Fondamentale e forse inattesa vittoria per la G.S. Pallacanestro L'Aquila nel recupero della gara contro l'Audax Chieti Scalo, rinviata lo scorso 1° Febbraio causa maltempo, successo che per la prima volta dall'inizio della stagione consente ai ragazzi dei coach Panella di non essere più all'ultimo posto solitario, visto che c'è stato il tanto sospirato riaggancio in classifica alla K/Comunicazione Termoli a quota 4 punti, e sarà così lo scontro diretto dell'ultima giornata a Termoli a decidere chi potrà accedere ai play-out e chi dovrà salutare la C/2 direttamente al termine della fase regolare.
La partita, per la verità, era iniziata non facendo presagire nulla di buono al pubblico aquilano, sembrando destinata al canovaccio visto troppe volte, con la G.S. dopo pochi minuti subito costretta ad inseguire, sotto anche di 8 punti. Ma i ragazzi di casa uscivano alla distanza, ed era così che nella seconda parte di quarto prendeva corpo un'ordinata rimonta che, anche grazie ad un'apprezzabile precisione al tiro a sigillare delle azioni ben orchestrate, permetteva agli stessi celeste-bianchi di riportarsi sotto e chiudere sul -2 alla prima sirena (18-20).
Al rientro dalla breve sosta era una tripla di Marinucci a dare subito la carica ai compagni di squadra, ed era forse un segno premonitore di quanto sarebbe poi successo nel corso del match che a realizzare il secondo canestro aquilano del quarto, di nuovo una tripla, fosse Arjon Parapani: i due, al termine della gara, avranno realizzato più della metà dei punti della loro squadra. Era grazie a questo inizio veemente che la G.S., oltre al vantaggio, prendeva anche maggiore coscienza delle proprie possiblità, cosa visibile ad esempio nella sicuramente buona applicazione della difesa ad uomo che, oltre a rendere più difficoltose le azioni ospiti, impediva agli stessi giocatori teatini di andare al tiro con tranquillità, soprattutto nelle ultime battute del quarto, nelle quali, non a caso, dopo essere andati avanti quasi punto a punto almeno fino al 28-25, la G.S. riusciva ad incrementare il margine di vantaggio, riuscendo ad andare al riposo sul +6 (37-31), massimo distacco inflitto agli avversari nel primo tempo.
Era al ritorno dagli spogliatoi che si attendevano conferme dalla squadra di casa del buon gioco espresso nel precedente quarto, e queste non tardavano, per la gioia del pubblico di casa, ad arrivare. Il quarto, in realtà, iniziava in modo non eccelso, con parecchi errori sia in fase di impostazione che al tiro, compiuti però da ambo le squadre, cosa che lasciava in pratica intatto il distacco tra le due formazioni; superata questa fase iniziale, era la G.S. la prima in grado di riorganizzarsi, tornando ai livelli di gioco del secondo quarto e riuscendo così non solo a mantenere il vantaggio ma anche ad ingrandirlo, ancora una volta anche grazie ad una convinta fase difensiva, che non risentiva del passaggio alla zona deciso da coach Panella e anzi ben presto riusciva al meglio a chiudere ogni spazio d'azione offensiva agli ospiti, di nuovo costretti a sbagliare molto al tiro e comunque mai parsi nell'arco del terzo periodo in grado di recuperare il gap, che intanto si stabilizzava intorno ai 10 punti (+9, 52-43, alla conclusione del quarto).
Gli ultimi 10' ricominciavano sulla falsa riga di quelli appena raccontati, tant'è che per almeno 7' davano ben pochi spunti di cronaca: la G.S. controllava e continuava a premere, senza trovare grande opposizione ospite, aumentando di conseguenza ancor più il proprio vantaggio, a tal punto che il +14 (massimo vantaggio assoluto della partita) del 65-51 sembrava poter già dire la parola fine all'incontro: ma a credere in ciò erano evidentemente non solo i tifosi celeste-bianchi aquilani, ma anche la squadra in campo, e questo portava evidentemente un'eccessiva rilassatezza, che dava invece improvviso vigore agli ospiti, bravi a provare, in primo luogo grazie a Valentinetti e, a livello prettamente di punteggio, alle preziosissime triple di Masciulli (5 in totale, 3 nel solo ultimo quarto), una rimonta che, incredibilmente, da insperata sembrava diventare possibile, e che portava ad un finale per lunghi tratti da cardiopalma. Gli ospiti, infatti, riuscivano ad arrivare fino al -2 (76-74), e cercavano di affidare ogni speranza al fallo tattico: ma commettevano l'errore di fare fallo su un Parapani rivelatosi cecchino freddissimo negli ultimi 30", che parevano senza fine; i suoi tiri dalla lunetta ridistanziavano a 4 punti gli ospiti, che si demoralizzavano per il mancato aggancio, sbagliavano un importantissimo tiro da due che li avrebbe potuti ancora tenere in gara e davano così, con una decina di secondi di anticipo sulla sirena, il via libera alla seconda vittoria in campionato per i ragazzi giessini, bravi a gestire con ritrovata freddezza il vantaggio una volta sceso a due soli punti (ma quante sofferenze si sarebbero potute evitare non facendosi prendere per quasi due minuti da un'improvvisa paura di vincere...), vantaggio che al suono liberatorio della sirena era risalito ad un più giusto, per quanto visto per almeno tre quarti di match, +7, col risultato finale di 83-76.
Grandissimo ovviamente il conseguente tripudio per il piccolo ma sempre calorosissimo pubblico giessino, con la bellissima scena della squadra a ringraziare (ovviamente ricambiata) i tifosi da sotto gli spalti e poi tutta radunata al centro del campo per gioire, con il tradizionale grido di incitamento, di una vittoria come detto fondamentale, ma ancora non decisiva per il tanto auspicato accesso ai play-out della squadra aquilana, da decidersi all'ultima giornata quale che sia il risultato della prossima gara, ultima casalinga della fase regolare per la G.S., in programma domenica al "PalaAlighieri" contro la Mivv Set Design Alba Adriatica, gara da affrontare col massimo della concentrazione pur sapendola sulla carta proibitiva; grave, d'altro canto, la sconfitta per l'Audax Chieti Scalo, ora braccata in classifica a un punto di distacco dal Sulmona e dalla Virtus Roseto, contro la quale, con ogni probabilità, si giocherà la salvezza diretta nello scontro diretto della prossima, penultima, giornata. Luca Frontera |