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Serie C1 girone G 2002/2003 - VENTOTTESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2002/2003
VENTOTTESIMA GIORNATA (29-30/3/2003)
RISULTATI |
DELL´ERBA MARTINA FRANCA | AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 85 | 82 | BRUSCINO MARIGLIANO | TOUCHDOWN BERNALDA | 75 | 47 | DIBEN BISCEGLIE | INFOTEL TARANTO | 72 | 63 | C.A.R.L.T. CASTELLANETA | LUCERA CITTÀ D´ARTE | 100 | 58 | XELION MELFI | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 77 | 67 | ORIGINAL MARINES PISCINOLA | GRANORO CORATO | 75 | 76 | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | LAMAFORCA OSTUNI | 85 | 68 | AUTOPROGRESS CASERTA | EWA CASAGIOVE | 62 | 67* |
* dopo un tempo supplementare
Cadono prima e seconda in classifica, con risultati abbastanza sorprendenti. Il Martina Franca mette ko la capolista Napoli, conquistando un successo alla vigilia insperato e tenendo il passo delle dirette concorrenti nella corsa alle migliori posizioni nella griglia playout, il Casagiove passa al Palamaggiò dopo un overtime e raggiunge al terzo posto il Bernalda, nettamente battuto a Marigliano. In quinta posizione ci sono Taranto e Jambo Molise Campobasso, con gli jonici che vanno ko a Bisceglie ed i molisani che, con un altro quarto periodo da incorniciare dopo quello della gara con il Manfredonia, sono virtualmente nei playoff e decretano la quasi estromissione di Di Santo e compagni. Continua a vincere il Melfi, che supera il Manfredonia conquistando il quinto successo consecutivo e mantenendosi in zona playoff insieme al Bisceglie e al Marigliano. Sorprende in negativo il risicato +1 del Corato a Piscinola, nessun problema per il Castellaneta sul Lucera.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 42 | 28 | 2274 | 2032 | 242 | 1214 | 1012 | 202 | 1060 | 1020 | 40 | AUTOPROGRESS CASERTA | 40 | 28 | 2007 | 1771 | 236 | 1016 | 796 | 220 | 991 | 975 | 16 | TOUCHDOWN BERNALDA | 34 | 28 | 2012 | 1971 | 41 | 1122 | 973 | 149 | 890 | 998 | -108 | EWA CASAGIOVE | 34 | 28 | 2034 | 2051 | -17 | 1048 | 939 | 109 | 986 | 1112 | -126 | INFOTEL TARANTO | 32 | 28 | 2166 | 2080 | 86 | 1171 | 1045 | 126 | 995 | 1035 | -40 | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | 32 | 28 | 2117 | 2115 | 2 | 1107 | 1006 | 101 | 1010 | 1109 | -99 | XELION MELFI | 30 | 28 | 2181 | 2115 | 66 | 1122 | 1005 | 117 | 1059 | 1110 | -51 | DIBEN BISCEGLIE | 30 | 28 | 1964 | 1901 | 63 | 999 | 868 | 131 | 965 | 1033 | -68 | BRUSCINO MARIGLIANO | 30 | 28 | 2155 | 2153 | 2 | 1127 | 1008 | 119 | 1028 | 1145 | -117 | LAMAFORCA OSTUNI | 28 | 28 | 2112 | 2021 | 91 | 1086 | 924 | 162 | 1026 | 1097 | -71 | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 26 | 28 | 2174 | 2178 | -4 | 1161 | 1085 | 76 | 1013 | 1093 | -80 | GRANORO CORATO | 26 | 28 | 2028 | 2038 | -10 | 1023 | 948 | 75 | 1005 | 1090 | -85 | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 26 | 28 | 2153 | 2166 | -13 | 1164 | 1043 | 121 | 989 | 1123 | -134 | C.A.R.L.T. CASTELLANETA | 24 | 28 | 1935 | 1866 | 69 | 1015 | 878 | 137 | 920 | 988 | -68 | LUCERA CITTÀ D´ARTE | 12 | 28 | 1930 | 2246 | -316 | 1040 | 1092 | -52 | 890 | 1154 | -264 | ORIGINAL MARINES PISCINOLA | 2 | 28 | 1844 | 2382 | -538 | 939 | 1110 | -171 | 905 | 1272 | -367 |
TABELLINI E COMMENTI
DELL´ERBA MARTINA FRANCA - AMICIZIA & SPORT NAPOLI 85-82 (14-28, 44-39, 62-55) | Traversa | 22 | Rizzo | 8 | Ma. Guida | 7 | Serazzi | 8 | Dario | 20 | Di Nanni | 1 | M. Esposito | 0 | A. Izzo | 4 | Natali | 13 | Zanzarella | 8 | Dubbio | 29 | F. Esposito | 4 | Cristofaro | 13 | Rosato | ne | Azan | 5 | Liguori | 12 | Pecere | ne | Agrusta | ne | Di Tota | 13 | Spaccaforno | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Ceci | All. Pepe | Arbitri: Carrieri (Pisa) e Paolinelli (Capannori - LU) | Note: Spettatori 350 circa. Tiri da due: Martina 21/36 (58%), Napoli 22/43 (51%). Tiri da tre: Martina 5/18 (28%), Napoli 7/31 (23%). Tiri liberi: Martina 28/40 (70%), Napoli 17/25 (68%). Rimbalzi: Martina 36 (Natali 13), Napoli 29 (Di Tota 9). Palle perse: Martina 5, Napoli 11 (Liguori 3). Palle recuperate: Martina 4, Napoli 12 (Serazzi 4). Cinque falli: Traversa, Serazzi, Dubbio, Liguori. | Come recita il proverbio non c’è due senza tre e il Martina corona questo ottimo mese di marzo conquistando la sua terza vittoria consecutiva. Dopo Taranto e Lucera a fare le spese della voglia di successo dei bluarancio è nientemeno che la capolista, l’Amicizia & Sport Napoli, battuta al termine di un match bello ed entusiasmante e, come consuetudine ormai a Martina, in bilico fino alle ultimissime battute. Come contro il Taranto due settimane fa, gli uomini di Ceci hanno disputato una buona partita, rimanendo concentrati e determinati fino alla sirena finale e confermando la buona attitudine casalinga con le grandi del campionato se è vero che tre delle prime quattro squadre della graduatoria sono uscite sconfitte dal “Da Vinci”. Grandi protagonisti della serata senza dubbio Traversa e Dario, entrambi sopra i 20 punti. Se il capitano è l’artefice del fondamentale break nella seconda frazione (30-11), il biondo play barese è stato l’uomo in più dell’Assobasket per tutta la partita.
Nel primo quarto i suoi 7 punti consentono al Martina di contenere la partenza a razzo degli ospiti che con tre triple in successione dell’esperto Liguori e una del pivot Di Tota “doppiano” i bluarancio al 5’ (7-14). Coach Pepe ruota quasi tutti gli uomini a disposizione e alterna in difesa la zona dispari alla uomo mettendo in costante difficoltà l’attacco della formazione di casa. Il solo Traversa non basta ad arginare Dubbio (letale nel primo quarto come per larga parte del match) e l’”enfant prodige” Serazzi. E così allo scadere del primo quarto il vantaggio dei napoletani tocca le 14 lunghezze (14-28).
In apertura di secondo periodo si rivede in campo Alfredo Dario, tenuto in panchina da Ceci per i primi 9’ a vantaggio di Zanzarella. Il capitano martinese fa subito sentire il suo peso specifico: nove punti in meno di quattro minuti e il Dell’Erba rosicchia in un lampo dodici punti agli ospiti (31-33 al 6’). L’Amicizia & Sport ha in campo praticamente il secondo quintetto con il sostituto di Di Tota, Spaccaforno, in evidente difficoltà sotto i canestri contro il quasi coetaneo Natali e i giovani Azan e Izzo non incisivi come i pari ruolo Esposito e Serazzi. Di fronte al veemente ritorno dei locali, il tecnico ospite corre allora ai ripari riproponendo la difesa individuale e rispendendo sul parquet gli uomini dello starting five. Ma il Martina è un fiume in piena e un’azione da tre punti di Traversa regala ai bluarancio il primo vantaggio della partita sul 38-37 a 3’ dalla fine del primo tempo. Il successivo mini-break di 6-2 ispirato da Natali permette alla truppa di Ceci di andare al riposo avanti di cinque lunghezze.
Alla ripresa delle ostilità dopo l’intervallo le squadre ripresentano i quintetti migliori con la sola eccezione nelle file martinesi di Zanzarella al posto di Traversa, in panchina gravato di tre falli. Nei primi minuti la zona napoletana imbavaglia un Martina stranamente contratto mentre dall’altra parte Dubbio continua a martellare la retina. In questa maniera a 5’40” dalla fine del terzo quarto i gialloblù ospiti riconquistano la parità sul 48-48. Scosso dal pubblico il team di casa si risveglia dal “classico” torpore di inizio quarto: Rizzo e Dario vanno a segno da sotto e dalla lunetta ispirando un nuovo strappo nel punteggio. Dopo un tecnico per proteste fischiato a Zanzarella Ceci manda in campo Traversa che si presenta con sei punti consecutivi compresa una “bomba” da distanza siderale che fissa il terzo parziale sul 62-55.
L’inerzia della partita è nelle mani dei locali che in apertura di ultimo quarto incrementano ulteriormente il loro vantaggio. Le buone inziative in attacco di Dubbio e Di Tota trovano una valida risposta nei canestri da fuori di Traversa e Dario coadiuvati da un ottimo Natali. E così a metà quarto i bluarancio arrivano al massimo vantaggio: dieci lunghezze sul 73-63. Partita finita? Neanche per sogno. I napoletani non sono primi in classifica per caso e poi quando c’è il Martina in campo può davvero succedere di tutto. A 90 secondi dalla fine sull’80-72 Traversa commette il suo quinto fallo ed esce tra gli applausi di un pubblico che vede avvicinarsi a grandi passi il traguardo della vittoria. Pepe è convinto del contrario e ordina ai suoi una zona-press a tutto campo che frutta subito un recupero capitalizzato al meglio da Dubbio con una bella tripla. Nella successiva azione nuovo pasticcio dei martinesi e nuovo possesso in attacco per i napoletani che fanno 1/2 dalla lunetta portandosi incredibilmente a due soli punti dagli avversari (80-78). Ma mancano meno di 30” alla sirena e gli ospiti decidono di affidarsi al fallo sistematico; Serazzi e Dubbio prendono di mira Zanzarella, ritenuto forse il meno lucido ed esperto dei suoi. Ma l’ex mesagnese sorprende tutti con un 5/6 consecutivo dalla lunetta che spegne negli ultimi secondi le speranze di rimonta dell’Amicizia & Sport e fa esplodere la festa in casa martinese per un successo difficilmente pronosticabile alla vigilia. Roberto Somma - da BasketNet |
BRUSCINO MARIGLIANO - TOUCHDOWN BERNALDA 75-47 (21-8 42-20 57-32) | G. Cozzolino | 19 | Gulemì | 2 | Licari | 2 | Mi. Guida | 10 | Di Napoli | 8 | Postiglione | 0 | Butini | ne | Ginefra | 3 | Esposito | 8 | Dello Russo | 16 | Leoncavallo | 11 | Tuzio | 2 | Forino | 9 | Confessore | 12 | Durante | 13 | Fuina | ne | Moretti | 1 | - | - | Gualtieri | 0 | Nocioni | 7 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Annunziato | All. Djukic | Arbitri: | Note: | I numeri parlano da soli. Al termine del secondo quarto la gara era già finita, -22 a Marigliano non si recupera se non si hanno testa e gambe e... Butini. Il senese infatti non si è allenato in settimana ancora per problemi al ginocchio e i medici gli hanno prescritto il riposo precauzionale. Non si può regalare Butini a nessuno, la sua assenza è più che un'attenuante. Invece sono attenuanti pesanti le non perfette condizioni fisiche di Leoncavallo (pochi minuti per lui), di Simone Ginefra che in campo ha fatto quello che ha potuto con il suo solito ginocchio in disordine e di Nocioni ancora fermo in settimana per la sua caviglia. Quindi purtroppo l'infermeria è piena zeppa e di... fior di giocatori.
Djukic ha voluto salvare... gli arti dei suoi giocatori e subito manda in campo il quintetto: Durante, Licari, Ginefra, Guida e Gualtieri. Il primo quarto è terminato già con un eloquente -13 e il secondo come già detto prima. Nonostante tutte le attenuanti possibili, chi è entrato in campo non ha disputato una grande gara, anzi... Non si può vincere una gara con 32 palle perse complessive e con errori incredibili sotto le plance e al tiro da fuori. Nocioni ha giocato poco, si è innervosito per i falli subiti e non fischiati e Djukic l'ha messo in panca per evitare guai peggiori.
Nessun giocatore da solo può vincere una gara, questo lo sanno tutti. In queste condizioni si può vincere una gara, tenendo presente che di fronte c'era una squadra che si giocava la gara della vita per accedere ai playoff? Non credo proprio. Il punteggio però è pesante e difficile da digerire soprattutto contro una squadra battuta di 37 punti in casa. Era prevedibile dai bookmakers questo risultato così come quello delle altre dirette concorrenti e nonostante tutto il terzo posto è sempre lì... basta battere Piscinola domenica in casa. Gerry Ninno - dal sito ufficiale della Cestistica Bernalda |
DIBEN BISCEGLIE - INFOTEL TARANTO 72-63 (20-16, 36-32, 53-53) | Marchionna | 5 | Caterina | 27 | Ravioli | 8 | Sarli | 8 | Rinaldi | 4 | Caggianelli | 0 | Leo | 22 | Valentini | 10 | D´Amicis | 16 | Grande | ne | Davi | 5 | Giuffrè | 0 | Finozzi | 13 | Cipulli | 7 | Piroddu | 10 | Venuto | ne | Auricchio | 0 | Caputo | ne | Basile | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Romano | All. Bifulco | Arbitri: Boschetti e Alfonso (Campobasso) | Note: |
C.A.R.L.T. CASTELLANETA - LUCERA CITTÀ D´ARTE 100-58 (29-11, 45-22, 68-40) | G. Sardano | 21 | Mazzotta | 27 | Di Gioia | 0 | Dell´Aquila | 6 | De Pasquale | 7 | Cosentino | 2 | Colucci | 7 | D. Ferraretti | 17 | Moliterni | 2 | Giovinazzi | 2 | G. Rosito | 5 | Cicculli | 21 | Lombardi | 22 | Mansueto | 7 | D´Arrissi | 2 | Silvestri | 0 | Antohi | 6 | Rotolo | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Ciracì | All. Rosito | Arbitri: Purgatorio (Catanzaro) e Palma (Reggio Calabria) | Note: |
XELION MELFI - EUROAMBIENTE MANFREDONIA 77-67 (12-20, 36-34, 53-49) | Mengoni | 12 | L. Vigilante | 2 | De Sanctis | 21 | Guardascione | 8 | C. Vigilante | 0 | Consales | 15 | Di Lauro | 4 | F. Ferraretti | 9 | Avallone | 8 | Serino | 16 | Totaro | 5 | A. De Lucia | ne | Grassitelli | 9 | Sterpellone | ne | Prencipe | ne | Falcone | ne | Padalino | 15 | Cutolo | 0 | Pappacena | 8 | Gallo | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. De Angelis | All. De Florio | Arbitri: Sica (Salerno) e Mauro (Arco Felice - NA) | Note: | La Virtus Manfredonia sciupa un’altra grande occasione fuori casa regalando la vittoria al Melfi. Ancora una volta la squadra è crollata nel momento più delicato. A nulla è servita la rimonta nel finale di gara, troppo determinati i lucani in serie positiva da cinque giornate. Adesso i playout sono una triste ed amara realtà per una squadra che paga le troppe distrazioni in questo campionato.
L’inizio di gara si è subito rivelato promettente per la Virtus che è risucita ad allungare fino a +10 grazie ai tiri dalla lunga distanza di Gallo e Ferraretti. A tratti si è vista una squadra capace di dettare il ritmo della gara. Ma l’illusione di gestire il vantaggio della prima frazione e durata poco. Infatti il Melfi grazie ad un lavoro della sua difesa sui nostri portatori di palla non solo è riuscito a recuperare lo svantaggio ma addirittura a chiudere in vantaggio la frazione.
Nella ripresa si è assistito a quello che stiamo vedendo da qualche tempo a questa parte, ovvero una Virtus che subisce gli avversari e che non riesce a mettere in campo una seppur minima reazione se non affidata a dei singoli giocatori. Ecco spiegato il vantaggio alla chiusura di terzo quarto del Melfi (+4). Nell’ultima frazione si è rivista la grinta dei sipontini solo nei minuti finali quando è ruscita a riaprire l’incontro portandosi a –6. Ma a nulla sono serviti gli sforzi in attacco dei ragazzi di De Florio che si sono imbattuti su una voglia superiore di vincere dei lucani.
Da segnalare tra i sipontini la buona prestazione di De Sanctis e Gallo che hanno impensierito la difesa avversaria con tiri da fuori e contropiedi. Per quanto riguarda i lucani senza dubbio va rimarcata la prestazione del play Mengoni e del pivot Serino. Pasquale Rinaldi - dal sito ufficiale della Virtus Manfredonia |
ORIGINAL MARINES PISCINOLA - GRANORO CORATO 75-76 (18-23, 35-41, 53-56) | Drago | 15 | Mauriello | 0 | Nero | 12 | Rana | 9 | Annecchino | 11 | Pedemonte | 3 | Carnicella | 0 | N. Sardano | 2 | Carrozzo | 13 | Di Vaio | 0 | Arbore | 11 | Verile | 6 | Russelli | 18 | P. Izzo | 3 | Rosito | 24 | Cimmino | 12 | Telese | 4 | Di Lauro | 8 | Scardicchio | ne | Anelli | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Fultz | All. Gatta | Arbitri: Parisi e Furieri (Piazza Armerina - EN) | Note: | Al termine della gara entrambe le tifoserie erano scontente per l’andamento della gara, infatti se i coratini speravano in una gara più determinata e, soprattutto, tranquilla contro l’ultima della classe (ma sarà proprio vero?), i padroni di casa hanno visto sfumare una probabile vittoria sul traguardo. Prima di raccontare come la Pasta Granoro Corato abbia avuto un approccio sbagliato alla partita e di come il Piscinola con un pizzico di esperienza in più, avrebbe potuto conquistare la sua seconda vittoria stagionale, partiamo proprio dagli ultimi secondi che hanno deciso la gara.
Dobbiamo dire innanzi tutto che la Pasta Granoro Corato per 37 minuti ha sempre condotto la gara, ma senza mai chiuderla, anche per merito di un avversario che non ha mai raggiunto uno svantaggio in doppia cifra. Torniamo alla fine, quando i campani a 60 secondi dalla sirena con una bomba di Russelli si portano a +3: 75 a 72. La formazione di Gatta sembra ferma sulle gambe, mentre i giovani napoletani corrono e fanno pressing per limitare gli esterni coratini e così mentre Di Lauro è come un francobollo su Nero, a 50" dalla fine il pallone, girando per linee esterne arriva ad Antonio Rana che prima controlla la posizione dei suoi piedi fuori della linea dei 6.25, e poi fa partire una palombella che si insacca, parità 75. Ci sono a questo punto 35 secondi da giocare e Gatta decide di non tentare di fermare il cronometro “ho preso questa decisione, dice alla fine il tecnico coratino, perché avevo notato che con la nostra zona li avevamo messi in difficoltà nel tiro e anche se avessero fatto canestro avremmo avuto 11 secondi per tentare qualcosa”. Il quintetto di casa tiene palla sino quasi al limite del tempo a disposizione e, allo scadere, tenta una penetrazione che però termina con il pallone a fondo campo. Mancano 10 secondi e il coach Fultz chiama l’ultimo time-out a disposizione e, come spiegherà poi a fine gara, dice ai suoi di sprecare subito i 2 falli a disposizione prima dei tiri liberi, in modo da costringere i coratini a non avvicinarsi a canestro. L’esperienza degli uomini di Gatta fa valere il suo peso e così non subendo falli il Corato riesce ad arrivare in zona tiro e chi si prende la responsabilità del tiro? Lo fa il capitano Verile, ma la sua non è una serata felice e fortunata, così il pallone dopo aver fatto un paio di giri sul cerchio esce. A questo punto la sirena sta per mandare tutti all’overtime, ma Antonio Rana vuole diventare il protagonista della serata, riesce a recuperare il pallone e mentre salta per andare a canestro, è fermato fallosamente.
Fischiano gli arbitri e suona la sirena, momenti di panico nel Corato che chiede il fallo, e di proteste per i napoletani che affermano che la sirena è arrivata prima del tiro. Per tutti sono secondi che non terminano mai, poi l’arbitro, deciso, si dirige al tavolo e ordina: fallo e 2 tiri liberi, mentre il cronometro è già sullo 00.00. In lunetta va Antonio Rana e i coratini presenti ricordano come i tiri dalla lunetta rappresentino per loro una sorta di calci di rigore per l’Italia calcistica e, infatti, dopo il primo tiro sbagliato di Rana, le ombre del supplementare si fanno meno velate. Il pallone torna nelle mani di Rana e in panchina c’è che si gira per non vedere l’esito del tiro. Ma dopo tante debacle per tiri o rigori sbagliati, arriva un’Olanda per tutti (semifinale campionati europei di calcio) e se allora ci pensò Toldo a salvare l’Italia, questa volta a salvare dalla brutta figura la squadra coratina ci pensa Antonio Rana che realizza il secondo tiro e regala una sofferta vittoria al Corato.
Parlare del resto della gara a questo punto sembrerebbe inutile, ma vogliamo sottolineare la buona prova nel Piscinola di Russelli, Carrozzo, Drago e Izzo con quest’ultimo che, soprattutto, in difesa ha disputato una buona gara. Nei coratini, oltre a Rana per i motivi sopra descritti, vanno messi in evidenza il solito Rosito: lucido, veloce, preciso e coraggioso; Arbore, bravo soprattutto all’inizio, sfortunato in un paio di occasioni; e non possiamo non citare la coppia Nero-Cimmino con il play per 3/4 di gara buon organizzatore e il pivot dominatore sotto canestro anche se qualche (pochi in verità) errore grossolano non gli ha permesso di incorniciare una buona gara. Attenzione però a leggere questo commento, bisogna sempre ricordarsi che il Corato (formazione accreditata prima dell’inizio del campionato) ha giocato contro una squadra di ragazzi con un buon futuro ma che sono sempre quelli che in 28 partite ne hanno vinta solo una. Meditate gente. Salvatore Vernice - da BasketNet |
JAMBO MOLISE CAMPOBASSO - LAMAFORCA OSTUNI 85-68 (23-21, 37-38, 52-55) | Scodavolpe | 0 | Scotto | 28 | Della Corte | 15 | Vozza | 9 | Morelli | 16 | Crescenzi | 0 | Risolo | 1 | Lavino | 13 | Zaccheo | 15 | Cefaratti | 4 | Di Serio | 0 | Stasi | ne | Cannavina | 16 | Florio | 4 | Greco | 7 | Bennardi | ne | A. Di Vico | 2 | Gatti | 0 | Di Santo | 15 | Morrone | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Anzini | All. Rubino | Arbitri: Scrima (Catanzaro) e Calvosa (Cosenza) | Note: Spettatori 500 circa. Tiri da due: Jambo 22/41 (54%), Ostuni 16/32 (50%). Tiri da tre: Jambo 9/24 (38%), Ostuni 8/27 (30%). Tiri liberi: Jambo 14/23 (61%), Ostuni 12/15 (80%). Rimbalzi: Jambo 32 (Morelli 16), Ostuni 17 (Vozza 6). Cinque falli: Di Santo, Della Corte. | Sembra la fotocopia della gara con il Manfredonia: la Jambo Molise Campobasso mette il turbo nel quarto periodo e lascia sul posto l’Ostuni, conquistando la vittoria che ne decreta virtualmente (per la matematica basta davvero poco) l’ingresso nei playoff e continuando la corsa per un quarto posto che è ancora obiettivo alla portata dei ragazzi allenati da Umberto Anzini.
La partita comincia con i molisani a tentare l’allungo fin da subito, facendo affidamento sulla buona vena al tiro nel primo periodo delle sue bocche da fuoco Scotto e Zaccheo e su un Morelli che balza (è il caso di dirlo) immediatamente agli onori della cronaca con i suoi rimbalzi conquistati ad un’altezza davvero siderale contro un Morrone che nulla può per opporsi alle prorompenti esplosioni di atletismo del pivot campobassano. L’Ostuni resta inizialmente a contatto grazie a Max Di Santo, che infila due triple (compresa l’ultima a fil di sirena) per complessivi dieci punti nella prima frazione e consente ai suoi di portarsi dopo dieci minuti di gioco solo a -2.
Il secondo quarto fila sulla stessa falsa riga del primo, con Scotto che, dopo i sette dei primi dieci minuti, ne fa altri sette e mantiene al comando la sua squadra. Sembra mettersi bene per i campobassani quando Scodavolpe si “appiccica” a Di Santo, non consentendo più all’avversario di tirare con tranquillità e, anzi, innervosendolo a tal punto che il numero sei ospite commette un ingenuo quarto fallo che lo costringerà a lungo in panchina. Siamo solo a 7’42” dall’intervallo, la Jambo potrebbe approfittare della situazione ed andar via nel punteggio, ma i molisani raggiungono solo un +7 (prima 30-23, poi 37-30). A questo punto i ragazzi di Anzini accusano un certo rilassamento e l’Ostuni, da squadra esperta e cinica, ne approfitta immediatamente, rimontando il gap e passando a condurre con un gioco da tre punti di Greco che chiude la seconda frazione.
Il “torpore” dei campobassani non diminuisce nel terzo periodo: le percentuali, calate un po’ nel secondo, continuano ad essere deficitarie nonostante l’estrema regolarità di Scotto (ancora sette punti nel quarto) e il dominio a centro area di Morelli, che si fa davvero imbarazzante, con il numero dieci che conquista una marea di rimbalzi e gioca in post basso contro Morrone, che non sa proprio che pesci pigliare e si carica di falli. Ma la mano di Morelli dalla lunetta è quella che è e l’Ostuni resta sopra nel punteggio, grazie anche ad un Lavino molto preciso da due e da tre (3/3 dall’arco fino alla terza sirena, chiuderà con 3/5).
Ed arriviamo al quarto periodo: con Elio Scotto che dà ancora una volta il suo contributo, viene fuori Gianluca Cannavina che tira da fuori (da due e da tre) ed è l’artefice principale del break decisivo. Due sue triple ed una di Scotto fanno 9-0 e portano la Jambo sul 65-57, l’Ostuni, nonostante il rientro in campo di Di Santo, si spegne gradualmente ed è incapace di opporre resistenza ai punti a ripetizione che subisce da Cannavina, Scotto e Morelli, sempre più dominatore. Il pivot campobassano prende la meritatissima “standing ovation” quando Anzini lo richiama in panca a pochi secondi dal termine per far posto al giovane Di Vico, che segna anche i suoi primi due punti in C1.
Non si può non dare la palma del migliore in campo a Morelli: doppia doppia con 16 punti e ben 16 rimbalzi, solo uno in meno dell’intera squadra avversaria: le cifre della sua serata sono davvero incredibili e simboleggiano il suo stato di forma in questo momento, davvero eccezionale. Senza dimenticare Scotto, che scrive 28 con sette punti per quarto (e pensare che è stato indeciso se scendere in campo fino a sabato pomeriggio), e Cannavina, come detto l’uomo che firma il break decisivo con 13 dei suoi 16 punti nel quarto periodo. Domenica prossima si va a Lucera, poi c’è Napoli al Palavazzieri. Una Jambo in questo stato di forma può comodamente fare 2-0 e giocarsi fino alla fine le chance di quarta posizione, con un pensierino (ma non sarà facile visti gli scontri diretti sfavorevoli con le concorrenti) anche alla terza. Vittorio Salvatorelli |
AUTOPROGRESS CASERTA - EWA CASAGIOVE 62-67 (19-9, 34-24, 46-36, 54-54) | Vivis | ne | F. Cozzolino | 4 | Palmieri | 10 | D´Orta | 7 | Di Roberto | 7 | Barbato | 22 | Fioretti | 19 | Mazzone | 2 | Livigni | 9 | G. Russo | 14 | Ruggiero | 11 | Grzetic | 14 | Schisano | 6 | Ranieri | ne | De Maio | ne | Savarese | ne | Di Vivo | ne | A. Russo | 0 | Savinelli | 0 | Scialdone | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Ascione | All. Maglione | Arbitri: Soleti (Taranto) e De Giorgio (Brindisi) | Note: Dopo un tempo supplementare. | La Ewa conquista il derbissimo di serie C1, o forse lo ha perso il S.Antonio che dopo aver messo in cassaforte ben 20 punti di vantaggio (30-10 nel secondo quarto di gioco) spreca tutto negli ultimi minuti dell’ultima frazione, dopo aver già rischiato nella ripresa.
Andiamo con ordine. L’avvio di gara è decisamente di marca locale, con Caserta che domina incontrastata in attacco e difesa e Casagiove che sembra la solita squadra in versione trasferta. Solo sei punti segnati dagli ospiti in dieci minuti, diciannove dai gialloblù di Ascione che sembrano voler chiudere subito la pratica. Nel secondo periodo la situazione rimane pressoché inalterata, almeno per i primi cinque minuti quando il S.Antonio, spinto da un Barbato strepitoso e da Di Robero, presente su ogni palla e incontenibile in difesa, raggiunge il massimo vantaggio (+20). A quel punto Casagiove pesca dal cilindro magico ben tre bombe (con Palmieri, D’Orta e Ruggiero) e quattro punti di Grzetic, inesistente nel primo quarto e poi fondamentale nella rimonta dei biancoblù. Un piccolo break che riporta Mazzone e soci sotto di quattordici. La marcia ospite continua e all’intervallo sono dieci le lunghezze che separano le due squadre. Al suono della sirena la formazione del Casagiove si scaraventa sul tavolo degli ufficiali di gara, ma nessun provvedimento viene preso dai due fischietti.
Nella ripresa l’inerzia cambia radicalmente a favore dei casagiovesi che continuano a macinare canestri fino a portarsi al -2 (38-36) grazie anche ad una direzione arbitrale decisamente dubbia (in otto minuti ben otto falli sanzionati al S.Antonio e solo due al Casagiove!!!). La panchina casertana trema ma dalle mani di Russo e soci vien fuori un mini break (8-0) che riporta i padroni di casa avanti di dieci. L’ultimo quarto è di sicuro quello più combattuto e quello in cui, forse, Casagiove spreca di meno. Fioretti è il trascinatore indiscusso, l’unico ad aver lottato dal primo minuto anche quando le cose non andavano bene. I "viaggianti" ingranano la quarta e in pochi minuti recuperano il gap prima e subito dopo ottengono il vantaggio. Il gruppo casertano gioca male, il gioco di squadra viene a mancare e si fanno sentire le assenze di Baroncini e Vivis (il primo sugli spalti e il secondo in panchina solo per onor di firma) per cui Ascione è costretto a giocare con soli sei senior (che hanno disputato praticamente quaranta minuti di gioco) e quattro under. Dalla parte opposta, i presunti infortuni di quattro giocatori, si sono rivelati inesistenti perchè sia Ruggiero che Mazzone, così come Palmieri e D’Orta hanno giocato. Negli ultimi venti secondi per il Casagiove, con due punti di vantaggio, sembra ormai fatta se non fosse che Di Roberto (probabilmente il migliore tra i suoi) dall’area colorata salta e si esibisce in un tiro acrobatico che finisce nel canestro ed è il pareggio (54-54).
L’over time rimette tutto in gioco ed è ancora una volta il S.Antonio a prendere il vantaggio (+3) recuperato subito dopo dagli ospiti che nell’azione successiva si portano nuovamente avanti gestendo il vantaggio fino alla fine. Clamoroso il fallo non fischiato a favore di Livigni che a pochi secondi dalla sirena finale sul -3 tenta la tripla e viene nettamente spinto e buttato a terra ma nessuno dei due in grigio fischia. La partita si chiude li, con il Casagiove che recupera lo stop dell’andata e che, se in passato (qualche giocatore come ad esempio Fioretti) recriminava sulla direzione arbitrale, questa volta deve davvero ringraziare i due fischietti. Arbitri a parte, Casagiove porta a casa i due punti perchè rimasta unita anche nei momenti di grossa difficoltà. Ilaria De Candiziis - da BasketNet |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CATERINA | DIBEN BISCEGLIE | 20,64 | 28 | 578 | 2 | CRISTOFARO | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 19,29 | 28 | 540 | 3 | DE SANCTIS | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 19,29 | 28 | 540 | 4 | DELLA CORTE | LAMAFORCA OSTUNI | 19,11 | 27 | 516 | 5 | BARBATO | AUTOPROGRESS CASERTA | 17,68 | 28 | 495 | 6 | FIORETTI | EWA CASAGIOVE | 17,68 | 28 | 495 | 7 | BUTINI | TOUCHDOWN BERNALDA | 17,67 | 27 | 477 | 8 | RUSSELLI | ORIGINAL MARINES PISCINOLA | 17,36 | 25 | 434 | 9 | MORRONE | LAMAFORCA OSTUNI | 16,92 | 12 | 203 | 10 | ROSITO | GRANORO CORATO | 16,52 | 27 | 446 | 11 | DARIO | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 16,36 | 28 | 458 | 12 | DI SANTO | LAMAFORCA OSTUNI | 16,31 | 13 | 212 | 13 | CICCONE | LUCERA CITTÀ D´ARTE | 16,23 | 26 | 422 | 14 | LEO | INFOTEL TARANTO | 16,21 | 28 | 454 | 15 | F. FERRARETTI | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 15,96 | 28 | 447 | 16 | LEONCAVALLO | TOUCHDOWN BERNALDA | 15,67 | 27 | 423 | 17 | ZACCHEO | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | 15,26 | 27 | 412 | 18 | RUGGIERO | EWA CASAGIOVE | 15,14 | 28 | 424 | 19 | NERO | GRANORO CORATO | 14,84 | 25 | 371 | 20 | VOZZA | LAMAFORCA OSTUNI | 14,7 | 27 | 397 | 21 | SERAZZI | AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 14,5 | 28 | 406 | 22 | DUBBIO | AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 14,25 | 28 | 399 | 23 | SERINO | XELION MELFI | 14,11 | 28 | 395 | 24 | FORINO | BRUSCINO MARIGLIANO | 14,04 | 28 | 393 | 25 | MENGONI | XELION MELFI | 13,86 | 28 | 388 |
Sono compresi i giocatori con almeno 10 partite giocate
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