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Serie C1 girone G 2004/2005 - OTTAVA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2004/2005
OTTAVA GIORNATA (6-7/11/2004)
RISULTATI |
GETEA PARTENOPE NAPOLI | DIVEAL MONTE DI PROCIDA | 78 | 96 | PHLOGAS CAMPOBASSO | COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO | 77 | 68 | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | PASTA GRANORO CORATO | 87 | 97 | TELCOM OSTUNI | C. ACQUAVIVA CASAGIOVE | 84 | 55 | EUROSERVICE CASTELLANETA | STAMPLAST CEGLIE | 86 | 103 | TOUCHDOWN BERNALDA | CENTRO FORD MOLFETTA | 74 | 68 | BIO SYSTEM S.MARIA A VICO | IT STORE CAMPOBASSO | 86 | 71 | POL. CAVA DE´ TIRRENI | FLORA NAPOLI MARIGLIANO | 86 | 84* |
* dopo un tempo supplementare
Prosegue la fuga in testa alla classifica del Corato. In un Paladolmen colmo fino all'inverosimile De Leonardis e compagni si aggiudicano in trasferta il derby con Bisceglie e tengono i quattro punti di vantaggio sulle seconde, che ora sono solo tre: il Molfetta, infatti, deve accusare un ko nell'altro scontro importante della giornata, ko che per Teofilo e compagni arriva a Bernalda, con la squadra lucana che fa compagnia a 12 punti a Ostuni e Ceglie, vincitrici rispettivamente in casa con Casagiove e fuori a Castellaneta. Una vittoria e una sconfitta per le campobassane: una Phlogas buona quanto basta supera un Sant'Agnese sempre più sconcertante che più volte nel corso del match del Palavazzieri dimostra di esserci poco con la testa (errori su errori da fuori e spesso e volentieri campobassani a realizzare indisturbati a un centimetro dal canestro). Mvp assoluto della partita un super Michele Guida, autore di 25 punti e "arpionatore" di ben 19 rimbalzi per una prestazione che definire stellare è poco. Segni di ripresa giungono da Santa Maria a VIco per l'It Store Campobasso, che perde contro i casertani a causa soprattutto delle brutte percentuali al tiro da fuori e nonostante la supremazia abbastanza evidente dei lunghi sui pariruolo di casa. La squadra di Anzini è in partita fino a metà del quarto periodo, poi concede contropiedi ai campani e non riesce a raddrizzare la situazione col fallo sistematico. A sorpresa, infine, i successi di Monte di Procida in trasferta sulla Partenope addirittura di diciotto punti e del Cava all'overtime sul Marigliano.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
PASTA GRANORO CORATO | 16 | 8 | 681 | 569 | 112 | 258 | 202 | 56 | 423 | 367 | 56 | TELCOM OSTUNI | 12 | 8 | 658 | 573 | 85 | 352 | 263 | 89 | 306 | 310 | -4 | STAMPLAST CEGLIE | 12 | 8 | 653 | 575 | 78 | 322 | 292 | 30 | 331 | 283 | 48 | TOUCHDOWN BERNALDA | 12 | 8 | 637 | 591 | 46 | 333 | 295 | 38 | 304 | 296 | 8 | CENTRO FORD MOLFETTA | 10 | 8 | 568 | 547 | 21 | 289 | 254 | 35 | 279 | 293 | -14 | FLORA NAPOLI MARIGLIANO | 8 | 8 | 653 | 615 | 38 | 331 | 287 | 44 | 322 | 328 | -6 | PHLOGAS CAMPOBASSO | 8 | 8 | 610 | 581 | 29 | 311 | 287 | 24 | 299 | 294 | 5 | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 8 | 7 | 540 | 522 | 18 | 409 | 389 | 20 | 131 | 133 | -2 | DIVEAL MONTE DI PROCIDA | 6 | 8 | 610 | 632 | -22 | 225 | 209 | 16 | 385 | 423 | -38 | GETEA PARTENOPE NAPOLI | 6 | 8 | 620 | 646 | -26 | 322 | 295 | 27 | 298 | 351 | -53 | BIO SYSTEM S.MARIA A VICO | 6 | 8 | 594 | 635 | -41 | 404 | 386 | 18 | 190 | 249 | -59 | POL. CAVA DE´ TIRRENI | 6 | 8 | 558 | 619 | -61 | 275 | 312 | -37 | 283 | 307 | -24 | EUROSERVICE CASTELLANETA | 6 | 7 | 488 | 556 | -68 | 315 | 316 | -1 | 173 | 240 | -67 | IT STORE CAMPOBASSO | 4 | 8 | 574 | 626 | -52 | 289 | 296 | -7 | 285 | 330 | -45 | C. ACQUAVIVA CASAGIOVE | 4 | 8 | 555 | 621 | -66 | 224 | 207 | 17 | 331 | 414 | -83 | COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO | 2 | 8 | 527 | 618 | -91 | 264 | 313 | -49 | 263 | 305 | -42 |
TABELLINI E COMMENTI
GETEA PARTENOPE NAPOLI - DIVEAL MONTE DI PROCIDA 78-96 (12-16, 39-42, 55-66) | Gulemì | 7 | Mennitti | 2 | Marino | 6 | Carannante | 5 | Adinolfi | 2 | Vella | 11 | Pilato | 7 | Scotto di Perta | 7 | Sorge | 30 | Ragosta | 0 | Pietroluongo | 2 | Mazzocchi | 4 | Dubbio | 2 | Varriale | 7 | Fevola | 15 | Tessitore | 15 | Morra | 4 | Esposito | 13 | Lepre | 22 | Mangiapia | 13 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Massaro | All. Annunziato | Arbitri: Chirico (Scafati - SA) e Petrone (Fisciano - SA) | Note: | La Diveal travolge la Partenope che gioca la peggiore partita dell’anno. Il Monte parte bene con un perentorio 9-0, ma la Getea reagisce bene e si riporta in partita. Molti errori caratterizzano il secondo quarto che vede un'altalena di punteggio, con la Partenope sempre ad inseguire. E’ un grande Sorge a tenere in piedi la Partenope, ben sostenuto da Vella. Nel terzo quarto il primo strappo della partita, con il Monte che continua a spadroneggiare sottocanestro ed i gialloblu che forzano da fuori. Nell’ultimo quarto la partita si rompe in due e gli ultimi cinque minuti sono una formalità per gli ospiti, l’unica nota stonata è un arbitraggio che stecca nel finale innervosendo tutti inutilmente. Per il Monte una pregevole partita di Lepre, molto ben sostenuto da Fevola, Tessitore e Mangiapia, nella Partenope un superlativo Sorge, bene Vella ed a sprazzi Esposito.
Ufficio stampa Partenope Basket |
PHLOGAS CAMPOBASSO - COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO 77-68 (11-14, 30-25, 52-45) | Filipponio | 6 | N. Pilla | 12 | Canzonieri | 14 | Liucci | 14 | Sabatucci | 7 | Guida | 25 | Credendino | 2 | Gallaro | 0 | Siervo | 4 | Antonelli | 11 | Vivis | 3 | Scatola | 10 | Biasone | 2 | Gatti | 6 | Attianese | 11 | Russo | 14 | Bernabei | 4 | Brigante | ne | Diomede | ne | Mirra | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Ladomorzi | All. Capacchione | Arbitri: Bellina (Viterbo) e Zaccarelli (Latina) | Note: Spettatori 400 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Phlogas 18/40 (45%), Sant'Agnese 21/46 (46%). Tiri da tre: Phlogas 5/15 (33%), Sant'Agnese 4/29 (14%). Tiri liberi: Phlogas 26/39 (67%), Sant'Agnese 14/20 (70%). Rimbalzi: Phlogas 46 (Guida 19), Sant'Agnese 25 (Scatola 6). Cinque falli: Russo, Liucci. | Dopo la debacle di Monte di Procida ci si aspettava il riscatto da parte della Phlogas Campobasso, riscatto che arriva con una prova buona quanto basta per rispedire a casa un Sant'Agnese sempre più sconcertante, che sulla carta è squadra da comodi playoff ma che sul campo è ben distante dall'esserlo, dimostrando poca testa in molte fasi del match (più di una volta i campobassani si trovano a realizzare canestri da sotto senza la minima opposizione) e scarsa personalità nei momenti che contano. Emblematico, a questo proposito, quanto accaduto sul 71-63 a poco più di due minuti dal termine, con la Phlogas che accusa uno sbandamento, i campani due volte con in mano la palla del -6 ed entrambe le volte protagonisti in negativo con tiri affrettati. Per quanto riguarda le cifre della gara, la differenza la fanno la percentuale al tiro da tre punti e soprattutto la nettissima supremazia campobassana ai rimbalzi, con Michele Guida dominatore assoluto dall'inizio alla fine dell'incontro e protagonista di un quasi 20+20 da antologia. Una prova davvero mostruosa.
Si comincia con una schiacciata di Ciccio Siervo e i sanniti a sbagliare tutto lo sbagliabile, con la Phlogas che va avanti agevolmente 11-5 dopo poco meno di sei minuti effettivi di gioco e Guida e Siervo a banchettare sotto i tabelloni con sei rimbalzi a testa al termine del primo quarto. Sembra tutto facile per l'Olimpia, ma, dopo quell'undicesimo punto, i campobassani si bloccano e il Sant'Agnese prende coraggio chiudendo la prima frazione con un parziale di 9-0 a suo favore. I problemi della squadra di Ladomorzi sono essenzialmente due: il tiro da fuori che non entra (una sola tripla a segno nei primi venti minuti sulle nove tentate) e i tiri liberi che spesso e volentieri centrano il ferro (5/12 complessivo fino all'intervallo lungo). Il tutto è bilanciato dalla citata prestazione super di Michele Guida, che al termine del secondo quarto ha quasi già firmato la sua doppia doppia (9+9) e... guida la sua squadra insieme ad un ottimo Filipponio, che nella seconda frazione sostituisce un Bernabei non in serata dando velocità e fluidità all'attacco campobassano e rispondendo con i fatti a qualche suo detrattore telematico.
Il secondo quarto non presenta particolari sussulti, con la Phlogas che recupera immediatamente le redini del gioco dopo la brutta conclusione della frazione precedente e prova ad andare di nuovo in fuga. E' Filipponio a mettere l'unica tripla dei primi due quarti per i campobassani portando la sua squadra a +4 (22-18), ma l'ingresso sul parquet di Liucci dà nuova linfa ai sanniti: il play ospite segna da tre e mette un altro canestro contribuendo in maniera decisiva al parziale di 0-7 che riporta avanti i suoi, ma i campobassani rispondono bene e riprendono - di nuovo - in mano la partita, che si fa brutta a causa dei molti errori delle due squadre e di un arbitraggio in questa fase fiscalissimo, con gioco spezzettato più di una volta per infrazioni di tre secondi che nessuno vede e che fanno arrabbiare i tifosi dell'una e dell'altra squadra. L'ultimo sussulto della frazione è firmato dall'ottimo Nicola Pilla, che prende un rimbalzo in attacco e tira "al volo" sulla sirena mettendo il canestro del +5 Phlogas.
La terza frazione è la fotocopia della seconda, con l'Olimpia a tentare di scappare via e il Sant'Agnese costantemente a ricucire i piccoli strappi che i campobassani cercano di produrre nella difesa a zona insistita di coach Capacchione, che - avendo notato la scarsa vena da fuori dei tiratori di casa - già nel primo quarto abbandona la uomo per non riproporla più. E' sempre Guida a dominare la partita, continuando ad arpionare rimbalzo dopo rimbalzo e subendo tantissimi falli. Suoi sono 10 punti nella terza frazione, compreso il gioco da tre punti che porta la situazione sul 52-43, massimo vantaggio fino a quel momento, a completare un parziale aperto da una fiammata di Luca Antonelli, che con una tripla aveva scavato una prima volta il solco (49-40) dando inizio al break decisivo dell'Olimpia.
Break che prosegue nella quarta frazione: Antonelli segna ancora da tre con le mani protese di due difensori a tentare invano la stoppata e recupera palloni in difesa, il pivot ex Bernalda fa il resto e Nicola Pilla dà la solita cospicua mano mettendo dentro la tripla del +13 (70-57) a 5'16" dalla fine della gara. Sembra finita, ma - come detto - arriva un piccolo momento di appannamento per la formazione campobassana, con Liucci che recupera una banale palla persa dai locali e fa 71-63 mettendo paura ai tifosi di casa. L'Olimpia non segna, il Sant'Agnese va dall'altra parte con Vivis (in serata davvero negativa, 0/11 complessivo dal campo) che sbaglia la tripla del -5. I campobassani perdono un'altra palla, di nuovo il Sant'Agnese non ne approfitta. Guida e Gatti dalla lunetta sbagliano entrambi un libero ma fanno comunque +10, i campani tornano di nuovo a -8 e poi anche a -5 (73-68) con gli unici tre punti (tutti dalla lunetta) di Vivis. Ma è troppo tardi, Bernabei a -19" fa di nuovo +7 e Guida corona la sua partita con il canestro del +9 finale.
Vittorio Salvatorelli |
AMBROSIA BASKET BISCEGLIE - PASTA GRANORO CORATO 87-97 (24-35, 43-50, 70-67) | Ciampaglia | 12 | Marinelli | 18 | Stella | 20 | Rana | 0 | Piroddu | 8 | Leoncavallo | 2 | De Leonardis | 17 | Lerro | 3 | Rinaldi | 0 | Barbato | 26 | Onetto | 18 | Leo | 21 | Romito | 0 | Monopoli | 0 | Grimaldi | 2 | Masciulli | 0 | Della Felba | 21 | Caggianelli | ne | Arbore | 11 | Scoccimarro | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. De Florio | All. Gatta | Arbitri: Daminato (Torre de' Passeri - PE) e Giampietro (Chieti) | Note: Spettatori 3500. Cinque falli: Marinelli, Leoncavallo. | L’evento della stagione è colorato dallo spettacolo di un PalaDolmen ribollente dell’entusiasmo di 3500 tifosi, nuovo record di presenze in un palasport italiano per una partita di C1. E’ la sfida fra le misurate ambizioni dell’Ambrosia, club uscito con forza e coraggio dalle difficoltà estive, e i sogni di Corato, società matura e consapevole, che ha sofferto per anni l’impossibilità di proporsi al vertice e ha l’intenzione di non lasciarsi sfuggire quest’occasione. Le due tifoserie inscenano belle coreografie, frutto di passioni e sacrifici organizzativi impagabili.
Gatta sconvolge l’equilibrio della sua squadra. Vuole fare la partita con quattro piccoli e rinuncia a Rana per inserire Onetto nello spot di 4. L’approccio mentale è dei coratini è torrido. Stella corre e innesca, col penetra e scarica, i piazzati con spazio di Onetto e De Leonardis (5-15 al 5’). Leoncavallo, decisamente troppo teso, interpreta male l’esigenza biscegliese di tirare fuori Leo dall’area colorata e permettere le incursioni degli esterni biancoverdi. Piroddu è in difficoltà nell’accoppiamento difensivo con un piccolo, cui lascia molte possibilità nell’uno contro uno, e De Florio preferisce utilizzarlo da 5, esponendosi al gioco speculare del team di Gatta. Leo sfrutta il mis-match e gli ospiti scappano (8-21 al 5’).
Barbato è una spina nel fianco nella difesa neroverde. De Leonardis non è assolutamente capace di frenarne il passo incrociato e i cambi di mano per aria (15-23 al 7’).
Il derby è tutto un corri e tira, con il risultato che Arbore e compagni, attaccanti puri, pescano tiri ad alta percentuale dalle linee di passaggio generosamente concesse dai giocatori di casa (25-40 al 12’). Romito toglie spazio a Leo e Rana non può incidere sulla gara. Bisceglie fa il tagliafuori e non lascia secondi tiri (41-44 al 18’). In attacco funzionano soltanto Marinelli (in condizioni fisiche ancora imperfette) e l’imprendibile Barbato. Nel terzo periodo, Corato sceglie di frenare la spinta del pick-and-roll alto di un meglio ispirato Ciampaglia con la zona 2-3. E’ un azzardo che Bisceglie fa pagare con gli interessi a Scoccimarro e compagni, ingenui e lenti nelle uscite sul lato della palla. De Leonardis, Onetto e Stella smarriscono la bussola, Barbato e Della Felba possono colpire fino a superare la capolista (70-64 al 29’).
Gatta torna in fretta e furia all’individuale e nel corso dell’ultima frazione si rivolge alle capacità individuali del pivot Leo. Le aperture per il tiro dalla media degli esterni sono precise (74-82 al 34’). Bisceglie non ha lo stesso tipo di collaborazione offensiva dai suoi lunghi, il pick-and-roll si ferma e Corato sporca tutte le linee di passaggio. Scoppia il putiferio per alcune discutibili chiamate arbitrali (una gigantesca interferenza a canestro di Leo non è punita, un paio di rimesse laterali sono contestatissime dalla panchina biscegliese), l’Ambrosia si scompone e perde fiducia. La capolista lascia trascorrere gli ultimi minuti e gestisce l’esiguo vantaggio.
Bisceglie dovrà riflettere su una prestazione che per diversi aspetti è stata lacunosa e deludente. I 3500 del PalaDolmen applaudono, eppure la sensazione di aver affrontato senza il derby la giusta concentrazione fa tanta rabbia. Corato continua il suo monologo. Gli artefici dell’impresa sono due giovani già maturi e protagonisti; sono Stella e Leo le superstar di questa squadra.
Vito Troilo
E' la Granoro Corato a violare il PalaDolmen, nella bellissima dell'8 giornata del campionato di C1 Gir.G, contro l'Ambrosia Bisceglie, in un derby ricco di emozioni e di spunti sia in campo che sugli spalti (numerosissima la presenza di supporters coratini). La superiorità della capolista, ancora imbattuta e a punteggio pieno in classifica, con 4 punti di distacco sulle dirette inseguitrici, è venuta ancora una volta fuori, dopo aver anche messo a rischio il risultato finale in un momento di poca lucidità.
Inizio tutto di marca coratina, che con tre triple (Onetto e De Leonardis) si portava sul 6-19; Dopo il 17-30, l'Ambrosia Bisceglie, spinta da Marinelli, riduce le distanze, chiudendo il 1° quarto sotto di 9 punti. Nel secondo quarto Marinelli, Barbato e Ciampaglia spingevano la rimonta dei padroni di casa, e la Granoro, poco lucida in difesa e in attacco, restava solo con 3 punti di vantaggio all'8' (41-44).
Al rientro dopo l'intervallo la difesa a zona ordinata da coach Franco Gatta non arginava l'attacco preciso del Bisceglie che con Della Felba, Ciampaglia e Barbato siglava all'8' il primo vantaggio (65-64), che diventava al 9' 70-64. Ma la Granoro non ci sta e nell'ultimo quarto dà il via alla rimonta, guidata prima da Leo, con importanti soluzioni da sotto e poi da Onetto, De Leonardis e Scoccimarro, quest'ultimo importantissimo in difesa. Corato, ben gestita nelle rotazioni dal tecnico Franco Gatta, ricuce il gap e si riporta al 37' sul +10, chiudendo la partita. Bisceglie perde lucidità, oltre a Leoncavallo e Marinelli per raggiunto limite di falli, e l'attenta difesa coratina provvede a recuperare altri palloni fondamentali che sanciscono definitivamente l'esito del match. Un risultato pesantissimo per la Granoro, che prosegue imbattuta nella sua corsa in vetta alla graduatoria (16 punti).
"Una vittoria – dice il coach Franco Gatta - frutto del grande lavoro e della concentrazione che i ragazzi hanno messo in settimana. E’ stata una bella partita, correttissima sia in campo che sugli spalti, e ancora una volta abbiamo dimostrato di essere una squadra con le carte in regola per far bene". Domenica prossima al PalaLosito sarà di scena il derby appulo-lucano contro il Toucwdown Bernalda.
Rino Porro |
TELCOM OSTUNI - C. ACQUAVIVA CASAGIOVE 84-55 (20-10, 37-21, 58-37) | Sarli | 0 | Motta | 17 | Dan. D´Orta | 0 | Del Vecchio | 2 | Vozza | 11 | Valentini | 10 | Santoro | 6 | Farina | 5 | Crovace | 0 | Bagnardi | 3 | Terracciano | 10 | Esposito | 16 | Ungaro | 18 | Della Corte | 9 | Matuozzo | 6 | Tammaro | 10 | Parisi | 6 | Fioretti | 10 | De Giulio | 0 | Dav. D´Orta | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Putignano | All. Pappacena | Arbitri: Moro (Teramo) e Foresti (L'Aquila) | Note: Tiri da due: Ostuni 23/42 (55%), Casagiove 9/26 (35%). Tiri da tre: Ostuni 7/19 (37%), Casagiove 7/19 (37%). Tiri liberi: Ostuni 17/31 (55%), Casagiove 16/25 (64%). | Comincia già a far vedere i suoi frutti la Telcom Ostuni guidata dal nuovo coach Putignano. Ottima difesa, buona circolazione di palla e applicazione degli schemi d’attacco. È questo quanto emerso nella prima facile gara del dopo-Patera. Giovanni Putignano, dovendo porre rimedio agli infortuni di Di Santo e Sarli, schiera il giovane Ungaro in quintetto base, insieme a Parisi, Motta, Della Corte e Vozza. E sarà proprio il promettente Flavio Ungaro il top-scorer dell’incontro con 18 punti (1/3 da 3, 6/7 da 2 e 3/4 ai tiri liberi), ottimamente servito da tutti i compagni, ma che ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, di poter stare in campo e di meritarsi più spazio e fiducia anche quando la squadra sarà al completo.
L’inizio di gara e tutto di marca Ungaro-Motta, ma anche il campano Esposito non è da meno e dopo 5 minuti di gioco il punteggio è 9-7 Telcom. Si segna poco. L’Ostuni difende alla grande e recupera palloni, il Casagiove fa altrettanto. A tre minuti dal termine del primo quarto fa notizia il ritorno a canestro di Paolo Della Corte, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal parquet per diverse settimane. Ma se i primi punti della serata per il buon Della Corte sono da 2, non passano 30 secondi che il “cecchino” ostunese piazza una bomba delle sue, ed i tifosi capiscono subito che è tornato quello di una volta, anzi migliore del solito visto che si applica con dedizione pure in difesa... Il primo quarto si chiude 20-10 con un splendidio tap-in di Ungaro che fa finalmente scaldare le mani del pubblico ostunese, stranamente silenzioso, forse troppo concentrato nel vedere come si muove la squadra con il nuovo allenatore.
Nel secondo quarto coach Putignano fa ruotare i suoi uomini. Entrano Valentini per Vozza e Sarli per Della Corte. Ma la gara della guardia tarantina durerà pochi minuti perché il dolore al ginocchio accusato in settimana si fa risentire, allora si decide che è meglio non rischiare. A 5’26” dal riposo la Telcom ha sempre dieci punti di vantaggio, 25-15. Ci pensa Fiorettti a sbloccare la situazione con un contropiede vincente, ed è massimo vantaggio che sarà destinato ad aumentare fino al risultato finale. Nelle file ostunesi si cambia in difesa, infatti negli ultimi minuti di gioco del secondo quarto si vede una zone-press ottimamente eseguita. Si va al riposo sul 37-21.
Alla ripresa del gioco si mettono in mostra Valentini e Fioretti che fanno divertire il numeroso pubblico presente con delle spettacolari giocate, scambiandosi spesso il ruolo di assit-man e di realizzatore. Sul 56-35 a 1’08” dal fine del terzo quarto, 2 stoppate consecutive del gigante Valentini sul “povero” Farina fanno riesplodere di gioia gli spettatori.
Nell’ultimo quarto di gara ci pensa il solito Esposito per i campani (5 bombe su 10 tentativi) a tenere a galla i compagni, ma non basta dinanzi alla voglia di ben figurare di Vozza, Ungaro e soci. Negli ultimi scampoli di gara c’è spazio anche per il giovane Bagnardi che appena entrato in campo piazza un tiro dalla lunga distanza, proprio per non essere da meno a quelli da poco reallizzati da Parisi e Motta. Il risultato finale è Telcom Ostuni 84, Casagiove 55. Buona la prima per coach Putignano che sta già pensando alla difficile sfida di sabato sera in quel di Procida.
Salvatore Iaia
L’Acquaviva non ripete la prova fornita sette giorni fa sul parquet di Corato e crolla 84-55 contro i brindisini del nuovo coach Putignano. Tra i locali Di Santo è fuori per turnover, il cecchino Sarli viene risparmiato, mentre l’ex di turno Fioretti non è al meglio a causa di qualche linea di febbre. L’Acquaviva è invece priva del lungo Bisaccia, ma soprattutto del mordente necessario per ben figurare contro la corazzata della città bianca.
L’avvio dei pugliesi non è irresistibile ma Paulinho Motta e soprattutto la novità Ungaro (18 punti a fine gara per lui) mettono alle corde i casertani, che al termine della prima frazione accusano già dieci lunghezze di svantaggio (20-10) denotando una lenta circolazione di palla e basse percentuali dal campo. Il solo Fabrizio Esposito cerca di controbattere agli esterni ostunesi ed i "pinguini" restano in gara fino al metà del secondo quarto (27-16) prima di sprofondare contro Valentini e compagni. Fioretti realizza tutti e dodici i punti a cavallo dei due periodi centrali; con i ragazzi di Pappacena che sembrano essere rimasti a casa, viste le carenze in difesa e le pessime percentuali al tiro, liberi compresi.
Inoltre ad inizio ripresa Santoro ed Esposito si macchiano ben presto di quattro falli a testa, sedendosi in panchina e lasciano i biancazzurri in balia di Vozza e soci. Sotto le plance Tammaro e Terracciano sono gli unici terminali offensivi offensivi di una compagine contratta e svogliata che alla fine si arrende 84-55, bissando l’imbarcata di qualche settimana fa dei cugini sammaritani, che da Ostuni uscirono però con un passivo pari al -37.
Michele Falco |
EUROSERVICE CASTELLANETA - STAMPLAST CEGLIE 86-103 (17-26, 38-55, 55-76) | Rotolo | 3 | Moliterni | 24 | Marchionna | 9 | D´Andrea | 4 | G. Resta | 2 | Lombardi | 32 | Cipulli | 14 | Sarcinella | ne | Visceglia | 0 | Errico | 11 | Villani | 12 | D´Amicis | 15 | Larocca | 2 | Massafra | 0 | Bosco | 29 | Curri | 0 | Durante | 12 | Colavito | 0 | Passante | 20 | Leone | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Gaeta | All. Romano | Arbitri: Desposati (Bari) e Ruta (Ruvo di Puglia - BA) | Note: Cianque falli: Villani, D'Andrea, Cipulli. | All’Euroservice del nuovo coach Gaeta, con soli due allenamenti e mezzo all’attivo, non poteva capitare avversario peggiore. Il Ceglie di Coco Romano ha confermato quanto di buono si sapeva e aveva dimostrato fin qui (ivi comprese le due amichevoli disputate contro il team jonico guidato dall’indimenticato Ciracì) e con una condotta di gara quasi perfetta ha vinto meritatamente la gara. Nel pre-gara emozioni a go-gò con il saluto al signore degli assist Diego Marchionna e l’iniziazione di Gaeta sotto gli ultras di Azione Sudista.
L’esordiente tecnico jonico è costretto a lasciare ancora fuori squadra Davide Resta per il riacutizzarsi dell’infortunio al ginocchio nella rifinitura di sabato e iscrive a referto Colavito (che sarà poi il primo cambio della gara), mentre alla prima contesa opta per Durante, Lombardi, Visceglia, Moliterni ed Errico, mentre i brindisini iniziano con D’Andrea, Cipulli, Villani, Bosco e Passante. L’emozione è tangibile, la sterzata del dopo-Ciracì non è roba da poco, sembra di assistere all’esordio di una intera squadra. Sul 2-6 per il Ceglie, Visceglia esce per infortunio alla caviglia (rientrerà nel terzo quarto solo per pochi minuti, per poi risedersi in panchina dolorante) e Colavito fa il suo esordio. L’emozione gioca cattivi scherzi al giovane castellanetano e dopo pochi minuti viene rilevato da Massafra, poi Rotolo rileva Durante: è l’inizio della girandola di cambi di coach Gaeta. L’intero team biancorosso appare succube degli avversari, che approfittando degli errori jonici allungano fino la 9-16. Poi pian piano il pressing a tutto campo degli jonici dà i primi frutti: 15-20. Il parziale si chiude con una tripla sulla sirena dell’ex Cipulli.
Si ricomincia con Bosco (ottima impressione ha destato l’argentino) che allunga subito sul 19-32. Il Castellaneta continua a difendere in modo molto aggressivo, ma i brindisini non demordono: 25-32, 29-42. Nel finale il Ceglie si schiera a zona ma gli attacchi in transizione degli jonici non ne risentono più di tanto: la differenza sta soltanto nelle altissime percentuali al tiro degli esterni del Ceglie. E peraltro anche il gigante De Amicis non sbaglia un colpo nei primi due quarti (3/3 ai liberi, 3/3 al tiro), ben imitato da Passante (6/8 da due).
Nella ripresa entrambe le squadre si schierano a zona, anche se la jonica è molto adattata. La musica non cambia granchè: 43-60, 46-62. I giovani castellanetani danno l’anima, difendono con ardore, sporcano parecchie azioni brindisine, ma contemporaneamente sbagliano molto al tiro. Il finale di quarto lo dimostra.
Nell’ultimo quarto il Castellaneta ripresenta una uomo iper-aggressiva che regala soddisfazioni a tutti gli appassionati: infatti da un parziale di 71-91 si arriva ad un 83-95 che elettrizza i presenti. Ma il Ceglie è squadra costruita per vincere il campionato e non si lascia incastrare: nonostante le uscite per falli conduce in porto la gara. Alla fine il pubblico, nonostante la sconfitta, dimostra di gradire: tanti applausi ed un arrivederci alle prossime gare. Un commento è doveroso: il Ceglie è una signora squadra, nonostante la panchina corta, e ha giocatori di categoria anche superiore. Sul Castellaneta del dopo Ciracì o, come preferite, di Gaeta è certamente prematuro esprimere giudizi definitivi. Certamente l’impostazione è completamente diversa dalla precedente: difesa aggressiva, pressing-game, transizioni continue, più iniziativa dei singoli. Ci vorrà, però, ancora qualche settimana di tempo affinché queste idee vengano metabolizzate completamente.
Giacinto Rochira |
TOUCHDOWN BERNALDA - CENTRO FORD MOLFETTA 74-68 (11-21, 32-33, 52-56) | Rossi Pose | 15 | Bortone | 0 | Gramajo | 21 | Gesmundo | 5 | Poeta | 10 | Brugalossi | 0 | De Gennaro | ne | Colucci | 12 | Arisci | 10 | Miccoli | 5 | Teofilo | 5 | Rosito | 11 | Russo | 18 | Fanelli | 0 | Biasi | 14 | Iannone | ne | Testa | 0 | Raffaelli | 16 | Cozzolino | 0 | Ostuni | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Djukic | All. Carolillo | Arbitri: Sica e Palladino (Salerno) | Note: | Molfetta lotta gagliardamente per 30', ma nel finale deve cedere. La squadra più in forma anche fisicamente, con più uomini, ha premuto sull'acceleratore per il break decisivo e per Molfetta è stata la resa. I pugliesi sono venuti a Bernalda per giocarsela, Gramajo dopo i saluti ai suoi ex tifosi ed ai tanti amici ha fatto sul serio ed ha tenuto in piedi la baracca pugliese fino alla fine.
Djukic schiera Brugalossi, Raffaelli, Miccoli, Russo, Rossi Pose, risponde Carolillo con Gramajo, Gesmundo, Biasi, Colucci, Rosito. Le marcature più attese sui due migliori realizzatori del torneo sono Miccoli su Gramajo e Colucci su Rossi Pose. La partenza degli uomini di Carolillo è veemente, mentre i rosso blu stentano, non ne mettono dentro una nemmeno a pagarli. I parziali sono eloquenti: 4-8 al 6' e 6-16 all'8' con Gramajo che finalizza già due bombe. Massimo vantaggio ospiti 7-19 al 9'. Djukic ordina pressing a tutto campo e Molfetta va in crisi e si becca un 7-0 in un minuto, ma Gramajo a fil di sirena riporta i suoi sul 14-21.
Alla ripresa del gioco subito +10 Molfetta grazie ad una bomba di Rosito. Djukic rischia la carta Arisci su Gramajo, il ragazzo è molto mobile e reattivo e non solo imbavaglia il gaucho, ma si permette il lusso di fare 6 punti di fila ed impatta le sorti del match prima sul pari 24 e poi sul pari 26. E' in serata di grazia finalmente. Intanto Rossi Pose deve sudare le proverbiali camicie per aver ragione di un ringhioso Colucci, che una volta superato era sempre supportato da un uomo che gli chiudeva gli spazi, ma il play rossoblu i canestri li trova comunque e fa girare la squadra come sa. Carolillo prova la carta Cozzolino al posto di Colucci, ma non sortisce l'effetto sperato. Il faro bernaldese non si spegne. Gramajo commette il suo terzo fallo, esce e gli uomini di Djukic ne approfittano e vanno sul +5. Si va al riposo comunque sul 32-33.
Dopo il riposo Djukic ripropone sempre Arisci ed un ispirato Poeta in fase difensiva. Il terzo tempo è punto a punto, in un minuto si susseguono botta e risposta una bomba di Russo, una di Colucci ed una di Raffaelli e il punteggio è ancora sul 47-46. A 2'42" dal termine si infortuna Gesmundo che esce, a 26" dal termine Poeta mette la sua prima bomba a si va sul 52-54, ma una distrazione consente il canestro a fil di sirena degli ospiti ed il punteggio si fissa sul 52-56. Intanto Miccoli fa il suo 4° fallo.
Nel quarto decisivo entra in campo la squadra che vorremmo sempre vedere, pressing tutto campo, raddoppi e contropiedi velocissimi. Subito 56-56. Il pubblico gradisce e si infiamma, ma a Rossi Pose viene fischiato il suo 4° fallo a 8' e 19" dal temine, dentro Russo, con il trio di guardie (Poeta, Russo, Raffaelli) a pressare su tutto e tutti e le due torri Arisci e Brugalossi a catturare rimbalzi a iosa. Questi piazzano subito un 12-0 che annichilisce Gramajo e compagni, Poeta fa un tiro dei suoi a file di sirena da oltre 8 metri e fissa il punteggio su 67-59 a 4'35" dalla fine. In più di 5' Molfetta mette dentro solo 3 liberi. Un Russo scatenato mette una bomba e in contro piede sembra incontenibile, Raffaelli ne mette dentro un'altra e il punteggio si fissa sul punteggio di 72-61 a 3'45" dal termine. In campo di nuovo Rossi Pose, il play congela il gioco, la palla sparisce, i secondi scorrono, c'è solo da controllare il match, per Molfetta, che continua a sbagliare, non resta che la resa ed una sconfitta tutto sommato onorevole.
La chiave di lettura del match può essere molteplice, di sicuro c'è da dire che c'è stata una supremazia netta sotto i tabelloni, Miccoli, Brugalossi e Arisci non hanno dato scampo ai lunghi molfettesi e spesso hanno catturato importanti rimbalzi offensivi. Carolillo aveva puntato la sua gara tutto sulla marcatura sui due argentini, le cui caratteristiche saranno state ben relazionate dall'amico Gramajo, ma qualora ce ne fosse ancora bisogno, quest'anno la Cestistica è una squadra che gioca in grande velocità, che difende e corre per 40' alternando tante soluzioni difensive e offensive. Il break decisivo realizzato senza Rossi Pose in campo è sintomatico.
Gerry Ninno
Torna con una sconfitta la Virtus dalla trasferta in quel di Bernalda, dopo un match condotto a lungo, fino a 8’ dal termine, con un vantaggio massimo di 12 punti. Calorosa accoglienza del pubblico lucano per l’ex Emi Gramajo, che vincerà l’emozione sfoderando una buona prestazione. Il Molfetta presenta in quintetto Gesmundo al posto di Teofilo, reduce da una settimana senza allenamenti per via di guai ad un tendine, il Bernalda ha il duo argentino Rossi Pose-Raffaelli.
Partenza a razzo della Virtus, che grazie ad un ottima difesa e veloci ripartenze si porta prima sul +7 con una tripla di Gramajo, poi addirittura al +12 (7-19), quando dalla lunga distanza colpiscono anche Gesmundo e Rosito. Gramajo prende carrettate di rimbalzi, anche se in alcuni frangenti il contropiede non gira a pieno regime. Il Bernalda, dal canto suo, commette qualche errore di troppo al tiro, ed il recupero sul finire del primo quarto, è frutto di due palle perse consecutive dei molfettesi. Nel secondo quarto c’è Teofilo in campo nel quintetto Virtus, ma è Rosito a riallungare con una tripla delle sue (14-24). Il Bernalda reagisce guidato da Rossi Pose, e prima una magata in penetrazione del play argentino, poi una giocata del connazionale Raffaelli, riavvicinano i padroni di casa, che pareggiano con un piazzato di Arisci, e volano sul +5 con Miccoli. Il Molfetta non ci sta, e l’ottimo Biasi mette quattro punti in fila per riportare davanti la sua squadra a metà gara.
Il terzo quarto è tutto un susseguirsi di sorpassi e controsorpassi; la Virtus si porta sul +3 con Gramajo, poi due triple di Russo lanciano il Bernalda al +4, infine gli ospiti, trascinati da Colucci e Gramajo, riallungano fino al +5. In una mischia sotto il canestro molfettese, poi, si fa male il capitano ospite Gesmundo (sospetta distorsione ad una caviglia), accompagnato fuori campo dai cori poco sportivi degli ultras di casa. Nell’ultimo quarto i lucani, trascinati dal loro pubblico, volano via con Russo, Raffaelli e Poeta, che mette una tripla decisiva da 8 metri. La Virtus, negli ultimi dieci minuti, segna un solo canestro dal campo (Rosito) e otto miseri punti dalla lunetta, troppo poco per pensare di espugnare il difficile parquet del PalaCampagna.
Michele Bruno |
BIO SYSTEM S.MARIA A VICO - IT STORE CAMPOBASSO 86-71 (25-16, 42-39, 60-54) | Servidei | ne | Aragosa | 21 | Scodavolpe | 8 | Florio | 10 | Canzano | 6 | Capone | 26 | Zecchino | 7 | Butini | 8 | Di Marzo | 4 | Di Guida | 8 | De Filippis | 5 | Morelli | 15 | Battiloro | ne | Scala | 10 | Luzzi | 12 | Papalotti | ne | Corbo | 0 | Varriale | 11 | Cefaratti | 6 | Santella | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Salanti | All. Anzini | Arbitri: Rizzi (Barletta - BA) e D'Errico (Torremaggiore - FG) | Note: | Secondo successo casalingo consecutivo per la Bio System S. Maria a Vico, che supera al Bachelet 86-71 la It Store Campobasso al termine di una gara sempre in pugno ai vicani, eccezion fatta per un paio di vantaggi esterni. Il successo dei vicani vale doppio perché ottenuto contro una diretta concorrente alla salvezza, ma anche stavolta la squadra ha reagito bene, anche se in difesa i meccanismi andrebbero registrati meglio. Pronti via e Capone piazza la prima tripla della serata. Le due difese concedono facili penetrazioni sul perimetro, ma grazie ai due lunghi Luzzi e Morelli i molisani mettono il naso avanti (7-8) al 3’. La pronta reazione dei sammaritani è firmata Capone (11 punti nel quarto con tre bombe), che sfrutta a dovere i blocchi di uno Scala ancora una volta devastante a rimbalzo (10+21 tabelle). I vicani toccano il +11 e chiudono la prima frazione sul 25-16.
Anzini mischia le carte e toglie dal campo gli spenti Zecchino e Butini, inserendo i giovani De Filippis e Scodavolpe. Proprio il biondo regista sigla due triple di fila che chiudono un break di 13-2 per l’It Store che va avanti 31-27. La reazione della contraerea bianconera non si fa attendere ed ecco che Capone e Varriale riportano avanti la Fiamma (33-31). Morelli carica di falli i bianconeri e dalla lunetta consente ai suoi di comandare 39-38. Salanti pesca dalla panchina il jolly Di Marzo ed il talento di casa lo ripaga con due entrate di pregevole fattura. Un tap in di Scala sulla sirena chiude il primo tempo (42-39).
Nella seconda parte di gara entrambe le squadre dimostrano di essersi raffreddate nell’intervallo lungo e nei primi 4 minuti si segna solo dalla lunetta, con Zecchino che dà ai suoi l’ultimo vantaggio del match (43-44). S. Maria deve rinunciare a Di Marzo (4 falli), ma la grinta di Corbo e la velocità di Varriale consentono di aumentare la pressione in difesa. Risultato? 11-0 Bio System ed i vicani volano 54-44. Campobasso prova a rientrare e riduce il gap (60-54). Scala mette otto punti a cavallo degli ultimi due periodi e solleva i suessolani da un preoccupante empasse. Il Ferentinum fa una fatica immane nel centrare il bersaglio, solo
Florio non basta. Aragosa firma il trepunti che manda i titoli di coda (80-65) e lo stesso capitano vicano rimpingua il bottino personale, realizzando 11 punti negli ultimi due minuti di gioco. L’It Store rosicchia qualcosa, ma si arrende 86-71. Nonostante il divario, la Fiamma ha ampi margini di miglioramento. Sugli scudi Capone, immarcabile per tre quarti di gara, uno Scala dominante sotto le plance e un Corbo determinante in difesa.
Michele Falco |
POL. CAVA DE´ TIRRENI - FLORA NAPOLI MARIGLIANO 86-84 (13-12, 31-29, 47-53, 71-71) | Siani | ne | De Masi | 11 | Corvo | 19 | Suppa | 16 | Santangelo | 7 | Tufano | 2 | Di Napoli | 15 | Confessore | 6 | Orazzo | 17 | Avallone | 0 | Auriemma | ne | Leone | 5 | C. Buononato | 6 | De Pisapia | 0 | Fornaro | 2 | C. Forino | 15 | L. Buononato | 7 | Grassitelli | 36 | F. Forino | 6 | Serpico | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Pinto | All. Ascione | Arbitri: Verolino (Ciampino - RM) e Capozziello (Roma) | Note: Dopo un tempo supplementare. Cinque falli: Suppa, C. Forino, F. Forino. | Ci vuole un tempo supplementare ma alla fine Cava, contro ogni pronostico, fa suo il match contro i più quotati avversari. Entrambe le formazioni non possono schierarsi al completo infatti mentre nelle file del Marigliano mancano Dello Russo e Ciervo i metelliani devono fare a meno di Cusitore ed hanno Siani in panchina solo per onore di firma.
Si comincia con De Masi, Grassitelli, L. Buononato, Avallone e C. Buononato che si oppongono a Di Napoli, Corvo, Leone, F. Forino e C. Forino, l’inizio vede le due squadre molto contratte con errori al tiro da una parte e dall’altra, solo 5 a 5 dopo sei minuti di gioco, anche se Cava fa subito capire che non gli si addice la parte di agnello sacrificale chiudendo, con un ottimo Orazzo, il primo quarto in vantaggio anche se solo di una lunghezza. Nella seconda frazione di gioco sale in cattedra Grassitelli, suoi 13 dei 18 punti realizzati dai cavesi, e le squadre vanno nello spogliatoio sul punteggio di 31 a 29.
Dopo l’intervallo i napoletani, che forse memori della schiacciante vittoria riportata nel torneo precampionato “Gino Avella” avevano sottovalutato la compagine di coach Pinto, scendono sul parquet con ben altra determinazione e con Suppa, poco utilizzato nel primo quarto e ben controllato da L. Buononato nel secondo, prima si portano in vantaggio e poi allungano fino a raggiungere il massimo vantaggio di +6 alla fine della frazione di gioco. Ma i biancoblu non ci stanno a perdere e, sostenuti dai propri tifosi che non hanno smesso per tutta la gara d’incitare i propri beniamini, con le solite triple di Grassitelli ben assistito da L. Buononato annullano il gap e costringono al quinto fallo C. Forino. Si arriva così all’ultimo minuto di gioco ed all'ennesima tripla di Grassitelli, che fissa il punteggio sul 71-69, fa riscontro un fallo di sfondamento in attacco dei napoletani che consegna il pallone ai cavesi che potrebbero chiudere il match ma ciò non avviene e ne approfittano Corvo, che detta i tempi, e F. Forino che realizza quasi allo scadere rinviando il tutto ai supplementari.
La tensione sia sugli spalti che in campo sale alle stelle e Di Napoli sembra immarcabile ma dopo l’uscita di F. Forino e Suppa, che si becca un tecnico, viene fuori la grinta di Santangelo e Orazzo che rispondono colpo su colpo ed infine ci pensa Grassitelli, in penetrazione, a chiudere il match tra la gioia dei tifosi cavesi e lo stupore dei pochi sostenitori napoletani e di tutta la squadra avversaria. Mvp dell’incontro Grassitelli, portato in trionfo a fine gara, con ben 36 punti realizzati, in doppia cifra anche Orazzo e De Masi mentre nel Marigliano in evidenza Corvo, Suppa, Di Napoli e C. Forino. Una nota di merito anche per il diciottenne Tufano che, nonostante la sua giovane età, quando ha dovuto fare respirare l’unico play disponibile De Masi, non essendo utilizzabile Siani, ha tenuto il campo come un veterano anche nei difficili minuti del supplementare.
Marco Medolla |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | GRASSITELLI | POL. CAVA DE´ TIRRENI | 25,29 | 7 | 177 | 2 | GRAMAJO | CENTRO FORD MOLFETTA | 21,62 | 8 | 173 | 3 | ROSSI POSE | TOUCHDOWN BERNALDA | 20,62 | 8 | 165 | 4 | RAFFAELLI | TOUCHDOWN BERNALDA | 20,33 | 6 | 122 | 5 | BOSCO | STAMPLAST CEGLIE | 19,88 | 8 | 159 | 6 | ARAGOSA | BIO SYSTEM S.MARIA A VICO | 18,5 | 8 | 148 | 7 | GUIDA | PHLOGAS CAMPOBASSO | 17,75 | 8 | 142 | 8 | ONETTO | PASTA GRANORO CORATO | 17,75 | 8 | 142 | 9 | DE LEONARDIS | PASTA GRANORO CORATO | 17,62 | 8 | 141 | 10 | MOTTA | TELCOM OSTUNI | 17,38 | 8 | 139 | 11 | DI SANTO | TELCOM OSTUNI | 16,5 | 4 | 66 | 12 | BARBATO | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 16,29 | 7 | 114 | 13 | DELLA FELBA | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 16,25 | 4 | 65 | 14 | VILLANI | STAMPLAST CEGLIE | 16,12 | 8 | 129 | 15 | TEOFILO | CENTRO FORD MOLFETTA | 15,88 | 8 | 127 | 16 | RUSSO | TOUCHDOWN BERNALDA | 15,88 | 8 | 127 | 17 | MENNITTI | GETEA PARTENOPE NAPOLI | 15,25 | 8 | 122 | 18 | CANZONIERI | COIM NARDONE S.G. DEL SANNIO | 14,88 | 8 | 119 | 19 | DI NAPOLI | FLORA NAPOLI MARIGLIANO | 14,25 | 8 | 114 | 20 | ROSITO | CENTRO FORD MOLFETTA | 13,75 | 8 | 110 | 21 | SUPPA | FLORA NAPOLI MARIGLIANO | 13,75 | 8 | 110 | 22 | CIAMPAGLIA | AMBROSIA BASKET BISCEGLIE | 13,71 | 7 | 96 | 23 | C. FORINO | FLORA NAPOLI MARIGLIANO | 13,62 | 8 | 109 | 24 | CUSITORE | POL. CAVA DE´ TIRRENI | 13,25 | 4 | 53 | 25 | LUZZI | IT STORE CAMPOBASSO | 12,88 | 8 | 103 | 26 | LEO | PASTA GRANORO CORATO | 12,88 | 8 | 103 |
Sono compresi i giocatori con almeno 4 partite giocate
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