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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie B girone D 2014/2015 - PLAYOFF - www.molisebasket.net

 
SERIE B GIRONE D 2014/2015 - PLAYOFF

 
QUARTI DI FINALE

SEMIFINALI

FINALE

   
1 BCC AGROPOLI                2  
  BCC AGROPOLI                  3 
   
8 VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA0  
   BCC AGROPOLI                  3
   
4 PALLACANESTRO PESCARA       2  
   
  PALLACANESTRO PESCARA         0 
5 SFY CATANZARO               1  
   
   
3 BLACK SUNDAY PALERMO        2  
  BLACK SUNDAY PALERMO          3 
   
6 MD DISCOUNT MONTERONI       0  
   
   BLACK SUNDAY PALERMO          0
2 AMBROSIA BISCEGLIE          2  
   
  AMBROSIA BISCEGLIE            2 
7 GRUPPO VENTRONE MADDALONI   1  

AGLI SPAREGGI
BCC AGROPOLI

 

 

QUARTI DI FINALE - GARAUNO (26/4/2015)

 

RISULTATI

BCC AGROPOLI

VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA

91 67

PALLACANESTRO PESCARA

SFY CATANZARO

58 76

AMBROSIA BISCEGLIE

GRUPPO VENTRONE MADDALONI

95 65

BLACK SUNDAY PALERMO

MD DISCOUNT MONTERONI

82 64

 

 

BCC AGROPOLI - VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA 91-67   (27-16, 19-12, 19-19, 26-20)

Romano11Serino7CarolineSchiano6
Molinaro21Iurato1Mastroianni4Di Marco10
Marulli17Spinelli2Salvadori10Forti0
Palma3Birindelli2Bruno12Nwokoye0
Parrillo16Cucco11Marchisio11Marengo14
--------
All. PaternosterAll. Russo

 Arbitri: Valleriani (Ferentino) e Marziali (Roma)

 Note: 

 

PALLACANESTRO PESCARA - SFY CATANZARO 58-76   (1114, 14-16, 22-24, 11-22)

Pepe23Rajola12Carpanzano19Battaglia15
De Martino3Di Donato5Scuderi An.5Sereni7
Polonara4Di CarmineneFall6Naso16
Di Fonzo0Timperi Mar.9Ippolito0Zofrea0
Bini2Di MarconeMorici8Scuderi Al.ne
--------
All. SalveminiAll. Tunno

 Arbitri: Bernardi (Venafro - IS) e Guarino (Campobasso)

 Note: 

Alla presenza del “Sindaco” Marco Sansovini, appassionato di Basket venuto a tifare per l’Amatori, una Sfy Planet Catanzaro quasi perfetta espugna con merito il Palaelettra e si aggiudica gara 1 mettendo una pesante ipoteca sul passaggio del turno. I calabresi si confermano come la squadra più in forma, con un’organizzazione difensiva asfissiante ed aggressiva per tutti i quaranta minuti che non ha lasciato neanche un tiro aperto ai pescaresi, mentre in attacco ha colpito col 46% da tre (contro il 29% di media stagionale). Dall’altro lato l’Amatori ha pagato in pieno la presenza di Di Donato forse al 10% della condizione, la totale assenza di Di Carmine (che ha tolto un’importante rotazione a Salvemini) e una prestazione opaca di Rajola (12p ma 5 inusuali palle perse), Polonara (4p e 5r) e di un impalpabile De Martino (3p con 1/6 e -2 di valutazione). Buona invece la prova di un ritrovato Simone Pepe (23p 5r 4 recuperi con 23 di valutazione) e del giovane Marco Timperi (9p 10r e tanta energia).

Si parte con le due squadre contrattissime che sbagliano tutti i primi sei tiri tanto che il primo canestro lo segna Rajola dopo quasi tre minuti. Replica di Battaglia da tre (alla fine per lui 15 punti con 3/5 dall’arco). Ma gli errori continuano ad essere tanti con le difese che prevalgono sugli attacchi e il primo quarto si chiude con la seconda bomba di Battaglia che fissa il punteggio sull’11-14 per gli ospiti. Il secondo periodo si apre con una tripla di Sereni (7) cui rispondono Rajola e Timperi prima che Fall (6) e Morici (8) firmino il primo allungo per i viaggianti sul 16-23. Poi botta e risposta con ancora tanti errori e difese sempre molto aggressive. Si va così a prendere il tè col tabellone che segna 25-30 per Catanzaro con una bomba dell’ottimo Carpanzano, Mvp dei suoi con 19 punti con 8/13, 6 rimb e 5 recuperi.

Si riparte con i calabresi che stringono ancor di più le maglie difensive con un pressing asfissiante che parte sempre da sotto il canestro pescarese e toglie ossigeno soprattutto a Rajola sul quale coach Tunno alterna tutti e quattro i suoi esterni con il compito di togliere luce e lucidità al capitano pescarese. E dopo due canestri di Battaglia e Carpanzano replicati da Rajola e Pepe, comincia lo show di Naso che con tre triple consecutive fa toccare il + 10 ai suoi. Pescara prova a rientrare con l’esplosivo Timperi che su una palla rubata subisce un antisportivo che potrebbe significare il -3 ma fallisce i due liberi. Si va così all’ultimo tempo con gli ospiti ancora avanti di sette (47-54). L’ultimo quarto è dominato da Catanzaro che colpisce ripetutamente con i suoi esterni mentre Pescara non ne ha più e chiude con un mesto -18, forse eccessivo ma poco discutibile. Ora per l’Amatori servirà il “miracolo” in gara 2 giovedi sera a Catanzaro, per riportare la serie al Palaelettra e coach Salvemini dovrà lavorare molto sulla mente e sul morale dei suoi ragazzi e trovare le contromisure per battere la “tignosissima” difesa calabrese. Il pronostico è adesso tutto dalla parte giallorossa che ha il morale a mille ma nei playoff ogni partita è una storia che ricomincia da 0-0.

Ufficio stampa Amatori Pescara

Una vittoria che ha il sapore dell’impresa, un successo importantissimo che cancella il vantaggio del fattore campo per Pescara e proietta Catanzaro a giocarsi la semifinale dinnanzi il pubblico amico, in una gara 2 davvero imperdibile. La quarta forza del campionato, guidata in campo da un talento del calibro di Rajola, contro la quinta classificata calabrese, sospinta dai giovanotti fatti in casa di coach Fabrizio Tunno. Dinnanzi al pubblico amico, gli abruzzesi hanno provato in tutti i modi a brindare al successo, ma senza fare i conti contro una formazione in salute – quella giallorossa – giunta in terra ospite con la chiara intenzione di scrivere un’importante pagina di storia.

Recuperati in extremis Di Donato da una parte e Ippolito dall’altra, la contesa iniziava assolutamente contratta, con entrambi i quintetti sterili per quanto riguarda la fase offensiva. Tanto che il primo canestro arriva dopo più di due minuti e, nemmeno a dirlo, lo realizza l’uomo più esperto in campo, Stefano Rajola porta in vantaggio i suoi e si mostra subito in palla, insieme a Simone Pepe. I catanzaresi faticano troppo in attacco, e riescono a sbloccarsi dopo un’eternità, con un canestro dalla lunga distanza di Battaglia, tornato dopo la giornata di squalifica. Il primo quarto viaggia sul binario dell’equilibrio, e si conclude sul punteggio di 14 a 11 per gli ospiti. Catanzaro non si trova per caso a disputare la post-season, nonostante non fosse sicuramente tra le candidate nei sondaggi pre campionato degli addetti ai lavori, dimostra in ogni giocata quanto sia stato importante il percorso di crescita dal primo giorno di allenamento sino ad oggi. Morici, l’italo argentino alla corte dei catanzaresi, testimonia al meglio i progressi dei singoli in una fantastica annata di squadra; con un canestro dalla lunga distanza ed un paio di recuperi, contribuisce a realizzare un piccolo primo solco, ma a metà partita il punteggio è sempre in equilibrio con i giallorossi avanti per 30-25.

Ad inizio di terzo quarto Catanzaro non abbassa la pressione difensiva, ma inizia a colpire anche in attacco con tutti i suoi tiratori (Naso super con 3 triple), perfettamente orchestrati dal play Scuderi che delizia la platea con una serie di assist (saranno ben 7 per lui a fine partita). Pescara non ci sta e prova a rispondere con un Pepe in versione extra lusso e con uno dei protagonisti dello spareggio interzona under 19, quel Timperi che tanto male ha fatto alle giovanili della Sfy Planet; anche tra i grandi, il giovane abruzzese (classe 97) sembra a suo agio, contribuendo a ridurre il distacco. Ogni volta però che il gap tra le squadre sembra ridursi, ci pensa una grande azione difensiva giallorossa ad evitare l’aggancio. Gli ultimi dieci minuti, cominciati con un margine di soli sette punti di vantaggio per gli ospiti, sono un banco di prova per i giovani giallorossi. L’esperienza di Pescara ed il fattore campo potrebbe pesare sull’esito dell’incontro, ma i locali non hanno fatto i conti con la grinta e la determinazione di tutto il gruppo di coach Tunno, che non si lascia condizionare dell’importanza del momento e sfodera un quarto al limite della perfezione. In attacco il principale protagonista è il giovane gioiello Carpanzano (classe 95), che firma una serie di canestri che scavano il solco definitivo. Finisce con un netto +18 (76 a 58) per i giallorossi catanzaresi, ma nulla ancora è deciso per il passaggio del turno. La storia dei play off insegna che ogni partita ha una sua storia e sicuramente Pescara non vorrà uscire di scena senza aver combattuto fino all’ultimo istante. Di sicuro giovedì sera al PalaGiovino (inizio alle ore 20.30) la Sfy Planet avrà il destino nelle proprie mani, e potrà contare sull’importante supporto dei propri tifosi che gremiranno e coloreranno di giallorosso il palazzetto di casa.

Ufficio stampa Planet Basket Catanzaro

 

AMBROSIA BISCEGLIE - GRUPPO VENTRONE MADDALONI 95-65   (31-20, 19-16, 17-15, 29-14)

Corral23Torresi Lelli13Desiato13Garofalo0
Stella7DrigoneRusciano9Chiavazzo10
Gambarota16Abassi10Ragnino0Piscitelli11
Cena14Galantino0Guastaferro8Marini2
Caceres9Smorto4Matrone12Borrelli0
--------
All. ScoccimarroAll. Massaro

 Arbitri: Lupelli (Aprilia - LT) e Picchi (Ferentino - FR)

 Note: 

La pallacanestro non smette mai di regalare episodi piuttosto curiosi. Gara1 dei quarti playoff fra Ambrosia Bisceglie e Maddaloni si è giocata per un soffio. Un guasto al mezzo con cui la formazione e lo staff casertano era in viaggio nel pomeriggio verso il PalaDolmen ha compromesso il corretto svolgimento dell’incontro, che ha avuto inizio alle ore 20:45, con un’ora e 45 minuti di ritardo rispetto all’orario fissato. La compagine allenata da Massimo Massaro si è presentata nell’impianto di via Ruvo alle ore 20:25. Un vero peccato per le centinaia di sostenitori biscegliesi e per le tantissime famiglie con bambini piccoli che non hanno potuto intrattenersi fino alla conclusione della partita, seguita comunque da 1200 spettatori sugli spalti nonostante sia terminata alle ore 22:30. La lunghissima attesa, colorata sul parquet dalla gioiosa presenza dei piccoli del Centro Minibasket Ambrosia, è costata cara a Mathias Drigo, che nel corso del riscaldamento pregara si è procurato un infortunio al ginocchio ed è stato tenuto precauzionalmente a riposo dallo staff sanitario nerazzurro. Starting five e piano partita rivoluzionati per coach Pasquale Scoccimarro, che ha dato più minuti e responsabilità a Giovanni Gambarota, peraltro capace di ripagare il suo allenatore con una splendida prova per efficacia offensiva, intensità in difesa e qualità sui due lati del campo.

Tutt’altro che raffreddati dall’inconsueto posticipo, i padroni di casa hanno subito preso il controllo della situazione (13-8): una schiacciata di Diego Corral (21-14) ha aperto il primo break del team di casa, che è salito sul +11 (25-14), ha contenuto la prima reazione maddalonese (25-20) e ha ristabilito le distanze con una tripla di Juan Caceres al termine del primo quarto. Maddaloni, colpita quattro volte dal perimetro nei primi dieci minuti, ha scelto di cambiare fronte (da pari a dispari, passando alla 3-2) alla difesa a zona, senza per questo ricavare particolari benefici. Per tutta la durata della seconda frazione il vantaggio nerazzurro non è mai sceso sotto la doppia cifra, toccando una punta di 18 lunghezze con un canestro dalla media di Antonio Smorto (basilare per le rotazioni a maggior ragione in seguito all’indisponibilità di Mathias Drigo. 50 punti a metà gara con 19-8 a rimbalzo per l’Ambrosia, totalmente in controllo.

Terzo quarto sulla stessa falsariga di quello precedente: un acuto dell’ex di turno Salvatore Desiato, per il -10 (54-44), ciò che Maddaloni è riuscito a fare di meglio. Enzo Cena (prezioso il suo apporto in uscita dalla panchina, forse il miglior sesto uomo del campionato) ha riportato Bisceglie sul +18 (65-47), in un clima di grande festa al PalaDolmen. Il biscegliese Fabio Galantino si è ritagliato il suo spazio nella sfida: tre minuti in campo, nel mezzo di una gara playoff, per il playmaker dell’Under 19. Progressione dei padroni di casa nel quarto periodo. Diego Corral ha firmato il +21 (76-55) e lasciato il match con ancora sette minuti da giocare, fra gli scroscianti applausi dei supporters biscegliesi: 23 punti, 7 rimbalzi e 5 recuperi (quasi tutti anticipando i passaggi sull’avversario diretto) per il centro italo-argentino. Maddaloni, nonostante l’ingente utilizzo della zona, ha finito con abbondante anticipo la benzina e i nerazzurri hanno arrotondato il punteggio, fissando il massimo scarto sugli avversari proprio nell’ultimo minuto con Enzo Cena. Mercoledì, alle ore 20:30, è in programma gara2 sul parquet campano. Sarà tutta un’altra storia: per il momento Bisceglie è meritatamente sull’1-0.

Vito Troilo

La Pallacanestro San Michele Maddaloni ha iniziato il proprio cammino playoff in quel di Bisceglie dopo una vera e propria avventura. Durante il tragitto per arrivare a destinazione, infatti, il pullman dei maddalonesi ha riscontrato un guasto che li ha costretti a fermarsi ed attendere l'arrivo di un altro mezzo che gli permettesse di giungere a Bisceglie. In tutto ciò, ovviamente, la partita ha subito un ritardo nel suo inizio. Detto ciò, alla palla a due i biancazzurri non si sono fatti trovare impreparati visto che i primi tre minuti di gioco hanno visto un acceso testa a testa con i locali che passavano in vantaggio e gli avversari pronti a rispondere colpo su colpo (8-6). I pugliesi hanno comunque provato a mettere saldamente la testa avanti portandosi sul 16-10 ma Maddaloni è stato capace di accorciare lo svantaggio. Gli ultimi tre minuti d'orologio sono iniziati con un bel parziale da parte di Bisceglie che fissava il punteggio sul 25-14 costringendo coach Massimo Massaro a chiamare il primo timeout della gara. L'andazzo della gara però non tende a cambiare. Anche il secondo quarto è completamente a favore dei padroni di casa che sono bravi a sfruttare l'inerzia a propria vantaggio raggiungendo dopo quattro minuti di gioco addirittura il più diciotto (42-24). Maddaloni tiri e sbaglia tanto, e proprio sembra non riuscire a rimettere in piedi la partita. Eppure mai dare per morti i biancazzurri perché in esattamente 1'57" mettono a segno un parziale di 10-0 che li riporta prepotentemente sotto la singola cifra. Bisceglie perde la bussola ma prova subito a risistemarsi dopo un paio di attacchi andati a vuoi e così torna a toccare il più quattordici con il quale sostanzialmente si va al riposo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi il gioco si fa maschio, cresce l'intensità e in verità si segna anche poco. Tutto ciò a favore dei padroni di casa che devono difendere il proprio vantaggio che rimane all'incirca sempre sui quattordici punti. Maddaloni prova a ricucire ma diverse palle perse ed una mira non proprio perfetta dalla linea della carità permettono ai dirimpettai di restare saldamente al comando. Ed anzi, di aumentare il gap sul più diciotto a due giri di lancette dalla conclusione del terzo periodo. Anche l'ultimo periodo inizia sulla falsariga di quello precedente con Bisceglie che muove la retina con grande continuità. I pugliesi diventano un fiume in piena e per i maddalonesi contrastare madre natura diventa una mission impossible da non poter realizzare. Al 33' i locali scollinano la soglia dei venti punti di vantaggio ma c'è ancora tanta strada da percorrere. Infatti purtroppo la resistenza dei viandanti viene meno e per Bisceglie il finale di gara diventa addirittura un'ipotesi chiudendo con addirittura un roboante più trentuno.

Giovanni Bocciero

 

BLACK SUNDAY PALERMO - MD DISCOUNT MONTERONI 82-64   (31-15, 19-12, 14-21, 18-16)

Cozzoli17Antonelli12Ingrosso8Grosso4
Merletto1Rizzitiello19Potì8Mocavero18
Giovanatto12Gottini1Leggio12Paiano4
Tagliareni0Dragna6De Giorgio2Errico6
Caronna0Di Emidio14Leucci0Laudisa2
--------
All. MarlettaAll. Lezzi

 Arbitri: Somensini (Manerba del Garda - BS) e Liberali (Milano)

 Note: 

Al PalaMangano l’Aquila non fa prigionieri, aggiudicandosi in gran stile Gara1 dei quarti playoff con Monteroni. Un successo bello e convincente quello dei palermitani di coach Tucci per 82-64 sui leccesi, costruito sin dalle prime battute del match. Che i padroni di casa avessero tanta fame di vittoria lo si è subito intuito con il parziale d’avvio di 10-0 rifilato agli ospiti, condito da due triple a testa degli scatenati Cozzoli e Rizzitiello. A tenere in piedi la baracca di coach Lezzi ci pensa Mocavero, con nove punti nel solo primo quarto, salvo poi vedersi ricacciati sul -16 ancora dalle bombe di Cozzoli (17 punti, con un 4/5 da tre) e Rizzitiello (19 punti e 7 assist) con il quale si chiude il primo quarto (31-15). Il ritmo e l’applicazione soprattutto difensiva di Aquila non cala neanche quando, ad inizio secondo quarto, è costretta a ricaricare le batterie. Monteroni riesce a ridurre le distanze a 12 punti, per poi vedersi ricacciata indietro da due tripla in rapida successione da parte di Giovanatto (doppia doppia sfiorata per lui, con 12 punti e 9 rimbalzi). Antonelli nel pitturato è micidiale, mentre anche Di Emidio si unisce al referto, ma è una tripla sulla sirena dell’intervallo lungo ancora di Rizzitiello a mandare le squadre al riposo sul 50-27.

Al rientro Monteroni non riesce a riordinare le idee, incassando in apertura un’altra tripla di Cozzoli, e riuscendo solo a limitare i danni con le giocate di Leggio, i tiri dalla media e dalla lunga di Potì e il lavoro sotto canestro di Mocavero. Aquila va a segno ancora dal perimetro, mentre Merletto e Antonelli ci mettono gli effetti speciali con un alley-oop che fa impazzire il PalaMangano (11 assist per il play e doppia doppia per il lungo varesino, con 12 punti e 11 rimbalzi a fine gara). Una timida reazione leccese arriva nel finale di terzo parziale, ma serve solo a rendere meno amari gli ultimi 10’ di gioco. Le giocate ubriacanti di Di Emidio (14 punti) e le immancabili firme dal perimetro di Dragna portano i biancorossi al massimo vantaggio di +28 a metà ultimo quarto, che sveglia una pur sempre orgogliosa e audace Monteroni, brava nel finale a rispondere psicologicamente con i punti anche della panchina. Finisce 82-64 con la festa del PalaMangano e di tutto il gruppo biancorosso, consapevole che giovedì a Monteroni sarà tutta un’altra gara da giocare.

Siamo contenti perché volevamo dare un imprinting sul piano dell’intensità e dell’applicazione difensiva alla gara – ha commentato il tecnico dei palermitani Gianluca Tucci - La chiave sono stati i 27 punti concessi in tutto il primo tempo, poi le medie offensive sono state figlie della gran voglia dei ragazzi di far bene davanti al nostro pubblico. Sappiamo che a Monteroni sarà difficile, perché nei playoff tutto si resetta ad ogni gara”. “Eravamo carichi e dopo il grande lavoro delle ultime settimane aspettavamo l’inizio dei playoff con grande fame di far bene – ha rivelato la guardia biancorossa Marcello Cozzoli - ma adesso sappiamo di dover andare su un campo difficile ad affrontare una squadra che vorrà pareggiare i conti e giocarsi tutto. E’ stato bellissimo poter cominciare con una prestazione del genere la post season davanti ai nostri tifosi, per me è il massimo vedere che la gente gioisce per il tuo lavoro, è come se si giocasse insieme”.

da www.nuovaaquilapalermo.it

Va alla Nuova Aquila Palermo il primo round della serie play off con la Quarta Caffè-MD Discount Monteroni. I siciliani si sono imposti al Pala “Mangano” con il punteggio finale di 82-64. Partita ben gestita dalla corazzata biancorossa, brava a sfruttare le proprie qualità e a lasciare poco spazio alle iniziative di marca gialloblù; i salentini, dal canto loro, pagano lo “scotto” post-season, subendo una sconfitta pesante nel risultato che, però, sarà d’insegnamento per gara-2.

Già in avvio, i padroni di casa mettono in mostra i muscoli, come dimostra l’immediato 4/4 dall’arco della combinata Cozzoli-Rizzitiello. Monteroni cerca di non far prendere il largo ai siciliani e si affida all’esperienza di Manuele Mocavero (18), bravo a sfruttare il proprio talento nel pitturato. Il già citato Cozzoli (17), sempre coadiuvato dallo scintillante Nelson Rizzitiello (19), continua il proprio show personale e guida i suoi su un vantaggio massimo di 17 lunghezze, per poi chiudere la prima frazione sul 31-15. Con una partita già complicata, i viaggianti scendono nuovamente in campo desiderosi di ribaltare la situazione accorciando le distanze. Gianmarco Leggio (12) e Alessandro Paiano (4) provano a riportare in cifra unica lo svantaggio, ma dall’altra parte Dragna (6) e compagni rispondono colpo su colpo mantenendo alte le percentuali al tiro. Michele Giovanatto (12) inizia a ingranare e l’entusiasmo del Pala “Mangano” spinge i biancorossi sul +23 (50-27) che sospende le ostilità per la consueta pausa di metà partita.

I ragazzi di coach Lezzi, rientrando sul terreno di gioco, appaiono storditi dalla compattezza e dal talento della compagine palermitana, ma comunque desiderosi di rimettersi in carreggiata dopo un mediocre primo tempo. Nelle primissime battute del terzo quarto, gli atleti allenati da Gianluca Tucci toccano il +26, ma i salentini, lentamente ricuciono lo strappo. Buona la prestazione offensiva di Federico Ingrosso (8), in grado di riportare i suoi sul –16 che dà avvio all’ultimo quarto. I 10’ finali vedono Monteroni incapace di proseguire il trend positivo e protagonista di svariati errori che permettono all’Aquila Palermo di prendere nuovamente il volo. I viaggianti raccolgono solo le briciole lasciate dall’arcigna difesa dei padroni di casa i quali, in attacco, scatenano il talento dei vari Antonelli (12) e Di Emidio (14). Al suono dell’ultima sirena il tabellone segnapunti recita 82-64.

Esordio difficile nei play-off per i salentini, autori di un match non da… Monteroni. Il calendario della post-season, però, offrirà la possibilità di immediato riscatto, con i due team che scenderanno nuovamente in campo giovedì 30 aprile al Pala “Quarta–Lauretti”, alle ore 20. Sarà già gara da “dentro o fuori” per i padroni di casa, chiamati a vincere per provare a proseguire il proprio cammino in questa stagione.

Matteo Leo

 

 

QUARTI DI FINALE - GARADUE (29-30/4/2015)

 

RISULTATI

VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA

BCC AGROPOLI

56 76

SFY CATANZARO

PALLACANESTRO PESCARA

67 70

GRUPPO VENTRONE MADDALONI

AMBROSIA BISCEGLIE

86 80

MD DISCOUNT MONTERONI

BLACK SUNDAY PALERMO

68 76

 

 

VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA - BCC AGROPOLI 56-76   (20-16, 38-34, 48-60)

Schiano13Mastroianni18Romano8Serino16
Di Marco0Salvadori10Molinaro14Iurato2
FortineCamassa0Marulli17Spinelli2
Bruno9Nwokoye3Palma0Birindelli8
Marchisio0Marengo3Cucco9--
--------
All. RussoAll. Paternoster

 Arbitri: Giusto (Albignasego - PD) e Menegalli (Grezzana - VR)

 Note: 

 

SFY CATANZARO - PALLACANESTRO PESCARA 67-70   (16-20, 18-23, 17-10, 16-17)

Carpanzano8Battaglia9Pepe11Rajola4
Scuderi An.17Sereni11De Martino3Di Donato24
Fall8Naso7Polonara20Di Carmine0
Ippolito5ZofreaneDi Fonzo5Timperi Mar.3
Morici2Scuderi Al.neBinineDi Marcone
--------
All. TunnoAll. Salvemini

 Arbitri: Pansecchi (Pavia) e De Biase (Udine)

 Note: 

La riscossa dell’Amatori è arrivata, puntuale e convincente. Nella bolgia del Palapulerà di Catanzaro i biancorossi hanno annullato il vantaggio conquistato dai calabresi in gara 1 al Palaelettra, rinviando il superamento del primo turno dei play off alla gara decisiva che si giocherà domenica 3 maggio (ore 18) sul parquet pescarese. Ottima prova in una gara preparata nei minimi dettagli da coach Salvemini che soddisfattissimo a fine gara ha avuto grandi parole di elogio per i propri ragazzi. Il vantaggio sugli avversari si è registrato per quasi tutta la gara, salvo occasionali e minimi sorpassi dei calabresi; qualche tentennamento solo al rientro dalla pausa lunga, quando hanno subito un parziale di 14-2 che aveva riportato episodicamente avanti i locali, uno scompenso al quale però non è mancata la giusta reazione che, in una ultima frazione emozionante e giocata punto a punto, ha consentito di acquisire l’importante successo. Ottimo contributo da parte di tutti, con particolare menzione per Di Donato (ancora acciaccato) e Polonara in una prova completamente diversa da quella tentennante di gara 1. Salvemini dosa e varia a dovere le varie difese studiate nei dettagli, e la zona iniziale, unitamente a percentuali di rilievo, consente già di andare avanti nelle prime fasi (16-26 al 13’).

Il primo timido sorpasso ospite al 27’ con tripla di Sereni (48-45), ma negli ultimi minuti i pescaresi reagiscono a dovere chiudendo la terza frazione ancora al comando (51-53). Con l’arbitraggio che tollera i contatti, l’incontro si accende ancora di più nel quarto finale, sempre punto a punto in un frastuono assordante, nel quale l’Amatori non cede, e conquista l’ambita rivincita con gli ultimi liberi vincenti di Di Donato e Timperi. Una squadra ritrovata dunque che domenica avrà la possibilità, nella gara secca, di passare il turno in un torneo avvincente per i colori pescaresi, che debbono badare ora a recuperare le forze ed a confermare il ritrovato spirito vincente. Per la gara più importante della stagione, domenica, sul parquet amico, ci sarà il pubblico delle migliori occasioni a sostenere un gruppo che sta disputando un campionato eccellente in relazione alle proprie caratteristiche.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

GRUPPO VENTRONE MADDALONI - AMBROSIA BISCEGLIE 86-80   (21-28, 38-47, 60-59)

Desiato24Garofalo7Corral17Torresi Lelli21
Rusciano13Chiavazzo20Stella6Gambarota6
RagninonePiscitelli6Abassi3Cena15
Guastaferro5Marini2VitanostraneGalantinone
Matrone9BorrellineCaceres9Smorto3
--------
All. MassaroAll. Scoccimarro

 Arbitri: Ferretti (Nereto - TE) e Patti (Montesilvano - PE)

 Note: 

L'orgoglio di Maddaloni, contrapposto all'eccessiva leggerezza dell'Ambrosia, ha prodotto un risultato per certi versi sorprendente, se si considera la differenza emersa tra le due compagini in gara1. Se i casertani, in tutta la stagione, hanno però ceduto fra le mura amiche solo a Palermo, un motivo ci sarà. Il collettivo guidato in panchina da Massimo Massaro ha voluto prendersi la soddisfazione di allungare la serie al confronto decisivo, in programma domenica 3 maggio al PalaDolmen (palla a due fissata per le ore 19:00), giocando un'ottima partita, soprattutto nel secondo tempo. Eppure le premesse per chiudere agevolmente sul 2-0 i nerazzurri (alla prima partita senza Mathias Drigo, presente sugli spalti per incitiare i suoi compagni) le avevano create nei primi due quarti, attaccando con pazienza, con un Diego Corral molto preciso (15 punti all'intervallo) e lavorando ai fianchi i lunghi maddalonesi, presto gravati di falli: 3 per Piscitelli, addirittura 4 sul groppone di Rusciano (punito con un tecnico per proteste).

Bisceglie ha raggiunto il massimo vantaggio in apertura di terza frazione (38-50) con l'ultimo canestro del centro italo-argentino, che da quel momento in poi non è più andato a segno e si è fatto anche fischiare un tecnico. Black out totale dei nerazzurri e perentorio 13-0 dei padroni di casa, sospinti dal pubblico del PalaAngioni-Caliendo. Sotto per la prima volta dall'inizio del match, l'Ambrosia ha provato a reagire con una tripla di Giovanni Gambarota, cui ha replicato uno scatenato ex di turno Salvatore Desiato, portando Maddaloni anche sul +5. Le triple di Antonio Smorto e Mauro Torresi non sono state sufficienti a evitare il -1 per i pugliesi sulla sirena del terzo periodo, chiuso sul 12-22.

Due acuti dal perimetro di Enzo Cena all'inizio dell'ultimo quarto hanno entusiasmato i sostenitori biscegliesi al seguito e i tantissimi sportivi che hanno seguito la radiocronaca di Bisceglie in diretta. Maddaloni, tenacemente aggrappata alla difesa a zona (3-2 nel secondo parziale, 2-3 per tutta la ripresa), ha dato fondo a tutte le energie per tenere testa alla compagine nerazzurra, approfittando delle troppe disattenzioni degli ospiti in difesa. Malgrado i problemi di falli e un bonus raggiunto nel giro di tre minuti e mezzo dai casertani, l'Ambrosia ha attaccato poco il ferro, facendo girare palla alla ricerca di un tiro da fuori: illusorio il +3 firmato da Mauro Torresi con tre canestri dalla lunga distanza (74-77).

Nei frangenti decisivi Bisceglie non ha gestito al meglio tutti i possessi (0-2 di Caceres dalla lunetta, due tiri sul ferro e altrettante palle perse), al contrario dei casertani, efficaci con un canestro di Rusciano in avvicinamento, un facile lay-up di Chiavazzo, letteralmente dimenticato dalla difesa nerazzurra, l'1-2 ai liberi di Rusciano e un'entrata vincente di Salvatore Desiato: 81-77, cui gli ospiti hanno rimediato solo parzialmente con la tripla di Enzo Cena a 46 secondi dal termine (81-80). Nel possesso più importante, sul -2 Mauro Stella ha perso palla nel tentativo di effettuare un passaggio consegnato a Caceres e Cena ha commesso fallo antisportivo su Desiato che ha chiuso la sfida dalla linea, da top scorer del match. Inevitabili i rimpianti in casa Ambrosia per una sconfitta evitabilissima, frutto di una prestazione sotto le aspettative sul piano dell'intensità difensiva, della gestione offensiva e della determinazione. Sarà necessario stracciare la pagina di una serata storta e lavorare sulla concentrazione e l'atteggiamento in vista di gara3, confidando nel calore del pubblico sugli spalti del PalaDolmen.

Vito Troilo

La Pallacanestro San Michele Maddaloni vince tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo ed impatta la serie con Bisceglie rinviando ogni sentenza alla fatidica bella. Una gara che ha visto nel primo tempo i maddalonesi partire un po' contratti e subire la manovra degli avversari, mentre nella ripresa i padroni di casa hanno sciorinato una pallacanestro concreta, cinica, bella da vedere e soprattutto hanno gettato davvero il cuore oltre l'ostacolo, avendo così ragione di una squadra che allo stato attuale è quella più in forma di questo campionato. E le tredici vittorie consecutive interrotte proprio in questa occasione sono un esempio significativo.

Pronti, partenza e via la veemenza dei viandanti fa la differenza e così il tabellone luminoso recita 3-9. Bisceglie appare in possesso dei ritmi di gioco spostando tutto il proprio baricentro nel pitturato dove la loro batteria di lunghi aumenta decisamente il bottino. E quando non si segna sotto le plance, ci pensano gli esterni a muovere la retina. I padroni di casa arrivano a realizzare soprattutto in campo aperto, ovvero quando riescono a conquistare il rimbalzo difensivo e a trasformare l'azione subito in contropiede. La seconda frazione si disputa quasi con la carta fotocopiativa, tant'è che lo svantaggio per i biancazzurri resta quasi identico. La situazione falli si complica e non poco per coach Massimo Massaro che è costretto a tirare fuori diversi atleti con a carico già tre personali. Per fortuna Gabriele Guastaferro trova un paio di piazzati che tengono a contatto Maddaloni che però si vede fischiare un tecnico ed un'espulsione sul finire del primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi i maddalonesi provano a reagire schierandosi con la difesa a zona. Bisceglie perde fluidità in attacco e soprattutto sale in cattedra Ferdinando Matrone che in difesa afferra qualsiasi cosa voli dalle sue parti (17 rimbalzi totali) oltre ad essere un osso duro da superare (3 stoppate). In attacco invece Francesco Chiavazzo ha spaccato la difesa avversaria in due, che unito ai piazzati mandati a bersaglio da Giuseppe Piscitelli hanno sovvertito il punteggio. E così all'ultimo mini riposo Maddaloni poteva contare su di una lunghezza di vantaggio, che in verità stava anche stretta per quello che si era visto in campo. Nell'ultimo periodo si è assistito ad uno stupendo spettacolo, due squadre che si sono affrontate a viso aperto rispondendo colpo su colpo. Gli ospiti si sono anche giocati la carta del pressing a tutto campo cercando di far entrare nell'attacco in ritardo i locali che qualche possesso per la sirena dei 24" lo hanno anche perso. Salvatore Desiato dalla lunga distanza ha replicato ai tiratori avversari, capaci anche di realizzare una bella striscia. Al festival del tiro pesante si è voluto iscrivere anche capitan Nino Garofalo e allora tutto era apparecchiato per il rush finale. Determinante in questa situazione è diventato Luciano Rusciano che in 1vs1 in post ha appoggiato al vetro diversi canestri consentendo alla propria squadra di avere un piccolo ma sufficiente gap di vantaggio per portarsi a casa il referto rosa.

Giovanni Bocciero

 

MD DISCOUNT MONTERONI - BLACK SUNDAY PALERMO 68-76   (25-17, 11-17, 11-22, 21-20)

Ingrosso7Grosso10Cozzoli5Antonelli6
Potì25Mocavero10Merletto14Rizzitiello23
Leggio10Paiano6Giovanatto8Gottini4
De GiorgioneErrico0TagliarenineDragna8
Leucci0LaudisaneCaronna0Di Emidio8
--------
All. LezziAll. Marletta

 Arbitri: Gaudino (Nocera Inferiore - SA) e Tammaro (Giffoni Valle Piana - SA)

 Note: 

Cala il sipario sulla stagione 2014/2015 della Nuova Pallacanestro Monteroni. La compagine salentina è stata sconfitta in gara 2 dei play off dalla Nuova Aquila Palermo, con il punteggio finale di 70-76. Partita emozionante ed intensa, con i padroni di casa sostenuti a gran voce dal Pala “Quarta-Lauretti” e protagonisti di un’ottima prova dinnanzi ad una squadra quadrata ed eccezionalmente forte. In avvio, i gialloblù mettono in mostra un atteggiamento decisamente diverso rispetto a quello palesato in terra di Trinacria. Frizzanti e cinici, i ragazzi di coach Lezzi sfruttano le poche disattenzioni difensive biancorosse e costruiscono con pazienza e sapienza le manovre offensive. Da un lato Cozzoli (5) fatica a trovare la via del canestro, mentre dall’altra la coppia composta da Leggio (10) e Mocavero (10) duetta alla perfezione, coadiuvata da uno spumeggiante Alessandro Potì (25). Dopo 10’ il risultato recita 25-17. Nel secondo periodo la situazione non cambia di molto: i viaggianti provano a colpire con Giovanatto (8), Rizzitiello (23) e Merletto (14), ma i padroni di casa rispondono colpo su colpo grazie ad un bel gioco corale accompagnato dai tifosi che hanno colorato e animato il palazzetto. Il primo tempo va in archivio sul 36-34.

Dopo una chiacchierata negli spogliatoi, le due compagini scendono nuovamente in campo, cariche per affrontare i decisivi e finali 20’. Dopo un avvio di terzo quarto con il freno a mano, i ragazzi di coach Tucci ripetono lo show messo in scena in gara-1 a suon di triple: con cinque conclusioni consecutive dalla lunga distanza, i siciliani prendono il volo sul +12 tramortendo i padroni di casa, ormai incapaci di reagire. Con Monteroni ferita, Palermo chiude in vantaggio il penultimo periodo (54-66). Nell’ultimo quarto, i salentini devono gettare il cuore oltre l’ostacolo per rientrare in partita e provare a riaprire il match. Potì continua a macinare punti, così come Mocavero e Leggio, ma dall’altra parte il talento offensivo dei biancorossi non permette rimonte facili. Tuttavia, negli ultimi due minuti , i ragazzi di coach Lezzi si rimettono in carreggiata, toccando anche il -4, ma il cinismo di marca palermitana permette ai viaggianti di conquistare l’accesso alla semifinale con il punteggio finale di 76-70. Grande spettacolo e partita godibile, intensa e fisica. Palermo (grande squadra, gestita sapientemente da Tucci e messa insieme dalla sportiva e amica dirigenza) conquista meritatamente un posto tra le migliori quattro del girone. Per Monteroni, comunque, grande soddisfazione dopo un’eccellente annata. L’applauso finale dello straordinario pubblico ai propri beniamini vale più di qualsiasi parola.

Matteo Leo

L’Aquila non “balla” in Puglia, espugnando il PalaQuartaLauretti di Monteroni per 70-76 e mettendosi in tasca il biglietto per le semifinali playoff di Serie B. Una gara dalle forti tinte thrilling, con i padroni di casa sospinti da un grande pubblico e i palermitani, leoni in un’arena opposta, tremendi nel fare propri i momenti decisivi della gara. L’orgoglio, ferito domenica in Gara1, di Monteroni appare evidente dalle prime battute: grande intensità, difesa asfissiante e fisicità dirompente sia fuori che dentro il pitturato, tanto da chiudere il primo parziale sul 25-17. I biancorossi di Tucci perdono temporaneamente Antonelli (sino a quel momento trascinante come al solito) per infortunio, il centro rientrerà ma dovrà convivere con il dolore sino a fine gara. Monteroni piazza il +10 ad inizio secondo quarto con Paiano, ma è il preludio alla riscossa di Aquila che, grazie ai piazzati di Merletto e Gottini e la tripla di Giovanatto, firmano il parziale di 0-10 e il sorpasso dopo 4’. Le due squadre si trascinano sino all’intervallo lungo sul filo dell’equilibrio, andando negli spogliatoi sul 36-34.

Al rientro, di fatto, il tabellone va a rilento per la prima metà del terzo periodo grazie ai tanti errori al tiro da parte di entrambe le squadre e una serie di eccellenti difese. A 4’ dalla sirena è come se Aquila decidesse di chiudere i giochi: Dragna piazza la prima tripla della sua ottima gara (specie per la scelta dei momenti nei quali incidere) aprendo la voragine del 0-14 di parziale, impreziosito dalle triple a ripetizione di Rizzitiello, Merletto (14 punti, 5 assist) e Giovanatto che ghiacciano il PalaQuartaLauretti sul +13 (43-56), salvo poi subire altri 4 punti da Mocavero per il 47-56. Gli ultimi 10’ di gioco si aprono con la tripla di Cozzoli, le buone penetrazioni di Di Emidio e le ultime bombe del ‘Drago’ Dragna e dell’Ammiraglio Nelson Rizzitiello, ad incrementare il vantaggio biancorosso sino al +16 con cinque minuti da giocare. Mocavero e Potì (25 punti) sono gli ultimi a mollare, ma è ancora Aquila a sopprimere il forcing finale dei leccesi e a mettere in ghiaccio il passaggio del turno con la solita precisione chirurgica dalla lunetta (17-20) fondamentale nel chiudere i conti.

Due a zero e serie con Monteroni in archivio, i biancorossi di coach Tucci volano alle semifinali, consapevoli di aver eliminato un’ottima squadra con due prove di grande maturità: “Vanno fatti grandi complimenti a Monteroni, autore di una gran partita – ha commentato il tecnico dei palemitani - Noi siamo stati bravi a tenere botta anche nei momenti non facili del match, restando in partita. Tutto è partito dalla fase difensiva, fondamentale in gare di playoff lontano da casa. I nostri playoff continueranno fino a che riusciremo a produrre questo genere di prestazioni in trasferta, di grande sacrificio da parte dei ragazzi. Il 2-0 ci permette di riposare e attendere il prossimo avversario”. “Onore a Monteroni, società amica che ancora una volta ci ha accolto nel migliore dei modi – ha replicato il presidente Aquila, Salvo Rappa - C’è stato un gran pubblico al palazzetto, una cornice fantastica. Stiamo cercando di portare avanti un progetto serio, contraddistinto dalla continuità e dalla progettazione. Speriamo che il nostro cammino appassioni ancora più sportivi palermitani, che possano sostenerci in questa avventura. Adesso sulla carta l’avversario più quotato dovrebbe essere Bisceglie, non vediamo l’ora di tornare in campo”.

da www.nuovaaquilapalermo.it

 

 

QUARTI DI FINALE - GARATRE (3/5/2015)

 

RISULTATI

PALLACANESTRO PESCARA

SFY CATANZARO

61 52

AMBROSIA BISCEGLIE

GRUPPO VENTRONE MADDALONI

91 71

 

 

PALLACANESTRO PESCARA - SFY CATANZARO 61-52   (15-16, 11-11, 20-11, 15-14)

Pepe19Rajola3Carpanzano5Battaglia8
De Martino4Di Donato9Scuderi An.12Sereni8
Polonara20Di Carmine0Fall6Naso6
Di Fonzo0Timperi Mar.6Ippolito3Zofrea0
Bini0Di MarconeMorici4Scuderi Al.ne
--------
All. SalveminiAll. Tunno

 Arbitri: Spinelli (Roma) e Lupelli (Aprilia - LT)

 Note: 

Ha vinto Pescara alla fine di una serie durissima ed equilibratissima che finora aveva sempre visto vincere la squadra in trasferta, giocata sempre sulla tattica e sui nervi più che sulla tecnica, come ogni play off che si rispetti. Ha vinto Pescara perché in gara due e gara tre ha sbagliato un po’ di meno ed è stata più fredda nei momenti decisivi. Ma Catanzaro esce a testa altissima tra gli applausi del Palaelettra festante e con i complimenti di tutti. Anche oggi, come giovedì sera, è stata una bella serata di sport con giocatori, dirigenti e tecnici a farsi i complimenti reciproci dopo tre gare in cui in campo non si sono certo risparmiati colpi. Il piano partita di Coach Tunno è ancora una volta quello di “togliere dal campo” Stefano Rajola con una difesa asfissiante a tutto campo, e anche stasera ci riesce facendo sbagliare molto il capitano pescarese, ma ci penseranno uno stratosferico Simone Pepe (MVP con 19 punti, 13 rimbalzi, 5 assist e 29 di valutazione) e un monumentale Valerio Polonara (20 punti, 10 rimbalzi, 3 bombe “pesanti” e 23 di valutazione) a far deviare la partita in direzione pescarese.

Si parte come sempre molto contratti, con le difese che prevalgono sugli attacchi e il primo canestro lo segna Morici (4) dopo quasi due minuti, subito sorpassato da un tripla di Pepe. Molti errori da ambo le parti con mini allungo degli ospiti con una bomba di Battaglia (8) che dà il +7 prima di due bombe consecutive di Polonara che riportano Pescara a -1. Il primo periodo si chiude con i viaggianti avanti di 1 sul 15-16. Il secondo quarto è copia del primo, si continua con grandissimo agonismo e poca tecnica: l’unico che “gioca a pallacanestro” è Valerio Polonara che infila di seguito la terza tripla e un “gancio cielo” d’altri tempi per il + 4 pescarese subito rintuzzato da Battaglia e Carpanzano (5) che permettono a Catanzaro di andare nello spogliatoio ancora in vantaggio 26-27.

Il terzo quarto prosegue sulla stessa falsariga con una bomba di Di Donato (9p e 12r), replicata da Carpanzano, quando parte lo show di Simone Pepe che spacca la partita con una bomba e quattro canestri consecutivi con palle rubate e contropiedi: un parziale di 11-0 tutto suo che infiamma il Palaelettra per il +10 Amatori che tocca poi il massimo vantaggio sul 46-34 con De Martino (4). Catanzaro sembra al tappeto ma coach Tunno chiama time out e riordina le idee. Pepe va in panchina a prendere fiato e gli ultimi canestri del periodo sono di Scuderi (12) che riporta i suoi sotto i dieci punti di scarto. Si va all’ultimo riposo 46-38 per i locali. L’ultimo periodo riparte con gli ospiti che riprendono a difendere in maniera ossessiva e rosicchiano subito punti con Ippolito e Scuderi rientrando fino a -2 ma ancora Pepe ristabilisce le distanze. La palla comincia a pesare sul serio, gli errori si susseguono e allora ecco l’incoscienza e la carica di Marco Timperi (1997) che prima cancella Sereni con una stoppata e poi piazza una bomba dall’angolo che riporta Pescara a +5 a meno di 2’ dal termine. Di Donato (ancora dolorante al ginocchio) fa 2/2 dalla lunetta, Catanzaro non segna più e in un Palaelettra in tripudio finisce 61-52.

Applausi per tutti: Pescara va ad Agropoli per la semifinale, Catanzaro torna a casa consapevole di aver fatto una grandissima stagione. Alla fine uno stremato Giorgio Salvemini riusciva solo a dire grazie ai suoi ragazzi: “sono stati eccezionali, questo è un gruppo fantastico che si è cementato ogni giorno dal 18 agosto. Abbiamo avuto momenti belli e momenti brutti e proprio in questi il gruppo è cresciuto perché sono tutti ragazzi che hanno qualcosa di grande dentro. Andare a ribaltare gara 2 a Catanzaro è stata la ciliegina sulla torta e la dimostrazione dello spessore morale di questa squadra. Ora andiamo ad Agropoli con la testa sgombra e con la consapevolezza di essere tra le prime quattro del girone e tra le prime 16 in Italia a livello di serie B, facendo giocare minuti importanti e decisivi a ragazzi del ‘97 e del ’98 e questo è il nostro scudetto”.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

AMBROSIA BISCEGLIE - GRUPPO VENTRONE MADDALONI 91-71   (27-14, 17-22, 30-19, 8-16)

Corral21Torresi Lelli21Desiato11Garofalo6
Stella14Gambarota9Rusciano4Chiavazzo10
Abassi0Cena8Ragnino2Piscitelli10
VitanostraneGalantino0Guastaferro6Marini14
Caceres13Smorto5SalantineMatrone8
--------
All. ScoccimarroAll. Massaro

 Arbitri: Semenzato (Mirano - VE) e Zangrande (Carbonera - TV)

 Note: 

Implacabile, a tratti devastante: l'Ambrosia Bisceglie è tornata quella di gara1. Troppo determinati i nerazzurri, desiderosi di derubricare a incidente di percorso la sconfitta di mercoledì in gara2, per il pur coriaceo Maddaloni, che ha cercato di rientrare nel match poco prima dell'intervallo lungo ma ha ceduto di schianto nella terza frazione. Strappo biscegliese dopo quattro minuti (9-4). I ritmi offensivi della compagine allenata da Pasquale Scoccimarro hanno messo alle corde i campani, incapaci di fronteggiare un'Ambrosia col 91% dal campo nel primo quarto (10-11) e un Diego Corral già sugli scudi (11 punti). I casertani, sotto di 14 lunghezze, hanno reagito con un 14-3 nel giro di tre minuti, risalendo fino al -3 ma un parzialino di 5-0 firmato da Mauro Torresi ha divaricato la forbice tra le due formazioni.

Bisceglie ha chiuso il discorso qualificazione nel terzo periodo, con un break di 39-19 caratterizzato dal 6-6 nel tiro da tre punti: protagonisti Torresi, Gambarota e Caceres. Un'azione canestro più fallo di Mauro Stella è valsa il +30 (81-51), limato dal buzzer beater di Ferdinando Matrone. Festa nerazzurra nei dieci minuti conclusivi, vivacizzati dalle espulsioni di Smorto (per un accenno di reazione nei confronti dell'ex Desiato cui era stato fischiato un antisportivo) e del dirigente accompagnatore Ambrosia Gaetano Sciascia per un eccesso di zelo della coppia arbitrale veneta. Applausi scroscianti dagli spalti, colorati dell'azzurro delle t-shirt "Go Lions", per il collettivo biscegliese che ha guadagnato l'accesso alle semifinali e per il gruppo Under 14 di coach Saverio Nero, di ritorno dal memorial "Claudio Papini" di Rimini: prima squadra e compagine giovanile insieme, al centro del parquet, per raccogliere l'ovazione del pubblico.

Vito Troilo

La Pallacanestro San Michele Maddaloni era impegnata nella fatidica gara tre contro Bisceglie, e questa volta sarebbe stato davvero il match da "win or go home" visto che non si poteva più sbagliare. Oltretutto al proprio seguito la compagine di patron Andrea De Filippo aveva un intero pullman di supporters biancazzurri giunti sino a Bisceglie per sostenere ed incoraggiare la squadra in questa difficile gara. Dopo che si è respirato un bel clima nel pre partita finalmente c'è la palla a due. Il primo canestro è di marca ospite mentre la risposta dei locali non tarda ad arrivare. Anzi, Bisceglie prova addirittura ad allungare prepotentemente giocando soprattutto sulle ali dell'entusiasmo è così tocca le cinque lunghezze di vantaggio. Maddaloni non vuol fare certamente la vittima sacrificale e così ricuce il gar portandosi sull'11-10 al 6'. I pugliesi possono però essere devastanti e infatti mettono a segno un parziale di 10-0 grazie al quale rimettono la doppia cifra tra se e gli avversari. I viandanti provano ancora una rintuzzare ma al primo mini riposo sono 13 i punti da dover recuperare.

Nel secondo quarto Maddaloni prova ancora a non darsi assolutamente per vinta. Lotta e sgomita per rientrare in partita ma la forza dei dirimpettai è legittimata dal punteggio. I biancazzurri ci provano comunque strenuamente e riescono anche a ritornare sulla singola cifra di svantaggio al 14' quando realizzano il canestro del meno nove con Salvatore Desiato. Il gioco resta in equilibrio e Bisceglie controlla i ritmi finché i ragazzi di coach Massimo Massaro non si danno una scossa facendo segnare un break di 9-0 concluso con la realizzazione nel pitturato di Luciano Rusciano che addirittura riporta a soli tre punti (39-36) di ritardo gli ospiti. Nelle battute finali del primo tempo comunque i padroni di casa tornano a segnare con costanza.

La ripresa si apre con la bomba mandata a segno da capitan Nino Garofalo che prova a far risollevare ancora una volta i propri compagni. La reazione di Bisceglie è però mortifera: quattro triple mandate a bersaglio oltre un considerevole numero di liberi che permettono ai locali di raggiungere i 17 punti di vantaggio sul 68-48 al 27'. Bisceglie non ne vuol sapere di alzare il piede dall'acceleratore e spingendo a manetta riesce addirittura a scollinare il più trenta (83-52) aggiudicandosi il terzo parziale con un complessivo 39-19. L'ultimo periodo di gioco inizia con tantissimi errori sia da una parte che dall'altra. Si segna con il contagocce ed ovviamente il distacco per Maddaloni resta pressoché identico. La partita si incanala verso un finale ormai già scritto ed in cui tra le fila degli ospiti si fa notare Giovanni Marini che confeziona diversi canestri. I momenti tesi non mancano, ma per fortuna il match si chiude comunque tra gli applausi del pubblico. Molti quelli dei tifosi maddalonesi che per l'appunto hanno sostenuto i propri beniamini fino alla sirena finale che ha sancito la chiusura della stagione, la seconda nel campionato di Serie B per Maddaloni.

Giovanni Bocciero

 

 

SEMIFINALI - GARAUNO (10/5/2015)

 

RISULTATI

BCC AGROPOLI

PALLACANESTRO PESCARA

89 57

AMBROSIA BISCEGLIE

BLACK SUNDAY PALERMO

77 70

 

 

BCC AGROPOLI - PALLACANESTRO PESCARA 89-57   (20-22, 16-6, 27-13, 26-16)

Romano11Serino16Pepe7Rajola4
Molinaro26Iurato3De Martino6Di Donato15
Marulli5Spinelli3Polonara9Di Carmine3
Palma0Birindelli8Di Fonzo5Timperi Mar.6
Parrillo9Cucco8Bini2Di Marco0
--------
All. PaternosterAll. Salvemini

 Arbitri: Balducci (Valvasone - PN) e Andretta (Udine)

 Note: 

Pronostico pienamente rispettato in gara 1 delle semifinali play off di serie B girone D. Agropoli sul proprio campo vince nettamente contro l’Amatori, sfruttando sul campo il maggior tasso tecnico e di esperienza che le viene unanimemente riconosciuto. I ragazzi di Salvemini sono partiti molto bene chiudendo al prima frazione in vantaggio (20-22) con determinante contributo di Pepe e Di Donato , ma il sopravvenuto calo della seconda frazione, soprattutto nelle percentuali al tiro, ha avviato la predominanza dei locali, meglio attrezzati anche sotto I tabelloni con Molinaro e Serino. Sorpasso la 14′ (24-22 con Molinaro) e da quel momento il vantaggio dell’Agropoli e’ lievitato, mettendo al sicuro il risultato gia’ a tre quarti di gara (63-41 al 30′).

Salvemini, a gara pressoche’ compromessa, concede il riposo ai piu’ esperti in vista dell’imminente gara 2 e ne approfitta per dare minuti ed esperienza ai giovanissimi, anche a scapito dello scarto. Romano e Molinaro assicurano punti ed I campani giocano in scioltezza, pervenendo alla meritata e netta vittoria senza problemi di tutela del rotondo vantaggio. “In gara due ci sara’ un’altra Amatori” sottolineano a fine gara tecnico e giocatori, ad evidenziare anche una prestazione assai migliorabile, pur nel rispetto della riconosciuta superiorita’ degli avversari, costruiti per la promozione. Il turno si passa al meglio di 3 gare su 5, e la prima occasione di riscatto ci sara’ martedi 12 alle 20.30 ancora al Pala Di Concilio di Agropoli in gara 2. Salvemini non pone limiti ai suoi ragazzi, protagonisti comunque di una stagione da incorniciare, che hanno agguantato un’esperienza non da poco.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

AMBROSIA BISCEGLIE - BLACK SUNDAY PALERMO 77-70   (19-12, 14-18, 20-20, 24-20)

Corral24Torresi Lelli10Cozzoli7Antonelli6
Stella8Gambarota18Merletto13Rizzitiello13
FalconeneCena3Giovanatto9Gottini7
VitanostraneGalantino0TagliarenineDragna10
Caceres12Smorto2CaronnaneDi Emidio5
--------
All. ScoccimarroAll. Marletta

 Arbitri: Battista (Forenze) e Venturini (Capannori - LU)

 Note: 

Il punto dell’1-0 l’ha messo a segno l’Ambrosia Bisceglie ma Palermo ha lottato a stretto contatto coi nerazzurri, rientrando sempre a stretto contatto col team pugliese. Gara1, impreziosita da una fantastica cornice di pubblico sugli spalti del PalaDolmen, è stata caratterizzata dalla determinazione con cui la formazione allenata da Pasquale Scoccimarro, priva anche di Fenny Abassi (sarà in campo martedì sera per il secondo match della serie), ha cercato il successo; piegando le gambe in difesa, moltiplicando gli sforzi a rimbalzo, attaccando con raziocinio per quasi tutta la durata del confronto, limitando i passaggi a vuoto. I siciliani di coach Gianluca Tucci hanno dimostrato cinismo e prontezza di riflessi nello sfruttare qualsiasi leggerezza, anche lieve, dei padroni di casa. Bisceglie ha bisogno di comprendere che mantenere l’intensità costante, a questo punto della stagione, è indispensabile.

14-4 il parziale che ha contrassegnato il massimo scarto per l’Ambrosia. Palermo si è rifugiato subito nella zona 2-3 ma ha chiuso il primo quarto con 6-18 dal campo e cinque errori su cinque tentativi dal perimetro. Stratosferica frazione di Giovanni Gambarota: tre triple e 5 rimbalzi, 9 punti e 15 di valutazione. La difesa (col ritorno all’individuale) ha permesso agli ospiti di ricucire il gap nel secondo periodo: la tripla del capitano di casa Mauro Torresi (24-16) non ha scalfito i siciliani, che si sono riavvicinati con due canestri pesanti di Dario Dragna, ricongiungendosi a Bisceglie con due tiri liberi dell’ex di turno Daniele Merletto (26-26 al 17°). L’Ambrosia ha cercato un altro strappo (Torresi dalla distanza per il 33-26), cui Palermo ha replicato con Giovanatto e Merletto dalla linea della carità (33-30 all’intervallo lungo). Pur tirando col 33% e cedendo 23-15 a rimbalzo i biancorossi si sono tenuti in partita, forzando Mauro Stella e compagni a 9 palle perse.

Il gioco da 4 punti di uno scatenato Giovanni Gambarota (canestro dall’arco dei 6,75 e tiro libero aggiuntivo) per il 44-39 ha messo alle corde Palermo, abbastanza lucido e paziente per rientrare un’altra volta, affiancarsi e superare i nerazzurri (47-48, poi 49-50 con Riccardo Antonelli). Sfuriata Ambrosia e controsorpasso con Caceres e Torresi. Contatti più duri e agonismo a fiumi nel quarto parziale: di Mauro Stella lo strattone del +4 (59-55) cui gli ospiti hanno replicato con Merletto e l’unica tripla della sfida di Michele Giovanatto. Un fallo antisportivo fischiato a Gambarota ha dato a Palermo i tiri liberi del +3. Sospinti dal pubblico i nerazzurri si sono riscattati con un canestro e due tiri liberi di un Diego Corral devastante, altri due personali di Giovanni Gambarota, un altro 2-2 del centro italo-argentino e un jumper di Mauro Torresi: 10-2 e PalaDolmen in delirio. Palermo, indomabile, ha prodotto l’ultimo sforzo, risalendo fino a -1 (71-70). Ultimo giro di lancette: palla sotto per Diego Corral e +3 Bisceglie, tripla di Giovanatto sul ferro, 2-2 di Mauro Stella dalla lunetta. I siciliani, con 14 secondi da giocare, hanno provato ancora da fuori con Marcello Cozzoli: errore, rimbalzo di Enzo Cena e schiaccione di Corral a mettere il sigillo sul risultato.

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Vito Troilo

L’Ambrosia Bisceglie di aggiudica il primo duello nel confronto con l’Aquila Palermo, sconfiggendo sul proprio parquet di casa i biancorossi per 77-70. Una gara non eccezionale dal punto di vista tecnico, tanti errori da una parte e dall’altra, con i nerazzurri usciti vincitori per il merito di aver fallito di meno. Dopo un avvio a singhiozzo, con il tavolo degli arbitri che si dimentica addirittura di far partire il cronometro, a sbloccare lo 0-0 ci pensa Merletto dopo quasi due minuti di gioco. Gambarota apre il suo conto dal perimetro prima con la tripla del +5 e poi con quella che chiude un parziale inziale di 7-0 in favore dei pugliesi.Corral e Caceres ricevono puntuali rifornimenti, mentre a farla da padrone sono gli errori dalla media e corta distanza per gli ospiti. Lo scarto di sette punti con il quale si apre il secondo periodo (19-12) viene acuito dalla tripla di Torresi, salvo poi vedersi praticamente polverizzato grazie alle due bombe in successione del palermitanoDario Dragna, dal buon lavoro nel pitturato di Gottini e dai liberi di Merletto. E’ una sfida di nervi in situazione di parità a 3:40 dall’intervallo, che il play nerazzurro Stella, insieme a Torresi, riportano in favore di Bisceglie. A limare lo scarto prima dell’intervallo ci pensano Merletto e Giovanatto, mandando le squadre al riposo sul 33-30.

Al rientro in campo ci pensa subito Rizzitiello a pareggiare con una tripla, mentre dall’altra parte Gambarota impreziosisce la sua giornata di grazia (18 punti, 5/5 da tre e 13 rimbalzi). Ancora Rizzitiello dall’arco, coadiuvato da Dragna, riporta a galla Aquila ma sempre è Gambarota a ricacciare indietro i biancorossi. Corral sbaglia clamorosamente una schiacciata, che poi con una parabola imprevedibile entra nel cesto, mentre anche Cozzoli si iscrive al referto dalla distanza. Gli ospiti trovano per due volte il vantaggio, ma ancora Caceres e soprattutto Corral tra le plance (24 punti e 18 rimbalzi) trascinano Bisceglie sul 53-50 con 10 minuti ancora da giocare. Corral continua a fare la voce grossa in area, mentre Merletto dalla distanza pareggia per l’ennesima volta il conto. Corral e Stella riportano su l’Ambrosia, ma grazie al suo orgoglio Aquila riesce a piazzare addirittura il +4 con 5’ restanti sul cronometro. La spallata finale alla gara, però, non è dei biancorossi ma ancora di Corral che nell’ultimo periodo ne mette ben 15 a referto, compresa la schiacciata finale a gara ormai archiviata, con Aquila che intanto aveva già perso ben tre giocatori per cinque falli, in una gara dove anche il duo arbitrale ha finito per incidere anche se non decisivamente.

Non siamo stati la nostra versione migliore – ha dichiarato Gianluca Tucci, allenatore dell’Aquila Palermo, a fine gara - Abbiamo concesso un po’ troppo agli avversari a livello difensivo, lasciando tiri comodi e dando fiducia agli avversari. Ci sono meriti di Bisceglie, ma anche nostri grandi demeriti, peccato non aver avuto quella applicazione mentale che avevamo preparato”. Sette punti di distanza che sembrano non esserci tra le due squadre, alla luce anche dei tanti errori al tiro dei biancorossi (23-62 dal campo e 8-27 da tre): “Abbiamo bisogno di cambiare ritmo – ha concluso coach Tucci - specie in difesa, pareggiando il loro o addirittura superandolo. Non sarà semplice, ci siamo un po’ complicati la vita, bravi loro a portarla a casa. Noi, però, sappiamo di aver sprecato troppo in una gara comunque equilibrata”. Giusto il tempo di riordinare le idee e le due squadre dovranno tornare in campo. Domani alle 21 via al secondo atto della sfida tra Bisceglie e Aquila in questa incerta serie di semifinali playoff, che poi si sposterà a Palermo.

da www.nuovaaquilapalermo.it

 

 

SEMIFINALI - GARADUE (12/5/2015)

 

RISULTATI

BCC AGROPOLI

PALLACANESTRO PESCARA

65 51

AMBROSIA BISCEGLIE

BLACK SUNDAY PALERMO

61 75

 

 

BCC AGROPOLI - PALLACANESTRO PESCARA 65-51   (20-16, 20-13, 9-12, 16-10)

Romano10Serino14Pepe8Rajola6
Molinaro0Iurato2De Martino0Di Donato8
Marulli17Spinelli4Polonara13Di Carmine2
Palma0Birindelli16Di Fonzo0Timperi Mar.9
Parrillo2Cucco0Bini5Di Marco0
--------
All. PaternosterAll. Salvemini

 Arbitri: Benatti (Medolla - MO) e Bergami (San Pietro in Casale - BO)

 Note: 

Nelle semifinali play off della serie B, girone D, l’Agropoli si conferma in gara 2 contro un’Amatori che, pur in crescita rispetto alla gara precedente, ha dovuto soccombere (65-51). Non è bastato ai pescaresi disputare comunque una gara più attenta e che ha confortato Salvemini per i progressi soprattutto in difesa, per violare il campo della forte squadra campana. Avvio positivo con triple di Rajola e Polonara e buon inserimento di Bini, e gara in equilibrio fino a metà seconda frazione, una frazione caratterizzata da accumulo di falli e nervosismo che consente ai locali di avvantaggiarsi grazie ad una lunga sequela di tiri liberi senza errori.

Una tripla di Marvulli vicino alla sirena di metà gara procura un primo significativo vantaggio all’Agropoli (40-29). Nella terza frazione si segna poco su entrambi i fronti ed i locali riescono a mantenere intatto quel vantaggio oscillante intorno ai 10 punti. Al 33’ l’Amatori si riavvicina con Polonara (51-45) ma poi spreca molto in attacco, consentendo agli avversari, orchestrati da un ottimo Marulli, di difendere senza problemi il vantaggio ed allungare così la serie. Per i pescaresi diventa ora di estrema importanza la gara 3 che si giocherà venerdi 15 al Palaelettra alle 21, nella quale i ragazzi di Salvemini, con tutte le forze, cercheranno di riaprire la serie con una vittoria di prestigio che quanto meno allunghi ancora una stagione già carica di soddisfazioni.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

AMBROSIA BISCEGLIE - BLACK SUNDAY PALERMO 61-75   (20-24, 20-13, 7-17, 14-21)

Corral15Torresi Lelli0Cozzoli28Antonelli13
Stella11Gambarota6Merletto0Rizzitiello22
Abassi0Cena16Giovanatto2Gottinine
Vitanostra0Galantino0TagliarenineDragna0
Caceres8Smorto5Caronna0Di Emidio10
--------
All. ScoccimarroAll. Marletta

 Arbitri: Centonza (Grottammare - AP) e Ferretti (Nereto - TE)

 Note: 

Sarà una serie lunga. Palermo ha raccolto al PalaDolmen un successo prezioso, pareggiando i conti in gara2 della semifinale playoff con un'Ambrosia Bisceglie copia sbiadita della squadra determinata che poco più di 48 ore prima aveva piegato il team siciliano nella prima sfida. I nerazzurri hanno recuperato solo parzialmente Fenny Abassi, utilizzato appena cinque minuti perché non ancora al 100%. I biancorossi non hanno potuto contare su Matteo Gottini, che ha rimediato un inaspettato n.e. ma sono riusciti a far saltare il banco con una rotazione di sette giocatori, l'ultimo dei quali (Dragna) in campo solo per 15 minuti.

Gianluca Tucci ha lavorato sulle criticità di gara1: obiettivo principale limitare Diego Corral, inarrestabile nel match di domenica. Palermo si è fatto trovare pronto a sfruttare una serata di appannamento in attacco e deconcentrazione difensiva dei padroni di casa, tirando con l'89% da sotto nel primo quarto (tripla di Rizzitiello per il 17-24) e beneficiando di un metro arbitrale troppo permissivo sui contatti sotto le plance cui l'Ambrosia si è adeguata con colpevole ritardo. Il ricorso alle difese schierate, decisamente più ridotto su entrambi i fronti rispetto a gara1, non ha inciso sull'andamento del confronto. Il 2+1 di Mauro Stella ha consegnato alle statistiche il massimo vantaggio nerazzurro (38-30 al 19°), ridotto da cinque punti di Marcello Cozzoli a ridosso dell'intervallo lungo. Bisceglie è tornata negli spogliatoi per non rientrare più sul piano psicologico. L'ultima spinta inerziale a inizio terza frazione: schiaccione di Diego Corral e canestro del +7 di Mauro Stella (44-37): da quel momento in poi, il buio pesto (solo una tripla di Stella). Palermo ha confezionato il 17-3 che ha dato la svolta a gara2, i nerazzurri non sono riusciti a segnare un solo punto negli ultimi cinque minuti concludendo un terzo quarto disastroso con 3-16 al tiro, lasciando agli avversari il 69% da due, certificazione più evidente di un'inaccettabile leggerezza difensiva.

La forza dell'orgoglio e dei nervi avrebbe potuto permettere all'Ambrosia di recuperare terreno ma nel quarto parziale i padroni di casa sono risaliti solo fino al -3 grazie a Enzo Cena (51-54), sbagliando tre tiri consecutivi malgrado due rimbalzi offensivi conquistati. Un'affondata di Antonelli, un altro canestro dalla distanza di Cozzoli e un'entrata vincente firmata Di Emidio hanno scavato il solco (51-61). Precipitati a -12 (artefice Cozzoli con un 2-3 dalla lunetta conseguente a un dubbio fallo su tiro da tre di Smorto), i nerazzurri hanno accorciato con una tripla di Enzo Cena ma la panchina di casa, per quanto comprensibilmente esasperata da un arbitraggio fuori dal mondo, si è persa nelle proteste incassando il secondo fallo tecnico della serata. Un bel regalo per Palermo, che con poco più di tre minuti da giocare ha avuto vita facile nel gestire la situazione. Reset inevitabile per la compagine biscegliese, che ha avuto appena 22 punti dagli esterni (fa male lo 0-3 in 18 minuti del capitano Mauro Torresi) e non è riuscita a far funzionare il sistema degli aiuti difensivi. La serie si sposta in Sicilia: venerdì, alle ore 20:30, gara3. Domenica, alle ore 18:00, gara4. L'imperativo è rialzare la testa, tornare leoni.

Vito Troilo

Se si poteva pensare al miglior modo di vincere una gara come questa, non poteva venire meglio di così”. L’Aquila Palermo sbanca il PalaDolmen, piegando in Gara2 Bisceglie sul proprio parquet con un secco 61-75. Una prestazione di cuore, grinta e sacrificio, come aveva chiesto il coach dei biancorossi Gianluca Tucci dopo la sconfitta in Gara1. A fare la differenza, in favore dei palermitani, è stato un miglior atteggiamento difensivo, che ha costretto i pugliesi alla peggior prestazione offensiva stagionale. Già dal primo quarto si è intuito come la gara di domenica, costellata da ritmi bassi ed errori al tiro, non si sarebbe ripetuta. Corral e Gambarota hanno ripreso da dove avevano concluso in Gara1, andando a segno puntualmente dalla media e dalla corta distanza, mentre dall’altra parte è Nelson Rizzitiello a seminare panico, con 14 punti nel solo primo periodo, chiuso con due triple consecutive, che contribuiscono ad andare alla prima pausa sul 20-24. La reazione dei padroni di casa arriva nei secondi dieci minuti: a suonare la carica è Mauro Stella dal perimetro dopo 2’, mentre Corral prosegue nel suo “lavoro sporco”, ma oltremodo efficace, sotto canestro. Antonelli prende il volo sia in difesa, almeno quattro chiare stoppate nella serata biscegliese, che in attacco con due schiacciate che ammutoliscono il rumorosissimo PalaDolmen.

Al rientro dall’intervallo il vantaggio di Bisceglie è minimo (40-37) e, come in occasione del precedente, anche il terzo periodo stenta a decollare inizialmente. Rizzitiello (22 punti e 7 rimbalzi) è mortifero dalla media, portando i suoi al pari a quota 44 con 5’ ancora sul cronometro. Bisceglie fallisce molto al tiro (chiudendo con il 38% dal campo e il 25% da tre) frutto soprattutto della grande intensità difensiva dell’Aquila (che concede solo 7 punti agli avversari nel quarto), mentre nell’altra metà campo Marcello Cozzoli getta le basi per la sua gara record stagionale. Il +7 Aquila con il quale si apre l’ultimo quarto di gioco (47-54) è poi addirittura ampliato, grazie ai parziali mortiferi costruiti da Di Emidio e soprattutto di un Marcello Cozzoli in versione supereroe, capace di infilarne 13 negli ultimi 10’ e chiudere la gara con 28 punti a referto, il 59% dal campo e un 5-10 da tre. Il secondo tecnico fischiato alla panchina nerazzurra certifica la resa di Bisceglie, che abbandona lucidità e anche la gara. Finisce in trionfo per i biancorossi di Gianluca Tucci, capaci di infrangere il PalaDolmen per 61-75 e pareggiare la serie di semifinali sull’1-1, con la possibilità di altre due gare da disputare in casa.

L’attacco è sempre figlio della difesa, abbiamo messo il cuore e tutte le energie fisiche – ha commentato nell’immediato post gara coach Tucci - Ci aspettavamo una partenza forte di Bisceglie, ma abbiamo lasciato soltanto 47 punti in 3 quarti. Questo la dice lunga su quale sia stata la chiave della vittoria e alla fine il punteggio poteva anche allargarsi. Ora dobbiamo confermarci in casa nostra, non sarà facile perché Bisceglie, formazione di tutto rispetto, sarà arrabbiata. Noi, però, sappiamo come si vincono queste partite”. “Sappiamo che il pubblico ci può dare una grande forza – ha concluso l’allenatore avellinese - Abbiamo bisogno di tutti i palermitani, sono chiamati a darci una grande mano perché stiamo attraversando un grande momento”. Protagonista assoluto del secondo atto è stato il brindisino Marcello Cozzoli: “Avevo tantissima voglia di far bene nella mia terra, specie dopo una prima gara dove sono stato un po’ teso – ha rivelato la guardia biancorossa - La cosa più importante, però, è che la squadra abbia dato una dimostrazione esagerata di concentrazione e di forza. Abbiamo applicato gli accorgimenti giusti, quando vuoi vincere a tutti i costi viene sempre fuori la grande prestazione. Questa è una grande gioia personale, ma sappiamo tutti che ci sono ancora da giocare almeno due partite e abbiamo grande fame”. Serie sull’1-1 che da Bisceglie si sposta in Sicilia, dove si tornerà in campo già venerdì (dalle 20,30 al PalaMangano, ingresso gratuito) per un’emozionante, e senza dubbio equilibratissima, Gara3.

da www.nuovaaquilapalermo.it

 

 

SEMIFINALI - GARATRE (15/5/2015)

 

RISULTATI

PALLACANESTRO PESCARA

BCC AGROPOLI

83 84

BLACK SUNDAY PALERMO

AMBROSIA BISCEGLIE

70 81

 

 

PALLACANESTRO PESCARA - BCC AGROPOLI 83-84   (17-23, 22-21, 25-21, 19-19)

Pepe25Rajola17Romano16Serino8
De Martino19Di Donato10Molinaro13Iurato2
Polonara7Di Carmine0Marulli12Spinelli0
Di Fonzo0Timperi Mar.4PalmaneBirindelli6
Bini1Di MarconeParrillo15Guarino12
--------
All. SalveminiAll. Paternoster

 Arbitri: Pansecchi (Pavia) e Puccini (Genova)

 Note: 

Si conclude nella semifinale dei play off l’ottima stagione dell’Amatori, sconfitta in gara 3 dall’Agropoli di stretta misura e con un canestro quasi allo scadere. Una gran bella partita che ha infiammato il numeroso pubblico presente (con larga rappresentanza ospite) per una ottima serata di basket al Palaelettra. I ragazzi di Salvemini sono stati capaci di rimontare in due circostanze (al secondo ed al terzo quarto) riportandosi anche in vantaggio contro la corazzata campana che, con il 48% nei tiri da 3, ha confermato tutto il proprio valore, ma il merito e l’onore di una grande partita vanno riconosciuti anche alla giovane formazione pescarese che a 19 secondi dalla fine era avanti di 3 punti (82-79) e che è stata punita nell’intenso finale da una ennesima tripla di Romano e da un canestro incredibile di Parrillo che ha firmato il controsorpasso vincente.

Rimane il rammarico per non essere approdati a gara 4 dopo una prestazione così intensa, ma anche la soddisfazione per l’ottimo campionato giocato dai biancorossi, un campionato andato ben oltre le previsioni e gli accrediti della vigilia.Ottima prestazione di squadra, capace di reagire e di giocare alla pari contro i più completi avversari, con Pepe e Rajola primi nelle valutazioni, ma anche con l’apporto significativo di Di Donato, De Martino e Polonara. Sul fronte ospite, grande apporto di Parrillo e Romano e oculata regia di Marulli, per un team, quello di Paternoster, che ha mostrato ancora una volta il proprio valore che lo proietterà nella finale del girono. L’avversario è ancora da definire, vista la sconfitta interna, nell’altra semifinale, del Palermo contro il Bisceglie (70-81), che porterà le contendenti in gara 4, con i pugliesi in vantaggio per 2 a 1.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

BLACK SUNDAY PALERMO - AMBROSIA BISCEGLIE 70-81   (7-27, 20-23, 22-19, 21-12)

Cozzoli21Antonelli7Corral18Torresi Lelli24
Merletto5Rizzitiello16Stella17Gambarota5
Giovanatto2Gottini6FalconeneAbassi0
TagliarenineDragna0Cena2Vitanostra0
CaronnaneDi Emidio13Caceres15Smorto0
--------
All. MarlettaAll. Scoccimarro

 Arbitri: Dionisi (Fabriano - AN) e Perocco (Ponzano Veneto - TV)

 Note: 

L’Aquila Palermo cade in casa, non riuscendo a riscattare il vantaggio acquisito con la vittoria in Gara2, sorpresa soprattutto dall’approccio famelico di Bisceglie ad inizio gara. Al PalaMangano si chiude sul 70-81 il terzo atto della sfida di semifinali playoff tra i palermitani e i pugliesi, adesso avanti nella serie 1-2 e ad un passo dalla finale con Agropoli (3-0 a Pescara in serata). Come detto, i primi dieci minuti di Bisceglie sono fuoco e rabbia pura per la pesante sconfitta subita in casa: Torresi piazza cinque triple consecutive, seguito a ruota da Stella e dal solito gran lavoro di Corral nel pitturato. Dall’altra parte, i biancorossi subiscono forse troppo l’avvio degli avversari, riuscendo a racimolare solo sette punti nel primo quarto, subendone ben 27. Si tratta, di fatto, del parziale che decide la gara, nonostante la tanta pallacanestro ancora da giocare. Giovanatto e Rizzitiello provano a suonare la carica nel secondo periodo, ma ancora Torresi (gara da 24 punti complessivi, 21 nel solo primo quarto, con 6/8 da tre) si dimostra affamato dopo le due prove sbiadite in casa. Anche Caceres si unisce al tiro al bersaglio dal perimetro, portando il vantaggio ospite addirittura a +30, salvo poi assistere alla reazione d’orgoglio biancorossa che chiude il secondo quarto sul 27-50.

Al rientro dall’intervallo è ancora Rizzitiello a spronare i suoi (16 punti a fine gara), con l’aggiunta del primo timbro di Merletto e le penetrazioni della coppia Di Emidio-Cozzoli, ma è in difesa che l’intensità torna a mancare come nella prima gara di questa serie. Davanti ad una serata terribile al tiro per l’Aquila (39% dal campo e 19% da tre), Bisceglie non può certo non approfittarne, mandando in doppia cifra, oltre al già citato Torresi, anche Stella (doppia doppia da 17 punti e 10 assist), Caceres (15) e Corral (18 punti e 11 rimbalzi). L’ultimo quarto, aperto dai padroni di casa sotto di 20 punti (49-69) è quello della reazione tardiva, con Di Emidio, Antonelli e Rizzitiello ultimi a mollare, con Cozzoli che chiude un’altra gara da 21 punti, macchiandola però con un tecnico. A mandare i titoli di coda su Gara3 non poteva essere colui che aveva scritto il prologo, ossia il capitano biscegliese Mauro Torresi, con la tripla che spegne le speranze anche degli ultimi irriducibili.

Abbiamo reagito con troppa foga, rapidità di esecuzione e una scelta di tiri pessima al loro ottimo inizio – ha dichiarato a fine gara l’allenatore Aquila, Gianluca Tucci - Siamo stati incapaci di leggere la partita avversaria in avvio, un equilibrio offensivo saltato troppo presto. Quando abbiamo capito ciò che serviva abbiamo recuperato, però tardivamente”. L’allenatore avellinese ha fotografato lucidamente la partita: “Abbiamo vinto Gara2 e perso Gara3 azzeccando e sbagliando esattamente le stesse cose. Se giochiamo con la stessa energia di Bisceglie, portiamo a casa la partita. Il nostro attacco deve passare dalla distribuzione a tutti i giocatori, ampliare le soluzioni, sfruttando le energie nel modo giusto. Domenica sarà una Gara4 aperta a tutti i risultati, Bisceglie ha più fisicità e reattività in diversi ruoli rispetto a noi, la strada che dobbiamo tracciare e pareggiare la loro energia”. Domenica (ore 18 – PalaMangano), dunque, sarà gara da dentro o fuori per l’Aquila, chiamata a giocarsi l’intera stagione in 40 minuti. Ancora una volta fondamentale si potrebbe rivelare l’apporto del pubblico, questa sera stoico nel crederci fino alla fine e spingere i propri giocatori sul parquet: “Sono stati encomiabili, colorati e calorosi – ha concluso coach Tucci - Ci hanno incitato a non mollare e, probabilmente, non li abbiamo certo aiutati cominciando male la gara. Noi troppo brutti per essere veri? Forse si. Ma di vero c’è poi ben poco se continui a soffrire dell’attuale situazione fisica di alcuni nostri elementi, da recuperare al meglio in fretta”.

da www.nuovaaquilapalermo.it

La madre di tutte le reazioni furibonde. Un primo quarto terrificante (7-27), l’apice della riscossa (44-13 a metà seconda frazione) e le piccole apprensioni di una gestione mai semplice, a cospetto di un avversario che con orgoglio ha evitato una sconfitta pesante. Nel concreto, un successo che ha rimesso le cose a posto. L’Ambrosia Bisceglie ha sbancato Palermo riconquistando il vantaggio nell’appassionante serie al meglio delle cinque partite della semifinale playoff del girone D di Serie B. Gara3 è tutta nella sfuriata del capitano nerazzurro Mauro Torresi, che ha cancellato la virgola del match di martedì con cinque triple che hanno devastato il morale dei siciliani, la cui legittima aspirazione era sfruttare il doppio turno casalingo per chiudere i conti e approdare in finale.

20-2 dopo sei minuti: forte l’intensità difensiva, fortissima la voglia di lasciarsi alle spalle le incertezze che hanno contrassegnato l’incontro precedente. Quel +31 (44-13 con Diego Corral dalla lunetta dopo 16 minuti) un macigno sul piano psicologico in prospettiva di gara4. Bisceglie ha tirato col 50% da tre nei primi due quarti (8-16), lasciando Palermo a 0-11 dalla lunga distanza, facendo circolare il pallone, in attacco, a velocità siderali e trovando tiri puliti (15 assist nel primo tempo), concedendo una sola palla persa ai biancorossi. I padroni di casa hanno provato a ricucire lo strappo, spendendo tantissimo in una ripresa tutta in salita. Mauro Stella con triple pesanti in momenti delicati e 10 assist a suggellare una prestazione maiuscola, Juan Caceres preciso vicino canestro ed efficace in difesa (ha giocato tutta la partita), Diego Corral indispensabile sotto le plance nei 33 minuti di utilizzo e naturalmente in doppia-doppia hanno mantenuto i nervi saldi anche quando, sospinti dal pubblico, Marcello Cozzoli e compagni ce l’hanno messa tutta per accorciare il divario. Il massimo sforzo ha fruttato il -8 con un canestro da sotto di Riccardo Antonelli: possesso chiave nelle mani dell’Ambrosia, finalizzato dal capitano Mauro Torresi, che col suo sesto canestro dal perimetro ha nuovamente ammutolito il PalaMangano fissando il punteggio sul 70-81 e firmando il 2-1 Bisceglie nella serie. I leoni sono tornati a ruggire, eccome.

Vito Troilo

 

 

SEMIFINALI - GARAQUATTRO (17/5/2015)

BLACK SUNDAY PALERMO - AMBROSIA BISCEGLIE   80-74

 

BLACK SUNDAY PALERMO - AMBROSIA BISCEGLIE 80-74   (20-16, 29-15, 21-27, 10-16)

Cozzoli18Antonelli13Corral6Torresi Lelli21
Merletto20Rizzitiello14Stella9Gambarota8
Giovanatto5Gottini0FalconeneAbassi0
TagliarenineDragna2Cena15Vitanostrane
Caronna0Di Emidio8Caceres15Smorto0
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All. MarlettaAll. Scoccimarro

 Arbitri: Balducci (Valvasone - PN) e Andretta (Udine)

 Note: 

 

 

SEMIFINALI - GARACINQUE (20/5/2015)

AMBROSIA BISCEGLIE - BLACK SUNDAY PALERMO   67-69

 

AMBROSIA BISCEGLIE - BLACK SUNDAY PALERMO 67-69   (22-19, 23-15, 6-17, 16-18)

Corral15Torresi Lelli17Cozzoli12Antonelli14
Stella12Gambarota7Merletto12Rizzitiello18
FalconeneAbassi5Giovanatto2Gottini4
Cena6VitanostraneTagliarenineDragna2
Caceres5Smorto0CaronnaneDi Emidio5
--------
All. ScoccimarroAll. Marletta

 Arbitri: Patti (Montesilvano - PE) e Catani (Pescara)

 Note: 

I volti delusi dei bambini del Centro minibasket raffigurano idealmente lo stato d’animo dei 2000 che hanno incitato, dagli spalti di un PalaDolmen traboccante di tifo, calore e colore, l’Ambrosia Bisceglie in gara5 delle semifinali playoff del girone D del torneo di Serie B. E’ mancato quel guizzo necessario a piegare un avversario fiero e di pari livello, che si è imposto domando la forza dei nervi e mostrando lucidità nei frangenti decisivi del confronto. Eppure il primo tempo del match che ha deciso l’appassionante serie fra Bisceglie e Palermo è stato di tutt’altro tenore. Nerazzurri arrembanti, soprattutto nella seconda frazione, chiusa in crescendo, con un break di 11-2 negli ultimi tre minuti, siglato da Mauro Stella, Juan Caceres (azione canestro più fallo) e Mauro Torresi (due jumper dalla media e un 2-2 dalla lunetta).

Il passaggio a vuoto dei padroni di casa nel terzo periodo ha riaperto la sfida: coach Gianluca Tucci ha disposto i biancorossi a zona e l’Ambrosia non è riuscita ad attaccarla efficacemente, consentendo agli avversari di ricongiungersi e addirittura mettere la freccia con una tripla dell’ex di turnoDaniele Merletto per un parziale di 13-0 (dal 49-38 messo a segno da Diego Corral al 49-51) in oltre sette lunghissimi minuti nel corso dei quali i nerazzurri non sono riusciti a produrre neppure un punto. Una rottura prolungata che ha influito in modo pesante sul piano psicologico, con umori evidentemente contrapposti sui due fronti. L’inadeguato arbitraggio della giovanissima coppia abruzzese designata per un compito apparso fin dai primi minuti troppo arduo per le ridotte capacità e la scarsa personalità dimostrate dai due direttori di gara ha penalizzato la formazione di coach Pasquale Scoccimarro. Un break del capitano Mauro Torresi ha aperto l’ultimo quarto (55-51) ma Palermo ha reagito con un 7-0 (Cozzoli da tre, Dragna e Di Emidio dalla lunetta), capovolgendo la situazione. Bisceglie ha scelto di servire con maggiore costanza Diego Corral e il centro italo-argentino ha prodotto quattro punti, bilanciati da un altro canestro dal perimetro di Marcello Cozzoli, le cui fiammate dalla lunga distanza hanno fatto male ai nerazzurri.

Palermo ha trovato il +4 con Riccardo Antonelli a cinque minuti dal termine: il punteggio non si è schiodato dal 59-63 per oltre due minuti, durante i quali la compagine di casa non ha gestito con astuzia le diverse opportunità per accorciare il gap, forzando alcune conclusioni e sbagliandone altre piuttosto semplici da sotto. Il jolly l’hanno pescato gli ospiti, con un caldissimo Cozzoli fuori equilibrio per la tripla del 59-66. Nell’azione successiva Diego Corral, praticamente abbattuto nell’area siciliana da un colpo davvero molto evidente, è finito per terra (perdendo anche una lente a contatto) ma gli arbitri hanno lasciato correre interrompendo il gioco per un fallo di Gambarota sul tentativo di transizione palermitana. Il centro italo-argentino ha protestato e gli è stato fischiato un tecnico, che peraltro gli ospiti non sono riusciti a sfruttare a pieno, realizzando un solo punto (59-67).

Enzo Cena ha immediatamente accorciato le distanze dai 6,75 (62-67). Dragna ha fallito un tiro aperto da fuori e l’Ambrosia ha affrettato i tempi per ridurre ancora lo scarto ma a circa 2 minuti dal termine la seconda tripla realizzata da Enzo Cena, che avrebbe portato Bisceglie sul -2, è stata annullata dagli arbitri per un presunto fallo ravvisato lontano dalla palla che non ha fruttato neppure tiri liberi ai padroni di casa perché Palermo non era ancora in bonus... Stella si è preso la responsabilità della conclusione in entrata, sbagliandola. In un clima di grande nervosismo i biancorossi hanno mantenuto la lucidità incrementando il vantaggio con Antonelli da sotto (62-69). Caceres in avvicinamento ha riportato Bisceglie sul -5 (64-69) e con meno di un minuto sul cronometro la scelta della panchina pugliese di difendere ha permesso di recuperare il pallone dopo l’errore in entrata di Merletto ma Torresi si è fatto stoppare da un ottimo Antonelli. Rimessa in attacco Ambrosia e canestro di Giovanni Gambarota da tre punti con l’aiuto del tabellone: 67-69 con 16 secondi da giocare. Fallo su Marcello Cozzoli che ha sentito il peso del pallone fallendo entrambi i tiri liberi. Il possesso decisivo, con 13″ sul cronometro, l’ha voluto gestire il play nerazzurro Mauro Stella, il cui arcobaleno nel traffico si è spento sul ferro insieme alle speranze dello straordinario pubblico biscegliese.

Vito Troilo

 

 

FINALE - GARAUNO (28/5/2015)

BCC AGROPOLI - BLACK SUNDAY PALERMO   72-70

 

BCC AGROPOLI - BLACK SUNDAY PALERMO 72-70   (18-17, 16-14, 22-19, 16-20)

Romano11Serino13Cozzoli11Antonelli4
Molinaro2Iurato0Merletto7Rizzitiello24
Marulli18Spinelli0Giovanatto13Gottini0
Palma0Birindelli13TagliarenineDragna0
Parrillo5Cucco10Caronna2Di Emidio9
--------
All. PaternosterAll. Marletta

 Arbitri: Pansecchi (Pavia) e Azami (Bologna)

 Note: 

 

 

FINALE - GARADUE (30/5/2015)

BCC AGROPOLI - BLACK SUNDAY PALERMO   89-56

 

BCC AGROPOLI - BLACK SUNDAY PALERMO 89-56   (19-14, 21-17, 16-14, 39-11)

Romano12Serino9Cozzoli13Antonelli7
Molinaro9Iurato2Merletto8Rizzitiello2
Marulli15Spinelli0Giovanatto16Gottini0
Palma4Birindelli14Tagliareni0Dragna0
Parrillo9Cucco15Caronna8Di Emidio2
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All. PaternosterAll. Marletta

 Arbitri: Callea (Porto Torres - SS) e Morassutti (Sassari)

 Note: 

 

 

FINALE - GARATRE (2/6/2015)

BLACK SUNDAY PALERMO - BCC AGROPOLI   74-75

 

BLACK SUNDAY PALERMO - BCC AGROPOLI 74-75   (17-21, 19-14, 29-13, 9-27)

Cozzoli17Antonelli13Romano21Serino17
Merletto9RizzitielloneMolinaro4Iurato3
Giovanatto10Gottini5Marulli20Spinelli2
TagliarenineDragna0PalmaneBirindelli6
CaronnaneDi Emidio20Parrillo0Cucco2
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All. MarlettaAll. Paternoster

 Arbitri: Isimbaldi (Briosco - MB) e De Biase (Udine)

 Note: