BCC AGROPOLI - VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA 72-59   (15-14, 21-12, 19-15, 17-18)

 Arbitri: Spinelli (Roma) e Picchi (Ferentino - FR)

 Note: 

AMBROSIA BISCEGLIE - SOAVEGEL FRANCAVILLA 75-78   (34-30, 19-24, 12-14, 10-10)

 Arbitri: Cannoletta (San Nicola La Strada - CE) e Carotenuto (Scafati - SA)

 Note: 

Le partite che nascono male non sempre si riescono a vincere. Le ragioni di una sconfitta casalinga (la seconda stagionale) sinceramente inaspettata dall’ambiente sono da ricercare nell’approccio esageratamente superficiale e deconcentrato alla sfida con un avversario che non è stato sottovalutato per presunzione, semmai ritenuto demotivato e abbordabile con grande ingenuità. Francavilla ha raccolto un successo meritato sul parquet del PalaDolmen. Ha segnato 54 punti nel primo tempo, fuori casa, a un team che sulla solidità e l’intensità difensiva ha spesso fatto affidamento per risolvere gli incontri. Ha giocato una pallacanestro per lunghi tratti gradevole, facendo “corri e tira” e contropiede da canestro subìto. La giovane squadra messapica di coach Davide Olive, trascinata sul campo da un ottimo Matias Di Marco (a 30 anni è il giocatore più grande d’età del roster), ha rilanciato le sue quotazioni nel rush finale con Martina e Lanciano per il quarto posto.

Primo quarto anni’80: nerazzurri a segno cinque volte dall’arco dei 6.75, ospiti chirurgici con un 4/4. Fanno tutti canestro: Francavilla ha ritrattato l’idea della 2-3 all’inizio del secondo periodo, passando all’individuale per riproporsi con una zona mista nel terzo e nell’ultimo quarto. Il pirotecnico 53-54 dell’intervallo è un mix di rilassatezze difensive e buona precisione al tiro. Mauro Torresi, a secco nel primo tempo, non ha dato il solito apporto alla causa biscegliese. Guai ritenerlo più responsabile di altri della sconfitta: quell’8/34 dal campo non è mica frutto soltanto dei tiri presi dalla guardia di Fermo.

Come possa l’Ambrosia essersi ritrovata in vantaggio di un punto a 90″ dal termine nonostante l’incredibile 1/19 da tre del secondo tempo, è spiegato nell’energia e nella forza d’inerzia mentale che il team di Pasquale Scoccimarro ha sviluppato nel corso della stagione. Giovedì pomeriggio è mancato quel pizzico di cattiveria agonistica in più che permette di vincere anche non giocando bene. Le palle perse e le forzature al tiro dei due giocatori più rappresentativi, Valerio Corvino e Andrea Storchi, questa volta hanno complicato le cose anziché risolverle. Francavilla ha potuto far festa per i due punti che i nerazzurri hanno perso, insieme alle concrete possibilità di finire secondi alle spalle di Scafati.

La piazza d’onore sarà di Agropoli ma il terzo posto dell’organico costruito dal direttore sportivo Sergio Di Nardo e condotto dallo staff tecnico è un risultato di portata notevole, al di sopra delle aspettative. Dispiace sempre sciupare opportunità ghiotte ma non è certo il caso di demoralizzarsi: l’Ambrosia ha già dimostrato di poter competere con tutte le avversarie del girone D di DNB. La strada verso gara1 dei quarti playoff (domenica 11 maggio al PalaDolmen con la compagine che concluderà al sesto posto) è segnata: c’è da lavorare, partendo da una base comunque solida.

Vito Troilo

Quando meno forse ci si aspettava un risultato positivo, la Sovegel Francavilla, dopo quattro sconfitte consecutive, torna alla vittoria con una grande gara, espugnando niente meno che il parquet dell’Ambrisia Bisceglie, formazione terza in classifica. Coach Olive, prima di scendere sul parquet, aveva chiesto ai suoi ragazzi una prova di orgoglio per dimostrare prima a loro stessi e poi anche agli altri che la Soavegel non era una squadra finita, quella poco brillante e convinta vista nelle ultime gare che aveva portato, se si esclude Scafati, a sconfitte certamente evitabili e quasi impreviste.

L’avvio di gara dimostrava che il coach era riuscito a toccare le corde giuste e, con la mente sgombra da qualsiasi pressione, si assisteva finalmente ad una gara affrontato col giusto approccio ed a viso aperto se pur al cospetto della formazione probabilmente più in forma in questo momento del campionato. Si concedeva forse qualcosa in fase difensiva ma la fase d’attacco era molto efficace. Si assisteva così ad un primo quarto ricco di realizzazioni con i biancazzurri che, dopo aver costretto il Bisceglie al primo time-out dopo 3’,30” (9-13) subiva il prevedibile ritorno dei padroni di casa riuscendo però ad evitare il loro allungo. Il punteggio alla fine della prima frazione era così sorprendentemente alto: 34-30. Anche il secondo quarto seguiva lo stesso trend con i biancazzurri che, dopo la tripla in apertura di Dalovic che valeva il -1, facevano sentire il fiato sul collo al Bisceglie riuscendo prima ad impattare il punteggio con Medizza (42-42 al 4’) e poi a realizzare con l’ispirato Dimarco il canestro del sorpasso. La seconda parte di quarto era tutta a favore dei biancazzurri che con Dagnello toccavano il +5; nel finale una tripla di Corvino riduceva lo svantaggio dei padroni di casa con il parziale al riposo lungo, ancora molto alto, fissato sul 53-54.

Al rientro sul parquet ci si attendeva la reazione dei padroni di casa quasi increduli di fronte all’ottima partenza dei biancazzurri ma, sfruttando le incursioni di Hidalgo e con una maggiore aggressività in fase difensiva, erano ancora gli ospiti a piazzare un parziale di 5-10 che valeva, dopo 3’30”, il +6. Unica pecca di questo quarto era il 4° fallo fischiato, a 2’40” dalla fine, a Dimarco richiamato così in panchina da coach Olive. La Soavegel però non si scomponeva e, dopo un parziale recupero del Bisceglie, si riportava a 35” dalla fine, con Battaglia, sul +6 salvo poi subire prima del suono della sirena la tripla di Abassi che fissava il finale di frazione sul 65-68.

Nell’avvio dell’ultimo decisivo quarto le squadre sembravano quasi rifiatare col punteggio che si sbloccava solo dopo 2’ ad opera di Abassi. I biancazzurri reggevano l’impatto dell’ultimo assalto dei padroni di casa che però a 3’,50” dalla fine riuscivano a rimettere il muso avanti (71-70). Ma la Soavegel era ancora viva: rispondeva colpo su colpo all’Ambrosia e con due realizzazioni Dimarco a meno di 1’ dalla fine si portavano sul +3 (73-76); Storchi, ben contrastato da Medizza nel corso della gara, usciva per 5 falli e l’1/2 dalla lunetta che valeva il +5 sembrava poter mettere fine alla gara quando mancavano 38”. Corvino riaccendeva le speranze dei padroni di casa ma la Soavegel, difendendo bene sull’ultimo attacco dei padroni di casa, non concedeva la tripla della possibile parità. Arrivava così il suono liberatorio della sirena che consegnava alla Soavegel, alla fine di un’eccellente prestazione, la meritata vittoria (75-78). Per i biancazzurri, che domenica osserveranno un turno di riposo, rimane ora l’ultima gara della fase ad orologio che li vedrà affrontare, mercoledì 7 alle ore 20:30, sul parquet del Palasport 2006 di Ceglie Messapica, la formazione del Maddaloni, prima di tuffarsi la domenica seguente nell’avventura dei play-off.

Bruno Passaro

NUOVA PALL. MONTERONI - CUS JONICO TARANTO 66-73   (16-15, 18-22, 18-19, 14-17)

 Arbitri: Tammaro (Giffoni Valle Piana - SA) e Esposito (Nola - NA)

 Note: 

Si congeda con una vittoria il Cus Jonico Basket Taranto dalla sua prima, storica, esperienza in DNB. La squadra del presidente Cosenza, nell’ultima partita della sua fase a orologio nel girone D ha violato il parquet della Nuova Pallacanestro Monteroni imponendosi per 73-66. Un successo firmato dai 19 punti di Fanelli e dai 16 di Moliterni ma che è vissuto anche sul contributo fondamentale dei giovani Salerno (10) e Bisanti (9 oltre che dei “senatori” Sarli, Valentini e Giuffrè. Una vittoria che permette al Cus Jonico di chiudere con un sorriso un campionato irto di difficoltà nell’attesa che la Federazione si pronunci sul ritiro/esclusione di San Severo con conseguenti ripercussioni sul verdetto di retrocessione nel girone.

Ma sul parquet salentino i rossoblu hanno giocato fino alla fine. Coach Leale, con Leoncavallo in panchina per onor di firma, è partito con Fanelli, Valentini, Moliterni, Sarli, Salerno. Coach Quarta ha risposto con Martino, Brunetti, Di Giandomenico, Paiano, Ingrosso. Dopo 2’ di nulla, Paiano e Brunetti aprono le danze. Taranto aspetta un altro minuto per segnare, ci pensa Valentini. Il primo break è di Ingrossa, tripla del 9-4 al 5’. Moliterni tiene in scia il Cus, poi l’ingresso di Giuffrè e Bisanti ha impatto sulla gara ed è -1 all’8’, distacco con cui si chiude il primo quarto, 16-15. La gara resta in equilibrio: Spada, Brunetti e Traiano provano ad allungare per Monteroni; rispondono colpo su colpo Moliterni, Giuffrè, Salerno, Bisanti e Valentini. È sempre +1 interno, 22-21 al 13’. Qui il secondo break salentino con Ingrosso, Paiano e Spada per il +7. Taranto non esce di partita, anzi sono sempre Moliterni e Fanelli a riportarla sotto, a -1 al 16’. Ci vorrebbe una tripla per il sorpasso: si mette in azione Sarli ed è 30-32, primo vantaggio ionico. Il capitano ci prende gusto e dopo il canestro intermedio di Fanelli piazza un’altra tripla per il +5 al 18’. La reazione della NP produce solo due liberi segnati da Ingrosso che fissano il punteggio sul 34-37 all’intervallo.

Dopo la pausa arriva la bomba da Fanelli per il +6 cussino che viene “protetto” dai canestri di Salerno e Giuffrè. Black out per entrambe le squadre che restano a lungo sul 38-44. Si sblocca per prima Monteroni che con la tripla di Di Giandomenico torna sotto, a -1; il canestro di Fanelli non placa i padroni di casa che operano il sorpasso con la tripla di Brunetti, 50-48 al 28’. Bisanti vuole giocarsi la sua grossa chance di minuti e lo fa per bene: prima segna, poi serve due assistin fotocopia per Moliterni per il controsorpasso cementato dall’ennesimo tiro a bersaglio di Fanelli, 56-52 per il Cus alle soglie dell’ultimo quarto. La tripla di Ingrosso spaventa il Cus, Moliterni prova a da sicurezza. Ma Ingrosso è scatenato, chiuderà a 22 punti, ne segna altri 4 per la rinnovata parità a 59 a 6’ dalla fine. Nel momento di maggiore difficoltà Taranto trova 3 canestri in fila di Salerno, Sarli e Fanelli e torna a +6, addirittura +11 con la tripla di Salerno e il tiro di Fanelli a 3’ dalla fine. L’ennesimo sforzo di Monteroni, Martino per il -7, viene vanificato dal punto esclamativo, da tre, di Bisanti. Giovane chiama giovani ed allora passerella finale anche per gli altri aggregati “scuola” Virtus, Marzulli e Pannella. Cus Jonico Taranto vince ed ora aspetta buone notizie dall’evolversi degli eventi.

Luca Fusco

CESTISTICA BERNALDA - FARM. SARDELLA VENAFRO 60-64   (17-10, 14-17, 18-21, 11-16)

 Arbitri: Borrelli (Cercola - NA) e Petrone (Fisciano - SA)

 Note: