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Serie C1 girone G 2002/2003 - UNDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE C1 GIRONE G 2002/2003
UNDICESIMA GIORNATA (27/11/2002)
RISULTATI |
EWA CASAGIOVE | BRUSCINO MARIGLIANO | 76 | 69 | TOUCHDOWN BERNALDA | XELION MELFI | 83 | 82 | INFOTEL TARANTO | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 75 | 69 | LUCERA CITTÀ D´ARTE | AUTOPROGRESS CASERTA | 56 | 73 | ORIGINAL MARINES PISCINOLA | AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 69 | 75 | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | 93 | 83 | GRANORO CORATO | DIBEN BISCEGLIE | 77 | 78 | LAMAFORCA OSTUNI | C.A.R.L.T. CASTELLANETA | 60 | 42 |
Ancora in due in testa alla classifica. La Partenope batte prevedibilmente il Piscinola, anche se fa molta più fatica del previsto, il Bisceglie coglie un successo molto meno prevedibile e sul filo di lana nel derby a Corato. Seguono S.Antonio, che la spunta abbastanza facilmente a Lucera, Marigliano e Casagiove, con i casertani che la spuntano nelloi scontro diretto. La Jambo Molise Campobasso non riesce a Manfredonia a conquistare la quarta vittoria in fila e si ferma a quota 12 insieme, oltre che ai sipontini, anche a Bernalda (con il Melfi altra partita conclusa solo sul suono della sirena), Taranto e Martina, con lo scontro diretto che decreta il ritorno ai due punti del team di Bifulco. Prosegue, infine, la marcia di avvicinamento ai playoff dell'Ostuni, che supera in casa un Castellaneta sempre più nei guai.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 16 | 11 | 823 | 743 | 80 | 405 | 360 | 45 | 418 | 383 | 35 | DIBEN BISCEGLIE | 16 | 11 | 802 | 728 | 74 | 347 | 282 | 65 | 455 | 446 | 9 | AUTOPROGRESS CASERTA | 14 | 11 | 761 | 675 | 86 | 358 | 281 | 77 | 403 | 394 | 9 | BRUSCINO MARIGLIANO | 14 | 11 | 852 | 834 | 18 | 418 | 389 | 29 | 434 | 445 | -11 | EWA CASAGIOVE | 14 | 11 | 758 | 751 | 7 | 439 | 385 | 54 | 319 | 366 | -47 | INFOTEL TARANTO | 12 | 11 | 863 | 828 | 35 | 433 | 387 | 46 | 430 | 441 | -11 | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 12 | 11 | 830 | 802 | 28 | 500 | 437 | 63 | 330 | 365 | -35 | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 12 | 11 | 805 | 795 | 10 | 378 | 368 | 10 | 427 | 427 | 0 | TOUCHDOWN BERNALDA | 12 | 11 | 775 | 772 | 3 | 376 | 365 | 11 | 399 | 407 | -8 | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | 12 | 10 | 704 | 713 | -9 | 380 | 335 | 45 | 324 | 378 | -54 | XELION MELFI | 10 | 10 | 783 | 745 | 38 | 435 | 352 | 83 | 348 | 393 | -45 | LAMAFORCA OSTUNI | 10 | 11 | 760 | 730 | 30 | 392 | 347 | 45 | 368 | 383 | -15 | GRANORO CORATO | 10 | 11 | 818 | 829 | -11 | 445 | 408 | 37 | 373 | 421 | -48 | LUCERA CITTÀ D´ARTE | 8 | 11 | 725 | 830 | -105 | 424 | 426 | -2 | 301 | 404 | -103 | C.A.R.L.T. CASTELLANETA | 2 | 11 | 663 | 745 | -82 | 367 | 385 | -18 | 296 | 360 | -64 | ORIGINAL MARINES PISCINOLA | 0 | 11 | 718 | 920 | -202 | 382 | 454 | -72 | 336 | 466 | -130 |
TABELLINI E COMMENTI
EWA CASAGIOVE - BRUSCINO MARIGLIANO 76-69 (8-18, 27-34, 49-46) | Palmieri | 10 | D´Orta | 11 | Gulemì | 5 | Di Napoli | 12 | Fioretti | 19 | Mazzone | 4 | Postiglione | 13 | Esposito | 4 | Ruggiero | 16 | Grzetic | 7 | Carrozzo | 0 | Dello Russo | 18 | De Maio | 0 | Loggia | 7 | Forino | 11 | Confessore | 2 | Savarese | 0 | Savinelli | 2 | Moretti | 4 | Leone | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Barresi | All. Annunziato | Arbitri: Cossu e Grossi Scaravelli (Roma) | Note: | Vittoria di grande carattere dell’EWA Casagiove, che si aggiudica una gara grazie alla sua grande determinazione. Si parte con il Marigliano a menare subito le danze, complice l’inusitata imprecisione dalla lunetta dei padroni di casa (un misero uno su dieci) con i locali che subiscono la precisione degli ospiti. Si chiude così il primo quarto sul meritatissimo vantaggio degli ospiti 8–18.
Nel secondo quarto il Marigliano continua a spingere e raggiunge anche i dodici punti di vantaggio. Al 7’ i locali cominciano a reagire stringendo le maglie difensive e raggiungono la parità sul 27-27. Ma di nuovo il Marigliano allunga proprio nel minuto finale fino al 27-34 di fine quarto. Si rientra dagli spogliatoi e gli uomini di coach Barresi sembrano davvero trasformati, la difesa diventa l’arma vera del Casagiove che poi punge ripetutamente in contropiede, soprattutto con un Fioretti incontenibile.
La reazione è fulminante e porta i padroni di casa a chiudere in vantaggio il quarto sul 49–46. L’ultima frazione non vede cambiare il tema della gara, con Palmieri e compagni che sfruttano la loro difesa ed in attacco appoggiano il gioco sulle due ali Fioretti e Ruggiero che appaiono in gran serata, guadagnando canestri e falli in serie. Si arriva al massimo vantaggio di undici lunghezze per i padroni di casa prima del disperato pressing finale degli ospiti, che genera l’uscita per falli di ben cinque giocatori ospiti. Negli ultimi due minuti il fallo sistematico dei napoletani trova sempre prontissimo il giovane play D’Orta che, freddissimo dalla lunetta, insacca sette liberi consecutivi. Si chiude così sul finale 76–69. Nunzia Acerra - da Tuttobasket |
TOUCHDOWN BERNALDA - XELION MELFI 83-82 (28-22, 45-41, 66-64) | Licari | 7 | Mi. Guida | 33 | Mengoni | 11 | L. Vigilante | 15 | Zambellis | 8 | Butini | 7 | C. Vigilante | 0 | Consales | 12 | Ginefra | 0 | Iurlaro | 0 | Avallone | 6 | Serino | 18 | Leoncavallo | 20 | Tuzio | 0 | Grassitelli | 10 | Sterpellone | 0 | Durante | 8 | Fuina | 0 | Padalino | 10 | Sassone | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Djukic | All. Russo | Arbitri: Acciavatti e Russo (Napoli) | Note: | Grande derby al PalaCampagna, partita per coronarie collaudate, vince allo sprint Bernalda beffando un buon Melfi nel finale concitato. Pubblico delle grandi occasioni nonostante l'infrasettimanale e la Champions League in tv. I bernaldesi questa sera hanno preferito il basket e non si sono pentiti. Buona scenografia di pubblico all'inizio, palloncini, palette di carta rossoblu e carte a specchio, un grande spettacolo sulle gradinate. I Rude Boys hanno tambureggiato con insistenza da un ora prima fino alla fine incitando di continuo i loro beniamini.
Anche questa gara va commentata iniziando dal finale. Punteggio 82-80 per Melfi a 1'09" dal termine, tiro sbagliato di Butini allo scadere, tap-in vincente di Durante in mezzo alla difesa melfitana 82-82. Attacco Melfi e palla persa in circolazione, riconquista palla Durante, ma subisce fallo, questi in lunetta mette a segno solo il secondo, 83-82, 21" a disposizione dei federiciani per il tiro della partita, ma anche stavolta palla persa. Rimessa dal fondo bernaldese a 5" dalla fine palla a Durante che subisce di nuovo fallo da L. Vigilante (il quale si lascia andare in un gesto scellerato nei confronti di un tifoso in tribuna). Durante in lunetta con la palla che pesa un quintale sbaglia entrambi i tiri, rimbalzo Melfi, pressing di Butini e palla rubata dalle mani di Consales che si impappina. Fischio finale, partita finita, la Cirio Serramarina tira un sospiro di sollievo tra il tripudio del pubblico presente.
La gara si è decisa quì. Ha vinto chi in quegli istanti ha avuto ancora birra, lucidità e un poco di fortuna, che in finali del genere non guasta mai. La gara è stata sempre equilibrata per tutti e quattro tempi, i parziali sono piuttosto eloquenti dell'equilibrio visto in campo. Il match era tra una squadra che non riesce a vincere in trasferta (Melfi) ed una(Bernalda) che fatica in casa, nel calcio sarebbe stato un pareggio, ma il basket vuole un vincitore, sempre, e quello siamo stati noi. L'unico break l'ha avuto la Cestistica al secondo quarto 42-29, ma gli uomini di Russo con una rimonta incredibile hanno realizzato un controbreak andando al riposo sul punteggio di 45-41.
Nei primi quarti hanno giganteggiato i due pivot Leoncavallo e Guida, una spina nel fianco per i lungagnoni melfitani che non riuscivano a contenerli nonostante l'alternarsi delle marcature nei loro confronti. Leoncavallo di spalle al canestro e Guida di fronte hanno realizzato a ripetizione con delle percentuali incredibili. Serata di nuovo negativa per i cecchini, nonostante fossero liberi al tiro, Butini, Zambellis, Durante e Iurlaro non riuscivano a forare la retina dalla distanza. Nei primi due quarti ha fatto cose egregie anche Andrea Licari in penetrazione, al tiro ed in difesa.
Dopo il riposo continua l'equilibrio, punto a punto con massimo 4 punti di vantaggio per l'una o l'altra squadra, il tempo si chiude 66-64 per Bernalda. Della stessa solfa è anche il quarto finale con gli ultimi secondi raccontati sopra, il break decisivo sembra averlo fatto il Melfi nel finale +4 a 2' dalla fine, ma non basta, si capisce subito che la gara sarebbe finita al fotofinish.
Che dire degli uomini di Antonio Russo, come sempre osannato dai suoi ex fans e dagli ultras i Rude Boys e non gli hanno risparmiato applausi prima e dopo il match, il coach bernaldese ha a disposizione una grande squadra, una macchina da canestri con tante soluzioni offensive, coadiuvato da un grande play, Augustin Mengoni, l'argentino è il vero faro di questa squadra, per fermarlo ci voleva un altro argentino di nome Matias, ma quello sta dalle parti di Campobasso (sic!!!). Mengoni è stato marcato comunque bene sia da Lino Durante e sia da Iurlaro il quale si è sacrificato addosso francobollandosi a tutto campo impedendogli di respirare. Sotto le plance Melfi è ben messo, Serino su tutti, ha ha fatto valere non poco la sua elasticità e i suoi centimetri, ma sia lui che gli altri lunghi (Avallone, Vigilante, Grassitelli) nulla hanno potuto contro lo strapotere dei nostri pivot e di un Guida superlativo soprattutto nel finale di gara. Era incontenibile, 33 punti, 11 rimbalzi e una media dalla lunetta del 90%. Questa sera i tiri liberi, che sono stati la causa di ben tre sconfitte, entravano, quindi fare fallo su Guida era un suicidio.
Il Melfi è stato sempre in partita grazie al suo gioco in velocità, rimbalzi difensivi e contropiedi saettanti di Consales, Mengoni e Vigilante, ma... si gioca anche in difesa, e quella del Melfi è piuttosto allegra, difatti per la Cestistica 83 punti all'attivo sono un lusso. E nonostante la attenta difesa pressing tutto campo, 82 punti al PalaCampagna li può mettere dentro solo una grande squadra. Melfi lo è. Secondo gli addetti ai lavori la migliore squadra incontrata finora almeno come potenziale offensivo. Serata ancora da dimenticare per Butini che sembra aver smarrito la via del canestro, ma capisce che non è buon momento e gioca per la squadra e in difesa si sacrifica come sempre difendendo a tutto campo contro schegge come Grassitelli, Consales e raddoppiando su Mengoni. Un pilastro comunque della squadra di Djukic.
Una nota dolente in una bella serata di sport è stato il finale, il gesto di Luca Vigilante contro il pubblico poteva costare a lui e a noi... veramente caro visti i precedenti. Capisco l'agonismo, il livore per una partita tiratissima e persa per un niente, ma un giocatore non deve mai provocare il pubblico. Il destino del cestista è quello di essere osannato e insultato, ma rimanere sempre distaccato. E' giovane e sicuramente si ravvedrà. Intanto la classifica ride sempre di più alla Cestistica targata Cirio, 6 vittorie nelle ultime 8 gare disputate, la cura Djukic fa effetto o è solo un fuoco di paglia? Ai posteri l'ardua sentenza... magari già a Natale. Gerry Ninno - dal sito ufficiale della Cestistica Bernalda |
INFOTEL TARANTO - DELL´ERBA MARTINA FRANCA 75-69 (18-13, 34-34, 46-50) | Ravioli | 14 | Sarli | 5 | Traversa | 8 | Rizzo | 0 | Vitti | 0 | Leo | 35 | Dario | 13 | Di Nanni | 11 | Davi | 2 | Giuffrè | 0 | Natali | 7 | Zanzarella | 8 | Piroddu | 8 | Venuto | ne | Cristofaro | 16 | Masciulli | ne | Lattarulo | ne | Massari | 11 | Rosato | 0 | Pecere | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Bifulco | All. Bray | Arbitri: De Giorgio e Leggiero (Brindisi) | Note: | La partita è stata combattuta e agguerrita, ma i rossoblù hanno cercato fermamente e alla fine ottenuto una vittoria che segna la volontà di reagire alle ultime sconfitte subite, con un gioco concentrato e calcolato, al livello tecnico che la squadra rappresenta.
Il primo punto della partita è stato messo a segno da Paolo Ravioli, che poi si è rivelato un uomo importante del match. Il Martina è andato in vantaggio, ma Sarli al sesto minuto ha segnato il 7 pari, e da lì in poi è stata una battaglia punto a punto fino a prendere largo con i punti di Leo, che ha concluso il primo periodo 18 a 13. Nel secondo quarto l’incontro si è confermato acceso, con una grande prestazione di Arcangelo Leo, che ha chiuso il primo tempo con 22 punti, e la partecipazioni dei suoi compagni Sarli e Piroddu. Martina però non ha ceduto il passo, e ha sempre recuperato i punti, chiudendo in parità il primo tempo.
Alla ripresa la squadra ospite ha manifestato la volontà di combattere ancora, reggendo i colpi di un’incontenibile Leo, e dei suoi compagni Davi, Piroddu Ravioli e Sarli, che ha ottenuto un fallo tecnico, pur avendo subito un fallo dagli avversari. Nell’ultimo periodo la Nuova Taranto Basket ha manifestato di volere assolutamente vincere, e con Ravioli decisivo, che ha infilato 3 tiri da tre di seguito, Massari Sarli, Leo e Piroddu determinati e convinti, ha portato a casa questi due punti importanti per la classifica ma soprattutto per il morale.
Il coach Bifulco ha dichiarato: "E’ una vittoria voluta fermamente da tutti noi. Pur avendo Valentini infortunato, abbiamo avuto un Leo a livelli ottimali, abbiamo recuperato un Ravioli buonissimo, e gli altri compagni che a turno hanno partecipato con uguale valore a questa vittoria. Una grande applicazione difensiva dei ragazzi, che hanno contenuto l’attacco del Martina, e servito i nostri lunghi perfettamente. Sicuramente in questa partita c’è la reazione della squadra e la volontà di ricominciare a fare bene. Adesso aspettiamo un riscontro ancora migliore domenica a Melfi. Ma ci pensiamo da domani. Dedico questa vittoria a due persone che in questo momento attraversano un periodo difficile, Sandro Albanese e il prof. Luciano Mininni". Da segnalare una ipotetica sublussazione del pollice della mano sinistra per il Capitano Checco Vitti, che sarà chiarita nelle prossime ore. Emanuela Semeraro - da BasketNet |
LUCERA CITTÀ D´ARTE - AUTOPROGRESS CASERTA 56-73 (11-16, 22-31, 34-47) | Di Gioia | ne | Dell´Aquila | 0 | Vivis | 13 | F. Cozzolino | 8 | Colucci | 8 | D. Ferraretti | 11 | Barbato | 20 | Livigni | 10 | G. Rosito | 7 | Mininanni | 8 | G. Russo | 5 | Baroncini | 3 | Cicculli | 3 | Salcuni | 11 | Schisano | 8 | Ranieri | 0 | Moccia | ne | Ciccone | 8 | Di Vivo | 0 | Erbaggio | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Carolillo | All. Ascione | Arbitri: Soleti (Firenze) e De Molfetta (Taranto) | Note: | Brutta prestazione del Lucera Città d'Arte che ha subito una sconfitta interna contro l'Autoprogress Caserta. I campani sono stati superiori in tutto: organizzazione di gioco, reattività fisica, precisione in attacco.
Il Lucera è partito contratto ed ha sbagliato quasi tutto in attacco, merito anche della difesa aggressiva e fisica dei casertani. Di contro l'Autoprogress ha subito allungato le mani sulla partita soprattutto con Barbato e Vivis ed ha mantenuto sempre il controllo della gara. Per il Lucera non c'è stato niente da fare, nessuno dei giocatori ha saputo reagire alla serata storta ed è venuto a mancare soprattutto il leader Ciccone. Sconfitta preoccuoante per il Lucera, mentre la Pallacanestro S. Antonio Caserta continua la sua marcia nei quartieri alti della classifica. Angelo Barile - da BasketNet |
ORIGINAL MARINES PISCINOLA - AMICIZIA & SPORT NAPOLI 69-75 (10-17, 26-34, 45-49) | Drago | 9 | Del Vecchio | 8 | Ma. Guida | 15 | Serazzi | 4 | Annecchino | 10 | Glouchkov | 7 | A. Izzo | 22 | Dubbio | 13 | Pedemonte | 5 | Stellato | 5 | F. Esposito | 3 | Azan | 0 | Abbate | 4 | Russelli | 12 | Liguori | ne | Di Tota | 12 | P. Izzo | ne | Cimminiello | 9 | Spaccaforno | 6 | Morra | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Sanna | All. Pepe | Arbitri: Sica e Palladino (Salerno) | Note: Tiri liberi: Piscinola 11/24 (46%); Partenope 13/18 (72%). | Va alla Partenope il derby napoletano di C1. I ragazzi di Paolo Pepe infliggono alla Virtus l’undicesimo stop consecutivo e mantengono il primato in classifica.
Sembra tutto facile all’inizio per la formazione dei Cavalli di Bronzo, che va subito in vantaggio e amministra agevolmente fino al termine del secondo tempo. Ma il Piscinola, trascinato dal solito, caloroso pubblico non ci sta. Nel terzo quarto la gara si infiamma. Prima Cimminiello, poi Drago, infine Del Vecchio riportano in gara il Piscinola che a metà del periodo è sotto di uno (50-51 al 5’). Il match va avanti così fino a pochi minuti dalla sirena quando i ragazzi di Sanna cominciano a pagare il gran recupero. È Massimo Dubbio, con una tripla a 3’ dal termine a gelare le speranze dell’Original Marines, portando la Partenope sul +9 (69-60).
Per il quintetto dei Cavalli di Bronzo un successo importante, ma un piccolo passo indietro sul fronte del gioco. Per il Piscinola resta la soddisfazione di aver tenuto testa alla capolista. "Ci siamo lasciati sfuggire due punti fondamentali per la classifica - commenta a fine gara Gianfranco Sanna, coach della Virtus - due punti che ci avrebbero dato una grossa spinta in vista della spareggio con il Castellaneta. A questo punto l’incontro di domenica con i pugliesi è cruciale per il nostro torneo. Ci giocheremo il 50% delle nostre chance di salvezza". Un po’ preoccupato, nonostante la vittoria, Paolo Pepe, allenatore dei gialloblù di Parco Castello: "Una gara difficile, che abbiamo rischiato di non far nostra. Complimenti a loro, che mi sono sembrati in crescita. Per quello che ci riguarda non credo che abbiamo sottovalutato l’incontro, forse abbiamo pagato la stanchezza di qualche uomo cardine". Gianfranco Mingione - da Il Mattino |
EUROAMBIENTE MANFREDONIA - JAMBO MOLISE CAMPOBASSO 93-83 (22-20, 46-48, 69-64) | Lombardi | 12 | De Sanctis | 14 | Scodavolpe | 2 | Morelli | 5 | Guardascione | 16 | Di Lauro | 5 | Cerullo | ne | Crescenzi | 19 | F. Ferraretti | 8 | Totaro | 18 | Roma | ne | Zaccheo | ne | Prencipe | ne | Castriotta | ne | Cefaratti | 9 | Cannavina | 6 | Pappacena | 16 | Arciuolo | 4 | Sabatelli | 18 | Florio | 24 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. De Florio | All. Biello | Arbitri: Bulzoni e Sgueglia (Caserta) | Note: Cinque falli: Arciuolo, Scodavolpe. | Una Jambo rimaneggiata non riesce nell'impresa di battere il Manfredonia e di centrare il poker. Nella sfortunata trasferta in terra pugliese non sono bastate le ottime performance offerte da Marco Florio (miglior realizzatore dell'incontro) e da Cristian Crescenzi (immarcabile nel primo tempo sotto i tabelloni) ed hanno pesato parecchio le assenze di Zaccheo, Scotto e De Filippis. Il Manfredonia, dal canto suo, ha moltiplicato gli sforzi in avvio di ripresa riuscendo a piazzare il break (25-14) che ha tagliato le gambe agli avversari.
Nel primo tempo i ragazzi guidati da Mimmo Biello sono stati autori di una prova maiuscola: difesa aggressiva e attacco stratosferico grazie alle strepitose percentuali al tiro di Crescenzi e Florio. Nel finale del secondo quarto i campobassani hanno subito la rimonta dei locali che hanno chiuso a -2. In avvio di terzo quarto il Manfredonia è riuscito a piazzare il break che ha deciso l'incontro. Le realizzazioni di Totaro e Lombardi hanno lasciato il segno, la Jambo ha accusato il colpo e negli ultimi 10' di gioco non è riuscita a recuperare lo svantaggio accumulato.
Una sconfitta che non ridimensiona il quintetto campobassano, atteso domenica dal difficile incontro casalingo con il Casagiove. Capitan Michele Cefaratti sarà regolarmente in campo in quanto è stato solo deplorato in seguito all'espulsione rimediata domenica scorsa. Lo staff medico della Jambo conta inoltre di recuperare sia Scotto che Zaccheo (mercoledì in panca a scopo precauzionale). Fiducioso e un po' amareggiato, Umberto Anzini ha dichiarato: "Abbiamo giocato alla grande nella prima parte di gara, nella ripresa abbiamo pagato a caro prezzo le assenze. Sconfitta a parte siamo riusciti a mettere sovente in difficoltà gli avversari. Adesso dobbiamo pensare alla gara con il Casagiove che dobbiamo vincere a tutti i costi".Stefano Saliola - da Nuovo Molise La Euroambiente Manfredonia ritorna alla vittoria in casa e lo fa con una prestazione maiuscola contro una squadra che ha ben figurato con il suo gioco. Cinque uomini in doppia per i sipontini sono il risultato di un gioco dove il collettivo è stato l’elemento che ha fatto la differenza.
I miglioramenti visti domenica contro il Martina, nonostante la sconfitta, lasciavano presagire una gara dai contenuti tecnico-agonistici molto alti. Il pubblico presente sugli spalti ha assistito ad una partita ben giocata dalle due compagini. Il risultato è stato in bilico fino all’inizio dell’ultima frazione, quando grazie ad una difesa quasi perfetta dei ragazzi di De Florio i locali hanno messo a segno il break che hanno sapientemente gestito fino alla fine. Nel finale i molisani si sono un po’ sflilacciati e negli ultimi 5 minuti hanno smesso di giocare a basket mettendo in campo un po’ troppo agonismo e qualche atteggiamento non troppo ortodosso.
Per il Campobasso una sconfitta che non crea eccessive preoccupazioni, per la Virtus una vittoria che fa risalire il morale in vista della difficile trasferta di sabato contro la Partenope Napoli.
Pasquale Rinaldi - da BasketNet |
GRANORO CORATO - DIBEN BISCEGLIE 77-78 (14-15, 31-36, 53-60) | Nero | 31 | Rana | 10 | Marchionna | 11 | Caterina | 37 | Carnicella | 0 | N. Sardano | 0 | Rinaldi | 0 | Caggianelli | 2 | Arbore | 6 | Verile | 11 | D´Amicis | 10 | Grande | 0 | Rosito | 2 | Cimmino | 17 | Finozzi | 9 | Cipulli | 5 | Scardicchio | ne | Anelli | ne | Auricchio | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Gatta | All. De Stradis | Arbitri: Rizzi (Barletta) e Margiotta (Lecce) | Note: Spettatori 800. Tiri da due: Corato 17/31 (55%), Bisceglie 19/33 (58%). Tiri da tre: Corato 10/32 (31%), Bisceglie 7/17 (41%). Tiri liberi: Corato 13/23 (57%), Bisceglie 19/31 (61%). Cinque falli: Rana. | Una partita molto bella sotto il profilo agonistico, tirata sino al termine e decisa, purtroppo, da una pessima decisone arbitrale a 5 secondi dalla fine, da un arbitro che deve ancora maturare la giusta esperienza per dirigere match così importanti. Per loro fortuna, non potranno essere giudicati da nessun commissario di campo, poichè una regola non scritta, ma esistente, vieta a commissari pugliesi di visionare arbitri pugliesi. Questo è il basket attuale.
Partiamo proprio dalla fine, quando sotto di un punto, il Corato è in possesso di palla. Verile scova Rosito ad un passo dal canestro, lo serve, c'è un contatto in area e l'arbitro fischia una infrazione di passi, apparsa inesistente. Gara consegnata al Bisceglie che forse non avrebbe voluto un simile trattamento, perchè la gara la stava vincendo sul campo, grazie ad un Caterina stratosferico autore di 34 punti con 6 bombe, tutte innescate al momento giusto. Un Bisceglie Caterina dipendente che però nel finale, quando la guardia biscegliese (ma coratina anagraficamente) ha dovuto per forza di cose tirare il fiato. In questo frangente si è rifatto vivo il Corato che ha avuto Nero in una buona giornata insieme a Cimmino che, forse, avrebbe potuto osare sotto le plance, dove D'amicis e Finozzi senbravano una brutta fotocopia dei giocatori di qualche anno fa.
Parte bene il Bisceglie con un 7 a 2 iniziale, ma al 7' Cimmino realizza il canestro del primo sorpasso. Si viaggia in perfetto equilibrio sino alla metà del secondo quarto, quando il Bisceglie, ispirato dal solito Caterina, approfitta dei numerosi errori in attacco del Corato dove sia Rana che Rosito non brillano come in altre occasione avevano fatto. Anche nel terzo quarto il Bisceglie mantiene a distanza di sicurezza i padroni di casa, ma si ha l'impressione che qualcosa stia cambiando nei biscegliesi. La stanchezza comincia ad affiorare nei ragazzi di De Stradis e il Corato con la coppia Nero - Cimmino inizia la sua rincorsa. A 2' dal termine sembra cosa fatta quando il Corato si porta solo a 2 lunghezze dal Bisceglie, 67-69. La partita è nervosa e gli errori si sprecano da una parte e dall'altra. A 15 secondi dalla fine, dopo un canestro subito, Marchionna sbaglia completamente la rimessa, regalandola al Corato. Il pubblico di casa si infiamma ed intravede un successo sino ad allora insperato, ma quando Verile serve Rosito succede ciò che abbiamo raccontato all'inizio.
Un risultato importante per il Bisceglie che con questa vittoria mantiene la vetta della classifica, per il Corato ci sarà da meditare in vista della difficile sfida di domenica prossima con un'altra squadra di vertice: il Marigliano.Salvatore Vernice - da BasketNet Battaglia di nervi e sentimenti, il derby lo vince la squadra più forte. Bisceglie viola il parquet coratino e tiene la testa della classifica, per effetto di una prova orgogliosa e attenta. Corato toppa sul più bello la rimonta del cuore.
La DiBen conduce e amministra alternando strappi e passaggi a vuoto. Una vigliaccata di Verile su Caggianelli inferocisce il match; Nero tiene in pugno i compagni e in scacco la difesa biancoverde, con l'aiuto di un Rana concreto e di un generoso Cimmino. Il cast di Franco Gatta si lascia tentare dal tiro pesante e fatica a flottare con la 2-3. Caterina, spietato, non perde un colpo; Marchionna suggerisce a gioco ragionato e innesca a campo aperto. Verile, cancellato dalla marcatura di Caggianelli (in quintetto per volere di un coraggioso De Stradis), trascina nella testardaggine dall'arco anche Rosito. L'ingresso di Cipulli conferisce maggiore pericolosità perimetrale alla DiBen, sorretta dalla ritrovata grinta di Finozzi, dalla cocciutaggine difensiva di Auricchio e dalle possenti braccia di D'Amicis.
Sul -10, Nero evita il colpo di grazia biscegliese e tiene aperto uno spiraglio. Cimmino, a -53" (72-73) scatena i tifosi di casa, gelati dal 2+1 di Marchionna (-37", 72-76). Rosito sbaglia la sua ottava bomba. Marchionna (-29") segna 1/2 i liberi (72-77). Nero fa canestro di tabellone a -21" (75-77). Fallo su Marchionna; 1/2 in lunetta (75-78, -17"). Fallo su Verile e 2/2 del foggiano (-15", 77-78). Marchionna azzarda il lancio lungo per Caterina, che non controlla. L'iniziativa cruciale è di Rana; passi. Fallo su D'Amicis che fallisce e lascia a Verile l'ultimo, disperato, inutile, tiro da centrocampo. La capolista festeggia la vittoria meritata di una partita controllata dal primo minuto. A margine della gara sono avvenuti evitabili e duri alterchi fra il cast coratino e gli arbitri.
Vito Troilo |
LAMAFORCA OSTUNI - C.A.R.L.T. CASTELLANETA 60-42 (14-14, 26-24, 43-32) | Calò | 1 | Della Corte | 19 | G. Sardano | 4 | Mazzotta | 5 | Vozza | 20 | Risolo | 7 | De Pasquale | 16 | Guzzone | 4 | Lavino | 10 | Cafiero | 0 | Cosentino | 0 | Tria | 3 | Di Serio | 1 | Stasi | 2 | Giovinazzi | 1 | Mansueto | 6 | Greco | 0 | Bennardi | ne | Resta | 3 | Mastronardi | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Rubino | All. Ciracì | Arbitri: Curri (Taranto) e Di Benedetto (Barletta) | Note: Spettatori 200 circa. Tiri da due: Ostuni 21/40 (53%), Castellaneta 13/37 (35%). Tiri da tre: Ostuni 3/16 (19%), Castellaneta 2/20 (10%). Tiri liberi: Ostuni 9/19 (47%), Castellaneta 10/15 (67%). Rimbalzi: Ostuni 34 (Risolo 17), Castellaneta 30 (De Pasquale 8). Palle perse: Ostuni 15, Castellaneta 19. Cinque falli: Tria. | E quattro! L’Ostuni infila la quarta vittoria interna consecutiva e si proietta con pieno merito verso la zona play-off. Per il Castellaneta invece è buio fitto. Al di là degli indubbi meriti degli ostunesi, autori di una prova gagliarda e senza sbavature, Cosentino e compagni hanno offerto ai loro sconsolati tifosi un’altra prestazione negativa, meritando, tutto sommato, l’ottava sconfitta consecutiva, la decima totale di questo campionato.
In realtà, almeno per i primi minuti di gioco i biancorossi tarantini hanno tenuto bene il campo. Il coach Ciracì (costretto a fare a meno di Moliterni e De Santis) tiene in panca i veterani Cosentino e Guzzone, mandando sul parquet Mansueto, Mazzotta, De Pasquale, Tria e Sardano con questi ultimi sulle tracce degli omologhi Della Corte e Greco. E la maggior classe ed esperienza delle due guardie gialloblu non tarda a farsi sentire. Greco dispensa ottimi assist che i tagli back-door di Della Corte e di Lavino trasformano puntualmente in canestro. Tuttavia, dal perimetro gli uomini di Rubino stentano a carburare e i castellanetani ne approfittano per tenersi in scia. Vozza fa vedere di essere in gran giornata ma i tarantini riescono a chiudere in parità il quarto grazie a due bombe di Tria e Mazzotta (le uniche triple della partita per gli ospiti), e un canestro di Guzzone, subentrato nel finale a De Pasquale nel tentativo di contenere lo strapotere a rimbalzo di Risolo. La partita prosegue sui binari dell’equilibrio per tutto il secondo quarto, con il Castellaneta abile a rintuzzare i tentativi di fuga dei locali, grazie soprattutto alla buona verve di De Pasquale. L’ex tarantino segna 6 dei 10 punti della sua squadra nella seconda frazione e si destreggia bene in difesa contro un Vozza a cui rende diversi chili. Con Risolo in panchina per quasi tutto il tempo, i castellanetani riescono anche a prendere qualche rimbalzo in più e a chiudere i varchi sotto canestro.
Ma dopo l'intervallo, la gara prende una piega decisamente diversa. Gli uomini di Ciracì lasciano la testa negli spogliatoi e Vozza, Della Corte e Lavino, ben assistiti da Greco, ne approfittano per piazzare il primo vero break dell’incontro; un 8-2 che Mansueto e De Pasquale provano a ricucire nello scorcio finale della frazione con buone soluzioni da sotto. Ma Vozza, con sei punti consecutivi, fa volare l’Ostuni che chiude il terzo quarto in vantaggio di 11 punti. Alla ripresa delle ostilità coach Rubino ordina ai suoi la zona-press, già sperimentata positivamente nel quarto precedente. Come contro il Melfi e il Manfredonia, la difesa asfissiante si rivela la vera arma in più della squadra della "Città bianca", in grado di mandare in tilt i piani degli avversari. Con in cabina di regia un Sardano troppo nervoso e un Tria provato dalla difesa sul cecchino Della Corte, il Castellaneta perde palloni su palloni e forza le conclusioni in attacco. Dall’altra parte, invece, i "gemelli della retina" Vozza e Della Corte non perdonano e al 5’ gli ostunesi raggiungono il massimo vantaggio sul +16 (53-36). La partita finisce praticamente qui, con gli ospiti incapaci di offrire una benché minima resistenza in difesa e a tratti inguardabili in attacco (1/11 dal campo nel quarto). Sollecitato dai tifosi, Ciracì decide di dar spazio agli juniores della panchina e negli ultimi tre minuti a rappresentare il quintetto base castellanetano resta il solo De Pasquale. Rubino imita il collega, complice l’uscita forzata dal campo del play Maurizio Greco, vittima di un infortunio alla mano in un scontro di gioco con il ruvido Sardano. I ragazzi in maglia biancorossa si dannano l’anima in attacco ma il risultato finale recita un impietoso -18 per il Castellaneta. Roberto Somma - da BasketNet |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CATERINA | DIBEN BISCEGLIE | 23,36 | 11 | 257 | 2 | DELLA CORTE | LAMAFORCA OSTUNI | 20,3 | 10 | 203 | 3 | CRISTOFARO | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 19,36 | 11 | 213 | 4 | NERO | GRANORO CORATO | 18,82 | 11 | 207 | 5 | BARBATO | AUTOPROGRESS CASERTA | 18,27 | 11 | 201 | 6 | DE SANCTIS | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 17,36 | 11 | 191 | 7 | VOZZA | LAMAFORCA OSTUNI | 17,27 | 11 | 190 | 8 | LEO | INFOTEL TARANTO | 16,55 | 11 | 182 | 9 | SERAZZI | AMICIZIA & SPORT NAPOLI | 15,91 | 11 | 175 | 10 | CICCONE | LUCERA CITTÀ D´ARTE | 15,82 | 11 | 174 | 11 | BUTINI | TOUCHDOWN BERNALDA | 15,82 | 11 | 174 | 12 | FIORETTI | EWA CASAGIOVE | 15,64 | 11 | 172 | 13 | FORINO | BRUSCINO MARIGLIANO | 15,09 | 11 | 166 | 14 | DARIO | DELL´ERBA MARTINA FRANCA | 14,91 | 11 | 164 | 15 | DE PASQUALE | C.A.R.L.T. CASTELLANETA | 14,82 | 11 | 163 | 16 | ROSITO | GRANORO CORATO | 14,8 | 10 | 148 | 17 | RUGGIERO | EWA CASAGIOVE | 14,64 | 11 | 161 | 18 | LEONCAVALLO | TOUCHDOWN BERNALDA | 14,55 | 11 | 160 | 19 | CIPULLI | DIBEN BISCEGLIE | 14,36 | 11 | 158 | 20 | F. FERRARETTI | EUROAMBIENTE MANFREDONIA | 14,09 | 11 | 155 | 21 | VERILE | GRANORO CORATO | 13,55 | 11 | 149 | 22 | ZACCHEO | JAMBO MOLISE CAMPOBASSO | 13,22 | 9 | 119 | 23 | POSTIGLIONE | BRUSCINO MARIGLIANO | 13,2 | 10 | 132 | 24 | MENGONI | XELION MELFI | 13 | 10 | 130 | 25 | CONSALES | XELION MELFI | 13 | 10 | 130 | 26 | VALENTINI | INFOTEL TARANTO | 13 | 9 | 117 |
Sono compresi i giocatori con almeno 6 partite giocate
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