AMICIZIA & SPORT NAPOLI - BRUSCINO MARIGLIANO 76-91   (21-15, 31-40, 55-60)

 Arbitri: Sgueglia e Bulzoni (Caserta)

 Note: 

     Pubblico delle grandi occasioni ai Cavalli di Bronzo per il derby tra Marigliano e Partenope, vince con merito l'Ecologia Bruscino in una partita molto nervosa.
     Partono bene i ragazzi di Annunziato ma reagiscono i napoletani e sembrano prendere il largo con un gioco molto attento ed una difesa attentissima. Ma dal 25-21 al 15' si chiude il secondo quarto con Marigliano in vantaggio per 40-31. Il terzo quarto inizia con un tiro libero per un tecnico assegnato a Guida nell'uscire dal campo. Ma i gialloblu rientrano con altro ritmo e recuperano con una lunga serie di tiri liberi assegnati per tecnici ed intenzionali, con Dubbio che infila due triple e riporta avanti i suoi.
     Ancora una volta Annunziato riprende le redini della partita e riesce a controllare il gioco, colpendo da lontano quando Pepe schiera la 3-2. La partita va avanti con un divario costante di 4-5 punti, fino al 34' (60-65). A questo punto si scatena il Marigliano e chiude con un parziale di 26-16 negli ultimi 6 minuti.
     Una vittoria meritata dell'Ecologia Bruscino che riesce ad imporre il ritmo con le sue guardie Gulemì ed Esposito, due ex Partenope, ben sorretti da Dello Russo e Postiglione. Nella Partenope Dubbio e Carlo Azan, ottimo in difesa, giocano una buona partita, Serazzi realizza 21 punti e prende 9 rimbalzi, ma gridano vendetta le 8 palle perse che sono poi il dato statistico peggiore della squadra, sono infatti 33 alla fine della partita.

Mimì Pessetti - dal sito ufficiale della Polisportiva Partenope

C.A.R.L.T. CASTELLANETA - JAMBO MOLISE CAMPOBASSO 51-53   (12-10, 19-27, 29-39)

 Arbitri: Tudisco (Napoli) e D'Aprile (Vieste - FG)

 Note: Tiri da due: Castellaneta 10/22 (45%), Jambo 19/39 (49%). Tiri da tre: Castellaneta 7/25 (28%), Jambo 3/18 (17%). Tiri liberi: Castellaneta 10/14 (71%), Jambo 6/16 (38%). Cinque falli: Cosentino, De Pasquale.

     Primo successo in trasferta per la Jambo Molise Campobasso, che espugna Castellaneta più nettamente di quanto dica il 53-51 finale. Ancora una volta la squadra campobassana basa le sue fortune sulla difesa, che contiene ottimamente gli avversari tenendoli per gran parte della gara a punteggi bassissimi (solo 29 punti in 30' per i pugliesi).
     Dopo un primo quarto sul piano dell'equilibrio, i molisani prendono decisamente in mano le redini della partita con una seconda frazione in cui guadagnano i 10 punti del break che alla fine si rivelerà decisivo. Bene anche il terzo periodo, in cui il margine a favore dei ragazzi di Biello raggiunge anche le 15 lunghezze e si mantiene in doppia cifra fino a 5' dalla sirena finale: il Castellaneta ha già esaurito il bonus, le penetrazioni dei molisani fruttano tiri liberi che però vengono in buona parte sbagliati, consentendo il pericoloso riavvicinamento dei tarantini, che tentano la disperata rimonta. Rimonta che non si corona, i campobassani portano a casa il preziosissimo successo.
     Coach Biello è soddisfatto: "Siamo una squadra difensiva, lo abbiamo dimostrato ancora una volta. Oggi abbiamo gestito i palloni decisivi nella maniera giusta, migliorando un po' in attacco le vittorie non mancheranno".

Vittorio Salvatorelli

INFOTEL TARANTO - TOUCHDOWN BERNALDA 70-85   (20-22 31-42 48-62)

 Arbitri: Musmarra e Raganati (Napoli)

 Note: 

     Entusiasmante prestazione della Cestistica a Taranto! Esodo dei nostri tifosi in terra tarantina che circa in 200 hanno assiepato le tribune dal Palafiom sotto gli occhi increduli dei tifosi dell'Infotel rimasti sbigottiti prima, durante e soprattutto dopo la gara. I magnifici Rud Boys hanno affittato un pulman e bardati di tutto punto con bandiere, striscioni e tamburi hanno invaso il palazzetto tarantino. La vittoria è dedicata soprattutto a questi splendidi ragazzi che sono stati il nostro sesto uomo anche in trasferta. I tifosi tarantini hanno cercato di contrastare il nostro tifo, ma i Rud Boys erano scatenati, 40 minuti ad incitare senza pause. Un pubblico così merita tutte le soddisfazioni possibili in chiave sportiva. Il parcheggio del Palafiom era invaso di auto targate MT.
     Ci speravamo dopo il blitz di Manfredonia, ma non certamente di vincere la gara in maniera così netta. L'Infotel era a dire il vero in formazione rimaneggiata, mancava Valentini e Sarli non era al meglio, ma chi ha visto la gara sa che le attenuanti dei tarantini sono veramente... generiche.
     C'è stata gara solo nel primo quarto condotto comunque sempre dalla Cestistica e con i tarantini sempre ad inseguire, 20-22 per noi al riposo, poi nel secondo quarto pian piano gli uomini di Djukic hanno preso in mano la gara e l'hanno condotta in un incredibile crescendo fino alla pausa di metà gara con un eloquente +11. La Cestistica ha attuato la solita gara, difesa a tutto campo aggressiva con raddoppi di marcatura sistematici. Ai tarantini non veniva concesso di respirare, di pensare uno schema, di impostare una circolazione di palla che portasse qualche giocatore ad effettuare un tiro tranquillo. Niente di tutto questo: i "piccoletti" Ginefra, Iurlaro, Durante, Butini volavano da un raddoppio all'altro con una estrema facilità e i lunghi Leoncavallo, Guida e Zambellis chiudevano tutti i varchi sotto canestro, imbavagliando in particolare la loro punta di diamante sotto le plance, il forte pivot Leo.
     L'Infotel è in forte difficoltà, Bifulco fa ruotare spesso gli uomini cercando il bandolo della matassa, ma invano, i suoi stasera non c'erano, annichiliti di fronte all'armata Djukic. Dopo il riposo, davanti ai sostenitori bernaldesi dai volti soddisfatti, sornioni, fiduciosi, ma fortemente scaramantici, si assiste alla solita gara, anche se evidentemente il riposo fa bene ai tarantini infatti reggono meglio l'onda d'urto bernaldese, realizzano qualche canestro in più soprattutto grazie ad alcune bombe di Massari e al pivot Piroddu, ma sul finire del tempo crollano fisicamente e forse mentalmente e il tempo si chiude con un parziale ancor più elequente: +14 per Bernalda. Autori di questo quarto incredibile sono stati il solito Lupin Durante, Zambellis ed un finalmente esplosivo Licari, un vero cavallo in contropiede, con falcate poderose metteva a segno punti importanti in penetrazione ed anche una tripla (che è che dire per lui che non ha proprio manine di velluto). Durante, fino ad allora forse un poco in ombra, appena la difesa tarantina si è staticizzata ne ha combinate di tutti i colori, penetrando nella difesa di burro dell'Infotel e mettendo in crisi gli uomini di Bifulco, su di lui ha cambiato almeno quattro giocatori per cercare di fermarlo, ma invano. Chiuderà la gara con 15 punti all'attivo, 6 assist, 4 palle recuperate e 5 rimbalzi. Lino stasera aveva e dava un altro ritmo alla gara ed alla squadra la quale lo ha seguito e supportato. Giorgio Zambellis, finalmente una gara convincente per l'ala bernaldese, 11 punti con 2 bombe con 5 rimbalzi.
     Nell'ultimo quarto l'apoteosi, l'Infotel crolla a seguito delle accelerate bernaldesi, Durante sciorina assist deliziosi e penetrazioni ben finalizzate raccogliendo applausi dal pubblico di entrambe le fazioni, Leoncavallo spalle al canestro fa impazzire i due lunghi tarantini e Licari continua imperterrito nelle sue scorribande. Nell'anteprima della gara infatti aveva assegnato ai tarantini un certo vantaggio sotto i tabelloni, ma se il gap esistente lo annulla Piero Leoncavallo il risultato diventa chiaro, all'Infotel non resta che esporre bandiera bianca,i giocatori sfiniti osservano quasi senza reagire la gara che va via. Il vantaggio diventa sempre più imbarazzante +27 per i bernaldesi a 4' dalla fine. I nostri, consapevoli che ormai è fatta, fanno accademia, cercando numeri ad effetto, ma Djukic li... blocca, dice che può bastare e mette fuori Durante, Butini, Leoncavallo, Guida, e dentro Tuzio, Bortone, Ginefra, Iurlaro con il solo Zambellis a fare da chioccia. Nei 4' finali a maglie allentate ritrova coraggio il cecchino Checco Vitti il quale mette a segno ben 4 bombe consecutive, più altre due di Massari e Davi... e la sconfitta diventa meno umiliante.
     Fischio finale ed invasione di campo dei Rud Boys che vanno ad abbracciare i loro beniamini protagonisti di una prestazione veramente grande. Per una sera il match winner non è Buto, il senese è stato oggetto di trattamento particolare, sul tiro aveva le polveri bagnate, ma per il resto è sempre un leone in campo, in difesa chiude, intercetta e prende rimbalzi. Un vero leader della squadra. Michele Guida non ha brillato in fase realizzativa, ma 8 punti, 8 rimbalzi, 6 palle recuperate, 4 sfondi subiti sono numeri di una grande prestazione. Ginefra è rientrato dopo due gare di stop, è entrato in quintetto, ha messo una bella bomba, poi non è stato rischiato più di tanto. Iurlaro non ha ripetuto la prova di Manfredonia in fase realizzativa, ma negli schemi difensivi ha un ruolo importante. Nelle ultime 5 gare la Cestistica colleziona 4 vittorie. dove vuole arrivare questa squadra? La classifica si fa stimolante, ma noi... continuiamo a campare alla giornata.

Gerry Ninno - dal sito ufficiale della Cestistica Bernalda

XELION MELFI - EWA CASAGIOVE 85-69   (32-14, 44-34, 66-51)

 Arbitri: Angiolini (Fondi - LT) e De Meo (Formia - LT)

 Note: 

AUTOPROGRESS CASERTA - ORIGINAL MARINES PISCINOLA 100-48   (15-11, 40-19, 67-30)

 Arbitri: Santangelo e Macellaro (Potenza)

 Note: Infortunio a Ranieri durante la fase di riscaldamento

DELL´ERBA MARTINA FRANCA - GRANORO CORATO 71-85   (15-18, 26-34, 46-50)

 Arbitri: Russo e Acciavatti (Napoli)

 Note: Spettatori 250 circa. Tiri da due: Martina 15/39 (38%), Corato 20/34 (59%). Tiri da tre: Martina 9/30 (30%), Corato 6/15 (40%). Tiri liberi: Martina 14/17 (82%), Corato 27/36 (75%). Rimbalzi: Martina 21, Corato 31. Cinque falli: Cimmino, Di Nanni, Zanzarella

     Il Corato interrompe il digiuno di vittorie contro un Martina Franca che dopo il kappaò di Marigliano di domenica scorsa rimedia la prima sconfitta interna di questa stagione. Una sconfitta pesante, maturata al termine di una partita che ha visto gli uomini di Bray costantemente all'inseguimento di un Corato coriaceo in difesa e puntuale in attacco.
     La cronaca dell'incontro vede gli ospiti in avanti nel punteggio già nel primo quarto. La difesa a uomo predisposta da coach Gatta, con Verile su Cristofaro e Nero su Zanzarella, mette in discreta difficoltà i martinesi che ancora privi di Natali e con un Rizzo evanescente non hanno alternative all'attacco perimetrale. L'unica fiammata dei locali in questo frangente ha come protagonista Traversa che mette a segno due triple consecutive che permettono di ricucire il -6 patito a metà quarto. Ma la prima frazione si conclude comunque con il Corato avanti di tre punti.
     Alla ripresa subito una brutta tegola per gli ospiti. Scontro di gioco tra Traversa e Arbore con quest'ultimo che ha la peggio ed è costretto ad abbandonare il campo. Già costretto a fare i conti con una panchina non proprio lunga Gatta vede restringersi ulteriormente le sue chance di rotazione. Ma i suoi uomini non ne risentono e rispondono con un mini-break di 7-2 che allontana il Martina a -8 (4'). Bray ruota vorticosamente i suoi giocatori tenendo a lungo in panca Dario e Rizzo e lanciando nella mischia Rosato e Di Nanni. Ma malgrado gli sforzi di Cristofaro, che continua a macinare punti dalla lunetta, il divario tra le due squadre resta invariato.
     Il primato coratino comincia a vacillare soltanto nella seconda metà della terza frazione. Le penetrazioni di Cristofaro gravano di falli gli ospiti tanto che Gatta è costretto a tener a lungo fuori Rana e Nero. Cimmino, assai positivo nei primi 20', commette tre falli in meno di sette minuti e alla fine del terzo quarto il Corato si vede privato del suo centro titolare. Con le seconde linee neroverdi Scardicchio, Sardano e Carnicella contemporaneamente in campo i martinesi possono distendersi in attacco. Un canestro dopo recupero di Traversa porta i bluarancio al -1 al 2' del quarto decisivo. L'inerzia della partita sembra essersi spostata decisamente dalla parte dei locali, ma a questo punto sale in cattedra Marco Verile. L'esperto capitano coratino prende letteralmente per mano la sua squadra: segna canestri pesanti, prende rimbalzi, detta i ritmi di gioco alternandosi a Nero nel ruolo di play. Una prova da autentico "all around" che contribuisce a ricacciare indietro nel punteggio il Dell'Erba(57-69 a 4' dalla sirena). Due triple consecutive di Zanzarella (11 punti nel quarto) e una di Cristofaro tengono in piedi la speranza per la truppa di Bray ma i coratini non si scompongono rispondendo colpo su colpo con Rosito e Verile e chiudendo l'incontro con un significativo +14.

Roberto Somma - da BasketNet

DIBEN BISCEGLIE - LUCERA CITTÀ D´ARTE 82-72   (22-17, 35-29, 52-49)

 Arbitri: Buonfrate e Mastroberardino (Taranto)

 Note: Spettatori 1000. Tiri da due: Bisceglie 21/45 (47%), Lucera 17/42 (40%). Tiri da tre: Bisceglie 7/23 (30%), Lucera 7/17 (41%). Tiri liberi: Bisceglie 19/35 (54%), Lucera 17/25 (68%). Cinque falli: Salcuni, Mininanni. Falli tecnici alla panchina DiBen e a Marchionna.

     Scroscianti e meritati applausi all'epilogo del confronto vibrante fra due collettivi tenaci. PalaDolmen commosso per il ritorno di Sergio Carolillo e Giorgio Rosito, salutati con affetto dai sostenitori biscegliesi. De Stradis fa fronte al forfait di Sandro De Lucia, e per la prima volta nella sua storia l'A. S. Basket porta quattro biscegliesi nei dieci.
     Finozzi, in condizioni fisiche imperfette, resta in panchina. Ciccone combatte con maestrìa, incentivato dall'ordinato Colucci, e i foggiani si tengono attaccati a un team biancoverde cocciuto nel tiro pesante. Il muscolare Mininanni mette in apprensione un frettoloso Caterina, Lucera stringe le maglie e fa un buon contropiede, col passare del tempo Bisceglie incespisca sulla partita, si accartoccia e spara a salve da lontano.
     Caggianelli e Rinaldi contribuiscono alla causa senza imprimere quella svolta che però passa per le mani di Maurizio D'Amicis. Le entrate di Cipulli costringono Salcuni a sedere presto in panca con cinque falli. Marchionna inventa per i lunghi; il break è sostanzioso ma non rassicura. L'ultimo quarto complica le cose ai padroni di casa: due tecnici in fila e un conto falli decisamente sfavorevole concedono agli ospiti nuove chances. Caterina, punto nell'orgoglio, reagisce da bomber e insacca le bombe del successo, accompagnato dalle sortite irruenti di un D'Amicis gran protagonista.

Vito Troilo

LAMAFORCA OSTUNI - EUROAMBIENTE MANFREDONIA 68-55   (22-16, 35-29, 52-41)

 Arbitri: Pirrotta e Cilione (Reggio Calabria)

 Note: 

     L'Ostuni si lascia definitivamente alle spalle le crisi di inizio campionato conquistando la sua terza vittoria consecutiva. Opposti a un cliente tutt'altro che facile come il Manfredonia i gialloblu si sono resi protagonisti di una prova assai convincente soprattutto in difesa.
     Mattatore della serata con i suoi 26 punti Paolo Della Corte. La guardia brindisina è il principale artefice del break decisivo dell'incontro nel terzo quarto. Con le triple del suo uomo più rappresentativo e una zona-press asfissiante, i locali costruiscono nella terza frazione un parziale di 13 punti che schianta un Manfredonia mantenutosi fino a quel momento in linea di galleggiamento grazie a un Totaro ispirato e a un Ferraretti incisivo. L'ultimo quarto vede così l'Ostuni controllare in scioltezza e chiudere con un significativo +13. Da segnalare nelle file brindisine anche l'ottima prova in cabina di regia di Maurizio Greco mentre da rivedere Vozza costretto sotto i tabelloni agli straordinari per l'assenza di Risolo.

Roberto Somma - da BasketNet