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Il sito ha lo scopo di diffondere e promuovere il basket del Molise, dalle sue massime espressioni fino ai campionati giovanili. Compatibilmente col tempo a disposizione, cercherò di aggiornarlo costantemente, con le ultime notizie e, per quanto possibile, con i tabellini di tutte le partite dei campionati a cui partecipano squadre molisane.

Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie C1 girone G 2001/2002 - SETTIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE C1 GIRONE G 2001/2002

SETTIMA GIORNATA (17-18/11/2001)

 

RISULTATI

BASKET MARTINA FRANCA

PALL. SALENTO NARDÒ

80 88

DIBEN BISCEGLIE

TELCOM OSTUNI

62 58

MARIGO ITALIA GRAGNANO

AUTOPROGRESS CASERTA

73 66

SCA MADDALONI

TANDOI CORATO

88 87

THOMSON STABIA

INFOTEL TARANTO

95 82

SIDAM RUVO DI PUGLIA

G. ROMITO CAMPOBASSO

105 61

VIRTUS PISCINOLA

VIRTUS MESAGNE

75 69

 

 

     Continua la marcia a due di Ruvo e Bisceglie in testa alla classifica: Ruvesi a +44 sulla Gestioni Romito Campobasso, alla quale sono mancati, oltre ai già annunciati Sabatelli e Cannavina, anche Di Cesare e Livigni, entrambi non al seguito della squadra per problemi familiari che speriamo possano risolversi al più presto. Bisceglie batte Ostuni e continua a sognare, e dietro le due capolista ci sono Maddaloni (+1 sul Corato) e Gragnano, prossima avversaria al Palavazzieri, che passa sul S. Antonio. Casertani a quota otto insieme ad altre due sconfitte di giornata, Taranto (ko a Castellammare) e Mesagne, che ha concesso i primi due punti dell'anno al Piscinola. Secondo successo consecutivo, infine per il Nardò, che dà otto punti al Martina e raggiunge in classifica, oltre a Gestioni Romito e Corato, proprio la squadra di Terruli.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 SIDAM RUVO DI PUGLIA127691595962912217040037426
 DIBEN BISCEGLIE12756153031316288282452423
 SCA MADDALONI107557519383373132422020614
 MARIGO ITALIA GRAGNANO1075265032332029228206211-5
 AUTOPROGRESS CASERTA875054901522218834283302-19
 VIRTUS MESAGNE875435291424620739297322-25
 INFOTEL TARANTO875865721427525520311317-6
 THOMSON STABIA67556567-1133331815223249-26
 TELCOM OSTUNI67470489-191941895276300-24
 TANDOI CORATO47516516030529411211222-11
 BASKET MARTINA FRANCA47515547-32289292-3226255-29
 PALL. SALENTO NARDÒ47486532-46216227-11270305-35
 G. ROMITO CAMPOBASSO47481553-72208213-5273340-67
 VIRTUS PISCINOLA27504555-51311337-26193218-25

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

BASKET MARTINA FRANCA - PALL. SALENTO NARDÒ 80-88   (19-21, 40-39, 56-62)

Mazzocchi0Mummolo2SaracinoneBisconti17
Giuffrè2Di Nanni16Ventruto17Mininanni1
Florio19Dario13Cristofaro41Mazzarella4
Massari12Fiusco12Leone0Colella8
Salvatore4MasciullineAmato0Orsinine
--------
All. TerruliAll. Raho

 Arbitri: Benegiamo e De Giorgio (Brindisi)

 Note: Cinque falli: Mazzarella.

     Ci mancava Cristofaro ed il Nardò sulla strada dell'A.S. Basket Martina, per rendere il cammino dei bluarancio ancora più impervio e accidentato. Ora il quadro è completo. Il Martina colleziona una nuova sconfitta, pesante. Meriti del Nardò, anzi di Cristofaro, perché una cosa è stata evidente sul parquet della Da Vinci, e cioè che i salentini dipendono in tutto e per tutto dal loro gioiello.
     Demeriti della squadra di Terruli, tanti. Vero che un Cristofaro in vena è difficile da marcare. Vero che il n° 10 leccese tira da ogni posizione, ha un feeling particolare con il canestro e che domenica avrebbe segnato anche bendato. Vero che sa giocare anche senza palla e che a fine gara conterà 3/11 da tre, 14/15 dai tiri liberi e 9/15 da due, che gli sono valsi 41 punti. Vero che il Martina è stato incisivo e ha imposto il suo gioco proprio quando Crisotfaro non c'era (e non si può certo parlare di casualità). Vero che è stato ben coadiuvato da Bisconti e Fabiano Ventruto. Ma l'a.s. basket non ci ha neppure provato a marcare Crisotfaro e rendergli la vita difficile.
     Troppo arrendevole, quante volte lo abbiamo detto! Troppo evanescente il lungo Salvatore, che almeno in questa serie dovrebbe fare la differenza. Troppo discontinuo Dario che, se decidesse di giocare e accendere la sua luce per una partita intera (che lo ricordiamo per chi avesse dimenticato o non lo sapesse propio, dura 40 minuti), allora potrebbe fare la differenza, per davvero.
     Terruli tenta la carta Mummolo, giovanissimo e stravagante play, forse in un momento in cui in campo ci sarebbe stato bisogno di esperienza. Poi litiga con Massari (almeno così è parso dagli spalti, salvo smentite) ed esce dalla palestra arrabbiato e senza parlare con nessuno. Un silenzio eloquente.

Maria Antonietta Griffi - da BasketNet

 

DIBEN BISCEGLIE - TELCOM OSTUNI 62-58   (15-18, 33-28, 37-48)

Marchionna9Caterina22TanzarellaneGreco6
Lorusso19Di LauroneR. Mastrorosa2Lavino19
RinaldineAdriani0Montanaro2Ferrienti4
Cipulli8Auricchio4Vozza10G. Tanzarellane
PecorellaneDe FeudisneCafieroneDe Maria15
--------
All. De StradisAll. Rubino

 Arbitri: D'Errico (Torremaggiore e Sorrenti (Potenza)

 Note: Spettatori 1500. Cinque falli: Mastrorosa, Greco. Fallo tecnico alle panchine di Ostuni e Bisceglie.

     Un altro piccolo passo verso la salvezza. Vince di nuovo con i denti, questa DiBen cocciuta, orgogliosa e intelligente. Una sfida vera e ricca di colpi di scena.
     Giù il sipario sul PalaDolmen, cala la realtà di un 7-0 perentorio. Ostuni vuole vincere, e si capisce dall'agonismo, dalla concentrazione e dall'impegno dei bravissimi giocatori di Giovanni Rubino. I brindisini cominciano a marce ingranate, senza paura di poter ingolfare il motore, anche perché a Bisceglie mancano due cavalli di razza, Grzetic e Leoncavallo, "vittime" di una guerra che miete anche guai sportivi, e il puledro Lorusso ha trascorso la settimana fra l'infermeria del fisioterapista Paolo Sinigaglia e il lavoro differenziato con il preparatore Natale Monopoli. Bella squadra, la Telcom, sotto la guida di Giovanni Rubino, sebbene priva di Giuseppe Cafiero, pedina importante nella rotazione dei lunghi messapici.
     Serataccia al tiro dei maggiori protagonisti; Cipulli chiuderà con un insufficiente 3/18, Lorusso segna 2/9 nel primo tempo. Punteggi bassi, gioco più controllato con il trascorrere del tempo, perché in una partita di tanti errori un canestro pesa tanto. Arbitraggio veramente non all'altezza: Ostuni ha ragione a recriminare nel finale di partita. Il match é emozionante, anche perché sul piatto della bilancia ci sono due punti che significano più che qualcosa per le due contendenti. La DiBen vince il secondo quarto e torna negli spogliatoi avanti, però tira male.
     C'é una qualità nascosta nel cuore biancoverde: il cast di Marcello De Stradis non piange sul latte versato, sa recuperare. Prima mentalmente. A otto minuti dalla fine, Ostuni vince 51-37. Per i 1500 del PalaDolmen é finita, non per il coach e per una squadra che sa trovare le giuste risorse e lo stato d'animo migliore per vincere la partita. I tiri di Lorusso non ballano più sul ferro, i passaggi di Marchionna diventano assist, le penetrazioni di Caterina finiscono tutte con la passeggiata in lunetta. Un paio di fischi arbitrali aiutano i padroni di casa, ma la farina buona viene tutta dal sacco DiBen. Mastrorosa e Greco lasciano il terreno per raggiunto limite di falli, i tiri pesanti di Montanaro e Lavino sono fuori bersaglio.
     Ostuni si mangia le mani, ha buttato via una vittoria possibile che avrebbe meritato, perché ha dimostrato di essere una grande di questo campionato. Bisceglie porta a casa altri due punti d'oro. Sulla strada per la salvezza, i 1500 del PalaDolmen continuano a fare festa.

Vito Troilo

 

MARIGO ITALIA GRAGNANO - AUTOPROGRESS CASERTA 73-66   (20-18, 40-35, 54-52)

Guida10Dipierro24D´Ancicco8Noiane
Buonanno0Izzo13D´Orta5Palmieri6
Attianese2Vergara6Fioretti13Juliano13
Gentile0Forino18F. Esposito11Dubbio0
Facchini0ForaggioneSavinelli10--
--------
All. M. GentileAll. Di Capua

 Arbitri: Angiolini (Fondi) e Di Meo (Formia)

 Note: 

 

SCA MADDALONI - TANDOI CORATO 88-87   (27-20, 53-40, 73-67)

Di Tota13Piscitelli21Urbano2Rana10
V. Scotto0Mangiapia12Vurchio0Arbore6
Desiato19Pellegrino0Rosito8Uniti20
Stile2Erbaggio8Malena11Baroncini11
Russo13PascarellanePadalino19--
--------
All. MondaAll. Gadaleta

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Rotoloni (Campli)

 Note: 

     Vittoria sofferta ma meritata della SCA Artus che batte il Corato per 88-87. Solo nel finale la SCA Artus riesce a far sua una vittoria che aveva abbondantemente meritato per gran parte della gara e che poi aveva visto quasi svanire alla fine dell'incontro.
     Partita non troppo bella ma di sicuro avvincente, specie nel finale. Nei primi 20 minuti di gara la SCA Artus è partita molto bene imprimendo un ritmo vertiginoso che il Corato ha fatto fatica a mantenere. Nel 3 e 4° quarto le cose sono incominciate a cambiare, grazie anche alla tenacia del Corato che non si è mai dato per vinto, trascinato da Uniti e Padalino risultati poi essere i migliori realizzatori della squadra.
     Determinante per l'esito della gara l'apporto di Di Tota che ha fatto sentire il suo peso sia in attacco che in difesa anche se tutta la squadra è da elogiare, sopratutto per lo spirito combattivo che ha avuto, senza mai mollare.

Salvatore Vittoria


     Maddaloni fa e disfa, questo potrebbe essere il sunto della gara tra la Sca Artus e il Tandoi Corato, terminata con la vittoria dei maddalonesi di un punto, al termine di una partita dai due volti. Corato che esce a testa alta dal palaFeudo, ancora una volta gremito in ogni ordine di posto, e profondamente deluso per come si è chiusa la partita. I pugliesi hanno qualcosa da recriminare sull’operato della coppia in grigio, ma debbono anche riflettere sulla propria condotta di gara nei primi venti minuti di gioco. Maddaloni, invece, esulta per una vittoria che la lancia al secondo posto in classifica alle spalle della coppia DiBen Bisceglie - Ruvo, ma che deve fare una serie autocritica sulla prestazione offerta nei secondi venti minuti di partita, in cui ha seriamente rischiato di compromettere la vittoria.
     Partiamo dall’inizio, Artus che scende in campo con il suo quintetto ideale e Corato che risponde con uno starting five alto e con Uniti e Padalino liberi di spaziare su tutto il fronte d’attacco. L’inizio è scoppiettante, le due compagini si affrontano a viso aperto e si danno battaglia dall’arco dei 6,25. Uniti e Padalino da un lato, Erbaggio e Desiato dall’altro si sfidano dalla lunga distanza. Ma è la coppia maddalonese ad avere la meglio, consentendo ai locali di portarsi avanti di sette lunghezze al termine del primo periodo di gioco, 27-20.
     Il punteggio dei primi dieci minuti evidenzia come siano state allegre le difese. Poca pressione perimetrale per Corato, mentre Maddaloni soffre molto i lunghi avversari, soprattutto quando coach Gadaleta schiera in campo Baroncini. La forza degli artussini è quella di poter contare su valide scelte in fase offensiva ed, infatti, Corato non fa in tempo a prendere le misure su Desiato ed Erbaggio, e nella seconda frazione di gioco è sistematicamente punita da Russo, 13 punti in un quarto, e Piscitelli. I pugliesi sembrano allo sbando ed escono mentalmente dalla gara, la sirena dell’intervallo ci consegna la Sca avanti di 13, 53-40.
     L’impressione è quella che Maddaloni abbia salda nelle mani la partita e che Corato sia in confusione difensiva paurosa. Troppe volte gli avanti biancorossi superano il diretto avversario, seminando il panico nell’area verdenero. Ci si aspetta che il prosieguo della partita sia un monologo della Sca. Ma, come succede di sovente, il campo ci smentisce. La pallacanestro è uno sport di concentrazione e continuità, non puoi abbassare un attimo la guardia che subito sei punito. Infatti, dopo un inizio veemente, Maddaloni pensa di aver archiviato la gara e smette di giocare. I pugliesi, spinti da Uniti, rosicchiano qualche punto, ma soprattutto riescono a frenare le avanzate degli artussini. Corato incomincia a crederci, Maddaloni non ha più la stessa fluidità di gioco, anche perché coach Gadaleta ha trovato la chiave difensiva giusta, la zona. Alternando una 2-3, una 1-2-2 ed una boxe and one su Russo, annullato nei venti minuti finali, mette in crisi l’Artus. Il parziale della terza frazione è emblematico, 20-27 per Corato.
     La crisi dei maddalonesi non si arresta neanche nella quarta frazione. Attaccare diventa sempre più difficile per i campani, mentre i pugliesi trovano buone soluzioni offensive anche contro il pressing e si portano più volte al –1. Ma Maddaloni riesce sempre a trovare qualche soluzione individuale, frangente in cui Di Tota diventa determinante, per ricacciare indietro i salentini. L’uscita per falli del centro maddalonese, e quella di Piscitelli, danno nuovo coraggio a Padalino e compagni, che a 37” dalla sirena finale impattano. Maddaloni trova un fallo su Desiato che dalla lunetta realizza l'1/2 che mette fine alla contesa, infatti, Corato, negli ultimi 9 secondi di gara, non riesce a trovare la via del canestro e muore con la palla in mano.

Pietro Giglio - da BasketNet

 

THOMSON STABIA - INFOTEL TARANTO 95-82   (24-28, 47-47, 72-67)

Canzonieri24Girota7Roselli13D´Addezio2
Buononato8Lubrano13Vitti5Valentini5
A. Esposito23De Rosa16De Pasquale26Di Trizione
Orazzo2IlardonePiroddu7Sarli18
Di Donna1Di Martino1Albanese6Lattarulone
--------
All. MassaroAll. Bifulco

 Arbitri: Cannoletta e Sgueglia (Caserta)

 Note: 

     La Thomson legittima la superiorità sui tarantini nella seconda metà della gara, dopo un avvio equilibrato che vedeva gli ospiti in grande serata al tiro da fuori; in questi frangenti si fa vedere per i padroni di casa l'ispirato De Rosa ed i soliti Esposito e Canzonieri.
     Nella ripresa i momenti decisivi: la Thomson allunga fino al più 14 grazie alla velocità di Lubrano ed i rimbalzi di Buononato, ma si fa recuperare dagli ospiti fino al meno 7. Nell' ultimo periodo la Thomson ristabilisce un vantaggio di sicurezza e Taranto non riesce a segnare più da fuori: il solo Sarli punge in contropiede.
     Nelle battute finali il collettivo Thomson amministra e manda a segno i più giovani: una vittoria che da respiro dopo le brucianti e mai meritate sconfitte degli ultimi turni.

Giuseppe Zurolo - da BasketNet

 

SIDAM RUVO DI PUGLIA - G. ROMITO CAMPOBASSO 105-61   (37-5, 53-22, 77-44)

Corvino19Pate40Di Cristofaro5E. Scotto11
Gallo6Delli Carri20Amatista10Morelli7
Marinelli0Coisson15CannavinaneSisto6
Sardano5Femminini0Cefaratti10De Filippis2
Lovino0De Santis0Romane--
--------
All. MameliAll. Ladomorzi

 Arbitri: Calvosa (Cosenza) e Pirrotta (Reggio Calabria)

 Note: Spettatori 600 circa.Tiri liberi: Ruvo 14/23 (61%), G. Romito 8/15 (53%). Cinque falli: Cefaratti.

     Continua il momento no della Gestioni Romito, che rimedia una pesante sconfitta a Ruvo di Puglia. Privi di Sabatelli, Cannavina, Di Cesare e Livigni, i campobassani hanno subito un -44 che non ammette repliche.
     "La squadra - ha detto Fabio Ladomorzi - è scesa in campo senza voglia di lottare e questo sinceramente mi è dispiaciuto. La sconfitta era in preventivo, ma quello che più fa male, risultato a parte, è il modo in cui è maturata. Qualcosa in più avremmo dovuto fare. La fortuna poi - continua il coach - ci ha voltato nuovamente le spalle privandoci di uomini importanti. Il Ruvo è una signora squadra che merita sicuramente la categoria superiore. Noi dobbiamo riprenderci in fretta da questa sconfitta per affrontare con serenità il resto della stagione".
     La Romito, scesa al Palacolombo in nove uomini (Cannavina in panca a fare numero), si è arresa senza colpo ferire allo strapotere dei pugliesi. Nel primo quarto Di Cristofaro e compagni hanno realizzato solo cinque punti, davvero troppo poco per provare ad impensierire la terribile capolista. Nel secondo quarto il Ruvo l'ha fatta da padrone con i molisani che sono rimasti in balia degli avversari riuscendo a far vedere poco di buono. Nel terzo quarto c'è stata la tanto agognata reazione della squadra di Ladomorzi ma i giochi erano ormai chiusi.
     Sicuramente se Amatista e compagni avessero affrontato il match con più concentrazione e voglia di lottare, i danni sarebbero stati minori. Da segnalare la superlativa prova di Pate (40 punti) tra i pugliesi e la discreta prestazione offerta da De Filippis (12 a referto per lui) nelle fila campobassane.

Stefano Saliola - da Nuovo Molise


     La Sidam Ruvo porge gli auguri al presidente Rino Salierno, neoeletto consigliere del Direttivo della Lega Nazionale, vincendo con un netto +44 il confronto che la vedeva opposta al Ferentunum Campobasso nell'anticipo della 7ima giornata.
     Il risultato, già prevedibile alla vigilia, diventava scontato quando si veniva a sapere che al Ferentinum sarebbero mancati oltre agli annunciati Sabatelli e Cannavina (a referto soltanto pro-forma) anche Di Cesare e Livigni: i molisani, infatti, si sono presentati al PalaColombo con nove elementi di cui solo sette sono entrati sul parquet.
     La Sidam Ruvo, dopo lo stop di Bisceglie, cercava soprattutto un riscatto oltre la conferma che quella patita contro la DiBen era stata solo una battuta d'arresto. In particolare una risposta al clamore post-Bisceglie l'ha data Tonino Pate, inconsistente al PalaDolmen e autore contro Campobasso di un fantastico quarantello con un sontuoso 17/21 al tiro: è stato lui il trascinatore di una Sidam che ha giocato sempre sul velluto, colpendo quasi sempre in contropiede, motivo per cui le percentuali individuali sono abbastanza alte.
     Mameli nel quintetto iniziale, rinunciava ad un Femminini non in perfetto stato di forma preferendogli Coisson: così come a Bisceglie l'argentino ha dimostrato di stare attraversando un buon momento, rendendosi autore di una pregevole prestazione. L'avvio ruvese era terrificante: il 25-0 iniziale (solo dopo 6'30 Campobasso riusciva a segnare il primo canestro) toglieva alla gara anche quel briciolo di interesse che le restava. Il parziale del primo quarto, 37-5, è a dir poco imbarazzante. Nel secondo periodo i biancoazzurri, ormai appagati, rallentavano il ritmo ma non per questo Campobasso recuperava qualcosa. Ruvo, infatti, nei secondi 10' segnava solo 16 punti, ma gli ospiti si fermavano a 17.
     Gli ultimi 20' erano pura accademia: Mameli ruotava tutti i propri uomini e oltre a Pate segnavano molto anche gli ormai soliti Corvino (19) e Delli Carri (20). Ormai il pubblico del PalaColombo aspettava soltanto l'ennesimo centello (quarta volta su sette partite) che puntuale arrivava ad 1' dalla fine su una schiacciata di Coisson che recuperava palla in difesa andando ad affondare ad una mano dall'altro lato. Con le tribune in festa si chiudevano così 40' di festa, il miglior modo per preparare l'impegnativa trasferta di Ostuni in cui, ne siamo certi, ci sarà battaglia sul serio.

Giuseppe Minafra - dal sito ufficiale del Fiore di Puglia Ruvo

 

VIRTUS PISCINOLA - VIRTUS MESAGNE 75-69   (18-21, 39-33, 52-53)

F. Cozzolino2Leta13Zanzarella10Di Monte8
ErriconeDe Simone15De LeonardisneLicchello11
Cimminiello15G. Cozzolino12Lapenna1Mirabellane
Del Vecchio8Di GuidaneMeo4Risolo15
Glouchkov6Mauriello4Giarletti20Crovacene
--------
All. SannaAll. Simeone

 Arbitri: Alfonso e Boschetti (Campobasso)

 Note: 

     Seconda sconfitta consecutiva per la Virtus Mesagne, costretta ad alzare bandiera bianca contro il fanalino di coda Piscinola. Davanti a pochissimi spettatori, i mesagnesi incappano nel terzo ko stagionale alla fine di una gara che, forse, avrebbero potuto condurre in porto se fossero stati più lucidi nei momenti topici dell'incontro.
     Come un macigno pesa l'incredibile errore di Antonio Di Monte che al 35', con la Virtus a -1, non è stato capace di chiudere un contropiede tutto da solo. Dal possibile +1 i virtussini, incassando un parziale di 0 a 4, si sono trovati sul -5 al 36'. Il quinto falllo di Giarletti ha poi spento definitivamente la luce a Risolo e compagni incapaci d'impensierire i campani che hanno gestito quel break fino alla sirena.
     Comunque è stata una Virtus che ad eccezione del 2° quarto e dell'ultima metà del 4° ha fatto vedere cose buone nonostante la serata non certo felice di Zanzarella e Lapenna espressisi al di sotto dei loro abituali standard. Tanto di cappello ai campani che hanno dimostrato che il loro 0 in classifica era molto bugiardo. Del resto per i campani le sei sconfitte erano arrivate solo alla fine di partite tirate e contro squadre di primissimo piano, a dimostrazione di un complesso di tutto rispetto. In casa Virtus c'è ora da rimboccarsi le maniche alla vigilia della delicata sfida di domenica prossima contro la lanciatissima Diben Bisceglie.

Antonio Rodi - da BasketNet

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 A. ESPOSITO THOMSON STABIA23,867167
2 CRISTOFARO PALL. SALENTO NARDÒ23,867167
3 DELLI CARRI SIDAM RUVO DI PUGLIA22,867160
4 CATERINA DIBEN BISCEGLIE22,577158
5 CORVINO SIDAM RUVO DI PUGLIA22,297156
6 PATE SIDAM RUVO DI PUGLIA21,717152
7 RUSSO SCA MADDALONI19,717138
8 LAVINO TELCOM OSTUNI18,437129
9 DESIATO SCA MADDALONI187126
10 DIPIERRO MARIGO ITALIA GRAGNANO187126
11 GIARLETTI VIRTUS MESAGNE17,717124
12 CIMMINIELLO VIRTUS PISCINOLA17,437122
13 SARLI INFOTEL TARANTO17,297121
14 CANZONIERI THOMSON STABIA16,867118
15 GUIDA MARIGO ITALIA GRAGNANO16,867118
16 DE PASQUALE INFOTEL TARANTO16,147113
17 FORINO MARIGO ITALIA GRAGNANO15,717110
18 DUBBIO AUTOPROGRESS CASERTA15,717110
19 CANNAVINA G. ROMITO CAMPOBASSO15,5462
20 CIPULLI DIBEN BISCEGLIE157105
21 ROSELLI INFOTEL TARANTO14,867104
22 LORUSSO DIBEN BISCEGLIE14,867104
23 ZANZARELLA VIRTUS MESAGNE14,717103
24 UNITI TANDOI CORATO14,14799
25 DE MARIA TELCOM OSTUNI13,4567

Sono compresi i giocatori con almeno 4 partite giocate