BK CENTRO ABRUZZO SULMONA - ITALCOM CAMPOBASSO 61-70   (22-16, 39-31-49-49)

 Arbitri: Berardini e Nardone (Pescara)

 Note: 

L'ultimo incontro casalingo contro il San Vito Ortona aveva dato segnali positivi e la certezza che presto sarebbe arrivata la prima vittoria nel campionato di serie C regionale (Abruzzo-Molise) per il Campobasket. L'appuntamento con il primo successo stagionale non si è fatto attendere. Nel quarto turno disputato sabato sera a Sulmona contro la squadra di coach De Angelis il Campobasket di Umberto Anzini ha incamerato i due punti in palio, importantissimi soprattutto per il morale di una squadra giovane e ancora in crescita.

Nel centro peligno la formazione campobassana, per l'occasione accompagnata dai dirigenti Nicola Di Marzo ed Enzo Pompei, dopo avere subito nei primi venti minuti di gioco la squadra di casa trainata dal duo Marzoli - Giammarco (39-31 al riposo lungo) ha tirato fuori gli artigli negli ultimi due tempi: sotto la guida di capitan Nicolas Vera (top scorer di serata con 20 punti) ben sostenuto da un sempre più tonico Marino (15 punti per lui) e dal rientrante Carlozzi che a referto ne messi 12 conditi da un buon numero di rimbalzi, dopo aver impattato al 30° sul 49-49 ha chiuso l'incontro con un margine di nove lunghezze (70-61).

Degno di nota il contributo dato da tutto il roster che continua ad alzare il margine di miglioramento con il passare delle settimane. "Sono molto soddisfatto" ha detto coach Anzini al termine del match mentre i suoi ragazzi erano ancora sotto la doccia "E' un bel gruppo che si allena bene e lavora tanto durante la settimana e non può fare altro che continuare a crescere. Praticamente questa era la seconda partita in cui avevo tutti disponibili". Prossimo impegno sabato al PalaFerentinum (palla a due alle 18.30) contro il Pescara Basket che in questo turno ha rimediato un pesante scivolone sul proprio parquet ed è ancora ferma al palo in classifica generale.

Maurizio Casaletto

CIPRIETTI VENDING CAMPLI - MIM TERMOLI 78-70   (23-22, 18-11, 20-14, 17-23)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Persia (Scoppito)

 Note: 

ENNEBICI CAMPOBASSO - BLUE BASKET ROSETO 81-70   (18-14, 31-35, 58-51)

 Arbitri: Tiberio e Ferratioli (Teramo)

 Note: 

Quarto successo consecutivo per l’Ennebici che supera in casa il Roseto al termine di quaranta minuti davvero sofferti. Nonostante un gioco non spumeggiante, alla fine, i locali sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, grazie soprattutto ad un terzo quarto in cui i biancoblu si sono scrollati di dosso pensieri di ogni sorta ed hanno iniziato a giocare una pallacanestro efficace che ha portato i giusti frutti. Onore delle armi va dato al team abruzzese che ha disputato una partita pulita ed ordinata, senza dare punti di riferimento ai rivali, con un Centola che ha creato scompiglio con le sue penetrazioni ed i suoi continui cambi di ritmo.

Nei primi dieci minuti la difficoltà maggiore del team di casa sta nella regia. Panichella esce immediatamente per due falli commessi in meno di un minuto, mentre Lagonigro appare nervoso e troppo fuori dal match. In questo modo le guardie trovano il canestro con azioni individuali, mentre Wilson rimane troppe volte isolato dal gioco. Ad ogni modo, senza troppe difficoltà, l’Ennebici chiude i primi dieci minuti sopra 18-14. Nel secondo periodo la musica non cambia. In regia ci sono le difficoltà maggiori, tanto che ad un certo punto Sabatelli è costretto a ricorrere a Scotto come play. Dall’altra parte, intanto, due bombe di Veneri danno uno scossone agli adriatici che in silenzio si fanno sotto per poi mettere la freccia, tanto da andare al riposo lungo sul 31-35.

Alla ripresa la situazione sembra farsi peggiore, visto che Centola, uscito dalla panchina, incomincia a bombardare da tre. Fortunatamente per i molisani, Di Nunzio e Scotto rispondono con la stessa moneta sonante e questo consente alle due formazioni di stare sempre sul filo dell’equilibrio. Equilibrio che viene interrotto da Elio Scotto. La guardia incomincia a segnare da ogni angolo del campo rompendo la parità e dando un break consistente ai suoi compagni che all’ultima curva si presentano con un gap di vantaggio discreto (58-51). Gli ultimi dieci minuti sono caratterizzati dallo scioglimento di Roseto, demolita dai colpi di Scotto e dai rimbalzi offensivi, conditi da canestro, di un Calcagni davvero solido, bravo a sostituire un Wilson poco produttivo. Gli ultimi cinque minuti sono purissimo garbage time. Wilson rientra in campo e segna qualche punto che fa aumentare il suo fatturato, ma che non migliora una prestazione non sufficiente, mentre dall’altra parte del campo è Centola l’ultimo ad arrendersi. Il match si chiude sull’81-70 per Scotto e compagni, ma l’impressione è che la squadra deve lavorare tantissimo per trovare il giusto affiatamento.

Francesco A. Brunale

VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - PESCARA BASKET 62-80   (22-28, 36-52, 51-68)

 Arbitri: Laveneziana (Chieti) e Palazzeschi (Francavilla)

 Note: 

Serviva un’impresa per mantenere inviolata la Maccabi Arena, ma la Visure Online non riesce nel probante intento e conosce la prima sconfitta casalinga di questa stagione cedendo il passo alla corazzata Pescara Basket con il punteggio di 62-80. Eppure il match era iniziato sotto i migliori auspici, con i satiri capaci di volare in un amen sul 13-4 grazie alle iniziative di Cannavina, Muccino e Libertucci ed i pescaresi, frastornati dal furioso avvio ripese, incapaci di produrre qualcosa di buono in attacco e di arginare la veemenza dei gialloblù. Il volto del match cambia velocemente grazie soprattutto all’eccessiva fiscalità della coppia arbitrale che costringe coach Ladomarzi a far accomodare in panchina Santella, Muccino e Libertucci dopo pochi minuti, tutti con 2 falli a testa. Pescara ne approfitta per rimettere le cose a posto e dopo un time out chiamato prontamente da Barroccini Febo e D’Alessandro assurgono ad autentici trascinatori piazzando un micidiale parziale di 17-0 che stordisce i giovani ripesi.

Nel secondo quarto il match segue il leitmotiv in scena dalla metà del primo: ripesi orfani di una vera figura in cabina di regia e quindi in forte affanno in attacco in momenti in cui forse maggiormente si necessitava di fosforo, pazienza e lucidità per invertire l’inerzia che volgeva prepotentemente a favore degli ospiti. Invece, un eccessivo numero di palle perse, anche in facili situazioni di contropiede, e di scelte di tiro errate fanno si che la forbice tra le due squadre si allarghi arridendo ai pescaresi. D’Alessandro, vera mente del gioco offensivo del suo team, e Febo continuano ad essere inarrestabili dai 6,75, mentre Stilla fornisce un grosso contributo di qualità e quantità sotto le plance, rivelandosi un’ottima alternativa a Salvatore. Sul 36-52 i ripesi rientrano negli spogliatoi per riordinare le idee e trovare qualche contromossa che permetta loro di rimettere in gioco un incontro che sembra già chiuso.

Tuttavia, i ragazzi di Ladomorzi continuano a subire la fisicità e l’esperienza dei ben più quotati avversari, non riuscendo ad imprimere una svolta né morale, né tecnica che disorienti gli abruzzesi e accenda la Maccabi Arena. Gli ospiti fronteggiano con ordine e precisione la pressione difensiva ripese, trovando quasi sempre buoni tiri che i soliti cecchini Febo e D’Alessandro tramutano in punti pesanti, mentre Ripa si intestardisce nel voler riacciuffare il match affidandosi a conclusioni dal perimetro, rinunciando ad attaccare l’area pitturata avversaria, forse anche intimidita dall’evidente svantaggio fisico in tutti i ruoli. Nell’ultimo quarto, contro la zona 2-3 dei pescaresi, piccoli sussulti di orgoglio vengono dai veterani Cannavina e Di Cesare, con spunti interessanti dei giovani Libertucci e D’amico, ma è troppo poco per impensierire la marcia della capolista (nonché miglior attacco del torneo) verso la quarta vittoria su quattro incontri.

Il 62-80 finale non lascia spazio a recriminazioni di sorta. Forse con qualche fischio (molto poco “casalingo”) della coppia Palazzeschi–Laveneziana nel primo quarto (10 falli sanzionati ai ripesi contro 1 soltanto ai pescaresi!) Ripa avrebbe potuto mantenere in campo elementi che stavano dando equilibrio e aggressività in attacco, impensierendo non poco la difesa avversaria. Tuttavia, qualche egoismo di troppo e le disattenzioni sui mortiferi realizzatori avversari, dettati anche dall’inesperienza dei giovani satiri, sono fattori che hanno sicuramente reso più agevole il compito degli abruzzesi e sui quali bisognerà lavorare tanto in settimana: domenica prossima un’altra corazzata attende i ripesi che viaggeranno alla volta di Termoli contro un Airino sicuramente voglioso di riscattare la sconfitta rimediata contro Campli, una delle dirette concorrenti per la promozione.

Fabiola Minadeo

E' stata una gara difficile, “tosta”, ma questo Pescara lo sapeva ancora prima di scendere in Molise per affrontare i gialli del Maccabi; quello che non poteva immaginare è che sarebbe ripartita con una vittoria d'autorità così netta (62-80), la quarta in questo inizio di stagione privo di macchie. La squadra del presidente Luca Di Censo, estremamente soddisfatto al termine dell'incontro, ha dato prova di grande maturità riuscendo a domare un avversario che sul proprio parquet vende cara la pelle e tornando a Pescara con altri due punti.

E dire che i padroni di casa avevano iniziato forte l'incontro spinti dal solito caloroso pubblico che gremisce la piccola struttura di Ripalimosani: dopo 2' erano avanti di 7 punti (11-4). Poi però i Delfini si sono svegliati, D'Alessandro ha iniziato a mettere le cose a posto e in men che non si dica la qualità e lo spessore delle giocate pescaresi è prepotentemente emerso. Il primo quarto si è quindi chiuso sul +6 (22-28) per gli ospiti che, nel secondo, hanno allungato le rotazioni facendo esordire anche Mirko De Luca e il giovane Marchionni. La maggiore profondità del roster pescarese ha ulteriormente allargato la forbice tra le due contendenti e messo altri dieci punti tra Pescara e Maccabi (36 a 54 a fine primo tempo). Un vantaggio che si è dimostrato decisivo per le sorti del match.

Al rientro dagli spogliatoi la voglia, la grinta e il cuore dei molisani ha consentito di rosicchiare un punticino ai biancazzurri (51-68 al 30'), tuttavia nel quarto periodo al quintetto di coach Bartoccini è bastato amministrare il punteggio per archiviare anzitempo la pratica e iniziare a pensare alle prossime sfide di campionato. Domenica 28 al PalaPepe arriverà la Were Basket dell'intramontabile Claudio Capone, già avversaria in serie D l'anno passato, mentre giovedì primo novembre andrà in scena il derby con l'Amatori. Il 4 novembre infine i pescaresi andranno a Campli per il primo bigmatch della stagione: quella in terra teramana sarà la priva vera prova di maturità del Pescara Basket.

da www.pescarabasket.net

AMATORI PESCARA - IL GLOBO ISERNIA 50-96   (10-23, 21-51, 35-81)

 Arbitri: Di Santo (Chieti) e Grappasonno (Lancian)

 Note: 

Seconda vittoria consecutiva del Globo Isernia che continua a macinare basket spettacolo e anche sul parquet dell'amatori Pescara a seppellito sotto una valanga di canestri i giovani atleti pescaresi. La squadra di coach Cardinale (che attende il verdetto del ricorso contro la sconfitta a tavolino per la partita vinta con 25 punti di scarto sul Ennebici Campobasso per la presenza in panchina del addetto alle statistiche autorizzato dagli arbitri) ha sciorinato nei 40 minuti tanta velocità e difesa aggressiva, recuperando tanti palloni che si sono tramutati in ottime giocate a canestro. Per il Globo Isernia soliti 5 giocatori in doppia cifra con Rodriguez e Cardinale sugli scudi ma con ottime giocate anche di Berardi e interessanti recuperi di Igmanubo e De Santis Al termine della gara soddisfatto coach Cardinale che elogia il gruppo ed in particolare i senior che, senza inseguire minutaggi e classifiche marcatori vari, accettano di buon grado di lasciare spazio ai tanti under della squadra che stan trovando tanti minuti in questo avvio di campionato. Soddisfatto anche il Presidente Ricci per il bel gioco offerto dalla squadra e che sta lavorando per rafforzre ulteriormente la compagine societarià.

Silvia Cazzola

WE´RE BK SAN VITO/ORTONA - PENTA BASKET TERAMO 91-87   (21-24, 41-43, 69-63)

 Arbitri: De Ascentiis (Giulianova) e De Stefano (Termoli)

 Note: 

We're Basket supera al PalaDante di San Vito Chietino la capoclassifica Penta Teramo, al termine di una partita emozionante e sempre equilibrata nel punteggio. Si fronteggiano i due nomi più noti del campionato di Serie C Regionale: Claudio Capone per i padroni di casa e Gianluca Lulli per gli ospiti, ma l'inizio di entrambi è sornione, con il teramano Maggioni che ruba la scena segnando 13 dei primi 15 punti del Penta. We're Basket scivola a –7 sul 10–17, ma ricuce il divario coi canestri di Savini e Borromeo e riesce a chiudere il primo parziale sul 21–24. Si procede punto a punto, Maggioni continua a trivellare la retina biancoblù ed anche Lulli scalda la mano, nonostante l'ottima marcatura di Fabio Pasquini, ma nell'altra metà campo sono ancora principalmente le realizzazioni di Borromeo e Savini a tenere We're Basket a stretto contatto, ed all'intervallo lungo il tabellone recita il 43–41 in favore del Penta Teramo.

San Vito Ortona prova ad allungare nel terzo periodo, grazie ad un tonico Agostinone, e tocca il +7, ma il quintetto teramano lotta col coltello tra i denti, al duo Lulli-Maggioni si unisce Piccinini e si entra nell'ultimo quarto sul 69–63 in favore del We're Basket. Molte le emozioni nei dieci minuti conclusivi: Claudio “Moses” Capone, a dispetto delle 47 primavere, si invola ripetutamente in contropiede, ma il suo diretto avversario Cufari non sta a guardare, e realizza 8 punti in un amen, riportando in vantaggio il Teramo sul 78–79. Capone non ci sta e realizza da due, ma Lulli ai tiri liberi e Maggioni con una bomba sulla sirena dei 24” conducono Teramo a +5, sull'80–85 a due minuti dalla fine che sembra una sentenza sulle speranze di vittoria del We're Basket. A questo punto però sale in cattedra Agostinone, talento in erba ma già efficacissimo, coadiuvato dall'esperienza di Moses: la coppia sanvito-ortonese fattura un parziale di 11 –2 con tre tiri liberi (su quattro tentati) di Agostinone, un contropiede di Capone ed uno di Agostinone, su assist sempre di Capone, ed altri quattro tiri liberi di Agostinone, stavolta senza errori. Dall'altra parte prova a replicare Lulli, ma Fabio Pasquini difende come un leone, ed il quintetto teramano deve arrendersi ai padroni di casa.

Una partita – come dicevamo – molto avvincente, con Teramo che si conferma, nonostante la sconfitta, come una delle maggiori pretendenti al salto in DNC, mentre We're Basket San Vito Ortona ribadisce il proprio ruolo di mina vagante del campionato, ed inanella la terza vittoria in quattro gare. 24 punti per Lulli e 17 per Capone, per quanto riguarda la sfida tra i più blasonati giocatori del campionato, mentre sono 37 le realizzazioni di Maggioni, miglior marcatore del match e forse mvp nonostante la sconfitta. Per il We're Basket, Savini ne fattura 17 e Borromeo 16, mentre Agostinone mette a referto 22 punti con il decisivo 7/8 ai tiri liberi del finale, un ice man davvero glaciale a cui non trema la mano neanche in un finale così concitato.

Davide Stefano

Si è fermata a quota tre la serie di vittorie consecutive in questo inizio di campionato per il Penta Teramo. I biancorossi sono infatti usciti sconfitti dal campo di San Vito per mano del We’re Basket Ortona con il punteggio finale di 91-87. Ai ragazzi di coach Passacquale non sono bastate le due ottime performance di Maggioni e Lulli, autori rispettivamente di 37 e 24 punti. La partita ha visto le due formazioni giocare praticamente per 35’ su di un binario di sostanziale parità. I padroni di casa, guidati in campo da Capone e il Penta, con i “big” Maggioni e Lulli sugli scudi, non sono riusciti per buona parte della gara a prendere un vantaggio consistente (21-24 al 10’, 41-43 al 20’, 53-53 al 25’).

La partita è cambiata in modo netto nel quarto periodo quando il WE’re Ortona grazie alle belle giocate di Capone e Agostinone riusciva a portarsi sul +9 (74-65) dando l’impressione di poter controllare la gara. Il Penta Teramo non ci stava e con una bella reazione arrivava fino al -5 (80-85) con soli 105 secondi sul cronometro. La partita era quindi ampiamente riaperta ma proprio nel momento migliore dei biancorossi teramani, qualcosa si inceppava. Prima una palla persa di Lulli, poi una di Cufari ed infine il fallo di sfondamento di Maggioni levavano ogni speranza al Penta consegnando di fatto la vittoria ai padroni di casa con il punteggio finale di 91-87.

Giosuè Passacquale, coach dei biancorossi, a fine partita ha commentato: “Ho un po’ di amaro in bocca perché dopo un paio di gare dove offensivamente non siamo stati al top, stasera abbiamo espresso una buona pallacanestro mettendo a segno ben 87 punti, purtroppo però siamo stati meno bravi del solito in difesa e questo alla fine si paga. Maggioni e Lulli hanno fatto una gran partita ma non è bastato. La gestione poco lucida degli ultimi due minuti di gara è stata decisiva per l’economia della partita”. Prossimo appuntamento per il Penta Teramo, in casa, domenica prossima alle 18:15, contro il Basket Penne.

Adriano Vannucci

BASKET PENNE - HATRIA BASKET 45-90   (10-28, 12-24, 12-19, 11-19)

 Arbitri: Cozzi e Pignelli (Teramo)

 Note: 

Partita senza storia per la Hatria Basket contro Penne. Troppa la differenza tra le squadre in campo, con la squadra di casa che si è presentata con soli sei elementi. Da sottolineare che si è giocato nel campo neutro di Torre De' Passeri, causa la indisponibilità del palazzetto di Penne. La gara inizia subito in discesa per i ducali, che in poco tempo scavano una differenza superiore ai dieci punti. La partita continua sulla stessa falsariga, con Atri che riesce a colpire da ogni posizione, mentre Penne non può far altro che cercare di limitare lo scarto, che alla fine sarà di quarantacinque punti.

Coach Panzini ha approfittato della situazione per far girare tutti gli uomini e per dare un turno di riposo a Torrieri, vittima tra l'altro di un infortunio nell'ultima seduta di allenamento. E' stata anche una buona occasione per far integrare negli schemi i nuovi arrivati Iannetti e Oliszynski. Infine da evidenziare che quella che si apre è una settimana importante per la Hatria Basket, domenica al Palazzetto atriano arriva Campli, per un derby che ha fatto la storia della pallacanestro di vertice fino a qualche anno fa.

da www.atribasket.it