SANTARCANGIOLESE BASKET - SARVI LUGO 79-93   (25-21, 37-40, 61-62)

 Arbitri: Nania (Perugia) e Tarpani (Corciano - PG)

 Note: 

Il derby di Romagna è targato Lugo. Una Sarvi versione diesel passa a Santarcangelo con un super quarto periodo, anche se il punteggio finale punisce oltre i demeriti i gialloblu di casa. La squadra di Zannoni, infatti, pur senza Manuele Benzi (dovrebbe rientrare in settimana) e Stramiglio, è partita molto bene, guidando la gara per quindici minuti con un +7 come massimo vantaggio (25-18). Nel finale di secondo quarto, però, Lugo riporta la sfida in equilibrio (31-31) e con Rambelli mette il naso avanti all’intervallo (37-40).

Nella ripresa l’equilibrio regna sovrano per tutto il terzo periodo, con le squadre sempre spalla a spalla. La svolta allora arriva tra il 32’ e il 34’: dal 66-66 infatti si passa al 66-73 con un 7-0 targato Rambelli-Zotti. Santarcangelo si ritrova ad inseguire ma non riesce ad avvicinarsi, sia per qualche forzatura di Donati, sia per due triple pesantissime di Zotti, che tiene lontani i gialloblu. A 2’ dalla sirena, poi, sono due rimbalzi offensivi puntualmente trasformati in canestri da Sonego a fissare il +10 dell’implacabile Sarvi, che poi sfrutta il fallo sistematico per chiudere in tranquillità sul 79-93 finale. Per il Santarcangelo è la quarta sconfitta cosecutiva, con il grandissimo rimpianto di un ultimo quarto scellerato da trentun punti subiti.

dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - TENDER RICCIONE 71-86   (14-22, 26-37, 48-49)

 Arbitri: Lesca (Vercelli) e Mazza (Cigliano - VC)

 Note: Tiri liberi: Faenza 15/25 (60%), Riccione 21/28 (75%).

Il derby parla riccionese. La Tender espugna con pieno merito il Bubani e inguaia una Moreno in evidente difficoltà. Per la squadra di Cappelletti se non è crisi, poco ci manca. Riccione ha giocato una buona partita, Faenza ha avuto qualche sprazzo, ma nel complesso ha palesato grossi limiti sia di gioco che di mentalità. E sono proprio questi ultimi a preoccupare di più.

Avvio equilibratissimo, fino al 9’ il vantaggio massimo, da una parte e dell’altra, è di 4 punti (4-0 al 1’, 11-15 al 7’), finché una fiammata di Grossi non regala il +8 alla Tender. La Moreno inizia il secondo quarto con scelte di tiro orribili, ma pure Riccione sbaglia molto (18-24 al 15’). Quando Faenza si dimentica di fare il tagliafuori, gli ospiti si allontanano (23-34 al 18’, 29-41 al 22’). La rimonta manfreda passa attraverso la difesa press e una ritrovata vena offensiva, soprattutto da parte di Venturoli e Trombetti. Al 26’, Faenza raggiunge la parità sul 43-43, frutto di un parziale di 14-2. Più volte gli uomini di Cappelletti hanno tra le mani la palla del vantaggio, ma non riescono mai a sfruttarla. Se da una parte la Tender riacquista fiducia, dall’altra la Moreno perde lucidità. La fuga rivierasca è inevitabile, con uno strepitoso Grossi sugli scudi. Dal 48-49 del 30’, si passa al 48-55 del 32’ e al 52-64 del 34’. Al 36’, il +15 della Tender suona come una sentenza. Riccione trova il massimo vantaggio a un minuto dalla fine (+20, 59-79 con due liberi dell’ottimo Ferretti). Per la Moreno è notte fonda.

Giovanni Morini - dal Corriere Romagna

BIONDI CASTROCARO - TECNOVITE ANZOLA 84-78   (23-18, 43-37, 64-54)

 Arbitri: Sospiri (Salsomaggiore - PR) e Scaffardi (Parma)

 Note: Spettatori 150. Cinque falli: Pagani.

Il BaskeTerme Castrocaro si butta alle spalle il derby della scorsa settimana perso a Ravenna superando con convinzione il Basket Anzola. La truppa di coach Chiadini tiene il bandolo della matassa per l'intero incontro concedendo solo le briciole ai felsinei. La forza dei termali è certamente la compattezza nella propria metà campo, la tranquillità e la pazienza di trovare buoni tiri senza ostinarsi in soluzioni individuali.

Avvio estremamente contratto da entrambe le parti, le palle perse non si contano. Silvestrini spinge ripetutamente sull'acceleratore ma sono Pagani (confusionario) e soprattutto il lettone Antrops (7 punti in un amen) a firmare uno dei pochi vantaggi ospiti (10-14 al 5'). Il BaskeTerme - che ha un Bortolami ex di turno emozionato e Lucchi ancora ammaccato - si rimette subito in careggiata grazie a un paio di cesti di Gaiotti e alla zona pari ordinata da Chiadini (19-17 all'8'). Difesa, quest'ultima, che per Anzola diventa un vero e proprio rebus, mentre Gordini spadroneggia a rimbalzo (sopratutto offensivo, 22 in totale le carambole per il pivot castrocarese) e Manucci comincia a crivellare la retina avversaria: si arriva al massimo vantaggio della prima parte di gara (30-19 al 14'). I bolognesi, nel frattempo anche loro passati a zona, provano a risollevarsi con il lungo atipico Ansaloni (6/11 da 2 e 9 rimbalzi a fine gara), ma ancora una volta le accelerazioni del play tascabile Silvestrini (11 punti all'intervallo) mantengono il divario su binari accettabili per i padroni di casa.

Dopo la pausa per il tè caldo comincia un vero e proprio show orchestrato dalla coppia di casa Manucci-Gordini: il primo spara dall'arco che è un piacere, il secondo spegne la luce agli avversari nella sua area e regala un paio di canestri con fallo da antologia (62-52 al 28'). Per i ragazzi di coach Coppeta si spegne la luce, è il solo Antrops, veramente un buon giocatore (4/6 da 2, 4/7 da 3), a non far sprofondare la sua squadra. La partita sembra avere la sua benedizione al 35' quando in un batter di ciglio Gordini (Mvp grazie anche al 7/11 da 2 e ai 3 assist) realizza l'ennesimo andone seguito dalla triplissima di Gaiotti (76-60). Il finale è tutto di marca ospite con Terme un pò svogliate alla ricerca della sirena. Si resta in alta quota.

Il patron Pierpaolo Neri commenta: "Vittoria importante che cancella le scorie del derby ravennate, ma sul vantaggio di 16 punti ho visto troppe disattenzioni. Consideriamo il fatto che Manucci non potrà sempre fare partite di questo genere...".

Giovanni Fussi - da forlibasket.it

MEDITERRANEA FABRIANO - A. BRITANNICA CAMPOBASSO 72-84   (19-25, 28-47, 58-63)

 Arbitri: Annibaletti (Marsciano - PG) e Di Deo (Perugia)

 Note: 

Prima vittoria in esterno per la Regione Molise Accademia Britannica Basket Campobasso in questo difficile inizio di stagione. A Fabriano, contro una compagine di casa ben organizzata e decisa a non mollare fino all’ultimissimo secondo di gioco, la squadra del presidente Di Stefano, presente sugli spalti del PalaIndesit per vedere cosa i suoi ragazzi erano in grado di fare dopo le prestazioni non esaltanti e soprattutto altalenanti delle scorse settimane, ha condotto la gara con il giusto atteggiamento sin dallla palla a due iniziale.

S’è visto subito che i gialloblu capitanati dall’esperto Cefaratti erano scesi in campo con una consapevolezza nei propri mezzi diversa rispetto al passato, riuscendo immediatamente ad entrare in partita e a essere incisivi in fase d’attacco con un siderale Teofilo, alla fine autore di ben 30 punti, e un puntuale Profeti sotto canestro a conquistare rimbalzi importanti, per ribaltare il gioco in velocità così come piace a coach Anzini. I marchigiani, nei primi due quarti, non sono riusciti a penetrare tra le maglie della difesa campobassana, finalmente arcigna e concentrata come mai fino ad ora in campionato, e il forte Tourn è rimasto spesso tagliato fuori dal gioco, chiuso con puntualità dai centri dell’Accademia.

Fabriano provava a rientrare in partita all’inizio del terzo quarto e riusciva a mettere una discreta pressione addosso ai ragazzi di Anzini, che però questa volta erano davvero bravi a non innervosirsi e a non avere cali di tensione, incassando con maturità la reazione avversaria, ma non mollando la presa, grazie anche alla mira di Scotto che respingeva a distanza di sicurezza la squadra guidata da coach Tonucci.

L’ultimo quarto si preannunciava così come una lotta di nervi che si sarebbe conclusa sul fil di sirena. La Regione Molise riprendeva subito a difendere con intensità in tutte le zone del campo, asfissiando le bocche da fuoco degli avversari Gnaccarini e Cantelli, mai lasciati liberi di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Proprio la difesa ha permesso alla squadra campobassana di terminare la gara in crescendo, tenendo sotto controllo la voglia e la grinta del Fabriano, team che ha mostrato di valere ben più dei quattro punti che conserva in classifica.

A fine partita tutti i giocatori gialloblu, con in testa capitan Cefaratti, hanno voluto dedicare quest’agognata prima vittoria in trasferta al presidete Di Stefano, tornato accanto alla propria squadra dopo più di un mese d’assenza dovuta alla sua partecipazione alla missione della Croce Rossa in Iraq. Per l’Accademia si è trattato di un pronto riscatto dopo la negativa prestazione casalinga di una settimana prima, ma, ancora una volta, per capire di che pasta è fatta realmente la compagine allenata da Anzini bisognerà vedere cosa saranno in grado di fare i gialloblu nei prossimi imminenti impegni, per ora è bene continuare a pensare che la prima cosa indispensabile da fare è mettersi al sicuro, cercando di tenersi lontani dalle zone calde del fondo classifica al più presto.

comunicato stampa Accademia Britannica Basket Campobasso

GILDAN GIULIANOVA - PIERRE P.S. GIORGIO 88-79   (24-14, 52-39, 63-62)

 Arbitri: Marinelli (Rieti) e Recchia (Veroli - FR)

 Note: Spettatori 500 circa. Cinque falli: Iagrosso.

Parte male, recupera ed effettua il sorpasso nell'ultimo quarto, poi crolla a pochi minuti dalla sirena finale. La Sangiorgese perde così con il Giulianova, ultimo in classifica, per 88-79 una partita che in avvio di quarto parziale sembrava poter vincere. Un D'Alessandro impeccabile porta in spalla gli abruzzesi nella prima metà partita fino al +13 dell'intervallo (52-39), massimo vantaggio dei padroni di casa. La Sangiorgese rientra in partita e recupera grazie a Passeri, che segna sia da sotto sia dalla distanza, e a Menghini. Alla fine del terzo il Giulianova è sopra di un solo punto (63-62). La Sangiorgese si porta sopra di 2 (65-63), ma il vantaggio è effimero. Con la zona, infatti, la vena realizzativa dei cecchini marchigiani si ferma e Giulianova prima mette a segno un mini-break di 5-0, poi chiude sull'88-79.

dal Corriere Adriatico

PHLOGAS CAMPOBASSO - CONAD PORTO RECANATI 78-70   (21-20, 31-44, 51-54)

 Arbitri: Di Benedetto (Barletta - BA) e Falzetta (Foggia)

 Note: Spettatori 500 circa. Tiri da due: Phlogas 19/55 (36%), Porto Recanati 11/37 (30%). Tiri da tre: Phlogas 4/16 (25%), Porto Recanati 7/21 (33%). Tiri liberi: Phlogas 28/45 (62%), Porto Recanati 27/41 (66%). Rimbalzi: Phlogas 40 (Gatti 14), Porto Recanati 21 (Siciliano, Crescenzi e Iancarelli 4). Cinque falli: Filipponio, N. Pilla, Guida, Siervo, Pesci, Crescenzi, Sorgoni. Falli tecnici alla panchina della Phlogas al 12' e a N. Pilla al 17'.

Ancora una vittoria conquistata con il cuore. Nonostante le tante avversità, leggi un arbitraggio al limite del ridicolo, la Phlogas Campobasso fa sua l'importantissima partita contro il Porto Recanati di Cristian Crescenzi e conquista meritatamente il terzo successo in campionato, un successo che arriva dopo due stop consecutivi e rilancia le ambizioni di salvezza di Filipponio e compagni. Prima di passare al commento della gara, diamo uno sgurado alle cifre: meglio la Phlogas al tiro da due, meglio il Porto Recanati al tiro da tre, le due squadre si equivalgono dalla lunetta. La chiave del match è da leggere alla voce rimbalzi: i molisani quasi doppiano i marchigiani, con Alberto Gatti ancora una volta mattatore assoluto (14), ben spalleggiato dagli ottimi Siervo (9) e Guida (6), e - si sa - nel basket chi primeggia sotto le plance vince quasi matematicamente la partita.

I marchigiani si presentano in Molise con Pascucci infortunato e in panchina solo per fare numero, la Phlogas recupera Guida ed ha di nuovo in piena efficienza Antonelli e Tosolini, con Fiorilli che lamenta ancora problemi alla schiena e cede il posto fra i dieci a Brigante. Comincia una partita molto fisica, con contatti durissimi da entrambe le parti, ma inizialmente le cose filano via piuttosto lisce dal punto di vista nervoso, con la Phlogas che fatica a trovare il canestro avversario e il Porto Recanati che prende sette lunghezze di margine (7-14) ma viene immediatamente ripreso (13-14 dopo 5'50" di gioco). Da questo momento in poi comincia lo show dei due signori in grigio, che innervosiscono pubblico e giocatori molisani con chiamate al limite del cervellotico, fischiando contatti veniali e lasciando passare "mazzate" incredibili. Gli ospiti protestano (a ragione) con il tavolo per due punti non segnati a referto, la gara viene continuamente spezzettata e diventa francamente inguardabile.

Il secondo periodo vede il momento peggiore della Phlogas: innervositi dalla condotta arbitrale (il primo fallo della frazione è fischiato agli ospiti dopo oltre cinque minuti), i ragazzi di coach Ladomorzi sbagliano banalmente canestri fatti e concedono tiri facili agli avversari arroccandosi in una zona che viene più di una volta facilmente superata dal "triplista" di turno: Pesci, Monticelli e due volte Siciliano danno il la alla fuga del Porto Recanati, che va via fino a +14 (26-42) prima che i molisani - dopo lunghi minuti di "bonaccia" dal punto di vista dei canestri segnati - si scuotano senza però evitare il -13 dell'intervallo lungo.

Al rientro in campo, è tutt'altra Olimpia. Approfittando dei continui errori al tiro e delle numerose palle perse degli ospiti (frutto anche di una ritrovata intensità difensiva), i campobassani tornano prepotentemente in partita col lavoro dei lunghi: Guida ne mette 4, Siervo subisce falli e segna tiri liberi, lo stesso numero 19 e Gatti la fanno da padroni sotto le plance, al trentesimo la gara è totalmente riaperta con la Phlogas solo a -3 nonostante gli arbitri continuino a creare tensione in campo con i loro fischi, che cominciano a scontentare anche gli ospiti.

Sulle ali dell'entusiasmo, i padroni di casa non si fermano e macinano gioco anche nell'ultima frazione: Guida con sei punti consecutivi fa 57 pari e poi esce per falli, Siervo porta la Phlogas a +1 (59-58) e poi raggiunge il compagno con cinque penalità, Tosolini segna da tre per il 65-62, Filipponio conquista un fondamentale rimbalzo in attacco e scarica per G. Pilla, che subisce fallo sulla tripla e fa 2/3 dalla lunetta, Antonelli (migliore in campo) spezza in due la partita con cinque punti consecutivi e, dopo un canestro avversario, con un decisivo gioco da tre punti. Dall'altra parte, Crescenzi e Pesci sono già fuori per falli, il solo Siciliano tenta di mantenere a galla i suoi riuscendo anche in qualche "trucchetto", come un paio di spinte a Filipponio verso un giocatore avversario, prontamente sanzionate dagli arbitri... con falli al playmaker campobassano (figuriamoci!), ma la Phlogas chiude in tranquillità a +8 e mantiene inviolato il Palavazzieri.

Vittorio Salvatorelli

LARMS RECANATI - NOICOM PESCARA 89-59   (16-14, 41-24, 62-48)

 Arbitri: Benedetti (Treviso) e Montecuollo (Oderzo - TV)

 Note: 

BBC BUGNALL SILVI MARINA - ACMAR RAVENNA 67-72   (14-17, 29-24, 51-45, 61-61)

 Arbitri: Buonfrate e Giannese (Taranto)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Spettatori 400 circa. Tiri liberi: Silvi 18/25 (72%), Ravenna 28/39 (72%). Cinque falli: Serra, Di Nicola, Santarelli.

La Bugnall perde, ma alza bandiera bianca solo al termine del primo tempo supplementare: Ravenna si conferma degna antagonista del quintetto di Di Bonaventura e passa al PalaPiomba dopo 50’ combattuti e avvincenti. Una partita sostanzialmente equilibrata fino a 3’ dall’ultima sirena dell’overtime: break e controbreak, da ambo le parti, hanno caratterizzato una gara intensa, con l’apporto di un pubblico degno di una categoria superiore.

La Bugnall parte male, si riprende nel secondo periodo quando va al riposo avanti di 5. La contesa rimane appassionante nel terzo periodo, quando Silvi tenta più volte l’allungo decisivo ma Ravenna, anche con il supporto dei fratelli Marisi, rimane in partita. Ravenna arranca e raggiunge Silvi nell’ultimo periodo. A -7" tassinari non è fortunato nella tripla decisiva; così come Perricci, dopo un applaudito coast to coast. Nel supplementare Dal Fiume, in diverse occasioni, non sbaglia dalla lunetta. Sarà lui il cestista decisivo ai fini della vittoria degli ospiti, maturata a 19" dal suono finale.

da Il Centro

L'Acmar sbanca il parquet di Silvi Marina e si gode la vetta solitaria della classifica. Ma non è certo stata una passeggiata per Marisi e soci: i giallorossi, infatti, in quello che era il big-match della giornata, l'hanno spuntata al supplementare, dopo un match molto intenso. La partenza è favorevole ai giallorossi, che vanno subito in fuga. Poi Silvi rientra e con un break a cavallo dei primi due quarti opera il sorpasso. Nel finale Dal Fiume riporta sotto Ravenna, che a 8” dal termine spreca il tiro-vittoria con Tassinari. Nel supplementare i romagnoli sono glaciali dalla lunetta.

dal Corriere Romagna