% ma andando a sbattere spesso e volentieri contro la difesa di casa nelle conclusioni al di qua dell'arco. Alla fine la spuntano i padroni di casa, che riacciuffano per i capelli un match che stava scivolando via a metà della quarta frazione di gioco e portano a casa due punti fondamentali nella corsa verso i playoff. Per il Bisceglie una sconfitta che sa tanto di occasione perduta: vincere a Vazzieri con l'Olimpia non è facile per nessuno (Corato docet), i due punti per Barbato e compagni sono a portata di mano ma sfuggono quando i campobassani decidono che il -7 va recuperato e riescono nell'impresa quasi senza battere ciglio. L'ennesima dimostrazione che l'incredibile cuore-Olimpia è sempre lì in agguato e pronto a regalare soddisfazioni una dopo l'altra alla squadra del presidente Mancini.

Si parte a ritmo alto, con le due squadre che si sfidano in velocità e tirano con alte percentuali. I canestri del solito Guida (9 punti per lui nel primo quarto) e l'ottimo "in-between game" di Sabatucci guidano la squadra campobassana, dall'altra parte i biscegliesi tirano da tre con il 100%. Piroddu sorprende due volte dall'arco Ciccio Siervo, Ciampaglia mette altre due triple e ne fa 11 in un grande primo quarto, che la sua squadra chiude a +4. E' proprio il playmaker ospite la spina nel fianco maggiore pe l'Olimpia: Ciampaglia è imprendibile per Bernabei e getta scompiglio più di una volta nella difesa di casa, con i molisani che tuttavia fin da subito prendono il controllo del proprio tabellone, conquistando la gran parte dei rimbalzi sui (pochi, a dir la verità) tiri sbagliati dagli ospiti e facendosi sentire in questo aspetto del gioco anche dall'altra parte del campo.

La seconda frazione si apre con un canestro di Barbato, cui rispondono Bernabei, N. Pilla e ancora Bernabei per il 29 pari. Olimpia e Bisceglie continuano a giocare bene anche se il ritmo si abbassa notevolmente e le percentuali scendono leggermente. Guida è implacabile al tiro (chiuderà la gara con 7/8 dal campo, col solo problema che 15 dei suoi 16 punti finali arrivano prima del ventesimo) e continua a prendere rimbalzi ben spalleggiato da un concreto Ciccio Siervo, Ciampaglia ne mette un altro da tre e - come detto - entra in partita anche Barbato. La Phlogas ribatte colpo su colpo alla squadra ospite, con l'unico problema dei tre falli commessi da Bernabei al 24': con Filipponio fuori può essere la chiave negativa del match, ma G. Pilla sostituisce egregiamente l'ex Riva del Garda in regia: Bisceglie tenta di nuovo l'allungo andando a +5 sul 34-39, ma due tiri liberi di Siervo e una tripla di Antonelli riportano la siruazione in parità. La frazione si chiude con altri cinque punti a testa per il 44 pari dell'intervallo lungo.

Tanti errori da entrambe le parti nel terzo quarto, con Olimpia e Bisceglie che continuano a lottare punto a punto e i campobassani che si mettono a zona. Bernabei segna da tre allo scadere dei 24" facendo 51-50 ma di lì a poco commetterà il quarto fallo e andrà nuovamente in panchina, la gara non si schioda dall'alternanza del punteggio con i due quintetti che si superano un numero infinito di volte, la Phlogas chiude a +1 una terza frazione molto combattuta nella quale la parte del leone la fa Barbato, che con un ottimo gioco dentro e fuori batte spesso e volentieri da zona di coach Ladomorzi. Della Felba ci mette il suo per il Bisceglie, Sabatucci e Siervo rispondono per l'Olimpia con il match che è ben lungi dall'essere risolto a favore dell'una o dell'altra.

Dopo la rimessa del quarto periodo Della Felba e Piroddu fanno 4-0 Bisceglie, ma ancora Sabatucci risponde da tre per l'ennesima parità (a 65) della partita. Qui la Phlogas si blocca, sbagliando diverse conclusioni e perdendo qualche pallone di troppo. Bisceglie ne approfitta immediatamente per piazzare il 7-0 che sembra girare la gara a proprio favore, break chiuso da un canestro del sempre più convincente Barbato che fa 65-72. Ladomorzi chiede precipitosamente time out, al rientro in campo è Antonelli-time: la guardia campobassana segna da tre per il 68-72 facendo scaldare il pubblico di fede molisana, la difesa di casa sale di colpi e non permette più ai pugliesi di tirare con buone percentuali con i rimbalzi che sono costantemente di Siervo o di Gatti. Bernabei dalla lunetta fa 72-74, ancora Antonelli sorpassa da tre fra il tirpudio del pubblico e sempre il numero nove mette i liberi del +3 (77-74 a 30" dalla fine). Della Felba sbaglia ancora, Siervo subisce il fallo tattico ospite e mette un altro libero che chiude il controparziale di 13-2 per la Phlogas portando la situazione sul 78-74 a 11" dal termine. Bisceglie si affida a Della Felba, che segna da due per il 78-76 e, dopo l'1/2 di N. Pilla, subisce un fallo (scelta giusta da parte di coach Ladomorzi, che evita così la conclusione da tre punti) e fa 79-78 a -3" cercando invano di sbagliare apposta la seconda conclusione. Rimessa lunga per G. Pilla, che con la collaborazione di Antonelli porta a spasso la palla fino alla sirena.

La palma dell'mvp non può che andare a Luca Antonelli, che segna 10 dei suoi 13 punti finali nel momento topico del match. Note di merito per l'immancabile Guida (una macchina nei primi due quarti) e per la combattività di Siervo sotto i tabelloni. Ma è ancora una volta un'Olimpia che fa del gioco di squadra la sua arma vincente, con i cinque in doppia cifra che ne sono la chiara dimostrazione. Per il Bisceglie ottimi Barbato e Ciampaglia, bene Piroddu nelle realizzazioni, non altrettanto a rimbalzo. Chiave della sconfitta è sanz'altro la panchina corta: Ciampaglia, Barbato, Piroddu e Della Felba si "sciroppano" quaranta minuti di partita a testa, per coach De Florio urge recuperare al più presto gli infortunati.

Vittorio Salvatorelli

Una mattonata sulla testa. Un capitombolo a bassissimo tasso di digeribilità. Un autogol. Bisceglie sbanda e poi scivola sul parquet di Vazzieri, nel confronto con un avversario modesto, seppure diligente e caparbio. L’appuntamento molisano con l’Olimpia lascia intendere buoni auspici per il terzo successo consecutivo, in un frangente della stagione nel quale l’Ambrosia ha saputo stringere i denti e superare le difficoltà di formazione con enorme orgoglio.

Ladomorzi accoglie i biancoverdi con una ordinata triangolo e due, precisa nel seguire a uomo Barbato e Ciampaglia. Comincia una sparatoria (13-14 al 4’), con i lunghi Guida e Siervo a suonare la carica (19-14 al 7’). L’intensità della partita é impostata sui ritmi del playmaker di casa, Bernabei, lento ragioniere dei giochi d’attacco di Campobasso. De Florio vuole imporre linee orizzontali alla circolazione dei molisani passando alla zona 2-3, dalla quale l’Ambrosia produce rimbalzi, con Romito, e facili contropiede (23-29 al 12’). Gli strappi biscegliesi non sono convinti e le rotazioni permettono all’Olimpia di restare sempre a contatto, con i punti di Antonelli in uscita dalla panchina (46-50 al 23’).

E’ una sfida a metà campo. I portatori di palla lavorano con il cronometro dei 24" e dal penetra-e-scarica Bisceglie costruisce vantaggi abbastanza rassicuranti (65-72 al 35’). Fuori Romito, la presenza biancoverde a rimbalzo è molto limitata, e Campobasso può forzare con la consapevolezza di trovare buoni secondi tiri. Barbato segna l’ultimo passo Ambrosia verso una vittoria più che alla portata (68-74 al 37’). La luce si spegne improvvisamente e l’Olimpia torna in carreggiata, sorpassando in un giro di lancette (75-74 al 38’). I tiri per il successo di Ciampaglia e Della Felba escono dal ferro, Antonelli è più lucido dei cugini Pilla dalla lunetta. Della Felba, con 3" da giocare, riesce a firmare soltanto un -1 che non risarcirà mai l’Ambrosia di un’occasione incredibilmente sciupata.

Vito Troilo

 

PASTA GRANORO CORATO - BIO SYSTEM S.MARIA A VICO 0-20   (22-22, 48-41, 74-59)

Stella12Rana12Aragosa15Canzano3
De Leonardis15Lerro3Capone17Di Marzo0
Onetto6Leo23Racioppoli0Di Guida11
Grimaldi1Masciulli4Battiloro2Scala19
Arbore11Scoccimarro7Corbo1Varriale8
--------
All. GattaAll. Salanti

 Arbitri: Portaluri (Taranto) e Petraroli (Lecce)

 Note: La gara, terminata sul campo con il punteggio di 94-76, è stata omologata con lo 0-20 perché il Corato ha schierato in panchina il coach Gatta seppur squalificato.

Ancora una vittoria per la Granoro Corato, che chiude nel migliore dei modi l'anno solare 2004 al PalaLosito contro il S. Maria a Vico, confermando ancora una volta la propria leadership solitaria in classifica (26 punti). Già prima della gara contro la formazione campana l'atmosfera nel calorosissimo palasport coratino era rivolta al big match di domenica prossima ad Ostuni, che sancirà chi delle due formazioni brinderà al girone d'andata con il primo posto in classifica. Infatti la diretta concorrente della Granoro ha vinto in trasferta a S. Agnese, restando a 2 punti di distacco dai coratini.

Ma prima c'era da superare il S. Maria a Vico, e la Granoro l'ha fatto nel migliore dei modi, soffrendo l'aggressività degli avversari soltanto nei primi 2 quarti. Partenza forte della Granoro, che al 4' era già sul +8 (10-2). S. Maria a Vico, poco estetica ma molto efficace, rosicchiava punti preziosi ai padroni di casa, chiudendo i primi 10' di gioco in parità. Il secondo quarto di gioco viveva delle accelerate dei padroni di casa, puntualmente ricacciate indietro da alcune ingenuità difensive. Dal 44-32 si passava al 48-41, con una tripla di Capone sulla sirena.

Nella ripresa un perfetto Leo e la ritrovata personalità di Rana e Scoccimarro, bravi nel lavoro sotto canestro, restituivano grinta e smalto alla Granoro, che toccava al 26' il +15 con un contropiede di Stella (67-52), frutto anche di una buona difesa a zona. Coach Gatta insisteva con la zona, e capitan Arbore, con una tripla, regalava il +18 (77-59); ma è al 37' che la Granoro toccava il massimo vantaggio dell'incontro, sul +19 (86-67). Gli ospiti accusavano il colpo, ma con con Varriale e Aragosa spendevano le ultime energie. Coach Gatta dava spazio a tutta la panchina, e al termine del match era già festa al PalaLosito, aspettando la palla a due di domenica prossima sul campo della Telcom.

Rino Porro

Come era nelle previsioni la Bio System S. Maria a Vico è costretta ad issare bandiera bianca contro la capolista del girone G, la Pasta Granoro Corato, soccombendo 94-76 al termine di un match durato in pratica soli venticinque minuti, prima che i locali prendessero il largo e chiudessero anticipatamente i conti.

Gli uomini di coach Gatta impongono subito il loro ritmo ai vicani grazie ad un incontenibile Leo (23 punti, 19 dei quali nei primi 16’ di gara) e piazzano il primo allungo (14-5). I lunghi bianconeri non sfigurano nell’altra metà campo e recuperano pian piano il distacco, grazie ad un Di Guida in palla e ad uno Scala monumentale, che chiude la serata con una tripla doppia anomala frutto di 19 punti, 10 rimbalzi difensivi ed altrettanti offensivi. Capone firma il pareggio (22-22) a fine primo quarto, ma Leo continua a seminare il panico nell’area colorata dei suessolani e assieme al compagno di reparto Rana confeziona il minibreak che consente ai biancoverdi di andare al riposo sul 48-41, malgrado le buone prove offensive tra le file vicane degli esterni Aragosa (15 punti a fine gara con 6/9 da 2) e Capone che limitano i danni.

Dopo l’intervallo lo stesso Capone rimedia un infortunio e si accomoda precauzionalmente in panchina, Di Guida e Scala colpiscono da sotto i tabelloni, ma Stella approfitta del mismatch fisico nei confronti dei dirimpettai Canzano e Varriale, entrambi in ombra contro il giovane regista pugliese e mette un paio di canestri che fanno aumentare il vantaggio. I vicani reggono fino alla metà della terza frazione, quando l’ex Bernalda De Leonardis e Scoccimarro fanno valere la loro esperienza contro le giovani leve sammaritane, firmando il break che decide in pratica la gara. La guida tecnica Salanti dà spazio alle seconde linee e il terzo periodo va in archivio 74-59, con i viaggianti che crollano. Anche Arbore inizia a punire le disattenzioni difensive di Battiloro e soci, che non riescono a contrastare lo strapotere fisico dei locali, che dimostrano di essere più di una spanna al di sopra dei casertani e la forbice si allarga fino al 94-76 finale, che condanna eccessivamente i ragazzi del patron Valter Fusco, ma obiettivamente contro un simile Corato nessuna squadra del raggruppamento avrebbe avuto scampo. Un passo in avanti sotto l’aspetto difensivo per gli ospiti, che si sono arresi dinanzi alla superiorità fisica e tecnica dei rivali.

Michele Falco

 

FLORA NAPOLI MARIGLIANO - C. ACQUAVIVA CASAGIOVE 84-77   (17-13, 35-34, 53-54)

Corvo7Suppa36Dan. D´Orta9Del Vecchio4
Ciervo4Di Napoli5Santoro24Farina6
Confessore13AuriemmaneBisaccia0Terracciano0
Leone4Fornaro0Esposito20Matuozzo11
F. Forino15SerpiconeTammaro3De Giulio0
--------
All. AscioneAll. Pappacena

 Arbitri: Satta e Pais (Porto Torres - SS)

 Note: Cinque falli: Confessore, Del Vecchio, D'Orta.

Quarta vittoria consecutiva per la Flora Napoli Marigliano che supera nell'ultimo turno interno del girone d'andata l'Acquaviva Casagiove. Importante davvero il successo della compagine cara al presidente Tommaso Barbato, primo perchè chiude una settimana perfetta dopo il doppio colpo in terra pugliese (Castellaneta e Molfetta) e poi perchè si è vinto pur non giocando una grande partita e in condizioni comunque di emergenza, con Corvo a mezzo servizio e Cesare Forino squalificato; ed inoltre di fronte c'era un Casagiove che è squadra in continuo crescendo e che ha giocato e lottato con tenacia ed orgoglio fino alla fine di una gara che ha visto la coppia arbitrale sarda lasciare tutti scontenti.

Pronti via e la Flora Napoli subito scappa, raggiungendo al 5' quello che sarà il massimo vantaggio di tutto l'incontro (13-2) grazie anche a delle belle giocate tra cui due schiacciate di Suppa e Forino. La partenza fulminea dei ragazzi di coach Ascione lasciava presagire ad una facile passeggiata, ma gli avversari si riorganizzavano subito e con Esposito, Del Vecchio ed una schiacciata in contropiede di Matuozzo chiudevano un bel parziale di 11-0 e raggiungevano la parità. Del Vecchio, in campo con una maschera protettiva per un taglio al sopracciglio, fallisce i liberi che potevano siglare addirittura il sorpasso, non li sbagliano invece Confessore e Di Napoli che fissano il 17-13 al primo intervallo, con Bisaccia che proprio sulla sirena fallisce una comoda conclusione e ricadendo s'infortuna; non rientrerà più in campo.

La Flora Napoli viaggia sempre con 4-5 punti di vantaggio, fino al 15' quando Suppa tenta un uovo mini-break (28-20). I casertani tuttavia non hanno alcuna intenzione di far sì che i locali scappino via e grazie soprattutto a Santoro restano pienamente in partita e vanno al lungo intervallo sotto di un solo punto (35-34). Suppa e Fabrizio Esposito sono i mattatori di inizio periodo, con l'Acquviva che con Santoro corona l'inseguimento e pareggia a 41. Gioco da 3 punti di Forino e tripla di Di Napoli danno subito nuova linfa al Marigliano ma un parziale perentorio di 8-0 dei casertani, iniziato da una tripla di Espoito e finito da un'altra tripla di Santoro da il primo vantaggio all'Acquaviva (47-49) al 27'. Coach Ascione è così "costretto" a ricorrere a Gigi Corvo, fino ad allora in panchina perchè in non perfette condizioni fisiche. 4 Punti di Forino riportano avanti la Flora Napoli, la seconda tripla di D'Orta fissa il 53-54 all'ultimo intervallo.

Ed è ancora una tripla del biondo play ospite a riaprire le danze ed a dare al Casagiove il masimo vantaggio (53-57), due tap-in dello "yankee di Durazzano" raggiungono la nuova parità. Un personale di un opaco Tammaro da l'ultimo vantaggio agli ospiti (57-58): Forino, Confessore ma soprattutto uno scatenato Suppa firmano quello che risulterà essere l'allungo decisivo con il ragazzo del Connecticut che è una vera e propria iradiddio. Ed è proprio un canestro di Suppa (alla fine al career-high in Italia con 38 punti) a mandare i titoli di coda ed a regalare al Marigliano (33 punti nell'ultimo parziale) l'importante vittoria.

Soddisfatto a fine gara il dirigente Altarelli: "Abbiamo centrato la quarta vittoria consecutiva e questo è ciò che conta di più. Abbiamo forse preso la gara un po' sotto gamba ma alla fine i ragazzi hanno reagito ed il successo è meritato". Ecco invece Danilo D'Orta: "Credo che abbiamo giocato una buona gara nonostante avessimo più di una persona non al 100%. Mi spiace solo che abbiamo avuto un arbitraggio non all'altezza e che ci ha penalizzato un po' in alcune sue decisioni".

Giovanni Caruso

 

EUROSERVICE CASTELLANETA - TOUCHDOWN BERNALDA 65-70   (11-17, 29-30, 49-43)

Mazzotta0Rotolo15Rossi Pose32Bortonene
Moliterni18G. Resta1Poeta5Brugalossi0
Visceglia9Errico8AriscineNucci6
Larocca0Massafra7Miccoli5Russo5
D. Resta0Durante7FanellineRaffaelli17
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All. GaetaAll. Djukic

 Arbitri: Aprea (Napoli) e Amendola (Terzigno - NA)

 Note: Spettatori 500 circa con almeno 100 sostenitori ospiti al seguito. Cinque falli: Mazzotta, Rotolo, Errico, Massafra.

E sono nove. Nove sconfitte consecutive che pesano come un macigno. L’Euroservice Castellaneta targato Gaeta non riesce a vincere. Anche il sentitissimo derby dello Jonio ha visto soccombere i biancorossi del presidente Antohi. Eppure il Bernalda non è certamente la grandissima squadra dello scorso anno, ma soltanto una discreta compagine che ha giocato molto sugli esterni, ha avuto pochissimo dai frequentatori dell’area colorata, ha sbagliato anche una montagna di liberi, ha avuto però la forza di non abbattersi e ha trovato in Rossi Pose il solito trascinatore.

Gaeta spedisce nel quintetto Mazzotta, che non ripaga affatto la fiducia del coach, e affida Rossi Pose all’ex Durante (voglioso di mettersi in mostra verso i suoi compaesani, ma a volte troppo forzato), il folletto Russo al giovanissimo Rotolo (ottima gara la sua, anche se viziata da qualche fallo di troppo), l’altro gaucho Raffaelli al citato Mazzotta. Sotto i tabelloni Errico e Moliterni se la vedono con il lottatore Nucci e Miccoli (entrambi impalpabili). La gara parte bene per i biancorossi (7-4), anche se Errico al 3^ è già al secondo fallo. Poi è Rossi Pose a dare la sveglia ai suoi con 8 punti consecutivi (12 nel parziale) che consentono ai lucani di portarsi sul 9-15. Solo ad inizio di quarto arriva il primo cambio di Gaeta (finalmente molto meno vorticosa la sua girandola): Massafra per Durante, a seguire Visceglia per Mazzotta. Di contro Djukic richiama Miccoli per Brugalossi e ancora Poeta per uno spento Raffaelli. Per i pugliesi Rotolo conduce per mano la rincorsa, con due triple sul finire che consentono di arrivare alll’intervallo con il minimo distacco.

Il terzo quarto ricomincia con gli stessi starting five. Il Castellaneta opera subito il sorpasso con Durante, poi allunga fino al 38-31 nonostante Errico, Rotolo e Mazzotta arrivino subito al 3^ fallo. Fra gli ospiti è Nucci a beccarsi un tecnico per proteste. Il Bernalda accenna ad una zona sul 40-35 e a 3 dal termine Rotolo commette il 4^ fallo e viene rilevato da Visceglia (sua la bomba del 47-41). Il Castellaneta tiene bene il campo e approfittando degli errori lucani sembra in grado di portare a termine vittoriosamente la gara. L’impressione è rafforzata all’inizio dell’ultimo parziale. Un gioco da tre del positivo Massafra (da rivedere però in difesa) consente il 54-44. Su questo massimo vantaggio i locali perdono letteralmente la strada del canestro: conclusioni forzate, penetrazioni su difesa schierata, raddoppi subiti senza scarichi conseguenziali consentono al Bernalda di arrivare fino al 54-53 con Poeta e Raffaelli. Poi Nucci subisce fallo da Errico e dopo alcuni attimi comprende (o gli viene suggerito) di fingere un improbabile infortunio: viene rilevato da Rossi Pose che stava rifiatando in panca. L’argentino si accomoda in lunetta al posto del “mano quadra” Nucci e, giustizia divina, commette il suo unico errore dalla linea della carità, ma che comunque consente il 54 pari. Per due volte l’Euroservice ritorna in vantaggio con Moliterni, poi Rotolo esce per falli sul 58-56 a 3 e 22 dal termine. Rossi Pose piazza una tripla incredibile con l’uomo addosso e completa la sua serata magica (onore al merito) conducendo per mano i suoi alla vittoria, con l’ausilio di Poeta e del ritrovato Raffaelli. I biancorossi scompaiono dal campo e gli ultimi giri di lancetta servono solo per la statistica, conditi da due antisportivi fischiati ai pugliesi e da un tecnico non fischiato a Miccoli autore di una bella schiacciata che sembrava non finire mai per quanto tempo il lucano è rimasto attaccato troppo platealmente al ferro.

A fine gara gli impagabili Ultras di Azione Sudista (veramente assordante e incessante il loro tifo nonostante la difficilissima posizione di classifica) si attardano nei pressi degli spogliatoi rivendicando il diritto di critica verso Rossi Pose, autore sì di una prestazione maiuscola, ma spesso irridente e provocatorio. Qualcuno chiama le forze dell’ordine che arrivano in massa (mai visto tanto sciupio di mezzi e personale) per una situazione che rasenta la calma piatta. Dal punto di vista tecnico per l’Euroservice resta solo l’ancora di salvataggio dell’acquisto di grande caratura tecnica e caratteriale in grado di dare uno scossone ad un ambiente ormai depresso. Per quanto riguarda la guida tecnica le critiche piovono a raffica: sparare sui feriti non è, però, il nostro sport preferito.

Giacinto Rochira

 

COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO - TELCOM OSTUNI 69-76   (25-19, 39-36, 53-58 )

CanzonierineLiucci2Sarli4Di Santo0
Credendino20Gallaro9Motta21Vozza12
Vivis12Scatola14Valentini19Crovace0
Russo12UccineBagnardi0Ungarone
DiomedeneMirraneDella Corte9Parisi11
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All. GalloAll. Putignano

 Arbitri: Vermiglio (Licola - NA) e Natale (Napoli)

 Note: Cinque falli: Credendino.

La Telcom Ostuni dopo aver sudato le proverbiali sette camicie riesce a conquistare due punti, contro una Coim Nardone Forni scesa in campo con soli sei uomini a disposizione, che le consentono di rimanere al secondo posto. E pensare che i sanniti nonostante l’handicap di non poter schierare Canzonieri (in panchina per via di un problema al ginocchio destro), dominano i quotati pugliesi fin dalle prime battute di gara grazie ad una difesa aggressiva e ad una buona percentuale dalla linea dei 6.25.

Nel primo quarto di gioco gli uomini di coach Gallo approfittano dell’immediata uscita per infortunio di Max Di Santo (frattura di un dito della mano sinistra dopo appena 40 secondi), per portarsi dopo soli 7 minuti avanti di otto lunghezze (16-8), grazie a tre bombe consecutive di Scatola e Credendino. Nel secondo quarto la Telcom Ostuni diventa più aggressiva in fase difensiva cercando di togliere i rifornimenti a Credendino, ma ci riesce solo in parte visto che la squadra sannita continua a giocare sui livelli del primo quarto che le consentono di andare all’intervallo lungo avanti di tre lunghezze.

Vantaggio che i ragazzi della presidentessa Manganiello mantengono fino al 22º minuto, quando la Telcom opera il sorpasso grazie alle bombe di Motta e Parisi (41-42). Da questo momento in poi esce fuori tutta l’esperienza e l’organizzazione di una squadra che punta al salto di categoria. Gli uomini di coach Putignano, infatti, grazie ad una buona circolazione di palla e alle conclusioni dalla linea dei 6.25 chiudono il terzo periodo avanti di tre lunghezze. Il quarto periodo vede la squadra pugliese allungare il proprio vantaggio al 34º minuto di sette lunghezze (58-65) per poi giungere al massimo vantaggio, +9 (63-72) a 2'30" dalla fine. Vantaggio che Vivis e compagni riescono a ridurre a –3 (69-72) a 1'14" dal termine, ma con il fallo sistematico gli uomini del presidente Tanzarella riescono a vincere la partita.

Un'altra bella prova quella offerta stasera dai ragazzi di coach Gallo, che contro una delle pretendenti al salto di categoria hanno giocato un buon basket con soli sei uomini, quattro dei quali hanno terminato l’incontro in doppia cifra. Certo le partite da vincere non sono queste, però attraverso di esse si possono notare i segnali di una ripresa dal punto di vista psicologico, in vista degli scontri diretti per i playout che per la formazione sangiorgese incominceranno sabato a Caserta contro il Casagiove.

Raffaele Serino

 

STAMPLAST CEGLIE - GETEA PARTENOPE NAPOLI 81-78   (26-18, 38-42, 59-58)

Marchionna1D´Andrea8Gulemì9Mennitti24
Cipulli5Sarcinella0Adinolfi3Sorge10
Villani16D´Amicis4Dubbio4Maddaloni8
Bosco27Passante13Varriale6Morra10
Leone0German7Esposito4Savarese0
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All. RomanoAll. Massaro

 Arbitri: Moro (Teramo) e Mastrippolito (Chieti)

 Note: 

Ancora una volta la Stamplast Ceglie riesce a complicarsi la vita e a tenere in apprensione i suoi tifosi. Avversario di turno questo pomeriggio era la matricola Partenope Napoli, arrivata in Puglia con l’obiettivo di fare il colpaccio e di dare filo da torcere ai pugliesi. E c’è riuscita sicuramente anche perché si è aggiudicato il secondo e terzo quarto e nell’ultimo quarto ha tenuto in apprensione i pugliesi, con il suo migliore giocatore, Mennitti, leader della squadra partenopea con 26 punti e anima del gruppo. A 20 secondi dal termine sul punteggio di 80-76 il Napoli ha dapprima realizzato due tiri liberi per via di un fallo tecnico portandosi a -2 punti e in possesso di palla non è riuscito però al count-down decisivo.

Una partita iniziata molto bene per il Ceglie che nel primo quarto ha subito imposto la sua forza chiudendolo sul punteggio di 26-18. Si pensava dovesse essere una partita tutta in discesa, ma invece nel 2° quarto il Ceglie è andato in bambola facendosi raggiungere e superare (38-42) da un Napoli sornione che nello stuzzicare il Ceglie ne ha anche pagato le conseguenze in quanto i brindisini puniti nell’orgoglio hanno subito reagire e raddrizzare le sorti della partita. A metà del terzo quarto la svolta decisiva per le sorti dell’incontro grazie a un filotto di bombe da 3 consecutive del solito “tritolo” Bosco che ha acceso la partita e il pubblico sino allora dormiente portandosi a un solo punto di svantaggio (58-59). Ultimo quarto incandescente con le due squadre arrivate sul punteggio di 65-65. Da questo momento in poi il Ceglie è stato protagonista assoluto della gara, giocando con giudizio e cuore ed evitando il ritorno dei napoletani che hanno fatto la loro buona gara sognando forse un risultato che tutto sommato non rientra nel bagaglio tecnico della formazione.

Con Bosco, in evidenza Cristian Villani autore di 16 punti e di una partita nervosa, ed Edoardo Passante con 13 punti. Si è messo in luce anche Guido German che ha riscattato la prova incolore di Casagiove contribuendo anche lui all’affermazione della gara. Nella Partenope, che è una formazione di giovani, oltre al solito Mennitti si sono distinti Morra, Maddaloni e Sorge. Un gruppo unito dove ognuno fa la sua parte senza primedonne e con tanta voglia di riprendere terreno in classifica, nell’attesa dello scontro al vertice di domenica tra la Telcom Ostuni e la Granoro Corato.

Francesco Zizzi

La Getea sfiora l’impresa a Cisternino con un’ottima partita giocata alla pari fino alla fine, pur senza Vella, con Dubbio che domani andrà a Bologna per farsi visitare dal prof. Lelli, e con Mennitti con la febbre. Parte forte la compagine pugliese e segna a ripetizione con Bosco sugli scudi, chiudendo sul 26-18 il primo quarto. La Partenope non molla e nel secondo parziale inverte il punteggio con Mennitti stoico ed una difesa forte su Bosco di Maddaloni.

Al rientro in campo dall’intervallo lungo i gialloblu si portano in vantaggio sul +11, e la squadra di Coco Romano sembra accusare il colpo. Purtroppo alcune scelte scellerate in attacco riaprono la partita ed ancora una volta è Bosco a segnare canestri impossibili. Nell’ultimo tempo la gara resta in equilibrio fino agli ultimi secondi ed i ragazzi di Massaro hanno due volte la palla in mano prima per andare in vantaggio e poi per impattare, ma la maggiore esperienza del Ceglie ha la meglio. Per il Ceglie gioca una grande partita Horacio Bosco, ben sostenuto da Villani e Passante. Nella Partenope bene Mennitti, seppur menomato dalla febbre, Morra ha vinto il duello con D'Amicis, e va segnalata la buona prova di Marco Maddaloni che con Mauro Esposito si stanno conquistando sempre più spazio in campo.

Ufficio stampa Partenope Basket

 

DIVEAL MONTE DI PROCIDA - IT STORE CAMPOBASSO 80-61   (26-8, 49-35, 58-40)

Marino13Carannante2Scodavolpe11Florio6
Pilato13Scotto di Perta12Zecchino8Butini6
Pietroluongo0Mazzocchi7De Filippis0Morelli0
Fevola3Tessitore14Luzzi12Papalotti0
Lepre2Mangiapia14Cefaratti2Sabatelli16
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All. AnnunziatoAll. Anzini

 Arbitri: Pilo (Corciano - PG) e Di Deo (Perugia)

 Note: 

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 GRAMAJO CENTRO FORD MOLFETTA23,3614327
2 GRASSITELLI POL. CAVA DE´ TIRRENI22,1513288
3 MOTTA TELCOM OSTUNI21,0714295
4 ROSSI POSE TOUCHDOWN BERNALDA20,4314286
5 RAFFAELLI TOUCHDOWN BERNALDA2012240
6 BOSCO STAMPLAST CEGLIE19,4314272
7 DELLA FELBA AMBROSIA BASKET BISCEGLIE19,3611213
8 DE LEONARDIS PASTA GRANORO CORATO18,514259
9 CANZONIERI COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO18,3113238
10 GUIDA PHLOGAS CAMPOBASSO17,4314244
11 MENNITTI GETEA PARTENOPE NAPOLI16,5714232
12 ARAGOSA BIO SYSTEM S.MARIA A VICO16,3614229
13 ONETTO PASTA GRANORO CORATO15,9314223
14 BARBATO AMBROSIA BASKET BISCEGLIE15,8614222
15 TEOFILO CENTRO FORD MOLFETTA15,6414219
16 VILLANI STAMPLAST CEGLIE15,6414219
17 RUSSO TOUCHDOWN BERNALDA15,2914214
18 SUPPA FLORA NAPOLI MARIGLIANO15,2914214
19 LEO PASTA GRANORO CORATO1514210
20 LUZZI IT STORE CAMPOBASSO1414196
21 CIAMPAGLIA AMBROSIA BASKET BISCEGLIE13,9314195
22 ROSITO CENTRO FORD MOLFETTA13,8614194
23 STELLA PASTA GRANORO CORATO13,7713179
24 ANTONELLI PHLOGAS CAMPOBASSO13,5714190
25 C. FORINO FLORA NAPOLI MARIGLIANO13,4613175

Sono compresi i giocatori con almeno 7 partite giocate