PHLOGAS CAMPOBASSO - SANTARCANGIOLESE BASKET 69-72   (11-7, 28-31, 45-47)

 Arbitri: D'Errico (Torremaggiore - FG) e Giannese (Taranto)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: Phlogas 18/45 (40%), Santarcangiolese 12/32 (38%). Tiri da tre: Phlogas 3/22 (14%), Santarcangiolese 7/23 (30%). Tiri liberi: Phlogas 24/36 (67%), Santarcangiolese 27/33 (82%). Rimbalzi: Phlogas 33 (Guida 15), Santarcangiolese 27 (E. Venturi 11). Cinque falli: N. Pilla, Gatti, Mar. Benzi, E. Venturi, L. Venturi.

La Phlogas Campobasso deve mordersi le mani per la prima sconfitta casalinga, giunta nel giorno in cui un successo avrebbe consentito alla squadra di Ladomorzi di entrare in pieno nella lotta per i playoff. Ma quel che è peggio è il modo in cui arriva il ko: una prestazione scialba per due quarti, con tanta grinta e tanta difesa nei successivi due ma caratterizzata da grossi problemi nella circolazione di palla (attacco troppo statico e ribaltamenti al rallentatore) e dalla scarsissima precisione al tiro (21/67 in totale per un eloquente 31%, con il 3/22 da tre che parla da solo e tira giù la percentuale permettendo agli avversari di vincere la partita tirando da due con un ignobile 38%) ma nonostante ciò rimessa in piedi dai campobassani con un finale di quarto periodo finalmente... da Phlogas e poi persa in volata. Il tutto senza approfittare dell'assenza fra gli ospiti di Donati e Stramiglio, ospiti che ora sono solo a -2 in classifica dai campobassani, con un 2-0 negli scontri diretti che potrebbe (ma speriamo di no) pesare alla fine della regular season.

Partono malissimo entrambe le squadre, con la Santarcangiolese che fa peggio dell'Olimpia perdendo quattro palloni nelle prime cinque azioni e dando il la al 6-0 iniziale di Filipponio e compagni. Poi la sagra degli errori: una Phlogas "normale" (almeno quella vista fino ad oggi in casa) avrebbe dato tranquillamente venti punti ad un Santarcangelo che nel primo quarto non ne azzecca una e segna sette miseri punticini, ringraziando il cielo per essere solo a -4. Ladomorzi ruota come al solito tutti i suoi uomini già nella prima frazione, ma la squadra campobassana appare poco concentrata (molte le palle perse, con alcuni passaggi direttamente nelle mani degli avversari, ed eloquente un tiro degli ospiti che finisce sul ferro allo scadere dei 24" che i campobassani lasciano cadere al suolo prima di ricordarsi che quest'anno le regole sono cambiate e bisogna saltare per il rimbalzo) e "soft" nell'approccio alla partita, con gli avversari che non subiscono la supremazia fisica dell'Olimpia, decisiva in tante occasioni.

Che non sia la solita Phlogas formato Vazzieri lo si capisce nella seconda frazione, quando è il solo Nicola Pilla (9 punti per lui) a reggere le fila di un attacco che non trova il bandolo della matassa e di una difesa che non riesce a reggere l'urto di Mantani, che ne mette 12 e conduce i suoi alla rimonta e al sorpasso, con un break di 17-5 per la squadra ospite che a 4'33" dall'intervallo lungo porta il punteggio sul 16-24. Gatti, come sempre uno dei migliori per i campobassani, si carica di falli ed è costretto a fare posto ad un Siervo non all'altezza delle sue precedenti prestazioni (tanti minuti in campo ma solo cinque rimbalzi e zero canestri dal campo, con tutti i punti realizzati dalla lunetta), la Phlogas ricuce leggermente lo strappo e va a riposo solo a -3, un affare per la sua prestazione fino a quel momento.

L'Olimpia torna in campo molto determinata e si porta in vantaggio 35-34, ma triple di Saccani, Mar. Benzi e Morri riportano Santarcangelo al comando delle operazioni. E' sempre N. Pilla a mantenere a galla la squadra molisana, con Guida che si batte come un leone sotto le plance firmando un'ottima prestazione nonostante qualche palla persa di troppo, ma è ancora l'attacco a latitare, con la palla che gira lentissima e la maggior parte dei tiri che di conseguenza sono forzati e finiscono sul ferro. Santarcangelo non ne approfitta e resta in vantaggio nonostante tanti errori al tiro e tante palle perse, si arriva all'ultimo periodo con gli ospiti sopra di due.

E nel quarto periodo la musica non cambia, anche se la Santarcangiolese perde per falli in rapida successione Marco Benzi e i due Venturi. Nonostante ciò, i romagnoli controllano la situazione e i molisani sono sempre in affanno ma comunque attaccati alla gara, che però sembra segnata quando il tabellone elettronico dice 57-66. Mancano 2'30" alla fine, improvvisamente arriva il sussulto d'orgoglio dei campobassani: N. Pilla piazza due triple per il -3 dopo due azioni d'attacco finalmente fluide (un caso?) ed eseguite come si deve, G. Pilla fa un 1/2 dalla lunetta, Guida prende un rimbalzo in attacco per il pareggio a 66 dopo due tiri liberi sbagliati dello stesso N. Pilla, Gatti porta l'Olimpia a +2 completando il parziale di 11-0, ma subito dopo esce per falli. Siamo al momento decisivo del match, con l'inerzia tutta dalla parte della Phlogas, ma sale in cattedra Man. Benzi: il numero quattro ospite pareggia dalla lunetta, sull'azione successiva Tosolini sbaglia, Mantani subisce fallo e fa 2/2 per il 68-70 a 9" dalla sirena. G. Pilla si butta dentro e recupera due tiri liberi ma ne mette solo uno, ancora Man. Benzi dalla lunetta porta i suoi a +3. Siamo a soli 3" dal termine, la palla va a Tosolini, che da oltre metà campo riesce solo a tirare un "airball".

La gara si chiude così fra l'esultanza dei giocatori ospiti, che corrono negli spogliatoi immediatamente dopo la sirena impauriti da chissà che cosa quando sugli spalti c'è la massima tranquillità. Atteggiamenti che, insieme a certe parole venute fuori su organi di stampa sempre a proposito di partite contro squadre romagnole - si è parlato nelle scorse giornate di bolgia (?) campobassana e di clima da far west (??), ma chissà perché le squadre marchigiane ed abruzzesi non si sono mai lamentate di nulla - fanno pensare che certe "tare mentali" sono proprio dure da estirpare. Una cosa è l'incitamento alla propria squadra, caldo e rumoroso quanto si vuole ma sempre corretto e civile, altra cosa sono il far west e le bolge dantesche. Noi che abbiamo sperimentato il girone G ne sappiamo qualcosa...

Vittorio Salvatorelli

MEDITERRANEA FABRIANO - TECNOVITE ANZOLA 76-73   (17-16, 40-33, 61-54)

 Arbitri: Barone (Pisa) e Cugnini (Tirrenia - PI)

 Note: Spettatori 150 circa. Cinque falli: Schiffini, Venturi

Due su due per Alberto Brogialdi, vittorioso all'esordio casalingo proprio come l'anno scorso. Non è stato facile per la Libertas piegare la strenua resistenza di Anzola, priva del forte Antrops ma comunque in grado di mettere in difficoltà fino al 40' i padroni di casa. Decisivi Quercia, finalmente tornato ai livelli che tutti conoscevamo, e capitan Venturi, autore di un'altra prova tutta sostanza. Proprio Venturi stava per combinare un bel pasticcio quando, a 4" dalla fine, sul +3 ha commesso fallo regalando tre liberi a Bianchini che però non sfruttava l'occasione dalla linea della carità.

dal Corriere Adriatico

TENDER RICCIONE - SARVI LUGO 86-73   (22-12, 41-29, 65-45)

 Arbitri: Valducci (Valvasone - PN) e Calabrese (Tireste)

 Note: 

La Tender vince il derby con Lugo, ribalta la differenza canestri e si porta momentaneamente in testa alla classifica. Tutto merito di una grande prestazione di squadra (cinque uomini in doppia cifra) che ha sorpreso una Sarvi penalizzata da qualche acciacco fisico. I padroni di casa sono partiti a mille concedendo la miseria di 12 punti nel primo quarto. Ricciotti e Calcagnini hanno fatto il vuoto sotto le plance riscattando l’opaca prestazione di Santarcangelo. Lugo ha provato un timido riavvicinamento nel 3° quarto, ma alla fine ha sbattuto contro il muro biancazzurro. L’unico a dar fastidio a Riccione è stato Sonego, ma per i vari Rambelli, Maccagnani e Pecchia (10 punti in tre) non c’è stato scampo contro la miglior versione difensiva della Tender di quest’anno.

Mattia Lancini - dal Corriere Romagna

LARMS RECANATI - BIONDI CASTROCARO 74-60   (26-18, 42-32, 59-51)

 Arbitri: Cleri (Fermignano - PS) e Collesi (Santa Veneranda - PS)

 Note: Spettatori 400. Cinque falli: Gordini.

Importantissimo successo di una Larms che sembra finalmente aver trovato un buon gioco di squadra e lo ha dimostrato contro una delle formazioni più temibili del torneo. Ottima partenza dei recanatesi che si portano subito avanti anche di 12 lunghezze ma gli ospiti riescono a rosicchiare prima della fine del periodo qualche punto. Il secondo parziale vede ancora gli uomini di Padovano condurre ed anzi incrementare il vantaggio mentre nel terzo parziale gli ospiti giocano il tutto per tutto e si portano sino al -4 a metà del periodo. E' solo l'ultima reazione perchè a quel punto Pierini e compagni allungano nuovamente e conquistano una vittoria che vale oro colato in prospettiva play-off.

Gabriele Magagnini - dal Corriere Adriatico

Un Castrocaro non irresistibile incappa nella terza sconfitta consecutiva ad opera di un Recanati determinatissimo. Una trasferta che pare sfigata sin dal principio. Si parte già con Lucchi e Battisitini con problemi fisici, il pullmann della squadra durante l'andata ha un guasto, un po' come Riccardo Silvestrini, il giovane under del BaskeTerme che rimedia una brutta distorsione e minimo starà fermo un mese...

L'avvio dei padroni di casa è terrificante: 23-13 al 7', con un Marco Porcelli che segna 13 punti in questi primi 7' quasi tutti sopra le braccia alzate di un esterrefatto Manucci (comunque positivo in attacco) prima e di Solfrizzi poi. I lunghi di casa escono per il tiro dal perimetro ed operano una difesa tutto sommato decorosa. Solo il prode Barzanti, autore di 3 stoppate in un quarto, pare arginare le folate marchigiane. Castrocaro ha il merito di "non sbragare", anzi nel secondo quarto arriva a più riprese a 4-5 punti, senza mai dare la zampata per l'aggancio. Se all'inizio la partita è più una gara di tiro, adesso assume toni di estrema tensione agonistica, con contatti talvolta durissimi e proteste vigorose del rumoroso pubblico di casa: un tecnico ed un intenzionale a Recanati danno l'idea della tensione.

Al 22' un incredibile Zannoli entra in campo per non uscirne più: recupera palloni, si batte bene contro piccoli e lunghi, dimostra una capacità incredibile nel non farsi travolgere dalla bolgia. In mezzo al marasma solo Gaiotti trova la strada del canestro con continuità, mentre anche Recanati segna il passo. Nessuno in compenso lesina falli e contatti duri, mentre gli arbitri stentano a tenere la partita in mano. Finale convulso con il Castrocaro alla ricerca di un aggancio sempre un pelo troppo in là: i padroni di casa reggono l'urto prendono il largo negli ultimi minuti, nonostante sporchino un pochino la loro prestazione dal perimetro concludendo con "solo" un 8 su 18 da 3 punti. Chiadini recrimina per le mediacce dalla lunetta (18/30) e prende atto d'una classifica che non premette più alcuna distrazione.

da forlibasket.it

ACMAR RAVENNA - A. BRITANNICA CAMPOBASSO 89-82   (18-20, 37-53, 65-66)

 Arbitri: Arlotto (Cervasca - CN) e Filiputti (Dronero - CN)

 Note: Spettatori 200 circa.

L’Acmar si conferma una squadra dai due volti ma anche capace di mettere a segno grandi imprese. Nei primi venti minuti soffre il gioco degli avversari per poi riprendersi e alla fine portare a casa una vittoria che la mantiene in testa alla classifica. I molisani vanno subito in vantaggio (0-5), ma un parziale 13-0 porta avanti i giallorossi (13-5 al 5’ su una tripla di Serra). Un vantaggio che si rivela però di breve durata e un controparziale 13-0 riporta in vantaggio il Ferentinum (13-18 su un tiro dalla media di Teofilo). Ma non è finita, perché Campobasso piazza un altro terribile allungo e il successivo 14-0 fa volare i molisani a +16 (18-34) ancora con Teofilo. Il terzo periodo si apre sulla falsariga dei primi due (41-58 al 2’, massimo vantaggio ospite ancora con Teofilo) ma ecco che la partita cambia volto. I giallorossi chiudono gli spazi in difesa e Francesconi prende per mano la sua squadra in attacco (24 punti per lui alla fine) ben aiutato da Tassinari (23). A 30" dalla fine del terzo quarto il primo sorpasso sul 65-64 per poi raggiungere il massimo vantaggio sull’83-72 con una tripla di Francesconi. La tripla di Violo allo scadere limita lo svantaggio molisano (89-82).

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

BBC BUGNALL SILVI MARINA - GILDAN GIULIANOVA 71-74   (23-15, 45-35, 55-49)

 Arbitri: Desposati (Bari) e Spano (Sannicandro - BA)

 Note: Spettatori 300. Tiri da due: Silvi 18/30 (60%), Giulianova 15/31 (48%). Tiri da tre: Silvi 7/27 26 (%), Giulianova 7/15 (47%). Tiri liberi Silvi 14/19 (77%), Giulianova 23/27 (85%). Cinque falli: Di Nicola.

Il derby va al Giulianova, che alza la testa nella giornata di campionato più difficile. Prova magistrale del quintetto giuliese, che strappa la vittoria nei minuti finali di una contesa appassionante e combattuta, per l’intero arco dei 40’. Locali gialloblù avanti fino a metà gara: margini di distanza che mutano sia al primo che al secondo suono. Poi, all'inizio del terzo periodo, D’Alessandro (top scorer della gara) e compagni iniziano a macinare gioco e punti. La Bugnall tiene testa bene e conduce di sei a 10' dalla sirena conclusiva. Nell ultimo quarto, Giulianova legittima la vittoria dalla distanza, andando a segno per il 60 per cento. Nei minuti finali della gara, Giulianova riesce a tenere testa al ritorno dei locali. Per la Bugnall, nuovamente sorpassata dall’Acmar Ravenna al comando della classifica, una giornata da dimenticare.

da Il Centro

CONAD PORTO RECANATI - PIERRE P.S. GIORGIO 71-65   (20-20, 38-36, 58-52)

 Arbitri: Monti e Perrone (Napoli)

 Note: 

La Conad si dimostra imbattibile fra le mura amiche, batte, infatti, nel derby, il Porto San Giorgio dopo una gara entusiasmante, bella, giocata con grande ardore da ambo le formazioni. Sicuramente nella prima frazione di gara la partita è stata giocata su ritmi elevati e nessuna delle due contendenti riusciva a prevalere sull'altra. Il primo quarto si chiudeva in perfetta parità, 20-20 ed anche nel secondo, 38-36, si registrava un grande equilibrio. Ad inizio del terzo quarto la Conad riusciva a prendere il largo raggiungenndo anche +13 di vantaggio favorita dalla scarsa precisione al tiro degli ospiti che sembravano un po' appannati. Così la Conad poteva chiudere con una meritata vittoria.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico