BIONDI CASTROCARO - SANTARCANGIOLESE BASKET 81-75   (24-17, 35-42. 59-65)

 Arbitri: Anniboletti (Marssciano - PG) e Di Napoli (Montale - PT)

 Note: Tiri liberi: Castrocaro 27/42 (64%), Santrcangiolese 11/24 (46%). Tiri da tre: Castrocaro 4/13 (31%), Santarcangiolese 6/22 (27%).

La Biondi torna alla vittoria dopo tre stop consecutivi. Partenza a razzo per i termali che si portano sul 14-4 dopo cinque minuti con grande intensità in difesa e in attacco. Gli ospiti però trovano con il passare dei minuti una certa fluidità offensiva, mentre la Biondi comincia viceversa a faticare terribilmente chiudendo male il primo tempo. Manucci non è un fattore ma nel terzo quarto si accende con undici punti anche se la situazione falli della Biondi comincia a farsi difficile. Santarcangelo mantiene così il controllo del match, ma nei dieci minuti finali la zona 2-3 dei padroni di casa comincia a dare i risultati e nonostante l’ottimo Stramiglio, al 39’ è 74-75. Su un rimbalzo offensivo però Naso firma il sorpasso (76-75 a 1’10” dalla fine), Bortolani a 20” dal termine dà il +4 (79-75) e dall’altra parte Marco Benzi butta la palla in tribuna chiudendo così di fatto il derby di Romagna.

Giovanni Pasini - dal Corriere Romagna

NOICOM PESCARA - TECNOVITE ANZOLA 63-73   (10-15, 31-37, 51-55)

 Arbitri: Cardilli e Foresti (L'Aquila)

 Note: Tiri da due: Pescara 16/44 (36%), Anzola 17/38 (45%). Tiri da tre Pescara 8/25 (32%), Anzola 4/17 (24%). Tiri liberi: Pescara 7/10 (70%), Anzola 27/33 (82%). Cinque falli: Di Fabio. Espulsi Nobili al 30’ e Nero al 39’.

Inattesa sconfitta per la Noicom che al termine di una partita grigia cede all’Anzola, formazione giovane e combattiva. Gara in equilibrio nelle prime tre frazioni con gioco confuso sui due fronti. Svolta al termine del terzo quarto, quando Nobili, principale marcatore della gara, viene espulso per proteste. Segue un’ultima frazione caratterizzata da una Noicom nervosa che, forzando le conclusioni, perde Di Fabio per falli al 36’ e consegna la gara agli ospiti.

da Il Centro

LARMS RECANATI - BBC BUGNALL SILVI MARINA 61-64   (19-11, 32-29, 54-47)

 Arbitri: De Filippo (Cassino - FR) e Spinosa (Roma)

 Note: 

La Larms perde a due secondi dalla fine una gara che avrebbe potuto vincere, ma di fronte si è trovata una formazione tenace e che ha dimostrato di meritare l'alta classifica. I recanatesi sono stati in testa per 36 minuti, anche con vantaggi di dieci punti, ma non è bastato nel finale a contenere la veemente reazione ospite. Grandissima la prova di Perrici, il vero trascinatore del Silvi. Resta l'amaro in bocca per una Larms che ha sprecato comunque una ghiotta occasione forse a causa di un timore reverenziale che l'ha presa nell'ultima parte di gara.

Gabriele Magagnini - dal Corriere Adriatico

CONAD PORTO RECANATI - TENDER RICCIONE 77-73   (21-22, 45-42, 60-58)

 Arbitri: Nania (Perugia) e Pilo (Corciano - PG)

 Note: 

I ragazzi del coach Regini si volevano riscattare e lo hanno fatto alla grande battendo, dopo una gara vibrante ed equilibrata, una delle più quotate formazioni. La Conad ha sfoderato grinta, orgoglio e tanto cuore. Avvio molto equilibrato con gli ospiti implacabili al tiro dalla media e lunga distanza, ma la Conad non è da meno. Sia nel secondo che nel terzo quarto è sempre un testa a testa dove errori arbitrali sommati a quelli della Conad fanno si che la gara si trascini a due minuti dal termine sul 68 a 68. Ma una bomba di Pesci e una giocata di Crescenzi e Giampieri fanno la differenza.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico

La Tender non ha scampo a Porto Recanati. E’ stato l’attacco a tradire la formazione di Galli: i riccionesi hanno sparato a salve soprattutto nel tiro da tre punti (8/27) rovinando dunque tutto quello che di buono avevano costruito con un’ottima difesa. Partita equilibrata sin dalle battute iniziali con le due squadre che prendono margini risicati di vantaggio senza mai riuscire ad andare in fuga. In casa Tender sono soltanto Ricciotti e Matteo Panzeri a trovare la strada della continuità in attacco, mentre sulla sponda marchigiana è Giampieri a tenere costantemente in piedi Porto Recanati. La svolta arriva sul 62-62: la Tender attua un’efficace difesa a zona 3-2 imbrigliando i padroni di casa che perdono tanti palloni e commettono ingenuità colossali. Ma in attacco Riccione non c’è, fino a subire un parziale di 5-0 con il solito Giampieri sugli scudi. Break che taglia le gambe alla formazione romagnola visto che non rientra più nel vivo del match. Porto Recanati così conquista due punti d’oro contro una Tender comunque discreta.

dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - MEDITERRANEA FABRIANO 78-68   (18-24, 34-37, 52-54)

 Arbitri: Lelli (Pianoro - BO) e Ranieri (Forlì)

 Note: Tiri liberi: Faenza 25/33 (76%), Fabriano 24/36 (67%).

Esce sconfitta anche da Faenza la Fabriano di Brogialdi che fa e disfa la tela come una novella Penelope gettando letteralmente alle ortiche una partita che aveva a lungo comandato. Inizio subito forte dei fabrianesi che trascinati da Alesse e Venturi volano sul +6 di fine primo quarto (18-24) mentre nelle file romagnole è soprattutto Silimbani a creare qualche grattacapo alla difesa della Mediterranea. All'intervallo sono solo tre i punti che dividono le due squadre. Tutto si decide nelle battute finali che vedono la Mediterranea sprecare troppo e non trovare valide alternative offensive al duo Venturi-Quercia.

dal Corriere Adriatico

Punti pesanti per la Moreno, che supera Fabriano dopo 40’ di battaglia. Faenza corre, mentre gli ospiti si affidano al gioco sotto canestro. L’equilibrio (8-8 al 4’) è spezzato dalle bombe di Merenda e Trombetti (16-10 al 7’). Ma i marchigiani continuano a collezionare tiri liberi (14 nel solo primo quarto) e al 9’ sorpassano, fino ad arrivare al +6 del 10’ (18-24). Nel secondo quarto la Moreno spara a salve e Fabriano domina a rimbalzo, ma tre pregevoli giocate di Silimbani rinvigoriscono Faenza (24-26 al 14’). Dopo il tecnico fischiato a Cappelletti, gli ospiti si riallontanano (29-36 al 18’). Il terzo quarto si apre all’insegna di Quercia, che con due bombe nel giro di 30” proietta i suoi a +10 (36-46 al 23’). Fabriano manca il colpo del ko e Faenza si riavvicina grazie a un grande Venturoli (52-54 al 30’). Al 34’, sul quinto fallo di Schiffini, arriva il pareggio (60-60). A 1’20" dalla fine, la Moreno è sul 68-64, Fabriano perde palla e Casprini realizza i liberi del decisivo +6.

dal Corriere Romagna

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - GILDAN GIULIANOVA 74-80   (17-17, 33-33, 60-48)

 Arbitri: Ardone e Paccapelo (Pesaro)

 Note: Spettatori 200 circa. Tiri da due: Accademia 22/38 (58%), Giulianova 17/48 (35%). Tiri da tre: Accademia 5/22 (23%), Giulianova 9/18 (50%). Tiri liberi: Accademia 15/27 (56%), Giulianova 19/22 (86%). Rimbalzi: Accademia 30 (Teofilo 10), Giulianova 26 (Zorzi e Mirrione 7). Cinque falli: Scotto, Giuffré.

Nulla da fare per l'Accademia Britannica, che perde la fondamentale gara con il Giulianova e vede allontanarsi sempre di più le speranze di permanenza in C1. Speranze che non sono tramontate del tutto, sia chiaro, ma il ko contro gli abruzzesi, oltre a lasicare il Ferentinum all'ultimo posto da solo (vista la vittoria del Faenza con il Fabriano), dà a Zorzi e compagni il 2-0 negli scontri diretti, macigno pesantissimo che grava sul futuro prossimo della squadra di Mimmo Biello. A tre giornate dalla fine della regular season - considerato che si deve far visita al Riccione e giocare il derby con la Phlogas - oltre ad affrontare in casa il Santarcangelo in un'altra partita da dentro o fuori - la situazione è a dir poco drammatica.

E dire che ad un certo punto il match contro la squadra di coach Di Salvatore si mette molto bene, con il 60-48 di fine terzo periodo che sembra il preludio al successo con ribaltamento della differenza canestri. Ma l'illusione dura lo spazio di tre minuti effettivi: giusto il tempo di permettere al Giulianova di tornare a condurre con un break di 14-0 prendendo in mano le redini della gara per non lasciarle più. Sconcerta l'incapacità del Ferentinum di mantenere la calma (emblematico un litigio in campo e in panchina fra due giocatori) e - di conseguenza - giocare in maniera organizzata: quando sarebbe il caso di eseguire al meglio gli schemi per tentare una possibilissima rimonta visto il valore non eccelso dell'avversaria, arrivano soluzioni estemporanee e tiri forzatissimi che finiscono il più delle volte sul ferro facendo il gioco dei rimbalzisti ospiti, che arpionano quasi tutto sotto il proprio tabellone (solo tre carambole offensive in totale per l'Accademia) e danno l'opportunità alla propria squadra di portarsi in attacco e - al contrario dei molisani - giocare con calma e raziocinio i palloni importanti, ottenendo una vittoria che peserà tantissimo in caso di arrivo in parità a fine stagione regolare.

Parte meglio il Giulianova, guidato dai canestri di Asnaghi, che sorprende Scotto un paio di volte e fa 0-5 con una tripla e un canestro da due, poi Zorzi segna la tripla dell'8-0 per gli abruzzesi costringendo Biello a chiamare subito time out. Al rientro, l'Accademia comincia finalmente a giocare, con Scotto che rompe il ghiaccio da tre e Profeti che firma due volte il -2 (9-11 e 13-15) prima che lo stesso Scotto pareggi a 17 recuperando palla e andando in layup proprio al termine della prima frazione. La partita è dura ma l'Accademia mette in campo tutta la grinta di cui è capace, con Morelli che si batte molto bene sotto i tabelloni e Teofilo che segna poco ma si fa sentire a rimbalzo. Giulianova gioca sull'asse Asnaghi-Zorzi, restando in vantaggio per quasi tutta la prima frazione e venendo raggiunta solo a pochi secondi dalla sirena.

Estremo equilibrio nel secondo periodo, con Teofilo che entra in partita segnando sette punti pur con qualche errore di troppo e Scotto che ne mette altri quattro. Dall'altra parte è D'Alessandro a guidare la sua squadra segnando anche due triple - lui che è un pivot puro - per i 12 punti sui 16 totali degli abruzzesi. L'Accademia prende anche quattro punti di margine sul 21-17, ma il timido tentativo di fuga viene immediatamente vanificato dall'entrata in campo del citato D'Alessandro, che tiene in piedi la sua squadra e non consente ai campobassani di portarsi a condurre con decisione. All'intervallo, le due squadre sono in parità.

Nel terzo periodo, come si diceva, tutto sembra volgere al meglio: parte Zecchino con Teofilo inizilamente in panchina e il numero 14 firma il break che dà all'Accademia quello che sembra un rassicurante vantaggio, con due triple e tre canestri da due senza sbagliare per 12 punti in dieci minuti. A peggiorare le cose per il Giulianova è un attacco che va in totale confusione contro la 2-3 ordinata da Biello. A tratti sembra di rivedere la grande difesa (novità assoluta per la stagione in corso) che caratterizzò il Ferentinum targato Biello della scorsa stagione, con la squadra ospite che proprio non riesce a costruire azioni d'attacco pulite e va sotto di brutto.

Poi il black-out totale dei molisani, con il già citato 0-14 da cui Sabatelli e compagni non si riprendono più, diretta conseguenza delle conclusioni forzate e della mancanza quasi totale di calma e lucidità nei momenti topici della partita. In soli tre minuti gli ospiti passano da -12 a +2 guidati da Bellina e da un Asnaghi che dopo due quarti (il secondo e il terzo) di "riposo" si sveglia dal torpore e firma il sorpasso della sua squadra. Neanche il fallo sistematico dà ai campobassani la rimonta: il Giulianova segna quasi tutti i liberi conseguenti e conduce in porto la vittoria.

Vittorio Salvatorelli

ACMAR RAVENNA - PHLOGAS CAMPOBASSO 74-65   (17-15, 37-32, 50-50)

 Arbitri: Di Vito (Cividale del Friuli - UD) e Skok (Villesse - GO)

 Note: Tiri liberi: Ravenna 19/28 (68%), Phlogas 16/19 (84%). Cinque falli: Guida.

La Phlogas Regione Molise perde contro il Ravenna capolista, senza dubbio una delle migliori formazioni del girone, dopo una partita giocata molto bene nonostante l'assenza di Gatti e l'indisponibilità di Filipponio, entrambi fuori per problemi fisici. Le due squadre si sono equivalse per tutta la durata del match: nessuna delle due, infatti, è riuscita a trovare il break decisivo. I campobassani hanno tenuto molto bene in difesa, riuscendo a contenere anche Dal Fiume, uno dei migliori marcatori del girone e fonte del gioco ravennate. Nei continui ribaltamenti di punteggio, la Phlogas è stata anche in vantaggio di 4 lunghezze.

La svolta della partita a circa 3' dalla sirena finale, quando i padroni di casa di mettono a segno il break decisivo per la vittoria, grazie anche a due discutibili decisioni arbitrali. Sul +5 per il Ravenna e con i campobassani in attacco, infatti, gli arbitri fischiano un'infrazione di tre secondi a Michele Guida. La discutibilità della decisione arbitrale sta nell'opportunità di rilevare una tale infrazione nel momento decisivo della partita: quasi sempre (e così anche in quasi tutto il match di Ravenna) sulla regola dei tre secondi si sorvola. Nell'azione successiva, conseguentemente al canestro dei romagnoli, gli arbitri fischiano anche un discutibile fallo a Michele Guida. Risultato: +8 per il Ravenna che così mette al sicuro la partita. Nonostante il risultato negativo, tuttavia, i ragazzi di Ladomorzi hanno fornito una buona prestazione che fa ben sperare per il resto del campionato, entrato nella fase decisiva. Tra i singoli merita una citazione Nicola Pilla, autore di 18 punti e molto efficace anche in difesa.

comunicato stampa Phlogas Olimpia Campobasso

L’Acmar può gustarsi il piatto freddo della vendetta per la sconfitta all’andata. Dopo un primo quarto equilibrato, molisani avanti nel secondo sul 22-27 dopo 3’ (Siervo in entrata). Con Dal Fiume in panchina con tre falli, Marisi schiera Francesconi play ed arriva il parziale 15-5 che riporta avanti i giallorossi 37-32 (Francesconi da sotto). I primi 90” dopo l’intervallo sono da paura per i ragazzi di Marisi: 0-7 per gli ospiti che tornano in vantaggio (37-39) per poi portarsi sul +4 (46-50) sulla tripla di Tosolini, ma Dal Fiume pareggia (50-50). All’inizio dell’ultima frazione ancora molisani avanti (51-55) con Antonelli, ma Tassinari da tre pareggia a quota 55. Il gioco dell’Acmar si fa più fluido per un tranquillizzante 67-60 che gli ospiti, nonostante il fallo sistematico, non riescono a ricucire per la precisione dei giocatori ravennati dalla lunetta.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

SARVI LUGO - PIERRE P.S. GIORGIO 64-70   (22-12, 34-28, 47-47)

 Arbitri: Bozzano e Pellino (Pisa)

 Note: 

Una grande Porto San Giorgio sbanca il campo finora imbattuto della Sarvi Lugo facendo un grande balzo nella conquista dei playoff. Parte subito forte Lugo con Zotti e Rambelli in grande spolvero mentre Porto San Giorgio fatica a trovare i giusti equilibri in difesa. Chi crede che la partita sia già finita non fa i conti con il cuore e la volontà della Pierre. Nei minuti finali due invenzioni di Martinez e una bomba siderale di Menghini danno a Porto San Giorgio ben cinque punti di vantaggio (66-61) da amministrare abbastanza agevolmente nello stillicidio finale dalla lunetta.

dal Corriere Adriatico

E’ arrivata la prima sconfitta casalinga della Sarvi Lugo. Un ko pesante a tre sole giornate dal termine della regular season che complica maledettamente la corsa al terzo posto dopo il successo di Silvi Marina a Recanati. E la sconfitta è giunta contro la bestia nera, quella Sangiorgese che negli ultimi anni ha sempre battuto Lugo. La partenza è decisamente favorevole ai padroni di casa, bravi a trovare conclusioni vincenti in attacco specialmente con Rambelli, Zotti e anche Salvato. Poi Porto San Giorgio cambia difesa, la mette sull’aggressività e la coppia arbitrale concede tutto. Grande equilibrio nel finale: le bombe di Menghini e Martinez mandano sul +4 i marchigiani, Salvato fa 1/2 dalla lunetta, ma il successivo canestro di Martinez chiude i conti.

dal Corriere Romagna