ACMAR RAVENNA - TECNOVITE ANZOLA 80-70   (20-19, 39-30, 57-50)

 Arbitri: Majer (Trento) e Giusto (Padova)

 Note: Tiri liberi: Ravenna 24/30 (80%), Anzola 10/17 (59%). Cinque falli: Falcomer, Antrops.

L’Acmar resta regina del campionato alla fine del girone d’andata superando un ostico Anzola solamente nell’ultima frazione. Primo quarto molto equilibrato (20-19 su una bomba di Antrops proprio allo scadere) e contrassegnato dall’infortunio alla coscia (probabile piccolo strappo) di Francesco Marisi. All’inizio del secondo quarto sale in cattedra Porfiri, autore dei 7 punti che portano i ravennati da 23-24 a 30-26 e poi del gancio che chiude il quarto (39-30). I primi tre minuti dopo il riposo sono tutti dei bolognesi, che grazie al parziale 0-11 si portano in vantaggio (39-41). Ravennati di nuovo avanti grazie a due bombe consecutive di Tassinari (45-41) e con altri due tiri pesanti i ragazzi di Coppeta ribaltano la situazione (45-47). I giallorossi firmano un parziale 12-3 (57-50 su un tiro dalla media distanza di Falcomer al 30’) che sembra chiudere la partita. L’Anzola ha comunque sette vite e un’entrata di Ansaloni riavvicina le squadre (59-58 a 6’ dallo scadere). Qui la difesa ravennate si chiude e il parziale 13-2, su un sottomano e aggiuntivo di Serra, porta i ragazzi di Marisi al massimo vantaggio (72-60) e chiude i conti.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - SANTARCANGIOLESE BASKET 77-71   (20-21, 38-38, 57-50)

 Arbitri: Guerra (Bologna) e Benassi (Santa Vittoria - RE)

 Note: Tiri liberi: Faenza 17/25 (68%), Santarcangiolese 21/34 (62%).

Il derby è colorato di biancazzurro. La Moreno porta a casa la vittoria dopo 40’ molto tirati. I faentini piazzano il break decisivo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto, Santarcangelo non molla ma non completa la rimonta. In avvio fanno canestro tutti (8-8 al 4’) ma quando Faenza, in difficoltà a rimbalzo, si inceppa, Santarcangelo la imita, sbagliando tantissimo da sotto. L’equilibrio non si spezza (28-28 al 14’, 38-38 al 20’), finché al 28’ Bolognesi, Venturoli e Ceroni proiettano la Moreno a +7 sul 55-48. Faenza difende bene e Santarcangelo sparacchia (massimo vantaggio manfredo al 34’, 67-56). Quando Zannoni chiama la zona, gli ospiti recuperano (parziale di 0-9 e 67-65 al 38’). Santarcangelo ha tra le mani la palla del pareggio, ma Bolognesi recupera e dalla lunetta fa 2/2. Subito dopo, lo stesso Bolognesi segna la bomba del +5 (72-67) e le ultime velleità di rimonta gialloblu si infrangono ai liberi (2/6 nell’ultimo minuto). Faenza invece dalla lunetta non sbaglia e alla fine può festeggiare.

Giovanni Morini - dal Corriere Romagna

SARVI LUGO - GILDAN GIULIANOVA 71-63   (20-11, 33-26, 49-44)

 Arbitri: Villa (Imola - BO) e Ciancabilla (Bologna)

 Note: Cinque falli: Trecco.

Arriva una sconfitta, in Romagna, per il Giulianova nell’ultima gara dell’anno. A Lugo la formazione di coach Trapani non ha messo in campo la stessa volontà messa in mostra nella vittoriosa gara contro il Ravenna. In casa giuliese il migliore è stato Zorzi che ha lottato sino alla fine per cercare di evitare la sconfitta. Il confronto è stato per lo più equilibrato con i padroni di casa comunque con il pallino del gioco in mano. Molto discusso il duo arbitrale che ha scontentato molto la formazione del Gildan Giulianova. Con questa sconfitta i giallorossi restano sul fondo della classifica. Si tornerà in campo il 4 gennaio contro il forte Recanati.

da Il Centro

La Sarvi ottiene i due punti che voleva contro un Giulianova mai domo. Quella di ieri al PalaLumagni è stata una partita condotta dall’inizio alla fine dai ragazzi di Franchella, che partono subito col piede giusto, mentre gli abruzzesi sono presi per mano dall’ottimo Mirione (13 punti nei primi 20’). I romagnoli non hanno vissuto una giornata felice al tiro, ma hanno fatto forza su una buona difesa orchestrata da un monumentale Tesei. Per il veterano (classe 1967) di Franchella 12 rimbalzi, 4 recuperi e 28 di valutazione. Buona anche la prova di Trecco.

dal Corriere Romagna

BIONDI CASTROCARO - TENDER RICCIONE 76-67   (24-14, 35-39, 52-49)

 Arbitri: Montella e Bianca (Milano)

 Note: Spettatori 70. Tiri liberi: Castrocaro 20/28 (71%), Riccione 5/7 (71%). Tiri da tre: Castrocaro 6/22 (27%), Riccione 4/20 (20%). Cinque falli: Lucchi, Grossi. Fallo tecnico a Lucchi al 14'.

Bel successo per Castrocaro (con Barzanti inutilizzato causa febbre), che batte in casa Riccione in una partita a più capovolgimenti, dove un ritrovato Lucchi dimostra finalmente tutto il suo valore. I due punti in palio sono importanti, e la squadra termale si dimostra fin dall'inizio determinata a vincere. Infatti grazie ad un Lucchi versione Babbo Natale che realizza 16 punti nel primo quarto, si porta immediatamente a +10. Tutto ciò merito anche dalle insicurezze di Riccione in attacco, che perde diversi palloni e lancia più volte Castrocaro in transizione, transizione sfruttata molta bene, vedi anche due schiaccioni rispettivamente di Lucchi e Gaiotti in campo aperto. Secondo quarto che cambia volto alla partita: Castrocaro improvvisamente smette di difendere e Riccione è lì, pronta ad approittarne e a cogliere l'occasione di riportarsi sotto, anzi di sorpassare. Chiadini prova un po' a mischiare le carte, optando per una zona molto adeguata all'attacco, a rilevare una "uomo" spenta e senza aggressività. Risultato: non cambia niente, la zona tampona poco la voglia di rimettersi in gioco di Riccione, che affidatasi alle iniziative di Grossi, rimonta a scavalca Catrocaro senza Lucchi (in panchina dopo un tecnico), concludendo a +4 il primo tempo.

La ripresa cambia, e ci si assesta su binari di massimo equilibrio, in cui nessuna delle due squadre riesce a prendere margine. Il BaskeTerme sparacchia da fuori (Manucci 1/8 e Gaiotti 0/6 da 3), mentre Riccione non ha più quel brio che muoveva bene il suo attacco. Unico lampo di uno spento Manucci: bomba sulla sirena di fine terzo periodo, per il +3 termale. Ultimo quarto. Castrocaro decide che è ora di dare una svolta alla partita: i biancoverdi di casa producono un break terrificante di 13-0 che manda in tilt la Tender. Lucchi e Gordini suonano la carica, la squadra di coach Mosca ritrova un briciolo di forza per reagire, anche se ormai è tardi, con una bomba di Panzeri e un sottomano di Ferretti (il migliore fra i suoi). Silvestrini paga un po' di inesperienza e perde un paio di palloni che potrebbero fare riavvicinare gli adriatici, ma Bortolani - non brillantissimo fino a quel momento - ha il guizzo di rubare un decisivo pallone su una transizione avversaria.

Luca Piani - da forlibasket.it

La Biondi chiude nel migliore dei modi la prima parte di stagione battendo con autorità la Tender e affiancandola così in classifica. E’ una partita caratterizzata dai grandi parziali, con i termali che partono forte trascinati da Lucchi autore di 16 punti nel primo quarto sui 24 di squadra. Ma dal 30-23 del 15’, la Tender piazza un break di 5-16 con Ferretti inarrestabile e va avanti al riposo. Nella ripresa la squadra di casa ritrova il gioco interno di Gordini e approfitta anche di alcune conclusioni facili fallite dalla squadra di Galli. La truppa di Chiadini torna avanti allo scadere del terzo quarto con l’unico acuto di Manucci. Ma Riccione reagisce prontamente e con un altro break di 0-7 riprende in mano la partita sul 54-56 al 32’. La Biondi però morde in difesa e riesce ad andare in lunetta con continuità. La morale è un terrificante parziale di 17-0 che porta Castrocaro sul 71-56 e scrive la parola fine sul derby di Romagna.

dal Corriere Romagna

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - PHLOGAS CAMPOBASSO 100-86   (25-17, 48-39, 71-56)

 Arbitri: D'Amico (Bologna) e Angelini (Casalecchio di Reno - BO)

 Note: Spettatori 800 circa. Tiri da due: Accademia 25/43 (58%), Phlogas 19/46 (41%). Tiri da tre: Accademia 8/19 (42%), Phlogas 8/24 (33%). Tiri liberi: Accademia 26/39 (67%), Phlogas 24/27 (89%). Rimbalzi: Accademia 21 (Profeti e Cefaratti 6), Phlogas 33 (Siervo 10, Gatti 9). Cinque falli: Florio, N. Pilla. Falli tecnici alla panchina della Phlogas al 24', a Guida al 35', a N. Pilla al 35'.

In un Palavazzieri traboccante di folla e di entusiasmo e pieno come un uovo già tre quarti d'ora prima della palla a due, Accademia Britannica e Phlogas danno vita ad una partita avvincente ed intensissima, portata a casa dai ragazzi di Lamberti con i punti del solito trio Teofilo - Scotto - Profeti nonostante la netta supremazia dell'Olimpia sotto i tabelloni e grazie ad una difesa a zona 3-2 che gli uomini di Ladomorzi faticano costantemente ad attaccare. Alla Phlogas non bastano gli ormai canonici cinque uomini in doppia cifra e non basta vincere con un netto 33-21 la gara dei rimbalzi: le brutte percentuali dal campo (19/46 da due e 8/24 da tre per un complessivo 39%) e qualche palla persa di troppo contro la zona avversaria condannano gli "ospiti" alla sconfitta nonostante il solito cuore messo sul parquet nel tentare più di una volta la rimonta.

L'Accademia presenta regolarmente fra i dieci (e in quintetto base) Florio, in forte dubbio fino a poco prima del match per problemi alla schiena, la Phlogas gioca con il solito roster. Parte meglio la squadra di Ladomorzi, che con due triple di N. Pilla e Tosolini prende inizialmente un piccolo vantaggio. L'Accademia risponde con i canestri di Florio e soprattutto di un Davide Profeti in gran forma che trascina i suoi all'aggancio e al sorpasso con 8 punti nel primo periodo. Tosolini marca bene Teofilo ed inizialmente il capocannoniere del campionato non prende in mano la situazione, lasciando che siano i compagni a fare la partita (segnerà il primo canestro - una tripla - solo nell'ultimo minuto). La partita a scacchi fra i due coach comincia con Ladomorzi che ordina alle guardie di pressare a tutto campo il play avversario e con Lamberti che risponde sul finire della frazione con la zona 3-2 che "imbriglia" l'Olimpia. Il ritmo in attacco di Filipponio e compagni cala, arrivano due palle perse consecutive, Scotto e Teofilo segnano i punti del +8 del decimo minuto.

Il coach dell'Accademia non cambierà difesa fino al termine dell'incontro, la Phlogas "cozza" più volte contro il muro avversario affrettando troppi tiri e perdendo palloni, con il Ferentinum che va in contropiede e può contare nel secondo quarto su un Teofilo stellare che delizia la platea con tre canestri da tre e un no-look da applausi per due punti facili di Morelli. L'Accademia approfitta dell'impasse in attacco degli avversari e di qualche loro (strana, a dir la verità) amnesia difensiva e prende 14 punti di vantaggio in due occasioni (31-17 e 44-30), la Phlogas rischia di crollare ma resta a galla grazie ad un monumentale Alberto Gatti, che prende rimbalzi e segna i canestri (10 punti per lui nella seconda frazione) che tengono la sua squadra ad una distanza accettabile da un avversario che ha un buon contributo anche da Violo, che come spesso gli accade gioca minuti di qualità consentendo a Teofilo di rifiatare in panchina. Il +9 Accademia dell'intervallo è meritato dai ragazzi di Lamberti, per la Phlogas - per come avrebbe potuto mettersi - va bene così.

Ci si aspetta al rientro in campo la veemente reazione della squadra "ospite", ma così non è ed, anzi, nel terzo periodo i ragazzi di Lamberti allungano nonostante Teofilo sia marcato benissimo prima da Tosolini e poi da N. Pilla. E' Profeti a trascinare la sua squadra: il pivot toscano sbaglia il suo primo tiro della gara solo sul finire della frazione ed è una costante spina nel fianco per la Phlogas, che, tra l'altro, si innervosice per alcune decisioni arbitrali ed in attacco continua a forzare dalla lunga distanza permettendo l'allungo dell'Accademia, che arriva ad un massimo di +19 sul 64-45 e chiude al trentesimo a +15.

Ma la Phlogas, come è nel suo DNA, non molla e tenta la disperata rimonta aprendo l'ultima frazione con un 10-2 propiziato da due triple di Nicola Pilla. Il divario fra le due squadre torna improvvisamente a soli 7 punti (73-66 a 6'50" dalla fine), Filipponio e compagni ci credono ma sono sempre piuttosto nervosi per la direzione arbitrale: ne fanno le spese Guida e lo stesso N. Pilla con due tecnici (il secondo fischiato in maniera sicuramente affrettata e solo pochi secondi dopo il primo) che mandano in panchina per falli il numero 7 e danno una mano all'Accademia, che con i susseguenti tiri liberi torna a +12 sul 78-66. Una tripla di Scotto (82-68) ed una di Teofilo (89-73) chiudono i giochi e consegnano il successo all'Accademia nonostante i disperati tentativi di rientro della Phlogas con il fallo sistematico.

Una vera festa del basket: i circa 800 spettatori del Palavazzieri avrebbero potuto essere ben di più se solo Campobasso disponesse di una struttura adeguata ad avvenimenti del genere. Tantissime le persone che, giunte al palasport mezz'ora prima della gara convinte di trovare un biglietto d'ingresso, devono far mestamente ritorno a casa senza poter assistere ad una partita che è l'ennesima dimostrazione (ma ce n'era davvero bisogno?) che la pallacanestro a Campobasso può (ri)decollare definitivamente. A patto che chi di dovere si decida a fare qualcosa per risolvere il problema palasport e che i "guru" (??) della stampa locale (anche oggi rigorosamente assenti) la smettano nei loro notiziari di dare le notizie riguardanti il basket anche dopo quelle sulla palla avvelenata. A buon intenditor...

Vittorio Salvatorelli

CONAD PORTO RECANATI - LARMS RECANATI 80-77   (17-20, 36-32, 53-54)

 Arbitri: Cardilli (L'Aquila) e Acronzio (Teramo)

 Note: 

NOICOM PESCARA - BBC BUGNALL SILVI MARINA 88-84   (23-24, 47-47, 61-67)

 Arbitri: Marota (S.Benedetto del Tronto - AP) e Boccanera (Castelfidardo - AN)

 Note: 

La Noicom agguanta nel finale la vittoria nel derby col Silvi, al termine di una gara molto combattuta, equilibrata, con gli ospiti quasi sempre in testa, anche se con scarti minimi. Una partita veloce e piacevole, caratterizzata da un gioco pescarese più discontinuo rispetto a quello del Silvi, che però ha poi pagato gli ultimi due minuti di black out. Prime due frazioni in equilibrio, con Nobili e Di Fabio da un lato, e Di Nicola e Perricci dall’altro in evidenza. La Noicom tiene nonostante le variazioni difensive dei teramani, ma subisce il primo allungo ospite all’inizio della terza frazione (50-60 al 24’). I pescaresi reagiscono acciuffando un primo aggancio al 33’ (70-70) sulla spinta del solito Nobili. Gli ospiti tuttavia approfittano di banali distrazioni dei locali e si riportano in vantaggio. Nei due minuti finali show di Di Fabio e Nobili e il Pescara centra la vittoria.

Paolo Toro - da Il Centro

PIERRE P.S. GIORGIO - MEDITERRANEA FABRIANO 64-59   (17-10 34-30 49-42)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano - CB) e Fascia (Isernia)

 Note: 

La Pierre, orfana di Cortese e con Manfrini in condizioni precarie, conquista l'ennesima vittoria casalinga contro Fabriano. Un successo strappato con le unghie, con il carattere di una squadra che non molla neanche di fronte a queste difficoltà. I ritmi bassi favoriscono i locali (17-10 al 10'). Tonucci cerca di far ruotare il roster a disposizione con l'ingresso di Schiffini e Quercia ma la Pierre non si fa sorprendere. Menghini spara dalla distanza, Iagrosso lo imita dai 4 metri mantenendo a distanza i cartai (34-30 al 20'). I rivieraschi si affidano al tiro dalla distanza e quando gli avversari lo permettono al contropiede finalizzato da Martinez (49-40 al 29'). Fabriano recupera il gap grazie alla zona (49-49 al 33'), mette il naso avanti con una "bomba" dell'ex Evangelisti ma Iagrosso e Martinez non perdonano dai 6,25, dando la più preziosa vittoria dell'anno.

dal Corriere Adriatico