ACMAR RAVENNA - SARVI LUGO 88-62   (23-9, 45-29, 61-39)

 Arbitri: Boccanera (Castelfidardo - AN) e Filonzi (Jesi - AN)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri liberi: Ravenna 15/16 (94%), Lugo 21/33 (64%). Cinque falli: Pecchia, Falcomer.

L’Acmar domina dall’inizio alla fine l’attesissimo derby ravennate. La Sarvi Lugo di Franchella esce con le ossa rotte, peccando di inesperienza nei confronti di un Ravenna guidato dal giovane play Dal Fiume, lucido in regia e con la mano caldissima. Il break decisivo dei padroni di casa arriva già a metà del primo quarto: il parziale di 17-2 a favore della squadra di Marisi è devastante e scava un solco che i lughesi non riusciranno più a colmare. Anche il secondo quarto segue la falsariga del precedente con Ravenna che domina soprattutto sotto i tabelloni, mentre Lugo è incapace di organizzare una difesa efficace.

All’inizio del terzo periodo coach Marisi rinuncia al quintetto base e Lugo prova ad approfittarne rosicchiando qualche lunghezza e piazza un mini break di 6-0, sfruttando anche una leggera flessione dell’Acmar. Il coach ravennate corre subito ai ripari inserendo Dal Fiume che rimette la partita sui binari più tranquilli per la sua squadra. Questa volta per la Sarvi è proprio finita e i “cugini” toccano il massimo vantaggio sul +28 (82-54) a un minuto dalla sirena con una bomba del giovanissimo Giovanni Marisi. Da ricordare l’ottima prestazione di Alberto Serra e Francesco Marisi che hanno portato alla causa ravennate 35 punti. L’ultimo ad arrendersi in casa lughese è il veterano Luca Sonego, ma ieri sera serviva ben altro per risollevare la Sarvi.

Agostino Galegati - dal Corriere Romagna

MORENO MOTOR FAENZA - A. BRITANNICA CAMPOBASSO 82-81   (26-16, 49-32, 58-59)

 Arbitri: Castagna e Gazzoni (Mantova)

 Note: 

Una Moreno Motor versione “Profondo rosso” supera il Ferentinum e conquista la prima vittoria del campionato. Una partita dai due volti: dominio faentino nei primi due quarti, travolgente riscossa molisana dopo l’intervallo.

La Moreno Motor parte fortissimo, con Bacchini sugli scudi. I faentini non tirano benissimo, ma sono molto più reattivi sulle palle vaganti e a rimbalzo. I canestri di Trombetti e l’intraprendenza del giovane play Scala portano Faenza al +19 (47-28 al 18’). Ma all’inizio del terzo quarto Campobasso piazza un 8-0 che riapre i giochi. I padroni di casa si fanno sorprendere in contropiede e non riescono a contenere l’esuberanza del Ferentinum. Così, il divario della Moreno Motor si assottiglia (54-46 al 23’, 56-52 al 27’) fino al clamoroso sorpasso in chiusura di quarto. Nemmeno all’inizio dell’ultimo periodo la musica cambia. Teofilo è incontenibile, segna da tre, schiaccia, ruba palloni e così al 35’ Faenza è sotto 68-74. A spezzare l’inerzia negativa è una bomba di Scala, seguita dal quinto fallo di Teofilo. Faenza c’è e nel finale punto a punto si impone dimostrando cuore e freddezza. Decisivi due liberi di Trombetti a -27”. E i molisani non trovano la via del canestro all’ultimo secondo.

Giovanni Morini - dal Corriere Romagna

Una prestazione tutta cuore e grinta quella offerta dall’Accademia Britannica Basket Campobasso domenica pomeriggio sul parquet di Faenza contro la Moreno Motor, che però purtroppo non è bastata agli uomini di Anzini per evitare la seconda sconfitta consecutiva in quest’avvio di campionato. Diciamo subito che si è trattato di una beffa maturata nel finale, basti pensare che i gialloblu a meno di cinquanta secondi dalla fine dell’incontro erano in vantaggio di sei punti, dopo aver confezionato un recupero straordinario nel terzo quarto che si era chiuso 59 a 58 per i campobassani.

Un avvio di gara con il freno a mano tirato ha costretto Cefaratti e compagni a inserire le marce alte per risalire la china: il primo quarto si è concluso infatti 26 a 16 per i locali così come il secondo quarto che è terminato 49 a 32 sempre per i faentini. Negli ultimi due quarti la squadra campobassana ha tirato fuori tutto il proprio orgoglio e i propri valori tecnici, schiacciando letteralmente un’avversario che non si aspettava una così veemente reazione da parte dei gialloblu.

Teofilo è stato indiscusso mattatore dell’incontro con 31 punti, ma buone e convincenti sono apparse anche le medie realizzative di Scotto, 16 punti, Profeti, 17 punti, e le scelte di gioco di Sabatelli, per lui un punto, e Scodavolpe, per lui 8 punti e un rientro in campo senza alcun timore psicologico dopo l’infortunio al setto nasale. Sotto le plance, consistente e sempre opportuno il lavoro di Morelli, 6 punti, e di Cannavina, anch’egli come Scodavolpe al debutto in campionato bagnato con due punti.

Lasciando per un momento da parte il risultato finale ed i numeri, ciò che di più ha impressionato della gara condotta dai gialloblu è stato lo spirito di gruppo e la voglia di reagire ad ogni tipo d’avversità. Grazie a queste caratteristiche l’Accademia non solo è riuscita a tenere in scacco i faentini fino al fischio della sirena finale, ma ha dimostrato sul campo che tutti i dubbi e i timori venuti fuori dopo la deludente prova casalinga contro il Silvi erano frutto soltanto di una giornata storta e di una partita nata male e finita peggio. La dirigenza dell’Accademia ha fatto un plauso generale a tutto il gruppo per la prova offerta contro Faenza e dopo una tale dimostrazione di carattere è ancora più sicura del valore della squadra allestita in estate ed è certa che alla lunga il lavoro e la dedizione mostrata ogni giorno da questi ragazzi pagherà con i risultati.

A dire il vero già dalla trasferta romagnola si poteva tornare con un risultato positivo, se non vi fosse stata qualche piccola ingenuità nei secondi finali che ha permesso a Faenza di ribaltare il risultato in modo a quel punto inaspettato. Tra i locali buone le prove di Venturoli, 19 punti, Trombetti, 15 punti, e Bacchini, 17 punti. Domenica prossima al Palavazzieri scenderà l’Acmar Ravenna, la compagine più accreditata per il salto in serie B2, una nuova prova di carattere e di forza attenderà i ragazzi di Anzini.

comunicato stampa Accademia Britannica Basket Campobasso

BBC BUGNALL SILVI MARINA - BIONDI CASTROCARO 73-64   (19-16; 38-28; 57-45)

 Arbitri: Palladino (Salerno) e Cioffi (Parete - CE)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri liberi Silvi 8/15 (53%), Castrocaro 9/16 (56%). Tiri da tre Silvi 9/19 (47%), Castrocaro 9/25 (36%).

Niente da fare per la Biondi Castrocaro sul campo di Silvi Marina. La formazione allenata da Luca Chiadini è riuscita a contenere le bocche da fuoco degli abruzzesi sui 73 punti, ma troppo poco ha fatto in attacco (64 punti) per portare a casa l’intera posta.

La partenza è equilibrata (19-16 al termine del primo quarto). Il tallone d’Achille della Biondi però si scopre subito. E’ la zona 3-2 del Silvi Marina che mette a nudo le problematiche offensive della squadra termale. Percentuali sotto la media da parte dei romagnoli hanno ampliato il divario tra le due formazioni. Se in difesa, come detto, la Biondi è riuscita a imbrigliare una squadra che la settimana precedente aveva fatto 90 punti in trasferta, l’attacco non è stato altrettanto efficace, e questo ha permesso agli abruzzesi di sfruttare anche il contropiede.

dal Corriere Romagna

TENDER RICCIONE - SANTARCANGIOLESE BASKET 94-86   (17-22, 49-33, 70-50)

 Arbitri: Paccapelo (Pesaro) e Collesi (Fermignano - PU)

 Note: 

Il primo derby stagionale di C1 è della Tender, che rispedisce a casa i "cugini" del Santarcangelo a mani vuote (94-86 il risultato scolpito sul tabellone luminoso). Una partita dall'andamento un po' schizofrenico, con i gialloblù di Zannoni che sono i più lesti a mettersi in moto (13-22 il parziale, con gli esterni santarcangiolesi che crivellano la retina da ogni posizione). Il coach riccionese Galli chiede maggiore intensità difensiva e i suoi lo ascoltano. La pressione dei padroni di casa cresce e gli ospiti, fin lì praticamente perfetti, si piantano clamorosamente. Per alcuni, lunghi minuti Morri e compagni non vedono più il canestro, con errori e palle gettate banalmente via. La Tender adesso c'è e il break è di quelli che fanno male: 17-0, inerzia tutta per gli adriatici, spinti da un Matteo Panzeri – uno dei numerosi ex dell'incontro – che colpisce a ripetizione dall'arco dei 6 metri e 25 (chiuderà con 5/9 da tre), mentre il giovane Ferro non fa rimpiangere Grossi, in panca dopo aver rimediato una botta in testa.

L'intervallo accoglie le squadre sul 49-33, ma nemmeno la pausa di riflessione serve al Santarcangelo per riordinare le idee. E quando si ricomincia a giocare è nuovamente la Tender a spingere sull'acceleratore, fino a toccare il +26 (66-40). Gara finita? No, perché i gialloblù hanno orgoglio, nessuno ci tiene a fare una figuraccia del genere e il gap, gradualmente, inizia ad assottigliarsi. Nel quarto periodo, poi, Marco Benzi è semplicemente mostruoso (18 dei suoi 27 punti li imbuca negli ultimi 10'...) e a meno di 2' dal gong Riccione ha solo 6 punti di margine (87-81). L'azione chiave la firma allora Calcagnini, con canestro e libero aggiuntivo. Santarcangelo stavolta non riesce più a rialzare la testa.

alb.cresc. - da Il Resto del Carlino

L’attesissimo derby è targato Riccione. In una partita dai tre volti la spunta la squadra di Galli che si conferma a punteggio pieno dopo due giornate. Ma la partenza è tutta di Santarcangelo che sfrutta le iniziative di Morri e Manuele Benzi per portarsi sul 13-22, mentre Riccione risente dell’infortunio capitato a Grossi e fatica a contenere l’attacco avversario. La musica cambia radicalmente nel secondo periodo: la Tender, infatti, difende in modo più aggressivo, può distendersi in contropiede, ma soprattutto trova pesantissimi canestri da tre punti di Matteo Panzeri. Il parziale di 35-11 mette le ali alla formazione di casa che va al riposo sul +16 e comincia ancor meglio la ripresa toccando il massimo vantaggio di 24 punti. Funziona tutto in casa Tender e Galli trova punti da ognuno dei suoi giocatori.

Ma nell’ultimo quarto ecco un altro colpo di scena, perché la Tender paga probabilmente un certo rilassamento e favorisce la clamorosa rimonta del Santarcangelo che si conferma squadra dalle mille risorse. In particolare sale in cattedra Marco Benzi che comincia a sparare una serie interminabile di bombe (7/9 alla fine) e piano piano la Zannoni-band rosicchia quasi tutto il vantaggio riccionese. Quando mancano due soli minuti al termine di un derby appassionante, Santarcangelo si ritrova a -6 (87-81) e palla in mano, ma non concretizza l’azione offensiva e sul ribaltamento di fronte è decisivo il “2+1” di Calcagnini che mette la firma sulla partita.

dal Corriere Romagna

CONAD PORTO RECANATI - NOICOM PESCARA 82-75   (17-27, 45-45, 65-58)

 Arbitri: Silvestro (Napoli) e Borrelli (Cercola - NA)

 Note: 

La Conad sfodera grinta e volontà al debutto battendo un forte Pescara. Partenza bruciante dei padroni di casa ma la spaventosa precisione al tiro di Di Pasquale e Fulgenzi mette in difficoltà la Conad. Il primo quarto si chiude sul 17-27 per gli ospiti. Nel secondo quarto Pescara implacabile al tiro ma i ragazzi di Regini prendono il giusto ritmo e chiudono in parità (45-45). Inizio del terzo quarto folgorante della Conad che si porta a +11. Ospiti imprecisi al tiro, chiudono in svantaggio 65-58 per la Conad. Avvincente l'ultimo quarto con la rimonta dei pescaresi che si portano sul 71-71 a 3' dal termine, ma una bomba di Siciliano e un paio di ottime giocate di Pascucci ridanno lo slancio giusto ai locali.

dal Corriere Adriatico

MEDITERRANEA FABRIANO - GILDAN GIULIANOVA 82-73   (25-17, 39-34, 59-54)

 Arbitri: Di Benedetto e Rizzi (Barletta - BA)

 Note: 

E' vincente l'esordio casalingo della Libertas. Nonostante una strenua resistenza di Giulianova, i ragazzi di Tonucci prevalgono giocando con grinta, determinazione, e mostrando a tratti anche del bel gioco. Bene Tourn, dopo la brutta prestazione di sabato scorso, Gnaccarini e Alesse a coronare una grande prestazione del collettivo. Dopo i primi due quarti di sostanziale equilibrio, qualche decisione arbitrale e un passaggio a vuoto dei fabrianesi fanno tornare Giulianova al minimo svantaggio, ma nell'ultimo periodo due canestri di Tourn (76-64) a due minuti dalla fine chiudono il discorso.

Angelo Nicolli - dal Corriere Adriatico

PHLOGAS CAMPOBASSO - TECNOVITE ANZOLA 66-65   (12-26, 22-40, 47-56)

 Arbitri: De Molfetta e Curri (Taranto)

 Note: Spettatori 400 circa. Tiri da due: Phlogas 23/49 (47%), Anzola 15/36 (42%). Tiri da tre: Phlogas 3/15 (20%), Anzola 7/17 (41%). Tiri liberi: Phlogas 11/28 (39%), Anzola 14/25 (56%). Rimbalzi: Phlogas 29 (Guida 9), Anzola 24 (Ansaloni 7). Cinque falli: Guida.

Il solito cuore che fa provincia. Una Phlogas Campobasso irriconoscibile per venti minuti, finalmente arrembante e grintosa per altri venti conquista soffrendo i primi due punti del campionato contro un'Anzola trascinata dai suoi giovani nella prima metà della partita fino ad un rassicurante +18 ma poi vittima... dei suoi giovani quando la temperatura del match si alza e le mani cominciano a tremare, con soli 25 punti messi a segno nella seconda parte della gara. Merito di un'Olimpia che, dopo i primi due quarti giocati con timore e scarsa precisione in attacco e senza pungere troppo in difesa, ritrova la grinta che tutti conosciamo e rimonta lentamente punto su punto, azione dopo azione, possesso dopo possesso, conquistando alla fine una vittoria che vale oro in ottica salvezza.

La partenza della gara è di quelle da brivido, con il termometro che già a metà del primo periodo segna un preoccupante -14 (4-18), frutto delle scarse percentuali dei campobassani (6/18 nei primi 10') e - di contro - dell'ottima precisione degli emiliani (8/14). Il margine di 14 punti è confermato anche al decimo minuto. E' Nicola Pilla il principale terminale offensivo della Phlogas, che però difetta nella circolazione di palla (tanti recuperi dell'Anzola su passaggi "telefonati" dei campobassani) e, cosa molto strana per l'Olimpia, nella grinta e nell'intensità difensiva, lasciando liberi spesso e volentieri i tiratori ospiti e concendendo qualche rimbalzo in attacco di troppo alla squadra avversaria (soprattutto Ansaloni e Donini).

Stessa storia nel secondo quarto: l'Anzola gioca meglio della Phlogas e tiene tranquillamente il vantaggio accumulato pur abbassando nettamente le percentuali. Sono Bianchini, Ansaloni e il lettone Antrops (interessantissimo classe '82) a tenere in scacco la difesa molisana, tanto che coach Ladomorzi è costretto ad ordinare la zona 2-3 per cercare di scombussolare le idee all'attacco di Coppeta e nel contempo avere anche maggiore copertura a rimbalzo. Ma i frutti non sono quelli sperati e dall'altra parte del campo la palla non ne vuole sapere di entrare (3/15 in totale nei secondi dieci minuti per i campobassani) e così all'intervallo l'Olimpia si trova con un poco rassicurante -18 dopo un secondo periodo giocato piuttosto male (tanti errori al tiro) anche dall'avversaria.

Ma, dal rientro dagli spogliatoi, è tutt'altra musica. Evidentemente Fabio Ladomorzi riesce a scuotere i suoi ragazzi, che buttano sul campo tutta la voglia di rimontare e portare a casa la partita. Questa volta sono gli ospiti ad essere bloccati in attacco (appena due punti in 6'10"), con la Phlogas che risorge e piazza un bel 12-2 portando il punteggio sul 34-42. E' ancora Antrops a limitare i danni per l'Anzola: il lettone fa un gioco da tre punti nel momento di maggiore difficoltà della sua squadra e segna 9 punti con due triple nel terzo periodo, tenendo a distanza i molisani e consentendo alla sua squadra di mantenere al trentesimo un margine di 9 lunghezze.

Ma la rimonta campobassana è ormai avviata e si concretizza con il bloccarsi anche di Antrops: Tosolini, Gatti e Guida sono gli artefici del riaggancio (emblematico un gioco da tre punti di Gatti su passaggio di Nicola Pilla dopo una caduta a terra, simbolo dell'intensità e della voglia con cui i campobassani inseguono gli avversari), che si concretizza con un bel canestro del pivot ex Bernalda per il pareggio a 63. Da questo momento è stillicidio di tiri dalla lunetta dall'una e dall'altra parte, con Siervo, Guida, Ferri, Tosolini ed Ansaloni che fanno tutti 1/2 portando il punteggio sul 66-65. A 8" dalla sirena finale, Tosolini subisce il fallo tattico dell'Anzola ma fa 0/2 dalla linea: il rimbalzo è degli ospiti, che vanno in attacco per l'ultimo tiro. La palla è deviata fuori da Giuseppe Pilla a 2" dal termine: gli emiliani rimettono ma non riescono a tirare e la Phlogas può gioire per il successo.

La palma del migliore in campo va ad un giocatore della squadra perdente: Antrops dimostra tutto ciò di cui è capace, con l'unica pecca di "sparire" un po' nelle fasi calde della partita. Da parte della Phlogas bene come al solito la difesa, in attacco Tosolini risolve spesso situazioni "scabrose", da citare anche la grinta di Michele Guida, che gioca per quasi tutto il quarto periodo con quattro falli a carico, combattendo sempre come un leone e risultando decisivo per il successo della sua squadra. Da migliorare assolutamente, per i campobassani, la percentuale dalla lunetta: lo scadente 39% non è ammissibile ed è una delle cause principali della sofferenza del quintetto di Ladomorzi e De Vivo. Infine, una piccola nota a margine riguardante le nuove regole: ci sono voluti tre anni per far capire ai dirigenti della Fiba che la gestione dei tiri allo scadere dei 24" andava modificata, speriamo non ce ne vogliano altrettanti per eliminare quella colossale stupidaggine che è il possesso alternato...

Vittorio Salvatorelli

LARMS RECANATI - PIERRE P.S. GIORGIO 81-76   (15-22, 39-36, 60-51)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Massari (Ortona - CH)

 Note: 

Grande inizio degli ospiti, che si portano subito in avanti di una decina di lunghezze approfittando di una Larms partita piuttosto lentamente. Si tratta però di un fuoco di paglia perchè i recanatesi riducono prima lo svantaggio e nel secondo periodo effettuano il sorpasso. Il vantaggio dei padroni di casa si amplia ma senza riuscire mai a dare l'impressione che sia quello decisivo perchè i sangiorgesi replicano colpo su colpo. La svolta della partita negli ultimi minuti del terzo periodo e nei primi dell'ultimo quarto con i leopardiani che giocando in velocità si portano addirittura a +17 chiudendo il match.

Gabriele Magagnini - dal Corriere Adriatico