MAGIC BASKET CHIETI - PENTA BASKET TERAMO 57-78   (13-12, 31-30, 50-54)

 Arbitri: De Carlo e Cascioli (Pescara)

 Note: 

Impresa del Penta Teramo che nella prima giornata dei quarti di finale dei play-off validi per la promozione in DNC ha sbancato il campo di Chieti infliggendo un pesantissimo -21 (57-78) alla compagine di coach Remo Tempera, una della favorite per il salto di categoria. Il Magic Chieti reduce da due vittorie su due nei confronti contro i biancorossi di coach Gramenzi è letteralmente crollata nell’ultimo quarto rimediando un 7-24 di parziale che la dice lunga sulla prova messa in campo da Moretti e soci.

Dopo i primi venti minuti con la partita sostanzialmente in equilibrio ma con leggera prevalenza dei padroni di casa (13-12 al 10’ e 31-30 al 20’) la gara prendeva il volo a partire dal terzo quarto nel quale il Penta Teramo partiva fortissimo. Parziale di 4-15 grazie alle triple di Ferri e Pappacena ed i biancorossi volavano sul 35-45, un +10 che veniva migliorato dal +12 toccato sul 40-52. Chieti, squadra ben costruita, non ci stava e negli ultimi minuti rosicchiava parte della svantaggio chiudendo la penultima frazione sul -4 (50-54). Gli ultimi 10’ minuti iniziavano come i precedenti dieci. Tripla di Ferri e canestro di De Dominicis e Penta volava sul +9 (50-59). Il vantaggio accumulato dai biancorossi si manteneva costante sulla doppia cifra fino al 37’ (56-69) quando ai padroni di casa, fin troppo nervosi, venivano sanzionati due tecnici ed una espulsione che mettevano in pratica la parola fine alla gara. Il Penta più freddo e concentrato segnava dalla lunetta e gestiva il vantaggio fino al 57-78 che porta da una importantissima e fondamentale gara 2.

Un raggiante Raffaele Sannicandro, presidente del Penta Teramo, a fine gara ha commentato: “Oggi ho visto il vero Penta: una squadra che non molla mai. Ci siamo preparati molto bene a questa partita e non si ci siamo mai disuniti neanche quando dal +12 abbiamo subito il ritorno di Chieti. La gara è stata nervosa e spigolosa ma noi siamo stati bravi a tenere la calma. Bravi tutti... giocatori e staff tecnico”. Prossimo impegno per il Penta Teramo, giovedì prossimo in casa per gara 2.

Adriano Vannucci

AIRINO TERMOLI - BLUE BASKET ROSETO 61-53   (21-10, 26-23, 37-40)

 Arbitri: Adducci (Canzano) e Ferraioli (Teramo)

 Note: 

PENTA BASKET TERAMO - MAGIC BASKET CHIETI 56-62   (22-17, 30-41, 44-52)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Visioni (L'Aquila)

 Note: 

BLUE BASKET ROSETO - AIRINO TERMOLI 69-78   (17-27, 32-47, 45-61)

 Arbitri: Palazzeschi (Francavilla) e Di Santo (Chieti)

 Note: 

MAGIC BASKET CHIETI - PENTA BASKET TERAMO 85-80   (18-20, 36-47, 63-58)

 Arbitri: Grappasonno (Lanciano) e Settepanella (Roseto)

 Note: 

PESCARA BASKET - MAGIC BASKET CHIETI 72-46   (12-18, 34-26, 57-35)

 Arbitri: Adducci (Canzano) e Giambuzzi (Ortona)

 Note: 

Non c'è storia nel primo atto della serie di semifinale (ma si tratta a tutti gli effetti di una finalissima, visto che c'è in palio la promozione in DNC) tra Pescara Basket e Magic Chieti: i biancazzurri di coach Tracanna si impongono facilmente, come testimonia il punteggio finale di 72-47, portandosi a casa il primo punto del confronto.

I padroni di casa partono con Morè, De Luca, Lestini, Cantatore e Stilla, dall'altra parte coach Tempera schiera Italiano in cabina di regia con il duo Mariani-Di Falco sul perimetro assieme a Lagioia e Sprecacenere. La partenza è contratta per Pescara, condizionata probabilmente anche dalla lunga astinenza di gare ufficiali (l'ultima sul parquet di Ripalimosani datata addirittura 13 aprile): i biancazzurri fanno fatica sopratutto in attacco, dall'altra parte un buon impatto di Lagioia permette agli ospiti di condurre sul 4-7 a metà del primo parziale. La verve di Morè (palla recuperata e canestro) consente ai suoi di rimanere vivi, ma è comunque il Magic (ancora trascinato da Lagioia) a chiudere avanti sul 12-18 la prima sirena.

In avvio di secondo quarto è l'ingresso di Di Giorgio a dare una scossa a Pescara: cinque suoi punti in fila riportano i biancazzurri ad una sola lunghezza di distanza. Il preludio ad un parziale che cambierà di fatto la storia del match: Febo e De Luca confezionano il sorpasso (28-24 al 18°), e poco prima dell'intervallo lo stesso Febo e Lestini con una tripla a testa allungano il gap fino al 34-26 di fine primo tempo. Il momento favorevole a Pescara prosegue al rientro in campo: a salire in cattedra è uno strepitoso Lestini, che con una raffica dall'arco dei 6.75 consente ai suoi di scappare (devastante parziale di 16-0, suggellato da un 2+1 di Di Flavio). Il match assume di fatto già i contorni del garbage time, nonostante un tenace Di Falco provi a tenere vivi gli ospiti. Un'altra bomba di Febo, seguita dal bel piazzato di Adonide riportano Pescara sopra i venti di scarto sul 57-35 con cui si chiude il terzo parziale.

Anche nell'ultimo quarto, nonostante il successo ormai ipotecato, Pescara continua a premere sull'acceleratore: Adonide ispira il massimo vantaggio casalingo con 5 punti consecutivi sul 65-37, il compagno di reparto Stilla si procura anch'esso il 2+1 con cui i biancazzurri si portano sul 68-40. Gara1 non ha di fatto più molto da dire, e nel finale c'è spazio anche per il giovane Venturoli che con un canestro fissa il punteggio finale di 72-47.

Chiara la soddisfazione in casa biancazzurra per una gara-1 praticamente dominata: da rimarcare soprattutto l'aspetto difensivo, con Cantatore e compagni capaci di tenere Chieti a soli 17 punti nei due quarti centrali, quelli in cui di fatto si è decisa la contesa. La serie contro i biancoverdi resta però dura e impegnativa: la serata-no di Italiano e Mariani (entrambi a 0 punti) ha condizionato l'attacco ospite, ma in gara-2 sarà lecito aspettarsi qualcosa in più dal Magic. Appuntamento fissato dunque per giovedì 15 (palla a due alle 20:30): l'auspicio è quello di poter contare su una massiccia rappresentanza di sostenitori biancazzurri, su un parquet caldo e difficile come quello di Piana Vincolato.

Stefano Blois

WE´RE BK ORTONA/SAN VITO - AIRINO TERMOLI 88-52   (21-12, 42-30, 69-43)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Pasqualone (Ferrazzano)

 Note: 

Inizia nella maniera migliore la semifinale playoff del We're Basket Ortona, che supera l'Airino Termoli con un perentorio 88-52 frutto di una partita giocata con notevole intensità nelle due metà campo, spettacolari giocate offensive, una media elevata al tiro da tre punti ed una difesa che ha concesso davvero poco ai malcapitati ospiti, che pur essendo la quarta forza del campionato si sono visti affibbiare 36 punti di scarto, rimediando la quarta sconfitta nei quattro scontri diretti finora disputati in questo campionato.

La gara del We're Basket è stata un costante incedere nel punteggio, che provoca una progressione inesorabile nel divario tra le due formazioni: +10 già nel primo quarto e +17 nel secondo, con Termoli che ha una fiammata che vale un 7-0 di parziale, e si riavvicina nel punteggio, ma all'intervallo è comunque sotto di dodici punti. Al rientro sul parquet c'è il break che decide la partita: un 12-0 targato We're, con Ilic in gran spolvero mentre il quintetto molisano resta a secco per cinque lunghi minuti. È Marinaro – autore di una grande partita – a spezzare il digiuno dell'Airino, ma ormai i padroni di casa hanno messo in cassaforte la vittoria, e potendo giocare in scioltezza dilagano nel vantaggio fino all'88-52 finale.

Vittoria di squadra per l'Ortona, ma con tre uomini che si ergono a protagonisti del match: Nikola Munjic, Valerio D'Alessandro e Nicola Leonzio. Il pivot serbo gioca una partita di sostanza, domina sotto le plance capitalizzando ogni rimbalzo offensivo ed alla fine mette a referto 19 punti, miglior marcatore dell'incontro assieme a Marinaro. D'Alessandro detta i tempi giusti per l'attacco biancoblù ma senza rinunciare alle iniziative personali, e realizza 16 punti mostrandosi molto preciso dall'arco dei 6,75. Leonzio si conferma illegale a questi livelli: anche lui precisissimo dall'arco, firma un paio di eccezionali canestri in penetrazione nella trafficatissima area molisana ed alla fine fattura 18 punti senza forzare mai un tiro.

Grazie a questo trio delle meraviglie il We're Basket Ortona si aggiudica quindi gara uno della semifinale playoff che – lo ricordiamo – alla fine della serie al meglio delle cinque partite decreterà la promozione in DNC della formazione vincente. Trentasei punti di scarto sembrano un buon viatico per gara 2 – giovedi alle 20:30 a Termoli – ma in casa We're c'è gente giusta che rifiuta di esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda, e sanno che bisognerà impegnarsi al massimo per avere ragione di un Airino Termoli che non vorrà vestire i panni dell'agnello sacrificale.

Davide Stefano

MAGIC BASKET CHIETI - PESCARA BASKET 64-75   (21-13, 42-42, 46-59)

 Arbitri: De Ascentiis (Giulianova) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: 

AIRINO TERMOLI - WE´RE BK ORTONA/SAN VITO 66-73   (23-18, 36-39, 51-52)

 Arbitri: Settepanella (Roseto) e Ferretti (Pescara)

 Note: 

PESCARA BASKET - MAGIC BASKET CHIETI 63-73   (16-18, 27-36, 44-54)

 Arbitri: Grappasonno (Lanciano) e Settepanella (Roseto)

 Note: 

La Pescara Basket fallisce il primo match-point della serie contro Chieti: in gara3 sono gli ospiti a prevalere con merito, passando al PalaElettra 63-73 (primo successo stagionale contro i biancazzurri) e riportando la serie a Piana Vincolato. Coach Tracanna ripropone lo stesso quintetto-base di giovedì sera, con Morè, De Luca, Lestini, Cantatore e Stilla. Il Magic risponde schierando Italiano in cabina di regia, con Mariani-Lagioia esterni ed il duo Di Biase-Sprecacenere vicino a canestro. L'inizio di gara è particolarmente equilibrato: Italiano spinge subito i suoi sul 2-5, un coriaceo Stilla assieme a Morè confeziona un 6-0 che porta avanti Pescara. Di Biase ferma il parziale in penetrazione, Sprecacenere lasciato solo a rimbalzo firma il sorpasso: le due squadre si rispondono colpo su colpo, la gara scorre via veloce e con poche interruzioni. A prevalere è soprattutto il gioco interno, con le iniziative di Di Biase da una parte, e del duo Cantatore-Stilla dall'altra. E' Mariani (promosso in quintetto al posto di Di Falco) a dare una scossa alla gara: prima con la tripla che impatta il punteggio a quota 14, poi con il canestro in entrata che vale il 16-18 di fine primo quarto.

Un incerto avvio di secondo quarto costa particolarmente caro ai locali: spinta da Mariani e Febbo, e approfittando dell'imprecisione pescarese sotto canestro, il Magic produce uno 0-6 di parziale che costringe coach Tracanna al primo time-out della gara sul 16-24. Il solito Stilla rompe un digiuno offensivo di oltre tre minuti, Febo dall'arco riporta Pescara a -3. Si alza l'intensità della gara, soprattutto nella battaglia sotto le plance: a farne le spese è la precisione di entrambe le squadre, che collezionano errori in sequenza. Lestini segna il canestro del -1, ma arriva un altro black-out dei biancazzurri: un paio di brutte palle perse consentono al duo Di Biase-Italiano di riportare Chieti sul 23-29. Capitan Cantatore è lesto a rimbalzo offensivo, ma Lagioia colpisce dall'arco e costringe la panchina di casa ad un altro minuto di sospensione. Ad uscirne meglio sono però di nuovo gli ospiti, che trascinati da un ottimo Febbo (suoi gli ultimi 4 punti del secondo quarto) si portano al riposo lungo in vantaggio di nove lunghezze sul 27-36.

Al rientro dagli spogliatoi non cambia il canovaccio della sfida, anzi: dopo il canestro iniziale di Morè Pescara rimane a secco di punti per quasi cinque minuti. Gli ospiti ne approfittano, seppur parzialmente: Italiano, Febbo ed il primo acuto di Di Falco portano il Magic avanti di 13, dopo un fallo antisportivo sanzionato a Lestini. Febo sblocca finalmente i suoi dalla lunetta, De Luca in acrobazia firma il -10 ma sono ancora quattro punti in fila di un ispiratissimo Febbo a riallargare il gap. Lo stesso lungo teatino si rende protagonista di un gesto molto sportivo, convertendo una rimessa erroneamente assegnata ai biancoverdi dagli arbitri. Nel momento di maggiore difficoltà, Pescara prova a scuotersi: Lestini è chirurgico in lunetta (5/5), Febo colpisce dall'arco e con l'1/2 di De Luca a cronometro fermo i padroni di casa tornano a -5 (42-47). Gli ospiti però non ci stanno: quattro punti in fila di Italiano stoppano il parziale, e sul finire di terzo quarto Di Biase con un gioco da tre punti ridà ai suoi il +12. Due liberi di Cantatore fissano il punteggio sul 44-54.

L'ultima frazione parte con una Pescara più determinata, soprattutto in difesa: Chieti non segna per i primi tre minuti del parziale, ma i biancazzurri non sono altrettanto efficaci in attacco (un canestro di Stilla vale comunque il -5, dopo i liberi di Cantatore e Febo). Di Biase rompe il digiuno in penetrazione, ed un canestro in contropiede solitario di Di Falco vale il 49-58. Time-out per la panchina di casa, ma al rientro sul parquet succede esattamente la stessa cosa: altro contropiede, ed appoggio indisturbato per lo stesso Di Falco. Il Magic stringe le maglie in difesa forzando Pescara ad un'infrazione di 24", e dall'altra parte colpisce con un siluro di Italiano dai 6.75: 49-63, con meno di cinque minuti da giocare. Stilla replica immediatamente dall'arco, ed un'altra tripla di De Luca vale il -10, dopo l'ennesimo canestro di Febbo. Ancora Italiano in penetrazione, Lestini da distanza siderale gli risponde riportando i suoi in singola cifra di svantaggio. Di Biase commette fallo in attacco, dall'altra parte De Luca con un canestro e fallo firma il -6 con 1:16 sul cronometro riaccendendo gli animi del PalaElettra. Ma è un canestro di Mariani a chiudere definitivamente ogni discorso, con un tecnico fischiato a De Luca che allarga il gap fino al 63-73 finale.

La serie si allungherà dunque almeno per un'altra partita: gara4 è in programma giovedì sera a Piana Vincolato, con Pescara che ha a disposizione il secondo match-point per chiudere la serie e conquistare la promozione in DNC. Ma la partita di stasera ha dimostrato come i biancoverdi siano avversario da non sottovalutare: sfruttando anche le difficoltà dei padroni di casa nel tiro dalla distanza, e con pochissima pressione addosso dopo lo 0-2 nella serie, il Magic ha ribaltato il fattore campo. Stilla e compagni cercheranno di chiudere i conti in gara-4: la società confida in una folta presenza di sostenitori ospiti, come avvenuto nel match di giovedì scorso, per sostenere adeguatamente la squadra in un incontro fondamentale per le sorti della stagione.

Stefano Blois

WE´RE BK ORTONA/SAN VITO - AIRINO TERMOLI 81-85   (18-24, 40-44, 70-76)

 Arbitri: 

 Note: 

Risultato a sorpresa ad Orsogna, dove l'Airino sbanca il palasport di via Magno rovinando la festa del We're Basket Ortona e forzando la serie a gara quattro, che si disputerà giovedì alle ore 20:30 a Termoli. Una vittoria meritata quella del team molisano, in vantaggio per quasi tutta la durata del match e capace di resistere ad ogni tentativo di rimonta dei biancoblù, che dopo aver sprecato il primo match ball tenteranno di chiudere i giochi in trasferta, compito arduo ma non impossibile visto che ci sono già riusciti nei due precedenti incontri disputati quest'anno al Palasabetta.

Chiave della partita è stato l'asse play-pivot dell'Airino, un rebus irrisolto per la difesa di casa. Lo schema era semplice:penetrazione del playmaker Di Lembo, che sul raddoppio scarica per il comodo canestro del pivot Sisto che nel frattempo taglia verso il canestro. Un gioco facile da descrivere e tremendamente efficace visto che la difesa ortonese non è riuscita a trovare le contromosse adeguate per neutralizzarlo, al punto che Sisto risulterà il miglior marcatore dell'incontro con 27 punti. Se a questo aggiungiamo un Marinaro che pur sbagliando qualche facile appoggio è una spina nel fianco per la difesa We'rina ed alla fine fattura 20 punti, e soprattutto un Davico che è chirurgico nel mettere canestri ogni qualvolta il We're si riavvicina nel punteggio, ecco spiegata la vittoria degli ospiti.

I primi canestri sono targati We're, ma l'Airino non è certo venuto a Orsogna per spazzolare bambole e impatta sul 6-6 con Sisto, per poi mettere la freccia e non voltarsi più, chiudendo il primo quarto a +6 sul 18-24. All'inizio della seconda frazione Leonzio va in trance agonistica, realizza due bombe e trova un effimero pareggio a quota 24, ma la risposta termolese si materializza in un parziale di 11-0 con Sisto e Di Lembo che impazzano nell'area ortonese. Brown, D'Alessandro e Leonzio confezionano un controbreak equivalente portando le formazioni sul 35 pari, ma Termoli ha qualcosa in più e va all'intervallo con quattro punti di vantaggio, sul 40-44.

Non cambia il refrain al ritorno sul parquet: i gialloblù mettono subito un po' di punti tra sé e gli avversari, arrivando anche a +13 sul 43-56, e contengono le reazioni di Scavongelli e compagni grazie ai punti di Davico e di Sisto, immarcabile nell'area avversaria. Nel finale di partita di sveglia finalmente Munjic – molto sottotono ed autore di 4 soli punti, dopo averne realizzati 39 tra gara uno e gara due – Davico incappa in una infrazione di cinque secondi e Scavongelli dalla linea del tiro libero firma il -2 We're sull'81-83 a 37 secondi dalla sirena finale. Il palasport è una bolgia, la palla è dell'Airino ma Davico sbaglia il tiro, quindi il We're ha in mano la palla per impattare o addirittura vincere il match, ma avviene l'irreparabile: c'è una incomprensione tra D'Alessandro e Scavongelli ed il pallone finisce fuori, gelando l'entusiasmo dei tifosi di casa. Rimessa per l'Airino, palla a Davico sul quale c'è l'immediato fallo tattico, ma all'argentino non trema la mano e realizza entrambi i personali firmando il +4 per la sua squadra. A questo punto ci vorrebbe un gioco da quattro punti alla Danilovic per portare le contendenti al supplementare, ma a Leonzio non riesce la magia e l'Airino Termoli conquista con indubbio merito la gara, mentre al We're non resta che rammaricarsi per l'occasione sprecata e per le defezioni degli infortunati Ilic e Cufari che avrebbero potuto cambiare l'esito dell'incontro. Ora coach Salomone ha tempo fino a giovedì per riordinare le idee e soprattutto trovare le contromosse giuste per arginare la coppia Sisto-Di Lembo, in crescita nella semifinale fino a diventare padrona del campo in gara tre.

Davide Stefano

MAGIC BASKET CHIETI - PESCARA BASKET 0-20   (20-10, 31-33, 48-62)

 Arbitri: De Ascentiis (Giulianova) e Adducci (Canzano)

 Note: Partita sospesa a 2'26" dalla fine sul punteggio di 58-76 a causa di incidenti fra alcuni giocatori della squadra di casa e gli arbitri.

Il verdetto tanto atteso è arrivato: Pescara è in DNC. La società del presidente Di Censo conquista la seconda promozione in tre anni, al termine di un campionato esaltante, e pur se manca ancora la finalissima da giocare contro We'Re Basket l'obiettivo stagionale per i biancazzurri può già dirsi centrato. Decisiva gara-4 disputata a Piana Vincolato, e sospesa dopo 38 minuti sul punteggio di 58-76 (con ogni probabilità verrà omologata sullo 0-20). Le due squadre confermano i quintetti di domenica scorsa al PalaElettra: Morè, De Luca, Lestini, Cantatore e Stilla per Pescara, Italiano, Mariani, Lagioia, Di Biase e Sprecacenere tra le fila teatine. L'avvio di gara è contraddistinto dalla tensione, inevitabile vista la posta in palio: per due minuti nessuno riesce a segnare, a sbloccare il tabellone è Lestini con Lagioia che gli risponde immediatamente dall'arco dei 6.75. Quattro punti in fila di Morè danno coraggio agli ospiti, ma Di Biase e Di Falco riportano avanti i biancoverdi. Si procede costantemente sul filo dell'equilibrio, prima che un parziale di 12-2 lanci improvvisamente il Magic sul finire del quarto: una tripla di Mariani, e cinque punti in fila di Italiano consentono a Chieti di chiudere alla prima sirena sul 20-10.

Ad inizio secondo quarto Pescara si appoggia su Stilla, che realizza quattro punti in fila. Ma dall'altra parte i contropiedi di Lagioia e Di Falco infiammano il pubblico, e mantengono Chieti in doppia cifra di vantaggio. E' l'ingresso di Di Flavio a scuotere gli ospiti: dalla sua tripla nasce un vigoroso parziale di 0-15 che cambia l'inerzia della gara. Lestini e compagni cambiano infatti totalmente faccia in difesa (negando la via del canestro al Magic per oltre 6 minuti), ed i canestri di Febo, Lestini e Morè consentono a Pescara di passare al comando sul 24-29. Di Falco chiude il lungo digiuno biancoverde, Lagioia concretizza un rimbalzo offensivo e, superato il momento di maggior difficoltà della gara, il Magic torna avanti con un gioco da 3 punti di Di Biase. Morè e Stilla concretizzano solo in parte dalla lunetta, a rompere l'equilibrio prima dell'intervallo ci pensa Febo che sfrutta un bel recupero difensivo e sigla il canestro del 31-33.

Come spesso avvenuto nelle vittorie biancazzurre quest'anno, è nel terzo quarto che Stilla e compagni poggiano il piede sull'acceleratore. Proprio il lungo pugliese sigla i primi punti ospiti nel secondo tempo appoggiandosi ai tabellone, e una tripla di tabella di De Luca porta Pescara avanti 37-42. Di Biase inventa il -3 con un canestro di elevata difficoltà, ma gli uomini di coach Tracanna hanno decisamente scaldato la mano dall'arco: un'altra tripla di Lestini, ed il successivo canestro di Morè per il 38-46, costringono la panchina di casa al time-out. Un tecnico fischiato a Febbo dilata ulteriormente il gap tra le due squadre, con il 2+1 di Stilla che porta Pescara a +12. Ed è sempre lui a travestirsi da playmaker, con palla rubata ed assist in contropiede per il comodo appoggio di Adonide. Di Biase prova a tenere vivi i suoi, ma i biancazzurri sono più reattivi sotto i tabelloni: Stilla e Lestini sfruttano altri due rimbalzi offensivi e lanciano la fuga ospite. Italiano infila la tripla del - 15, un fallo tecnico alla panchina ospite porta in lunetta un chirurgico Febo (2/2), ma Chieti risponde con un canestro in contropiede di Mariani. Lagioia si prende l'ultima conclusione del quarto, e la sua tripla danza a lungo sul ferro prima di uscire con il punteggio che rimane di 48-62.

L’ultimo periodo si apre con un altro fallo tecnico alla panchina locale: Febo è ancora infallibile dalla lunetta, Mariani gli risponde nell’azione successiva, ma Pescara è ancora una volta più tonica sotto canestro, ed un appoggio di Lestini vale il 50-66. La tripla del + 21 di Febo chiude di fatto ogni discorso, con gli ospiti virtualmente irraggiungibili. Purtroppo negli ultimi sette minuti però di basket se ne vede davvero poco: il nervosismo aumenta a dismisura tra i padroni di casa, in campo e sugli spalti, e dopo vari provvedimenti disciplinari i due arbitri sono addirittura costretti a sospendere la gara, a due minuti e mezzo dalla fine, con il punteggio di 58-76.

Non un bel modo di chiudere una serie che si era rivelata un vero e proprio spot per la pallacanestro abruzzese: difficile, in un campionato come quello di Serie C Regionale, assistere a un carico di pubblico ed entusiasmo come quello che le tifoserie di Pescara Basket e Magic Chieti (sostenute anche da tantissimi ragazzi del proprio settore giovanile) hanno regalato all’interno di questo confronto. Brutto assistere ad un epilogo del genere, anche perché le tre precedenti sfide (a Pescara come a Chieti) non avevano riservato nessun tipo di problema a livello di ordine pubblico. Resta comunque la consapevolezza di aver assistito ad una serie intensissima, in cui entrambe le squadre si sono espresse al meglio delle proprie possibilità: Pescara ha fatto valere la maggiore qualità ed esperienza, ma il Magic esce a testa alta (per quanto mostrato sul parquet) essendosi dimostrato avversario tenace e mai domo. Per la Pescara Basket non è ancora tempo di festeggiare la storica promozione in DNC: i ragazzi di coach Tracanna saranno infatti impegnati nella finalissima contro We’Re Basket, presumibilmente prevista per domenica 1 giugno. Le due squadre, già promosse nella categoria superiore, si affronteranno per decretare la vincitrice assoluta di questo campionato di Serie C Regionale.

Stefano Blois

AIRINO TERMOLI - WE´RE BK ORTONA/SAN VITO 66-83   (21-20, 36-36, 47-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Ferretti (Pescara)

 Note: 

La We're Basket Ortona espugna con pieno merito il PalaSabetta di Termoli aggiudicandosi la semifinale playoff e di conseguenza la promozione in DNC assieme al Pescara, vittorioso in quel di Chieti. Non c'è stato bisogno di tornare ad Orsogna per gara 5, complice la prestazione superba dei ragazzi allenati da Salomone che hanno saputo piegare le resistenze di un Airino Termoli mai domo, che anche in gara 4 ha messo in serie difficoltà i biancoblù giocando una partita d'orgoglio, tenace, senza arrendersi neanche quando gli ospiti sembravano scappare via nel punteggio. Di certo non ha giovato ai padroni di casa l'assenza di Colasurdo, out per tutta la serie, mentre in casa We're la sorpresa della serata è stato l'impiego, con ottimi risultati, di Stanko Ilic dopo la defezione per infortunio in gara tre.

Pacella impiegato in marcatura sul sempreverde Bertinelli è la sorpresa nello starting five abruzzese, completato da Munjic, Leonzio, Brown e D'Alessandro mentre per l'Airino scende in campo il collaudato quintetto formato da Sisto, Davico, Di Lembo, Marinaro e Bertinelli. Ortona esce meglio dai blocchi di partenza: Leonzio inanella tre bombe, Brown ne realizza una condita da quattro tiri liberi ed il We're scappa a + 8, ma Di Lembo non ci sta e confeziona da solo un parziale di nove punti che portano Termoli avanti di una lunghezza al primo intervallo breve. L'Airino è rinfrancato dal vantaggio, comincia a giocare come sa ed allunga grazie soprattutto ai punti di Sisto e di Marinaro, che si concede anche il lusso di una spettacolare schiacciata, mentre il We're si affida a Brown e a Munjic, che però commette il terzo fallo personale e viene richiamato in panchina dal proprio allenatore. Termoli si invola fino al +6 ma è Agostinone a ricucire il punteggio fino al pareggio a quota 36 di metà gara, siglato con uno splendido coast to coast dopo aver letteralmente strappato il pallone dalle esperte mani di Di Lembo.

Al rientro sul parquet Salomone gioca nuovamente – e coraggiosamente, visti i tre falli a referto – la carta Munjic e la scelta si rivela azzeccatissima visto che il serbo è in una di quelle giornate in cui ha la luna e urano nel leone, ed impone la sua presenza sotto le plance realizzando canestri anche con gli avversari aggrappati alle braccia. Il We're difende forte e Termoli va in affanno, scivola a meno dieci e quando sul finale di frazione Ilic mette a segno una bomba si capisce da che parte stanno gli dèi del basket. Ultimi dieci minuti: Agostinone segna subito cinque punti per mettere in chiaro la voglia di vincere che pervade il quintetto ortonese, il quale difende il vantaggio con le unghie e coi denti, ma il palaSabetta è una bolgia infernale e l'Airino trova linfa e nuove energie dal sostegno dei propri tifosi. Da metà quarto in poi, però, la strada per Scavongelli e compagni si fa in discesa: Marinaro rimedia un'espulsione per proteste ed il We're capitalizza a metà i quattro liberi conseguenti, poi con una doppietta di Munjic vola a +16. Bertinelli tiene viva la speranza dalla linea dei 6,75 e il quintetto di casa si affida al fallo sistematico, ma Ilic, Munjic e Scavongelli sono infallibili dalla lunetta e fatturano un 8/8 che fiacca le residue resistenze dei ragazzi di coach Di Lembo. Munjic chiude definitivamente i giochi ad un minuto e mezzo dalla fine e l'Airino ammaina le vele, c'è gloria anche per Brandimarte – classe '97, a segno negli istanti finali – prima che Muccino fissi il risultato finale dalla linea del tiro libero sul 66-83.

Al suono della sirena esplode la gioia della squadra e della dirigenza We're Basket, che ottiene una storica promozione in DNC, attesa a lungo a causa di una formula di campionato cambiata in corsa in modo alquanto cervellotico. Una squadra capace di perdere una sola partita in regular season si è vista costretta a disputare i playoff, nonostante la sopraggiunta seconda promozione nella categoria superiore, a causa di una sconfitta patita nella fase ad orologio: una circostanza che non ha trovato eguali in altri campionati regionali. Ad allungare ulteriormente il brodo ci ha pensato un più che coriaceo Airino Termoli, capace di espugnare con pieno merito il PalaMagno di Orsogna nella terza partita della serie, quando le bottiglie di spumante erano già pronte per essere stappate. Bravo, anzi bravissimo, è stato Benedetto Salomone a mantenere il sangue freddo dopo una batosta che poteva minare irrimediabilmente la convinzione nei propri mezzi da parte dei suoi ragazzi; in pochi giorni ha escogitato le contromosse atte ad arginare, visto che annullarla è impossibile, l'intesa tra Sisto e Di Lembo. Una volta ridotto il potenziale offensivo del duo molisano, uscire vittoriosi da quella fossa dei leoni che era il Palasabetta non è stata una passeggiata ma l'impresa era alla portata.

Mvp dell'incontro, a nostro avviso, il centro serbo del We're Basket, autore del terzo “Urlo di Munjic” della serie, e forse non è un caso che nell'unica partita in cui si è preso una giornata di “ferie” sia arrivata l'inattesa sconfitta della neopromossa in DNC. Menzione d'onore però anche per un finalmente ritrovato Agostinone, un mastino in difesa su Di Lembo ed autore di nove punti fondamentali, e per Xavier Brown, anche lui infallibile nei momenti caldi del match. Ma tutti i players biancoblù hanno fatto la loro parte: oltre alle solite prestazioni di sostanza per Leonzio, D'Alessandro ed Ilic (la cui assenza annunciata forse era semplice pretattica), abbiamo apprezzato uno Scavongelli freddissimo ai liberi nel finale e un Salvatore importante per gestire i minuti ed i falli di Munjic, oltre ad un Pacella che pur senza mettere un punto a referto ha avuto un notevole impatto sull'economia dell'incontro lottando come un leone su ogni pallone vagante. Ora ci sarebbe da disputare una finale contro Pescara, per il platonico titolo di campione regionale, ma ci si penserà tra qualche giorno: adesso è tempo di festeggiare.

Davide Stefano