BASKET MARTINA FRANCA - G. ROMITO CAMPOBASSO 59-72   (25-17, 35-24, 43-48)

 Arbitri: La Macchia (Bari) e Desposati (Toritto)

 Note: 

     Fantastica Romito! La squadra di Fabio Ladomorzi coglie la prima vittoria della stagione su un campo dove vincere non è di certo facile.
     Il Martina si è dimostrato sì una buona squadra ma non ha potuto nulla contro il carattere e la voglia di vittoria dei campobassani, che hanno disputato davvero una grande partita.
     Partenza sprint di Sabatelli e compagni che con il gioco in velocità guadagnano un buon margine di punti. Sul finire del tempo viene fuori il Martina che chiude in vantaggio di otto lunghezze. Il secondo quarto è un vero disastro per i molisani, che in attacco non riescono a trovare buone soluzioni e in difesa subiscono canestri a ripetizione tanto che alla fine del primo tempo sono sotto di nove punti.
     Nel terzo quarto la strigliata di coach Ladomorzi sortisce gli effetti sperati e la Romito chiude la partita. Una difesa asfissiante e numerosi contropiede ben orchestrati da Sabatelli e conclusi magistralmente da Cannavina e Scotto regalano ai campobassani la prima vittoria stagionale. Alla terza sirena i campobassani contano cinque punti di vantaggio, quanti bastano per disputare in tutta tranquillità l'ultimo periodo. Il Martina prova a reagire ma la Romito riesce a tenere sempre a debita distanza gli avversari e ad aumentare il proprio vantaggio che al 40' è di ben tredici lunghezze.
     Coach Ladomorzi è soddisfatto della prova dei suoi ragazzi. "Abbiamo disputato una grande partita e siamo riusciti a vincere su un campo molto difficile - ha detto il coach campobassano - comunque ho visto nella squadra la voglia di far bene e di lottare fino in fondo. Questa è stata probabilmente la molla che ci ha portato alla vittoria. L'unico neo di una splendida serata - aggiunge Ladomorzi - è stata la scarsa percentuale dalla lunetta".

Stefano Saliola - da Nuovo Molise

DIBEN BISCEGLIE - AUTOPROGRESS CASERTA 79-64   (25-20, 47-38, 60-54)

 Arbitri: Giannese e Mastroberardino (Taranto)

 Note: Spettatori 800 circa. Cinque falli: Lorusso.

     Se il basket è bello perché spettacolare, DiBen e Autoprogress hanno dato vita a un confronto davvero godibile e divertente. Vinto dai biancoverdi di casa che hanno aperto un credito già abbastanza ampio con i loro tifosi nel migliore dei modi. Bisceglie ha espresso una mentalità aggressiva, ha giocato una pallacanestro propositiva e sprezzante del rischio, ha cercato di vincere e fare bel gioco, cosa che non sempre riesce a tutti e forse non riuscirà sempre neppure alla DiBen, ma ci è riuscita. Perché la marcia in più dei biancoverdi è quella forza di volontà che molte volte scavalca ostacoli alti, come quello della diffidenza del PalaDolmen.
     Una buona percentuale delle 800 persone che hanno seguito la sfida ai casertani si è convinta del fatto che molte cose sono cambiate. La DiBen è una squadra. Squadra neppure al top, dal tono muscolare ancora un po' dimesso, ma intelligente e piena di risorse. 15-7 dopo mezzo primo quarto, con i bombaroli di casa in azione, Marchionna lesto a smazzare vagonate di palloni pronti per il tiro, Grzetic opportunista tiratore dalla media, Caterina difensore attento sul bomber campano Dubbio. Che ha giocato male marcato dall'ex coratino e ancora peggio quando De Stradis ha mandato in campo il mancino Adriani per non fargli costruire neppure un tiro comodo, con il risultato di un'efficacia inattesa: Dubbio è praticamente sparito dal terreno di gioco. Palmieri, il solitario realizzatore di Terra di Lavoro, ha mantenuto a galla la band giallonera sempre in bilico fra svantaggi attorno alle dieci lunghezze. La partita a corrente alternata del piccolo play D'Ancicco ha aggravato la difficile situazione che i casertani non sono riusciti a risollevare nella lotta a rimbalzo. Grzetic ha disposto facilmente di Avallone così come Iuliano ha creato poche difficoltà a Lorusso e neppure l'ingresso di Fabrizio Esposito ha cambiato lato al disco incantato dei tabelloni.
     C'era solo la DiBen, incapace però di dare quel colpo di grazia che a metà del terzo quarto avrebbe potuto cambiare la storia della partita. Fossero arrivati un paio di canestri in contropiede invece sbagliati, gli ospiti sarebbero tornati a casa con uno scarto sul groppone molto più pesante del -15 subito, che ha legittimato fedelmente quello che le due formazioni hanno detto e messo in luce sul parquet nei 40'. Di Capua le ha provate tutte, anche una zona disorganizzata e bucata da un tiro da tre di Caterina e dalla circolazione di palla orchestrata da Marchionna in apertura di quarto periodo. Campani in tilt e spadellata di squadra sul -11 a sette minuti dalla sirena. Un altro tiro da fuori di Marchionna ha chiuso il confronto con un buon anticipo, tanto che nelle ultime battute Giuseppe Rinaldi è entrato e ha segnato i primi punti in C1.
     La chiave di volta del confronto è stata la difesa ordinata dei biancoverdi, che hanno sporcato le linee di passaggio e parato decine di palloni, combinata a un contropiede efficace e al gioco semplice e lineare che è marchio di fabbrica di un Marchionna protagonista della scena, tanto da meritarsi l'applauso in piedi del PalaDolmen quando è uscito dal campo a due minuti dalla conclusione con 15 punti e 12 assist (!). Sant'Antonio ha mostrato fragilità e mancanza di lucidità alla sua prima gara esterna, confermando di essere un po' troppo legata alle fortune del suo bomber Dubbio. Quattro giocatori in doppia cifra ma nessuno oltre i venti per Bisceglie, a dimostrazione che gli equilibri di squadra e la suddivisione dei compiti ripaga il lavoro di un play come Marchionna. E alla fine il PalaDolmen applaude. Non a caso.

Vito Troilo

MARIGO ITALIA GRAGNANO - SCA MADDALONI 71-65   (-)

 Arbitri: Saggese (Bari) e Rizzi (Barletta)

 Note: 

     Si conferma la Polisportiva Marigo Gragnano di coach Mariano Gentile che bissa il successo di Corato con un'altra ottima prestazione hai danni del temibile Artus Maddaloni.
     Il derby campano delle "matricole terribili" non è venuto meno alle attese ed infatti le due squadre si sono affrontate a viso aperto e su ottimi ritmi di gioco. La cronaca della gara ha registrato in avvio un'ottima partenza dei ragazzi allenati da Mariano Gentile che nel primo quarto tenevano in "scacco" i giovanissimi avversari (la media età del Maddaloni è di 21,4 anni) riuscendo in difesa a chiudere tutti i varchi e di conseguenza non era un caso che il primo periodo di gioco si chiudeva sul 19-10 per Gragnano.
     Nel secondo quarto la Polisportiva sembra tenere bene il confronto anzi riesce addirittura ad accelerare portandosi al massimo vantaggio a metà del secondo quarto sul punteggio di 34-19 grazie all'ottima gara dell'intero collettivo. A questo punto però sale in cattedra Maddaloni che, trascinata da un super Russo (mvp della gara con 27 punti), realizza un parziale di 15-3 che riporta in linea di galleggiamento i casertani che arrivano all'intervallo di metà incontro sul -3 (37-34).
     Il terzo quarto è quello più equilibrato e nessuna delle due contendenti riesce a piazzare break di rilievo rimandando le sorti dela gara agli ultimi dieci minuti di match. L'ultimo quarto inizia con Maddaloni sugli scudi grazie ad un break di 5-0 in avvio. Il parziale porta per la prima volta in vantaggio i maddalonesi che però di li in poi subiscono il ritorno di Gragnano che con il trio Guida - Forino - Dipierro prima riprende in mano l'inerzia della gara e poi la gestisce senza problemi fino al termine.
     Continua il sogno di Gragnano che è in testa alla classifica a punteggio pieno in attesa del derby infuocato di Castellammare contro la Thomson.

Mario Di Capua - da BasketNet

TELCOM OSTUNI - TANDOI CORATO 58-57   (-)

 Arbitri: Marangi (Massafra) e Margiotta (Lecce)

 Note: 

THOMSON STABIA - VIRTUS PISCINOLA 71-64   (13-11, 31-32, 55-46)

 Arbitri: Musmarra e Cilento (Napoli)

 Note: 

SIDAM RUVO DI PUGLIA - VIRTUS MESAGNE 101-90   (29-19, 64-38, 87-66)

 Arbitri: Sarra e Lupo (Matera)

 Note: Spettatori 600 circa. Tiri liberi: Ruvo 20/30 (67%), Mesagne 13/22 (59%). Cinque falli: Risolo.

     La Sidam Ruvo conquista la sua seconda vittoria in questo torneo di C1 al termine di un incontro non certo bello, ma in cui erano numerose le attenuanti da parte dei biancoblù. Nel dopopartita il coach Mameli, dedicando la vittoria al piccolo Andrea Fisichella (venuto al mondo poche ore prima), ha giustamente detto che "per tutti gli acciacchi che ci hanno colpito in quest'ultima settimana, con l'aggiunta dell'infortunio a Marinelli, è già importante aver vinto".
     Gigi Marinelli, che stava disputando una gara egregia, si è infatti procurato una distorsione alla caviglia proprio nel momento topico dell'incontro, quando Mesagne stava premendo al massimo per riuscire a recuperare l'enorme svantaggio accumulato nella prima metà di gara, quando Ruvo ha sfoderato tutto il suo potenziale annichilendo gli avversari: i biancoblù trascinati da uno spettacolare Delli Carri (20 punti nei primi 20') e dai canestri di Marinelli, infatti, hanno controllato il match nel primo periodo (29-19 al 10') per poi piazzare nel 2° quarto un parziale di 35-19 che ha di fatto chiuso lì la gara.
     I mesagnesi, reduci dalla vittoria ai danni di Martina Franca, di sicuro non si aspettavano una Sidam così esplosiva. A loro parziale scusante i tre falli di cui si è trovato carico Risolo dopo soli 8', cosa che ha costretto il coach mesagnese Simeone (a referto, però, come assistente) a buttare nella mischia Di Monte che non ha certo giocato benissimo. Meo, partito dalla panchina, cercava di dare una smossa ai suoi ma, come detto, nei primi 20' non c'era proprio storia; quando anche Pate (reduce da una settimana travagliata) iniziava a segnare la Virtus andava proprio in tilt.
     La pausa di metà gara giungeva a proposito perché Simeone potesse adeguatamente "catechizzare" i suoi. I frutti si vedevano puntualmente al rientro in campo: la Virtus ripartiva con una zone-press che dava molti grattacapi all'attacco ruvese che vedeva ridursi gradualmente il proprio "fatturato". In particolar modo erano Meo e Zanzarella a trascinare all'attacco la baracca gialloblù che sul finire del 3° periodo tornava sotto quota -20. 87-66 al 30'. Le precarie condizioni fisiche di Femminini costringevano Mameli a tenere a lungo in campo un Coisson alquanto sottotono ma quando nell'ultimo quarto la situazione iniziava a farsi seria, con Mesagne giunto ormai a -14, il pivot ex Potenza tornava in campo, facendosi sentire con una maggiore concretezza sotto le plance. A 5' un discontinuo Giarletti infilava i punti che portavano gli ospiti a -11 (93-82) quando, dopo una lunga serie di tentativi falliti, Gallo infilava una tripla da posizione centrale. Nella successiva azione, la Sidam recuperava e Pate andava a segnare il +16. Dopo l'errore di Meo dall'arco, la palla tornava alla Sidam che trovava un altro canestro da lontano, ancora con Gallo, sigillando il match definitivamente (101-82, 8-0 di parziale). Restava solo il tempo per l'unico canestro dal campo di Di Monte e per altre due triple di Meo, che gli permettevano di chiudere con un bottino di 18 punti, uno in meno del compagno Tanzarella.
     Finiva così tra gli applausi del pubblico ruvese che, comunque, non ha perso l'occasione per contestare la coppia arbitrale materana che ha scontentato un po' tutti. Unica nota negativa l'infortunio di Marinelli: mentre stiamo scrivendo queste righe non sappiamo come si sia evoluta la situazione, ma la prima diagnosi parlava di distorsione. Sabato prossimo trasferta a Piscinola: un altro test impegnativo per questa Sidam che va a 100 all'ora.

Giuseppe Minafra - dal sito ufficiale del Fiore di Puglia Ruvo

PALL. SALENTO NARDÒ - INFOTEL TARANTO 67-78   (-)

 Arbitri: Santangelo e Ricci (Potenza)

 Note: