Serie C1 girone G 2000/2001

 

DICIASSETTESIMA GIORNATA (10-11/2/2001)

RISULTATI

BASKET CASAGIOVE

EDILPREF MESAGNE

118

 85

AMICIZIA SPORT C.STABIA

VIRTUS PALL .ANGI TERMOLI

89  73

A.S.BASKET MARTINA F.

A.S.BASKET CORATO

70  59

A.S. NOLA BASKET

NEW BASKET CEGLIE

81  75

PGS FALCHETTI CASERTA

DIBEN BISCEGLIE

93  87

DRIBBLING SPORT NARDO'

C.S. AMALFITANO AMALFI

70  69

ASSI BASKET OSTUNI

FIORE DI PUGLIA RUVO

80  79

 

 

     Sconfitte del Ceglie a Nola e del Ruvo ad Ostuni e Casagiove che si riporta sotto, sola al secondo posto con una gara da recuperare: questi i verdetti principali della diciassettesima giornata nel torneo di C1. Nonostante una buona prova di Vozza, la capolista deve cedere i due punti al Nola e recrimina per le condizioni dei tabelloni dei campani, a detta di Di Lembo e compagni pessime. Perde di un solo punto, invece, il Ruvo ad Ostuni e non approfitta della caduta della capolista, cosa che fa alla grande il Casagiove, che strapazza il Mesagne. Contestazioni a Caserta, dove la Diben Bisceglie resta avanti per tre quarti di partita ma nel finale vede sfumare il successo a causa di una condotta arbitrale a detta dei biscegliesi scandalosa (quatto tecnici, un antisportivo e un'espulsione per la Diben; sembra addirittura che gli ufficiali di campo abbiano ammesso nel dopo partita di aver commesso errori nel segnalare i falli di alcuni giocatori). L'Angi Termoli vede sfumare i suoi sogni di risalita in classifica perdendo nettamente a Castellammare, il Martina ottiene invece la sua terza "doppia vu" consecutiva superando il Corato. L'Amalfi, infine, va vicinissima al ritorno al successo cedendo di misura ad un Nardò sempre più sconcertante.

 

 

CLASSIFICA

    P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti F S Diff. F S Diff. F S Diff.
Ceglie 26 1383 1258 125 647 551 96 736 707 29
Casagiove* 24 1310 1135 175 725 570 155 585 565 20
Ruvo di Puglia 22 1381 1249 132 749 589 160 632 660 -28
Caserta* 22 1282 1194 88 729 631 98 553 563 -10
Ostuni 22 1348 1305 43 715 651 64 633 654 -21
Nola 22 1391 1359 32 785 705 80 606 654 -48
Nardò 18 1264 1308 -44 658 622 36 606 686 -80
Corato 16 1312 1248 64 659 579 80 653 669 -16
Martina Franca 16 1361 1355 6 655 599 56 706 756 -50
Bisceglie 16 1328 1322 6 634 576 58 694 746 -52
Mesagne 14 1433 1460 -27 690 632 58 743 828 -85
Castellammare di Stabia 10 1262 1378 -116 663 664 -1 599 714 -115
Angi Termoli 4 1342 1546 -204 805 839 -34 537 707 -170
Amalfi 4 1175 1455 -280 556 694 -138 619 761 -142

* Una partita in meno

 

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

CASERTA - DIBEN BISCEGLIE 93-87   (18-29, 38-50, 61-71)

Licursi 0 Mauriello 15 De Lucia 29 Anglano 5
Ciampaglia 1 Scala 6 Bruni 10 Finozzi 11
Piscitelli 20 Marino 8 Ragno 5 Natali 12
Cozzolino 15 Scatola 2 Giuffrè 0 Gesmundo 2
Tizzani 19 Angrisani 7 Claudio ne Auricchio 13
All. Ascione All. Ceci

 Arbitri: Scarselletti (Alatri) e Buttini (Anagni)

 Note: 

     Un’M.I. Medical mai doma e piena di risorse insegue per 35 minuti e mette a segno la zampata vincente negli ultimi e decisivi giri di lancette.

     La partenza lampo dei biancorossi, 5-0 in appena due minuti, viene subito impattata dagli ospiti che raggiungono e sorpassano i Falchetti portandosi sull’11-15. Lo svantaggio scompone i padroni di casa, nervosi e a tratti distratti, che scivolano in poco tempo sul -11 (14-25). Scala e compagni però con un parziale di 8-0 tornano a galla (26-32), ma la DiBen, che è trascinata dalla grande serata al tiro da tre di De Lucia (7/8 nei primi due quarti), resiste. Ad un minuto dalla fine del secondo quarto, infatti, Anglano e soci toccano il massimo vantaggio portandosi sul +15 (35-50).

     L’M.I. Medical non riesce a tornare in gara neanche ad inizio terzo quarto: i troppi errori al tiro e la scarsa precisione ai liberi consentono al Bisceglie di conservare il margine di vantaggio (42-57 al 23°). Il pressing a tutto campo regala ai biancorossi un altro break (8-0), ma quando De Lucia riporta sul +14 la DiBen per il team di coach Ascione la sconfitta sembra inevitabile. A quel punto ecco la metamorfosi dell’M.I. Medical: Cozzolino suona la carica, Tizzani riprende confidenza con il canestro e, grazie ad un’ottima difesa che concede appena tre punti in otto minuti, i biancorossi tornano in partita. Punto dopo punto infatti i Falchetti dal 56-70 del 31° si portano con Tizzani prima sul 70-71 e a 6 minuti dalla sirena finale firmano con Mauriello il canestro del sorpasso (74-73). A tre minuti dal termine, poi, la tripla di Piscitelli (79-74) chiude il match che segna il quarto successo delle ultime cinque gare.

     Il finale poi è rovinato dal nervosismo dei giocatori della DiBen e da qualche indecisione di troppo della coppia arbitrale, che fischia in pochi minuti tre tecnici, un antisportivo e tre espulsioni. Un finale che non toglie il merito ai biancorossi di una vittoria che si spera solo non debba costare troppo. 

(SANTE ROPERTO)

 

CASAGIOVE - MESAGNE 118-85   (35-23, 58-42, 90-62)

Vitiello 26 Piccirillo 10 Grassitelli 14 Spagnolo 2
Iaselli 13 Tranfa 8 Santurbano 13 Sabarese 11
Liguori 9 Santoro 18 Mastrorosa 17 Risolo 4
Totaro 12 Grzetic 6 Corlianò 0 Baldassarra 4
Parrillo 16 Schisano ne Greco 7 De Maria 13
All. Masoni All. Rubino

 Arbitri: Rotoloni (Campli) e Di Francesco (Teramo)

 Note: 

     Casagiove - Mesagne si presentava come gara scontata già prima di mettere piede in campo. Infatti così è stato. Non c’è mai stata storia, nel senso che la Edilpref è stata sempre costretta ad inseguire.

     Troppo il divario tra le due formazioni. L’inizio, così come il resto dell’incontro, è di marca casalinga con i biancoblù che dopo circa quattro minuti di gioco erano sul più nove (15-6). A dare il la al Casagiove era Fabrizio Santoro che in un amen realizzava sette punti. La situazione falli per Risolo si è messa subito male: quattro le penalità personali fischiategli dai due in grigio (decisamente troppo giovani e non all’altezza di un campionato di serie C1) in meno di cinque minuti, di cui un tecnico. Il vantaggio locale aumentava di azione in azione e al 5’ il tabellone segnava 21-8. Subito arrivava un piccolo break degli ospiti che accorciavano le distanze (22-15). Rubino, coach del Mesagne, protestava dalla panchina ed anche per lui arrivava un tecnico. La prima frazione si chiudeva con la Funari avanti di dodici (35-23).

Il secondo quarto scorreva sulla falsa riga dei primi dieci munti con i biancoblù che continuavano a dettare legge arrivando anche a più diciassette (44-27), margine che diventava di venti punti al 22’ (62-42). Rubino ritentava la carta Risolo che di lì a poco si vedrà sanzionare un antisportivo su Pino Vitiello (ieri in versione cannoniere con 26 punti): i falli per il giocatore pugliese diventano quattro e per proteste cinque dato che si beccava un altro tecnico. A difesa del suo uomo arrivava coach Rubino, che si vedeva fischiare un nuovo tecnico e l’espulsione. L’allenatore veniva difeso dal dirigente accompagnatore, che si avventava sugli arbitri: fuori anche lui. Risultato: Vitiello in lunetta per quattro tiri liberi messi a segno e sulla rimessa arrivavano altri due punti: più ventotto (76-48).

     Ma non finisce qui: ad un minuto circa dalla fine della terza frazione anche Mastrorosa si faceva cacciare fuori come se volesse andare a farsi la doccia con qualche minuto d’anticipo visto l’esito della gara. 90-62 al trentesimo. L’ultimo quarto scorreva per inerzia con i locali che a fine gara raggiungevano il +33.

(ILARIA DE CANDIZIIS)

 

CASTELLAMMARE DI STABIA - ANGI TERMOLI 89-73   (30-18, 52-37, 63-57)

Milito 19 Ilardo 1 Forcione 0 Biasone 3
Gibboni 7 Gallo 20 Pitardi 20 Ballone 9
Mazza 2 Landi 6 Maj 15 Cicculli 15
Canzonieri 16 Buononato 4 De Sanctis 11 - -
Girota 14 Siervo 0 Tomei 0 - -
All. Massaro All. Rubino

 Arbitri: Luongo (Falciano di Caserta) e Bulzoni (Caserta)

 Note: 

     Disco rosso per l'Angi Termoli. Purtroppo i molisani hanno dovuto pagare delle pesanti defezioni d'organico, rinunciando, oltre allo squalificato Lombardi, anche all'indisponibile Guardascione e all'infortunato Milici (per lui si parla di 15 giorni di stop).

     I termolesi nonostante tutto hanno fornito una prova di carattere, soprattutto nel secondo tempo, quando si sono resi protagonisti di una buona ma inutile rimonta.

     Ai molisani però non può essere perdonata la brutta partenza. Errori su errori, infatti, che hanno permesso agli stabiesi, trascinati da Milito e Canzonieri, di prendere un confortante margine di vantaggio. Bisognava necessariamente gestire anche la situazione falli ed i giovani Biasone e Forcione, ovviamente, hanno fatto tutto ciò che potevano.

     Al 20' con i campani sopra di 15 i giochi sembravano ormai fatti, ma fortunatamente per i molisani non è stato così. Il terzo quarto per l'Angi è stato da applausi, anche da parte della corretta tifoseria locale, con Manrico Pitardi autentico trascinatore e con il duo Maj - Cicculli a far valere l'esperienza. Buoni rimbalzi conquistati in difesa e maggiore capacità di gestire le palle in attacco le mosse che hanno portato alla rimonta termolese.

     Nell'ultimo quarto di gara il match si è indiscutibilmente riaperto. La generosità sotto canestro del bravo Cicculli e qualche fiammata di De Sanctis, per la verità un po' sotto tono, hanno tenuto sempre a galla l'Angi, mai capace però di raggiungere la parità. Negli ultimi 2' anche l'uscita per falli di Maj e Ballone ha agevolato le cose ai locali, che al 40' hanno tirato un sospiro di sollievo per la vittoria conquistata a fatica. Per l'Angi segnali di ripresa, manca solo la vittoria.

(Da NUOVO MOLISE del 13/2/2001)

 

OSTUNI - RUVO DI PUGLIA 80-79   (21-18, 45-32, 62-58)

Caramia ne Antonacci 3 Caterina 25 Lovino ne
Meo 3 Lapenna ne Rizzo 3 Guastamacchia ne
Villani 8 Ungaro 7 Delli Carri 32 Ferraretti 7
Di Monte 4 Cafiero 3 Gramegna 2 Modica 5
Lavino 29 Zanzarella 23 Risolo 5 Savi ne
All. Vitale All. Bray

 Arbitri: D'Errico (Torremaggiore) e Alfonzo (Foggia)

 Note:

     La Sidam Ruvo lascia due punti importantissimi sul parquet del tensostatico di Ostuni. Lascia o, meglio, butta via un successo che con un pizzico di lucidità e precisione in più si sarebbe potuto comodamente portare a casa. Un incontro pazzesco, disputatosi di fronte ad un pubblico numeroso che, nel piccolo impianto della Città Bianca, si è fatto notevolmente sentire, specie negli ultimi minuti, quando i biancoblù ruvesi hanno messo a segno un poco onorevole 4/10 dalla lunetta che ha fatto pendere la bilancia dalla parte dei locali.

     La gara, molto intensa ed appassionate, iniziava subito bene per i brindisini: dopo 5’ il tabellone segnava 14-4, grazie a ben quattro bombe di Lavino e Zanzarella che approfittavano a piene mani dei buchi difensivi ruvesi. Un time-out di Bray raddrizzava le idee alla truppa biancoblù; Roberto Caterina si dava da fare e otto suoi punti riportavano Ruvo in parità; Vitale lanciava in campo il giovane Villani, nel tentativo di risvegliare i suoi; Lavino replicava con un’altra tripla (19-16); 21-18 al primo intervallo.

     Nel secondo quarto la musica non cambiava: il gioco ruvese ristagnava sul perimetro, Risolo e Rizzo si caricavano di falli creando seri problemi al coach Bray (assente Avallone, ben tre cadetti a referto) che provava a ruotare Modica e Gramegna, ma con scarsi risultati: a 3’ dalla pausa più lunga una protesta plateale del coach ruvese veniva sanzionata con un fallo tecnico che faceva tornare Ostuni a +10 (35-25); +13 con la bomba di Meo (40-27) confermato sulla sirena del 20’ da un gioco da tre punti di Villani.

     La seconda metà dell’incontro si apriva bene per i nostri: Delli Carri segnava da lontano per il 45-35, ma era un attimo: una bomba di un pungente Zanzarella, un canestro di Lavino e uno di Di Monte portavano la Telcom sul +17 (54-37), massimo vantaggio dell’incontro. Bray chiamava precipitosamente una sospensione che faceva risvegliare la Sidam dal letargo che, trascinata da Delli Carri e Caterina, replicava con uno 0-9 che la portava a –8 (54-46) che diventava -3 (59-56) con otto punti di fila di un Delli Carri sempre più concreto.

     Sul punteggio di 62-58 ci si apprestava ad un quarto periodo che si annunciava scoppiettante, e così è stato. Ancora Zanzarella riportava avanti Ostuni (65-60) ma pochi istanti dopo Ferraretti, lasciato tutto solo, impattava dalla lunga distanza; Delli Carri portava la Sidam per la prima volta in vantaggio, Caterina dalla lunetta siglava il +3 ruvese (65-68). La gara, ormai, sembrava segnata, in mano ai biancoblù. Ma non avevamo fatto i conti con Francesco Lavino: l’ex mesagnese, in ombra dopo un primo periodo fantastico, puniva una difesa ruvese troppo rilassata mettendo ben tre bombe di fila, intervallate da un tiro libero di Modica (entrato dopo il 4° fallo di Rizzo), che riportavano la Telcom a +5. La Sidam, però, aveva il merito di non perdersi d’animo. Caterina accorciava dai 6.25 (74-72), Delli Carri colpiva a sua volta (74-75), poi iniziava lo stillicidio dalla lunetta, che premiava i locali: Lavino faceva 2/2 (76-75), Delli Carri prima ne sbagliava due, poi ne faceva uno solo (77-77); anche Antonacci realizzava solo il secondo (78-77); Modica li sbagliava entrambi, Zanzarella portava i suoi a +3 (79-76); la Sidam sbagliava due volte, con Caterina prima e Ferraretti poi, la bomba del pareggio; Ferraretti subiva fallo nel grappolo a rimbalzo, ma dalla linea era glaciale (79-78); la Sidam attuava alla perfezione la tattica del fallo sistematico e a –10’’ Villani realizzava solo il primo libero a disposizione; con 6’’ da giocare Modica subiva fallo a sua volta ma sciupava l’occasione del pareggio mettendo a segno solo il secondo tentativo. Il fallo immediato nuovamente su Villani dava i suoi frutti perché il n° 5 della Telcom sbagliava entrambi i personali. Ma Modica si faceva sporcare il rimbalzo da Ungaro, così la palla usciva con tre soli secondi alla sirena. Ferraretti prendeva palla e tirava da nove metri ma il tiro sbatteva beffardamente sul secondo ferro, condannando la Sidam alla sconfitta.

     Peccato: una gara che si sarebbe potuto vincere se solo si avesse avuto un po’ di concentrazione in più: gridano vendetta, oltre alle troppe triple concesse all’attacco ostunese, anche i tiri liberi sbagliati da Modica e Delli Carri negli ultimissimi minuti. Con un po’ di precisione in più si sarebbe potuto portare a casa un successo che, con la concomitante caduta di Ceglie a Nola, sarebbe stato davvero preziosissimo.

(GIUSEPPE MINAFRA - Dal sito ufficiale del FIORE DI PUGLIA RUVO)

 

NOLA - CEGLIE 81-75   (22-17, 46-39, 60-57)

Esposito 8 Dubbio 14 Della Corte 20 Calò 7
M. Guida 16 G. Guida 3 Gallo ne Voglino 0
Caprio 12 Liguori 16 Di Lembo 4 D'Amicis 14
Pilato 2 Malgieri 0 Lisi ne Vozza 15
Vergara 10 Moccia 0 Epicoco 2 Leo 13
All. Foglia All. Romano

 Arbitri: Licari (Marsala) e Cappello (Porto Empedocle)

 Note:

     Esposito e Liguori, ovvero le mani di ghiaccio che nell’ultimo minuto e mezzo hanno permesso al Nola di liberarsi della morsa di un Ceglie tosto e reattivo, soprattutto mai domo. Dopo 39 minuti di assoluto e veritiero equilibrio, sul 73-73, Esposito sparava la triple del +3. Capovolgimento di fronte e tiro di Della Corte, palla sul ferro, rimbalzo ed immediato fallo su Liguori che dalla lunetta infilava i due liberi della tranquillità. Finiva 81 a 75 e scoppiava la festa.
     Ma torniamo ai preparativi. Il Nola rinuncia al suo totem Morgillo, uno stiramento lo costringe alla tribuna; mentre sul versante opposto tocca a De Leonardis guardare: la sua è un’assenza per squalifica.

     Il Nola è costretto subito ad inseguire: D’Amicis e Leo hanno vita facile sotto canestro, 10 a 4 dopo 4’. La reazione del quintetto di Foglia è però immediata. Negli ultimi 6’ del primo quarto, semplicemente fantastici, il Nola vola a +10, 22-12, grazie alle accelerazioni di Massimiliano Guida. Il punteggio prima del primo gong viene, però, aggiustato da Calò che negli ultimi secondi trova 5 punti in fila: 22 a 17. Nel secondo quarto regna l’equilibrio. Prova a romperlo Liguori, venuto dalla panchina, con due triple ma non ci riesce perché Vozza disputa un secondo quarto fantastico (11 dei suoi 15 totali). Ma al riposo i bianchi nolani hanno sette lunghezze di vantaggio. Merito della difesa che inizia a funzionare: la palla in area ci arriva sporadicamente e Della Corte da fuori non ci prende (4 punticini nei primi 20’).

     La ripresa però è altra cosa. Della Corte aggiusta immediatamente la mira: due triple immediate e pugliesi nuovamente alle costole del Nola: -2, 49-47. Il Nola segna poco, nel terzo quarto infila dal campo soltanto 10 punti e 4 liberi, decisamente poco rispetto al Ceglie che trova così il modo di tenersi aggrappato al match. Leo, praticamente inesistente in attacco fino a quel momento, realizza la triple del –3, 60 a 57, allo scadere del terzo quarto e inizia il suo show personale. Vergara e Esposito provano a limitarlo ma lui è spalleggiato da D’Amicis (2.08 di scuola Juve Caserta) e la cosa non è semplice. Si entra negli ultimi 5’ con l’ennesima sospensione di Della Corte che porta in vantaggio i suoi di una lunghezza, 65 a 64. L’equilibrio è totale e dura fino al 73 pari, acciuffato ancora da un tiro di Della Corte (20 punti alla fine). Esposito piazza la triple del +3 a 1’15’’. È la svolta. Della Corte risponde sul ferro, Liguori trova il fallo immediato dei pugliesi e realizza entrambi i liberi: +5, 78-73. Ceglie, o meglio Della Corte, ha ancora energie, 78-75 ma il fallo sistematico non premia e Liguori e Dubbio realizzano tre dei quattro liberi a disposizione e finalmente può iniziare la festa.
     Adesso il Nola è atteso da due trasferte consecutive in terra pugliese prima di affrontare al PalaMerliani, il 4 marzo prossimo, i Falchetti Caserta.

(Da TUTTOBASKET)

 

MARTINA FRANCA - CORATO 70-59

Ventruto 17 Valentini 0 Carnicella ne Rosito 10
Florio 14 Di Nanni 3 Rana 15 Anelli ne
Rosato 0 Massari 16 Jordan 6 Padalino 7
Dario 7 Fiusco 9 Lombardi 19 Sardano ne
Ruggero ne Paparella 4 Arbore ne Baroncini 2
All. Terruli All. Galadeta

 Arbitri: Moro e Acronzio (Teramo)

 Note:

 

NARDO' - AMALFI 70-69

Carlino 5 Mazzarella 6 Casanova ne Della Pietra ne
D'Andrea 8 Leone 2 Petrocelli 0 Lucibello 24
Sabato 2 Frasca ne Esposito 8 Gambardella ne
Mininanni 9 Nazaro 3 Aliberti 25 Pierri 9
Cristofaro 24 Colella 11 Amuro ne Salvati 3
All. Raho All. Pinto

 Arbitri: Saggese e Desposati (Bari)

 Note:

 

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

Pos. Nome Squadra Media Partite Tot. Punti
1 Cristofaro Nardò 24,18 17 411
2 Lavino Ostuni 21,35 17 363
3 De Leonardis Ceglie 21,07 14 295
4 Dubbio Nola 20,06 16 321
5 Villani Ostuni 19,81 16 317
6 Delli Carri Ruvo di Puglia 19,47 17 331
7 Della Corte Ceglie 18,5 14 259
8 Aliberti Amalfi 18 15 270
9 Milici Angi Termoli 17 15 255
10 Grassitelli Mesagne 16,82 17 286
11 Iaselli Casagiove 16,25 16 260
12 Milito Castellammare di Stabia 16,06 17 273
13 Caterina Ruvo di Puglia 15,53 17 264
14 De Maria Mesagne 15,44 16 247
15 Natali Diben Bisceglie 15,2 15 228
16 Lombardi Corato 14,94 17 254
17 Verile Corato 14,88 16 238
18 Pierri Amalfi 14,73 15 221
19 Liguori Nola 14,69 16 235
20 Santurbano Mesagne 14,07 14 197
21 Florio Martina Franca 14 17 238
22 Caprio Nola 13,57 14 190
23 Mazza Castellammare di Stabia 13,53 17 230
24 Vozza Ceglie 13,24 17 225
25 Schisano Casagiove 13,2 15 198

Sono compresi i giocatori con almeno otto partite giocate

 

 

 

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