Al Nuovo Basket Campobasso non hanno fatto drammi per la
"retrocessione" del campionato precedente. Si sono invece rimboccati
le maniche, rifondando la squadra per un ritorno immediato in categoria
superiore, che dal 1986 si chiama serie B d'eccellenza, da molti definito il
"vero campionato italiano", sia per l'assenza di stranieri sia perché
raggruppa formazioni che vanno dalle Alpi alla Sicilia.
In vista di questa prestigiosa "vetrina", la società campobassana
attrezza una squadra niente male, che può competere sulla carta con le
migliori. La Molisana viene inserita nel girone C con le formazioni dell'Italia
centrale: quattro toscane (Rosignano Solvay, Grosseto, Juvenilia Livorno e
Peruzzi Siena), quattro abruzzesi (Chieti, Roseto, Vasto e Campli), tre
marchigiane (Montegranaro, Osimo, Porto Sant'Elpidio), tre laziali (Lazio,
Civitavecchia, Cosmos Latina) ed una sarda (Pallacanestro Cagliari).
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Viene scelto un tecnico molto giovane, il ventottenne Maurizio Martinoia,
proveniente dalle Forze Armate, che lui stesso ha condotto in B d'eccellenza.
Vengono confermati Romito e Brighi, tornano Cefaratti e Castorina,
arrivano Maj, Pironti e Zulini ma soprattutto Maurizio
Trotti da Desio, un acquisto che fa intendere quali siano i programmi della società presieduta sempre da Franco Di Placido. A novembre il
roster viene integrato dal ritorno di Campiglio e dall'arrivo di Priori.
Si comincia a Livorno, ed è subito vittoria: il Nuovo Basket si impone 87-86
dopo un supplementare, con Trotti e Romito che segnano 23 e 20 punti. Dopo il
facile successo in casa contro la Lazio (88-72), arriva la prima sconfitta, un
-4 a Grosseto nonostante Trotti faccia vedere di che pasta sia fatto, mettendone
31, ben coadiuvato dal solito Romito, ancora "ventellista".
Da qui, però, parte una serie di quattro successi consecutivi. A lasciare le
penne contro i ragazzi di Martinoia sono Porto Sant'Elpidio (cinque in doppia
cifra per i molisani, con Trotti a 20, Maj a 18, Romito a 16, Brighi a 13 e
Lanzone a 10), Siena (terza trasferta su tre in Toscana), Vasto (Trotti 27,
Romito 24) e Campli (Trotti 29). La sconfitta esterna contro il Basketball
Roseto (pensate un po'...) fa da preludio alla vittoria contro Latina (ancora un
incredibile Maurizio Trotti, 37 punti), ad un altro insuccesso ad Osimo e alla
gara interna con la Sutor Montegranaro, diretta concorrente per la promozione e
squadra molto temuta alla vigilia: la partita vede i molisani dare una sonora
lezione agli avversari (108-84), sempre con Trotti e Romito protagonisti e
questa volta entrambi "trentellisti" con 32 e 30 rispettivamente.
E' in trasferta, però, che le cose non vanno come dovrebbero: anche a Chieti
arriva uno stop, con i campobassani che, dopo essere andati all'overtime, si
fanno dare 15 punti (!) in cinque minuti e cedono 100-85. La tendenza è
confermata anche dopo altre quattro domeniche di successi (in una delle quali,
contro il Rosignano Solvay, Trotti ne mette addirittura 46), quando Castorina e
compagni alla seconda di ritorno vanno a perdere di uno con la Lazio, squadra
non certo fra le protagoniste del campionato. La sconfitta arriva, guarda caso,
con Trotti assente per infortunio, anche se Romito (35) fa di tutto per non far
rimpiangere il compagno. L'ala ormai a tutti gli effetti campobassana ne fa 34
la settimana successiva, quando a Vazzieri arriva il Grosseto, e 26 a Porto
Sant'Elpidio, dove rientra Trotti nel successo 78-68.
Alla sesta di ritorno arriva un'altra sconfitta lontano da casa, ancora in
Abruzzo, a Vasto, nonostante i 27 di un Trotti recuperato in pieno ed i 21 del
solito Romito. Si torna a macinare vittorie contro Campli, Roseto e soprattutto
Latina, in quel momento in lotta con i molisani e col Montegranaro per le
primissime posizioni. La squadra di Martinoia è protagonista forse della
partita più bella dell'anno, rifilando ai laziali un incredibile 111-77 (+44 in
trasferta!!!), con Romito a 31 e Castorina a 28. La gara successiva con l'Osimo
è caratterizzata da una serie mai vista prima di emozioni: i marchigiani
arrivano al Palavazzieri senza nulla da perdere, sono una squadra forte e ben
attrezzata (termineranno il torneo al terzo posto) e mettono in serissima
difficoltà La Molisana, tenendo percentuali altissime dall'arco dei tre punti.
Memorabile una delle ultime azioni ospiti: marchigiani a -2, col "bombarolo"
di turno che, ricevuto il pallone al di là dell'arco, fa un passo indietro in
palleggio e scaglia la tripla che si infila nel canestro, gettando
momentaneamente nello sconforto il pubblico campobassano, che vede svanire i
sogni di gloria, finché non arriva il canestro di un sudatissimo successo. Un
97-96 che anticipa di una settimana altre emozioni, quelle della gara chiave del campionato, la trasferta di Montegranaro.
E' il 29 marzo 1987. Seguita da una cinquantina di tifosi, la squadra
campobassana si presenta nella "scatoletta" marchigiana (già, c'è un
palasport più inadeguato del Palavazzieri, magra consolazione...) forte del +24
dell'andata, ma deve vincere per non essere distanziata in classifica. La
partita è palpitante, Brighi giganteggia nell'area dei tre secondi (alla fine
per lui i punti saranno 25) e Trotti (29) fa come sempre la star, lasciando
anche di stucco il pubblico locale con una delle sue stoppate (che a Campobasso
ormai non fanno più notizia) su un avversario lanciato da solo in contropiede.
A spuntarla sono però i padroni di casa, grazie anche ad un errore di Campiglio,
che a otto secondi dalla fine ha nelle mani il tiro della vittoria e
probabilmente del campionato, ma lo fallisce consegnando agli avversari l'85-84
che vorrà dire promozione in B1.
Mancano quattro giornate al termine del torneo, Montegranaro non perde più, il
Nuovo Basket lascia invece a Cagliari (96-99) le residue speranze di vittoria, chiudendo poi con due gare vincenti ed oltre i cento, in casa col
Civitavecchia e fuori a Rosignano, e con l'amarezza di una mancata promozione
che ai più era sembrata possibilissima.
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