SARVI LUGO - SANTARCANGIOLESE BASKET 79-69   (15-14, 31-31, 58-47)

 Arbitri: Cleri (Fermignano - PU) e Ardone (Pesaro)

 Note: 

TENDER RICCIONE - MORENO MOTOR FAENZA 86-56   (20-9, 39-23, 68-34)

 Arbitri: Pirastru (Pisa)e Cugnini (Tirrenia - PI)

 Note: 

E’ stato un vero e proprio testacoda, con la Tender di Galli a dominare dal primo all’ultimo istante e la Moreno Motor di Cappelletti a recitare il ruolo di vittima predestinata. In effetti, la prestazione dei faentini è stata imbarazzante, sicuramente al di sotto delle attese: nessuno chiedeva ai manfredi i due punti sul campo della capolista, ma la Moreno non ha mai provato a rendere difficile la vita ai padroni di casa.

La partita, infatti, comincia nel segno della Tender che in attacco compie il suo dovere, annullando un pressing neanche troppo convinto degli avversari di turno. In difesa, invece, gli uomini di Galli si limitano a osservare i troppi errori dei faentini che chiudono il primo quarto sotto di undici lunghezze, trovando la doppia cifra solo nel parziale successivo. Ancor prima del riposo si capisce che la partita è già andata in archivio e la Tender può svolgere un allenamento con i due punti in palio. Galli lancia nella mischia tutti i suoi giocatori e riguardo alle prove individuali, c’è da segnalare il buon impatto di Ronci che ha messo assieme 11 punti. La Moreno crolla anche a -40 poi lima qualche punticino nell’ultimo quarto, quando la Tender stava già assaporando il gusto della vetta in perfetta solitudine. Almeno per 24 ore.

dal Corriere Romagna

ACMAR RAVENNA - BBC BUGNALL SILVI MARINA 59-76   (20-16, 31-41, 40-60)

 Arbitri: Marinelli (Rieti) e Bellina (Viterbo)

 Note: Spettatori: 450 circa con 70 sostenitori ospiti. Tiri da due: Ravenna 10/28 (36%), Silvi 25/38 (66%). Tiri da tre: Ravenna 6/26 (23%), Silvi 6/21 (29%). Tiri liberi: Ravenna 21/25 (84%), Silvi 8/18 (44%). Rimbalzi: Ravenna 24, Silvi 40. Cinque falli: Luzzi.

Dura poco più di un quarto la partita dell'Acmar, che s'arrende al Silvi Marina (59-76). I giallorossi partono bene, sostenuti dalla precisione ai tiri liberi, e raggiungono il massimo vantaggio a 2' dalla prima sirena, +7 (17-10) su una penetrazione di Tassinari. Sospinto da Perricci, Silvi comincia subito la rimonta che si concretizza al 12' (24-24) su un tiro di An­gelucci dalla media distanza. La tripla di Francesconi sul ribaltamento di fronte concede ai ragazzi di Marisi l'ultimo vantaggio. (27-24). A questo punto gli abruzzesi piaz­zano il parziale di 11-0 (27-35 su un tiro da tre di Mancarella) che getta le basi del netto suc­cesso. Ad inizio ripresa il vantaggio rag­giunge i 15 punti (31-46) per poi tornare a 9 su un'entrata e aggiuntivo di Falcomer. Ma è solo un'illusione e la forbice si allarga fino ad un gelido -22 ad inizio quarta frazione, prima di un piccolo recupero.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

Strepitosa vittoria del BBC sul campo dell'ex capolista Ravenna. Dopo la sconfitta di Campobasso, per opera di un'Olimpia che si sta confermando ad altissimi livelli, i gialloblu riescono nell'impresa di violare la palestra Morigia e spezzare l'imbattibilità casalinga dei Ravennati. Seguito da un folto e appassionato gruppo di tifosi, il BBC nei primi 10' subisce l'iniziativa dei padroni di casa che, trascinati da Serra, volano fino al 17-10 (sarà il massimo vantaggio giallorosso), prima che Perricci riporti i suoi a contatto (20-16 a fine quarto). Ravenna, stringendo le maglie in difesa e trovando buone soluzioni d'attacco, riesce a mantenere il vantaggio fino al 27-24.

Il Silvi, nonostante abbia passato 15 minuti ad inseguire gli avversari, gioca con una sconvolgente tranquillità, rimane incollato nel punteggio e dà l'impressione di poter dare uno strappo alla partita da un momento all'altro. E lo strappo arriva: Blengini (sarà il play argentino il top scorer della gara con 16 punti) sale in cattedra, con una bomba pareggia i conti (27-27) e con pregevoli assist permette a Luzzi e Angelucci di scavare un parziale di 0-13, per il +10 che si protrae fino al 20'. Ravenna appare tramortita, Dal Fiume non riesce più ad innescare i terminali romagnoli e in difesa il BBC recupera palloni con Mancarella e domina nell'area con Maroscia e Angelucci (per lui alla fine 10 rimbalzi e 3/4 da due). A metà del terzo quarto il vantaggio è pressochè immutato (39-48) ma, ancora una volta, i silvaroli chiudono il tempo in crescendo, con un break di 1-12 che li fa schizzare a +20 (40-60).

L'Acmar è squadra abituata a grandi rimonte, sì, ma oggi in campo c'è solo il Silvi e quando Di Nicola comincia a bucare la retina dalla lunga distanza vuol dire che è proprio finita (+22 il massimo vantaggio del BBC, toccato diverse volte nel corso del 4° quarto). Negli ultimi minuti c'è spazio anche per i giovanissimi Tritella (per lui anche 2 punti) e Torrieri, con cui la Bugnall chiude il match sul 59-76. Al termine è festa sugli spalti per i tifosi silvaroli, che salutano con cori e scroscianti applausi coach Di Bonaventura e giocatori gialloblu.

Giuseppe Mancinelli

TECNOVITE ANZOLA - BIONDI CASTROCARO 87-68   (22-14, 40-34, 54-50)

 Arbitri: Vinci e Maschio (Firenze)

 Note: Spettatori 250. Cinque falli: Ferri, Naso, Gaiotti. Espulso il coach del Castrocaro Chiadini.

Ci sarebbe voluto un miracolo per chiudere con una vittoria una delle settimane più jellate della storia del basket locale. Il miracolo non avviene, Castrocaro deve arrendersi e consegnare due importantissimi punti-playoff ad Anzola, risultante di un match il cui risultato finale punisce troppo largamente i termali, che a metà terzo quarto conducevano addirittura di 7 lunghezze.

Salta dunque anche la sottile differenza canestri che il BaskeTerme aveva accantonato all'andata: ma quando ti presenti senza 5 giocatori del tutto "sani" (!) per via d'un'influenza che non ha risparmiato nessuno (addirittura Solfrizzi ricoverato in ospedale per un'infezione agli occhi!) dopo esserti allenato in piena emergenza, difficile fare di più. Zannoli febbricitante e a lungo in campo; Silvestrini al rientro da un infortunio, anch'egli con la febbre, in panchina solo per non far multare Neri (juniores obbligatori nei dieci); Bortolani, Battistini, Barzanti reduci da una settimana con 38°... Una catastrofe considerando l'importanza della posta in palio.

Avvio frizzante di Anzola che con Antrops in panchina divide i punti tra tutti i suoi giocatori mentre Gaiotti e Manucci tengono a galla a malapena la squadra ospite. Gli arbitri ingoiano il fischietto sin dai primi minuti, permettendo botte da orbi sulle penetrazioni salvo puinire spietatamente una marea di sfondamenti e vedere "passi" ovunque dimostrando scarsa conoscenza del "piede perno". Risultato: nelle due aree volano colpi proibiti per 40 minuti. Inizio secondo quarto e il talentuoso Antrops fa il primo break (29-16, 12'), costringendo Chiadini al passaggio uomo/zona.

Nel terzo quarto Bortolani lancia un Castrocaro trasformato al +7 (43-50 al 26'), ma è solo un fuoco di paglia: la formazione termale si perde in alcuni sciagurati possessi che danno origine a facili contropiedi avversari. E quando la squadra di casa trova di nuovo il vantaggio a fine quarto (54-50), non rimane che piangere sul latte versato. Nell'ultimo periodo, con le Terme a corto di energie, ancora protagonisti gli arbitri, che cacciano in malomodo coach Chiadini che chiede lumi su un fallo-killer di Donnini su Battisitini. Anzola, ruvido e concreto, ravviva nel finale lo spento pubblico di casa, dilagando oltremisura.

da forlibasket.it

La Biondi non ha scampo ad Anzola. La squadra di Chiadini le ha provate tutte ma un calo fisico e un arbitraggio non all’altezza della situazione hanno finito per affossare i romagnoli nell’ultimo parziale. Partita equilibrata nei primi tre quarti, poi nell’ultimo parziale una valanga di falli fischiati a Bortolani e compagni hanno finito per mettere il bastone tra le ruote ai termali. E così Anzola se ne va e alla fine infligge una punizione fin troppo pesante alla Biondi.

dal Corriere Romagna

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - MEDITERRANEA FABRIANO 79-83   (20-24, 43-38, 60-66)

 Arbitri: Sanchini (Frosinone) e Recchia (Veroli - FR)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: Accademia 21/44 (48%), Fabriano 26/47 (55%). Tiri da tre: Accademia 7/18 (39%), Fabriano 7/21 (33%). Tiri liberi: Accademia 16/22 (73%), Fabriano 11/21 (52%). Rimbalzi: Accademia 26 (Cefaratti 7), Fabriano 27 (Evangelisti 9, Venturi 8). Cinque falli: Profeti. Falli tecnici a Venturi al 13', a Schiffini al 22' e a Florio al 25'.

Un'Accademia Britannica sconcertante perde la quinta partita consecutiva e si mette definitivamente nei guai, essendo ora situata in terzultima posizione, con una delle due squadre che sono sotto (il Faenza, a pari merito col Giulianova con quattro punti in meno rispetto ai campobassani) che ha una partita da recuperare. Una sconfitta che arriva in un match che, al contrario, avrebbe dovuto essere assolutamente portato a casa dai ragazzi di Lamberti e che preoccupa non tanto per i due punti persi in sé - che pure costituiscono mancanza gravissima - quanto per il modo in cui l'Accademia lascia spazio all'avversaria: una squadra campobassana sfiduciata, che vorrebbe reagire alle avversità di questo disgraziato periodo della stagione ma che non riesce a farlo, con i nervi a fior di pelle e senza la calma necessaria per venir fuori da una situazione pesantissima, da un tunnel in cui i campobassani si sono cacciati e del quale al momento non si vede il fondo, con l'unica (magra) consolazione di aver almeno mantenuto il vantaggio negli scontri diretti con la squadra marchigiana, all'andata battuta di 12 lunghezze. Zecchino, il giocatore che potrebbe essere tesserato a breve, è presente in tibuna ma non assiste certo ad una bella prova dei suoi (eventualmente) futuri compagni.

L'assenza di Scotto, ai box per una bronchite, è una scusante solo parziale per un quintetto che, dopo un primo quarto passato ad inseguire e un secondo periodo al comando della partita, si smarrisce nel terzo e all'inizio del quarto, quando Fabriano arriva anche a +14 (61-75 a 6'20" dalla sirena dopo una tripla di Conti) e non riesce a rimontare nel finale. Ancora una volta emergono i limiti in difesa di una squadra che concede un 55% da due all'avversaria e che in attacco non può contare sul miglior Teofilo, che incappa in una giornata non all'altezza delle sue precedenti prestazioni. Ad inizio partita è Venturi a banchettare per gli ospiti, con 11 punti tirando sempre ad un centimetro dal canestro, ma in generale la percentuale del Fabriano è eccellente, con soli cinque errori dal campo su quattordici tentativi. Dall'altra parte è Florio (ottima la sua prestazione, una delle poche note liete della serata) a condurre i suoi con 8 punti nei primi dieci minuti di gioco.

Lamberti, conscio delle difficoltà della sua squadra nella marcatura a uomo, comanda la zona 3-2: il Fabriano soffre molto la nuova situazione difensiva dell'avversaria, segnando il primo canestro su azione solo a 5'38" dall'intervallo ed in generale tenendo una percentuale, al contrario di quello che era successo nel primo periodo, scadente (appena 6/23 con 0/6 dalla lunga distanza). Sabatelli propizia lo scatto in avanti della sua squadra, che in questo frangente sembra poter disporre di un'avversaria che ha parecchie difficoltà e che sembra destinata alla sconfitta, con Venturi che sbaglia tutto lo sbagliabile e con i lunghi di casa (soprattutto Cefaratti) che si battono bene sotto i tabelloni.

Inspiegabile quanto inatteso, al rientro dagli spogliatoi arriva il black-out: questa volta è l'Accademia a sbagliare tantissimo, mentre Fabriano trova improvvisamente la mano dall'arco dei tre punti: Evangelisti fa 3/3 e segnano triple anche Alesse e Conti. I molisani subiscono il break, reagiscono con Profeti e Florio ma non riescono ad evitare il -6 del trentesimo minuto, cui segue un nuovo parziale ospite: Fabriano inizia il quarto periodo con un 9-1 che porta la situazione sul già citato +14 (61-75) con Conti sugli scudi, ma gli ospiti difettano nel dare il colpo del ko e concedono la rimonta alla squadra campobassana, rimonta che sembra poter avvenire quando Gnaccarini fa 0/2 dalla lunetta dopo un fallo subito a poco meno di un minuto dalla fine. La successiva palla persa dell'Accademia e gli errori dalla lunga distanza di Florio chiudono il match a favore dei marchigiani.

Detto della partita, lasciamo alla fine (perché non ha influenza sulla sconfitta dell'Accademia) il giudizio sulla coppia arbitrale, francamente una delle peggiori mai viste a Campobasso: clamorosi i falli tecnici a Schiffini perché parla... con Florio (!) e allo stesso Florio perché parla... con Teofilo (!!) nonché un mancato fischio allo scadere dei 24" col tiro di Evangelisti ad un metro dal ferro e la successiva convalida del canestro ospite dopo il rimbalzo in attacco, ma innumerevoli e marchiani sono gli errori tecnici (qualcuno dovrebbe spiegare ai due direttori di gara che il "passo e tiro" nella pallacanestro è un'azione prevista dal regolamento ed insegnata dagli istruttori fin dal minibasket, ma potremmo fare un lunghissimo elenco di situazioni non viste o completamente capovolte dai due in grigio) ed evidente la mania di protagonismo. Stupisce, poi, la fiscalità nel fischiare ad inizio gara due veniali falli in attacco a Teofilo e il lasciar correre una serie di "mazzate" dall'una e dall'altra parte per tutto l'arco del match. Infine, dopo aver già messo in evidenza la serata non eccezionale dello stesso Teofilo, ci chiediamo come possa il capocannoniere del campionato, che è anche colui che gioca la gran parte dei palloni in attacco per la sua squadra (a maggior ragione con Scotto assente), avere in tutta una partita la miseria di due (!!!) tiri liberi a suo favore. Una serata negativa non solo per il Ferentinum...

Vittorio Salvatorelli

PIERRE P.S. GIORGIO - GILDAN GIULIANOVA 71-81   (14-14, 33-42, 51-59)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Boschetti (Campobasso)

 Note: 

Altro che San Valentino. Di amore al Palas non si vede neanche l'ombra. Il fanalino di coda ha più fame di vittorie della Pierre priva di Melchiorri e Pedicone con il rientrante Cortese solo a onor di firma. Due assenze pesanti ma che non giustificano l'ennesima debacle casalinga che la estromette quasi definitivamente dalla lotta ai playoff. L'equilibrio del primo quarto (14-14) viene spezzato dagli ospiti grazie alle penetrazioni di Giuffrè e Mirrione. Poca intensità in difesa dei sangiorgesi a differenza di Zorzi e compagni che utilizzano una zona fastidiosa per i tiratori di Ceccarelli. Il gap di svantaggio è confezionato da Zorzi (-12 al 18'). La Pierre rientra in campo con un altro spirito. Si stringono le maglie in difesa mettendo in crisi gli attacchi dei giuliesi (51-54). La bomba di Mirrione allontana solo per pochi minuti il recupero dei locali che si concretizza al 36' con Manfrini (64-64). Il rush finale vede lo stesso Mirrione protagonista. Per la Pierre inizia un'altra stagione: la contestazione dei tifosi è inevitabile.

Luciano Diomedi - dal Corriere Adriatico

CONAD PORTO RECANATI - PHLOGAS CAMPOBASSO 71-90   (15-27, 32-44, 53-64)

 Arbitri: Melani e Ciani (Pistoia)

 Note: Cinque falli: Giampieri, N. Pilla.

Una partita giocata in modo perfetto ha permesso a Filipponio e compagni di conquistare a Porto Recanati la prima vittoria esterna del campionato. Le premesse si erano già viste domenica scorsa, nella meritata vittoria contro il Silvi Marina, considerata una delle migliori formazioni del girone. Quella di sabato sera è la conferma dell'ottimo stato di forma dei ragazzi di coach Ladomorzi ma anche la dimostrazione della maturità raggiunta dalla neopromossa in C1 e della forza di un gruppo di giocatori tra cui manca probabilmente un'unica stella, il mattatore fisso, ma che sa giocare con umiltà e determinazione.

Le cifre danno un'idea del match disputato dalla Phlogas Regione Molise. In vantaggio sin dalle prime battute, i campobassani hanno dominato tutti i parziali: +12 il primo e il secondo, +11 il terzo. Il massimo vantaggio dell'incontro è coinciso con il risultato finale (+19), reso possibile grazie anche allo scoramento finale dei padroni di casa, che, a parte gli ultimi due minuti, hanno provato in tutti i modi la rimonta senza mai impensierire seriamente i biancoblù. Ottime le percentuali al tiro dell'Olimpia: 22/26 (84%) dalla lunetta, 25/40 (62%) da due, 6/19 (31%) da tre. Ennesima conferma sotto i tabelloni, dove la Phlogas ha dominato conquistando 36 rimbalzi (di cui 12 in attacco) con Michele Guida (14 rimbalzi personali) e Alberto Gatti (7) di nuovo in evidenza.

L'avvio dell'Olimpia è stato fulminante: +10 dopo pochi minuti, vantaggio attorno al quale è stata costruita la vittoria. La squadra marchigiana ha solo tentato di rispondere in più occasioni nei primi due parziali; tuttavia, contro la precisione del tiro dei campobassani c'è stato ben poco da fare. La partita poteva riaprirsi nell'ultimo quarto, quando il Porto Recanati si è portato fino a -6 (67-61). Ma anche in questa occasione Filipponio e compagni hanno dimostrato la loro superiorità rispondendo con le stesse armi di domenica scorsa: gioco veloce, buona circolazione di palla, precisione al tiro e difesa aggressiva. Dopo averle provate tutte, come detto, i marchigiani si sono rassegnati alla superiorità dell'Olimpia nei minuti finali.

Migliore in campo, ancora una volta, è stato Michele Guida: ma i 22 punti e 14 rimbalzi non bastano a descrivere la sua partita. Il numero 15 dell'Olimpia, infatti, ha trascinato la squadra dimostrandosi giocatore di categoria superiore. Oltre a Guida, altri quattro dell'Olimpia hanno raggiunto la doppia cifra: Tosolini, Nicola Pilla, Gatti e Antonelli. Al termine della gara, giusta soddisfazione in casa Phlogas Olimpia. "Abbiamo disputato la migliore gara del campionato - ha dichiarato il coach Fabio Ladomorzi - contro un'ottima formazione, che non ha mollato fino agli ultimi minuti. Finora il Porto Recanati aveva perso solo un'altra gara in casa: dunque il nostro è un successo ancora più importante. Il gruppo sta acquisendo sempre maggiore maturità e consapevolezza nei propri mezzi, giocando con impegno e intelligenza. Sabato siamo stati particolarmente precisi al tiro e, come al solito, superiori sotto canestro: credo che i lunghi dell'Olimpia siano i migliori del girone". "Dopo tre sconfitte, tre vittorie consecutive - commenta il capitano Rosario Filipponio - Ma non dobbiamo montarci assolutamente la testa. Questo girone si è dimostrato equilibrato e imprevedibile: basta poco per cambiare la propria posizione di classifica. Il nostro prossimo impegno, in casa contro la capolista Riccione, sarà il più importante della stagione. Per questo sarà necessario il pienone dei tifosi dell'Olimpia a Vazzieri".

comunicato stampa Phlogas Olimpia Campobasso

Seconda sconfitta interna consecutiva per la Conad battuta da un gagliardo Campobasso. I ragazzi di Regini sono molto contratti e nervosi favorendo gli ospiti, precisi al tiro. La difesa locale lascia molti spazi, specie nei primi due quarti che si chiudono sempre con la Conad in svantaggio. Nel terzo quarto sembra che i padroni di casa possano ribaltare il risultato ma la scarsa precisione al tiro e un Campobasso spietato sono fatali: la Conad chiude sotto di undici punti. Nell'ultimo quarto c'è una reazione d'orgoglio della Conad che si porta a -7 ma gli ospiti riescono ancora una volta a rintuzzare il ritorno dei locali, chiudendo in bellezza con ben 19 punti di vantaggio. Da sottolineare l'arbitraggio non all'altezza, un fattore che di certo non compromette il risultato, vista la scarsa vena della squadra locale che non riesce mai a impensierire seriamente la difesa ospite. Merita una citazione il caloroso tifo del pubblico locale che incita sempre i padroni di casa.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico

NOICOM PESCARA - LARMS RECANATI 90-83   (21-29, 42-46, 58-60)

 Arbitri: Macellaro (Vietri di Potenza - PZ) e Lupo (Matera)

 Note: Tiri da due: Pescara 20/42 (48%), Recanati 17/37 (46%). Tiri da tre: Pescara 8/29 (28%), Recanati 10/24 (42%). Tiri liberi: Pescara 26/35 (74%), Recanati 19/29 (66%). Cinque falli: Di Fabio, Marzi, Salvatore, Domesi.

Continua il momento positivo della Noicom che supera anche il Recanati e si avvicina a zone più interessanti della classifica. Gara molto combattuta e piacevole quella giocata al Palaelettra con la Noicom che ha prevalso per aver giocato meglio nell’ultima decisiva frazione dopo essere stata messa in difficoltà dalla difesa a zona degli ospiti per quasi tutta la gara, caratterizzata da leggera prevalenza dei marchigiani sulla spinta di Porcelli e Domesi. Decisivo per i pescaresi l’innesto di Nero e le conclusioni occasionali degli altri soprattutto nelle fasi finali della gara. Nonostante l’uscita di Di Fabio per falli, la Noicom mantiene grinta e lucidità contro il pressing avversario finale.

Paolo Toro - da Il Centro