RISULTATI

Bojano

Il Globo Isernia

HTE  Venafro

NIDACO Venafro B

Aptiva CAMPOBASSO

NIDACO Venafro A

Airino Termoli

Antoniano CAMPOBASSO

APTIVA CAMPOBASSO - NIDACO VENAFRO A 46-90   (9-18, 24-43, 36-60)

 Arbitri: N. Faustoferri (Bojano) e Boschetti (Campobasso)

 Note: Tiri da due: Aptiva 9/39 (23%), Nidaco 21/43 (49%). Tiri da tre: Aptiva 3/12 (25%), Nidaco 8/15 (53%). Tiri liberi: Aptiva 19/33 (58%), Nidaco 24/40 (60%). Rimbalzi: Aptiva 23, Nidaco 39. Cinque falli: Cristofaro, Alifuoco.

BOJANO - IL GLOBO ISERNIA 62-51   (12-12, 32-19, 44-33)

 Arbitri: Ricciardella e Strippoli (Campobasso)

 Note: Tiri da tre: Bojano 0/1 (0%), Il Globo 2/7 (29%). Tiri liberi: Bojano 14/25 (56%), Il Globo 13/28 (46%).

     Grazie a questa vittoria il Bojano, approfittando del turno di riposo della Polisportiva Isernia, la raggiunge al secondo posto in classifica.
     Al Globo non sono bastati i punti realizzati dal bravo Martino per fare propria la gara. Il Bojano ha sicuramente meritato la vittoria, mettendo in bella mostra Gianni Policella in regia, Gianluca Colalillo sotto le plance e D'Aversa (10 punti a referto). Questo il trio "d'oro" che ha permesso ai bifernini di conquistare due importantissimi punti per il prosieguo del campionato.

      Quanto al Globo c'è da dire che i ragazzi di coach Di Pilla hanno comunque dato filo da torcere fino agli ultimi minuti.

(Da NUOVO MOLISE del 14/2/2001)

AIRINO TERMOLI - ANTONIANO CAMPOBASSO 57-61   (11-18, 26-35, 39-43)

 Arbitri: Sabetta (Termoli)

 Note: Cinque falli: M. Sabelli. Espulso al 38' Manzone.

     Punti pesanti quelli portati via dai giovani campobassani che, sospinti dai soliti Antonelli e Di Stefano, sono riusciti a contenere il ritorno del quintetto termolese. L'Airino per larga parte del match ha stentato, mentre l'Antoniano ha saputo sfruttare spesso e volentieri gli errori dei locali, affidandosi ad Antonelli, che ha sbagliato davvero poco.

     Proprio la buona vena al tiro degli ospiti, unitamente ad un'accorta difesa, ha messo in apprensione l'Airino, dove hanno brillato per la verità i soli D'Angelo e Manzone.

     Nel terzo quarto i termolesi hanno iniziato a far vedere qualcosa di buono, ed i centimetri sotto canestro di Elio Ballone hanno permesso di recuperare buoni rimbalzi difensivi. Al piccolo trotto Mariano e compagni sono risaliti fino al -3 (52-49) del 35'. Gli ospiti a quel punto hanno adottato diverse soluzioni in difesa ed anche se a stento hanno sempre tenuto sotto i locali nel punteggio.
     Nel finale il troppo nervosismo è costato caro al bravo Luca Manzone che si è fatto espellere. Germano Di Stefano sull'altra sponda ha messo i tiri liberi della meritata quanto sofferta vittoria.

(Da NUOVO MOLISE del 14/2/2001)

HTE VENAFRO - NIDACO VENAFRO B 83-79   (22-18, 44-39, 53-54)

 Arbitri: Bernardi e Russo (Venafro)

 Note: 

     Quinta vittoria nelle ultime sei gare per l' HTE Venafro, che fa suo per la seconda volta in questa stagione il "vero" (viste la sproporzione delle forze in campo tra le due squadre e la Nidaco "A") derby locale continuando la propria rincorsa al terzo posto in classifica. Nel capannone di via Pedemontana si sono affrontati il passato ed il presente del settore giovanile locale per una partita come al solito giocata sul filo dell'equilibrio con la parola fine rimandata solo al suono della sirena. Fa sicuramente piacere elogiare i giocatori in campo per la correttezza mostrata durante tutto l'arco dei 40', con la coppia arbitrale brava a tenere sempre sotto controllo una partita che ha vissuto negli ultimi 60'' momenti a dir poco emozionanti.

     I "padroni di casa", che attraversano uno stato di forma tutt'altro che esaltante (una costante da tre stagioni nel periodo che va da fine Gennaio a Febbraio), hanno commesso il grave errore di sottovalutare l'impegno da un punto di vista mentale pur nella consapevolezza che ciò poteva compromettere quanto di buono fino ad ora costruito. Disarmante la capacità della Fortitudo di adattare in tutto e per tutto il proprio gioco al valore dell'avversario anche quando ciò può costituire un pericolo. La Nidaco si iscriveva a referto largamente rimaneggiata, priva di due pedine fondamentali (Leva e A. Durante) con De Luca (infortunato) presente nella lista solo nelle vesti di spettatore privilegiato.

     Dopo un avvio titubante, i ragazzi di Arturo Mascio (tornato su ottimi livelli) facevano capire a chiare lettere di crederci fino in fondo. L' HTE, pur esprimendosi a sprazzi, rimaneva sempre avanti nel punteggio ma l'intensità difensiva era quella delle partitelle infrasettimanali senza relativa consumazione al bar per i perdenti. Arturo Mascio e Valente (ben 47 punti in due), facendosene beffe spesso e volentieri, tenevano i loro in linea di galleggiamento. Nel terzo quarto il sottile equilibrio veniva spezzato: era la Nidaco a "controbrekkare" con estrema decisione portandosi sul più tre (51-54) con due triple di Felice Durante, abile a punire i raddoppi avversari su Valente e Mascio. La reazione di orgoglio del' HTE (trascinata da un pubblico scarso ma rumoroso e in maggioranza di marca giallonera) non si faceva attendere più di tanto, con i fortitudini che tornavano apparentemente in controllo della partita: 71-63 con 5' da giocare.

     Apparentemente perchè la Nidaco "B", pur collezionando un discreto numero di palle perse, approfittava in tutto e per tutto delle scelleratezze degli avversari (oscar a Lucarelli per l'assist a De Filippis sulla rimessa con 20'' da giocare) capaci di regalre palloni vaganti e rimbalzi offensivi e di lasciare troppo spesso indisturbati i tiratori ospiti che con tre bombe nel solo quarto periodo si riavvicinavano pericolosamente nel punteggio. Fasi conclusive come sempre al batticuore con entrambe le squadre che affidavano le sorti della alle percentuali dalla linea della carità. Fatali, per la Nidaco "B" due errori di F. Valente (che merita comunque il titolo di MVP della gara) mentre la mano di B. Cosenza (autore degli ultimi dieci punti per la propria formazione) rimaneva stranamente calda (6/6) e senza tremolii di sorta.

     Vittoria dunque soffertissima per l'HTE, che deve recitare il più classico dei mea culpa per aver concesso agli ospiti più di un'occasione per portare a casa l'incontro. Dall'altra parte, a nostro modo di vedere, il rammarico deve essere contenuto sia per le assenze di rilievo che per la prestazione offerta da una squadra la cui età media (A.Mascio escluso... naturalmente) supera di poco i 16 anni.

(BRUNOMARIA COSENZA)