GEOTEC CAMPOBASSO - OFFICE GROUP TARANTO 91-82   (17-27, 34-45, 60-54)

 Arbitri: Tammaro (Giffoni Sei Casali - SA) e Rodia (Avellino)

 Note: Spettatori 150 circa. Tiri da due: Geotec 26/39 (67%), Taranto 18/30 (60%). Tiri da tre: Geotec 6/20 (30%), Taranto 11/22 (50%). Tiri liberi: Geotec 21/24 (88%), Taranto 13/25 (52%). Rimbalzi: Geotec 30 (19+11, Cecchetti 7, Murtas 6), Taranto 18 (15+3, Vozza 7). Cinque falli: Camera, Grimaldi. Fallo tecnico a Sammartino al 35'.

Se ieri sera eravate fra gli spettatori (non molti a dir la verità, ma in un giorno infrasettimanale ci sta) al palasport di Ferrazzano, siamo sicuri che durante l'intervallo non avreste scommesso un centesimo sulla vittoria della Geotec Campobasso. Gli undici punti in più che il Taranto aveva segnato nei primi venti minuti di gioco non facevano presagire nulla di buono e soprattutto erano stati il frutto di una formazione campobassana che era apparsa stanca, con i giocatori scesi in campo domenica contro il Monopoli costretti a fare gli straordinari già quattro giorni fa e ieri di nuovo sul parquet con le stesse assenze di Credendino, Venuto e Carlozzi a rendere ancor più difficile del normale la sfida con una formazione forte come quella jonica. Poi la metamorfosi e il ritorno della Geotec autoritaria e scoppiettante delle giornate migliori, una Geotec che azzanna in difesa, è devastante in attacco e vince di venti la seconda metà della gara, trasformando quegli undici punti di passivo di cui si parlava in un +9 che regala agli uomini di coach Leonetti un meritatissimo quarto posto solitario in classifica davanti al Monopoli.

Gara, dunque, da dividere esattamente in due, con gli ospiti a comandare la situazione nel primo e nel secondo periodo e i padroni di casa a ribaltarla totalmente nel terzo e nel quarto. E' l'asse Sarli-De Pasquale a trascinare un Taranto che nella prima frazione tira con percentuali stratosferiche (11/15 dal campo), frutto certamente dell'ottima serata dei giocatori di Bifulco ma anche di un quintetto molisano che non muove adeguatamente le gambe in difesa e concede tiri piedi per terra a cecchini validissimi come i due sopracitati, che ringraziano e segnano in coppia 21 punti in dieci minuti con 3/4 da due, 5/6 da tre e il numero dieci che per sovramercato condisce il tutto col 100% al tiro. Dall'altra parte, poco conta la buona partenza (8-8 nei primissimi minuti del match), perché poco dopo la metà del primo quarto il Taranto è già a +12 (8-20), margine replicato qualche secondo prima della sirena sul 15-27 e addirittura incrementato dagli ospiti fino al +14 (25-39) quando mancano 4'57" all'intervallo lungo. Per la Geotec c'è poco dal perimetro (una sola tripla nel primo tempo) ma soprattutto manca la reattività necessaria a far sì che i tiri avversari siano almeno in minima parte contestati. De Pasquale continua nella sua serata infallibile (nessun errore anche nel secondo quarto con due canestri da due e ben cinqe da tre in venti minuti), mentre Sarli - per fortuna dei campobassani - si calma un attimo. Grimaldi non permette ai suoi di andare ulteriormente sotto segnandone 8 nella seconda frazione, nella quale c'è anche l'uscita forzata di Saccardo, gravato di tre falli dopo neanche tre minuti e dunque impossibilitato a farsi sentire in difesa da qui fin quasi alla fine delle ostilità.

Le due squadre tornano negli spogliatoi e nei commenti degli spetttori durante la pausa si avverte la consapevolezza che - se non cambierà qualcosa - la sconfitta casalinga sarà inevitabile ma anche la speranza, pur fra le difficoltà del momento, di rivedere la Geotec che annichilisce gli avversari, che si chiamino Benevento o Bisceglie non fa differenza. Ed in effetti, sarà il discorso che certamente coach Leonetti fa ai suoi giocatori, sarà l'orgoglio che sempre spunta fuori quando ci si vede "presi a bastonate" in casa propria, in campo torna tutta un'altra Mens Sana: aggressività difensiva ai massimi livelli, rifornimenti per Sarli e De Pasquale quasi totalmente tagliati grazie a cambi difensivi sistematici sui blocchi che intendono favorire ora l'uno ora l'altro, palle perse che fioccano per il quintetto jonico, Cecchetti che suona la carica infilando due triple immediate e parziale di 12-0 che dopo pochissimi minuti dall'inizio della terza frazione ha già ribaltato completamente la partita portando i molisani in vantaqggio di un punto. Sarli mette il suo unico canestro del terzo periodo fermando l'emorragia e riportando momentaneamente sopra la sua squadra, ma immediatamente Basili gli risponde segnando da tre e consegnando alla Geotec il vantaggio definitivo del match, nel senso che mai più i pugliesi riusciranno a tornare davanti. Il "galoppo" dei molisani continua spedito fino a quando il tabellone elettronico dice 56-47, il che significa 22-2 dalla rimessa iniziale del terzo quarto. Le giocate di Vozza danno agli jonici il -6 del trentesimo minuto, che dà alla squadra di Bifulco la possibilità di provarci ancora, ma - nonostante il -4 firmato dallo stesso Vozza in apertura di quarto periodo - la Mens Sana non molla ed - anzi - incrementa il vantaggio fino a +12 (76-64) nonostante il risvegliarsi di Sarli e De Pasquale, che combinano per altri 19 punti ma non riescono a portare il Taranto più in là di un -5 (87-82), frutto più del rilassamento dei padroni di casa che di un reale tentativo disperato di risalita da parte degli ospiti, -5 che a 24" dalla fine avrebbe anche potuto riaprire la gara. Gaido dalla lunetta e Cecchetti in contropiede segnano i punti della staffa.

Al termine coach Leonetti elogia il grande cuore dei suoi ragazzi, fra i quali diamo la palma del miglire in campo a Stefano Cecchetti, non perché sia stato più bravo degli altri ma perché i suoi punti arrivano nei momenti importanti, come le due triple di inizio terza frazione che danno il via alla rimonta ed un altro canestro da tre che nel quarto periodo ricaccia indietro gli ospiti che tentavano il riavvicinamento. Sottolineiamo poi i 57 punti messi dentro nei secondi venti minuti di gioco da una Geotec che ne piazza sei dei sette scesi sul parquet in doppia cifra e torna ad essere micidiale in attacco... anche se questa partita la vince - come molte altre - in difesa. Domenica si va a Lucera per un'altra battaglia, coach Leonetti spera almeno che Venuto sia lasciato in pace dalla febbre.

Vittorio Salvatorelli