SANTARCANGIOLESE BASKET - TECNOVITE ANZOLA 67-71   (18-19, 34-33, 51-52)

 Arbitri: Gatti (Salsomaggiore - PR) e Zavatta (Cervia - RA)

 Note: 

Anzola sorprende il Santarcangelo. La squadra di Zannoni, reduce da una settimana tormentata da problemi fisici, ha pagato nel finale la mancanza di lucidità e qualche errore grossolano, dopo aver giocato una partita sui ritmi preferiti dai bolognesi.

Gli ospiti infatti sono partiti bene (4-11) e hanno condotto per buona parte della gara, anche se i parziali dei primi tre quarti testimoniano di un equilibrio esasperato. Inevitabile la volata finale, con Emanuel Venturi a firmare il vantaggio a 3’ dalla fine (62-61). Sul 64-64 però Anzola si porta avanti (64-66) e va in fuga con la tripla di Ferri (64-69). La bomba di Donati riapre i giochi (67-70), ma nonostante lo 0/2 ai liberi di Dondi, è lo stesso Donati a sbagliare la tripla del pareggio a -25”. E allora è Ansaloni a segnare poi dalla lunetta il punto della sicurezza, che chiude la sfida (67-71).

dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - ACMAR RAVENNA 64-88   (12-18, 26-42, 43-62)

 Arbitri: Mustaro e Pirastru (Pisa)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri liberi: Faenza 9/18 (50%), Ravenna 23/30 (77%). Fallo tecnico a Bacchini al 12'.

Il derby parla solo ravennate. Tra Moreno e Acmar non c'è stata storia: la squadra di Adolfo Marisi è più forte e ha giocato una gara praticamente perfetta. Faenza dal canto suo ha sbagliato tanto ed è uscita inevitabilmente dal match con le ossa rotte, dopo essere stata sotto anche di 30 punti. Tanto di cappello, dunque, all'Acmar, che ha abbandonato il campo tra gli applausi, confermandosi tra le primissime candidate al salto in B2.

La Moreno si presenta sparando 3 bombe (9-7 al 3'), ma dimenticandosi il tagliafuori (9-13 al 6'). Le percussioni di Dal Fiume e Francesco Marisi caricano di falli Faenza, Cappelletti respira affidandosi alla solita girandola di cambi (al 12' sono già entrati i 10 giocatori a sua disposizione), ma Tassinari colpisce dalla lunga e così l'Acmar si allontana (17-27 al 14'). Venturoli e compagni collezionano errori su errori, mentre dall'altra parte Francesconi è implacabile e nemmeno il quarto fallo di Aldrovandi frena la corsa ravennate (26-42 al 20').

All'inizio del terzo quarto Faenza dà l'impressione di volerci provare, ma continua a sbagliare tantissimo, da sotto e ai liberi. Le palle perse (moltissime le infrazioni di passi) fanno il resto. Cappelletti si rifugia nella difesa press, ma l'Acmar non si scompone di un millimetro e al 26' è a +19 sul 35-54. L'ultimo quarto è di pura accademia, con Ravenna che raggiunge il massimo vantaggio al 35' (49-79). Negli ultimissimi secondi Faenza diminuisce lo svantaggio ma il passivo resta assai pesante.

Giovanni Morini - dal Corriere Romagna

SARVI LUGO - BBC BUGNALL SILVI MARINA 82-71   (19-11, 40-34, 55-57)

 Arbitri: Cappati (Ferrara) e Ranieri (Forlì)

 Note: Spettatori 150 circa con rappresentanza ospite. Tiri da tre: Lugo 12/24 (50%), Silvi 6/16 (38%). Tiri liberi: Lugo 10/13 (77%), Silvi 5/8 (63%). Cinque falli: Santarelli. Fallo tecnico a Di Nicola.

Quello di Via Lumagni si conferma un campo stregato per i colori gialloblu: 5 partite disputate in terra romagnola dal BBC Silvi e altrettante brucianti sconfitte. Il Lugo è partito fortissimo, 8-0 dopo 3' di gioco; il Silvi, insolitamente contratto, ha risposto subito con un 9-2 (10-9) per poi subire lo stesso parziale ad opera degli avversari (19-11 alla fine del primo quarto). Nel secondo quarto, dopo che i padroni di casa toccano ripetutamente le 10 lunghezze di vantaggio (22-13 e poi 32-23), il quintetto di Di Bonaventura comincia, finalmente, a giocare come sa: Blengini riporta i suoi a contatto (38-34) e si va al riposo con rinnovata fiducia.

Al rientro in campo, infatti, sembra un'altra partita: Silvi torna a -1 subito (40-39), Lugo non ci sta e si riporta a +6 (47-41) ma poi subisce un parziale terrificante di 10-0 che la manda addirittura a -4, 47-51. Il quarto periodo, comunque, è tutto da giocare: le squadre si battono punto a punto fino a pochi minuti dalla fine, fin quando inizia lo show di Pecchia, che segna 12 dei suoi 18 punti totali con uno stratosferico 4/4 dalla lunga distanza. Il BBC cede le armi e la Sarvi chiude con il massimo vantaggio della partita.

Grande soddisfazione in casa lughese per aver imposto il primo stop alla capolista grazie a una prestazione al limite della perfezione; qualche recriminazione, invece, per la dirigenza silvarola, infuriata contro gli arbitri per il trattamento avuto negli ultimi 10' di gioco (1 solo fallo fischiato a favore dei gialloblu, che in tutta la partita hanno tirato la miseria di 8 liberi).

Giuseppe Mancinelli

BIONDI CASTROCARO - CONAD PORTO RECANATI 62-54   (19-11, 37-32, 46-43)

 Arbitri: Baruffaldi (Asola - MN) e Breviglieri (Curtatone - MN)

 Note: Spettatori 200 circa. Cinque falli: Pesci, Siciliano, Giampieri, Bortolani, Gaiotti.

Sempre vincente tra le mura amiche, Castrocaro si conferma anche contro Proto Recanati. Gordini è protagonista da subito e la Biondi è padrona dell’area: un paio di magie di Solfrizzi contribuiscono al +8 dopo i primi 10 minuti. Più organizzata e più rapida, la Biondi è dominatrice del campo anche nel secondo quarto. Dall’altra parte solo Mancinelli e Giampieri reggono l’urto dei termali. Senza Gordini, Castrocaro subisce negli ultimi minuti e va al riposo con solo 5 punti di vantaggio.

Nel terzo periodo apre gli spazi Siciliano e Porto arriva al pareggio (40-40), ma la Biondi stringe i denti e colpisce con Gaiotti e Manucci. Nell’ultimo quarto le squadre sono sempre punto a punto con al Biondi sempre avanti: risolve a due minuti dalla fine un lampo di Manucci e la scaltrezza di Solfrizzi.

Giovanni Fussi - dal Corriere Romagna

Niente da fare per il Porto Recanati che a Forlì perde con il Castrocaro per 62-54. Il quintetto di Regini paga a caro prezzo l'assenza del pivot Crescenzi, che non ha giocato a causa di un infortunio al polpaccio destro. Eppure i marchigiani mostrano una buona costruzione del gioco e tanto carattere. Complici della disfatta marchigiana l'uscita per cinque falli di Pesci e Giampieri a 1'30" dalla sirena finale. Regini è costretto a far entrare i giovani rimasti.

dal Corriere Adriatico

A. BRITANNICA CAMPOBASSO - LARMS RECANATI 97-86   (25-13, 47-43, 72-58)

 Arbitri: Chirico (Scafati - SA) e Monti (Napoli)

 Note: Spettatori 500 circa. Tiri da due: A. Britannica 31/42 (74%), Recanati 25/48 (52%). Tiri da tre: A. Britannica 3/14 (21%), Recanati 6/27 (22%). Tiri liberi: A. Britannica 26/39 (67%), Recanati 18/21 (86%). Rimbalzi: A. Britannica 26 (Morelli 9), Recanati 19 (Ferrini 5). Cinque falli: Sabatelli, Morelli, Domesi, Ercoli, Pierini, Ferrini. Fallo tecnico a Teofilo al 40'.

Un'Accademia Britannica più forte anche della sfortuna fa sua con pieno merito la gara con il Recanati e conquista la seconda vittoria in campionato dopo una partita molto bella, giocata in velocità e con grande grinta da entrambe le squadre in campo e vinta dai ragazzi di Anzini soprattutto con le percentuali al tiro da due. Il 74% dei molisani è dovuto principalmente, come vedremo, alla difesa "particolare" impiegata dal Recanati e surclassa il comunque buono 52% degli ospiti. Le due squadre, poi, si equivalgono al tiro da tre (ma Recanati ne tenta e ne sbaglia quasi il doppio rispetto all'Accademia) e il maggior numero di tiri liberi tentati dai padroni di casa - così come i quattro giocatori ospiti in panchina per falli contro i due locali - è dovuto unicamente alla tattica del fallo sistematico, attuata dai marchigiani ben prima del suono della sirena. Già dalle cifre si evince, dunque, quale sia la squadra che comanda la partita.

Più forte della sfortuna, si diceva. E non a caso: già priva di Scodavolpe per il noto infortunio di sabato scorso, la squadra campobassana deve registrare, dopo quattro minuti di terzo periodo, l'ennesimo ko. E' Marco Florio, anche lui da poco tornato in piena efficienza dopo i problemi all'inguine delle prime giornate, a cadere male dopo un salto cercando di recuperare un pallone e a procurarsi una distorsione alla caviglia destra che non gli consentirà di far ritorno in campo. Aggiungete le precarie condizioni di Sabatelli (che infatti fino all'infortunio del compagno non aveva toccato il campo) e di Scotto (che ha deciso solo all'ultimo momento di giocare a causa di problemi alla schiena) ed avrete il quadro completo delle condizioni in cui l'Accademia Britannica affronta l'impegno contro l'ostico quintetto marchigiano.

Nonostante ciò, la partita è ben condotta dai ragazzi di Anzini, che hanno ragione di una squadra ospite che basa il suo gioco soprattutto sulla difesa pressing a tutto campo e sugli immediati raddoppi sul giocatore che ferma il palleggio non liberandosi subito della palla, ma che ha parecchi problemi a coprire i "buchi" che tale difesa inevitabilmente lascia sotto canestro: Profeti e Morelli vanno a nozze nel primo periodo sugli scarichi di Scotto, Florio e Teofilo, con il pivot toscano che ne mette ben 13 e conduce i suoi al +12 del decimo minuto.

Nel secondo periodo, gli ospiti stringono le maglie sotto canestro e recuperano quasi tutto lo svantaggio, tornando a -1 sul 33-32 prima di subire un mini parziale che consente all'Accademia di ricacciare indietro l'avversaria. E' soprattutto Ferrini, ben spalleggiato dal play Domesi, a creare grattacapi alla difesa molisana, con le "bocche da fuoco" Porcelli e Marzi che giocano gran parte dei possessi della loro squadra e segnano i loro punti ma tirano con brutte percentuali.

Il 47-43 dell'intervallo è il minimo vantaggio per l'Accademia da qui alla fine: i ragazzi di Anzini rientrano in campo determinatissimi e reagiscono alla grande alla tegola dell'infortunio di Florio. Entra Sabatelli e subito segna in contropiede dopo una palla recuperata, imitato nell'azione successiva da Profeti, che affonda a due mani per il 58-52. Trascianti da Teofilo, i campobassani scattano rabbiosamente in avanti e sono sul 65-54 quando al Palavazzieri si spegne la luce... letteralmente e per il Recanati. Dopo il mini black-out dell'impianto di illuminazione e la ripresa della gara dopo circa un quarto d'ora, è solo Accademia Britannica: il +14 del trentesimo minuto diventa +20 al 34' sul punteggio di 78-58 con i canestri di Sabatelli (2) e Cannavina.

Qui il Recanati reagisce: cercando il tiro nei primi secondi dell'azione e aumentando l'aggressività in difesa, i marchigiani tornano prima a -12 (82-70 a 2'23" dalla fine) e poi anche a -6 sul 90-84 con la tattica del fallo sistematico. Un canestro (l'ennesimo) di Profeti e un banale errore di Marzi da sotto chiudono la contesa, con Scotto e Teofilo che infilano i tiri liberi della staffa.

La palma del migliore in campo va divisa a metà fra Teofilo e Profeti, costanti punti di riferimento per i compagni e spine nel fianco per la difesa recanatese. Dall'altra parte, detto delle brutte percentuali di Porcelli e Marzi, il più positivo risulta essere Ferrini. Il prossimo impegno, per l'Accademia Britannica, è ancora al Palavazzieri: domenica prossima arriva il Lugo, al secondo viaggio alla volta di Campobasso in quindici giorni. L'occasione è propizia per un altro successo casalingo per continuare la risalita in classifica... visto che il debito con la dea bendata - se mai ce n'è stato uno - è già stato abbondantemente pagato.

Vittorio Salvatorelli

GILDAN GIULIANOVA - PHLOGAS CAMPOBASSO 75-61   (23-13, 48-19, 64-38)

 Arbitri: Placanica (Bologna) e Soavi (Casalecchio di Reno - BO)

 Note: 

All'Olimpia non è bastata una splendida prova di Alberto Gatti (20 punti, 18 rimbalzi, 2 palloni recuperati, un assist) per superare gli abruzzesi del Giulianova. Come già accaduto in altre partite del nuovo campionato, i molisani hanno stentato nella prima parte del match: i diciannove punti realizzati nei primi due quarti rivelano impietosamente questo particolare.

Nella seconda parte dell'incontro la Phlogas ha condotto il gioco senza però riuscire a colmare il divario: troppo difficile recuperare più di trenta punti e, quel che più conta, in trasferta contro una squadra scesa in campo molto concentrata. Nonostante i parziali del terzo e quarto tempo (16-19 e 11-23) siano stati favorevoli all'Olimpia, la formazione campobassana non ha ripetuto la rimonta della seconda giornata in casa contro l'Anzola.

Contro gli abruzzesi è mancato anche l'importante contributo di Michele Guida, infortunatosi in settimana in allenamento. L'ala-pivot avrebbe certamente fornito grinta e determinazione necessarie in una partita delicata come quella di sabato. Oltre al già citato Gatti, nella Phlogas ha giocato bene ancora una volta Luca Antonelli, autore di quattordici punti e sempre determinato nell'affrontare il match. Proprio il giocatore campobassano si è infortunato alla mano sinistra: tre punti di sutura per un taglio che, si spera, possa essere recuperato per la prossima partita a Silvi Marina, contro una delle formazioni migliori del girone.

"Abbiamo affrontato la partita - ha dichiarato il coach dei campobassani Fabio Ladomorzi - con la mentalità sbagliata. Abbiamo avuto un approccio leggero, forse causato dalla vittoria in casa di domenica scorsa. Ci siamo svegliati troppo tardi, nel terzo quarto, quando era molto difficile recuperare. Dobbiamo essere più aggressivi ed impedire agli avversari di impostare la partita".

Particolarmente negativo l'arbitraggio, che per fortuna non ha condizionato il risultato: sabato sera la coppia bolognese ha dato ampie dimostrazioni di essere inadeguata a dirigere partite di un campionato di serie C1.

comunicato stampa Phlogas Olimpia Campobasso

PIERRE P.S. GIORGIO - NOICOM PESCARA 69-66   (22-11, 37-33, 53-52)

 Arbitri: Quattrone (Marino - RM) e Spinosa (Roma)

 Note: 

La Pierre fa valere il fattore campo conquistando la posta in palio contro un ostico Pescara. Due punti ma senza sorriso per i sangiorgesi che continuano la lotta contro la sfortuna. Questa volta è Ferraro ad infortunarsi a due minuti dal termine. Una distorsione alla caviglia abbastanza grave. Inizio spettacolare per i locali, il meccanismo si inceppa nel secondo quarto, il sorpasso e nell'aria (45-49) ma Martinez ricuce lo strappo. La gara si risolve nell'ultimo parziale con Ferraro e Pedicone.

dal Corriere Adriatico

MEDITERRANEA FABRIANO - TENDER RICCIONE 97-92   (23-17, 40-32, 60-59, 82-82)

 Arbitri: Acronzio (Teramo) e Massari (Ortona - CH)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Cinque falli: Grossi, Ricciotti, Calcagnini, Tourn.

Una generosa Tender si inchina a Fabriano dopo un tempo supplementare. Senza l’infortunato Ferretti e con Tononi che gioca soltanto i primi 5’, per poi uscire definitivamente a causa di una botta all’occhio, Riccione ha fatto quello che poteva contro un avversario implacabile.

Fabriano parte forte e vola sul +14, facendo valere la sua superiorità a rimbalzo. Ma la Tender non si dà per vinta e grazie all’orgoglio non affonda, tenendo i rivali sempre a tiro. Aggancio che riesce nel terzo quarto, nonostante sull’altra sponda il trio Alesse - Venturi - Conti sia in serata di grazia. La Tender riesce ad arrivare sul rettilineo finale a stretto contatto con Fabriano (82-80) e all’ultimo secondo Lemme centra la retina che vale l’overtime. I marchigiani si scuotono, riprendono a dominare sotto le plance e stavolta capitalizzano a dovere la loro superiorità.

dal Corriere Romagna

La Libertas si impone di carattere dopo una partita soffertissima, prevalendo solo dopo un supplementare su una agguerritissima Riccione. Nell'overtime decisivi i canestri di Alesse e Tourn, ma soprattutto le uscite per falli di tre elementi del quintetto base degli ospiti. Nei tempi regolamentari Mediterranea sempre avanti tranne che al 32', ma otto punti di Conti la riportavano in partita.

dal Corriere Adriatico