RISULTATI
|
BASKET CASAGIOVE
|
EDILPREF MESAGNE
|
118 |
85 |
AMICIZIA SPORT C.STABIA
|
VIRTUS
PALL .ANGI TERMOLI |
89 |
73 |
A.S.BASKET MARTINA F. |
A.S.BASKET CORATO
|
70 |
59 |
A.S. NOLA BASKET
|
NEW BASKET CEGLIE
|
81 |
75 |
PGS FALCHETTI CASERTA
|
DIBEN BISCEGLIE
|
93 |
87 |
DRIBBLING SPORT NARDO'
|
C.S. AMALFITANO AMALFI
|
70 |
69 |
ASSI BASKET OSTUNI
|
FIORE DI PUGLIA RUVO
|
80 |
79 |
Sconfitte
del Ceglie a Nola e del Ruvo ad Ostuni e Casagiove che si riporta sotto, sola al
secondo posto con una gara da recuperare: questi i verdetti principali della
diciassettesima giornata nel torneo di C1. Nonostante una buona prova di Vozza,
la capolista deve cedere i due punti al Nola e recrimina per le condizioni dei
tabelloni dei campani, a detta di Di Lembo e compagni pessime. Perde di un solo
punto, invece, il Ruvo ad Ostuni e non approfitta della caduta della capolista,
cosa che fa alla grande il Casagiove, che strapazza il Mesagne. Contestazioni a
Caserta, dove la Diben Bisceglie resta avanti per tre quarti di partita ma nel
finale vede sfumare il successo a causa di una condotta arbitrale a detta dei
biscegliesi scandalosa (quatto tecnici, un antisportivo e un'espulsione per la
Diben; sembra addirittura che gli ufficiali di campo abbiano ammesso nel dopo
partita di aver commesso errori nel segnalare i falli di alcuni giocatori). L'Angi
Termoli vede sfumare i suoi sogni di risalita in classifica perdendo nettamente
a Castellammare, il Martina ottiene invece la sua terza "doppia vu"
consecutiva superando il Corato. L'Amalfi, infine, va vicinissima al ritorno al
successo cedendo di misura ad un Nardò sempre più sconcertante.
CLASSIFICA |
|
|
P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti fuori casa |
|
P.ti |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
Ceglie |
26 |
1383 |
1258 |
125 |
647 |
551 |
96 |
736 |
707 |
29 |
Casagiove* |
24 |
1310 |
1135 |
175 |
725 |
570 |
155 |
585 |
565 |
20 |
Ruvo
di Puglia |
22 |
1381 |
1249 |
132 |
749 |
589 |
160 |
632 |
660 |
-28 |
Caserta* |
22 |
1282 |
1194 |
88 |
729 |
631 |
98 |
553 |
563 |
-10 |
Ostuni |
22 |
1348 |
1305 |
43 |
715 |
651 |
64 |
633 |
654 |
-21 |
Nola |
22 |
1391 |
1359 |
32 |
785 |
705 |
80 |
606 |
654 |
-48 |
Nardò |
18 |
1264 |
1308 |
-44 |
658 |
622 |
36 |
606 |
686 |
-80 |
Corato |
16 |
1312 |
1248 |
64 |
659 |
579 |
80 |
653 |
669 |
-16 |
Martina
Franca |
16 |
1361 |
1355 |
6 |
655 |
599 |
56 |
706 |
756 |
-50 |
Bisceglie |
16 |
1328 |
1322 |
6 |
634 |
576 |
58 |
694 |
746 |
-52 |
Mesagne |
14 |
1433 |
1460 |
-27 |
690 |
632 |
58 |
743 |
828 |
-85 |
Castellammare
di Stabia |
10 |
1262 |
1378 |
-116 |
663 |
664 |
-1 |
599 |
714 |
-115 |
Angi
Termoli |
4 |
1342 |
1546 |
-204 |
805 |
839 |
-34 |
537 |
707 |
-170 |
Amalfi |
4 |
1175 |
1455 |
-280 |
556 |
694 |
-138 |
619 |
761 |
-142 |
*
Una partita in meno
TABELLINI
E COMMENTI
CASERTA - DIBEN
BISCEGLIE 93-87 (18-29, 38-50,
61-71)
|
Licursi |
0 |
Mauriello |
15 |
De Lucia |
29 |
Anglano |
5 |
Ciampaglia |
1 |
Scala |
6 |
Bruni |
10 |
Finozzi |
11 |
Piscitelli |
20 |
Marino |
8 |
Ragno |
5 |
Natali |
12 |
Cozzolino |
15 |
Scatola |
2 |
Giuffrè |
0 |
Gesmundo |
2 |
Tizzani |
19 |
Angrisani |
7 |
Claudio |
ne |
Auricchio |
13 |
All. Ascione
|
All. Ceci
|
Arbitri: Scarselletti
(Alatri) e Buttini (Anagni)
|
Note:
|
Un’M.I. Medical mai doma e piena di risorse insegue per 35 minuti e mette a segno la zampata vincente negli ultimi e decisivi giri di lancette.
La partenza lampo dei biancorossi, 5-0 in appena due minuti, viene subito impattata dagli ospiti che raggiungono e sorpassano i Falchetti portandosi sull’11-15. Lo svantaggio scompone i padroni di casa, nervosi e a tratti distratti, che scivolano in poco tempo sul -11 (14-25). Scala e compagni però con un parziale di 8-0 tornano a galla (26-32), ma la
DiBen, che è trascinata dalla grande serata al tiro da tre di De Lucia (7/8 nei primi due quarti), resiste. Ad un minuto dalla fine del secondo quarto, infatti, Anglano e soci toccano il massimo vantaggio portandosi sul +15 (35-50).
L’M.I. Medical non riesce a tornare in gara neanche ad inizio terzo quarto: i troppi errori al tiro e la scarsa precisione ai
liberi consentono al Bisceglie di conservare il margine di vantaggio (42-57 al 23°). Il pressing a tutto campo regala ai biancorossi un altro break (8-0), ma quando De Lucia riporta sul +14 la DiBen per il team di coach Ascione la sconfitta sembra inevitabile. A quel punto ecco la metamorfosi dell’M.I.
Medical: Cozzolino suona la carica, Tizzani riprende confidenza con il canestro e, grazie ad un’ottima difesa che concede appena tre punti in otto minuti, i biancorossi tornano in partita. Punto dopo punto infatti i Falchetti dal 56-70 del 31° si portano con Tizzani prima sul 70-71 e a 6 minuti dalla sirena finale firmano con Mauriello il canestro del sorpasso (74-73). A tre minuti dal termine, poi, la tripla di Piscitelli (79-74) chiude il match che segna il quarto successo delle ultime cinque gare.
Il finale poi è rovinato dal nervosismo dei giocatori della DiBen e da qualche indecisione di troppo della coppia arbitrale, che fischia in pochi minuti tre tecnici, un antisportivo e tre espulsioni. Un finale che non toglie il merito ai biancorossi di una vittoria che si spera solo non debba costare troppo.
(SANTE
ROPERTO)
|
CASAGIOVE - MESAGNE 118-85 (35-23,
58-42, 90-62)
|
Vitiello |
26 |
Piccirillo |
10 |
Grassitelli |
14 |
Spagnolo |
2 |
Iaselli |
13 |
Tranfa |
8 |
Santurbano |
13 |
Sabarese |
11 |
Liguori |
9 |
Santoro |
18 |
Mastrorosa |
17 |
Risolo |
4 |
Totaro |
12 |
Grzetic |
6 |
Corlianò |
0 |
Baldassarra |
4 |
Parrillo |
16 |
Schisano |
ne |
Greco |
7 |
De Maria |
13 |
All. Masoni
|
All. Rubino
|
Arbitri: Rotoloni
(Campli) e Di Francesco (Teramo)
|
Note:
|
Casagiove - Mesagne si presentava come gara scontata già prima di mettere piede in campo. Infatti così è stato. Non c’è mai stata
storia, nel senso che la Edilpref è stata sempre costretta ad inseguire.
Troppo il divario tra le due formazioni. L’inizio, così come il resto
dell’incontro, è di marca casalinga con i biancoblù che dopo circa quattro minuti di gioco erano sul più nove (15-6). A dare il
la al Casagiove era Fabrizio Santoro che in un amen realizzava sette punti. La
situazione falli per Risolo si è messa subito male: quattro le penalità personali
fischiategli dai due in grigio (decisamente troppo giovani e non all’altezza di un campionato di serie C1) in meno di cinque minuti,
di cui un tecnico. Il vantaggio locale aumentava di azione in azione e al 5’ il tabellone segnava 21-8. Subito arrivava un piccolo break degli
ospiti che accorciavano le distanze (22-15). Rubino, coach del Mesagne, protestava dalla panchina ed anche per lui arrivava un tecnico. La prima
frazione si chiudeva con la Funari avanti di dodici (35-23).
Il secondo
quarto scorreva sulla falsa riga dei primi dieci munti con i biancoblù che continuavano a dettare legge arrivando anche a più diciassette
(44-27), margine che diventava di venti punti al 22’ (62-42). Rubino ritentava la carta
Risolo che di lì a poco si vedrà sanzionare un antisportivo su Pino Vitiello (ieri in versione cannoniere con 26 punti): i falli per il
giocatore pugliese diventano quattro e per proteste cinque dato che si beccava un altro tecnico. A difesa del suo uomo arrivava coach Rubino, che si
vedeva fischiare un nuovo tecnico e l’espulsione. L’allenatore veniva difeso dal dirigente accompagnatore, che si avventava sugli arbitri: fuori anche lui. Risultato: Vitiello in lunetta per quattro tiri liberi messi a segno e sulla rimessa
arrivavano altri due punti: più ventotto (76-48).
Ma non finisce qui: ad un minuto circa dalla fine della terza frazione anche Mastrorosa si faceva cacciare fuori come se volesse andare a
farsi la doccia con qualche minuto d’anticipo visto l’esito della gara.
90-62 al trentesimo. L’ultimo quarto scorreva per inerzia con i locali che
a fine gara raggiungevano il +33.
(ILARIA
DE CANDIZIIS)
|
CASTELLAMMARE DI STABIA
- ANGI TERMOLI 89-73 (30-18, 52-37,
63-57)
|
Milito |
19 |
Ilardo |
1 |
Forcione |
0 |
Biasone |
3 |
Gibboni |
7 |
Gallo |
20 |
Pitardi |
20 |
Ballone |
9 |
Mazza |
2 |
Landi |
6 |
Maj |
15 |
Cicculli |
15 |
Canzonieri |
16 |
Buononato |
4 |
De Sanctis |
11 |
- |
- |
Girota |
14 |
Siervo |
0 |
Tomei |
0 |
- |
- |
All. Massaro
|
All. Rubino
|
Arbitri: Luongo
(Falciano di Caserta) e Bulzoni (Caserta)
|
Note:
|
Disco rosso per l'Angi Termoli. Purtroppo i molisani hanno dovuto pagare delle pesanti defezioni d'organico, rinunciando, oltre allo squalificato Lombardi, anche all'indisponibile Guardascione
e all'infortunato Milici (per lui si parla di 15 giorni di stop).
I termolesi nonostante tutto hanno fornito una prova di carattere, soprattutto nel secondo tempo,
quando si sono resi protagonisti di una buona ma inutile rimonta.
Ai molisani però non può essere perdonata la brutta partenza. Errori su errori, infatti, che hanno permesso agli
stabiesi, trascinati da Milito e Canzonieri, di prendere un confortante margine di vantaggio. Bisognava necessariamente gestire anche la situazione falli ed i giovani Biasone e
Forcione, ovviamente, hanno fatto tutto
ciò che potevano.
Al 20' con i campani sopra di 15 i giochi sembravano ormai fatti, ma fortunatamente per i molisani non
è stato così. Il terzo quarto per l'Angi è stato da applausi, anche da parte della corretta tifoseria locale, con Manrico Pitardi autentico trascinatore e con il duo
Maj - Cicculli a far valere l'esperienza. Buoni rimbalzi conquistati in difesa e maggiore
capacità di gestire le palle in attacco le mosse che hanno portato alla rimonta
termolese.
Nell'ultimo quarto di gara il match si è indiscutibilmente riaperto. La
generosità sotto canestro del bravo Cicculli e qualche fiammata di De
Sanctis, per la
verità un po' sotto tono, hanno tenuto sempre a galla l'Angi, mai capace
però di raggiungere la parità. Negli ultimi 2' anche l'uscita per falli di
Maj e Ballone ha agevolato le cose ai locali, che al 40' hanno tirato un sospiro di sollievo per la vittoria conquistata a fatica. Per
l'Angi segnali di ripresa, manca solo la vittoria.
(Da
NUOVO MOLISE del
13/2/2001)
|
OSTUNI - RUVO DI PUGLIA
80-79
(21-18,
45-32, 62-58)
|
Caramia |
ne |
Antonacci |
3 |
Caterina |
25 |
Lovino |
ne |
Meo |
3 |
Lapenna |
ne |
Rizzo |
3 |
Guastamacchia |
ne |
Villani |
8 |
Ungaro |
7 |
Delli Carri |
32 |
Ferraretti |
7 |
Di Monte |
4 |
Cafiero |
3 |
Gramegna |
2 |
Modica |
5 |
Lavino |
29 |
Zanzarella |
23 |
Risolo |
5 |
Savi |
ne |
All. Vitale
|
All. Bray
|
Arbitri: D'Errico
(Torremaggiore) e Alfonzo (Foggia)
|
Note:
|
La Sidam Ruvo lascia due punti importantissimi sul parquet del tensostatico di Ostuni. Lascia o, meglio, butta via un successo che con un pizzico di lucidità e precisione in più si sarebbe potuto comodamente portare a casa. Un incontro pazzesco, disputatosi di fronte ad un pubblico numeroso che, nel piccolo impianto della Città Bianca, si è fatto notevolmente sentire, specie negli ultimi minuti, quando i biancoblù ruvesi hanno messo a segno un poco onorevole 4/10 dalla lunetta che ha fatto pendere la bilancia dalla parte dei locali.
La gara, molto intensa ed appassionate, iniziava subito bene per i brindisini: dopo 5’ il tabellone segnava 14-4, grazie a ben quattro bombe di Lavino e Zanzarella che approfittavano a piene mani dei buchi difensivi ruvesi. Un time-out di Bray
raddrizzava le idee alla truppa biancoblù; Roberto Caterina si dava da fare e otto suoi punti riportavano Ruvo in parità; Vitale lanciava in campo il giovane Villani, nel tentativo di risvegliare i suoi; Lavino replicava con un’altra tripla (19-16); 21-18 al primo intervallo.
Nel secondo quarto la musica non cambiava: il gioco ruvese ristagnava sul perimetro, Risolo e Rizzo si caricavano di falli creando seri problemi al coach Bray (assente Avallone, ben tre cadetti a referto) che provava a ruotare Modica e Gramegna, ma con scarsi risultati: a 3’ dalla pausa più lunga una protesta plateale del coach ruvese veniva sanzionata con un fallo tecnico che faceva tornare Ostuni a +10 (35-25); +13 con la bomba di Meo (40-27) confermato sulla sirena del 20’ da un gioco da tre punti di Villani.
La seconda metà dell’incontro si apriva bene per i nostri: Delli Carri segnava da lontano per il 45-35, ma era un attimo: una bomba di un pungente Zanzarella, un canestro di Lavino e uno di Di Monte portavano la Telcom sul +17 (54-37), massimo vantaggio dell’incontro. Bray chiamava precipitosamente una sospensione che faceva risvegliare la Sidam dal letargo che, trascinata da Delli Carri e Caterina, replicava con uno 0-9 che la portava a –8 (54-46) che diventava -3 (59-56) con otto punti di fila di un Delli Carri sempre più concreto.
Sul punteggio di 62-58 ci si apprestava ad un quarto periodo che si annunciava scoppiettante, e così è stato. Ancora Zanzarella riportava avanti Ostuni (65-60) ma pochi istanti dopo Ferraretti, lasciato tutto solo, impattava dalla lunga distanza; Delli Carri portava la Sidam per la prima volta in vantaggio, Caterina dalla lunetta siglava il +3 ruvese (65-68). La gara, ormai, sembrava segnata, in mano ai biancoblù. Ma non avevamo fatto i conti con Francesco Lavino: l’ex mesagnese, in ombra dopo un primo periodo fantastico, puniva una difesa ruvese troppo rilassata mettendo ben tre bombe di fila, intervallate da un tiro libero di Modica (entrato dopo il 4° fallo di Rizzo), che riportavano la Telcom a +5. La Sidam, però, aveva il merito di non perdersi d’animo. Caterina accorciava dai 6.25 (74-72), Delli Carri colpiva a sua volta (74-75), poi iniziava lo stillicidio dalla lunetta, che premiava i locali: Lavino faceva 2/2 (76-75), Delli Carri prima ne sbagliava due, poi ne faceva uno solo (77-77); anche Antonacci realizzava solo il secondo (78-77); Modica li sbagliava entrambi, Zanzarella portava i suoi a +3 (79-76); la Sidam sbagliava due volte, con Caterina prima e Ferraretti poi, la bomba del pareggio; Ferraretti subiva fallo nel grappolo a rimbalzo, ma dalla linea era glaciale (79-78); la Sidam attuava alla perfezione la tattica del fallo sistematico e a –10’’ Villani realizzava solo il primo libero a disposizione; con 6’’ da giocare Modica subiva fallo a sua volta ma sciupava l’occasione del pareggio mettendo a segno solo il secondo tentativo. Il fallo immediato nuovamente su Villani dava i suoi frutti perché il n° 5 della Telcom sbagliava entrambi i personali. Ma Modica si faceva sporcare il rimbalzo da Ungaro, così la palla usciva con tre soli secondi alla sirena. Ferraretti prendeva palla e tirava da nove metri ma il tiro sbatteva beffardamente sul secondo ferro, condannando la Sidam alla sconfitta.
Peccato: una gara che si sarebbe potuto vincere se solo si avesse avuto un po’ di concentrazione in più: gridano vendetta, oltre alle troppe triple concesse all’attacco ostunese, anche i tiri liberi sbagliati da Modica e Delli Carri negli ultimissimi minuti. Con un po’ di precisione in più si sarebbe potuto portare a casa un successo che, con la concomitante caduta di Ceglie a Nola, sarebbe stato davvero preziosissimo.
(GIUSEPPE
MINAFRA - Dal sito ufficiale del FIORE
DI PUGLIA RUVO)
|
NOLA - CEGLIE 81-75 (22-17,
46-39, 60-57)
|
Esposito |
8 |
Dubbio |
14 |
Della Corte |
20 |
Calò |
7 |
M. Guida |
16 |
G. Guida |
3 |
Gallo |
ne |
Voglino |
0 |
Caprio |
12 |
Liguori |
16 |
Di Lembo |
4 |
D'Amicis |
14 |
Pilato |
2 |
Malgieri |
0 |
Lisi |
ne |
Vozza |
15 |
Vergara |
10 |
Moccia |
0 |
Epicoco |
2 |
Leo |
13 |
All. Foglia
|
All. Romano
|
Arbitri: Licari
(Marsala) e Cappello (Porto Empedocle)
|
Note:
|
Esposito e Liguori, ovvero le mani di ghiaccio che nell’ultimo minuto e mezzo hanno permesso al Nola di liberarsi della morsa di un Ceglie tosto e reattivo, soprattutto mai domo. Dopo 39 minuti di assoluto e veritiero equilibrio, sul 73-73, Esposito sparava la
triple del +3. Capovolgimento di fronte e tiro di Della Corte, palla sul ferro, rimbalzo ed immediato fallo su Liguori che dalla lunetta infilava i due liberi della tranquillità. Finiva 81 a 75 e scoppiava la festa.
Ma torniamo ai preparativi. Il Nola rinuncia al suo totem Morgillo, uno stiramento lo costringe alla tribuna; mentre sul versante opposto tocca a De Leonardis guardare: la sua è un’assenza per squalifica.
Il Nola è costretto subito ad inseguire: D’Amicis e Leo hanno vita facile
sotto canestro, 10 a 4 dopo 4’. La reazione del quintetto di Foglia è però immediata. Negli ultimi 6’ del primo quarto, semplicemente fantastici, il Nola vola a +10, 22-12, grazie alle accelerazioni di Massimiliano Guida. Il punteggio prima del primo gong viene, però, aggiustato da Calò che negli ultimi secondi trova 5 punti in fila: 22 a 17. Nel secondo quarto regna l’equilibrio. Prova a romperlo Liguori, venuto dalla panchina, con due triple ma non ci riesce perché Vozza disputa un secondo quarto fantastico (11 dei suoi 15 totali). Ma al riposo i bianchi nolani hanno sette lunghezze di vantaggio. Merito della difesa che inizia a funzionare: la palla in area ci arriva sporadicamente e Della Corte da fuori non ci prende (4 punticini nei primi 20’).
La ripresa però è altra cosa. Della Corte aggiusta immediatamente la mira: due triple immediate e pugliesi nuovamente alle costole del Nola: -2, 49-47. Il Nola segna poco, nel terzo quarto infila dal campo soltanto 10 punti e 4 liberi, decisamente poco rispetto al Ceglie che trova così il modo di tenersi aggrappato al match. Leo, praticamente inesistente in attacco fino a quel momento, realizza la triple del –3, 60 a 57, allo scadere del terzo quarto e inizia il suo show personale. Vergara e Esposito provano a limitarlo ma lui
è spalleggiato da D’Amicis (2.08 di scuola Juve Caserta) e la cosa non è semplice. Si entra negli ultimi 5’ con l’ennesima sospensione di Della Corte che porta in vantaggio i suoi di una lunghezza, 65 a 64. L’equilibrio è totale e dura fino al 73 pari, acciuffato ancora da un tiro di Della Corte (20 punti alla fine). Esposito piazza la triple del +3 a 1’15’’. È la svolta. Della Corte risponde sul ferro, Liguori trova il fallo immediato dei pugliesi e realizza entrambi i liberi: +5, 78-73. Ceglie, o meglio Della Corte, ha ancora energie, 78-75 ma il fallo sistematico non premia e Liguori e Dubbio realizzano tre dei quattro liberi a disposizione e finalmente può iniziare la festa.
Adesso il Nola è atteso da due trasferte consecutive in terra pugliese prima di affrontare al PalaMerliani, il 4 marzo prossimo, i Falchetti Caserta.
(Da
TUTTOBASKET)
|
MARTINA FRANCA - CORATO
70-59
|
Ventruto |
17 |
Valentini |
0 |
Carnicella |
ne |
Rosito |
10 |
Florio |
14 |
Di Nanni |
3 |
Rana |
15 |
Anelli |
ne |
Rosato |
0 |
Massari |
16 |
Jordan |
6 |
Padalino |
7 |
Dario |
7 |
Fiusco |
9 |
Lombardi |
19 |
Sardano |
ne |
Ruggero |
ne |
Paparella |
4 |
Arbore |
ne |
Baroncini |
2 |
All. Terruli
|
All. Galadeta
|
Arbitri: Moro
e Acronzio (Teramo)
|
Note:
|
NARDO' - AMALFI 70-69
|
Carlino |
5 |
Mazzarella |
6 |
Casanova |
ne |
Della Pietra |
ne |
D'Andrea |
8 |
Leone |
2 |
Petrocelli |
0 |
Lucibello |
24 |
Sabato |
2 |
Frasca |
ne |
Esposito |
8 |
Gambardella |
ne |
Mininanni |
9 |
Nazaro |
3 |
Aliberti |
25 |
Pierri |
9 |
Cristofaro |
24 |
Colella |
11 |
Amuro |
ne |
Salvati |
3 |
All. Raho
|
All. Pinto
|
Arbitri: Saggese
e Desposati (Bari)
|
Note:
|
CLASSIFICA
MARCATORI
Pos. |
Nome |
Squadra |
Media |
Partite |
Tot.
Punti |
1 |
Cristofaro |
Nardò |
24,18 |
17 |
411 |
2 |
Lavino |
Ostuni |
21,35 |
17 |
363 |
3 |
De Leonardis |
Ceglie |
21,07 |
14 |
295 |
4 |
Dubbio |
Nola |
20,06 |
16 |
321 |
5 |
Villani |
Ostuni |
19,81 |
16 |
317 |
6 |
Delli Carri |
Ruvo di Puglia |
19,47 |
17 |
331 |
7 |
Della Corte |
Ceglie |
18,5 |
14 |
259 |
8 |
Aliberti |
Amalfi |
18 |
15 |
270 |
9 |
Milici |
Angi Termoli |
17 |
15 |
255 |
10 |
Grassitelli |
Mesagne |
16,82 |
17 |
286 |
11 |
Iaselli |
Casagiove |
16,25 |
16 |
260 |
12 |
Milito |
Castellammare di Stabia |
16,06 |
17 |
273 |
13 |
Caterina |
Ruvo di Puglia |
15,53 |
17 |
264 |
14 |
De Maria |
Mesagne |
15,44 |
16 |
247 |
15 |
Natali |
Diben Bisceglie |
15,2 |
15 |
228 |
16 |
Lombardi |
Corato |
14,94 |
17 |
254 |
17 |
Verile |
Corato |
14,88 |
16 |
238 |
18 |
Pierri |
Amalfi |
14,73 |
15 |
221 |
19 |
Liguori |
Nola |
14,69 |
16 |
235 |
20 |
Santurbano |
Mesagne |
14,07 |
14 |
197 |
21 |
Florio |
Martina Franca |
14 |
17 |
238 |
22 |
Caprio |
Nola |
13,57 |
14 |
190 |
23 |
Mazza |
Castellammare di Stabia |
13,53 |
17 |
230 |
24 |
Vozza |
Ceglie |
13,24 |
17 |
225 |
25 |
Schisano |
Casagiove |
13,2 |
15 |
198 |
Sono
compresi i giocatori con almeno otto partite giocate
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