MORENO MOTOR FAENZA - BBC BUGNALL SILVI MARINA 54-56   (16-16, 29-32, 47-43)

 Arbitri: Placanica e Ciancabilla (Bologna)

 Note: Tiri liberi: Faenza 14/18 (78%), Silvi 11/17 (65%). Tiri da tre: Faenza 6/13 (46%), Silvi 5/18 (28%).

Incredibile regalo della Moreno al Silvi Marina. A 3” dalla fine, sul 54-54, Faenza ha la rimessa dal fondo: Venturoli lancia nel mucchio, la palla viene intercettata e Blengini vola a canestro, siglando sulla sirena la grande beffa. Un vero peccato, perché contro la seconda forza del campionato la Moreno non aveva affatto demeritato, anzi facendo leva su un’ottima difesa si stava guadagnando il successo. Faenza parte bene, con Trombetti in gran spolvero (10-7 al 4’), ma Silvi si fa valere a rimbalzo e in un amen ribalta la situazione (10-16 al 7’). All’inizio del secondo quarto si segna col contagocce e a svegliare il Bubani ci vuole la bomba di Silimbani (21-20 al 15’). Un’altra tripla, stavolta di Belmonte, regala il +4 a Faenza, ma gli abruzzesi al 18’ sono di nuovo davanti (26-27). Gli ultimi due quarti sono un continuo ping pong. Non c’è azione del Silvi che non sia sporcata dalla difesa faentina. Al 34’, la Moreno è a +6, ma non riesce a piazzare la mazzata decisiva. A 28” dalla fine, Venturoli dalla lunetta fa 1/2 per il 54-54, l’ultima azione è degli ospiti che però non riescono a tirare. Allora ci pensa Faenza a farli vincere.

Giovanni Morini - dal Corriere Romagna

SARVI LUGO - TECNOVITE ANZOLA 75-69   (18-12, 36-31, 50-52)

 Arbitri: Vilardi (Alcamo - TP) e Alfonso (Trapani)

 Note: Spettatori 150 circa. Cinque falli: Antrops, Pagani, Donini, Ansaloni.

Un finale di gara quasi perfetto regala alla Sarvi Lugo i due punti. Gli applausi sono tutti, o quasi tutti, per il play romagnolo Zotti, che segna 12 punti nell’ultimo quarto e respinge gli assalti di Anzola, squadra scorbutica e molto forte fisicamente. I locali partono forte: una tripla di Sonego porta Lugo al 10-2. Nel secondo quarto Anzola risale con un buon 11-4 e sorpassa con la tripla di Bianchini. Lugo supera ancora, ma Anzola centra un 16-2 pazzesco, che porta gli ospiti al massimo vantaggio (+9) nel terzo quarto. Qui la Sarvi stringe le maglie in difesa e, dopo i tiri liberi di Rambelli, è Zotti a trascinare i suoi ad una meritata vittoria, che dà lustro alla classifica.

dal Corriere Romagna

BIONDI CASTROCARO - GILDAN GIULIANOVA 93-60   (4-16, 47-23, 64-43)

 Arbitri: Marota (S. Benedetto del Tornto - AP) e Ciandrini (Jesi - AN)

 Note: Tiri liberi: Castrocaro 16/25 (64%), Giulianova 10/16 (63%). Tiri dfa tre: Castrocaro 11/21 (52%), Giulianova 6/21 (29%).

Prestazione convincente della Biondi che torna alla vittoria sul parquet del Romiti. Il fanalino Giulianova comanda solo al 2’ con due triple di D’Alessandro prima di un 14-2 per i termali (17-8 al 7’). Nel secondo quarto Castrocaro continua a spingere sull’acceleratore, supportato da ottime percentuali dall’arco: il +22 al 18’ lo firma Solfrizzi e Lucchi fa felici i compagni e se stesso firmando il massimo vantaggio a chiusura del parziale. Nella ripresa il leit motiv non cambia con la Biondi che aumenta progressivamente il vantaggio e ai nervosi ospiti non servono i risvegli di Asnaghi e Bellina. Nel finale coach Chiadini può dare spazio a tutti trovando risposte incoraggianti.

Giovanni Pasini - dal Corriere Romagna

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - TENDER RICCIONE 95-75   (28-23, 48-40, 66-56)

 Arbitri: Santangelo (Potenza) e Macellaro (Vietri di Potenza - PZ)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: A. Britannica 21/40 (53%), Riccione 24/52 (46%). Tiri da tre: A. Britannica 6/22 (27%), Riccione 3/15 (20%). Tiri liberi: A. Britannica 35/46 (76%), Riccione 18/23 (78%). Rimbalzi: A. Britannica 32 (Teofilo 10, Morelli 8), Riccione 31 (Ricciotti 9, Calcagnini 8). Cinque falli: Ferretti, M. Panzeri. Fallo tecnico alla panchina del Riccione al 22'.

L'Accademia Britannica Campobasso ritrova Teofilo, la difesa e il sorriso ed esce prepotentemente dalla crisi che l'aveva attanagliata nelle ultime giornate, culminata con le dimissioni di Umberto Anzini e l'arrivo di Mirco Lamberti. L'esordio in panchina del coach ligure non poteva essere migliore: 95 punti segnati, venti in meno subiti, un Teofilo di nuovo stellare e soprattutto tanta concentrazione e tanta reattività in difesa, con i tiratori ospiti quasi sempre sotto pressione e un 27/67 (40%) complessivo dal campo dei romagnoli che è indice, oltre che della loro cattiva serata, anche di una ritrovata intensità dei campobassani sotto il proprio canestro. Dall'altra parte, la percentuale dell'Accademia dice 27/62, un 44% che non è granché ma è quanto basta per superare una squadra ospite che - a parte i primissimi minuti di gioco - è sempre sotto nel punteggio e resta in gara per tre quarti e mezzo prima di crollare sotto i colpi di Scotto, Profeti e Teofilo, trio da 62 punti e da mal di testa per la difesa romagnola.

Gli ospiti partono bene con il loro gioco in velocità, e sono inizialmente avanti con i canestri di Grossi e Calcagnini, ma coach Lamberti prende immediatamente le contromisure ordinando di allungare la difesa: Florio si mette alle costole del play avversario e dopo ogni canestro uno dei lunghi va a pressare per ritardare la rimessa ospite e consentire al resto della sua squadra un rientro in difesa più tranquillo. Il Riccione ha Calcagnini in ottima vena e Ricciotti che prende tanti rimbalzi, anche in attacco, con l'Accademia che all'inizio soffre sotto il proprio tabellone: i romagnoli restano incollati al quintetto di casa fino a poco dalla fine della prima frazione, poi Teofilo e Morelli scavano il primo mini-solco, portando la loro squadra a +6 prima che J. Panzeri realizzi l'1/2 dalla lunetta che chiude la prima frazione con Riccione sotto di cinque.

I campobassani aprono il secondo periodo con difesa, rimbalzi e contropiede: in coincidenza col riposo in panchina di Ricciotti, Profeti e Morelli "spazzolano" il proprio tabellone e danno il la alle folate di Teofilo, che dopo soli quindici giorni dal suo stiramento ad un polpaccio sta in campo come se niente fosse, e Violo, ottimo nei minuti che coach Lamberti gli concede. L'Accademia va 38-26 a 5'33" dall'intervallo lungo prima di subire un controparziale di 7-0 che permette al Riccione di tornare a -5 sul 38-33. E' Tononi, il migliore dei suoi, a firmare la rimonta dopo che la sua squadra aveva messo appena tre punti in poco meno di 5', ma l'Accademia reagisce e riporta il margine in doppia cifra, con lo stesso Tononi che segna il -8 sulla sirena del ventesimo minuto di una partita che è piacevole e lo sarebbe ancora di più se non venisse continuamente spezzettata da fischi che il più delle volte sono giusti ma che in qualche occasione causano proteste dall'una e dall'altra parte.

Nel terzo quarto, l'Accademia, che fino a quel momento aveva avuto l'unica pecca di subire i rimbalzi d'attacco ospiti, restituisce il favore con Morelli e Teofilo che lavorano benissimo sotto il tabellone avversario e tengono il vantaggio campobassano intorno ai 10 punti, con un massimo di +14 (54-40). E' Profeti, in questa fase, ad ergersi a protagonista, segnando 10 punti nel terzo periodo e tenendo bene a bada i lunghi ospiti, che non pungono più come nella prima metà di partita. Riccione sbaglia molto, si innervosisce e protesta troppo con gli arbitri, l'Accademia non approfitta del momento di torpore degli ospiti, permettendo loro di restare in partita e chiudere al trentesimo solo a -10.

Nell'ultimo quarto la saracinesca sotto le plance si chiude definitivamente per un Riccione che continua a litigare con il canestro... e con il pubblico, con Calcagnini che ha qualcosa da dire a qualche spettatore e prende per tutta risposta bordate di fischi. Dopo un inizio di periodo caratterizzato da tanti errori dall'una e dall'altra parte con Scotto che tiene bene a galla la sua squadra, è Teofilo a prendere in mano la situazione, andando in doppia cifra ai rimbalzi, mettendo una tripla "spaccagambe" da otto metri e dimostrando di aver pienamente recuperato dall'infortunio con un'inchiodata a due mani sotto pressione dopo un balzo incredibile, con il Palavazzieri che esplode per il gesto tecnico e atletico del suo beniamino. Riccione non reagisce, l'Accademia chiude in bellezza con triple di Florio e Profeti e può festeggiare il ritorno ai due punti.

Un Ferentinum ritrovato, dunque, che dimostra di che pasta è fatto e conquista una vittoria che non fa una grinza contro una delle seconde in classifica. Già detto del ritorno in grande stile di Teofilo, una citazione d'obbligo va anche a Profeti, protagonista nel terzo periodo, e Scotto, che nonostante qualche forzatura in attacco e qualche "amnesia" difensiva, recupera molti palloni e segna i suoi "canonici" 18 punti. Il Riccione ha in Tononi il suo uomo migliore e recrimina (probabilmente a ragione) su un arbitraggio che concede 46 tiri liberi alla squadra di casa e solo la metà alla squadra ospite, ma nel complesso la partita è vinta dal quintetto che più lo merita. L'Accademia è ora attesa dalla Santarcangiolese e poi, nel turno prenatalizio, dal derby con la Phlogas, che si annuncia scintillante fin da ora. Due partite difficili, ma che potrebbero rilanciare il quintetto di Lamberti per un posto nei playoff.

Vittorio Salvatorelli

CONAD PORTO RECANATI - MEDITERRANEA FABRIANO 79-76   (18-15, 35-39, 53-56)

 Arbitri: De Meo (Formia - LT) e ANgiolini (Fondi - LT)

 Note: 

Ennesima vittoria della Conad fra le mura amiche dimostrandosi così insuperabile. Di fronte aveva una formazione agguerrita e titolata come la Mediterranea Fabriano, un derby che i padroni di casa si sono aggiudicati dopo una gara spigolosa e difficile. Il primo quarto, abbastanza equilibrato, si chiudeva, infatti, 18-15 per la Conad. Il secondo vedeva gli ospiti chiudere in vantaggio per 39-35 e stessa sorte nel terzo quarto che si chiudeva 56-53. Addirittura la Mediterranea raggiungeva un vantaggio di +11 ma la grande grinta e forza di volontà e un superlativo Giampieri, con 28 punti, davano la possibilità alla Conad di vincere una partita che sembrava quasi persa.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico

NOICOM PESCARA - PHLOGAS CAMPOBASSO 70-62   (14-12, 37-33, 45-43)

 Arbitri: Nania e Di Deo (Perugia)

 Note: Tiri liberi: Pescara 17/25 (68%), Phlogas 23/32 (72%). Tiri da due: Pescara 13/28 (46%), Phlogas 15/41 (37%). Tiri da tre: Pescara 9/28 (32%), Phlogas 3/12 (25%). Falli tecnici a Siervo al 22’, alla panchina della Phlogas al 35’, a Salvatore al 35’, a Guida al 38’. Cinque falli: Siervo, Guida, Di Fabio, Di Pasquale.

La Phlogas Campobasso perde una buona occasione per conquistare il primo successo in trasferta, cedendo i due punti ad un Pescara per nulla trascendentale e che nel finale di partita, a detta dell'Olimpia, riceve una cospicua mano da parte del duo arbitrale, protagonista di una prestazione non all'altezza. Un peccato per i ragazzi di Fabio Ladomorzi, che mai come questa volta vanno vicini alla conquista dei due punti in trasferta, mancando l'obiettivo, oltre che per i motivi sopracitati, anche perché nessuno a parte Antonelli va in doppia cifra nei punti segnati.

Pescara presenta il nuovo arrivato Salvatore Nero, playmaker l'anno scorso avversario del Ferentinum con il Corato, ed ha dalla sua parte un Nobili che, dopo una prima parte di campionato non all'altezza della sua fama, ora sta facendo vedere tutto il suo valore: 27 punti per l'ex Senigallia, top scorer della serata e duello a suon di canestri con Luca Antonelli che infiamma il pubblico del Palaelettra in una partita per il resto avara di spettacolo e nervosa per la condotta del duo arbitrale. Mai come questa volta, si deceva, la Phlogas va vicina al colpo in trasferta: lo dimostra l'estremo equilibrio che si vede in campo, con pescaresi e campobassani a darsi battaglia e a superarsi più volte nel punteggio. -2 per l'Olimpia al termine del primo quarto, -4 al termine del secondo e ancora -2 al termine del terzo, ma i molisani sono in vantaggio 60-58 a 2'26" dalla sirena quando gli arbitri fischiano un dubbio quarto fallo a Guida e, non contenti, mandano il pivot in panchina con un fallo tecnico dopo le sue proteste. La Phlogas ci prova fino alla fine ma soccombe in trasferta per l'ennesima volta.

Vittorio Salvatorelli

Torna alla vittoria la Noicom e lo fa con fatica ai danni dell’Olimpia Campobasso, al termine di una gara non bella ma molto combattuta, che si è risolta negli ultimi minuti. Pescaresi che giocano più individualmente che coralmente, con il solo Nobili che mostra confidenza con il canestro, e il positivo innesto del play-guardia Salvo Nero, nuovo acquisto. Sul fronte opposto, l’Olimpia resta sempre in partita, pur innervosita da alcune decisioni arbitrali.

Avvio favorevole alla Noicom (9-2 al 4’) ma N. Pilla rimette in equilibrio la gara per tutta la seconda frazione. Terza frazione modesta su entrambi i fronti, con gli uomini di Di Stefano che non riescono a scardinare la difesa a zona degli avversari e non concretizzano le azioni in contropiede. Si arriva all’ultima frazione con l’Olimpia che recupera lo svantaggio al 38’ (54-56 con Antonelli) ma che poi subisce gli ultimi due minuti dei pescaresi, con Nobili che centra i punti decisivi.

Paolo Toro - da Il Centro

PIERRE P.S. GIORGIO - SANTARCANGIOLESE BASKET 86-72   (26-17, 42-34, 68-56)

 Arbitri: Saggese e Desposati (Bari)

 Note: 

E sono sette. La Pierre si aggiudica l'incontro con il Santarcangelo (86-72) e conferma la regola che la vuole sempre vincente nelle gare casalinghe (sette su sette). I sangiorgesi non trovano grandi difficoltà contro la squadra romagnola, dominando sotto le plance e giocando, spesso, in campo aperto. L'unico momento di rilassamento nei primi quattro minuti del terzo tempo con un parziale di 10 a 2 che porta gli ospiti a -2 (46-44). Ma una bomba di Manfrini (grande prova la sua) e una di Martinez, riportano la Pierre nella tranquillità. Oltre a Manfrini, reattivo come non mai, sugli scudi Martinez e positivo anche il rientro del play Cortese. Tra gli ospiti Benzi Marco e Morri. Ora i ragazzi di Ceccarelli cercheranno di sfatare la maledizione della trasferta (una sola vittoria a Riccione), tentando di espugnare Anzola.

Andrea Cardarelli - dal Corriere Adriatico

Nulla da fare per Santarcangelo che perde a Porto San Giorgio, anche se il -14 finale è troppo severo per i romagnoli. Una partita vissuta su molti sprazzi da entrambe le parti. La partenza è della Sangiorgese (7-0), ma Santarcangelo impatta in fretta e sorpassa sull’8-10. La squadra di Zannoni però affonda a -17 nel secondo quarto (39-22) e il coach deve affidarsi a Emanuel Venturi per riprendere il filo del gioco. Sono due triple di Marco Benzi a riportare a galla Santarcangelo che chiude il tempo sul -8 e inizia la ripresa alla grande tornando addirittura a -2 (49-47). Ma proprio quando l’aggancio sembra cosa fatta, i padroni di casa allungano nuovamente e nel finale non serve la zona, la prova di Mantani e i canestri di Pironi a invertire la tendenza.

dal Corriere Romagna

ACMAR RAVENNA - LARMS RECANATI 69-67   (19-12, 31-29, 39-49, 58-58)

 Arbitri: Scaffardi (Parma) e Benassi (S. Vittoria di Gualtieri - RE)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Tiri liberi: Ravenna 22/31 (71%), Recanati 9/18 (50%). Cinque falli: Ferrini, Pierini, Domesi, Falcomer.

Vince la capolista Acmar Ravenna ma solamente all'overtime contro una Larms che ha mostrato tutta la propria solidità e compattezza durante i 45' di gioco. La formazione di Padovani ha più volte sfiorato la vittoria e se Ravenna ha festaggiato il successo lo deve forse più alla sua proverbiale freddezza nei momenti topici dell'incontro che ad una vera e propria superiorità tecnico-tattica. La squadra marchigiana inizia subito a zona e questa sarà una prerogativa di quasi tutta la partita di Porcelli e compagni che metteranno in seria difficoltà l'attacco dell'Acmar Ravenna. Marzi infila 22 punti ma all'overtime Ravenna si fa sentire e con due liberi segnati da Tassinari piega una convincente Larms.

dal Corriere Adriatico

L’Acmar conferma di avere sette vite. Il terzo quarto negativo (appena otto punti segnati) poteva pregiudicare il primato solitario ma la svolta dell’ultimo periodo e poi un buon supplementare la conferma in vetta alla C1. Il primo quarto è di marca ravennate (19-12 su una tripla di Tassinari). Il pressing asfissiante dei ragazzi di Padovano applicato per quasi 45’ alla fine permette il riavvicinamento tra le squadre (31-29 per i ravennati alla fine del primo tempo).

I marchigiani firmano il sorpasso al 2’ del terzo quarto (31-33 su due liberi di Marzi) per poi tornare in svantaggio sotto la bomba di Porfiri (39-35). Il blackout realizzativo dei ragazzi di Marisi di ben sei minuti e il parziale 14-0 (39-49) marchigiano sembra chiudere la partita. A partire dall’inizio dell’ultima frazione comincia la scalata dell’ermo colle che si concretizza a 10" dal termine (58-58). Il Recanati ha palla in mano ma lo sfondamento di Domesi vanifica l’ultimo tentativo dei primi 40’. Il supplementare si apre con la tripla di Tassinari (63-60). Il fallo sistematico porta punto a punto la partita decisa dal tiro libero di Tassinari (69-67) a 6" dalla fine. Negli ultimi secondi Simonella sbaglia la tripla del sorpasso che finisce corta.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna