MAGIC TEAM 92 BENEVENTO - PALL. CITTA´ DI AIROLA 79-69   (14-18, 20-14, 20-14, 25-23)

 Arbitri: Taliani e Ferri (Rieti)

 Note: 

DELTA BASKET SALERNO - IDNAMIC PALL. BENEVENTO 70-60   (19-8, 8-18, 25-16, 18-18)

 Arbitri: Taliani e Ferri (Rieti)

 Note: 

GEOFARMA MOLA - LOTTI JUVETRANI 76-53   (17-19, 19-13, 24-12, 16-9)

 Arbitri: D'Elia (Grottaglie - TA) e Lillo (Brindisi)

 Note: 

In una gara controllata sin dalle prime battute la Geofarma Mola di coach Lotesoriere domina la Juve Trani e vince la prima partita della stagione 2011-12. I padroni di casa si presentano in campo al gran completo e con il nuovo acquisto Simone Salamina mentre coach Gadaleta deve fare a meno del suo play titolare Biondo. Il Mola parte con Salamina, Mazzotta, Laquintana, Rollo e Di Mola mentre Trani risponde con Dell'aquila, Delli Carri, Bertolini, Di Nanni e Cicive'. Il primo quarto e' molto equilibrato con i due quintetti che si studiano a vicenda con Salamina che detta i ritmi a Mazzotta & c mentre nelle fila ospiti e' Di Nanni a dare seri problemi alla difesa molese. La prima frazione molto equilibrata si chiude col Trani in vantaggio per 19 a 17. Nel secondo quarto sale l'intensita' difensiva della Geofarma, capitan Mazzotta annulla praticamente il cecchino Delli Carri mentre Roberto Rollo imperversa dentro l'area pitturata ben coadiuvato dal perimetro dai giovani Laquintana e Gentile. Simone Salamina prende confidenza con i ferri del Pala Pinto e buca la retina prima dalla lunga e poi in penetrazione. Il Trani risponde con i soli Bertolini e Di Nanni che contengono il distacco con le squadre che vanno negli spogliatoi per l'intervallo lungo con la Geofarma in vantaggio per 36 a 32.

E' una nuova aria quella che si respira nello spogliatoio molese e coach Lotesoriere carica nel modo giusto i suoi ragazzi che al rientro in campo mettono a segno un break che mette al tappeto la Juve Trani. Ancora Rollo questa volta anche dalla lunga mentre Di Mola cattura una montagna di rimbalzi ( 11 alla fine) e realizza da sotto e domina in difesa i lunghi avversari. Mazzota non in giornata di grazia dalla lunga, realizza in percussione e carica gli avversari di falli e diventa determinante in difesa dove con Salamina e Laquintana tiene a bada le bocche da fuoco avversarie. Alla fine del terzo quarto il Mola prende il volo e si presenta all'ultima frazione di gioco sul punteggio di 60 a 44. Negli ultimi dieci minuti di gioco e' praticamente insistente la reazione degli ospiti che dopo aver perso per 5 falli il lungo Di Nanni trovano punti dal solo arrembante Bertolini. Di contro la Geofarma controlla il ritmo e si aggiudica anche l'ultima frazione con bomba in chiusura del giovanissimo Brunetti con tutto il pubblico di casa in piedi per festeggiare la prima vittoria dei biancoazzurri.

Miglior giocatore in campo nelle fila molesi il solito Roberto Rollo che chiude con 20 punti a referto e 27 di valutazione mentre nel Trani e' la guardia Bertolini a mettere a segno una buona prestazione con 16 punti realizzati. Ottimo l'innesto di Simone Salamina che dopo solo 4 giorni di allenamento sembra gia' padrone degli schemi predisposti da coach Lotesoriere. La sensazione e' di una squadra in grande crescita pronta a risalire una classifica che la vede ancora fanalino di coda del girone H della Dnc. Domenica sara' il Catanzaro di Saccardo e Pate ad ospitare la Geofarma in una trasferta molto ostica ma non impossibile.

Ufficio Stampa ASD PALLACANESTRO MOLA

CUS JONICO TARANTO - GAMMAUTO MOLFETTA 56-62   (15-17, 9-15, 16-8, 16-22)

 Arbitri: Marzullo e Rodia (Avellino)

 Note: 

Una partita persa quando sembrava vinta. È successo al Cus Jonico Basket Taranto che nel match contro Molfetta, squadra reduce da 5 vittorie consecutive, tiene botta per 35’ salvo smarrire la bussola nel momento decisivo con il vantaggio, tra l’altro, di aver costretto ad uscire per 5 falli il pivot barese Bei che l’aveva fatta da padrone sotto i tabelloni per i primi tre quarti di gara. Sfuma malamente quindi il 3° successo consecutivo ed alla stregua dell’esclusione della Libertas, il Cus dovrebbe ritrovarsi dunque con due punti in meno in classifica ad una sola settimana da un derby vinto sul campo con il sudore della fronte.

Coach Leale contro Molfetta rimette capitan Greco a referto, conferma Cavallo e tiene fuori Libroia. Ancora quintetto basso per Taranto che schiera Giuffrè, Moliterni, Cavallo, Ambrosecchia e Fanelli. Dall’altra parte Gesmundo deve rinunciare a Lombardo e parte con Corvino, De Gennaro, Di Lauro, Bacchini e Bei. Dopo il minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione a Messina, la partita comincia al piccolo trotto. Tutt’altra cosa rispetto all’intensità del derby giocato al PalaFiom sette giorni prima. Si capisce subito che sarà gara dal punteggio basso. Il Cus ha un buon impatto da parte di Cavallo (5 punti iniziali) e va 11-4 al 5’. Bei per Molfetta, nonostante la stazza, ha i piedi per attaccare il canestro cussino e lo fa con regolarità. Suoi i punti che ricuciono lo strappo, poi De Gennaro fa l’11-11 all’8’. Ancora Bei che fa incetta di rimbalzi e sulla sirena del primo quarto mette dentro il canestro del 17-15 barese.

La prima parte del secondo quarto è giocata punto a punto dalle due squadre, alla tripla di Ambrosecchia risponde Corvino, 22-22 al 16’. Leale nel frattempo attinge dalla panchina chiamando Greco, D’Amicis e in chiusura Valentini per alzare il quintetto. Più conservativo Gesmundo che centellina i cambi. Il primo break della gara lo fa Molfetta con Bacchini e Di Lauro che rubano palla e vanno a segnare nel finale di quarto. Parziale di 8-0 ospite e 32-24 all’intervallo.

Il terzo quarto rimette la partita in discussione con il Cus più convinto e soprattutto disposto ad attaccare meglio il canestro molfettese. Ne subisce le conseguenze Bei che gravato di tre falli è costretto a lasciare il parquet all’altro pivot Binetti. Corvino si incaponisce nei tiri da tre che non gli entrano, lo imita in tutto e per tutto Fanelli. Taranto capisce però che deve forzare e lo fa con Moliterni che mette a segno due canestri consecutivi che dimezzano il gap. Idem fa Giuffrè che segna, poi recupera palla e ri-segna per il 34-37. Il sorpasso è nell’aria e lo firma, ancora, il play ex Mola con una tripla su assist di Cavallo. Sancilio non ci sta e segna pure lui dalla lunga distanza. Cavallo penetra, sbaglia, prende il rimbalzo e realizza il 40-40.

Gli ultimi 10’ cominciano con un episodio che potrebbe decidere la partita. Bei commette fallo in attacco, protesta e si becca il tecnico. In tre secondi Molfetta perde per falli il suo pivot titolare con Giuffrè che ringrazia dalla linea della carità per il 44-40 ionico. Gesmundo chiama time-out dal quale le due squadre escono cambiate nell’approccio mentale. Il Cus, invece di caricarsi, si adagia e comincia una sagra degli errori e delle palle perse. Tutto l’opposto Molfetta dove Corvino ritrova la via del canestro e coadiuvato da Bacchini e Di Lauro piazza un break di 10-0 che sa di sentenza sulla partita (44-50 al 33’). Leale non ci sta, chiama sospensione e striglia i suoi. Per un attimo il Cus torna tale e riapre la partita con la tripla di Fanelli e i canestri di Giuffrè e Moliterni (ancora top scorer e ancora in doppia cifra, 14 punti) che rimettono la gara sul binario dell’equilibrio (51-52 al 35’). Il finale però sorride agli ospiti che, sospinti dal rumoroso pubblico arrivato da Molfetta, trovano le soluzioni migliori soprattutto dalla distanza con Di Lauro (18 punti finali) e un ritrovato Corvino (3/14 alle triple). Il Cus si inceppa sul più bello (19 palle perse), si incaponisce e perde 56-62 una partita che poteva essere tranquillamente vinta.

Luca Fusco ADDETTO STAMPA CUS JONICO BASKET TARANTO

Non c’è emergenza che tenga in casa Gammauto Molfetta: incontrare il Cus Jonico dopo la vittoria nel derby, con una situazione di emergenza piena, con Cecchetti squalificato per due giornate e Lombardo fuori per un problema al ginocchio, sarebbe proibitivo per tutti, ma non per questa squadra che ancora una volta si riesce ad esaltare nelle difficoltà. Coach Gesmundo per l’occasione deve convocare Del Rosso, Binetti, Spadavecchia N. e Spadavecchia C., oltre a De Gennaro e Sancilio, che non più tardi di un anno fa erano tutti insieme a lottare sempre per i playoff, ma in ben altra categoria. Per il Cus invece formazione al gran completo, con coach Leale che conferma Eligio Cavallo in quintetto base.

Primo quarto molto equilibrato, con Taranto che si porta subito in vantaggio sull’11-4 prima della rimonta tutta targata Michele Bei: il lungo perugino, come si era detto nell’intervista settimanale, sta trovando tanta fiducia nei propri mezzi, che sono notevoli per altro, e i suoi 9 punti, che regalano il vantaggio alla prima sirena per 17-15, nel solo primo quarto dimostrano la crescita esponenziale di questo ragazzo. Nel secondo quarto la Gammauto prova l’allungo: sono gli esterni questa volta a incidere, con Corvino abile a smistare la manovra offensiva, Bacchini che orma è più di una semplice sorpresa e Di Lauro che conferma una volta di più, quanto indispensabile sia nello scacchiere tattico di coach Gesmundo. Taranto si difende come può, con il solo D’Amicis a creare qualche problema sotto le plance, ma lo svantaggio dei padroni di casa al termine del quarto è di 8 punti (24-32).

L’abilità di coach Gesmundo è di impostare una gara più controllata, con ritmi più bassi e tanta intensità difensiva, cercando di tenere il punteggio basso: esecuzione perfetta dei ragazzi molfettesi, che difendono come forsennati e in attacco giocano con calma e lucidità. Il periodo più difficile per Molfetta è però il terzo parziale: Taranto rientra in partita con Giuffrè a segnare con continuità, ben coadiuvato dalla coppia Cavallo – Moliterni. E’ la tripla di Sancilio a limitare i danni e a portare al termine del quarto il punteggio sul 40-40.

L’ultimo quarto è un susseguirsi di emozioni: lo apre Taranto con un mini parziale di 4-0, fortemente condizionato da alcune decisioni arbitrali oggettivamente errate, con Bei punito prima con un fallo e successivamente con un tecnico che regalano tiri e possesso ai giocatori di casa. Molfetta è brava però a continuare a fare il suo gioco, e si riporta in vantaggio con i canestri di Corvino, Di Lauro e Bacchini che piazzano un contro parziale di 10-0. La partita però resta vibrante, Fanelli e ancora Giuffrè riportano in parità la gara (52-52), la coppia arbitrare continua a fischiare falli alla squadra molfettese in maniera abbastanza impari (saranno 22 quelli fischiati alla fine della gara contro i soli 14 subiti), ma Molfetta si dimostra più forte di tutto, uscendone da grande squadra dal momento di difficoltà, con una tripla dello scatenato Di Lauro, oltre all’appoggio con fallo di Binetti, abilmente innescato da Corvino che subito dopo segna la tripla della sicurezza fissando il punteggio sul 60-54. I liberi di Di Lauro e l’appoggio di Moliterni servono a poco, Molfetta sbanca il PalaMazzola con una grandissima prestazione della squadra. Un plauso particolare ai tanti tifosi molfettesi accorsi a vedere la sfida, che hanno creato un clima estremamente da “gara casalinga”, incitando la squadra dal primo all’ultimo minuto.

Camporeale Antonio - Ufficio Stampa Virtus Pallacanestro Molfetta

VIRTUS MONTE DI PROCIDA - PLANET BASKET CATANZARO 84-80   (18-23, 17-9, 13-7, 19-28, 17-13)

 Arbitri: Suriani e Furlotti (Roma)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Una partita di grande cuore ed intensità ma anche ben giocata dalla Virtus Monte di Procida che, scesa in campo senza Andrè, Giroli e con Scotto di Perta ed Innocente non allenatisi in settimana, senza dubbio non aveva il pronostico a favore contro la fortissima squadra calabrese allenata da coach Tunno. Monte di Procida fa sua la posta in palio ma per intascarla deve passare attraverso un palpitante tempo supplementare che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico del Pala Pippo Coppola. Si è capito subito che la partita sarebbe stata delicata per entrambe le contendenti. Parte meglio la squadra di casa ma i catanzaresi rispondono colpo su colpo con Scuderi e Pellicanò portandosi avanti al decimo sul punteggio di 18-23. Il secondo giro di lancette vede l’abbrivio della gara sempre dal lato dei calabresi che riescono anche a portarsi sul +7 (20-27) nelle fase iniziali ma la reazione montese non tarda a venire con Peppe Regio e soprattutto Antonio Lubrano autentiche spine nel fianco della difesa giallorossa; al riposo si va sul sul 35-32.

Nella ripresa la truppa di Genni Di Lorenzo sembra avere una marcia in più sebbene il computo dei falli dei ragazzi in campo mette in allarme l’allenatore azzurro. Regio e Scotto di Perta inanellano una serie di canestri che danno un buon vantaggio ai montesi chiudendo sul + 9 (48-39) il terzo tempino. Nel quarto periodo succede di tutto; Monte spinge inizialmente sull’acceleratore al punto che sembrava poter archiviare una partita che al 3:59 vede i montesi avanti di +14 (62-48) ma Catanzaro ancora c’è con Scuderi e Pellicanò che d’un tratto sembrano imprendibili per la difesa locale. A condire la rincorsa ospite i due direttori di gara che cominciano a mitragliare falli alla Virtus al punto che ad 1:22 dal termine il numero delle infrazioni è di ben 8-0, alquanto inusuale per una squadra che difende un risultato alquanto ampio; vanno fuori a ruota S.Errico, Innocente e Regio ed ai ragazzi di Catanzaro riesce l’impresa di impattare il risultato a 19 secondi dal termine e portare la partita ai supplementari che ahimè da queste parti evocano ricordi alquanto indigesti.

A questo punto però viene fuori il cuore montese di una Virtus che assolutamente non vuole perdere questa partita; ad impugnare le armi per gli ultimi 5 minuti ci sono i ragazzotti under del vivaio montese, Lubrano, Ruggiero e Conte che coadiuvati da Scotto di Perta e Mattia Errico affrontano l’extra time con la sfacciataggine tipica della loro età. Per Catanzaro la rincorsa è finita al quarantesimo mentre per la giovane Virtus, sorretta dal solito festante pubblico si spalancano le porte di una vittoria fortemente voluta e meritatamente ottenuta. Catanzaro si sapeva essere una buona squadra e si è confermata tale al Pala Pippo Coppola. Per Monte è stata una vittoria molto importante ma soprattutto la vittoria dei giovani ragazzi cresciuti in casa Virtus che – non che ce ne fosse bisogno – confermano ancora una volta di poter ben figurare in questo difficile campionato.

Uff. Stampa Virtus MdP

Esce sconfitta dopo un tempo supplementare la Planet Group Catanzaro sul campo del Monte di Procida. Stavolta ai giallorossi, privi di capitan Cattani, non è riuscita un’altra prodigiosa rimonta (-9 ad un minuto dal termine dei regolamentari), cedendo però dopo aver dato tutto sul parquet campano. Non sono bastate le ottime prove di Scuderi, Pellicanò e Pate ad interrompere la striscia negativa, giunta quest’oggi a quota tre. Mentre per i locali, con Giroli in panchina solo per onor di firma, sono stati decisive le giocate di Regio, Scotto Di Perta e Lubrano nei primi minuti di overtime. Andiamo alla cronaca del match.

Partono bene i padroni di casa (14-8 al 6°) ma Catanzaro non impiega molto a reagire e grazie ai canestri di Fall, Pellicanò e Scuderi riesce a recuperare ed a chiudere al suono della prima sirena in vantaggio (18-23). I giallorossi si spingono sul +7 (20-27) in apertura di secondo parziale, ma Monte di Procida confeziona un parziale positivo che gli consente di rimettere il naso avanti sul 29-27 al 16° minuto, complice Regio molto ispirato. Si proseguirà in perfetto equilibrio fino all’intervallo lungo: i padroni di casa rientrano negli spogliatoi sul +3 (35-32) dopo una tripla di Errico praticamente a fil di sirena.

Al rientro sul parquet Monte di Procida parte bene, ma la Planet Group riesce a rimanere sostanzialmente a contatto, prima di subire un parziale di 9-2, con le realizzazioni di Lubrano, Innocente e Regio, con il quale chiude il terzo periodo sotto di nove lunghezze (48-39). I locali riescono a portarsi sul +14 (62-48) a quattro minuti dalla fine e sembrano poter mettere le mani sulla partita. E' qui che i giallorossi sembrano al tappeto: l'avversaria riesce a mantenere dieci punti di vantaggio quando è in corso l’ultimo minuto di gioco. Ma Fall, Scuderi e Pellicanò sono lesti ad infilare canestri in rapida successione e riaprono completamente il match: tutt'altro che al tappeto, dunque, Catanzaro. I campani sono storditi e commettono ingenuità a ripetizione, subendo l’incredibile tripla di Pate, praticamente a fil di sirena, che manda la gara all’overtime.

I canestri di Scotto Di Perta e Lubrano qui decidono le sorti della gara, mentre i giallorossi accusano il colpo anche stavolta ed alzano bandiera bianca, nonostante uno Scuderi gladiatorio. Si chiude sull’84-80: i locali possono festeggiare un importante successo che li mantiene a stretto contatto con la zona play off. La Planet, invece, si lecca le ferite, in attesa della prossima sfida, nuovamente in casa, contro Mola, fanalino di coda in classifica.

Anna Trapasso - catanzaroinforma.it

QUARTA CAFFE´ MONTERONI - AP MONOPOLI 82-75   (20-17, 17-12, 18-18, 14-22, 13-6)

 Arbitri: Bencivenga (Napoli) e Pelliccia (Afragola - NA)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Ancora una vittoria di squadra! Vince e convince la Nuova Pallacanestro Monteroni di coach Antonio Lezzi tra le mura amiche del Pala Quarta Lauretti. I salentini battono un mai domo Monopoli dopo una gara condotta dai primi minuti ma mai scontata. Monopoli ha dimostrato di essere una squadra dal gran valore e più volte ha provato a ribaltare le sorti del match con Masciulli (23) e Teofilo (13), rischiando anche di vincere nell’ultimo minuto mettendo il naso avanti su 67 a 69 ma alla fine a spuntarla , sia pure dopo un over time, sono stati gli atleti di casa grazie anche ad una prestazione “di cuore” di AntonioSerroni autore di 15 punti ( 2/4 da 2, 5/7 dalla lunetta e 2/3 dalla linea dei sogni). Determinante il suo contributo nell’over time con 3/4 dalla lunetta e con una tripla veramente pesante. Una gara che ha dimostrato un grande affiatamento del gruppo che ha lottato fino alla fine senza mai risparmiarsi mettendo in risalto la dinamicità degli esterni capaci di perforare la difesa avversaria da ogni parte del campo.

Stefano Provenzano, al solito incontenibile, realizza 14 punti ma mette in campo tanta tecnica oltre alla voglia e all'intensità. In evidenza anche un’ottimo Federico Durini, per lui doppia cifra (2/2 da 3, e 2/4 da 2) e tanta personalità in campo. Il giovane play entusiasma il palazzetto dello sport con una tripla di pregevolissima fattura nel tempo supplementare che risulta essere la ciliegina sulla torta di una buona prestazione. Doppia cifra anche per Maurizio Rotolo(10) che trapassa la retina dalla distanza per due volte e altre due in penetrazione per un 17 di valutazione che gli fa davvero onore. Ancora Alessandro Paiano (12) sugli scudi che soffre più del dovuto la stazza di Masciulli ma che contribuisce alla causa con un invidiabile 6/8 dall’area. Dopo la giornata di stop contro Napoli, Vito Errico (4) risponde presente alla chiamata del coach iscrivendosi a referto con 4 punti di cui due pesantissimi realizzati nel momento topico della gara. Per capitan Alessandro Manca (12) ancora una grande prestazione di intensità difensiva e di produzione in termini di punti con un eccezionale 100% dalla lunetta (6/6) e dall'area (3/3). Un plauso anche ad Antonio Chirico, cinque punti con un 100% da tre (1/1) e dalla lunetta (2/2). E’ risultato determinante per mandare la propria squadra all’over time, realizzando i due tiri liberi a 4 secondi dal termine del tempo regolamentare fissando il progressivo sul 69 a 69. Dopo la prestazione dei singoli il plauso e l’apprezzamento va infine al pubblico di Monteroni che ancora una volta ha gremito l’impianto salentino confermandosi forza trainante della squadra fungendo come sempre da 6° uomo in campo, con un tifo intenso e sportivo, rispettoso degli avversari e degli arbitri. Complimenti veramente.

In definitiva una buona e convincente prestazione della compagine salentina che superando il Monopoli ottiene il massimo dal doppio turno casalingo e si affaccia sempre più prorompente verso la testa della graduatoria. Adesso ai ragazzi del presidente Perniola si prospetta la trasferta di Venafro, proprio con una delle squadre che la precedono in classifica che ha ceduto solo proprio al Monopoli battuto oggi dal Monteroni. Poi sarà la volta dell’Airola nel turno infrasettimanale dell’Immacolata, quando i caudini viaggeranno alla volta del salento. Un calendario veramente probante ma che potrebbe lanciare i salentini verso le prime posizione della graduatoria.

L’ambiente è entusiasta per i risultati del campo (5 vittorie consecutive danno serenità, consapevolezza dei propri mezzi e tanta voglia di continuare la striscia positiva). Questa sera il Monteroni ha vinto contro una squadra ben organizzata da coach Carolillo ed ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per disputare una stagione da protagonista La strada è ancora lunga, siamo solo alla decima di andata ma è stato fatto un ulteriore passo in avanti, è stato aggiunto un ulteriore tassello per il raggiungimento dell’obiettivo societario. La squadra gioca abbastanza bene anche se ancora non sembra esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Ancora margini di miglioramento ma si comincia a girare a giusto regime. Da domani si comincerà a studiare e programmare la prossima trasferta, difficile ma non impossibile. Con questo gruppo e con questo entusiasmo le soddisfazioni potranno essere davvero tante.

Antonio Giancane add. stampa NPM