GAMMAUTO MOLFETTA - DELTA BASKET SALERNO 80-61   (23-9, 25-15, 23-21, 9-16)

 Arbitri: Bernassola (Palestrina - RM) e Venditti (Roma)

 Note: 

E’ una splendida Gammauto Chevrolet Molfetta quella che abbatte Salerno sul neutro di Sant’Agata 80-61 e rafforza il suo secondo posto in classifica. A dispetto delle ultime uscite, questa volta il team di coach Gesmundo si sbarazza senza troppi patemi di un Salerno mai pericoloso e mai in partita, dando spazio e campo anche agli uomini meno utilizzati finora. Alla palla a due Molfetta si presenta finalmente col roster completamente disponibile, con capitan De Gennaro pienamente recuperato dopo gli acciacchi delle ultime uscite, e parte con l’ormai solito quintetto composto da Corvino, Di Lauro, Cecchetti, Lombardo e Bei. Salerno, che ha un disperato bisogno di punti per mantenere vivo il sogno playoff, risponde con il quintetto formato dai senatori Antonucci e Corvo, coadiuvati da Parlato, Bertini e il pivot Sammartino. La cornice è ancora una volta il “Pala San Lorenzo” di S.Agata di Puglia, con oltre 50 tifosi molfettesi accorsi a sostenere la squadra in questa seconda partita lontano dalle mura amiche del Palapoli.

Bastano pochi minuti al team biancoazzurro per imprimere il primo colpo deciso al match: ancora una volta è la difesa la forza degli uomini di coach Gesmundo, che limitano gli ospiti a soli 9 punti segnati nel primo quarto, con soli 4 canestri dal campo. In attacco è la Gammauto più brillante degli ultimi tempi, con un Lombardo scatenato che nei primi dieci minuti mette a referto ben 11 punti, compresa la tripla a fil di sirena che chiude il tempo sul 23-9. Nel secondo quarto emerge la forza del collettivo e la coesione del gruppo molfettese: Bei, Di Lauro, Bacchini e Cecchetti sono i fautori, assieme ad un sempre più decisivo Valerio Corvino, dello strappo decisivo sul match. Salerno fatica a trovare conclusioni semplici e arriva sempre a tirare sul fil di sirena, mentre nella metà campo difensiva ha davanti un Molfetta strepitoso, capace di trovare sempre l’uomo libero e realizzare. Il periodo si conclude sul 48-24, un +24 netto e senza possibilità di replica, con i tifosi molfettesi a far già festa sugli spalti. L’unica nota negativa è l’infortunio occorso a Stefano Cecchetti, colpito alla caviglia sul finire del quarto: per lui gli esami medici in settimana chiariranno l’entità dell’infortunio.

Poco da dire per i restanti 20 minuti di gioco, se non l’ampio respiro concesso alle rotazioni da parte di coach Gesmundo, con la Gammauto Chevrolet che arriva a toccare il massimo vantaggio sul 59 – 28 (+31) al 25’, con un ritrovato Michele Bei, pratico in attacco e deciso a rimbalzo: per lui alla fine saranno 15 i punti con ben 12 rimbalzi e una presenza costante sotto le plance. Inutile rimarcare l’ennesima splendida prova di Valerio Corvino, che oltre ai 18 punti personali si conferma preciso orologio dei biancoazzurri, toccando per la seconda gara di fila i 10 assist. Gli ultimi 10 minuti coach Gesmundo li concede ai più giovani, con Binetti, Sancilio e Spadavecchia che si disimpegnano egregiamente sul parquet contro i più noti avversari, assistiti in campo da Bei e Bacchini, a formare un quintetto dall’età media di soli 21 anni.

Il punteggio finale di 80-61, pur largo nelle dimensioni, non rende l’idea del dominio, a livello tattico e mentale, applicato dalla Gammauto Chevrolet sul match, mai in discussione e sempre condotto per l’arco dei 40 minuti con oltre 20 punti di scarto. Dopo i 3 impegni in 7 giorni per Molfetta ora un po’ di respiro e tempo per migliorarsi ulteriormente, in vista dell’insidiosa trasferta di Domenica prossima 4 Marzo in casa della Virtus Monte di Procida, dove il team di coach Gesmundo andrà a caccia del terzo sigillo consecutivo.

Camporeale Antonio - Ufficio Stampa Virtus Pallacanestro Molfetta

QUARTA CAFFE´ MONTERONI - LOTTI JUVETRANI 85-75   (20-19, 34-41, 57-50)

 Arbitri: Pelliccia (Afragola - NA) e Peluso (Avellino)

 Note: 

La capolista regola il Trani secondo pronostico. Non è stata una passeggiata, come poteva sembrare dalla classifica. La Quarta Caffè MD Discount N.P. Monteroni ancora priva di Provenzano, fermo ai box, ha dovuto sudare più del dovuto per avere ragione della cenerentola della graduatoria. Debutto al pala Quarta Lauretti con exploit di Damiano Faggiano(19), in grande spolvero che conferma quanto di buono si dice sul suo conto e ripropone una prestazione di squadra efficace e produttiva. Contro una campagine, quella tranese, alla ricerca del colpo a sensazione, i gialloblù, prima controllano, poi calano in concentrazione e infine si riprendono e decidono il match con un finale in crescendo.

Un primo quarto di studio sostanziale per entrambe le compagini che non lasciano trasparire alcuna velleità particolare.Rispetto alla gara sospesa, Delli Carri ha potuto schierare il neo arrivo Di Napoli e ha potuto anche schierarsi in veste di giocatore. Tira e molla punto a punto che alla sirena segna 20 a 19 per i padroni di casa. Nel secondo quarto i gialloblù salentini perdono il filo e concedono troppe palle a Di Napoli (12) e Soci che non si lasciano pregare per capitalizzare tanta grazia……….. Dopo un iniziale botta e risposta si giunge al 26-26 e a questo punto, in men che non si dica gli ospiti, complice anche una particolare e ricercata animosità da un lato e qualche errore di troppo dall’altro, piazzano un parzialone da non credere,11-0 che fa vacillare la capolista. Coach Lezzi corre ai ripari, rinsalda le maglie difensive e aumenta l’intensità dei giochi d’attacco. La strategia, sembra dare i suoi frutti tanto che si riesce a rosicchiare qualche punto chiudendo al riposo lungo a -7 sul 34 a 41.

Il rientro negli spogliatoio risulta salutare e determinante per Chirico & C. che rioccupano il parquet con una mentalità completamente diversa. E’ il “terzo quarto del Monteroni”, periodo nel quale la compagine gialloblù concretizza al massimo la vena offensiva e concede nulla ai bianconeri di Trani. Da segnalare ancora il buon momento di Chirico(25) che inanella una serie di 4 triple consecutive che sbaraglia e rende vana la resistenza ospite. Paiano(13) diventa protagonista con alcune giocate spettacolari, Faggiano(19) spina nel fianco della difesa, colleziona una consistente serie di viaggi in lunetta con percentuali apprezzabili (9/12) a fine gara, e con ottimi spunti in penetrazione e al rimbalzo. Durini (10) 2/2 dalla lunetta e 4 canestri di ottima fattura, difende forte e si vede con maggiore frequenza in fase di impostazione unitamente a Rotolo (5) direttori di un’orchestra che cresce di gara in gara. Serroni(7) ancora un’altra gara di ottimo livello, controllato a vista dalla difesa ospite e dalla direzione di gara… che gli ha “tributato” 4 falli opinabili,. si segnala con un 100% dalla lunetta 4/4 e una conclusione dalla linea dei sogni. Per capitan Manca (4) e Errico(2) un’altra giornata in trincea a difendere il fortino gialloblù uscito ancora vincitore. Buon minutaggio per Riccardo Spada(,) che continua a prendere confidenza con i parquets di categoria.

Monteroni vince e allunga a 6 il vantaggio dal gruppo che insegue a quota 28 (Molfetta, Pall. Benevento e Catanzaro) e si gode il momento approfittando della sosta per gli impegni della coppa di Lega di scena questo fine settimana in quel di Legnano. Alla ripresa, ancora una prova ostica sul parquet di casa contro Venafro poi viaggio verso Airola ancora inviolato in casa in questa stagione.

Antonio Giancane add. stampa NPM

PLANET BASKET CATANZARO - FARM. SARDELLA VENAFRO 77-83   (9-21, 30-24, 9-15, 29-23)

 Arbitri: Marino (Mercogliano - AV) e Fimiani (Monteforte Irpino - AV)

 Note: 

IDNAMIC PALL. BENEVENTO - GEOFARMA MOLA 76-69   (21-8, 12-22, 15-22, 28-17)

 Arbitri: Marino (Parete - CE) e Padula (Caserta)

 Note: 

PALL. CITTA´ DI AIROLA - CUS JONICO TARANTO 75-61   (18-18, 22-16, 17-15, 18-12)

 Arbitri: Carotenuto e Fiore (Scafati - SA)

 Note: 

Comincia con un ko il tour de force del Cus Jonico Basket Taranto. La prima delle 4 trasferte consecutive per la squadra del presidente Cosenza finisce con la vittoria per la Pallacanestro Airola che sul proprio campo fa valere ancora una volta la sua legge casalinga. Dieci vittorie su 10 gare giocate in casa. Per il Cus l’unico rimpianto è di aver giocato alla pari per 35’ con a mezzo servizio Moliterni, suo marcatore principe gravato di un infortunio ma anche con D’Amicis e Fanelli non al meglio delle condizioni nonostante la buona dote di punti fatti. Leale senza Valentini non deve tagliare nessuno a referto. In quintetto trovano spazio Greco, Giuffrè, Fanelli, Moliterni e D’Amicis. Coach Patrizio risponde con Del Vecchio, Di Marzo, Mascolo, Falzarano e Riccio.

Dopo la schiacciata iniziale di Del Vecchio, è del Cus il primo allungo della partita. Fanelli è ispirato. Segna, subisce fallo, preciso ai liberi: 5 punti nei primi possessi; il Cus va 10-4 al 4’ con il canestro di D’Amicis che stoppa anche Di Marzo. Airola corre ai ripari e coach Patrizio comincia una lunga rotazione che comprende Niccolai, Federici, Del Vecchio e Falzarano. I risultati per i campani si vedono nel 6-0 di contro break che riporta la partita in parità a quota 10. Da qui, con l’ingresso per Taranto di Ambrosecchia al posto di Greco, comincia una gara all’insegna del punto a punto che si trascinerà a lungo. Il primo quarto intanto finisce 18-18. All’inizio del secondo paziale tocca ad Airola provare la fuga. Riccio infila due triple consecutive per il 26-20 al 13’. Il Cus accusa per un attimo il colpo poi si riprende e trova con Giuffrè i canestri per tornare in scia. Il play ex Mola mette anche lui la “bomba” per il 30-29 al 17’. Ambrosecchia lo imita poco dopo ma i padroni di casa sono più bravi segnano di più sotto. Quando poi Riccio riprende il feeling coi 6.75m arriva l’intervallo con Airola avanti 40-36.

Leale prova a cambiare qualcosa nel quintetto che comincia la ripresa con Libroia che segna quasi subito il canestro del -4 preludio al gioco da tre punti di Fanelli che vale il 42-41 del 23’. Ma ogni volta che Taranto prova lo sforzo per pareggiare arrivano come una sentenza le triple dei campani. In un paio di minuti Riccio e Di Marzo vanno a segno tre volte ricacciando a -9 il Cus che paga anche la scarsa condizione di Moliterni appesantito dai problemi fisici che ne avevano messo in dubbio la presenza e che consigliano di centellinarne l’utilizzo. Leale si rifugia nel timeout che produce i suoi effetti: Fanelli, Ambrosecchia e Giuffrè attaccano il canestro avversario segnando canestri e guadagnando falli. Buon parziale di 6-0 per il Cus che sembra riaprire la partita prima dell’immancabile tripla di Airola a firma, stavolta, di Mascolo per il 57-49 con cui si va all’ultimo quarto.

Alla tripla iniziale di Fanelli risponde con la stessa moneta Federici. Giuffrè di grinta recupera e segna il -6. Seguono diversi minuti di confusione con Taranto che manca i canestri dell’aggancio e Airola quelli per chiudere tanto da indurre coach Patrizio a chiamare un timeout per riordinare le idee. Distanze inalterate con i canestri di Di Marzo e Giuffrè. Taranto a 5’ dalla fine insegue sempre a 7 punti di distanza. Coach Leale chiama lui timeout chiedendo ai reds ionici un ulteriore sforzo ma non c’è niente da fare. Del Vecchio realizza i 4 punti della staffa che consegnano ai padroni di casa il primo e decisivo vantaggio in doppia cifra (68-57). Taranto alza bandiera bianca. Gli ultimi canestri servono solo per le statistiche che consegnano Fanelli e Giuffrè a quota 17 punti superati dal solo Di Marzo a quota 18. Per Taranto la possibilità di rifarsi subito, ancora in Campania, ancora nel territorio sannita, mercoledì sera in casa dell’Idnamic Benevento per il recupero della 21/a giornata con l’incognita Moliterni.

Luca Fusco ADDETTO STAMPA CUS JONICO BASKET TARANTO

AP MONOPOLI - JULIE NEWS NAPOLI 67-60   (20-14, 17-14, 14-14, 16-18)

 Arbitri: Fontanella Molea (Catanzaro) e Sposato (Mendicino - CS)

 Note: 

La Julie News Napoli non passa al Pala Ipsiam di Monopoli. La squadra di coach Massimo Massaro perde una grossa occasione per guadagnare terreno sulle rivali, cascando sul parquet pugliese dell’A.P. Monopoli con il punteggio finale di 67-60. Falcidiati ancora una volta dagli infortuni, i napoletani non mettono in campo la giusta cattiveria agonistica, pagando l’eccessiva disattenzione ai rimbalzi e troppa frenesia nelle conclusioni dalla media e lunga distanza. L’avvio è di marca locale, Monopoli trova il vantaggio con i canestri di Teofilo e Calabretto. Dall’altra parte, le giocate di Conte e quattro punti di Morgillo mantengono Napoli attaccata alla costole pugliesi. I padroni di casa allungano ancora con un gioco da tre di Marchetti, mentre gli azzurri scivolano sulle polveri bagnate: 20-14 alla prima sirena. All’inizio del secondo atto, la squadra di coach Carolillo infligge un mini break di 5-0 che porta i pugliesi sul favore di +10. La tensione in campo è sempre martellante, Napoli tenta di ricucire lo strappo con quattro punti di Tredici e una tripla di Domenicone che riavvicinano il punteggio (25-21) e tengono le squadre a stretto contatto. Di Mola fa la voce grossa, mettendo a segno ben due canestri dall’arco che dilatano nuovamente lo stacco assieme ai liberi concessi a Teofilo. Monopoli non commette sbavature dalla lunetta e chiude sopra di nove lunghezze all’intervallo, 37-28 al ventesimo.

Alla ripresa, la Julie News spinge il piede sull’acceleratore con le buone conclusioni di Cristiano, Morgillo e Domenicone che guidano Napoli alla rimonta e accorciano la distanza sul meno cinque, 43-38 al venticinquesimo. Calabretto non resta a guardare e trova spazio per buttarsi dentro l’area, time-out per i locali. Coach Carolillo ordina di stringere meglio le maglie in difesa ma Conte riesce a trovare la retina dalla linea della carità. Morgillo concretizza in post basso, poi il cecchino Teofilo non desiste e ficca un’altra granata dai 6,75. Non si schioda il divario e i pugliesi restano avanti di nove punti. Nell’ultimo quarto, Napoli cerca di rovesciare la trama con le giocate di Cristiano, Morgillo e Tredici che suonano forte la carica, portando il punteggio sul 59-54 a tre minuti dall’ultima sirena. Ex novo Teofilo prende in mano la situazione e sfrutta al meglio l’esperienza per farsi mandare in lunetta. All’opposto, gli azzurri si lasciano prendere dalla fretta di recuperare, perdendo palla e lucidità in attacco. Monopoli insacca i liberi e conserva la distanza di sicurezza, Domenicone tenta ancora un tiro dalla lunga prima che Masciulli mette la parola fine all’incontro.

Ufficio Stampa Vivibasket