BASKET MARTINA FRANCA - TANDOI CORATO 79-74   (12-20, 38-32, 57-53)

 Arbitri: Raganati e Musmarra (Napoli)

 Note: 

     Non una bella pallacanestro, ma tanto agonismo. Questo è servito al Martina per vincere una partita che serve per continuare a sperare di agguantare un posto nei playoff. "Una partita avvincente" è il commento di Gianni Mazzocchi, uno dei protagonisti dell'A.S. Basket. Ottimo difensore, da qualche partita a questa parte si permette anche il lusso di segnare canestri importanti. Ieri in doppia cifra. Ineccepibile.
     Un Martina deciso a vincere, quello sceso in campo sul parquet della da Vinci. E, dopo un primo quarto durante il quale è stato a guardare, si è rimboccato le maniche e ha giocato da squadra. Ritmo serrato per tutta la partita, le due squadre si rincorrono, l'A.S. Basket in alcuni momenti perde la concentrazione e concede troppo al Corato, soprattutto in difesa. Troppi rimbalzi persi consentono agli uomini di Bray di rimanere a galla. Alle bombe di Minghetti e Florio risponde Verile. I neroverdi pressano a tutto campo, ma l'A.S. Basket serra le fila in difesa e non lascia nulla all'avversario e su due recuperi mette a segno quattro punti. "Abbiamo interpretato bene la gara" prosegue Mazzocchi nell'analizzare la partita "ottimo primo tempo, il terzo quarto direi pari e probabilmente il Corato ha disputato un quarto tempo migliore del nostro. Noi probabilmente abbiamo perso di concentrazione". La chiave della partita probabilmente nei tiri liberi sbagliati da Urbano. "in effetti non ha avuto buone percentuali. Se avesse messo tutti e quattro i tiri liberi, sarebbero ritornati in partita. Ha peccato di inesperienza" risponde Mazzocchi.
     Per un Martina che gioisce ed ha ragione di farlo, perché ha giocato con il cuore, comportandosi da squadra, c'è un Corato che recrimina sulla sua prestazione. "Ci è mancata la freddezza necessaria sui palloni importanti. Loro sono stati bravi, hanno decisamente messo in campo il meglio del loro repertorio" è il commento dell'ex Bray. Che poi aggiunge con un pizzico di ironia "se serve Bray a questa squadra per esprimersi a questi livelli, vorrà dire che domenica prossima sarò sulla panchina della squadra che affronterà il Martina". Ironia a parte, Bray dice del suo Corato che "Uniti è stato discontinuo, Rosito sotto tono, Verile ha giocato a sprazzi, ma posso dire che almeno abbiamo lottato sino alla fine". Sulla partita dice che "nessuna delle due squadre ha giocato una bella pallacanestro, ma certamente si è visto tanto agonismo e alcune giocate individuali. L'asse Minghetti-Fiusco-Florio ha funzionato molto bene. Loro hanno espresso in una partita quanto dovevano fare in una stagione".
     Insomma un Martina che ha messo in riga il Corato ed il passato. Fiusco e Minghetti protagonisti di una bella gara, hanno risposto sul parquet ad un passato che ha lasciato qualche traccia e il modo migliore per rimarginare vecchie ferite è proprio questo.

Maria Antonietta Griffi - da BasketNet

SIDAM RUVO DI PUGLIA - TELCOM OSTUNI 92-83   (20-20, 43-42, 70-62)

 Arbitri: Pesante (San Severo) e Falzetta (Foggia)

 Note: 

     Il Ruvo consolida il suo primato e supera al Palacolombo un Ostuni in gran spolvero che per oltre metà gara ha retto molto bene contro i più quotati avversari.
     Come sempre la partenza del Ruvo è affidata alla mano calda di Corvino e Delli Carri, ma i due dopo una buona partenza sono ben controllati da Greco e Lavino che ne limitano le imprese. Nel primo quarto tocca a R. Mastrorosa tenere a galla i brindisini con delle buone giocate sotto canestro, dove i lunghi di casa spesso si fanno infilare dai più veloci avversari. Con il risultato di 20 pari, il secondo quarto continua sullo stesso binario sino a quando, con una decisione apparsa sbagliata, gli arbitri decretano il quarto fallo a Lavino (il fallo era stato commesso da Massari) e con un organico già di per sé limitato, l’Ostuni si vede privare di un uomo fondamentale. Il Ruvo ne approfitta e con Pate sugli scudi prova ad allungare raggiungendo 5 lunghezze di vantaggio dopo 8’ (39-34), ma nel finale gli ospiti ritrovano una maggiore determinazione e sulla sirena riescono con Greco a riportarsi ad un solo punto dalla Sidam (43-42).
     Come spesso è accaduto, il terzo tempo è quello dell’accelerazione del Ruvo e anche contro l’Ostuni la regola viene rispettata e a trascinare i padroni di casa sono soprattutto i canestri dalla lunga distanza di Pate (6/7 da tre) e le veloci incursioni di Delli Carri. In questa fase emergono anche gli arbitri che, fischiando due tecnici per proteste all’Ostuni, rendono nervosa una gara sino allora tranquilla. La maggiore esperienza dei ruvesi viene a galla e il tempo si chiude con la Sidam in vantaggio di 8 punti: 70 a 62. Negli ultimi dieci minuti il coach Mameli catechizza a dovere i suoi rendendosi conto che gli avversari non sono ancora crollati. Così il Ruvo comincia a tenere maggiormente palla, subendo i falli degli avversari e andando puntualmente a canestro dalla lunetta. A nulla servono le ottime giocate di Vozza per riportare sotto l’Ostuni che non riesce più a recuperare lo svantaggio accumulato nel terzo tempo.
     Ora per la capolista è già tempo di derby, infatti, domenica sera al “Maria Losito” di Corato, la Sidam incontrerà i padroni di casa in una gara che si annuncia molto interessante.

Salvatore Vernice - da BasketNet

MARIGO ITALIA GRAGNANO - G. ROMITO CAMPOBASSO 92-70   (16-10, 39-27, 63-42)

 Arbitri: Marinelli (Rieti) e Pason (Roma)

 Note: 

     Terza sconfitta consecutiva per la Gestioni Romito Campobasso, che alza bandiera bianca anche contro il Gragnano. In apertura i ragazzi di Fabio Ladomorzi danno l'impressione di poter tenere testa agli avversari e chiudono il primo quarto sotto di sei lunghezze. Nel secondo quarto viene fuori il Gragnano e per i molisani c'è poco da fare. Troppo nervosa la Romito per riuscire a tenere il passo della formazione campana che, al contrario, gioca in scioltezza e guadagna un buon margine di punti. Alla fine del primo tempo i locali sono sopra di dodici punti.
     Nel terzo quarto la Romito cerca di tornare in partita ma un fallo tecnico fischiato a Livigni ed altre dubbie decisioni arbitrali tagliano le gambe ai molisani. Il Gragnano, da par suo, trascinato da un superlativo Dipierro conquista l'ennesimo successo casalingo che gli consente di consolidare il secondo posto.
     "Abbiamo giocato bene i primi 5' - dice coach Ladomorzi - poi il Gragnano ha preso in mano le redini dimostrando di essere una buona squadra. Noi avremmo potuto fare di più se fossimo stati più tranquilli. Adesso dobbiamo cercare di dimenticare più in fretta possibile la gara di domenica e pensare solo al futuro. Ci attendono cinque gare abbordabili, non possiamo permetterci più passi falsi. Dobbiamo affrontare ogni partita con grinta senza guardare in faccia nessuno. Conta solo vincere".

Stefano Saliola - da Nuovo Molise

SCA MADDALONI - INFOTEL TARANTO 81-83   (20-24, 38-47, 55-65)

 Arbitri: Scaravelli e Cossu (Roma)

 Note: 

     Sconfitta casalinga per la SCA Artus, battuta per 81-83 da un grandissimo Taranto, senza nulla togliere ai nostri beniamini autori di una prova gagliarda. Al di là del risultato è stata una grande partita, interpretata nei migliori dei modi dalle due squadre con un Taranto che ha dimostrato di meritare ampiamente il posto che occupa in classifica ed una SCA Artus che ha cercato in tutti i modi di farsi perdonare la brutta partita di domenica scorsa.
     L'inizio è stato caratterizzato da una partenza aggressiva degli ospiti, che cercavano di mettere subito in soggezione i padroni di casa che, dopo uno sbandamento iniziale, incominciavano a rispondere colpo su colpo chiudendo il primo quarto sul -4. Il secondo quarto è stato tutto di marca ospite: il Taranto metteva in risalto una maggiore intensità sotto canestro, accompagnata da un'ottima manovra di gioco, al contrario della SCA Artus che più che con la squadra cercava di risolvere la partita con i singoli, andando al riposo nell'intervallo sul -9.
     Rientrati in campo, la musica era sempre la stessa con gli ospiti assoluti padroni della partita ed una SCA Artus a corto di idee nonostante la splendida prova di Desiato, autore di 36 punti. Spronata dal coach Monda e dal sempre presente pubblico maddalonese la SCA Artus però non riusciva mai ad entrare completamente nel vivo della partita, accusando alla fine del terzo quarto un distacco di -10. Nell'ultimo quarto la SCA Artus però dava il meglio di sé, costringendo gli ospiti sulla difensiva e riuscendo a recuperare tutto lo svantaggio, portandosi anche sul +1 ad un minuto dalla fine; ma sul risultato influiva negativamente anche la pessima realizzazione dei liberi (17/34) ed una difesa poco attenta nell'azione decisiva, con gli ospiti che chiudevano sull'81-83 tra lo stupore generale di tutti.
     Questa sconfitta pesa molto perché giunta in casa, dove finora la SCA Artus era andata molto bene. Considerando che delle ultime cinque partite ben tre saranno fuori casa, dove tutti sappiamo come è andata finora, c'è molto da preoccuparsi ma nello stesso tempo bisogna cercare di rimanere quanto più possibile calmi per non buttare al vento quanto finora conquistato meritatamente.

Salvatore Vittoria - dal sito ufficiale dell´Artus Maddalonese

PALL. SALENTO NARDÒ - VIRTUS PISCINOLA 104-102   (23-24, 53-42, 80-69)

 Arbitri: De Giorgio e Benegiamo (Brindisi)

 Note: 

THOMSON STABIA - AUTOPROGRESS CASERTA 102-86   (24-25, 46-38, 70-53)

 Arbitri: De Molfetta e Buonfrate (Taranto)

 Note: 

     Vittoria bella e convincente dello Stabia che ricaccia gli avversari di turno a meno quattro in classifica e aggancia il Maddaloni al quarto posto. Un successo ottenuto grazie alla grande prestazione dell'intero pacchetto lunghi di casa: De Rosa delizia il pubblico con movimenti offensivi di categoria superiore, Canzonieri è il solito guerriero dalle buone percentuali offensive e Festinese è la vera anima difensiva del collettivo di coach Massaro che trova poi in Vitiello il vero leader dei giallo blu.
     Di fronte un S. Antonio calato alla distanza ma autore di un buon primo quarto. Juliano è il migliore nei primi minuti ma poi cala vistosamente e il più continuo e convincente risulta essere Palmieri; coach Masoni ha davvero poco da Dubbio e Fioretti, addirittura nulli D'Ancicco, D'orta e Avallone. La gara è equilibrata e veloce nel primo periodo infatti Caserta riesce a sfruttare il proprio contropiede, mentre la Thomson constata lo stato di forma dei propri atleti.

Giuseppe Zurolo - da BasketNet

DIBEN BISCEGLIE - VIRTUS MESAGNE 76-60   (18-10, 42-25, 61-46)

 Arbitri: Di Francesco e Acronzio (Teramo)

 Note: Spettatori 800. Cinque falli: Cipulli, Risolo. Falli tecnici a Risolo al 28' e Zanzarella al 35'.

     Due punti facili per la DiBen, in un match dai risvolti fondamentali per la classifica del cast biancoverde. Una dimostrazione importante di forza interiore e concentrazione. La partita con Mesagne, compagine di buonissima levatura ma sempre in difficoltà lontano da casa nel corso di questo campionato, è stata una prova di maturità superata a pieni voti dai ragazzi di Marcello De Stradis.
     Il forfait di Marchionna e Grzetic, che non sono riusciti a riprendersi dagli infortuni occorsi loro a Ostuni, consegna alla cronaca di una sfida delicata una DiBen rimaneggiata, affidata alle cure di Adriani, Caterina e Rinaldi in cabina di regia. Sebbene ancora non al top, Leoncavallo fa del suo gradito ritorno un'occasione per dimostrare, se ce ne fosse stato ancora il bisogno, tutta la sua voglia di emergere. E proprio il lungo di casa spaccherà la partita a metà del secondo quarto, con un perentorio break in contropiede che metterà la DiBen fuori dalla portata della squadra di coach Simeone.
     Significativo l'inizio: subito 6-0, una difesa aggressiva e lampi di contropiede. Il terzo fallo di Risolo dopo 6' è un'altra buona notizia per i padroni di casa, che corrono assecondati dai canestri di Caterina e Lorusso. Nel secondo quarto, Auricchio costruisce a rimbalzo un predominio significativo che in attacco sarà suggellato dagli assist di un monumentale Adriani per i rimorchi di Lorusso. L'ingresso in campo di Leoncavallo accelera il ritmo offensivo del quintetto biancoverde, il terzo fallo di Giarletti dopo 16' sbilancia ulteriormente la contesa. Il -20 scuote i messapici, che reagiscono con orgoglio nel terzo parziale, non riuscendo però a salire oltre il -9 (due triple di Licchello). A cavallo fra le ultime due frazioni, Bisceglie, con il contributo di Pecorella, contrattacca e chiude la partita, con un break di 14-3 che azzera le possibilità di rimonta del cast salentino, cui manca il contributo di Giarletti ("virgola" nel secondo tempo) e di un Risolo condizionato dai falli. Ottima e puntuale la direzione di gara.

Vito Troilo