MARIGO ITALIA GRAGNANO - DIBEN BISCEGLIE 80-73   (-)

 Arbitri: Ordile (Messina) e Molonia (Mistretta - ME)

 Note: 

     Sconfitta esterna pesante per la Diben Bisceglie, che deve dire addio ai sogni di quarto posto per i play-off. Clima intimidatorio nel campo camoano, che non ha certo accolto con il massimo dell'ospitalità la formazione ospite.
     Gara punto a punto nei primi 20', poi l'esplosione di una bomba carta dietro la panchina biscegliese intimoriva un po' tutti. Gragnano prendeva il largo (+20), ma nell'ultimo periodo un break di 15-0 riportava la Diben in gara (-5).
     Alcune decisioni arbitrali discutibili però permettevano al Gragnano di concludere vittorioso. Bene per Bisceglie Caterina, Cipulli e Adriani.

Rino Porro - da puglia.net

BASKET MARTINA FRANCA - TELCOM OSTUNI 74-65   (21-13, 32-35, 52-46)

 Arbitri: Benghi e Maccaferri (Bologna)

 Note: Cinque falli: Dario, Massari. Espulso Lavino.

     Il vincitore è il Martina, ma a scapito dell'Ostuni. Si vincono non solo i due punti in palio, ma anche l'accesso ai play-off. Il Martina può esultare, l'Ostuni no. E' un derby, già di per sé sentito, ieri ancor di più. Si lotta accanitamente su tutti i palloni, nessuna delle due squadre vuol perdere. Non si gioca bene, ma l'agonismo, quello c'è, spesso sin troppo. Partita nervosa, perché in palio c'è una stagione, il pubblico becca Ferrienti che segnerà i suoi primi due punti solo nell'ultimo quarto. Play-off quindi per i bluarancio e stagione salvata in extremis.
     Sofferenza e gioia tutto insieme, tutto condensato in una gara, su un parquet. Comincia bene il Martina, anche se Lavino, uno dei tanti ex, è in vena dalla distanza, per lui a fine gara 25 punti, di cui 24 frutto di ben 8 bombe. Mano calda, anzi caldissima. Nonostante un Lavino di tal calibro, il primo tempo è appannaggio dei padroni di casa che chiudono in vantaggio di 8.
     Il secondo quarto è invece tutto per l'Ostuni: Mazzocchi con tre falli è costretto ad abbandonare il parquet e la sua assenza si sente. Lavino fa il mattatore, non sbaglia un tiro dalla distanza. Il Martina non risponde non altrettanta precisione. Ecco spiegato un secondo quarto ad elastico, con l'Ostuni però più convinto dei bluarancio. Terruli butta nella mischia Di Nanni, anche Fiusco è carico di falli. Bisogna affidarsi al giovane bluarancio che, dopo un inizio stentato, si fa largo e dimostra quanto vale. Il gioco si incentra su di lui. L'Ostuni non riesce a tenerlo, quindi era logico puntare sul n° 11 bluarancio. "Come con il Ruvo, abbiamo puntato su Di Nanni. E' andata bene" è il commento del coach bluarancio. Minghetti, in campo nonostante sabato notte il suo locale sia andato a fuoco, e quindi comprensibilmente scosso, dà il suo contributo. Dario bravo in attacco, ma in difesa davvero fa ben poco.
     L'Ostuni si ricorda solo nel secondo quarto di lottare per un posto nei play-off, ma nel terzo il Martina, sospinto da un pubblico accorso numeroso e particolarmente assordante, riesce ad avere la meglio. Cafiero recuperato per l'occasione viene lasciato in panchina. Evidentemente non è ancora in grado di giocare. Greco invece rimane in campo stoicamente, anche lui era al rientro. Lavino e Vozza a parte, la squadra di Vitali non riesce ad esprimersi.
     Gli ultimi dieci minuti hanno regalato emozioni e tanta tensione. Il Martina è a +6 quando mancano 2 minuti e 43 secondi alla fine. Fallo intenzionale fischiato ai bluarancio per fallo su Ferrienti. La partita è riaperta, a peggiorare la situazione, Minghetti che si palleggia sui piedi e perde palla. Lavino non si fa pregare e mette una bomba, siamo a meno uno per l'Ostuni. Risponde Dario con un tiro dalla lunga, poi ancora Lavino. Le due squadre si rincorrono. Mancano 14 secondi, l'Ostuni ricorre al fallo sistematico per fermare il cronometro. Dalla lunetta Florio non sbaglia. Lavino nervoso e beccato dal pubblico, si fa fischiare un intenzionale. Florio ancora dalla lunetta. Subito dopo Lavino viene espulso e finisce in bagarre. Scene che poco hanno a che fare con lo sport. Ma tant'è. Si assiste anche a questo.
     Il Martina vince, l'Ostuni esce a testa bassa e negli spogliatoi si continua a discutere, litigare, anche con gli arbitri. Un modo sbagliato di finire una gara. Stanco Terruli, non solo per la partita contro l'Ostuni, ma per quello che c'è stato da inizio stagione ad oggi. "Stagione salvata, ma le prospettive erano diverse" dice sinceramente il coach bluarancio. Il suo pensiero in questo momento corre "alle tre partite perse in casa con squadre che erano sotto di noi in classifica. Oggi dovevamo avere 30 punti e ben altre ambizioni". E per i play-off? "Ci sono squadre che meritano più di noi, perché hanno disputato un campionato davvero eccezionale. Noi approdiamo ai play-off. Poi vediamo cosa accade".

Maria Antonietta Griffi - da BasketNet

G. ROMITO CAMPOBASSO - THOMSON STABIA 71-86   (15-21, 32-38, 42-61)

 Arbitri: Di Francesco (Teramo) e Ferrante (Pescara)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: G. Romito 20/47 (43%), Castellammare 23/50 (46%). Tiri da tre: G. Romito 7/27 (26%), Castellammare 5/14 (36%). Tiri liberi: G. Romito 10/17 (59%), Castellammare 25/42 (60%). Rimbalzi: G. Romito 34 (Morelli 16), Castellammare 27 (A. Esposito e De Rosa 7). Cinque falli: Morelli, Sisto. Falli tecnici a Sisto al 20' e alla panchina della G. Romito al 37'. Espulso il dirigente addetto agli arbitri della G. Romito al 39'.

     Proprio non si poteva fare di più. Le gravi assenze degli squalificati Sabatelli, Cannavina, Livigni e Cefaratti condizionano in maniera decisiva la partita della Gestioni Romito Campobasso, che deve cedere i due punti ad un buon Castellammare di Stabia e rimandare allo scontro di Piscinola la conquista matematica del terzultimo posto in classifica.
     Quintetto di emergenza per coach Ladomorzi, con Di Cristofaro, Scotto, De Filippis, Sisto e Morelli, Massaro risponde con Canzonieri, Esposito, Vitiello, De Rosa e Lubrano e la sua squadra piazza subito un break: 2-13 al sesto minuto, con i molisani che si battono bene ma sono decisamente inferiori agli avversari e soprattutto non hanno cambi. Ladomorzi sta tutta la partita a zona (e non potrebbe fare altrimenti), ma si espone al gioco in penetra e scarica dei campani, che colpiscono da fuori con Girota. Solo all'entrare in partita di Scotto la Romito recupera qualche punto e chiude il primo quarto a -7.
     La guardia campobassana continua a giocare bene nella seconda frazione, ben coadiuvato da un ottimo Di Cristofaro: 6 per il playmaker e 8 per Scotto e punteggio che a 1'40" dal riposo lungo è di nuovo in parità, 32-32, prima del nuovo allungo ospite, che permette alla squadra campana di andare all'intervallo a +6.
     Il terzo periodo è quello decisivo e vede il perentorio break degli ospiti: Canzonieri prende due rimbalzi in attacco e riceve due scarichi dai compagni per gli 8 punti con i quali contribuisce a scavare il solco, dall'altra parte Scotto è ben chiuso dalla difesa ospite, entrano Romito e Di Cesare, ma sono entrambi fuori condizione e incidono poco. Al trentesimo è +19 Castellammare.
     La Romito ci prova nella quarta frazione, riesce a recuperare fino a -11, ma qui entra in scena l'arbitro Ferrante: De Filippis sporca un passaggio degli ospiti, lotta gomito a gomito con Esposito per conquistare la palla del contropiede che porterebbe i suoi a -10 ma subisce un chiarissimo fallo non fischiato. La palla va dall'altra parte con Morelli che commette fallo su un avversario. Le proteste della panchina molisana causano un tecnico, che gli ospiti sfruttano al meglio. Dal possibile -10 si torna così al -16 e la gara si chiude con la vittoria dei campani, comunque meritata al di là di quello che è solo un episodio.
     Come detto, proprio non si poteva fare meglio: domenica prossima ci saranno Cefaratti e Cannavina e a Piscinola sarà certamente tutta un'altra storia.

Vittorio Salvatorelli

PALL. SALENTO NARDÒ - SIDAM RUVO DI PUGLIA 94-86   (23-23, 40-38, 60-64)

 Arbitri: Lupo (Matera) e Roberti (Belluno)

 Note: Spettatori 300 circa. Cinque falli: Cristofaro.

     La Sidam Ruvo dà via libera a Nardò nell'ultima trasferta della regular season. Un incontro inutile per entrambe le formazioni, questo qui, dal momento che ruvesi e neretini erano già matematicamente certi delle rispettive posizioni nella griglia finale. E così questo testacoda è stata un'utile occasione per i due coach per oliare gli ultimi meccanismi in vista della seconda fase.
     Nardò era ancora privo di Mazzarella, mentre la Sidam partiva con il quintetto usuale. Nardò prendeva subito in mano il pallino del gioco e, trascinato da Ventruto e Colella, si portava subito a +7 (9-2 al 4'), per essere raggiunta solo nel finale di quarto (23-23 al 10'). Il secondo periodo andava avanti in maniera simile al precedente: Mameli inseriva Coisson, e il pivot argentino si faceva presto sentire sotto le plance, ma Nardò scappava via di nuovo (38-29 al 15') quando Cristofaro iniziava a carburare, ma si bloccava nei 5' precedenti la pausa: Coisson ne faceva 7 in fila, e Ruvo al riposo era sotto solo di 2 (40-38).
     Nella terza frazione Mameli continuava a far giocare le seconde linee, che si comportavano abbastanza bene: al 25' Nardò era a +4, ma una bomba di Pate e un paio di canestri di De Santis permettevano agli ospiti di mettere il naso avanti. 60-64 al 30'. Sembrava che la gara fosse ormai incanalata in favore della capolista, che nell'ultima frazione, guidata da Sardano, partiva a razzo: Femminini e De Santis costruivano il vantaggio che arrivava a +9 con la tripla di Sardano (69-78 al 34'). La Sidam, però, si bloccava: Nardò segnava due volte in contropiede e con una bomba di un ottimo Colella si portava a -2, risvegliando un pubblico fino ad allora assopito: l'ambiente si scaldava e i neretini ci prendevano gusto; la Sidam non riusciva più a segnare subendo canestri in transizione e quando Marinelli segnava dalla lunetta il parziale a favore dei locali era ormai di 16-0 (86-78). La gara finiva qui, in pratica, e una Sidam tutto sommato appagata lasciava ai neretini due punti inutili ai fini della classifica, ma che fanno molto morale in vista dei play out tutti in salita che Cristofaro e soci dovranno affrontare.
     Per la Sidam, invece, c'è un'altra gara, quella con Maddaloni di sabato prossimo, prima di poter sapere chi sarà l'avversario del primo turno dei play off, dopo che il clamoroso successo di Caserta a Taranto ha improvvisamente riaperto i giochi per la terza e l'ottava posizione nella griglia.

Paolino Topo - dal sito ufficiale del Fiore di Puglia Ruvo

TANDOI CORATO - VIRTUS PISCINOLA 75-50   (18-11, 34-23, 53-37)

 Arbitri: Gagliardi e Scarselletta (Anagni)

 Note: 

     Una partita giocata senza molte emozioni quella giocata tra il Corato e il Piscinola. Entrambe le squadre non avendo molto da chiedere da queste due ultime giornate, si sono limitate all'ordinaria amministrazione con i padroni di casa che hanno saputo svolgere bene il compitino assegnato dal "maestro" Bray, con Valerio Rosito in gran spolvero autore di 22 punti con 4 bombe consecutive. Dalla parte campana si notava soltanto Scola autore di 16 punti e di una gara grintosa, sfociata al termine in un quinto fallo per proteste.
     La partenza della gara è a favore degli ospiti che dopo 3' conducono 9-4, entrambe le squadre si schierano a uomo e la macchinosità offensiva del Corato nel girare palla non crea problemi ai campani. Quando il Corato si accorge che la partita è cominciata, inizia a crescere e a cambiare rotta. Sotto canestro, nonostante il pachidermico Glouchkov, il Piscinola offre varchi invitanti e così Rana e Rosito ne approfittano per raggiungere e superare gli avversari che, di contro, in attacco sono molto fallosi. Solo negli ultimi secondi di tempo il Piscinola realizza un canestro e il Corato chiude a +7, 18-11.
     Nel secondo quarto si capisce subito che la gara non offrirà molti spunti interessanti, il Corato controlla agevolmente e l'unica "emozione" è rappresentata al 4' dal rientro in campo dopo quasi due mesi di Baroncini. Buona la prova del pivot coratino in vista dei play-off/out. Al cambio di campo con 11 punti di vantaggio, entrambe le squadre rientrano con poca voglia di sudare e si assiste ad un finale piatto, ravvivato solo dalle bombe consecutive di Rosito e dalle due di Cimminiello, in campo infortunato e solo per onor di firma. Bray dà spazio anche ai giovani Vurchio e Paduos nell'ultimo quarto, autori di buone giocate contro però una difesa statica.
     Sul punteggio di 75 a 50 arriva la tanto agognata sirena finale che manda a casa i tifosi coratini tutti contenti per una vittoria scontata, ma che non dimenticano una stagione che avrebbe dovuto offrire di più e che invece si concluderà con lo spettro dei play-out. Miracoli a parte.

Salvatore Vernice - da BasketNet

INFOTEL TARANTO - AUTOPROGRESS CASERTA 71-77   (17-15, 32-38, 56-51)

 Arbitri: Calvosa e Ferri (Cosenza)

 Note: 

     L' Autoprogress passa meritatamente sul campo del Tursport con una partita di grande spessore agonistico e rinvia al match interno di sabato prossimo contro il Martina Franca le speranze di accedere ai play-off. Per i tarantini, visti i risultati degli altri campi, dovrebbe essere acquisita la terza posizione in classifica visti i vantaggi nei confronti diretti con tutte le inseguitrici: ciò non toglie che si tratta della terza sconfitta consecutiva e soprattutto la squadra non si esprime più con la brillantezza che ne aveva fatto la rivelazione del campionato.
     Eppure la partenza era delle migliori: 17 a 7 grazie a Roselli e Piroddu, ma poi primo black-out e campani che si riportano sotto allo scadere del 1° quarto con giocate efficaci di Juliano e Dubbio. Nella fase successiva gli uomini di Masoni allungano sino a toccare i 12 punti di vantaggio (37 a 25), ma gli jonici recuperano parzialmente sulla sirena.
     L'inizio del terzo quarto é di marca jonica: sono Piroddu e De Pasquale a dare vita a buone soluzioni e la pressione difensiva di Ravioli e D'Addezio mette in difficoltà i registi ospiti. Una bomba di Roselli sulla sirena sancisce il finale del tempo. E' Vitti con un tiro dalla distanza che provoca l'allungo all'inizio del tempo decisivo: 63 a 53 per l'Infotel a 7'e 30" dal termine. Ma é qui che gli ospiti mettono in luce una maggiore determinazione e lucidità nel gestire i palloni decisivi soprattutto con Fioretti e Juliano bene imbeccati da D'Ancicco. Una bomba di Dubbio segna il 74 a 71, mentre quelle di uno spento Sarli e di D'Addezio si spengono sul ferro e inutili diventano i falli sistematici degli Jonici.

Enzo Bifulco - da BasketNet

SCA MADDALONI - VIRTUS MESAGNE 92-71   (23-11, 44-31, 63-52)

 Arbitri: Meroni e Spinosa (Roma)

 Note: 

     In attesa dell'ultima partita di campionato, domenica prossima sul campo del formidabile Ruvo di Puglia (peraltro battuto all'andata dai nostri ragazzi), la SCA Artus si congeda nel migliore dei modi davanti al suo pubblico battendo nell'ultima partita casalinga, (prima ovviamente dei play-off) il Mesagne per 92-71.
     Si è trattato di una partita senza storia sin dall'inizio dove i ragazzi forse per la prima volta hanno lasciato stare tatticismi ed altro badando esclusivamente al divertimento sia loro che del pubblico, caloroso come sempre. Con una serie impressionante di canestri da tutte le parti, hanno fatto il vuoto sin dalle prime battute costringendo gli ospiti ben presto sulla difensiva, incapaci di opporre resistenza e opporsi, troppo rassegnati al loro destino.
     Come detto in precedenza la SCA Artus pensava più allo spettacolo riuscendo a dare vita a delle giocate altamente spettacolari che entusiasmavano non poco il pubblico maddalonese, come sempre molto sensibile a questo tipo di giocate. La partita scivolava via controllata saldamente dai ragazzi, che non perdevano mai la concentrazione e nulla cambiava dopo l'intervallo.
     Semmai aumentava l'intensità della SCA Artus che arrivava a condurre anche a +20. L'ultimo quarto era pura formalità con le due squadre che non aspettavano altro che il suono della sirena. Ora bisogna attendere l'esito dell'ultima partita per delineare la classifica finale.

Salvatore Vittoria - dal sito ufficiale dell´Artus Maddalonese