TANDOI CORATO - VIRTUS MESAGNE 66-58   (22-7, 36-27, 49-40)

 Arbitri: Borrelli e Acciavatti (Napoli)

 Note: 

     Dopo il successo esterno ottenuto a Caserta, il Corato targato Bray era chiamato a confermare anche in casa di aver cambiato rotta e così è stato anche se con qualche difficoltà nel finale per superare un buon Mesagne.
     La squadra di casa parte subito bene e dopo 14’ riesce a tenere gli ospiti ancora a secco conducendo 13 a 0, con veloci ripartenze che trovano spesso completamente aperta la difesa avversaria. Tocca a Licchello al quinto realizzare il primo canestro per un Mesagne che a zona in difesa concede molto alle veloci percussioni di Rosito e Padalino. Stessa musica nel secondo quarto con il Corato che per otto minuti imperversa sia da fuori che da sotto. Si blocca negli ultimi due minuti subendo un parziale di 10 a 2 che porta il Mesagne a -9 al cambio di campo, grazie anche ad una bomba di Giarletti sulla sirena.
     Negli spogliatoi Bray catechizza i suoi, ma al rientro in campo si trova di fronte un Mesagne migliore in difesa ma che non riesce ad approfittare sbagliando molto in attacco. Del resto anche il Corato non sfrutta gli errori avversari e il proprio vantaggio rimane invariato. Nell’ultimo quarto il Corato parte bene e dopo 3 minuti conduce con 11 punti di vantaggio, 53 a 42. Ma con il passar dei minuti si assiste al solito calo finale a cui i tifosi coratini erano abituati a vedere. Gli spettri del passato recente sembravano voler ritornare anche perché Giarletti e Risolo realizzano punti pesanti che permettono al Mesagne di arrivare a 4 punti dai padroni di casa con soli due minuti da giocare. La stanchezza e la conseguenza mancanza di lucidità colpivano anche il Mesagne, mentre dall’altro lato Uniti e Padalino trovavano le ultime risorse per colpire definitivamente un avversario alle corde ma che restava in piedi.
     Alla fine applausi meritati per un Corato che sembra aver ritrovato gioco e tifo di un pubblico che, deluso dalle ultime prestazioni interne della propria squadra, spera di rivedere in campo il Corato che si aspettava all’inizio della stagione. Il peggio è passato? “Non ancora - dice il Direttore Sportivo Leonardelli - dobbiamo ancora lavorare molto per riconquistare il terreno perduto e con la squadra vista questa sera ci sembra di essere sulla buona strada”. Il prossimo turno vedrà impegnato il Corato in trasferta a Napoli con il Piscinola in una gara molto importante per la classifica e che si disputerà Sabato alle ore 18.

Salvatore Vernice - da BasketNet

BASKET MARTINA FRANCA - DIBEN BISCEGLIE 87-67   (25-21, 44-34, 62-52)

 Arbitri: Alfonso e Falcione (Campobasso)

 Note: Spettatori 400. Tiri liberi: Martina 18/20 (90%), Bisceglie 6/13 (46%). Tiri da tre: Martina 7/12 (58%), Bisceglie 5/13 (38%). Fallo tecnico alla panchina del Martina, a Cipulli e alla panchina del Bisceglie.

     Che l'A.S. basket è in un buon momento era evidente già da qualche settimana, e anche la sconfitta maturata a Ruvo aveva comunque testimoniato di una squadra in forma, psicologicamente ripresasi e vogliosa di dare una svolta al suo campionato. La partita contro una Diben Bisceglie un po' dimessa non ha fatto altro che confermare l'assunto precedente.
     Dopo una partenza sprint degli ospiti, è il team di Terruli a prendere in mano le redini della partita e far valere la supremazia territoriale. Partita un po' nervosa, l'ex di turno Diego Marchionna, beccato dal pubblico, alterna le solite sue giocate, ubriacando la difesa bluarancio, a momenti di appannamento. Comprendendo che la sua squadra non è in vena, tenta di condurla alla vittoria, ma da solo non ci riesce. Gli stessi Caterina e Cipulli non sono in grado di arginare l'A.S. basket che ha in Dario il giocatore che ha fatto la differenza. 31 punti, mano davvero calda, gli riesce tutto. Sa farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, ottimamente imbeccato da un Florio concentrato. Per lui soltanto luci. E' questo il giocatore che nel Martina può fare la differenza, insieme al geometrico Florio, ispiratore della manovra.
     Chiaro che quando riesce tutto bene, i difetti non fanno capolino e chiaro anche che per il Bisceglie valga il detto "piove sempre sul bagnato". Dopo la brutta sconfitta della scorsa settimana, sono incappati in un Martina che non ha chiuso la partita quando era necessario e non ha avuto i suoi soliti momenti di appannamento. C'è stato solo un momento, nel quarto periodo, in cui gli uomini di coach Terruli, hanno tirato i remi in barca. Un calo di concentrazione a quel punto, tuttavia, con ben 20 punti di distacco dagli avversari, era più che fisiologico. A rendere le cose più difficili per gli avversari del Martina, una difesa che non è riuscita ad opporsi allo strapotere dei bluarancio. Troppo lenti e in alcuni momenti demotivati. Il momento no del Bisceglie viene così spiegato dal suo allenatore, De Stradis "abbiamo integrato due giocatori che sono stati fermi per molto tempo, Grzetic e Adriani, Caterina è febbricitante, quindi non attraversiamo un buon momento dal punto di vista fisico. Ma onore e meriti a questo Martina, abbiamo tentato di arginare, ma non ci siamo evidentemente riusciti". Due sconfitte consecutive, le sente immeritate? Il coach del Bisceglie dice "piuttosto direi non preventivate". E domenica c'è il Gragnano "saremo certamente in ripresa".
     L'altra faccia della medaglia si chiama Roberto Fiusco. Vittoria facile? Fiusco ribatte "mica tanto" e poi spiega "il Bisceglie ha dei buoni esterni, tuttavia qualche giocatore gioca fuori ruolo". Fiusco sottolinea il buon momento della squadra e lo riconduce ad "un risultato positivo, ad una vittoria che ci ha dato maggiore tranquillità. A ciò si è aggiunta la capacità di qualcuno di prendersi delle responsabilità, ed ecco spiegato il buon momento, nonostante abbiamo vissuto una settimana travagliata dal punto di vista degli infortuni". Infatti Mazzocchi e Di Nanni, dati in forse sino all'ultimo, sono stati utilizzati da Terruli con il contagocce. il Ruvo ha perso, la notizia circola nella palestra, ma Fiusco dice "noi facciamo la corsa per guadagnarci un posto nei play-off". Intenzioni dichiarate, ora ci si gode la vittoria e da martedì si pensa all'Ostuni.

Maria Antonietta Griffi - da BasketNet

     E' l'influenza: tosse, raffreddore e mal di gola. Questa DiBen tossisce a rimbalzo, starnutisce in attacco, e non parla in difesa. E il gelo siberiano Bisceglie lo mette in un barattolo e se lo riporta a casa: -20. Succede, se a canestri segnati si perde 28-31. Prendendo venti rimbalzi in meno degli jonici, i biancoverdi hanno tirato 65 volte. Il team di Terruli, sospinto dal bollente Caro Dario e da un Salvatore che una partita così non la farà mai più per il resto della sua carriera, ce ne ha messi 59. E poi c'é sempre una ciliegina sulla torta: nel freddo sovietico della Valle d'Itria, il cast di Marcello De Stradis ha tirato 6/13 i liberi.
     Era la domenica dei ritorni, degli auguri e sarà stata la batosta che costruirà un nuovo cammino. Il figliol prodigo Grzetic, in campo con un'ora di tiro al sabato mattina. L'Arcangelo Adriani infortunato che ha saltato una settimana di allenamenti. Lo sposo fresco Diego Marchionna, ex di turno applaudito dalla maggior parte dei tifosi martinesi. L'incoraggiante sequenza al tiro dei primi 7' (nessuna conclusione fallita) già faceva a pugni con il rendimento annacquato di Lorusso e Auricchio sotto le plance.
     Nel complesso, i lunghi biancoverdi hanno fatto quasi a gara nel dare il peggio di sé stessi. La scelta del coach di tenere in campo Leoncavallo solo per una passerella nel secondo quarto, é stata pagata a carissimo prezzo, ed é la testimonianza che la C1 si affronta con gli uomini in salute e non con il curriculum alla mano. Terruli ha lanciato Mummolo in quintetto, Rinaldi, nei pochissimi minuti che gli sono stati concessi, lo ha cancellato. I lunghi biscegliesi hanno combinato per 17 punti, quelli di casa per 31. Martina - DiBen é andata così.

Vito Troilo

MARIGO ITALIA GRAGNANO - SIDAM RUVO DI PUGLIA 81-79   (15-20, 43-39, 63-58)

 Arbitri: Erriu (Cagliari) e Pani (San Gavino Monreale - CA)

 Note: Spettatori 400 circa. Tiri liberi: Gragnano 14/24 (58%), Ruvo 18/25 (72%). Cinque falli: Guida, Coisson, Vergara, Izzo, Marinelli. Fallo tecnico a Pate, Attianese, Sardano.

     Seconda sconfitta stagionale per la Sidam Ruvo che cade sul campo di Gragnano vedendo così il proprio margine di vantaggio sulla seconda (la Marigo, appunto) dimezzato. Anche stavolta si è trattato di un'occasione sciupata da una Sidam che si è trovata di fronte ad un ambiente non certo agevole. In un tensostatico a dir poco gelido Ruvo ha impostato la sua gara in maniera non eccelsa.
     Alla lunga hanno pesato diverse decisioni della coppia arbitrale apparse incomprensibili: falli non fischiati ai locali, qualche sfondamento di troppo sanzionato ai biancoblù... tante piccole cose che nel computo finale di una gara persa di due soli punti fanno male e pesano come un macigno. Ma in fondo la cosa non cambia: Ruvo ha sprecato una ghiottissima occasione per portarsi a +6 perché quando la Sidam, messa alle strette, ha giocato come realmente può fare, Gragnano è stato quasi spazzato dal campo. Ma sull'81-79 finale pesa la colossale ingenuità commessa a 24'' dalla fine, quella che ha permesso ad A. Gentile di segnare il canestro decisivo: un po' di attenzione in più e ora potremmo parlare di un Ruvo che ha preso il volo. Ma così, evidentemente, non è stato.
     Mameli anche stavolta preferiva Coisson a Femminini, e l'avvio era incoraggiante. Le due squadre, evidentemente infreddolite, ci mettevano un po' a carburare, ma poi la Sidam prendeva in mano le redini del gioco: Pate e Coisson (ben serviti sotto le plance) erano i più attivi, e Ruvo volava via fino al +9 del 9', quando un paio di incomprensioni permettevano ai napoletani di recuperare 4 lunghezze (15-20 al 10').
     In avvio di secondo quarto la Sidam tornava a +9 con due bombe di Pate ma poi aveva inizio la lenta rimonta dei gialloblù locali: Dipierro costruiva, Vergara e soprattutto Forino concretizzavano con un eccellente lavoro sotto i tabelloni. Mameli provava a mischiare le carte ruotando anche il resto della panchina, ma Gragnano contro il secondo quintetto si trovava, evidentemente, a suo agio operando il sorpasso e chiudendo la prima metà di gara con un cesto sulla sirena di Vergara.
     Il terzo quarto vedeva Gragnano avanti e la Sidam costantemente all'inseguimento: il vantaggio locale giungeva fino al +8 (58-50), prontamente ricucito da un paio di giocate di Delli Carri, autore di una gara di sostanza nonostante i "soli" 14 punti messi a segno. 63-58 al 30', con un altro canestro della Polisportiva a fil di sirena.
     L'ultimo periodo era davvero emozionante: Gragnano subito a +7 (67-60), Corvino colpiva due volte da tre (68-66), Delli Carri prima accorciava (70-69) e poi dalla lunetta portava Ruvo a +1 (70-71). Diciamolo francamente: sembrava che la Sidam avesse messo le mani sulla vittoria, tanto più che Izzo, Vergara e Guida erano fuori per falli. Dipierro e Forino, però, approfittavano di un paio di errori ruvesi per colpire in contropiede (75-71), Pate teneva viva la speranza, segnando da lontano (75-74), ma Forino e Dipierro colpivano ancora (79-74). Femminini trovava 4 punti molto importanti (79-78), Corvino recuperava palla, subiva fallo e faceva 1/2 dalla linea con 40'' da giocare: parità, 79-79. Poi l'azione decisiva: a 24'' dalla fine Marinelli commetteva il suo 5° fallo, Forino sbagliava il primo e il secondo libero ma A. Gentile beffava la difesa ruvese catturando il rimbalzo e segnando di tabella. Palla alla Sidam con 22'' da giocare. A -9'' Pate sbagliava da tre, Delli Carri prendeva il rimbalzo ma non riusciva a tirare, scatenando l'esultanza locale.
     Onore a Gragnano, che ci ha creduto fino in fondo e ha approfittato al meglio delle occasioni avute; per la Sidam il discorso è analogo a quello che facemmo qualche tempo fa per la sconfitta di Bisceglie: un'altra occasione sciupata, gara che con un po' di attenzione si poteva vincere. Comunque, Ruvo è ancora in vetta da solo... per chi se lo fosse dimenticato.

Giuseppe Minafra - dal sito ufficiale del Fiore di Puglia Ruvo

SCA MADDALONI - TELCOM OSTUNI 75-66   (18-21, 35-28, 50-42)

 Arbitri: Calvosa (Cosenza) e Pisani (Gallico - RC)

 Note: 

     Vittoria importantissima della SCA Artus che batte Ostuni. Prestazione impeccabile dei ragazzi di coach Monda, fatta di grande generosità difensiva e grandi numeri in attacco.
     La SCA Artus è stata in vantaggio per tutta la partita, con una sola eccezione nel primo quarto, quando gli ospiti chiudevano in vantaggio per 21-18. Dal secondo quarto in poi i ragazzi prendevano saldamente in mano le redini della gara, guidati da Di Tota e Piscitelli, dominatori sotto i tabelloni e trascinati letteralmente da uno strepitoso Desiato, autore di ben 24 punti.
     Dal canto loro, gli ospiti guidati da Mastrorosa (18) e Greco (17)hanno disputato una discreta partita ma hanno avuto la sfortuna di trovare sulla propria strada una SCA molto motivata e vogliosa a tutti i costi di conquistare i 2 punti. Finora i ragazzi hanno mostrato buona personalità e soprattutto buona tecnica individuale ma non hanno trovato ancora continuità nelle loro prestazioni ed è questa forse l'unica cosa che si può imputare ai ragazzi senza però dimenticare il fatto che si tratta sempre di una neopromossa.

Salvatore Vittoria - dal sito ufficiale dell´Artus Maddalonese

G. ROMITO CAMPOBASSO - AUTOPROGRESS CASERTA 88-78   (23-23, 47-40, 69-56)

 Arbitri: Borgioni e Cossu (Roma)

 Note: Spettatori 200 circa. Tiri da due: G. Romito 19/44 (43%), S. Antonio 25/54 (46%). Tiri da tre: G. Romito 12/30 (40%), S. Antonio 4/24 (17%). Tiri liberi: G. Romito 14/22 (64%), S. Antonio 16/27 (59%). Rimbalzi: G. Romito 28 (Morelli 13), S. Antonio 39 (Juliano 13). Cinque falli: Juliano.

     Ci ha "struppiato". Le parole in dialetto di un dirigente del S. Antonio Caserta a fine partita dicono tutto sulla prestazione di Elio Scotto, giustiziere implacabile da due (6/9), da tre (5/8) e dalla lunetta (4/4), che insieme a Morelli è la chiave della seconda vittoria consecutiva della Gestioni Romito Campobasso, vittoria che consente ai ragazzi di Ladomorzi di agganciare i casertani a quota 8 e soprattutto di lasciare finalmente l'ultima posizione in classifica.
     Una partita cominciata malissimo, con gli ospiti ad approfittare delle condizioni fisiche non perfette di Cefaratti (il pivot non può allenarsi regolarmente per problemi di lavoro) e ad imperversare a rimbalzo d'attacco col bravo Juliano (alla fine saranno ben 9 i palloni conquistati dal numero nove casertano sotto il tabellone della Romito). Risultato: 15-6 per S. Antonio dopo poco più di cinque minuti di gioco nel primo quarto e coach Ladomorzi che corre ai ripari mandando in campo Morelli. La situazione cambia immediatamente: i rimbalzi cominciano finalmente ad arrivare e i campobassani rimontano punto su punto. Sabatelli, pienamente recuperato dopo l'infortunio, porta i suoi anche in vantaggio, ma il primo quarto si chiude in parità.
     Equilibrato il secondo periodo, almeno per la sua gran parte, fino all'ingresso in campo di Di Cesare, che con cinque punti consecutivi (una bomba e due tiri liberi) porta la sua squadra a +6 (44-38 al 19'). Un canestro di Avallone ed un tiro da tre di Livigni chiudono la prima metà della gara, con i molisani ad un meritatissimo +7. Juliano, Dubbio ed Esposito i migliori per S. Antonio, mentre la Romito gioca di squadra e tiene il campo con autorità.
     Ma lo show deve ancora aver luogo: il terzo periodo vede i campobassani incrementare il vantaggio di qualche punto grazie ai tiri da fuori di Sabatelli (incredibile la sua tripla da non meno di nove metri), Scotto ed Amatista, mentre S. Antonio sparacchia malamente e si tiene a galla ancora grazie ai rimbalzi in attacco di Juliano. L'ultima azione manda in visibilio i presenti al Palavazzieri: nove secondi alla sirena, dopo un rimbalzo di Morelli su un libero sbagliato dagli ospiti, Sabatelli porta velocemente la palla in attacco e dà a Scotto, che penetra e scarica per Amatista, che centra il canestro dai 6,25 fra il tripudio del pubblico e gli abbracci dei compagni.
     Si va all'ultimo riposo con la Romito a +13, ma i campani non ci stanno e tornano sotto nella quarta frazione, arrivando anche a -3. Ma qui si scatena Scotto: quindici incredibili punti nel quarto periodo col 100% al tiro (due da due e dalla lunetta e tre da tre). E' la guardia classe '82 a firmare il micidiale parziale di 17-3 col quale la Romito passa dal 69-63 all'86-66 che a 3'55" dal termine chiude la partita. S. Antonio tenta un'ultima disperata reazione, ma Dubbio non è proprio in serata e non riesce a condurre i suoi, che mollano inesorabilmente. Nell'ultimo minuto di gioco in campo ci sono le seconde linee e la concentrazione manca, cosicché i casertani riescono a ridurre il gap ad un più onorevole -10.
     Bene, anzi benissimo: a tratti è sembrata la Gestioni Romito dominante dell'anno scorso. Scotto, come detto, mostruoso, Morelli determinante nel cambiare l'inerzia della partita col suo dinamismo e i suoi rimbalzi, oltre agli ormai canonici 17 punti, ennesima dimostrazione che quando gioca molti minuti, il pivot molisano può far male (anche se deve mettere a posto le percentuali dalla lunetta, oggi un mediocre 5/10). Domenica prossima si va a Castellammare e ci sarà anche Cannavina. Ora i playoff non sono più una chimera: solo due settimane fa chi l'avrebbe detto?

Vittorio Salvatorelli

INFOTEL TARANTO - VIRTUS PISCINOLA 86-67   (21-15, 44-32, 67-47)

 Arbitri: Saggese (Bari) e Margiotta (Lecce)

 Note: 

     Equilibrio per due quarti nell'anticipo dell'undicesima di andata svoltosi al Tursport di Taranto. I locali controllano all'inizio il gioco dei campani che però con Cozzolino e Cimminiello ottengono soluzioni valide anche con qualche contropiede spettacolare. Reagisce D' Addezio che con De Pasquale e il lavoro sotto i tabelloni di Valentini produce il primo allungo. Prova a cambiare difesa coach Sanna che passa alla zona tre-due, ma nel finale del tempo sono i contropiede di Sarli e le bombe di Ravioli, in crescita dopo il rientro di domenica scorsa, a tenere a distanza i campani.
     Dopo il riposo una maggiore intensità difensiva, si distinguevano Vitti e Roselli, e le bombe di D'Addezio e di Piroddu consentivano agli jonici di allungare ulteriormente. Con De Simone e Glouchkov il Piscinola provava a rientrare, ma l'Infotel controllava ed alla fine c'era spazio anche per i giovani Di Trizio e Ranieri, quest'ultimo all'esordio in assoluto.

Enzo Bifulco - da BasketNet

PALL. SALENTO NARDÒ - THOMSON STABIA 67-71   (19-18, 31-40, 50-55)

 Arbitri: De Molfetta e Buonfrate (Taranto)

 Note: