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LA STAGIONE 1984/85
a cura di Stefano Castellitto, Vittorio Salvatorelli, Giuseppe Villani e Leo Di Marzio
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Il Nuovo Basket Campobasso, sponsorizzato La Molisana, si affaccia per la prima volta alla ribalta nazionale: dopo la splendida cavalcata dell'anno precedente in C1, c'è l'esordio in serie B. Non ancora diviso in B1 e B2, il campionato è prestigioso e composto da due gironi. Le avversarie sono importanti, ci sono diverse formazioni che negli anni successivi saranno in serie A (Firenze, Ragusa, Pescara, Roseto, Sassari, Trapani), alcune dal passato illustre e che sono nella loro fase discendente (Chieti, Lazio), e altre (Esperia Cagliari, Bergamo, Forze Armate, Monopoli, Montegranaro, Osimo) che completano un quadro tecnico di tutto rispetto e mai così ostico per i molisani. E' l'anno dell'introduzione del tiro da tre punti: la prima "bomba" della storia del Nuovo Basket Campobasso è realizzata a Pescara da Stefano Servadio. Anche i nomi degli avversari sono illustri: Bergamo ha nel roster Massimo Cirelli (futuro "campobassano") e Andrea Gnecchi, a Chieti c'è Claudio Capone e lo staff tecnico è formato da Riccardo Bocci e Stefano Pizzirani (futuro e passato del Nuovo Basket), Firenze ha Luigi Serafini e un imberbe Nicola Morini (anche lui dopo qualche anno a Campobasso) con Gianni Zappi allenatore; addirittura Sergio Scariolo è il coach delle Forze Armate, che hanno nel roster un altro giocatore che calcherà il Palavazzieri, Massimo Prosperi. Tim Shea e Claudio Corà sono i tecnici di Marsala e Monopoli e in Puglia giocano Gerardo Citro, che passerà come una meteora nel Molise, e Beppe Mallamace; Giovanni Gebbia è il veterano di Ragusa, squadra allenata da Mimmo Trivelli, Pescara ha il ventenne Alfredo Patricelli e il diciottenne Lorenzo Capisciotti oltre a Socrate (!) Dindelli, Luigi Magro e Maurizio Palermo; Giuseppe Stama è a Roseto, dove il coach è un altro big come Marcello Perazzetti, mentre a Sassari c'è il futuro pivot della Delizia Campobasso Eugenio Masolo. Uno sguardo anche agli arbitri: fischiano partite della Molisana Grossi di Roma, Cazzaro e D'Este di Venezia, Giordano e Colucci di Napoli. E' ancora Sergio Contini ad allenare i campobassani, che confermano Bardini, Bulgarelli, Cardinale, Corazza, Lanzone e Romito dal roster che ha vinto la C1 e prendono il cecchino Stefano Servadio da Roseto, con un passato in serie A nella Honky Fabriano (forse, senza nulla togliere agli altri, il migliore del gruppo, prende per mano la squadra in molte situazioni, risolvendo "da solo" alcune gare), il pivot Vinicio Mossali dalla Marr Rimini, il veterano Alfredo Grasselli, detto "Ciccio", da Pavia (come non ricordare i suoi tiri da tre al tabellone?) e il playmaker Antonio Campiglio dalla Viola Reggio Calabria, oltre ai due giovani locali Michele Cefaratti e Fabio Ladomorzi.
La bontà della campagna acquisti è confermata dalla vittoria della prima giornata a Pescara. L'overtime premia i ragazzi di Contini dopo una gara condotta sempre in testa, con Grasselli che subito fa vedere di che pasta è fatto mettendo a segno 21 punti. Per il resto, altri quattro in doppia cifra (Mossali 14, Servadio, Bardini e Romito 10) e inizio di campionato più che promettente, confermato anche la domenica successiva, quando i molisani "schiantano" la Butangas Lazio seppellendola sotto 26 punti di scarto (84-58) e mostrando ancora un gran gioco di squadra con quattro in doppia cifra (Servadio 21, Mossali 17, Grasselli 14, Bardini 10). La prima sconfitta, inizio di un duello che proseguirà serrato negli anni successivi, arriva al terzo turno a Montegranaro e di un solo punto, sempre con Servadio (26) top scorer e la seconda alla giornata successiva a Cagliari, dopo un altro overtime. Questa volta non bastano i "canonici" cinque atleti in doppia cifra (Grasselli 23, Mossali 21, Romito 16, Servadio 13, Campiglio 11): Serra e Spada fanno 13/20 e 8/9 rispettivamente e per la truppa campobassana non c'è nulla da fare. Dopo quattro gare, dunque, il bilancio è 2-2, ma i segnali positivi sono abbondanti: dopo tutto si è perso contro le due capolista. La marcia riprende alla quinta giornata, quando La Molisana risolve nel finale la gara col Marsala grazie al trentello di Servadio (31 per la precisione) ed ai 24 e 22 di Grasselli e Campiglio. Ma dopo tre giorni c'è l'appuntamento storico: viene inaugurata la "nuova" palestra Vazzieri, ritoccata per essere degno (?) palcoscenico di una serie cadetta, e per l'occasione giunge a Campobasso l'Indesit Caserta di Nando Gentile, Vincenzo Esposito ed Oscar Schmidt. Sulle ali dell'entusiasmo, la Molisana vince a Bergamo contro l'ultima della classe e in casa contro le Forze Armate dell'allora sconosciuto Sergio Scariolo. Le bocche da fuoco Servadio e Grasselli (26 e 25) fanno ancora una volta la differenza. A Sassari, la città di Contini, arriva il terzo stop stagionale, ma sette giorni dopo La Molisana fa fuori al Palavazzieri la Liberti Firenze e la aggancia al terzo posto insieme a Trapani e Chieti, a ridosso del duo di testa Cagliari - Montegranaro. Migliori in campo, manco a dirlo, Grasselli (31) e Servadio (24), in doppia cifra anche Mossali (16) e Bardini (11).
In piedi: Sergio Contini, Stefano Sevadio, Ciro Cardinale, Antonio Campiglio, Massimo Corazza, Claudio Bulgarelli, Fabio Ladomorzi, Leo Di Marzio. Seduti: Basso Lanzone, Michele Cefaratti, Robertino Bardini, il presidente Franco Di Placido, Vinicio Mossali, Alfredo Grasselli, Alfio Romito
Ad Osimo c'è la quarta sconfitta stagionale, guarda caso arrivata in una delle poche giornate negative di Ciccio Grasselli (8/25 al tiro), ma il pronto riscatto c'è la settimana successiva con una prova maiuscola contro il Ragusa, surclassato ai rimbalzi e messo ko dal trio di "ventellisti" Mossali - Servadio - Romito, che ne mettono 25, 23 e 22. Ancora 22 per Romito a Roseto, ma altra sconfitta per La Molisana, con la squadra di Perazzetti che approfitta al meglio del periodo di forma non memorabile di molti fra i ragazzi di Contini, che perdono l'imbattibilità casalinga la domenica successiva contro la Rodrigo Chieti di Bocci e Pizzirani, l'unica squadra che sembra reggere il passo della capolista Firenze, che nel frattempo si è lasciata tutti alle spalle. Il cammino riprende dopo le feste natalizie con la vittoria esterna di Monopoli, arrivata grazie ad un buon inizio di secondo tempo e al 3/3 da tre di Grasselli, bissata poi dalla bella prestazione a Vazzieri con Trapani, culminata in un secondo tempo strepitoso. Alla fine Grasselli scrive 36, Servadio 27 e Campiglio 16 per una squadra che chiude il girone di andata al sesto posto in compagnia del Sassari con 18 punti dietro agli stessi siciliani (20), al trio Cagliari - Firenze - Chieti (22) e al Montegranaro (26). Il ritorno si apre con la faticosa vittoria sul Pescara che, privo dei suoi due elementi migliori, il play Colantoni e la guardia Lestini, riesce comunque a stare in partita e si arrende solo sotto i colpi degli onnipresenti Servadio (29) e Grasselli (21), ben spalleggiati dall'eccellente prova di Mossali (20) sotto le plance. Dopo il successo esterno di misura contro la Lazio, grazie ad una stoppata di Grasselli a 3" dalla fine, arriva il giorno del big-match col Montegranaro: la partita è combattutissima, risolta al supplementare dopo che i marchigiani si erano trovati a +8 a 4' dalla fine. Con l'orgoglio e la grinta i molisani "acciuffano" l'overtime e portano a casa il 93-92 finale: 32 per Servadio e 20 per Grasselli e Mossali. Nel turno successivo i campobassani agguantano il terzo posto in classifica grazie al nuovo successo contro l'Esperia Cagliari (Grasselli 31, Mossali 25), poi vanno a vincere a Marsala e strapazzano i due fanalini di coda Bergamo e Forze Armate: una striscia di nove successi consecutivi cominciata alla quattordicesima giornata e che si interrompe contro la bestia nera Sassari al Palavazzieri, un 82-84 che brucia parecchio, arrivato nonostante i 33 di Servadio. Siamo a sette giornate dal termine: La Molisana, dopo aver accarezzato a lungo il sogno playoff, perde ancora una volta al cospetto della capolista Firenze, ed è qui che i campobassani abbandonano i sogni di gloria, ma ottiene altri due successi contro l'Osimo e a Ragusa (Bardini 28 e Grasselli 23 nelle due gare). Arrivano altre due sconfitte, in casa contro il Roseto e a Chieti. Negli ultimi due turni si vince col Monopoli e si perde a Trapani, con Grasselli che ne realizza 36 alla penultima e 32 all'ultima. Come matricola niente male: La Molisana Campobasso finisce ad immediato ridosso delle grandi, dopo aver sognato a lungo un finale di campionato col "botto" di un'ennesima strabiliante affermazione; stavolta, però, la concorrenza è assai più agguerrita del passato: in serie A2 ci va Firenze. Ma il campionato 1984/85 non può considerarsi negativo per chi, come la compagine campobassana, viene dai tornei minori, vinti in pochi anni nella stessa maniera con cui si beve un bicchier d'acqua. Resta il rammarico per un capolavoro rimasto incompiuto. Gli eroi di un'annata irripetibile se ne vanno.
* dopo un tempo supplementare
I playoff (la prima del girone A contro la seconda del girone B e viceversa) vedono Firenze contro Desio e Pavia contro Montegranaro nelle semifinali, con la Liberti Firenze e la Vigorelli Pavia che passano in A2; lo scontro fra le perdenti decreta poi la promozione dell'Italelektra Desio a spese della C.P.R. Montegranaro. Retrocedono in C1 Giovinetti Bergamo, Forze Armate, Fuji Marsala e, dopo lo spareggio con la Butangas Lazio, la Giunta Ragusa (94-90 per i laziali). Alcune curiosità sul campionato de La Molisana: i 38 punti in classifica sono frutto di un bilancio vittorie - sconfitte di 19-11. Sette i successi lontano dal Palavazzieri, tre gli stop davanti al pubblico di casa. Miglior marcatore dell'anno è Alfredo Grasselli con 20,9 a partita e 627 totali, seguito a breve distanza da Stefano Servadio con 19,6 e 588. Miglior rimbalzista Vinicio Mossali (304 con 10,13 a partita), in tripla cifra anche Bardini (222) e Grasselli (107).
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