ACMAR RAVENNA - TENDER RICCIONE 73-72   (18-22, 41-39, 60-55)

 Arbitri: Catellani (Reggio Emilia) e Fanzaghi (Salsomaggiore Terme - PR)

 Note: Cinque falli: Calcagnini, J. Panzeri.

Derby molto combattuto e vinto sulla sirena, non senza polemiche, da una cinica capolista Acmar. Parte bene la Tender (5-11 al 4’) ma i ravennati piazzano il controparziale 6-0 (sottomano di Dal Fiume e libero supplementare). La partita prosegue punto a punto fino al 14’ quando M. Panzeri in entrata firma il 24-31. Lo scatenato Dal Fiume (20 punti alla fine) sigilla con una tripla l’11-2 Acmar: 35-33 a 2’ dal riposo. Ravenna raggiunge il massimo vantaggio (62-55) a 8’ dalla fine ma non è finita e a 2’ dallo scadere Jacopo Panzeri opera il sorpasso (69-71), pareggiato da due liberi di Tassinari. A -16” Dal Fiume fa 1/2 ai liberi, fallo di Falcomer su Ricciotti che imita Dal Fiume (72-72 a -4”) e a rimbalzo J. Panzeri commette il quinto fallo su Falcomer che dalla lunetta fa anche lui 1/2 (73-72). Sul rimbalzo lungo del pallone parte il cronometro e gli ospiti nei restanti due secondi non trovano modo di tirare e perdono tra le proteste.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - PHLOGAS CAMPOBASSO 67-57   (7-16, 26-31, 42-45)

 Arbitri: Massari (Ortona - CH) e Tosi (Recanati (MC)

 Note: 

La Phlogas Olimpia gioca la partita peggiore del campionato e rimedia un'amara sconfitta a Faenza, proprio dove poteva conquistare la prima vittoria esterna. Non devono trarre in inganno i risultati dei primi tre parziali. E' vero che i campobassani sono stati in vantaggio per più di tre quarti di gara, arrivando a staccare gli avversari anche di dieci punti. La squadra, tuttavia, non ha mai mostrato lucidità e concentrazione necessarie per vincere fuori dalle mura amiche.

La brutta prestazione dei campobassani è racchiusa tutta nelle 25 palle perse e nel 20 su 38 ai tiri liberi. Cifre gravi e impietose che denotano lucidità molto scarsa, quasi difficile da spiegare. Il gioco dei molisani è stato sempre caratterizzato da una grande frenesia in attacco: pochi sono stati i tiri ben ponderati; quasi tutti, al contrario, sono stati scagliati troppo frettolosamente, in alcuni casi in modo quasi estemporaneo. Non è sicuramente mancata l'intenzione di mettercela tutta e di giocare a viso aperto la partita; gli errori, spesso elementari, sono stati però troppi. E dire che i biancoblù non hanno certo incontrato avversari superiori o dal gioco bene organizzato. Il Faenza, al contrario, si è dimostrata una delle formazioni più deboli del campionato, forse addirittura più del Giulianova che occupa l'ultimo posto in classifica. Aver perso contro una tale squadra fornirà sicuramente motivi di riflessione a Ladomorzi e i suoi ragazzi.

La prestazione dei biancoblù lascia addirittura increduli se confrontata con le partite più recenti, in particolare le due ultime gare interne, dove la squadra aveva dato prova di una buona organizzazione di gioco e della forza del proprio collettivo, in cui manca il mattatore che garantisce trenta punti a partita trascinando con sé il resto della squadra. Domenica scorsa, nella partita contro il Recanati, l'Olimpia aveva giocato una buona pallacanestro, a tratti brillante. L'unica parziale scusante per la sconfitta di mercoledì sera è la lunga trasferta, circa dieci ore di pullman, che i ragazzi sono stati costretti a sobbarcarsi fino a poche ore dall'inizio del match.

Non c'è dubbio, tuttavia, che la Phlogas non è quella di mercoledì a Faenza ma quella vista recentemente a Vazzieri, dove domenica prossima arriverà il Ravenna primo in classifica. I giorni che separano dall'importante sfida casalinga serviranno a Filipponio e compagni per ritrovare grinta e concentrazione e ricaricare le energie mentali.

comunicato stampa Phlogas Olimpia Campobasso

BBC BUGNALL SILVI MARINA - PIERRE P.S. GIORGIO 71-70   (16-12, 35-29, 50-50)

 Arbitri: Dapporto (Faenza - RA) e Giancecchi (San Marino)

 Note: Spettatori 300 circa con larga rappresentanza ospite. Tiri liberi: Silvi 21/24 (88%), Sangiorgese 18/21 86%). Cinque falli: Maroscia, Mancarella.

Nel contesto di una sfida appassionante, il Silvi torna alla vittoria e batte Porto San Giorgio proprio nei secondi finali della contesa. Il sostanziale equilibrio che ha contraddistinto l’intera gara è venuto meno solo nei 3’ finali, quando il Silvi, pur portandosi avanti di 4 (69-65) grazie alla tripla pesante di Di Nicola, si vedeva nuovamente raggiunto a -1 da una successiva tripla degli ospiti. A pochi secondi dalla sirena conclusiva la Sangiorgese sbagliava la possibile tripla del sorpasso: il ferro sanciva la vittoria del quintetto gialloblu, che continua a salire in graduatoria generale e domenica prossima è atteso da un nuovo ed importante test interno contro un altro quintetto marchigiano, il Recanati.

Paolo Martocchia - da Il Centro

BIONDI CASTROCARO - SARVI LUGO 61-64   (8-10, 25-21, 42-45)

 Arbitri: Franco (Padova) e Garisto (Bussolengo - VR)

 Note: Tiri da tre: Castrocaro 2/16 (13%), Lugo 3/18 (17%). Tiri liberi: Castrocaro 9/15 60%), Lugo 15/26 (58%).

Secondo capitombolo interno consecutivo per Castrocaro, che in un certo senso vanifica il bel colpo di Fabriano. Tra fischiate contestate, medie di tiro imbarazzanti e palle perse da ergastolo, il BaskeTerme perde la bella occasione di agganciare Lugo al secondo posto.

Primo tempo soporifero e dall'avvio del tutto eccezionale. Lugo trova il suo primo canestro della gara al 6'(!), raggiungendo poi Castrocaro, che fa del suo peggio per mettere dentro solo 4 canestri nei primi dieci minuti(!). Anche il secondo quarto è una gara a chi fa più errori: Zotti e compagni vincono la specialissima classifica, ma si fanno notare anche Rambelli e Gordini, per una partita del tutto evanescente. Lugo infila il primo goal dopo 4 minuti, Castrocaro cerca di approfittarne in chiusura di quarto trovando un +8 (25-17) ad un minuto dalla sirena dell'immeritato riposo.

Che non sia possibile perseverare nel "peccato" lo si capisce già in avvio di terzo periodo. Questa è pur sempre una partita tra prime della classe, la posta in palio comincia a fare gola a molti. Se i grossi calibri "bucano" la partita (Gordini entra ed esce per falli, mentre Rambelli resta senza neppure una cartuccia da sparare), ecco spuntar fuori i comprimari che non ti aspetti. Attenzione a Trecco, ragazzino 1985 senza timori, che si prende sulle spalle tutto l'attacco degli ospiti, conclude, gestisce il contropiede, ha fisico e perizia belistica. Di là Silvestrini ha decisamente più pepe e più irriverenza di uno spento Solfrizzi, che pure in difesa cerca di mordere. Lucchi resta abulico, Bortolani si impegna ma spesso gira a vuoto. A 40" dalla sirena di fine quarto, l'aggancio lo realizza Serra con i liberi, mentre Pecchia spara da casa sua a fil di sirena l'unica bomba della sua partita, bomba psicologicamente pesante perchè vale il vantaggio per la squadra di Franchella.

Stordita dal parziale aperto di 5-16 nel terzo quarto, Castrocaro resta al palo, figlia pure di una serataccia al tiro a tutto tondo: 1/11 dalla lunghissima dopo 30'. Battistini prende un tecnico senza colpe sul 44-50 e allora Lugo prende il volo. Chiadini prova accenni di zona (senza crederci) e gli ospiti volano fino al 50 a 57, a 3' dalla sirena. Sale in cattedra l'orgolgioso Manucci, molto impreciso, ma sempre agonista. Sono lui e Silvestrini a non mollare e a costruire in un minuto un 5-0 che porta le due squadre sul punto a punto nel finale. Sonego, sornione ma sempre vivo, infila la magata che vale la partita: a 1' da giocare, sui liberi di Maccagnani, spinge e prende un rimbalzo che vale oro tramutandolo in canestro per il 57-60. Manucci e Silvestrini non ci stanno: 62 a 61 a 33" dalla sirena. Proprio il play riminese propizia l'ennesimo recupero, ma Bortolani sciupa gettando al vento la palla che varrebbe il sorpasso Termale. Di Sonego la sentenza di morte dalla lunetta.

Giovanni Fussi - da forlibasket.it

La Sarvi vince il derby con Castrocaro al termine di una partita all’insegna dell’agonismo e degli errori. Difese padrone e attacchi asfittici lasciano il tabellone bloccato sul 2-0 per 5 minuti. La partita procede in equilibrio, con percentuali da mini-basket, fino a quando al 19’ la Biondi dà uno strappo (25-17). La Sarvi trova un protagonista inatteso in Trecco, che supplisce alla giornata nera di Rambelli e chiude a -4. La Biondi parte forte nella ripresa e arriva a +8 al 25’ (35-27) grazie a Silvestrini. In chiusura di quarto la Sarvi piazza un super break di 5-16 e capovolge l’inerzia della partita. Sonego stravince il duello dei lunghi e Lugo mantiene un buon vantaggio fino al 39’, quando Manucci fa risalire i locali sul -1 (59-60). Sul 61-62 la Biondi ha anche il pallone del sorpasso ma Bortolani lo butta via e a 8” dalla sirena Sonego fa 2/2 dalla lunetta (61-64). Il tiro dei supplementari lo prende Manucci, ma il ferro glielo respinge e Lugo può festeggiare.

Giovanni Pasini - dal Corriere Romagna

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - TECNOVITE ANZOLA 83-92   (16-16, 40-37, 55-52)

 Arbitri: Acronzio (Teramo) e Giampietro (Chieti)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: A. Britannica 32/53 (60%), Anzola 24/52 (46%). Tiri da tre: A. Britannica 2/18 (11%), Anzola 6/15 (40%). Tiri liberi: A. Britannica 13/21 (62%), Anzola 26/28 (93%). Rimbalzi: A. Britannica 27 (Morelli 15), Anzola 27 (Ansaloni 12). Cinque falli: Violo. Fallo tecnico a Florio al 29'.

Un’altra brutta sconfitta casalinga. Nonostante il gran cuore messo sul campo, l’Accademia Britannica Campobasso butta al vento l’ennesima partita a causa di un quarto periodo giocato difensivamente a livelli bassissimi e caratterizzato, oltre che da soli tre tiri sbagliati dall’Anzola, anche da un preoccupante calo fisico dei ragazzi di Umberto Anzini: i tiri corti di Scotto, Sabatelli e Profeti ne sono un segno evidente, così come il costante ritardo dei campobassani nelle rotazioni difensive, ritardo che permette agli emiliani di trovare sempre l’uomo libero per un comodo canestro da due o da tre. È tutto qui il succo di una partita fino a quel momento giocata gagliardamente dall’Accademia, che non risente più di tanto in attacco dell’assenza di Teofilo e, finché le gambe reggono, tiene bene in difesa, concludendo in parità la una prima frazione di gioco passata ad inseguire l’Anzola e poi comandando nel punteggio, anche sfiorando un vantaggio in doppia cifra, fino a poco prima della metà del quarto periodo, quando gli emiliani mettono la freccia e non si voltano più indietro.

Come detto, l’avvio è favorevole alla squadra ospite, che prende qualche punto di vantaggio approfittando soprattutto delle percentuali non buone dell’Accademia ma commettendo a sua volta parecchi errori e consentendo a Morelli di fare la voce grossa sotto i tabelloni. Il pivot di casa conquista rimbalzi a iosa (ne conterà ben 11 all’intervallo, di cui 5 in attacco) e segna i primi canestri della sua squadra, che insegue e raggiunge l’avversaria chiudendo in parità la prima frazione. Per l’Anzola, si fa vedere già dall’inizio Ansaloni, l’unico a contrastare – pur se con risultati non sempre brillanti – Morelli sotto i tabelloni e top-scorer fin da subito della sua squadra, che ha in questo frangente Bianchini in serata negativa ed Antrops che tocca poco il campo.

La seconda frazione vede il primo tentativo di allungo del quintetto campobassano: sospinti da un sempre ottimo Morelli, ancora baluardo sotto le plance, e dai canestri di Scotto, che mancando Teofilo è l’osservato speciale della difesa ospite ma se la cava egregiamente pur se spesso e volentieri viene raddoppiato segnando 15 punti nei primi due quarti, gli uomini di Anzini accelerano e prendono sei lunghezze di vantaggio sul 36-30 a 3’30” dal ventesimo minuto. Dall’altra parte si gioca di squadra: l’Anzola, pur non essendo così brillante come contro la Phlogas, resta in partita grazie alle triple di Zucchini ed Ansaloni, con Antrops che comincia ad entrare in partita e Bianchini ancora a zero canestri dal campo, con gli unici suoi due punti messi a segno dalla lunetta. All’intervallo i molisani hanno tre lunghezze di margine e l’impressione di tutti è che con un’ulteriore accelerazione la partita possa essere chiusa quanto prima.

E, a dir la verità, l’occasione arriva quando nel terzo periodo si assiste al festival dell’errore al tiro e delle palle perse. I campobassani arrivano a +8 (47-39) ma subiscono uno 0-5: il punteggio resta sul 47-44 per quasi tre minuti effettivi, due triple di Scotto potrebbero dare lo strappo decisivo alla partita ma vengono respinte dal ferro, Morelli è in panchina per rifiatare e la fisicità sotto le plance scende, i campobassani non sanno approfittare di un’Anzola in bambola che sbaglia a più non posso ed è tenuta in piedi dal solito Ansaloni, con canestri e rimbalzi che evitano il tracollo. Cefaratti segna il 49-44 a 2’20” dalla terza sirena, Florio va dentro e segna due punti subendo probabilmente fallo e prende un tecnico dall’arbitro Acronzio (molto incerta la sua prestazione, al contrario del collega) per le successive proteste sul mancato fischio, l’Anzola vacilla ma resta attaccata alla partita, tenendo al trentesimo il -3 di dieci minuti prima.

Si capisce, allora, che la gara si potrà decidere solo nel finale: per poco più di tre minuti i campobassani restano al comando delle operazioni, Violo, Profeti e Scotto segnano tre bei canestri, rispondono Donini e Antrops con una tripla, il lettone segna subendo fallo il canestro del 64-63 e si accinge a tirare il libero aggiuntivo quando al Palavazzieri si spegne la luce. Il black out elettrico dura circa un quarto d’ora, Antrops pareggia dalla lunetta, viene fuori anche Bianchini, che insieme al compagno dà lo strattone decisivo alla gara: una tripla di Antrops fa 68-73, cinque punti consecutivi del numero quindici portano Anzola a +9 sul 69-78 a 2’47” dalla fine. L’Accademia non riesce più a difendere, ma mette in campo un cuore enorme: Violo è l’unico a mostrare reattività nelle gambe, lascia sul posto il difensore per una schiacciata a due mani che infiamma il Palavazzieri ma nell’azione successiva Acronzio (ancora lui) gli fischia un dubbio quinto fallo. Sabatelli segna da oltre sette metri il 74-80, Profeti recupera un pallone in difesa, subisce fallo e fa il 2/2 del 76-80. Il fallo tattico manda in lunetta Ansaloni per il 76-82, Morelli, rientrato in campo dopo una lunga pausa in panchina, segna col fallo ma sbaglia il libero aggiuntivo; il rimbalzo è di Ansaloni, ma Profeti gli strappa la palla dalle mani e segna l’80-82 fra il tripudio del Palavazzieri, che vede avvicinarsi il miracolo. Ma l’Accademia si è messa nelle condizioni di non dover più sbagliare un colpo: Dondi realizza il 2/2 su un altro fallo tattico, il successivo errore in attacco di Profeti chiude in pratica la partita, con l’Anzola che non sbaglia mai dalla lunetta e l’inutile canestro di Scotto che riporta i suoi momentaneamente a -4 sull’82-86.

Una partita, come si diceva, buttata via dall'Accademia ma nel complesso vinta meritatamente da un’Anzola che sa sfruttare al meglio le lacune della squadra campobassana nell’ultima frazione di gioco. Fra i singoli, da citare naturalmente Ansaloni, migliore in campo in assoluto, da una parte e Scotto, che non fa mai mancare il suo apporto in termini di punti ma soffre spesso e volentieri in difesa e alla fine paga il fatto di dover stare in campo per quaranta minuti filati, Morelli, che però accusa come tutti un vistoso calo nella seconda metà di partita, e Violo, tolto dal campo dall’incerto arbitro teramano proprio nel momento in cui poteva prendere in mano la situazione, dall'altra. Resta il rammarico per l’ennesima occasione sprecata e il mistero su come si possa perdere una partita in cui le percentuali da due recitano 60% per l’Accademia e 46% per l’Anzola...

Vittorio Salvatorelli

CONAD PORTO RECANATI - GILDAN GIULIANOVA 81-72   (22-20, 36-28, 58-54)

 Arbitri: Bagnoli e Ranieri (Forlì)

 Note: 

NOICOM PESCARA - SANTARCANGIOLESE BASKET 80-99   (16-24, 39-44, 55-66)

 Arbitri: Marinelli (Rieti) e Vultaggio (Roma)

 Note: 

LARMS RECANATI - MEDITERRANEA FABRIANO 98-85   (20-29, 50-48, 70-67)

 Arbitri: Baldrati (Faenza - RA) e Selicato (Forlì)

 Note: