ACMAR RAVENNA - PIERRE P.S. GIORGIO 77-67   (24-11, 40-26, 51-45)

 Arbitri: Pansecchi e Nikolopoulos (Pavia)

 Note: 

Come è cambiato lo scenario dell’Acmar da una settimana all’altra. Dopo la sconfitta di Porto Recanati e l’aggancio in vetta da parte di Lugo, la squadra di Marisi si riscatta sette giorni dopo, restando sola al vertice grazie al perentorio successo nel big-match contro la Sangiorgese. Una vittoria mai in discussione, costruita nel primo quarto, con l’Acmar devastante in fase offensiva e impeccabile anche in difesa: lo dimostra il +13 al suono della sirena. Cambiano poco i valori nel secondo periodo, anzi, l’Acmar rosicchia un altro punticino e va al riposo sul +14 con Dal Fiume tra i protagonisti del match e un Falcomer che non concede spazi ai lunghi marchigiani. Nel terzo periodo si avvicina la Sangiorgese, ma è un fuoco di paglia perché Ravenna riprende tranquillamente il comando delle operazioni e festeggia assieme ai 400 tifosi stipati alla Morigia ma entusiasti.

dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - GILDAN GIULIANOVA 75-73   (10-17, 27-34, 53-57)

 Arbitri: Vigini e Cernic (Trieste)

 Note: Cinque falli: Giuffrè, Mirrione.

Sconfitta per il Giulianova sul campo del Faenza. Partita che ha visto la formazione giuliese avanti anche di 13 punti nel secondo quarto. La squadra di Trapani però non è riuscita a gestire il cospicuo vantaggio. A 4 secondi dalla fine decisivo un canestro della squadra di casa, che ha spezzato l’equilibrio. Tanto rammarico in casa giallorossa per la vittoria sfumata che sarebbe stata davvero importante. Ottimo il rientro di Zorzi dopo l’infortunio autore di 14 punti. Sabato prossimo derby al PalaCastrum con il Pescara.

da Il Centro

La Moreno rinasce nel momento più difficile. Un canestro di Trombetti a 2" dalla fine regala la vittoria ai faentini. Dopo l’equilibrio iniziale, le bombe di Asnaghi e D’Alessandro aprono la via alla prima fuga abruzzese (8-14 al 7’). Al 12’, Giulianova è a +11 sul 12-23. A guidare la rimonta manfreda è soprattutto un ispirato Casprini e nonostante molti liberi sbagliati, al 19’ la Moreno è a -4 (25-29). A ricacciarla indietro sono le bombe in serie di Bellina, Palandrani e Corlianò (39-52 al 27’). Però Faenza non è morta e con un parziale di 14-5 in 3’ si riporta sotto (53-57 al 30’). Giulianova torna a +7 sul 57-64, la Moreno non si disunisce e a 3’31" dalla fine sorpassa (65-64). Dopo il +4 sul 68-64, a 1’10" Faenza è a -2 (71-73). Venturoli impatta, dall’altra parte Giulianova sbaglia e l’ultima palla è per la Moreno. A -7" Casprini fa 0/2 dalla lunetta, ma Trombetti conquista il rimbalzo d’attacco e segna.

dal Corriere Romagna

BBC BUGNALL SILVI MARINA - TECNOVITE ANZOLA 80-68   (22-24, 41-30, 56-51)

 Arbitri: Scola e Caputo (Napoli)

 Note: Spettatori 250 circa. Tiri da due: Silvi 18/36 (50%), Anzola 18/32 (56%). Tiri da tre: Silvi 10/24 (42%), Anzola 6/20 (30%). Tiri liberi: Silvi 14/18 (77%), Anzola 14/18 (77%). Cinque falli: Antrops.

Il BBC torna alla vittoria dopo le due cocenti sconfitte contro Ravenna e Fabriano. A farne le spese è l'Anzola, che nelle ultime sei partite aveva perso una sola volta sul campo di Castrocaro. La squadra di coach Coppeta ha mostrato sul parquet silvarolo di essere ben organizzata in ogni reparto, nonostante la giovane età di molti suoi componenti.

Proprio Antrops e Bianchini (entrambi classe '82), con un'ottima partenza, hanno permesso agli emiliani di chiudere in vantaggio il primo quarto e di rimanere avanti fino al 25-26 del 12': è a questo punto che un parziale dei gialloblu di 16-2 ha letteralmente mandato in bambola gli avversari. Avversari che, tuttavia, si sono rifatti sotto nel terzo tempo fino al -2 (46-44), prima di subire la precisione dalla lunga distanza di Angelucci e Blengini che li ha ricacciati definitivamente indietro. Massimo vantaggio per la Bugnall toccato a 3' dalla fine sul 72-55 (+17), con gli ultimi giri di lancette scanditi dagli applausi del soddisfatto pubblico silvarolo.

Ottime le prove di Perricci (già a quota 18 punti dopo 20') e Maroscia (per lui rimbalzi in quantità industriale) per il Silvi; nell'Anzola non vanno dimenticati i già citati Antrops e Bianchini (35 punti in due), oltre a un Ansaloni precisissimo dalla media distanza.

Giuseppe Mancinelli

BIONDI CASTROCARO - A. BRITANNICA CAMPOBASSO 71-74   (27-21, 39-39, 53-61)

 Arbitri: Tosi e Bartolacci (Recanati - MC)

 Note: Spettatori 150 circa con una discreta rappresentanza di tifosi campobassani.

Con un finale di partita condotto a muso duro e con la forza dei nervi saldi, la Regione Molise Accademia Britannica Basket Campobasso esce vittoriosa dall’impianto di Forlì contro l’ostico Castrocaro, in una di quelle partite che, come si suol dire, sono da sconsigliare ai deboli di cuore. Gli uomini del presidente Di Stefano danno fondo ad ogni propria energia per riportare a casa questa terza vittoria consecutiva, seconda ottenuta in campo avverso, che permette alla compagine campobassana di riagguantare in classifica proprio il Castrocaro. Squadra tenace e veloce quella plasmata dal coach Chiadini, in grado di far circolare la palla in modo rapido per liberare al tiro Manucci e Gaiotti.

I programmi dei biancoverdi sembrano riuscire ad inizio partita, quando la Regione Molise, difendendo a zona con poca intensità, lascia spesso spiragli per i tiri degli esterni del Castrocaro, ma si nota subito che la difesa della squadra di casa non è impenetrabile, soprattutto nella zona centrale, dove iniziano a penetrare in velocità Scotto e Teofilo, provocando i primi danni. Nel secondo quarto la Regione Molise riassetta la propria fase difensiva e continua a pungere gli avversari con veloci penetrazioni per vie centrali, sotto le plance Profeti e Morelli fanno una gran mole di lavoro ai rimbalzi e lasciano solo le briciole agli avversari che entrano in difficoltà e iniziano a peggiorare le proprie percentuali di tiro. Alla fine del secondo quarto la situazione è di perfetta parità, 39 a 39, ma il bello dovrà ancora arrivare.

Quando si rientra in campo, Anzini sprona i suoi ad aumentare i ritmi di gioco, Sabatelli in questo riesce benissimo e, anche se la gara diventa nervosa sotto canestro, dove spesso i rimbalzi divengono carambole infinite, i gialloblu riescono a mettere la museruola a Gaiotti e Manucci, complicando non poco la vita anche al giovane play Silvestrini che perde qualche palla di troppo, permettendo la risalita e il sorpasso dell’Accademia che si porta sul 53 a 48 proprio in uno dei momenti topici del match, ovvero quando gli arbitri decidono di fischiare uno sfondamento a Teofilo che così commette il suo quarto fallo ed è costretto ad abbandonare il parquet per preservarsi per i minuti finali. Al suo posto entra Violo che affronta l’impegno senza alcuna titubanza, dimostrando di vivere un momento di crescita significativo, ma tutta la squadra si ricompatta ancora di più, lottando senza sosta su ogni palla e impedendo ai biancoverdi di casa di giocare in scioltezza. Sono due bombe di Sabatelli che tracciano il solco alla fine del terzo quarto che si chiude con il vantaggio dei campobassani 61 a 53.

L’ultimo quarto è condizionato pesantemente da alcune chiamate arbitrali quantomeno discutibili, che mettono fuori prima capitan Cefaratti e tengono sulla corda, con quattro falli, oltre al già menzionato Teofilo, ben presto anche Profeti, Morelli e Scotto. Non potendo difendere con la stessa tranquillità mostrata in precedenza, l’Accademia è costretta a cedere qualcosa agli avversari, ma continua a tenere in mano la partita con grande autorità, mostrando di sapere come si fa a condurre in porto gare simili. Anzini alterna al meglio gli uomini a sua disposizione e, per far fronte al prevedibile assalto finale del Castrocaro, mette in campo nuovamente Teofilo e chiede a Marco Florio di prendere in mano il gioco. Il play brindisino risponde al meglio e tocca proprio a lui mettere dentro due tiri liberi fondamentali a pochi secondi dalla fine, dopo che Scotto era uscito anch’egli per cinque falli. L’ultimo tiro a fil di sirena è però per Silvestrini, ma è corto e tutta la squadra può precipitarsi sulle gradinate del Palaromiti ad abbracciare il proprio presidente e la discreta rappresentanza di appassionati campobassani che hanno voluto seguire i gialloblu in questa lunga trasferta in terra romagnola.

comunicato stampa Accademia Britannica Basket Campobasso

Castrocaro perde l'imbattibilità casalinga, che fino ad ora ne aveva consentito un campionato di vertice, ed apre una mini serie di due sconfitte consecutive. Il BaskeTerme vive una serata in cui potrà eternamente recriminare per la mira storta (3/18 da 3) e per un "gravemente insufficente" 13/28 dalla lunetta. Campobasso porta a casa una vittoria importante, che la traghetta a sua volta nelle prime posizioni in classifica. Il mattatore, come da previsioni della vigliia, è Teofilo. Chiude con 20 punti, viene peraltro centellinato nel secondo tempo a causa dei falli, ma resta il migliore dei suoi per dinamismo e classe, da manuale le sue uscite dai blocchi chiuse con mortiferi tiri dalla lunga.

Castrocaro parte sparata e lascia sui blocchi l'avversaria. La squadra di Chiadini ci mette il solito cuore, ne infila 27 nel primo periodo e sembra una festa: velocità e contropiede con Manucci, che innesca e distribuisce. Gaiotti chiude con 12 punti i primi 10'. E' lui il trascinatore: infila una serie di 8 consecutivi che scavano il solco (2 triple da cineteca); nulla, davvero nulla, lascia presagire un epilogo tanto infausto. I padroni di casa fanno più partita anche nel periodo n. 2 (36- 30, 16'). Si sale di sggressività, Chiadini prova con successo la carta Solfrizzi, usato troppo poco però durante tutto l'incontro. Lucchi - tanta panchina per lui - bagna i piedi in campo con qualche comparsata di classe in attacco, ma con nessuna incisività in copertura, eccezzion fatta per una stoppatissima da ricordare, ma che i fischietti tolgono dalla partita con un fischio da trattenere in gola.

La Regione Molise non molla. Teofilo sale di giri, le Terme d'un tratto si fanno più piccole e meno incisive, soffrendo troppo la pressione psicologica data dal ritorno degli evversari. Riposo in parità, ma si sente che l'aria è cambiata. Nel terzo quarto segnare diventa un'impresa, le percentuali si abbassano. Campobasso trova la bomba di Sabatelli al 25', la partita gira qui: 48 a 48, poi solo ospiti in campo, più veloci e concreti. Arrivano aiuti pure dal tecnico rifilato a Gaiotti, da qui prende il via il break del 50-57, ancora Sabatelli dalla lunga a metterci lo zampino. Nel quarto e ultimo periodo Castrocaro va sotto anche 55-65 ma non molla. Punto su punto parte il recupero, grazie anche a Teofilo, ora fuori per falli; Gordini dà più sostanza sotto, sospinto da Manucci e Gaiotti, Chiadini rientra in partita. Nel finale rientra Silvestrini, che ha agonismo da vendere (65-67, 37'); 69-70 a 60" dalla fine proprio grazie al tiro del play riminese. Florio realizza i 2 punti che valgono il +3 per gli ospiti, l'ultima palla è ancora di Silvestrini, che in velocità opta per la soluzione personale, senza servire Manucci in angolo: la bomba finisce sul ferro e con essa le speranze di Castrocaro. A Campobasso la terza vittoria consecutiva.

Giovanni Fussi - da forlibasket.it

CONAD PORTO RECANATI - SANTARCANGIOLESE BASKET 87-71   (22-19, 48-36, 68-54)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Giampietro (Chieti)

 Note: 

La Conad si dimostra implacabile fra la mura amiche, battendo il S. Arcangelo. Dopo un primo quarto in equilibrio, chiuso 22-19 per la Conad, la formazione di Regini prende le dovute contromisure e per gli ospiti non vi è nulla da fare. Nella parte finale la Conad raggiunge anche più 18, ma non spinge sull'acceleratore. Nonostante il pessimo arbitraggio la squadra di casa si aggiudica una meritata vittoria.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico

Tre minuti di fuoco, poi è solo Conad. Santarcangelo esce sconfitto da Porto Recanati, dopo una partita che l’ha visto sovrastato da una squadra che sa sfruttare a dovere il fattore campo (87 punti di media in casa, 62 in trasferta). E pensare che l’avvio aveva illuso tutti, visto che le triple di Donati e Manuele Benzi portavano la squadra di Zannoni sull’11-4. Portorecanati reagiva subito e prima impattava sul 15-15, poi metteva la freccia sul 20-19, cominciando a guadagnare terreno, pur senza break, minuto dopo minuto. I gialloblu iniziavano così sotto di 14 l’ultimo quarto e provavano la carta della zona: i marchigiani sprecavano quattro possessi consecutivi ma i romagnoli non sfruttavano l’occasione e la partita restava tabù.

dal Corriere Romagna

NOICOM PESCARA - SARVI LUGO 75-64   (27-24, 42-41, 59-57)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano - CB) e Boschetti (Campobasso)

 Note: Tiri da 2: Pescara 16/34 (47%), Lugo 13/32 (41%). Tiri da tre: Pescara 9/23 (39%), Lugo 8/21 (38%). Tiri liberi: Pescara 16/20 (80%), Lugo 14/20 (70%). Cinque falli: Salvatore.

Con una grande prestazione la Noicom torna alla vittoria imponendosi sulla capolista Lugo. E’ stata tutta la squadra ad esprimersi su adeguati livelli tenendo quasi sempre in mano la gara e senza cedere di fronte ai recuperi dei temibilissimi avversari. Dopo un avvio incerto, le prime due frazioni sono di marca pescarese. Al 14’ c'è il massimo vantaggio (35-24), ma c'è poi il ritorno dei romagnoli con Rambelli e Sonego (46-51 al 25’). Vantaggio riacciuffato negli ultimi 5’ e incrementato nel finale giocato con grande determinazione.

Paolo Toro - da Il Centro

La Zanni Lugo perde partita e primato a Pescara. La squadra di Franchella incappa in una serata negativa dove tutto ha girato storto. Primo, una prestazione non all’altezza delle ultime esibizioni. Secondo, troppi giocatori chiave hanno steccato. Risultato, una sconfitta meritata e imprevedibile che lancia così nuovamente l’Acmar sola al comando della classifica. Nel primo quarto, la Zanni prova due volte a fuggire andando sempre sul +6 ma viene puntualmente ripresa. Nel secondo parziale, è il Pescara a stringere i tempi, volando sul 35-24 con una bomba di Nobili. La Zanni risponde di squadra e in virtù di una difesa migliore, rientra in partita prima dell’intervallo. Il terzo tempo si apre con i romagnoli scatenati tanto da andare sul 46-53: invece di dare il colpo di grazia, Lugo si siede e subisce un terrificante parziale di 13-4.Tutto da rifare, ma nell’ultimo tempo Pescara ha più energie da spendere e vince con pieno merito.

dal Corriere Romagna

PHLOGAS CAMPOBASSO - MEDITERRANEA FABRIANO 84-79   (19-18, 41-32, 61-58)

 Arbitri: Silvestro (Napoli) e Cioffi (Caserta)

 Note: Spettatori 500 circa. Tiri da due: Phlogas 25/48 (52%), Fabriano 19/49 (39%). Tiri da tre: Phlogas 4/15 (27%), Fabriano 7/19 (37%). Tiri liberi: Phlogas 22/27 (81%), Fabriano 20/26 (77%). Rimbalzi: Phlogas 23 (Siervo 6), Fabriano 19 (Venturi 6). Cinque falli: Schiffini, Tourn. Falli tecnici alla panchina della Phlogas al 33' e ad Alesse al 36'.

Al Palavazzieri non si passa. La Phlogas Campobasso conferma la legge che la vuole finora sempre vincente in casa e sempre sconfitta in trasferta: a lasciarci le penne è questa volta il Fabriano, dopo una partita che vede i campobassani sempre avanti nel punteggio tranne che per un paio di minuti, quando i marchigiani vanno sopra di due prima di subire un nuovo parziale dai ragazzi di Fabio Ladomorzi. La differenza fra le due squadre a livello di cifre sta tutta nelle percentuali da due: l'ottimo 52% dei padroni di casa fa decisamente a pugni con l'insufficiente 39% degli ospiti, che pagano indubbiamente il lungo sedersi in panchina di Fabian Tourn, gravato di falli già nel primo periodo.

Assente Giuseppe Pilla a causa di un sospetto stiramento, "Peppone" Pilla lo sostituisce fra i dieci a referto e Luca Antonelli in quintetto base. Ed è proprio il numero nove campobassano a fare la partita in attacco e a segnare i punti del primo allungo della Phlogas, che a metà del primo quarto è sopra 11-5. La chiave della partita è però "Ciccio" Siervo. Il pivot di Padula difende di fisico contro il gigante Tourn, l'uomo più pericoloso dei suoi, e riceve spesso palla in post basso per giocare uno contro uno contro l'argentino. Risultato: tre falli, di cui due in attacco, di Tourn già al sesto minuto e "pino" anticipato per il pivot ex Osimo. Le folate in contropiede di Antonelli tengono avanti l'Olimpia, ma un ottimo Alesse risponde molto bene e consente ai suoi di restare a contatto nel punteggio.

Senza il suo totem argentino, Fabriano resiste fino al termine del primo quarto ma nel secondo subisce il break della Phlogas, propiziato ancora dalle giocate in attacco di Luca Antonelli, imprendibile per la difesa ospite con le sue "esplosioni" verso il canestro avversario (16 nei primi due periodi), e da due belle triple di Nicola Pilla che "bucano" la zona marchigiana. Dall'altra parte gli errori sono tanti e i rimbalzi cadono spesso nelle mani dei lunghi campobassani nonostante l'ottima vena di Venturi, che là sotto sostituisce Tourn come meglio può ma che spesso si trova a lottare da solo contro due a turno fra Guida, Gatti e Siervo.

Ad inizio di terzo periodo si ha il massimo vantaggio dei campobassani, un +16 sul punteggio di 48-32, Tourn è di nuovo in campo ma gioca solo pochi minuti perché commette il quarto fallo e torna in panchina. Ma proprio quando la Phlogas sembra poter mettere le mani sulla partita entrano in scena le guardie marchigiane. Pellacchia entra in campo dopo oltre due periodi di panchina e mette due triple, Alesse ha uno stile di tiro non molto ortodosso ma ne infila altre due. Fabriano si rifà sotto e nel finale di frazione mette il naso avanti nel punteggio ma è ricacciata immediatamente indietro dalle ottime giocate sull'asse Tosolini - N. Pilla (un paio di "backdoor" dell'ex fabrianese spellano le mani al folto pubblico pubblico presente a Vazzieri).

Si arriva così al quarto periodo, con la Phlogas che aumenta gradualmente il margine fino al 77-63 del 36', grazie soprattutto ad un Siervo ancora sugli scudi (schiacciata in faccia a Tourn e movimenti in post basso che causano il quinto fallo dell'argentino). Qui però l'Olimpia si blocca e concede la rimonta agli ospiti. Cantelli, Alesse e Conti cominciano a segnare punti importanti, dall'altra parte i campobassani reclamano per qualche fischio trattenuto dalla coppia arbitrale (che nel complesso dirige molto bene) e subiscono il rientro del quintetto marchigiano fino al pericoloso (per i campobassani) -3 sul 79-76 a 34" dal termine con un canestro di Conti. Il fallo immediato su Tosolini consente al playmaker campobassano di infilare i liberi dell'81-76, ma Alesse trova con un po' di fortuna una tripla di tabellone che fa -2 (81-79). E' Guida, questa volta, la "vittima" del fallo tattico ospite: il pivot fa 1/2 dalla lunetta e così Alesse ha fra le mani la tripla del pareggio, un tiro che finisce sul ferro con il fallo di Conti sul rimbalzo che manda in lunetta Tosolini per il 2/2 che chiude la contesa.

La palma del migliore in campo andrebbe divisa equamente fra Siervo, N. Pilla ed Antonelli, ma se vogliamo parlare di mvp nel senso strettamente americano del termine allora l'uomo chiave per la vittoria è senza dubbio Ciccio Siervo, che ha una parte importantissima nel decidere le sorti del match col suo ottimo gioco contro Tourn. Dall'altra parte, il migliore è Alesse, costante spina nel fianco per la difesa campobassana. La prossima è ancora in casa per la Phlogas: arriva un Recanati "avvelenato" dalla rocambolesca sconfitta casalinga con Riccione... ma che dovrà comunque fare i conti con la legge del Palavazzieri.

Vittorio Salvatorelli

LARMS RECANATI - TENDER RICCIONE 73-75   (21-11, 36-33, 53-47)

 Arbitri: Caforio (Brindisi) e Falzetta (Foggia)

 Note: 

A 10" dalla fine in vantaggio di un punto e con la palla in mano, i recanatesi, quando sembrano ormai certi della vittoria, commettono una sciocchezza incredibile con un fallo di Marzi che porta il Riccione ai liberi e quindi alla vittoria in una gara ormai decisa. La formazione recanatese aveva iniziato molto bene la partita andando subito avanti di 10 punti e dando l'impressione di poter tranquillamente battere la pur forte squadra ospite. Dopo 15', però la partita cambiava volto: Riccione si rifaceva sotto recuperando in pochi minuti il gap mentre i locali facevano fatica a centrare il canestro e ai rimbalzi. Addirittura nel terzo periodo c'era il sorpasso, ma Ferrini e compagni si riportavano avanti anche di 6. Poi il concitato finale e la vittoria del Riccione che gettava nello sconforto una Larms sprecona.

Gabriele Magagnini - dal Corriere Adriatico

Due punti tutti di grinta per la Tender che passa a Recanati dopo una partenza a rilento, con gli uomini di Galli timorosi e poco reattivi e Recanati a fare la voce grossa a rimbalzo. Nel secondo quarto sale in cattedra Tononi che ricuce il break. Al resto ci pensa la difesa riccionese che innesca il contropiede. Ma qualche conclusione facile sbagliata non consente alla Tender di prendere il largo. Anzi, nell’ultimo quarto i padroni di casa salgono anche a +5. La Tender torna a contatto e sul +1 per Recanati a pochi secondi dalla sirena, Matteo Panzeri costringe Marzi al fallo in attacco. Sul ribaltamento di fronte Ferretti segna e subisce fallo, insacca il libero e porta Riccione sul +2 (73-75). I marchigiani hanno l’ultimo possesso ma falliscono la conclusione.

dal Corriere Romagna