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LA STAGIONE 1988/89
a cura di Stefano Castellitto, Vittorio Salvatorelli e Giuseppe Villani
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Il bilancio finale si rivelerà più che buono, con il raggiungimento di una tranquilla salvezza nonostante una partenza disgraziata. La compagine di Martinoia inizia a Trieste, dove "rischia" di vincere contro la favorita del campionato (allenata da "un certo" Bogdan Tanjievic, il che ci può far capire su quale... pianeta è giunto il basket campobassano): i "carneadi" molisani, come i radiocronisti triestini definiscono i loro primi avversari ignorando che Gatto da quelle parti ci ha anche giocato, mettono in grossa soggezione la Stefanel, che nel suo roster ha gente del calibro di Maguolo, Bianchi, Pilutti, Procaccini e Cantarello, uscendo sconfitti solo nel finale. Si perde anche a Siena, ma in casa il fattore campo viene rispettato e vengono rispedite al mittente con le pive nel sacco la Benati Imola (Trotti 28, Cirelli 23), l'anno prima giunta quarta, e le due retrocesse dalla serie A2, Mestre e Rieti. Nella gara col Mestre, Trotti ne fa 37, Masolo 25, Gatti 20 e Cirelli 17, in quella col Rieti Gatti è a 25 e Trotti a 21. Nessun problema in casa, dunque, ma in trasferta la squadra appare contratta e incappa in sconfitte (comunque preventivabili) sui campi di Ragusa, Varese e Trapani. Il 4 dicembre 1988, poi, la Dinamo Sassari degli ex Mossali e Campiglio, ma anche di altri ottimi giocatori come Longo, Bigot, Bini e Porto, passa a Vazzieri, infrangendo un'imbattibilità casalinga più che biennale. Ma la squadra si riprende presto: a parte la netta sconfitta nel turno infrasettimanale a Roseto (45 punti di Stama), Romito e compagni inanellano un "filotto" di quattro successi consecutivi. La compagine campobassana... delizia i propri tifosi prima contro gli acerrimi nemici del Montegranaro degli ottimi Torri e Masini, poi con la vittoria a Pordenone con 27 punti di un Pastorello monstre e 24 del sempre bravissimo Trotti (in Friuli la prima vittoria esterna in B d'eccellenza, ed è, per la storia, il 18 dicembre 1988), poi con un ventello al ricco Modena di Giumbini e Rustichelli nel turno prenatalizio e infine, nella prima partita dell'89, con un sofferto +3 all'overtime sul campo del fanalino di coda Bustese. Il girone di andata si chiude con sette successi, un bilancio più che positivo. Il ritorno comincia male, ma le attenuanti non mancano, gli avversari di rango su tutte. Il palazzetto di via Svevo è insufficiente a contenere gli entusiasmi di un gran pubblico contro la capolista Stefanel, che vince 120-114 dopo una gara vibrante nella quale la squadra di casa dà il massimo. Non bastano un super Trotti (35) ed ottimi Romito, Gatti e Pastorello (22, 22 e 16) e lo sforzo profuso viene pagato la settimana successiva, quando il Siena vince largamente a Campobasso grazie ad un'impostazione difensiva quasi perfetta. Brucia poi la sconfitta di Imola a fil di sirena: si torna a soffrire. E' un campionato che si rivela sempre più equilibrato e duro, anche per i cosiddetti "squadroni", e così per la matricola molisana comincia a subentrare la paura di non farcela e di conseguenza c'è un'involuzione nel gioco abbastanza evidente. La sofferta vittoria con il Ragusa e la netta sconfitta di Mestre contro una squadra, quella lagunare, che centrerà un altro solo successo in tutto il girone di ritorno, ne sono la più immediata testimonianza. Impennata d'orgoglio contro la "Robur et Fides" di Varese, la sorpresa più lieta del campionato, e bis contro il Trapani: la netta vittoria contro i granata siciliani verrà poi, a fine torneo, tramutata in uno 0-2 dalla "Giudicante" in seguito ad un oggetto (un vero... ufo!) che avrebbe colpito Marco Martin, un'ala-pivot di non eccelse doti, che così si guadagna un po' di celebrità. Poi la crisi, che si traduce in una bruciante sconfitta a Rieti di un solo punto (un'occasionissima gettata alle ortiche) e la batosta successiva a Vazzieri ad opera del Ferrara, trascinato da Magri e Manzin. Martinoia è quasi rassegnato e dichiara: "Non siamo ancora retrocessi, lasciateci un'altra possibilità", ma lo dice con una faccia che non promette niente di buono. Nulla da fare nemmeno a Sassari. La sorte della matricola campobassana è allora affidata alle ultime cinque giornate, che si rivelano essere quelle del riscatto e della salvezza: c'è anche sofferenza, visto che per tre volte la Fiordilatte Delizia va ai tempi supplementari, giocandone addirittura quattro. Nulla da fare per il Roseto all'undicesima; la squadra è poi attesa dal Montegranaro, costretto a giocare sul neutro di Perugia, dove dopo un incredibile overtime Romito e compagni portano a casa forse la vittoria decisiva, che condanna gli acerrimi rivali marchigiani ad un'inaspettata retrocessione. La festa contro il Pordenone si rivela una caccia al record: 129-93 è il risultato inequivocabile che consegna la certezza della permanenza ai molisani, che però non sono disposti a regalare nulla al Modena nel penultimo turno di campionato. In Emilia, dopo cinquanta tiratissimi minuti in cui i giallorossi locali lottano spessissimo contro lo spauracchio della clamorosa caduta nella serie inferiore, il Nuovo Basket si rilassa solo nel finale. La prima avventura in B d'eccellenza si conclude contro la Bustese, ultima in classifica, che impegna la compagine di Martinoia sino al 45', rischiando di cogliere un prestigioso successo. Il campionato finisce con i molisani a 28 punti: diventeranno 26 quando verrà assegnata la vittoria a tavolino al Trapani.
* dopo un tempo supplementare ** dopo due tempi supplementari (°) 0-2 a tavolino per il Trapani
Ai playoff: Trieste, Sassari, Siena e Varese Retrocedono in B2: Pordenone, Mestre, Montegranaro e Bustese
Trionfano Trieste e Sassari nei playoff: i giuliani liquidano la pratica Varese in due partite, i sardi vanno alla bella contro il Siena, gara in cui gli isolani prevalgono di nove e approdano in serie A, rinverdendo i fasti della Brill Cagliari. Qualche curiosità sul campionato della Fiordilatte Delizia: i molisani sono il secondo miglior attacco (solo la capolista fa meglio), ma hanno la terza peggior difesa del campionato; vincono dieci volte in casa (ma sul campo i successi sono 11) e tre in trasferta e conquistano 14 punti all'andata e 12 (14 senza la sconfitta a tavolino) nel ritorno. Per quanto riguarda le prestazioni individuali, Trotti segna 595 punti (19,8 a partita) ed è il miglior realizzatore fra i campobassani e quarto assoluto in campionato: davanti a lui solo Stama del Roseto, Masini del Montegranaro e Caiti del Modena; bene anche Gatti (15,5 e quindicesimo posto) e Romito (12,7 e trentunesimo posto). Incredibili le percentuali: l'unico al di sotto del 50% è Vittorio Maj, che si ferma al 49,4%; per il resto, il migliore è Cirelli (46/77 pari al 59,7%), seguono Masolo (119/201, 59,2%), Gatti (188/331, 56,8%) e Trotti (153/274, 55,8%). Trotti e Gatti sono gli unici a superare i mille minuti di gioco, con 1035 e 1030 rispettivamente, Gatto è il migliore da tre col 48,1% su 27 tentativi (un po' pochini, a dir la verità) seguito da Romito con un ragguardevole 40,5% su 101 triple tentate; Trotti è il più preciso dalla lunetta (106/128, 82,8%), sono 312 i rimbalzi conquistati da Gatti (10,4 a partita) e 26 le stoppate date da Masolo; Trotti perde 56 palloni ma ne recupera quasi il doppio con 106 e, infine, Pastorello dà 75 assist. |