FOX PETROLI VASTO - ESAGONO SULMONA 102-88   (26-21, 46-44, 68-64)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Fascia (Isernia)

 Note: Tiri liberi: Vasto 28/40 (70%), Sulmona 18/29 (32%). Tiri da tre: Vasto 8/28 (29%), Sulmona 6/20 (30%). Falli: Vasto 20, Sulmona 29. Cinque falli: Settevendemmie, Fuiano, Desiati, Palombizio. Falli tecnici a Mancinelli al 13', a F. De Grandis al 35', a Celenza al 35' e ancora a F. De Grandis al 39'.

Nel recupero infrasettimanale dell'11^ giornata del turno di ritorno, che non si era giocata domenica 3 aprile perché tutte le manifestazioni sportive a livello nazionale erano state sospese in segno di lutto per la morte di sua Santità Giovanni Paolo II, coach Trivelli poteva mettere in campo il suo temibilissimo tridente (Celenza-Desiati-Di Rosso) e tanti baldi giovani per le assenze dei due play (De Felice e Mariani) e del pivot (Di Pol) per altri impegni. Dall'altra parte coach Nicola De Grandis predisponeva un piano che, sfruttando la freschezza atletica dei suoi ragazzi, doveva stancare i tre forti avversari meno giovani (con un'età media intorno ai 38 anni) per fare il colpaccio espugnando il palasport di Vasto, incamerare due punti per confermare l'8^ posizione in classifica ed insidiare la 7^ occupata dall'Antoniana Pescara.

Visti gli schieramenti in campo, la Pol. Sulmona imposta un gioco piuttosto duro e forse al limite sotto canestro ben sapendo che la Fox deve curare molto attentamente anche la situazioni falli. Nel primo quarto sono gli ospiti a fare più gioco accumulando 7 punti di vantaggio al 5° minuto (6-13), ma la Fox reagisce: mini break di 7-0 per pareggiare, sorpassare e chiudere 1° parziale sul +5 (26-21). Nei successivi due quarti sono i padroni di casa ad essere inseguiti, senza riuscire comunque a piazzare il break decisivo anche se sono 10 (38-28) i punti di vantaggio al 15°, poi 12 (44-22) al 18° e ancora 9 (63-54) al 26°, con 4 soli punti da gestire all'inizio ultimo quarto.

Il "tridente" sembra essere in affanno, ma Ierbs, forse sottovalutato dagli avversari (chiuderà con 27 punti il suo score personale), mette prima una tripla, replica con una bella realizzazione da sotto, mantiene il risultato che all'inizio degli ultimi 4 minuti vede il vantaggio ridotto al lumicino: +2 (77-75). Ancora Ierbs con due realizzazioni, poi Celenza, Di Rosso e Desiati per il break risolutivo: 11-0 per il +13 (88-75) che segna il match e mette ko il Sulmona che prova a stringere i denti, ma, cercando di stancare gli avversari, deve arrendersi pagando oltre misura il divario registrato a fine gara che non rende merito a Fabrizio De Grandis (top scorer con 30 punti) e compagni con in bella evidenza i Giammarco e Settevendemmie.

Francesco Tomassoni

MARTINO FOOD CAMPOBASSO - TASSO & CANDEL. TERMOLI 69-100   (19-29, 35-60, 48-82)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: Spettatori 100 cirtca. Tiri da due: Martino Food 17/43 (40%), Tasso & Candeloro 28/49 (57%). Tiri da tre: Martino Food 9/26 (35%), Tasso & Candeloro 8/17 (47%). Tiri liberi: Martino Food 8/18 (44%), Tasso & Candeloro 20/30 (67%). Rimbalzi: Martino Food 24 (Baranello 7), Tasso & Candeloro 32 (Ballone 11).

Va alla Tasso & Candeloro Termoli il successo nel derby molisano con la Martino Food Campobasso. In una gara che costituisce una delle ultime chance per i campobassani per raddrizzare la stagione e per i termolesi la possibilità di agganciare l'Atri in classifica, la squadra di Giovanni Rubino non concede all'avversaria la minima possibilità di vittoria, prendendo subito quella decina di punti di margine che poi aumenteranno a dismisura fino alla fine del match. Dall'altra parte una formazione di casa che ha la sfortuna di giocare questo importante incontro senza il suo miglior marcatore Genesio D'Uva, infortunato sabato nell'altro derby con la Città di Venafro e non in grado di scendere sul parquet.

Tocca allora a Vittorio Fiorilli prendere in mano la squadra dal punto di vista dei punti segnati, ma il play ex Virtus Termoli ed Olimpia Campobasso (che gioca il suo personale "derby nel derby" contro il fratello Fabrizio) è praticamente da solo e non può fare più di tanto per tentare di portare i suoi compagni al successo. La Tasso & Candeloro gioca in velocità e prende fin da subito il controllo dei tabelloni, con il margine che si dilata nel secondo periodo fino al +25 dell'intervallo e nel resto della gara "scollina" oltre le trenta lunghezze.

Per la Martino Food ci sarà ora l'ultimissima spiagga nella trasferta di Montesilvano, poi un ulteriore viaggio a Chieti e la chiusura in casa col Sulmona: accedere ai playout sarebbe davvero un miracolo. La Tasso & Candeloro riceve il Campli, va a Lanciano e chiude in casa col Basket Ball Roseto. Quattro punti in queste tre partite sono alla portata di Amatista e compagni.

Vittorio Salvatorelli

PROGETTO AUTO ROSETO - F.LLI NESPOLI ATRI 79-73   (17-15, 40-34, 56-57)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Giansante (Spoltore)

 Note: Tiri liberi: Roseto 17/22 (77%), Atri 15/18 (83%). Tiri da tre: Roseto 10/23 (43%), Atri 10/21 (48%).

La Virus si aggiudica meritatamente l’incontro al termine di quaranta minuti combattutissimi: la posta in palio era di quelle fondamentali per la stagione di entrambe le contendenti, e si è visto sin dai primi minuti. Vincere, infatti, significava avere la certezza di classificarsi al nono posto, una delle due posizioni utili per disputare il primo turno dei playout con il vantaggio del fattore campo. Ora saranno i ragazzi di Francia a doversi giocare fino in fondo nelle restanti tre gare della regular season l’altra piazza utile del decimo posto, nello scontro a distanza con il Termoli.

Veniamo però alla gara di Roseto: si è giocato in un clima surreale, dinanzi a circa venti spettatori (in un impianto da 5.000 posti!), con spalti vuoti ed un silenzio rotto esclusivamente dalle grida dei due coach. Come dicevamo, si è giocato sempre sul filo dell’equilibrio, con continui capovolgimenti di fronte. Più che discrete le percentuali dalla lunga distanza e da fuori area; abbastanza numerosi invece, gli errori da sotto, a testimonianza della grande tensione dei protagonisti. Da premettere che nel Roseto era assente Nico D’Incecco, fermato da dolori ad un dente; mentre nell’Atri, come ormai accade di sovente, erano assenti i tre forti juniores Torrieri, GB Manco e Del Principio, fermati cautelativamente dal medico per un eccesso di stanchezza determinato dalla finale per il titolo regionale under 18, disputata solo 24 ore prima a Pescara.

Il finale della gara è stato deciso da due bombe di Franceschini, bravo a farsi trovare pronto contro la difesa mista dell’Atri (si pensi che, nell’ultimo quarto, Roseto ha segnato 23 punti, frutto di 5 bombe e 8 liberi); mentre, sull’altro fronte, una palla persa in area ed uno 0/2 del pivot Balbi hanno condannato gli ospiti. Da segnalare le prestazioni dei due play: da una parte Di Emidio, 16 punti e tante penetrazioni; dall’altra l’esperto PG Manco, autore di 24 punti e ben 5 bombe.

da Atri

CITTÀ DI VENAFRO - A.S. IL GLOBO ISERNIA 71-79   (13-23, 36-40. 53-59)

 Arbitri: Russo (Napoli) e Napolitano (Cercola)

 Note: 

Il Globo Isernia rischia più del dovuto ma conquista il secondo derby della stagione al termine di una gara piacevole e molto corretta. Pentri che hanno approfittato di un Venafro presentatosi all’appuntamento più sentito privo di Nucci e Durante ma che ha comunque mostrato di avere tutte le carte in regola per puntare alla salvezza.

La cornaca: partenza razzo per gli ospiti, cinici a colpire in contropiede e dalla lunga distanza (8-23). La risposta del Venafro, seppur timida, basta a chiudere il primo quarto sul punteggio di 13-23. Nel secondo quarto la partita si mostra più equilibrata (6-6 dopo 4’) fino alla tripla di Antonio Mascio che porta il punteggio sul 22-29. In seguito coach Mascio schiera la zona adeguata con Falanga e Valvona che ne approfittano per ridurre sensibilmente le distanze. (29-31). Di Rosso pareggia i conti con il suo solito gancione, Alifuoco sigla il libero del momentaneo sorpasso ma Borissov, implacabile, colpisce dai 6 e 25 con il Globo che chiude avanti di quattro.

Nel terzo quarto gli ospiti, guidati da Greco e Borissov, beneficiano di un tecnico fischiato ad Alifuoco per prodursi in un break di 13 a 4 (49-59). Sarà, di fatto, il break decisivo. Nell’ultimo periodo la gara si fa confusa e nervosa: Il Globo schiera la zona e il Venafro soffre basse percentuali dall’arco. La gara sembra finita quando Lombardi, innescato alla perfezione da Mastroianni, punisce più volte da sotto (12 punti nell’ultimo quarto) portando il punteggio sul 67-75. Una partita virtualmente chiusa che invece viene riaperta da un tecnico per proteste fischiato a Mussini che aveva nel contempo commesso il quinto fallo. Falanga fa 4/4 (71-75) ma sul possesso successivo Mallamace si mangia un rigore dai quattro metri. Inutile il ricorso al fallo sistematico, con gli ospiti che chiudono con un eloquente 4/4 ai liberi. Migliore in campo Rosario Falanga, autore di una straordinaria partita incorniciata dai suoi 31 punti, dall’altra parte in ombra Mussini mentre Greco, Borissov e Lombardi hanno realizzato l’80% dei punti della loro squadra.

Manuel Iannone

INERTI FERRETTI CAMPLI - A.S. PALLACANESTRO CHIETI 93-66   (24-11, 52-31, 73-49)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Ferrante (Pescara)

 Note: Spettatori 400 circa.

Trionfale prova di forza della compagine camplese che sancisce così gli otto punti di vantaggio sulla seconda in classifica (che consentono il passaggio diretto in C1) distruggendo senza alcuna remissione la formazione di coach Cosentino. La partita non è mai stata in discussione con una prova di collettivo superlativa. L'approccio dei padroni di casa lascia senza fiato la cinquantina di tifosi ospiti presenti sugli spalti di un gremito PalaNocella. Le cifre parlano da sole: 12 a 2 al 6', 19 a 4 all'8' e 22 a 7 al 9' i parziali del primo quarto. Sugli scudi Zorzi e Lescano in fase realizzativa (7 p. a testa nella prima frazione) e Barnett, devastante a rimbalzo. Nel secondo quarto anche la panchina farnese risponde bene, dimostrando concentrazione e determinazione pari allo starting-five: Caivano, Impaloni e Palntrani non concedono alcuna tregua al teatini che vanno al riposo sul meno 17.

Uscendo dallo spogliatoio Chieti gioca la carta dei 5 piccoli escludendo Graziani, unico lungo di ruolo degli ospiti, ed abbozzando una reazione che porta gli ospiti a dodici punti di scarto dopo 2' della ripresa, grazie sopratutto alle giocate di Febo e D'Alessandro. Ma è un fuoco di paglia. La Inerti Ferreti riprende la marcia del primo tempo e riporta il divario sui venti punti andando ripetutamente a canestro con tutti gli effettivi. Saranno infatti 6 gli uomini in doppia cifra al termine della gara per i locali con Seia, indiscusso capocannonoere del girone, che spicca con 19 punti all'attivo. Il quarto periodo diventa una passerella per gli atleti di coach Romano utile soltanto a rimpinguare qualche score personale e permettere l'esordio in prima squadra di Mirko Furii, salutato da scroscianti applausi. Il canto del "miserere" da parte dei tifosi camplesi accompagna l'ultimo minuto di gioco.

Onore ai vinti, a questo punto favoriti per la corsa al secondo posto che verrà in ogni caso assegnato attraverso i playoff, posizione utile ai fini del ripescaggio. Per Campli restano gli ultimi tre impegni a partire da domenica contro Termoli. Un en plein che, visti i risultati della stagione, non sembra irrealizzabile e certificherebbe record e promozione nel migliore dei modi.

da Campli